Valbormida anni 60′. Tra l’industria, il calcio e la Cairese protagonista

di LUCIANO ANGELINI e FRANCO ASTENGO

La Valbormida, quella che fu una grande zona industriale alle spalle di Savona, cuscinetto tra il duro lavoro di fabbrica e i piaceri enogastronomici della Langa. Il ricordo va agli anni ’60, al momento di massima intensità dello sviluppo in particolare della chimica: Ferrania, Acna, Montecatini.

Alti fumi si levavano dalla ciminiere, le condizioni di lavoro in fabbrica erano molto difficili: si cominciò ad occuparsene all’inizio degli anni ’60. Risale al 1962 la relazione Pastore sulle condizioni di lavoro all’Acna di Cengio presentata con grande clamore al cinema Moderno di Millesimo, ma rimasta a lungo e colpevolmente inascoltata.

Piano, piano ci si accorse che quelle condizioni di lavoro tracimavano nella vita quotidiana e mettevano a repentaglio la salute di tutti: cominciò una grande battaglia, arrivò persino Dario Fo alla Vispa, due volte chiamato da “Gente e Fabbrica” la rivista del prete operaio Angelo Billia a portare avanti forti denunce. Ma la connivenza con forze politiche, amministratori comunali, parroci, sindacati e settori dell’editoria intrecciati e finanziati dalla lobby dell’industria chimica, consentì alla Montedison di fare prevalere la logica del ricatto del posto di lavoro sul diritto alla salute e alla tutela dell’ambiente. Un capitolo doloroso in cui il numero degli operai morti per papilloma della vescica provocato dalle sostanze nocive trattate nello stabilimento, pesa e peserà per sempre su chi favorì e consentì quella tragedia. E all’Acna resta come marchio d’infamia l’etichetta di “fabbrica della morte”.

Nel Bormida reso rosso scuro dall’inquinamento non si trovavano più pesci, morivano le anatre e il veleno terreni e colture lungo lo scorrere del fiume. Intanto scelte sbagliate e miopi provocarono l’avvio di un processo di deindustrializzazione posto fuori da qualsiasi criterio di ricerca nell’innovazione tecnologica fino a creare il deserto attuale.

La nostra vocazione però è quella di occuparci del “calcio che fu”, rievocare la storia del nostro sport più praticato e coinvolgente, ricco di personaggi ed emozioni. Ebbene in quegli anni contraddistinti dalle operanti ciminiere le squadre della Valbomida scrissero pagine importanti nei campionati regionali e provinciali: Promozione e Seconda Categoria.

Ricordiamo allora quelle stagioni a partire dal campionato 1960 – 61 per fermarci a quello 1969 –70

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CAMPIONATO 1960 – 61 

CARCARESE (quarto posto in Promozione girone A)

Formazione: Martini, Molinari, Fiorucci, Sesena, Gravano, Cuzzola, Torielli, Dugoni, Ghelfi, Savio Pasio.

Una Carcarese esperta con protagonisti ancora giocatori di grande valore e dal grande passato: Molinari ex Savona, Sesena ex Veloce in IV Serie, il magnifico attaccante genovese Ghelfi dalla Sestrese. Vince il campionato l’Albenga.  I biancorossi si piazzano al quarto posto con 43 punti, 19 vittorie, 5 pareggi e 6 sconfitte. 53 goal segnati e 30 subiti.

CAIRESE (settimo posto in Promozione girone A)

Formazione: Pescio, Piccinini, Montaldo, Amello, Pierucci, Papes, Veglio, Giordano, Pastorino, Reschia, Monaci (Borgo, Altobelli, Bisio, Mirti).

Settimo posto, 38 punti, 14 vittorie, 10 pareggi, 6 sconfitte, 50 goaol fatti 37 subiti. Netto progresso della squadra diretta dall’ex savonese Sergio Lamberto. Sono arrivati due veri e propri crack: dal Savona Tullio Pierucci e dalla Valenzana il rosso mediano Papes, due giocatori di grande spessore che per molti anni infiammeranno il pubblico del “Rizzo”.

CENGIO (ottavo posto in Promozione Girone A)

Formazione: Traversa, Meliga, Baronti, Bonino, Bovero, Viacava, Bandoni, Mazzucco, Pittaluga, Foglia, Livio Berruti.

Ottavo posto: 29 punti, 12 vittorie, 5 pareggi, 13 sconfitte, 50 goal fatti e 37 subiti. Un Cengio di lusso dove gioca ancora Foglia che poi allenerà a lungo la squadra nel decennio successiva, il fine Meliga che sarà nel Finale in IV Serie, il mediano Viacava, fortunato imprenditore alberghiero, già protagonista nel Savona e nel Rapallo in Serie C e che poi assumerà la presidenza del Varazze. In maglia granata troviamo poi il “gatto magico” Giuan Traversa e il super-tecnico cannoniere Luigino Pittaluga di scuola vadese come l’altro goleador Livio Berruti.

ALTARESE (dodicesimo posto in Promozione girone A)

Formazione: Elvio Curti, Roero, Allemanno, Pieri, Giacobbe, Mantero, Sugliano, Bazzano “Ciatto”, Biglino, Mascelli, Gandolfo (Peluffo, Nontano, Santero, Migliardi, Nuccio Minuto).

Dodicesimo posto, 21 punti, 6 vittorie, 9 pareggi, 15 sconfitte,43 goal fatti, 62 subiti.

SECONDA CATEGORIA

E L’ultima stagione in cui alla seconda categoria sono ammesse anche le squadre “riserve” delle compagini militanti nei campionati maggiori. Poi il torneo diventerà completamnete autonomo. Nella stagione ’60 – 61 ci sono due valbormidesi il Millesimo e la squadra riserve dell’Altarese.

Questa la classifica che vede vittorioso l’Auxilium di Alassio, i giallorossi millesimesi si piazzano al secondo posto sopravanzando la Croce Bianca di Albenga, seguono i Bagni Italia di Savona, le riserve dell’Altarese, la Villetta (in realtà è la stagione della V.S.R. sigla un po’ balcanica della fusione appena avvenuta tra Villetta e Stella Rossa. Nella stagione successiva resterà soltanto l’insegna biancoceleste dei villettiani), Valleggia, Santa Cecilia e i rincalzi di Loanesi, Cairese, Carcarese e Savona (questi fuori classifica).

CAMPIONATO RAGAZZI CSI

Non si può però dimenticare per la stagione ’60 -61 il campionato ragazzi del Centro Sportivo Italiano  molto frequentato all’epoca e di elevato spessore tecnico che vide protagoniste proprio squadra valbormidesi davvero passate alla storia (basterà scorrere le denominazioni). Successo finale del Bragno con protagonisti i due centrocampisti Viola e Ramognino, che poi vivranno anche una stagione nelle giovanili della Juventus. Nel frattempo il deghese Giancarlo Salvi, figlio d’arte sarà sul punto di esordire in Serie A nella Sampdoria squadra della quale diventerà per molti anni un vero e proprio punto di riferimento prima di passare al Lanerossi Vicenza per conquistare, a fianco di Paolo Rossi, nella stagione 1977-78 il titolo di vice campione d’Italia alle spalle della Juventus.

Questa la classifica del campionato ragazzi CSI di quella stagione: Bragno, Aurora Cairo, Priamar A, Millesimo, Olimpia Carcare, Torre Fornaci, Priamar B, Nolese, Raphael, Zinolese, Virtus Altare, Aquila.

CAMPIONATO 1961 – 62

CAIRESE (terzo posto Promozione Girone A)

Formazione: Genta, Altobelli, Moro, Veglio, Pierucci, Papes, Bonello, Pastorino, Giordano, Reschia, Cigolini (Montaldo, Biglino, Bisio, Parvopasso, Monaci, Amello).

Terzo posto, 42 punti, 19 vittorie, 4 pareggi, 7 sconfitte, 63 goal fatti, 31 subiti. Campionato eccezionale alle spalle del duo Alassio-Vado che monopolizzano la lotta per il primato (la spunteranno le “vespe” alassine guidate da Budda Campnanelli). In grande evidenza i cannonieri Pastorino  e Giordano con 17 reti a testa. Dal Quiliano sono arrivati il portiere Genta (con panetteria a Cadibona) e il prezioso faticatore di centrocampo Bonello.

CARCARESE (quarto posto Promozione Girone A)

Formazione: Bertonasco, Molinari, Sesena, Pegan, Gravano, Garassino, Torielli, Simonelli, Carella, Sardo, Berruti (Giberti, Fiorucci, Cuzzola, Olivieri).

Quarto posto, 38 punti, 16 vittorie, 6 pareggi, 8 sconfitte, 52 goal fatti, 31 subiti. Un altro campionato di lusso per i biancorossi allenati dal genovese Pegan che svolge anche la funzione di libero avendo al centro della difesa come stopper il roccioso vadese Gravano.  Viene lanciato tra i pali Bertonasco, un coraggiosissimo paracadutista e dal Savona, in prestito, approda il “cervellone” Alberto Sardo, magistrale tessitore del centro campo.

CENGIO  (settimo posto Promozione girone A)

Formazione: Traversa, Baronti, Scavino, Visconti, Bertolotto, Meliga, Bandoni, Griffo, Zunino, Caracciolo, Mazzucco (Satragno, Nardi, Gaiero, Castiglia, Poggi, Brunengo).

Settimo posto: 34 punti, 14 vittorie 6 pareggi 10 sconfitte,50 goal fatti,48 subiti. La difesa granata si è rafforzata con il libero Visconti e il possente stopper ex vadese Bertolotto e la squadra gioca un campionato di alto livello.

ALTARESE  (decimo posto Promozione girone A)

Formazione: Curti, Mantero, Alemanni, Minuto II, Giacobbe, Caratti, Bazzano, Astolfi, Santero, Mascelli, Gandolfo (Gaibisso, Occhi, Minuto III, Boero).

Da segnalare la presenza nelle fila dei giallorossi altaresi di due grandi amici con i quali abbiamo, in anni successivi, vissuto le grandi avventure del torneo dei Bar alla Valletta: Elvio Curti e il classico “Ciatto” Bazzano, altri due prodotti dell’inestinguibile vivaio della Priamar. Decimo posto, 25 punti. 8 vittorie, 9 pareggi, 13 sconfitte. 44 goal fatti, 66 subiti.

SECONDA CATEGORIA

Finalmente la Seconda categoria  si disputa svincolata dal campionato riserve e l’Auxilium di Alassio bissa il successo acquisendo questa volta il diritto al salto di categoria. La Valbormida è rappresentata dal Millesimo nuovamente assiso sulla piazza d’onore e l’esordiente Ferrania.

Questa la classifica finale: Auxilium Alassio 30, Millesimo 28, Croce Bianca d’Albenga 26, Villetta 20, Libertà e Lavoro Speranza 19, Ferrania 16, Bagni Italia 12, Nolese 9, Spotornese 7, Matuzia Sanremo 3.

CAMPIONATO 1962 – 63

CAIRESE  (primo posto Promozione girone A)

Formazione: Genta, Altobelli, Montaldo, Veglio, Pierucci, Papes, Bonello, Cigolini, Pastorino, Giordano, Minuto (Moro, Martini, Monaci, Amello).

Primo posto, 48 punti, 22 vittorie, 4 pareggi, 4 sconfitte, 59 goal segnati, 24 subiti. La squadra diretta da Bertucelli signoreggia in lungo e in largo il campionato. E’ arrivato Pepè Minuto dall’Imperia, gran signore del goal. Di mezzo però nella corsa verso la Serie D ci sono le finali: si impone una super-Sammargheritese, la squadra dei Costa, Ardinghi, Murialdo, Oberti, Ghizolfi. Nel girone A al secondo posto il Vado.

2

CENGIO (nono posto Promozione Girone A)

Formazione: Durighello, Baronti, Scavino, Garibaldi, Zunino I, Sardo, Bandoni, Zunino II, Mazzucchelli, Ratti, Caracciolo (Martini, Giacobbe, Spinelli).

Nono posto, 13 vittorie, 3 pareggi, 14 sconfitte. 53 goal fatti, 56 subiti. Buon campionato per il Cengio che ha acquisito due tra i giovani più promettenti dell’intera provincia: il già citato Alberto Sardo e lo sgusciante “Ricca” Ratti goleador imprevedibile. Ottime tra i pali le prestazioni di Durighello, proveniente dalla scuola savonese del Gloria di Penna e Siccardi.

CARCARESE  (quattordicesimo posto Promozione Girone A)

Formazione: Pescio, Garrone, Sesena, Tomatis, Ramognino I, Fiorucci, Bolla, Perotti, Olivieri, Dugoni, Pasio (Ramognino II, Simonelli, Parodi, Ghiso, Bertone).

Quattordicesimo posto, 7 vittorie 3 pareggi 20 sconfitte. 33 goal fatti, 70 subiti. Impoverita nei ranghi la Carcarese disputa un campionato di retroguardia nonostante le grandi parate di Franco Pescio, protagonista indimenticabile dei nostri campionati cresciuto nella scuola del Savona Fbc.

ALTARESE  (sedicesimo posto Promozione Girone A)

Formazione: Peluffo, Caropreso, Panelli, Lino Berruti, Alemanno, Cami, Formento, Giuseppe Berruti, Vassallo, Occhi, Pioppo ( Vallerga, Schinca, Chiabotto, Crecca, Lodici).

Sedicesimo posto, 1 punto ( – 1 per una rinuncia), zero vittorie, 2 pareggi, 28 sconfitte, 15 goal fatti, 134 subiti. Un’Altarese svuotata dei suoi migliori giocatori e con molti esordienti disputa un campionato-calvario relegata sempre all’ultimo posto e retrocede in Seconda categoria.

SECONDA CATEGORIA

Il successo finale tocca ai “granata” della Veloce dopo un solo anno di purgatorio. Presenti Millesimo, che arretra in classifica, e Ferrania per questa graduatoria: Veloce 34, Garessio 32, Spotornese 30, Millesimo 27, Libertà Lavoro e Speranza 20, Nolese, 20, Villetta 15, Croce Bianca d’Albenga 15, Ferrania, 15, Bagni Italia 10, Cadibona 2. Da notare la presenza del Garessio, una piemontese che per qualche stagione scelse di disputare i campionati liguri. Ma la Valle è quella del Tanaro.

CAMPIONATO 1963 – 64 

CAIRESE (secondo posto Promozione Girone A)

Formazione: Angelini, Altobelli, Montaldo, Amello, Pierucci, Papes, Pasio, Veglio, Monaci, Bonello, Minuto (Cigolini, Reschia, Lucchesi I, Lucchesi II, Pastorino).

Secondo posto, 46 punti, 20 vittorie, 6 pareggi, 4 sconfitte, 57 goal fatti, 20 subiti che in realtà sono 18 perché la partita con la Ventimigliese alla prima giornata è perduta a tavolino. Arriva Natale Zamboni in panchina, tecnico preparatissimo uno dei primi in provincia di Savona a frequentare Coverciano (con lui Felice Pelizzari ed Eliseo Colla). Veste i colori gialloblu anche  il portiere Angelini dal Cuneo di Felice Levratto. Una difesa di ferro, 18 reti subite in 30 partite, propizia nuovamente l’accesso alle finali. La Serie D però tocca all’Albenga: una squadra infinita dove Luciano Testa mette assieme Galindo, Volpi, Neuhoff, Paltrinieri, Celiberti, Ciotti, vere e proprie “star” per un campionato di Promozione. Era una grande Cairese, capace di fornire cinque giocatori (Angelini, Alyobelli, Pierucci, Papes e Monaci) all’Italia B impegnata in un Torneo internazionale, un vero e proprio campionato d’Europa dilettanti.

CENGIO ( quattordicesimo posto Promozione Girone A)

Formazione: Traversa, Giacobbe, Baronti, Scavino, Zunino, Caracciolo, Badoni, Gaiero, Dormetta, De Zanet, Spinelli (Bonetti, Satragno, Nardo, Garibaldi).

Quattordicesimo posto, 16 punti (-1 per una rinuncia). 4 vittorie, 9 pareggi, 17 sconfitte, 34 goal fatti, 73 subiti. Un Cengio fatto quasi esclusivamente in casa (da Saliceto è arrivato il cannoniere geomrtra Dormetta) disputa un campionato davvero mediocre.

CARCARESE  (sedicesimo posto Promozione Girone A)

Formazione: Bertonasco, Gamba, Fiorucci, Sesena, Ramognino, Marrone, Bolla, Simonelli, Ghiso, Bo, Bertone (Gravano, Dell’Orto, Parodi).

Sedicesimo posto, 11 punti, 3 vittorie, 5 pareggi, 22 sconfitte, 12 goal fatti, 62 subiti. Dodici mesi dopo la retrocessione dell’Altarese tocca anche alla Carcarese scendere di categoria, a dimostrazione di un punto di difficoltà dell’intero movimento della Val Bormida. Campionato fortemente negativo per i biancorossi nonostante il ritorno di Marrone, ex bianco blu savonese, uno dei Cicerin Boys.

SECONDA CATEGORIA

L’annata del trionfo della Spotornese del presidentissimo Luigi Bagnarino, del suo vice Giuse Cerruti, del cannoniere Rusticoni, dei futuri sindaci Marengo e Bertolotti. Si battono anche Millesimo (rinforzato da alcuni grandi vecchi. Cattardico e Mistrangelo dalla Libertà e Lavoro, l’ingegner Moro, un tecnico della Ferrania che aveva giocato con Milan e Triestina in serie A), Altarese e Ferrania per questa classifica finale:Spotornese 52, Garessio 41, Don Bosco Varazze 41, Villetta 38, Nolese, 38, Millesimo 36, Libertà e Lavoro Speranza 25, Croce Bianca Albenga 25, Cadibona 24, Altarese, Don Bosco Savona 23, Maremola Pietra Ligure 19, Priamar 11, Bagni Italia 10, Ferrania 9.

Come si può notare in pochi anni il campionato è davvero cresciuto.

CAMPIONATO 1964 – 65

CAIRESE (promozione Girone A quinto posto)

Formazione: Angelini, Amello, Aspetti, Bertone, Pierucci, Papes, Bonello, Ruotolo, Pasio, Lucchesi, Minuto (Genta, Maio, Monaci, Negro, Lucchesi II, Berretta, Riolfo).

Quinto posto, 34 punti, 14 vittorie, 6 pareggi, 10 sconfitte, 38 goal fatti, 33 subiti. Ceduto Altobelli, qualche infortunio di troppo frena il rendimento difensivo e arriva soltanto il quinto posto. Dominano il girone le genovesi Sestrese e Gruppo C, e toccherà ai marinai bianco-gialli salire in Serie D. Però alla Cairese tocca l’onore di aver compiuto la grande impresa. 21° giornata, Stadio Pio XII di Genova Pegli. Gruppo C – Cairese: 0-1 segna Bonello su rigore al 27’. Formazioni. Gruppo C: Sardelli (figlio del mitico “Tojo”), Berta, Bussolino, Spinetta, De Cillia, Valpreda (ex- Como), Forno, Magnanego, Vergari, Basilio Parodi (ex Sampdoria, Savona, Sanremese, Entella), Patrocchi. Cairese: Angelini, Amello, Aspetti, Berretta (all’esordio), Pierucci, Bertone, Negro, Bonello, Riolfi, Ruotolo, Minuto).

CENGIO  (promozione girone A quattordicesimo posto)

Formazione: Caracciolo, Gerion, Montaldo, Nardo, Zunino, Bandoni, Borgo, Musso, Mandraccio, De Zanet, Castino (Traversa, Giacobbe, Scavino, Gaiero, Dormetta, Molinari, Pizzorno).

Il Cengio retrocede dopo spareggio: a Varazze i genovesi del Borgo Pila Cannevello si impongono per 1-0 nel secondo tempo. Eppure i granata avevano allestito una squadra in apparenza competitiva acquistando tre  protagonisti del calcio savonese: Gianni Borgo dalla Veloce, la mezz’ala Musso dal Varazze e l’attaccante Mandraccio dal Finale, ma non è stato sufficiente per mantenere la categoria.

SECONDA CATEGORIA

Si impone la Nolese del presidente Rizzetto Bruzzone, allenata da dall’ndimenticabile Felice Levratto con il capitano Pisano e il rientrante Rusticoni naturalmente capo cannoniere del girone. Rappresentano la Val Bormida il Millesimo, la Carcarese e l’Altarese: nulla di più però di mediocri risultati.

Classifica finale: Nolese 43; Don Bosco Varazze 34, Carlin’s Boys 32, Dianese 30, Cadibona 27, Villetta 26, Priamar 24, Garessio 22, Don Bosco Savona 22, Millesimo 19, Carcarese 14, Soccorso Pietra Ligure 13, Libertà e Lavoro Speranza 12, Altarese 12.

Formazioni delle valligiane.

MILLESIMO: Boetti, Ramognino, Molinari, Pregliasco, Siri II, Scarcia, Conti, Ziglioli, Siri I, Fracchia, Ferro.

CARCARESE: Santo, Ghiso, Sesena, Rizzo, Gamba, Bo, Bolla, Legario, Crosa, Tagliaferri, De Zorzi.

ALTARESE: Martini, Bertone, Scandella, Fornaciari, Giribaldi, Torcello, Mallarini, Oddera, Pieri, Occhi, Corizia.

Intanto nell’Alta Valle è nato il CALIZZANO per impulso dell’impiegato postale Giuseppino Tabò, primo portiere della squadra, successivamente Sindaco della cittadina: una persona scomparsa molto giovane della quale serbiamo il ricordo di un entusiasta appassionato.

Il Calizzano disputa, in questa sua prima esperienza, il campionato Dilettanti del CSI, piazzandosi al terzo posto alle spalle del Varigotti e del Borgio Verezzi. Seguono dopo i calizzanesi “Pinin” Andora, Val Varatella, Raphael (i leginesi capitanati dall’indimenticabile prete di strada Giuan Nasi), Val Pora, Ranzi, Pietra Ligure e Finalborgo.

Questa la prima formazione del Calizzano: Tabò I, Roasio, Ivaldo I, Tabò II, Mozzoni (anche lui successivamente Sindaco a Calizzano e a Bardineto, giocatore molto spigoloso: esperienza personale), Ferrando, Ivaldo II, D’Amore, Perrone, Balbo, Riolfo (Balbo e Riolfo successivamente passeranno all’Albenga e al Vado).

CAMPIONATO 1965 -66

CAIRESE (decimo posto Promozione Girone A )

Formazione: Bertonasco, Berretta, Aspetti, Bertone, Pierucci, Pesce, Negro, Lucchesi, Monaci, Bonello, Pasio  ( Veglio, Papes, Ghelfi, Camoirano, Gilardi, Miotto)

Decimo posto, 31 punti, 11 vittorie, 9 pareggi, 10 sconfitte, 38 goal fatti, 39 subiti. Si chiude il grande ciclo dei primi anni ’60, Angelini torna al Cuneo in Serie D, Pepè Minuto va alla Veloce, Papes gioca poco e salta molte partite anche l’ingegner Veglio, futuro sindaco di Cortemilia. Un campionato i altalena.

SECONDA CATEGORIA

A sorpresa vince il campionato la Villetta. La squadra savonese, allenata magistralmente da Emilio Pacini, schiera tra i pali Paolo Merciai che per molti anni sarà in Serie B con Bari e Mantova dopo aver difeso la porta del Savona in Serie C, con lui quattro grandi esperti del campionato come Andrè Galindo, Lello Paltrinieri, all’epoca postino “creativo” per le trovate alla “amici miei”, Bruno Fanelli, l’ex-velociano Lauretano e ancora proprio Giuan Nasi che proprio con Lello compirà il grande salto della vocazione religiosa.

Questa la classifica: Villetta 40, Dianese 36. Cengio 32. Auxilium Alassio 31, Carlin’s Boys 30, Cadibona 29, Soccorso 27, Priamar 25, Garessio 24, Altarese 23, S.Bartolomeo del Cervo 22, Carcarese 18, Don Bosco Savona 14, Millesimo 10.

Formazioni della rappresentanti della Val Bormida.

CENGIO: Peluffo, Montaldo, Gerion, Scavino, Molinari, Borgo, Badoni, Gaiero, De Micheli, Pizzorno, Veglio (Caracciolo, Pregliasco).

ALTARESE: Piotto, Bertone, Scandella, Giribaldi, Rabino, Lino Berruti, Corizia, Occhi, Pieri, Schinca, Oddera (Formaciari, Ravinale, “Pep” Berruti).

CAMPIONATO 1966 – 67 

CAIRESE (nono posto Promozione girone A)

Formazione: Bertonasco, Pesce, Aspetti, Pierucci, Berretta, Bertone, Camoirano, Bonello, Monaci, Pasio, Negro (Parabolani, Lucchesi, Garrone, Sugliano, Lucchesi II).

Nono posto, 24 punti, 5 vittorie, 14 pareggi, 11 sconfitte, 30 goal fatti, 40 subiti. Troppi pareggi e una certa sterilità in attacco  (il cannoniere principe è addirittura Tullio Pierucci che da “libero” segna 10 reti tra rigori, punizioni, tiri da lontano), frenano il cammino di una squadra comunque dotata di buone individualità e con giovani dalle buone potenzialità come il “mastino” Berretta, il talentuoso Lucchesi I e Bertone, indimenticato capitano gialloblu. Il primato è però questione tra Sestrese e Varazze , alla fine saranno i verdi di Bodi, Zingariello, Gianetto a raggiungere l’agognata meta della Serie D.

SECONDA CATEGORIA Girone B

Il campionato cresce e si sdoppia in due gironi. Le squadre della Val Bormida sono inserite nel girone B che comprende anche alcune squadre della provincia di Genova. Un girone difficile che, però, alla fine fa registrare il trionfale ritorno del Cengio in Promozione. Tra i “granata” da ricordare il portiere Spensatello, ex biancoblu, Molionari, Borgo, Pregliasco, Dormetta, Gaiero e Veglio.

Classifica finale del girone B (il girone A è appannaggio della Dianese): Cengio 38, Cornigliano 34, Don Bosco Varazze 30, Millesimo 28, Albisola 27, Elah Pegli 27, Carcarese 27, Cadibona 15, Santa Cecilia 13, Arenzano 11, Altarese 9, Colombo Cogoleto 2.

Formazioni delle valligiane.

CENGIO: Spensatello, Molinari, Pizzorno, Scavino, Nardo, Borgo, Canaparo, Pregliasco, Dormetta, Gaiero, Veglio. Davvero una grande squadra.

3

MILLESIMO: Caracciolo, Ramognino, Tarigo, Burnengo, Nolasco, Rabino, Tornago, Cavalli, Costa, Ferro, Giacosa.

CARCARESE: Rovere, Piazza, Mascelli, De Zorzi, Patrone, Bolla, Legario, Tagliaferri, Bo, Briano, Crosa.

ALTARESE: Vizzini, Poggio, Schinca, Giribaldi, Fornaciari, Oddera, Candotti, Briano, Pieri, Schica, Occhi.

CAMPIONATO 1967 – 68

CAIRESE  (quattordicesima Promozione Girone A)

Formazione: Bertonasco, Berretta, Garrone, Bonello, Lucchesi, Bertone, Bo, Negro, Monaci, Tornago, Perotti (Duro, Pesce, Lucchesi II, Gilardi, Daffara).

Quattordicesimo posto, 16 punti, 4 vittorie, 9 pareggi, 17 sconfitte, 27 goal fatti, 58 subiti. Salvezza per due punti sul Cengio, ma tutto sarà rivoluzionato dal mutamento dell’assetto dei campionati. Nasce il girone unico d’Eccellenza e la Cairese inizierà il nuovo corso in Prima Categoria.

CENGIO (quindicesima Promozione Girone A)

Formazione: Spensatello, Baronti, Pizzorno, Molinari, Nardo, Scavino, Borgo, Dormetta, Gaiero, Veglio, Merlo (Barberis, Tornavasio, Castiglia)

Quindicesimo posto: 14 punti, 5 vittorie 4 pareggi 21 sconfitte, 24 goal fatti, 75 subiti. Anche il Cengio ricomincerà dalla Prima Categoria nel nuovo assetto dei campionati. I “granata” si battono con ardore in particolare in difesa, raccolti attorno ad un altro indimenticabile come Giuliano Spensatello, ma il livello tecnico medio del girone appare complessivamente superiore alle loro potenzialità.

SECONDA CATEGORIA GIRONE B

La seconda categoria è ancor suddivisa in 2 gironi. Si classificano per la nuova Prima Categoria le prime quattro per “poule”. Nel girone A passano Borgio Verezzi, Pietra Soccorso, Ventimigliese e Garessio. La classifica finale del girone B, quello che interessa le compagini della Val Bormida, invece è questa: Don Bosco Varazze 45, Albisola 43, Carcarese 40, Arenzano 32, Marassi 29, San Marziano Pegli 26, Colombo Cogoleto 25, Acli Borzoli 25, Altarese 24, Millesimo 18, Cornigliano 17, S.Cecilia 16, Nova  Quarto 16, USVE 9.

Le valbormidesi però sono divise perché nel girone A si trova l’esordiente Calizzano che si classifica al nono posto con 26 punti

Formazioni.

CALIZZANO: Santo, Mozzoni, Roascio, Gianotti, Tomberli, Marson, Ficini II, Massone, Chirivì, Barberis, Salvatico (il Calizzano è allenato da Davide Ansaldo, un altro amico prematuramente scomparso, che da giocatore aveva indossato le maglie di Vado, Varazze e Quiliano e da allenatore risulterà uno dei più preparati e brillanti della nostra generazione con Spotornese, Vado, Ferraro).

CARCARESE: Rovere, Pesce, De Zorzi, Magliano, Odella, Ramognino, Legario, Tagliaferri, Delfino, Crosa, Briano.

ALTARESE: Vizzini, Porta, Caropreso, Fornaciari, Patrone, Giribaldi, Pansera, Scarcia, Malatesta, Oddera II, Oddera III.

MILLESIMO: Giacosa, Siccardi, Montaldo, Franzini, Rabino, Siri, Besenzoni, Ferro I, Andreolo, Briano, Pennino.

CAMPIONATO 1968 – 69

CAIRESE  (secondo posto Prima Categoria Girone A)

Formazione: Bertonasco, Berretta, Garrone, Pesce, Cruciani, Lucchesi, Masia, Bianco, Monaci, Croce, Bertone ( Duro, Ferraro, Cobelli, Bagnasco).

Secondo posto 40 punti, 15 vittorie, 10 pareggi, 5 sconfitte, 52 goal fatti, 27 subiti. Un campionato d’avanguardia concluso al secondo posto con la promozione , assieme alla Ventimigliese, nel girone d’Eccellenza. Berretta, Pesce, Masia, Bertone e l’eterno Monaci le colonne portanti. Notevole la solidità difensiva e buono l’apporto di Bianco e Masia, due istruttori alla scuola di polizia penitenziaria di stanza a Cairo.

CENGIO  (dodicesimo posto Prima Categoria Girone A)

Formazione: Balestra, Scavino, Molinari, Olivieri, Pizzorno, Tardito, Arena, Dormetta, Di Scanno, De Zanet, De Micheli (Castiglia) Olivero.

Dodicesimo posto, 25 punti, 8 vittorie, 7 pareggi, 14 sconfitte, 39 goal fatti, 57 subiti.

CARCARESE (quindicesimo posto Prima Categoria Girone A)

Formazione: Rovere, Rabino, De Zorzi, Magliano, Sesena, Rebella, Legario, Bolla, Crosa, Tagliaferri, Perotti.

Quindicesimo posto, 22 punti, 5 vittorie, 12 pareggi, 13 sconfitte, 33 goal fatti, 55 subiti.

SECONDA CATEGORIA

La Seconda categoria ritorna al girone unico. Un maxi campionato a livello interprovinciale che vede la sorprendente vittoria della Santa Cecilia di Albissola Marina al termine di un appassionante duello con l’Andora. Per il primo posto si  gioca addirittura uno spareggio. Sul campo neutro di Pietra Ligure gli “orange” di Ninni Gaggero si impongono ai bianco blu ponentini per 2-1

Classifica: Santa Cecilia 41, Andora 41, Auxilium 39, Taggese 38, Ceriale, 37, Priamar 33, Millesimo 33, Freccero 26, Altarese 26, Colombo Cogoleto 24, Cadibona 23, Calizzano 18, Judax 14, Finalpia 13, Borghetto S.S. 6, Enel Albenga ritirata.

Formazioni delle valbormidesi.

MILLESIMO: Giacosa I, Trinchero, Fracchia, Nolasco, Baldi, Gamba, Ferro I, Cavalli, Ferro II, Bandoni, Giacosa II (Rubino, Cacre, Pastorino, Scarcella, Ziglioli).

4

ALTARESE: Negrini, Di Bartolo, Giribaldi, Lino Berruti, Fornaciari, Berio, Pilleri, Chiaruttini, “Pep” Berruti, Torcello Scarcia (Martini, Gandoglia, Giribaldi II, Oddera, Casati).

CALIZZANO: Santo, Conrado, Roascio, Beltrami, Mozzoni, Bergese, Ficini, Gandolfo, Chirivì, Christanell, Barberis I (Barberis II, Danna, Pacini, Massone).

CAMPIONATO 1969 – 70 

CAIRESE (campionato d’Eccellenza)

Formazione: Bertonasco, Berretta, Pesce, Ventriglia, Garrone, Lucchesi, Boschis, Bianco, Giordano, Croce, Bertone (Duro, Veglio, Bovo, Giordano, Tarigo, Parabolani).

Quattordicesimo posto, 6 vittorie, 7 pareggi, 17 sconfitte 25 reti fatte, 39 subite. Il campionato d’Eccellenza si rivela un osso duro da rodere per la squadra gialloblu  che pur lottando alla brava  non riesce ad evitare la retrocessione assieme a Dianese e Santagostino Sant’Olcese. In vetta lotta tra Gaviese e Varazze: saranno i bianco-granata di Mario Robbiamo (abile e a tratti spregiudicato navigante tra i marosi delle vicende calcistiche, lunga e travagliata esperienza con il Savona Fbc) a salire di categoria, trampolino di lancio (dopo una avventurosa fusione con la Novese) per approdare addirittura in Serie C.

PRIMA CATEGORIA GIRONE A

CARCARESE (ottavo posto)

Ottavo posto: 33 punti, 12 vittorie, 9 pareggi, 9 sconfitte, 41 goal fatti, 33 subiti. Formazione: Rovere, Ghiso, Rebella, Magliano, Odella, Briano, Monaci, Tagliaferri, Bo, Demaria, Robbiano (Corrent, Pizzorno, Perotti, Bagnasco, Legario, De Zorzi).

CENGIO  (sedicesimo posto)

Sedicesimo posto: 13 punti, 3 vittorie, 7 pareggi, 20 sconfitte. 35 goal fatti, 83 subiti.

Formazione: Barducco, Poggio, Bagnasco, Molinari, De Micheli, Pizzorno, Giachello, Pregliasco, Arena, De Zanet, Veglio (Reviglio, Canaparo, Nardo, Corsino).

SECONDA CATEGORIA

La Seconda categoria a girone unico registra il successo finale della Colombo di Cogoleto (che sta per trasformarsi in Cogoleto ’70) rinforzatasi grandemente con gli acquisti dal Varazze di due super-veterani come Recagno (tante partite in Serie A con la Sampdoria, poi Brescia, Pro Patria e Rapallo) e Altobelli ex Cairese e Varazze.

Classifica finale: Colombo Cogoleto 37, Borgio Verezzi 35, Arenzano 33, Judax 32, Priamar 32, Calizzano 25, Finalpia 22, Fulgor Loano 22, Millesimo 20, Freccero 18, Altarese 17, Cadibona 13, Borghetto S.S. 5.

Formazioni delle rappresentanti della Val Bormida.

CALIZZANO: Santo, Roascio, Barberis, Mozzoni, Conrado, Bergese, Salvatico, Gandolfo,  Chirivì I. Chirivì II, Ruffini (Parodi, Icardi, Danna, Pacini).

MILLESIMO: Giacosa I, Baronti, Gamba, Nolasco, Molinari, Siri I, Tranchero, Siri II, Ferro I, Cavalli, Giacosa II (Franchello, Pastorino, Ferro II, Cacre, Zazzaro, Ziglioli).

ALTARESE: Campus, Giribaldi, Rolando, Moreno, Fornaciari, Pilleri, Oddera I, Oddera II, “Pep” Berruti, Chiaruttini, Pansera (Lino Berruti, Torcello).

5

CALIZZANO: Santo, Conrado, Roascio, Beltrami, Mozzoni, Bergese, Ficini, Gandolfo, Chirivì, Christanell, Barberis I (Barberis II, Danna, Pacini, Massone).

CAMPIONATO 1969 – 70 

CAIRESE (campionato d’Eccellenza)

Formazione: Bertonasco, Berretta, Pesce, Ventriglia, Garrone, Lucchesi, Boschis, Bianco, Giordano, Croce, Bertone (Duro, Veglio, Bovo, Giordano, Tarigo, Parabolani).

Quattordicesimo posto, 6 vittorie, 7 pareggi, 17 sconfitte 25 reti fatte, 39 subite. Il campionato d’Eccellenza si rivela un osso duro da rodere per la squadra gialloblu  che pur lottando alla brava  non riesce ad evitare la retrocessione assieme a Dianese e Santagostino Sant’Olcese. In vetta lotta tra Gaviese e Varazze: saranno i bianco-granata di Mario Robbiamo (abile e a tratti spregiudicato navigante tra i marosi delle vicende calcistiche, lunga e travagliata esperienza con il Savona Fbc) a salire di categoria, trampolino di lancio (dopo una avventurosa fusione con la Novese) per approdare addirittura in Serie C.

6

PRIMA CATEGORIA GIRONE A

CARCARESE (ottavo posto)

Ottavo posto: 33 punti, 12 vittorie, 9 pareggi, 9 sconfitte, 41 goal fatti, 33 subiti. Formazione: Rovere, Ghiso, Rebella, Magliano, Odella, Briano, Monaci, Tagliaferri, Bo, Demaria, Robbiano (Corrent, Pizzorno, Perotti, Bagnasco, Legario, De Zorzi).

CENGIO  (sedicesimo posto)

Sedicesimo posto: 13 punti, 3 vittorie, 7 pareggi, 20 sconfitte. 35 goal fatti, 83 subiti.

Formazione: Barducco, Poggio, Bagnasco, Molinari, De Micheli, Pizzorno, Giachello, Pregliasco, Arena, De Zanet, Veglio (Reviglio, Canaparo, Nardo, Corsino).

SECONDA CATEGORIA

La Seconda categoria a girone unico registra il successo finale della Colombo di Cogoleto (che sta per trasformarsi in Cogoleto ’70) rinforzatasi grandemente con gli acquisti dal Varazze di due super-veterani come Recagno (tante partite in Serie A con la Sampdoria, poi Brescia, Pro Patria e Rapallo) e Altobelli ex Cairese e Varazze.

Classifica finale: Colombo Cogoleto 37, Borgio Verezzi 35, Arenzano 33, Judax 32, Priamar 32, Calizzano 25, Finalpia 22, Fulgor Loano 22, Millesimo 20, Freccero 18, Altarese 17, Cadibona 13, Borghetto S.S. 5.

Formazioni delle rappresentanti della Val Bormida.

CALIZZANO: Santo, Roascio, Barberis, Mozzoni, Conrado, Bergese, Salvatico, Gandolfo,  Chirivì I. Chirivì II, Ruffini (Parodi, Icardi, Danna, Pacini).

MILLESIMO: Giacosa I, Baronti, Gamba, Nolasco, Molinari, Siri I, Tranchero, Siri II, Ferro I, Cavalli, Giacosa II (Franchello, Pastorino, Ferro II, Cacre, Zazzaro, Ziglioli).

ALTARESE: Campus, Giribaldi, Rolando, Moreno, Fornaciari, Pilleri, Oddera I, Oddera II, “Pep” Berruti, Chiaruttini, Pansera (Lino Berruti, Torcello).

 

Tre liguri in serie B, c’è il Savona con Genoa e Samp

di LUCIANO ANGELINI  e FRANCO ASTENGO

Stagione 1966-67, in Serie B si stabilisce un primato tutt’ora ineguagliato e forse insuperabile. Tre squadre liguri tutte assieme nella cadetteria. Alle due genovesi, infatti, si aggiunge il Savona. Sono arrivate per strade diverse: la Samp è reduce da una travagliata retrocessione, al termine di un campionato tormentato, dopo un disastroso girone d’andata l’avvento di Bernardini in panchina aveva fatto sperare la piazza blucerchiata in una possibile salvezza, poi alcune decisioni arbitrali alquanto opinabili avevano materializzato il peggio. Il Genoa, nella stagione ‘65-66, aveva disputato in Serie B un torneo altalenante e senza guizzi particolari. Il Savona arrivava da una straordinaria promozione dalla Serie C al culmine di una rimonta che aveva segnato l’ascesa di una squadra dal gioco spumeggiante e tecnicamente d’alto livello. Nel finale però era accaduto un fatto straordinario nella sua drammaticità: la scomparsa del presidente Gadolla, colpito d’infarto mentre, in tribuna a Valdagno, assisteva alle prodezze dei suoi ragazzi, lasciando una non facile situazione societaria. Era così subentrato il gruppo genovese della Fulgorcavi capitanato da Aldo Dapelo con a fianco il petroliere Mondini, Bandettini di Poggio e l’ex blucerchiato Gigione Costa: non si erano lesinati sforzi, ma allo start del tanto agognato campionato di categoria superiore era pervenuta una compagine molto diversa (cambio in panchina con Rabitti al posto di Manlio Macigalupo; il portiere Rosin, Giuliano Taccola e Corucci rientrati al Genoa; accantonato Pietrantoni, genio del centrocampo) da quella che era stata protagonista, qualche mese prima, della grande impresa.

Anche l’esito di quel torneo fu molto diverso per le tre protagoniste: la Sampdoria tornò trionfalmente in Serie A. Era la squadra del “gioco in Paradiso” di Fuffo Bernardini, squadra tecnica,ben orientata in avanti e assai salda in difesa. Il suo primato non fu mai messo in discussione nel corso delle 38 giornate. Campionato mediocre, appena sopra la salvezza per il Genoa. Inopinato ritorno in Serie C per il Savona, che avrebbe meritato ben altra sorte se non fosse altro per le micidialità del suo attacco (30 gol in due tra Pierino Prati e Glauco Gilardoni) e la grande passione del pubblico. La sentenza arrivò negli ultimi cinque minuti dell’ultima giornata, nella “fatal Catania”, e mai più il sodalizio biancoblu sarebbe arrivato così in alto.

In compenso (molto parziale) il Savona rese la vita durissima alle sue illustri competitrici regionali nei derby: con il Genoa, in un Bacigalupo strapieno di 20.000 spettatori, il Savona si impose per 1-0 grazie alla “rasoiata” dell’ex- Glauco GIlardoni; nel ritorno a Marassi (40.000 presenze sugli spalti) fu 0-0 con un Savona incompleto ma in gran spolvero e un Furino straordinario.

Con la Samp all’andata a Marassi si giocò sotto il tiro di un’imprevista nevicata e i blucerchiati cavarono il ragno dal buco soltanto nei minuti finali (1-0 gol di Tentorio); al ritorno in un Bacigalupo inondato di sole gli striscioni si imposero 2-1, ancora con Gilardoni match- winner e rete sampdoriana del capocannoniere “Corvo” Francesconi, che si era vista strappare la maglia dal furore agonistico di Roccia Persenda.

Alla fine però l’abnegazione e il furore agonistico non bastarono per evitare la più grande delusione nella storia ultracentennale della squadra savonese.

Di seguito il resoconto dettagliato di quella stagione, con i tabellini delle tre protagoniste liguri.

tab

1

I TABELLINI DEL GENOA

 

Genova, 11 settembre 1966, Ia  g.
Genoa-Arezzo    1-0
Marcatore: Taccola al 10′ del p.t..
GENOA: Grosso; Vanara, Panara; Rivara, Bassi, Nocentini; Taccola, Lodi, Cappellaro, Derlin, Petrini.
AREZZO: Ghizzardi; Bonini, Miazza; Biggi, Chesini, Mazzei; Bernasconi, Zanetti, Meroi, Benvenuto, Ferrari.
Arbitro: Canova di Bologna.

Livorno, 18 settembre 1966, IIa   g.
Livorno-Genoa    1-0
Marcatore: Cella al 2′ del p.t..
LIVORNO: Bellinelli; Vergazzola, Lessi; Caleffi, Azzali, Cairoli; Garzelli, Ribechini, Cella, Mascalaito, Lombardo.
GENOA: Grosso; Rivara, Vanara; Nocentini, Bassi, Derlin; Taccola, Lodi, Cappellaro, Brambilla, Gallina.
Arbitro: Varazzani di Parma.

Genova, 25 settembre 1966, IIIa  g.
Genoa-Salernitana    2-0
Marcatori: Rosati su autorete al 27′ del p.t., Petrini al 3′ della ripresa.
GENOA: Grosso; Rivara, Vanara; Nocentini, Bassi, Derlin; Taccola, Lodi, Petrini, Locatelli, Gallina.
SALERNITANA: Piccoli; Rosati, Scarnicci; Alberti, Codognato, Soncini; Sestili, Cominato, Cavicchia, Picciafuoco, Minto.
Arbitro: Orlando di Bergamo.

Modena, 2 ottobre 1966, IVa g.
Modena-Genoa    1-0
Marcatore: Di Stefano al 23′ del p.t..
MODENA: Colombo; Vellani, Cattani; Aguzzoli, Borsari, Zani; Damiano, Toro, Console, Merighi, Di Stefano.
GENOA: Tarabocchia; Rivara, Vanara; Nocentini, Bassi, Derlin; Taccola, Lodi, Petrini, Brambilla, Gallina.
Arbitro: Motta di Monza.

Genova, 9 ottobre 1966, Va g.
Genoa-Messina    2-2
Marcatori: Lodi al 2′ e al 43′ del p.t., Caposciutti al 18′, Gonella al 21′ della ripresa.
GENOA: Tarabocchia; Panara, Vanara; Rivara, Bassi, Derlin; Taccola, Lodi, Petrini, Locatelli, Gallina.
MESSINA: Rossi; Garbuglia, Bagnasco; Bonetti, Manni, Pesce; Fracassa, Gonella, Caposciutti, Benatti, Trevisan.
Arbitro: Vacchini di Milano.

Genova, 16 ottobre 1966, VIa g.
Sampdoria-Genoa    0-0
SAMPDORIA: Battara; Dordoni, Delfino; Tentorio, Morini, Vincenzi; Salvi, Vieri, Cristin, Frustalupi, Francesconi.
GENOA: Rosin; Campora, Vanara; Bassi, Rivara, Derlin; Taccola, Lodi, Petrini, Brambilla, Gallina.
Arbitro: De Marchi di Pordenone.

Genova, 23 ottobre 1966, VIIa g.
Genoa-Reggina    1-1
Marcatori: Ferrario al 45′ del p.t., Gallina al 37′ della ripresa.
GENOA: Rosin; Bassi, Vanara; Campora, Rivara, Derlin; Taccola, Lodi, Petrini, Brambilla, Gallina.
REGGINA: Ferrari; Mupo, Barbetta; Baldini, Tomasini, Neri; Alaimo, Ferrario, Santonico, Camozzi, Rigotto.
Arbitro: Toselli di Cormons.

Potenza, 30 ottobre1966, VIIIa g.
Potenza-Genoa    2-0
Marcatori: Vanara su autorete al 7′, Piaceri al 34′ del p.t..
POTENZA: Di Vincenzo; Ciardi, Spanò; Venturelli, Nesti, Agroppi; Veneranda, Carrera, Piaceri, Carioli, Rosito.
GENOA: Rosin; Nocentini, Vanara; Rivara, Bassi, Derlin; Taccola, Lodi, Petrini, Brambilla, Corucci.
Arbitro: Vitullo di Roma.

Catanzaro, 6 novembre 1966, IXa g.
Catanzaro-Genoa    1-1
Marcatori: Lodi al 26′, Tribuzio al 34′ della ripresa.
CATANZARO: Cimpiel; Marini, Bertoletti; Lorenzini, Tonani, Farina; Orlandi, Maccacaro, Vitali, Gasperoni.
GENOA: Rosin; Vanara, Campora; Bassi, Rivara, Derlin; Taccola, Lodi, Petrini, Brambilla, Corucci.
Arbitro: Varazzani di Parma.

Genova, 13 novembre 1966, Xa g.
Genoa-Verona    1-1
Marcatori: Bonatti al 2′ del p.t., Locatelli al 31′ della ripresa.
GENOA: Rosin; Caocci, Vanara; Nocentini, Rivara, Derlin; Taccola, Brambilla, Petrini, Locatelli, Corucci.
VERONA: Bertola; Depetrini, Petrelli; Tanello, Ranghino, Savoia; Sega, Colin, Da Costa, Canuti, Bonatti.
Arbitro: Bussoni di Tradate.

Savona, 20 novembre  1966, XIa g.
Savona-Genoa    1-0
Marcatore: Gilardoni al 13′ del p.t..
SAVONA: Ferrero; Verdi, Persenda; Ratti, Pozzi, Natta; Prati, Fascetti, Fazzi, Spanio, Gilardoni.
GENOA: Rosin; Caocci, Vanara; Nocentini, Rivara, Derlin; Taccola, Brambilla, Petrini, Locatelli, Gallina.
Arbitro: Pieroni di Roma.

Genova, 27 novembre 1966, XIIa g,
Genoa-Alessandria    3-1
Marcatori: Brambilla al 30′, Taccola al 45′ del p.t., Oldani al 19′, Locatelli su rigore al 38′ della ripresa.
GENOA: Rosin; Campora, Vanara; Caocci, Rivara, Derlin, Taccola, Brambilla, Petrini, Locatelli, Gallina.
ALESSANDRIA: Bertoni; Rossi, Legnaro; Colautti, Dalle Vedove, Ferretti; Oldani, Lojacono, Gualtieri, Magistrelli, Regonesi.
Arbitro: Torelli di Milano.

Pisa, 11 dicembre 1966, XIIIa g.
Pisa-Genoa    1-0
Marcatore: Barontini al 41′ della ripresa.
PISA: De Min; Ripari, Vaini; Barontini, Gasparoni, Gonfiantini, Colombo, Guglielmoni, Galli, Rumignani, Manservisi.
GENOA: Rosin; Vanara, Campora; Rivara, Bassi, Caocci; Taccola, Brambilla, Petrini, Derlin, Petroni.
Arbitro: Marchiori di Padova.

Genova, 18 dicembre 1966, XIVa g.
Genoa-Varese    2-0
Marcatori: Taccola al 24′ e Gallina al 34′ della ripresa.
GENOA: Rosin; Caocci, Campora; Bassi, Rivara, Derlin; Taccola, Brambilla, Petrini, Locatelli, Gallina.
VARESE: Da Pozzo; Sogliano, Maroso; Dellagiovanna, Cresci, Villa; Leonardi, Cucchi, Anastasi, Gioia, Stevan.
Arbitro: Lo Bello di Siracusa.

Padova, 24 dicembre 1966.    XVa  G.
Padova-Genoa    1-0
Marcatore: Bigon al 21′ della ripresa.
PADOVA: Pontel; Gatti, Cervato; Frezza, Barbolini, Sereni; Carminati, Novelli, Bigon, Chiodi, Vigni.
GENOA: Rosin; Caocci, Campora; Bassi, Rivara, Derlin; Taccola, Brambilla, Petrini, Locatelli, Gallina.
Arbitro: Gonella di Torino.

Genova, 31 dicembre 1966.    XVIa G.
Genoa-Palermo    1-1
Marcatori: Bon al 33′, Locatelli al 37 del p.t..
GENOA: Rosin; Caocci, Campora; Bassi, Rivara, Brambilla; Petrini, Massucco, Petroni, Locatelli, Gallina.
PALERMO: Ferretti; Costantini, De Bellis; Bon, Giubertoni, Landri; Perrucconi, Tinazzi, Nardoni, Landoni, Crippa.
Arbitro: Nencioni.

Reggio Emilia, 8 gennaio  1967.    XVIIa  G.
Reggiana-Genoa    0-0
REGGIANA: Bertini II; Strucchi, Bertini I; Corni, Persico, Giorgi; Coli, Volpato, Fogar, Mazzanti, Crippa I.
GENOA: Grosso; Campora, Caocci; Colombo, Bassi, Derlin; Petrini, Brambilla, Petroni, Locatelli, Gallina.
Arbitro: Orlando di Bergamo.

Genova, 15 gennaio 1967.    XVIIIa  G.
Genoa-Catania    0-0
GENOA: Grosso; Campora, Caocci; Colombo, Bassi, Derlin; Taccola, Brambilla, Petroni, Locatelli, Gallina.
CATANIA: Rado; Buzzacchera, Rambaldelli; Bicchierai, Montanari, Fantazzi; Vaiani, Pereni, Baisi, Fara, Girol.
Arbitro: De Robbio di Torre Annunziata.

Genova, 22 gennaio 1967.    XIXa  G.
Genoa-Novara    0-1
Marcatore: Calloni G. al 30′ della ripresa.
GENOA: Grosso; Caocci, Campora; Colombo, Bassi, Rivara; Taccola, Derlin, Petroni, Locatelli, Gallina.
NOVARA: Lena; Fumagalli, Pogliana; Colombo, Udovicich, Calloni V; Gavinelli, Milanesi, Calloni G., Mascheroni, Bramati.
Arbitro: D’Agostini di Roma.

Arezzo, 5  febbraio 1967.     XXa  G.
Arezzo-Genoa    2-1
Marcatori: Petrini al 9′, Ferrari al 24′ del p.t., Benvenuto al 25′ della ripresa.
AREZZO: Ghizzardi; Squarcialupi, Bonini; Picci, Chesini, Zanetti; Flaborea, Gerli, Benvenuto, Ferrari, Novelli.
GENOA: Grosso; Caocci, Campora; Colombo, Bassi, Rivara; Gallina, Brambilla, Cappellaro, Petrini, Locatelli.
Arbitro: Gussoni di Tradate.

Genova, 12 febbraio 1967.    XXIa G.
Genoa-Livorno    1-0
Marcatore: Caocci al 20′ della ripresa.
GENOA: Grosso; Caocci, Campora; Colombo, Bassi, Rivara; Taccola, Brambilla, Petroni, Petrini, Locatelli.
LIVORNO: Pezzullo; Iosio, Lessi; Cairoli, Azzali, Balleri; Garzelli, Caleffi, Mascalaito, Santon, Lombardo.
Arbitro: Canova di Bologna.

Salerno, 19 febbraio 1967.    XXIIa  G.
Salernitana-Genoa    1-0
Marcatore: Cavicchia al 18′ della ripresa.
SALERNITANA: Piccoli; Catteucci, Pavone; Alberti, Scarnicci, Picciafuoco; Panza, Cominato, Cavicchia, Pacco, Sestili.
GENOA: Grosso; Caocci, Campora; Colombo, Bassi, Rivara; Taccola, Brambilla, Petroni, Petrini, Locatelli.
Arbitro: Genel di Trieste.

Genova, 26 febbraio 1967.    XXIIIa  G.
Genoa-Modena    1-0
Marcatore: Gallina al 33′ della ripresa.
GENOA: Grosso; Caocci, Campora; Colombo, Bassi, Rivara; Gallina, Brambilla, Petroni, Petrini, Locatelli.
MODENA: Colombo; Dolci, Vellani; Barrucco, Borsari, Zani; Ferrari, Rognoni, Console, Merighi, Di Stefano.
Arbitro: Acernese di Roma.

Messina, 5 marzo 1967.    XXIVa G.
Messina-Genoa    2-0
Marcatori: Gonella al 5′ del p.t., Villa al 35′ della ripresa.
MESSINA: Baroncini; Garbuglia, Benatti; Gonella, Manni, Pesce; Fracassa, La Rosa, Villa, Piccioni, Fumagalli.
GENOA: Grosso; Caocci, Campora; Colombo, Bassi, Rivara; Gallina, Brambilla, Petroni, Petrini, Locatelli.
Arbitro: Angonese di Mestre.

Genova, 12 marzo 1967.    XXVa G.
Genoa-Sampdoria    1-0
Marcatore: Rivara al 13′ del p.t..
GENOA: Grosso; Caocci, Campora; Colombo, Bassi, Rivara; Taccola, Lodi, Petrini, Locatelli, Gallina.
SAMPDORIA: Battara; Dordoni, Delfino; Tentorio, Garbarini, Vincenzi; Salvi, Vieri, Cristin, Frustalupi, Francesconi.
Arbitro: De Marchi di Pordenone.

Reggio Calabria, 19 marzo 1967.    XXVIa G.
Reggina-Genoa    0-0
REGGINA: Ferrari; Sbano, Barbetta; Camozzi, Tomasini, Bello; Alaimo, Baldini, Ferrario, Florio, Rigotto.
GENOA: Grosso; Caocci, Campora; Colombo, Bassi, Rivara; Taccola, Lodi, Petrini, Locatelli, Gallina.
Arbitro: Motta di Monza.

Genova, 26 marzo 1967.    XXVIIa  G.
Genoa-Potenza    2-0
Marcatori: Locatelli al 22′ del p.t., Taccola al 24′ della ripresa.
GENOA: Grosso; Caocci, Campora; Colombo, Bassi, Rivara; Taccola, Lodi, Petroni, Locatelli, Gallina.
POTENZA: Di Vincenzo; Ciardi, Marcolini; Agroppi, Nesti, Spano; Veneranda, Carrera, Piaceri, Carioli, Rosito.
Arbitro: Possagno di Treviso.

Genova, 9 aprile1967.    XXVIIIa  G.
Genoa-Catanzaro    1-0
Marcatore: Locatelli al 45′ della ripresa.
GENOA: Grosso; Caocci, Campora; Colombo, Bassi; Rivara; Taccola, Lodi, Petrini, Locatelli, Gallina.
CATANZARO: Cimpiel; Lorenzini, Bertoletti; Sardei, Tonani, Farina; Vanini, Maccacaro, Vitali, Gasparini, Orlandi.
Arbitro: Torelli di Milano.

Verona, 16 aprile 1967.    XXIXa  G.
Verona-Genoa    1-0
Marcatore: Nuti al 18′ del p.t..
VERONA: Bertola; De Petrini, Petrelli; Tanello, Ranghino, Maldera; Da Costa, Joan, Nuti, Scaratti, Golin.
GENOA: Grosso; Caocci, Vanara; Colombo, Bassi, Rivara; Taccola, Brambilla, Petrini, Locatelli, Gallina.
Arbitro: D’ Agostini di Roma.

Genova, 23 aprile 1967.    XXXa  G.
Genoa-Savona    0-0
GENOA: Grosso; Caocci, Vanara; Colombo, Bassi; Rivara; Taccola, Lodi, Petroni, Locatelli, Gallina.
SAVONA: Ferrero; Verdi, Persenda; Zoppelletto, Pozzi, Furino, Gittone, Fascetti, Prati, Spanio, Recagni.
Arbitro: Di Tonno di Lecce.

Alessandria, 30 aprile 1967.    XXXIa  G.
Alessandria-Genoa    2-3
Marcatori: Ragonesi al 13′ del p.t., Ragonesi al 14′, Locatelli al 35′, Rivara al 40′ della ripresa.
ALESSANDRIA: Bertoni; Trinchero, Rossi; Gori, Dalle Vedove, Ramusani; Ragonesi, Lojacono, Gualtieri, Colautti, Pasquina.
GENOA: Grosso; Caocci, Vanara; Colombo, Bassi, Rivara; Taccola, Lodi, Petroni, Locatelli, Brambilla.
Arbitro: Carminati di Milano.

Genova, 7 maggio 1967.    XXXIIa G.
Genoa-Pisa    3-0
Marcatori: Brambilla al 39′ del p.t., Petrini al 24′, Rivara al 38′ della ripresa.
GENOA: Grosso; Caocci, Vanara; Colombo, Bassi, Rivara; Taccola, Lodi, Petrini, Locatelli, Brambilla.
PISA: De Min; Ripari, Romanini; Mascetti, Gasparroni, Gonfiantini; Manservisi, Rumignani, Braida, Maestri, Galli.
Arbitro: Carminati di Milano.

Varese, 14 maggio 1967.    XXXIIIa  G.
Varese-Genoa    1-1
Marcatori: Rivara al 20′, Renna su rigore al 44′ della ripresa.
VARESE: Da Pozzo; Sogliano, Maroso; Dellagiovanna, Cresci, Gasperi; Strada, Cucchi, Anastasi, Gioia, Renna.
GENOA: Grosso; Caocci, Vanara; Colombo, Bassi, Rivara; Gallina, Lodi, Petrini, Brambilla, Corucci.
Arbitro: Possagno di Treviso.

Genova, 21 maggio 1967.    XXXIVa G.
Genoa-Padova    0-0
GENOA: Grosso; Caocci, Vanara; Colombo, Bassi, Rivara; Taccola, Lodi, Petrini, Brambilla, Gallina.
PADOVA: Pontel; Gatti, Barbiero; Frezza, Barbolini, Sereni; Novelli, Bigon, Morelli, Fraschini, Quintavalle.
Arbitro: Camozzi di Porto d’Ascoli.

Palermo, 28 maggio 1967.    XXXVa  G.
Palermo-Genoa    3-1
Marcatori: Nardoni all’ 11′ del p.t., Bercellino al 15′, Rivara al 39′, Nardoni al 43′ della ripresa.
PALERMO: Geotti; Costantini, De Bellis; Lancini, Giubertoni, Landri; Perrucconi, Landoni, Nardoni, Bercellino, Ferraro.
GENOA: Grosso, Caocci, Vanara; Colombo, Bassi, Rivara; Taccola, Lodi, Corucci, Locatelli, Brambilla.
Arbitro: Piantoni di Terni.

Genova, 4 giugno 1967.    XXXVIa   G.
Genoa-Reggiana    8-1
Marcatori: Lodi al 10′, Vanara al 20′, Brambilla al 30′, Locatelli su rigore al 44′ del p.t., Brambilla al 1′, Strucchi all’ 8′, Lodi al 18′, Colombo su rigore al 26′, Cappellaro al 33′ della ripresa.
GENOA: Grosso; Caocci, Vanara; Colombo, Bassi, Rivara; Taccola, Lodi, Cappellaro, Locatelli, Brambilla.
REGGIANA: Bertini II; Lampredi, Bertini I; Strucchi, Grevi, Giorgi; Fogar, Baldari, Pienti, Mazzanti, Crippa.
Arbitro: Trilli di Matera.

Catania, 11 giugno 1967.    XXXVIIa  G.
Catania-Genoa    2-1
Marcatori: Contestabile al 7′, Fara al 38′ del p.t., Locatelli al 4′ della ripresa.
CATANIA: Rado, Buzzacchera, Rambaldelli; Montanari, Bicchierai, Vaiani; Albrigi, Pereni, Contestabile, Fara, Girol.
GENOA: Grosso; Campora, Vanara; Colombo, Bassi, Rivara; Taccola, Lodi, Cappellaro, Locatelli, Brambilla.
Arbitro: Giunti di Arezzo.

Novara, 18 giugno 1967.    XXXVIIIa G.
Novara-Genoa    3-1
Marcatori: G. Calloni al 20′ del p.t., Fumagalli all’ 8′, Branati al 19′, Lodi al 37′ della ripresa.
NOVARA: Lena; Fumagalli, Pogliana; Colombo, Testa, Calloni V.; Gavinelli, Broggi, Calloni G., Mascheroni, Branati.
GENOA: Rosin; Campora, Vanara; Colombo, Bassi, Rivara; Taccola, Lodi, Cappellaro, Locatelli, Brambilla.
Arbitro: Varazzani di Parma.

 

                                                 I TABELLINI DELLA SAMPDORIA

2

Da sinistra in piedi: Cristin, Battara, Morini, Tentorio, Vincenzi;

Accosciati: Frustalupi, Dordoni, Francesconi, Vieri, Delfino, Salvi
Verona, 11 settembre 1966        I   G.
Verona-Sampdoria    0-2
Marcatori: Francesconi 2.
VERONA: Bertola, Scaratti, Petrelli, Savoia, Ranghino, Colombo, Golin, Da Costa, Nuti, Dell’Angelo, Bonatti.
SAMPDORIA: Battara, Dordoni, Delfino, Tentorio, Morini, Vincenzi, Salvi, Vieri, Cristin, Frustalupi, Francesconi.
Arbitro: Torelli.

Genova, 18 settembre 1966            II   G.
Sampdoria-Pisa      0-0
SAMPDORIA: Battara, Dordoni, Delfino, Tentorio, Morini, Vincenzi, Salvi, Vieri, Cristin, Frustalupi, Francesconi.
PISA: De Min, Ripari, Barontini, Rumignani, Gasparroni, Gonfiantini, Guglielmoni, Mascetti, Ulivieri, Maestri, Galli.
Arbitro: Camozzi.

Reggio Emilia, 25 settembre 1966.     III   G.
Reggiana-Sampdoria 1-1
Marcatori: Salvi, Fogar.
REGGIANA: Bertini, Donzelli, Giorgi, Stucchi, Grevi, Corni, Fogar, Badari, Buglioni, Gavazzi, Pienti.
SAMPDORIA: Battara, Dordoni, Delfino, Tentorio, Morini, Vincenzi, Salvi, Vieri, Cristin, Frustalupi, Francesconi.
Arbitro: Sbardella.

Genova, 2 ottobre 1966.                   IV  G.
Sampdoria-Novara    3-1
Marcatori: Tentorio, Salvi, Bramati, Colla autorete.
SAMPDORIA: Battara, Dordoni, Delfino, Tentorio, Morini, Vincenzi, Salvi, Rigato, Cristin, Frustalupi, Francesconi.
NOVARA: Lena, Volpati, Colla, Colombo, Udovicich, Radaelli, Giannini, Calloni V., Calloni G.P., Mascheroni, Bramati.
Arbitro: Palazzo.

Padova, 9 ottobre 1966.                  V  G.
Padova-Sampdoria  2-2
Marcatori: Francesconi, Carminati, Francesconi, Carminati.
PADOVA: Pontel, Cervato II, Gallio, Panisi, Barbolini, Sereni, Carminati, Novelli, Bigon, Lanciaprima, Vigni.
SAMPDORIA: Battara, Dordoni, Delfino, Tentorio, Morini, Vincenzi, Salvi, Rigato, Cristin, Frustalupi, Francesconi.
Arbitro: Carminati.

Genova, 16 ottobre 1966.                VI   G.
Sampdoria-Genoa  0-0
SAMPDORIA: Battara, Dordoni, Delfino, Tentorio, Morini, Vincenzi, Salvi, Rigato, Cristin, Frustalupi, Francesconi.
GENOA: Rosin, Campora, Vanara, Bassi, Rivara, Derlin, Taccola, Lodi, Petrini, Brambilla, Gallina.
Arbitro: De Marchi.

Salerno, 23 ottobre 1966.               VII  G.
Salernitana-Sampdoria   2-2
Marcatori: Salvi, Minto, Vieri, Sestili.
SALERNITANA: Piccoli, Rosati, Pavone, Alberti, Scarnicci, Minto, Picciafuoco, Cominato, Cavicchia, Pacco, Sestili.
SAMPDORIA: Battara, Dordoni, Delfino, Tentorio, Morini, Vincenzi, Salvi, Vieri, Cristin, Frustalupi, Francesconi.
Arbitro: Marchiori.

Genova, 30 ottobre 1966.                 VIII  G.
Sampdoria-Catania      2-0
Marcatori: Francesconi, Cristin.
SAMPDORIA: Battara, Dordoni, Delfino, Tentorio, Morini, Vincenzi, Salvi, Vieri, Cristin, Frustalupi, Francesconi.
CATANIA: Vavassori, Buzzacchera, Rambaldelli, Vaiani, Montanari, Fantazzi, Albrigi, Pereni, Baisi, Fanello, Calvanese.
Arbitro: Motta.

Genova, 6 novembre 1966.            IX  G.
Sampdoria-Messina   0-0
SAMPDORIA: Battara, Dordoni, Delfino, Tentorio, Morini, Vincenzi, Salvi, Vieri, Cristin, Frustalupi, Francesconi.
MESSINA: Rossi, Stucchi, Benatti, Cavazza, Manni, Pesce, Seghezza, Gonella, Villa, Piccioni, Fracassa.
Arbitro: Piantoni.

Varese, 13 novembre 1966.            X   G.
Varese-Sampdoria   0-0
VARESE: Da Pozzo, Sogliano, Maroso, Dellagiovanna, Cresci, Gasperi, Leonardi, Cucchi, Anastasi, Gioia, Stevan.
SAMPDORIA: Battara, Dordoni, Delfino, Tentorio, Morini, Vincenzi, SAlvi, Sabatini, Cristin, Frustalupi, Francescon.
Arbitro: Di Tonno.

Genova, 20 novembre 1966.             XI  G.
Sampdoria-Livorno  3-0
Marcatori: Francesconi, Rigato, Salvi.
SAMPDORIA: Battara, Dordoni, Delfino, Tentorio, Morini, Vincenzi, Salvi, Rigato, Cristin, Frustalupi, Francescon.
LIVORNO: Bellinelli, Vergazzola, Lessi, Caleffi, Azzali, Cairoli, Garzelli, Balleri, Di Cristoforo, Mascalaito, Lombardo.
Arbitro: Bigi.

Potenza, 27 novembre 1966.             XII  G.
Potenza-Sampdoria   0-0
POTENZA: Di Vincenzo, Ciardi, Marcolini, Venturelli, Nesti, Agroppi, Veneranda, Carrera, Piaceri, Carioli, Rosito.
SAMPDORIA: Battara, Dordoni, Delfino, Tentorio, Morini, Vincenzi, Salvi, Rigato, Cristin, Frustalupi, Francesconi.
Arbitro: De Robbio.

Genova, 11 dicembre 1966.              XIII G.
Sampdoria-Modena  1-0
Marcatore: Salvi.
SAMPDORIA: Battara, Dordoni, Delfino, Tentorio, Morini, Vincenzi, Salvi, Rigato, Cristin, Frustalupi, Francescon.
MODENA: Colombo(Adami dal 46′), Cattani, Barucco, Aguzzoli, Borsari, Zani, Damiano, Toro, Console, Merighi, Rognoni.
Arbitro: Gonella.

Palermo, 18 dicembre 1966.              XIV G.
Palermo-Sampdoria  0-1
Marcatore: Francesconi.
PALERMO: Ferretti, Costantini, De Bellis, Bon, Giubertoni, Landri, Tinazzi, Nardoni, Bercellino II, Landoni, Crippa.
SAMPDORIA: Battara, Dordoni, Delfino, Tentorio, Morini, Vincenzi, Salvi, Vieri, Cristin, Frustalupi, Francesconi.
Arbitro: Sbardella.

Genova, 24 dicembre 1966.                XV  G.
Sampdoria-Catanzaro 3-0
Marcatori: Francesconi, Salvi.
SAMPDORIA: Battara, Sabatini, Delfino, Tentorio, Morini, Vincenzi, Salvi, Vieri, Cristin, Frustalupi, Francesconi.
CATANZARO: Provasi, Marini, Bertoletti, Tonani, Lorenzini, Nonino, Rosetti, Farina, Bui, Gasperini, Vanini.
Arbitro: De Marchi.

Reggio Calabria, 31 dicembre 1966.      XVI  G.
Reggina-Sampdoria   1-1
Marcatori: Santonico I, Salvi.
REGGINA: Ferrari, Spano, Clerici, Camozzi, Bello, Neri, Alaimo, Ferrario, Santonico I, Florio, Rigotto.
SAMPDORIA: Battara, Sabatini, Delfino, Tentorio, Morini, Vincenzi, Salvi, Vieri, Cristin, Frustalupi, Francesconi.
Arbitro: Piantoni.

Genova, 8 gennaio 1967.                         XVII  G.
Sampdoria-Savona   1-0
Marcatore: Tentorio.
SAMPDORIA: Battara, Sabatini, Delfino, Tentorio, Morini, Vincenzi, Salvi, Vieri, Cristin, Frustalupi, Francesconi.
SAVONA: Ferrero, Verdi, Ratti, Zoppelletto, Pozzi, Furino, Benigni, Fascetti, Prati, Spanio, Gilardoni.
Arbitro: Canova.

Arezzo, 15 gennaio 1967.                      XVIII   G.
Arezzo-Sampdoria   0-0
AREZZO: Ghizzardi, Squarcialupi, Bonini, Picci, Ghelfi, Zannetti, Flaborea, Benvenuto, Meroi, Gerli, Ferrari.
SAMPDORIA: Battara, Dordoni, Delfino, Tentorio, Morini, Vincenzi, Salvi, Vieri, Ghio, Frustalupi, Francesconi.
Arbitro: Acernese.

Alessandria, 22 gennaio 1967.                    XIX    G.
Alessandria-Sampdoria  2-2
Marcatori: Salvi, Vieri, Gotti, Colautti.
ALESSANDRIA: Patregnani, Colautti, Trinchero, Gori, Dalle Vedove, Rossi, Oldani, Pasquina, Nicolè, Magistrelli, Ragonese.
SAMPDORIA: Battara, Dordoni, Delfino, Tentorio, Morini, Vincenzi, Salvi, Vieri, Ghio, Frustalupi, Francesconi.
Arbitro: Motta.

Genova, 5 febbraio 1967.                       XX   G.
Sampdoria-Verona       1-1
Marcatori: Francesconi, Sega.
SAMPDORIA: Battara, Dordoni, Delfino, Tentorio, Garbarini, Vincenzi, Salvi, Vieri, Cristin, Frustalupi, Francesconi.
VERONA: Bertola, De Petrini, Petrelli, Tanello, Ranghino, Savoia, Sega, Joan, Da Costa, Canuti, Golin.
Arbitro: Vacchini.

Pisa, 12 febbraio 1967.                         XXI  G.
Pisa-Sampdoria            2-3
Marcatori: Salvi, Cristin 2, Maestri su rigore, Vincenzi autorete.
PISA: De Min, Ripari, Vani, Rumignani, Gasparroni, Gonfiantini, Colombo, Mascetti, Galli, Maestri, Manservizi.
SAMPDORIA: Battara, Dordoni, Delfino, Tentorio, Garbarini, Vincenzi, Salvi, Vieri, Cristin, Frustalupi, Francesconi.
Arbitro: Toselli.

Genova, 19 febbraio 1967.                XXII  G.
Sampdoria-Reggiana   1-2
Marcatori: Corni, Fogar, Tentorio su rigore.
SAMPDORIA: Battara, Dordoni, Delfino, Tentorio, Garbarini, Vincenzi, Salvi, Vieri, Cristin, Frustalupi, Francesconi.
REGGIANA: Bertini, Lampredi, Giorgi, Corni, Grevi, Strucchi, Corradi, Mazzanti, Fogar, Volpato, Crippa.
Arbitro: Giunti.

Novara, 26 febbraio 1967.                  XXIII  G.
Novara-Sampdoria    0-2
Marcatori: Salvi, Francesconi.
NOVARA: Lena, Fumagalli, Colombo, Udovich, Callon V., Gavinelli, Giannnini, Callon G.P., Mascheroni, Milanesi.
SAMPDORIA: Battara, Dordoni, Delfino, Tentorio, Morini, Vincenzi, Salvi, Vieri, Cristin, Frustalupi, Francesconi.
Arbitro: De Robbio.

Genova, 5 marzo 1967.                 XXIV G.
Sampdoria-Padova   0-0
SAMPDORIA: Battara, Dordoni, Delfino, Tentorio, Morini, Vincenzi, Salvi, Vieri, Cristin, Frustalupi, Francesconi.
PADOVA: Pontel, Panisi, Gatti, Novelli, Barbolini, Sereni, Quintavalle, Bigon, Morelli, Chiodi, Vigni.
Arbitro: Fiduccia.

Genova, 12 marzo 1967.                   XXV G.
Genoa-Sampdoria   1-0
Marcatore:  Rivara.
GENOA: Grosso, Caocci, Campora, Colombo, Bassi, Rivara, Taccola, Brambilla, Petrini, Locatelli, Gallina.
SAMPDORIA: Battara, Dordoni, Delfino, Tentorio, Garbarini, Vincenzi, Vieri, Cristin, Frustalupi, Francesconi.
Arbitro: De Marchi.

Genova, 12 marzo 1967.                   XXVI G.
Sampdoria-Salernitana  1-0
Marcatore: Salvi.
SAMPDORIA: Battara, Dordoni, Delfino, Tentorio, Garbarini, Vincenzi, Salvi, Vieri, Cristin, Frustalupi, Francesconi.
SALERNITANA: Piccoli, Rosati, Pavoni, Alberti, Codognato, Dianti, Bolzoni, Cominato, Cavicchia, Picciafuoco, Panza.
Arbitro: Piantoni.

Catania, 26 marzo 1967.                   XXVII G.
Catania-Sampdoria       0-0
CATANIA: Rado, Buzzacchera, Rambaldelli, Imperi, Montanari, Teneggi, Bella, Vaiani, Baisi, Fara, Calvanese.
SAMPDORIA: Battara, Dordoni, Delfino, Tentorio, Garbarini, Vincenzi, Salvi, Vieri, Cristin, Frustalupi, Francesconi.
Arbitro: Carminati.

Messina, 9 aprile 1967                        XXVIII G.
Messina-Sampdoria     1-3
Marcatori: Vieri, Francesconi, Gonella, Vieri.
MESSINA: Baroncini, Bagnasco, Benatti, Gonella, Garbuglia, Pesce, Fracassa, La Rosa, Villa, Benatti, Fumagalli.
SAMPDORIA: Battara, Dordoni, Sabatini, Tentorio, Garbarini, Vincenzi, Salvi, Vieri, Cristin, Frustalupi, Francesconi.
Arbitro: Motta.

Genova, 16 aprile 1967.                          XXIX  G.
Sampdoria-Varese     2-0
Marcatori: Vieri, Francesconi.
SAMPDORIA: Battara, Dordoni, Sabatini, Tentorio, Garbarini, Vincenzi, Salvi, Vieri, Cristin, Frustalupi, Francesconi.
VARESE: Da Pozzo, Magnaghi, Maroso, Dellagiovanna, Cresci, Villa, Stevan, Cucchi, Anastasi, Gioia, Renna.
Arbitro: Angonese.

Livorno, 23 aprile 1967.                        XXX G.
Livorno-Sampdoria   0-1
Marcatore: Salvi.
LIVORNO: Bellinelli, Vergazzola, Lessi, Cairoli, Azzali, Caleffi, Garzelli, Santon, Mascalaito, Lombardo, Nastasio.
SAMPDORIA: Battara, Dordoni, Delfino, Tentorio, Morini, Vincenzi, Salvi, Vieri, Cristin, Frustalupi, Francesconi.
Arbitro: Toselli.

Genova, 30 aprile 1967.                          XXXI  G.
Sampdoria-Potenza   1-0
Marcatore: Tentorio.
SAMPDORIA: Battara, Dordoni, Delfino, Tentorio, Morini, Vincenzi, Salvi, Vieri, Cristin, Frustalupi, Francesconi.
POTENZA: Di Vincenzo, Ciardi, Marcolini, Agroppi, Nesti, Meciani, Veneranda, Carrera, Piaceri, Cappiello, Rosito.
Arbitro: Palazzo.

Modena, 7 maggio 1967.                   XXXII  G.
Modena-Sampdoria   1-0
Marcatore: Rognoni.
MODENA: Adani, Vellani, Barucco, Borsari, Abbati, Ferrari, Franzini, Rognoni, Console, Zani, Di Stefano.
SAMPDORIA: Battara, Dordoni, Delfino, Tentorio, Morini, Vincenzi, Salvi, Sabatini, Cristin, Frustalupi, Francesconi.
Arbitro: De Robbio.

Genova, 14 maggio 1967.                XXXIII G.
Sampdoria-Palermo   1-0
Marcatore: Frustalupi.
SAMPDORIA: Battara, Dordoni, Delfino, Tentorio, Morini, Vincenzi, Salvi, Vieri, Cristin, Frustalupi, Francesconi.
PALERMO: Geotti, Costantini, De Bellis, Bon, Giubertoni, Villa, Lancini, Bercellino II, Nardoni, Landoni, Crippa.
Arbitro: Gioia.

Catanzaro, 21 maggio 1967.           XXXIV G.
Catanzaro-Sampdoria  0-0
CATANZARO: Cimpiel, Marini, Bertoletti, Lorenzini, Tonani, Farina, Vanini, Maccacaro, Bui, Gasparini, Vitali.
SAMPDORIA: Battara, Dordoni, Sabatini, Tentorio, Morini, Garbarini, Salvi, Vieri, Cristin, Frustalupi, Francesconi.
Arbitro: Marchiori.

Genova, 28 maggio 1967.                XXXV G.
Sampdoria-Reggina   1-0
Marcatore: Francesconi su rigore.
SAMPDORIA: Battara, Dordoni, Garbarini, Sabatini, Morini, Tentorio, Salvi, Vieri, Cristin, Frustalupi, Francesconi.
REGGINA: Ferrari, Spano, Mupo, Clerici, Tomasini, Bello, Busi, Camozzi, Ferrario, Florio, Rigotto.
Arbitro: Ghirardello.

Savona, 4 giugno 1967.                   XXXVI  G.
Savona-Sampdoria    2-1
Marcatori: Gilardoni 2, Francesconi.
SAVONA: Ferrero, Persenda, Ratti, Gittone, Pozzi, Furino, Prati, Fascetti, Fazzi, Spanio, Gilardoni.
SAMPDORIA: Battara, Dordoni, Delfino, Tentorio, Morini, Vincenzi, Salvi, Vieri, Cristin, Frustalupi, Francesconi.

 

Genova, 11 giugno 1967.              XXXVII   G.
Sampdoria-Arezzo   3-0
Marcatori: Francesconi 3.
SAMPDORIA: Battara, Dordoni, Delfino, Tentorio, Morini, Vincenzi, Salvi, Vieri, Cristin, Frustalupi, Francesconi.
AREZZO: Maschi, Squarcialupi, Bonini, Ghelfi, Vanini, Casadio, Ferrari, Maiani, Benvenuto, Zanetti, Flaborea.
Arbitro: Angonese.

Genova, 18 giugno 1967.                 XXXVIII   G.
Sampdoria-Alessandria  1-0
Marcatore: Francesconi.
SAMPDORIA: Battara, Dordoni, Delfino, Tentorio, Morini, Vincenzi, Salvi, Vieri, Cristin, Frustalupi, Francesconi.
ALESSANDRIA: Moriggi, Legnaro, Trinchero, Gori, Delle Vedove, Rossi, Berta, Lojacono, Gualtieri, Magistrelli, Regonesi.
Arbitro: Bianchi.

3

Il Savona 1966-67: da sinistra: Persenda, Pozzi, Ferrero, Prati, Fazzi, Gittone, Gilardoni;
accovacciati: il futuro pallanuotista Bortoletto, Verdi in borghese, Spanio, Fascetti, Ratti, Furino

                                                    I TABELLINI DEL SAVONA

Domenica 11 Settembre 1966, 1 giornata

Reggiana – Savona 1-1

Reti: 1.t. Fogar 26’ s.t. Fazzi 30’

Reggiana: Bertini, Donzelli, Giorgi, Strucchi, Lampredi, Mazzanti, Fogar, Badiali, Buglioni, Cavazzi, Crippa; all.Bizzotto.

Savona: Ferrero, Persenda, Fochesato, Zoppelletto, Pozzi, Natta, Furino, Gittone, Fazzi, Fascetti, Recagni; all.Rabitti.

Arb.: Barbaresco di Cormons.

Domenica 18 Settembre 1966 2 giornata

Savona – Varese 0-1

Rete. 2.t. al 13’Anastasi

Savona: Ferrero, Persenda, Fochesato, Zoppelletto, Pozzi, Natta, Furino, Gittone, Fazzi, Fascetti, Benigni; all.Rabitti.

Varese: Da Pozzo, Sogliano, Maroso, Della Giovanna, Cresci, Gasperi, Leonardi, Villa, Anastasi, Cucchi, Renna; all. Arcari.

Arb.: Marchiori di Roma.

Domenica 25 Settembre 1966 3 giornata

Pisa – Savona 1-0

Rete: 2.t. Maestri al 2’

Pisa: De Min, Ripari, Barontini, Rumignani, Gasparroni, Gonfiantini, Colombo, Guglielmoni, Braida, Maestri, Galli; all.Pinardi.

Savona: Ferrero, Verdi, Persenda, Zoppelletto, Pozzi, Natta, Rollando, Furino, Fazzi, Fascetti, Dalle Crode; all.Rabitti.

Arb.: Possagno di Torino.

Domenica 2 ottobre 1966 4 giornata

Savona – Reggina 0-0

Savona: Ferrero, Verdi, Fochesato, Pozzi, Persenda, Natta, Furino, Gittone, Rollando, Fascetti, Dalle Crode.

Reggina: Ferrari, Mupo, Barbetta, Baldini, Tomasini, Neri, Alaimo, Florio, Santonico, Camozzi, Rigotto.

Arb.: Gioia di Pisa.

Domenica 9 ottobre 1966 5 giornata

Savona – Potenza 1-0

Rete: 1.t. Benigni al 39’.

Savona: Ferrero, Verdi, Persenda, Zoppelletto, Pozzi, Natta, Benigni, Furino, Rollando, Fascetti, Recagni; all.Rabitti.

Potenza: Di Vincenzo, Ciardi, Zanon, Venturelli, Nesi, Meciani, Veneranda, Carrera, Piaceri, Cairoli, Agroppi.

Arb.: Giunti di Arezzo.

Domenica 16 ottobre 1966 6 giornata

Catanzaro – Savona 3-0

Reti: p.t. Bui 34’; 2.t. Rossetti 15’, Vitali 16’.

Catanzaro. Cimpiel, Marini, Bertoletti, Sardei, Tonani, Farina, Rossetti, Orlandi, Bui, Gasparini, Vitali.

Savona: Ferrero (Sommariva dall’82’), Verdi, Persenda, Zoppelletto, Pozzi, Natta, Benigni, Furino, Fazzi, Fascetti, Rollando; all.Rabitti.

Arb.: Orlando.

Domenica 23 ottobre 1966 7 giornata

Messina – Savona 0-0

Messina: Baroncini, Bagnasco, Garbuglia, Bonetti, Manni, Pesce, Fracassa, Gonella, Caposciutti, Benatti, Trevisani; all. Colomban.

Savona: Ferrero, Verdi, Persenda, Zoppelletto, Pozzi, Natta, Rollando, Gittone, Fazzi, Fascetti, Furino; all.Rabitti.

Arb.: Camozzi di Porto d’Ascoli.

Domenica 30 Ottobre 1966 8 giornata

Savona – Padova 1-1

Reti: p.t. Bigon al 10’, s.t. Persenda al 3’.

Savona: Ferrero, Verdi, Persenda, Zoppelletto, Pozzi, Natta, Rollando, Furino, Fazzi, Fascetti, Recagni;  all. Rabitti.

Padova: Pontel, Cervato II, Gatti, Panisi, Barbolini, Sereni, Novelli, Bigon, Fraschini, Lanciaprima, Quintavalle; all. Rosa.

Arb. Vacchini di Milano

Domenica 6 Novembre 1966 9 giornata

Palermo – Savona 1-0

Rete: p.t. Perrucconi al 33’.

Palermo: Ferretti, Costantini, Villa, Bon, Giubertoni, Landri, Ferraro, Arcoleo, Bercellino II, Tinazzi, Perrucconi; all. Achilli.

Savona: Ferrero, Verdi, Persenda, Zoppelletto, Pozzi, Natta, Rollando, Gittone, Fazzi, Fascetti, Furino, all. Rabitti.

Arb.: Schinetti.

Domenica 13 Novembre 1966 10 giornata

Salernitana – Savona 3-2

Reti: p.t. Cominato al 28’; s.t. Cavicchia al 20’ e 22’, Spanio al 24’, al Prati 34’.

Salernitana: Piccoli, Rosati, Pavone, Alberti, Scarnicci, Picciafuoco, Sestili, Cominato, Cavicchia, Pacco, Minto; all.Rosati.

Savona: Tonoli, Verdi, Persenda, Zoppelletto, Pozzi, Natta, Furino, Prati, Fazzi, Fascetti, Spanio; all. Rabitti.

Arb.: Camozzi di Porto d’Ascoli.

Domenica 20 Novembre 1966, 11 giornata

Savona – Genoa 1-0

Rete: s.t. Gilardoni al 12’.

Savona: Ferrero, Verdi, Persenda, Ratti, Pozzi, Natta, Prati, Fascetti, Fazzi, Spanio, Gilardoni.

Genoa: Rosin, Caocci, Vanara, Nocentini, Rivara, Derlin, Taccola, Brambilla, Petrini, Locatelli, Gallina.

Arb.: Pieroni di Roma.

Domenica 27 Novembre 1966, 12 giornata

Novara – Savona 1-0

Rete: p.t. aut. Pozzi al 14’.

Novara: Lena, Fumagalli, Pogliana, Colombo, Udovicich, V.Colombo, Gavinelli, Giannini, G:P. Calloni, Mascheroni, Milanesi; all. Molina.

Savona: Ferrero, Verdi, Persenda, Ratti, Pozzi, Natta, Prati, Fascetti, Fazzi, Spanio, Gilardoni; all. Rabitti.

Arb.: Bigi.

Lunedì 13 Dicembre 1966 13 giornata

Alessandria – Savona 3-0

Reti: p.t. Lojacono al 21’; s.t. Oldani all’8’, Pasquina al 26’.

Alessandria: Bertoni, Gori, Rossi, Lojacono, Dalle Vedove, Ferretti, Oldani, Colautti, Pasquina, Ragonesi, Magistrelli.

Savona: Ferrero, Verdi, Fochesato, Ratti, Natta, Furino, Gittone, Fascetti, Prati, Spanio, Gilardoni; all. Rabitti.

Arb.: Branzoni di Pavia.

Domenica 18 Dicembre 1966 14 giornata

Savona – Arezzo 3-2

Reti: p.t. Prati al 5’; s.t. Gilardoni al 26’ e 39’; Novelli al 41’, Ferrari al 44’.

Savona: Pascali, Verdi, Persenda, Bruno, Pozzi, Natta, Benigni, Fascetti, Fazzi, Prati, Gilardoni; all. Occhetta.

Arezzo: Maschi, Miazza, Bonini, Mazzei, Ghelfi, Bazzarini, Flaborea, Mariani, Novelli, Gerli, Ferrari; all. Meucci.

Sabato 24 Dicembre 1966, 15 giornata

Savona – Livorno 0-1

Fatale fu al Savona il rigore fallito da Verdi, inspiegabilmente al posto di Pierino Prati. Così come l’eterna e letale incertezza nella scelta del portioere tra Ferrero, Pascali e Sommariva per spiccioli di partita.

Rete: s.t. Nastasio al 37’.

Savona: Pascali, Verdi, Persenda, Bruno, Pozzi, Natta, Benigni, Fascetti, Fazzi, Prati, Gilardoni; all. Occhetta.

Livorno: Bellinelli, Lessi, Papadopulo, Caleffi, Balleri, Cairoli, Di Cristofaro, Gianpaglia, Garzelli, Lombardo, Nastasio; all. Montanari.

Arb.: Fiducia di Marsala.

Sabato 31 Dicembre 1966 16 giornata

Verona – Savona 5-1

Pesantissima sconfitta, frutto, anche in questo caso, dalla mancanza di un portiere (Pascali) all’altezza della categoria.

Reti: p.t. Prati al 4’; Da Costa all’8’ e al 16’, Bonatti al 21’; s.t. Sega al 31’, Da Costa al 38’.

Arb.: Orlando.

Domenica 8 Gennaio 1967 17 giornata

Sampdoria – Savona 1-0

Rete: Tentorio al 24’ del s.t..

Sampdoria: Battara, Sabatini, Delfino, Tentorio, Morini, Vincenzi, Salvi, Vieri, Cristin, Frustalupi, Francesconi; all.Poggi, d.t. Bernardini.

Savona: Ferrero, Verdi, Ratti, Zoppelletto, Pozzi, Furino, Benigni, Fascetti, Prati, Spanio, Gilardoni; all.Occhetta.

Arb.: Canova di Milano.

Domenica 15 Gennaio 1967 18 giornata

Savona – Modena 5-.1

Reti: p.t. Prati 4’, Gilardoni 15’ e 28’; s.t. Merighi (rig) 1’, Benigni 8’, Prati 45’.

Savona: Ferrero, Verdi, Ratti, Zoppelletto, Pozzi, Furino, Benigni, Fascetti, Prati, Spanio, Gilardoni; all. Occhetta.

Modena: Adani, Ferrari, Vellani, Aguzzoli, Borsari, Zani, Damiano, Toro, Console, Merighi, Rognoni.

Domenica 22 Gennaio 1967 19 giornata

Savona – Catania 2-1

Reti. s.t. Fantazzi 11’, Fascetti 18’, Recagni 43’.

Savona: Ferrero, Verdi, Ratti, Zoppelletto, Pozzi, Furino, Benigni, Fascetti, Prati, Spanio, Recagni;

all. Occhetta.

Catania: Rado, Buzzacchera, Rambaldelli, Bicchierai, Montanari, Fantazzi, Vajani, Pereni, Baisi, Fara, Girol.

Arb.: Piantoni di Roma.

Domenica 5 Febbraio 1967, 20 giornata

Savona –  Reggiana 4-2

Reti: p.t. Prati 39’, Gilardoni 44’; s.t. Gilardoni 18’, Crippa 20’, Mazzanti (rig) 41’, Prati (rig.) 44’.

Savona: Ferrero, Verdi, Ratti, Zoppelletto, Pozzi, Furino. Benigni, Fascetti, Spanio, Prati, Gilardoni; all.Occhetta.

Reggiana: Bertini,Donzelli, Lampredi, Corni, Grevi, Giorgi, Coli, Mazzanti, Bonci, Volpato, Crippa; all.Bizzotto.

Arb.: Palazzo di Palermo.

Domenica 12  Febbraio 1967 21 giornata

Varese – Savona 2-1

Reti: p.t. Gilardoni 26’, s.t. Gioia 24’, Renna 34’.

Varese: Da Pozzo, Sogliano, Maroso, Della Giovanna, Cresci, Gasperi, Leonardi, Cucchi, Anastasi, Gioia, Renna; all.Arcari.

Savona: Ferrero, Verdi, Ratti, Zoppelletto, Pozzi, Fochesato, Benigni, Fascetti, Prati, Spanio, Gilardoni; all.Occhetta.

Arb.: Bigi di Padova.

Domenica19 Febbraio 1967 22 giornata

Savona – Pisa 4-1

Reti: p.t. Prati 2’, Benigni 13’; s.t. Prati (rig) 7’, Galli 32’, Prati 38’.

Savona: Ferrero, Verdi, Ratti, Zoppelletto, Pozzi, Furino, Benigni, Gittone, Prati, Spanio, Gilardoni; all. Occhetta.

Pisa: De Min, Ripari, Vaini, Gasparroni, Federici, Gonfiantini, Colombo, Zuckowsky, Galli, Rumignani, Manservisi; all.Pinardi.

Domenica 26 Febbraio 1967 23 giornata

Reggina – Savona 2-1

Reti:  s..t. Camozzi 18’, Fascetti 23’, Fiorio (rig) 44’.

Reggina: Ferrari, Sbano, Clerici, Camozzi, Tomasini, Neri, Alaimo, Ferrario, Santonico, Fiorio, Rigotto.

Savona: Ferrero, Verdi, Ratti, Zoppelletto, Pozzi, Furino, Benigni, Fascetti, Prati, Spanio, Gilardoni.

Arb.: Sabatini di Finale Emilia.

Domenica 5 Marzo 1967 24 giornata

Potenza – Savona 0-1

Rete: p.t. al 45’ Gilardoni.

Potenza: Di Vincenzo, Ciardi, Marcolini, Venturelli, Nesti, Agroppi, Veneranda, Carrera, Carioli, Piaceri, Rosito.

Savona: Ferrero, Verdi, Ratti, Zoppelletto, Pozzi, Furino, Benigni, Gittone, Prati, Fascetti, Gilardoni; all.Occhetta.

Arb.: Torelli di Milano.

Domenica 12 Marzo 1967 25 giornata

Savona – Catanzaro 2-0

Reti: Gilardoni 34’ p.t. e 23’ s.t.

Savona: Ferrero, Verdi, Ratti, Zoppelletto, Pozzi, Furino, Benigni, Gittone, Prati, Fascetti, Gilardoni; all.Occhetta.

Catanzaro: Pozzani, Marini, Bertoletti, Sardei, Tonani, Farina, Tribuzio, Maccaccaro, Vanini, Orlandi, Vitali.

Arb.: Schimenti di Brescia.

Domenica 19 marzo 1967 26 giornata

Savona – Messina 0-0

Savona: Ferrero, Verdi, Ratti, Zoppelletto, Pozzi, Furino, Benigni, Gittone, Prati, Fascetti, Gilardoni; all.Occhetta.

Messina: Baroncini, Bagnasco, Benatti, Gonella, Garbuglia, Pesce, Fracassa, La Rosa, Villa, Piccioni, Fumagalli.

Arb.: Vacchini di Milano.

Domenica 2 Aprile 1967 27 giornata

Padova – Savona 2-2

Reti: p.t. Bigon 8’, Gilardoni 26’; s.t. Prati 17’, Fraschini 21’.

Padova: Pontel, Cervato II, Gatti, Panisi, Barbolini, Sereni, Novelli, Bigon, Fraschini, Lanciaprima, Quintavalle.

Savona: Ferrero, Verdi, Ratti, Zoppelletto, Pozzi, Furino, Benigni, Gittone, Prati, Fascetti, Gilardoni.

Arb.: Lattanzi di Roma.

Domenica 9 Aprile 1967 28 giornata

Savona  –  Palermo 1-1

Reti: p.t. Nardoni al 40’; s.t. Zoppelletto al 2’.

Savona: Ferrero, Verdi, Ratti, Zoppelletto, Pozzi, Furino, Fazzi, Fascetti, Prati, Spanio, Benigni;

all. Occhetta.

Palermo: Geotti, Costantini, De Bellis, Lancini, Giubertoni, Landri, Pagano, Tinazzi, Nardoni, Bercellino II, Landoni.

Arb.: Toselli di Cormons.

Domenica 16 Aprile 1967 29 giornata

Savona – Salernitana 1-0

Rete: Prati al 45’ del s.t..

Savona: Ferrero, Verdi, Ratti, Zoppelletto, Pozzi, Furino, Benigni, Fascetti, Prati, Spanio, Recagni ; all. Occhetta.

Salernitana: Piccoli, Rosati, Pavoni, Alberti, Codognato, Dianti, Bolzoni, Cominato, Cavicchia, Picciafuoco, Minto.

Arb.: Bernardis di Trieste.

Domenica 23 Aprile 1967 30 giornata

Genoa – Savona 0-0

Derby all’ultimo respiro che rivelò appieno il grande carattere e la forza fisica di Beppe Furino, futuro capitano della Juventus. Marassi era una bolgia con una larghissima e rumorosa rappresentanza di tifosi savonesi.

Genoa: Grosso, Caocci, Vanara, Colombo, Bassi, Rivara, Taccola, Lodi, Petrini, Locatelli, Gallina.

Savona: Ferrero, Verdi, Persenda, Zoppelletto, Pozzi, Furino, Gittone, Fascetti, Prati, Spanio, Recagni; all.Occhetta.

Arb.: Di Tonno di Lecce.

Domenica 30 Aprile 1967 31 giornata

Savona – Novara 3-0

Reti: s.t. Benigni 17’, aut. Colombo 24’, Prati 38’.

Savona: Ferrero, Verdi, Persenda, Zoppelletto, Pozzi, Furino, Benigni, Fascetti, Prati, Spanio, Gilardoni; all.Occhetta.

Novara: Lena, Fumagalli, Pogliana, Colombo, Udovicich, V. Calloni, Maioni, Broggi, Milanesi, Mascheroni, Bramati; all. Molina.

Arb.: Schimenti di Brescia.

Domenica 7 Maggio 1967 32 giornata

Savona – Alessandria 0-0

Savona: Ferrero, Verdi, Persenda, Zoppelletto, Pozzi, Natta, Benigni, Fascetti, Prati, Spanio, Gilardoni.

Alessandria: Moriggi, Rossi, Trinchero, Colautti, Dalle Vedove, Ramusani, Gorrino, Lojacono, Gualtieri, Magistrelli, Ragonesi.

Arb.: Fiducia di Marsala.

Domenica 14 Maggio 1967 33 giornata

Arezzo – Savona 3-2

Reti: p.t. Ferrari 18’, Prati 34’; s.t. aut. Pozzi 2’, Prati 12’, Ferrari 24’.

Arezzo: Maschi, Squarcialupi, Bonini, Ghelfi, Mazzei, Camozzi, Flaborea, Maiani, Benvenuto, Zanetti, Ferrari; all.Lerici.

Savona: Ferrero, Verdi, Persenda, Zoppelletto, Pozzi, Furino, Gittone, Fascetti, Prati, Spanio, Gilardoni; all. Occhetta.

Arb.: Angonese di Mestre.

Domenica 21 Maggio 1967 34 giornata

Livorno – Savona 1-0

Rete: Santon 34’ p.t..

Livorno: Pezzullo, Josio, Vergazzola, Caleffi, Cairoli, Balleri, Di Cristofaro, Garzelli, Santon, Lombardo, Nastasio; all.Parola.

Savona: Ferrero, Verdi, Ratti, Zoppelletto, Pozzi, Furino, Benigni, Fascetti, Prati, Spanio, Gilardoni; all. Occhetta.

Arb.: Varazzani di Parma.

Domenica 28 Maggio 1967 35 giornata

Savona – Verona 0-1

Rete: aut. Pozzi 17’ s.t..

Savona: Ferrero, Verdi, Ratti, Zoppelletto, Pozzi, Furino, Benigni, Fascetti, Prati, Spanio, Gilardoni; all.Occhetta.

Verona: Bertola, Ranghino, Petrelli, Depetrini, Tanello, Savoia, Sega, Da Costa, Golin, Canuti, Bonatti; all. Liedholm.

Domenica 4 Giugno 1967 36 giornata

Savona – Sampdoria 2-1

Quasi 20 mila spettatori al “Bacigalupo”. Un grande, indimenticabile spettacolo, e una vittoria che pareva foriera della salvezza. Ancora una volta, come contro il Genoa, decisive la zampate di Glauco Gilardoni, autore di 15 gol in stagione. Poi le cose andarono come andarono ma quella vittoria resta indelebile nella storia del Savona Fbc.

Reti: p.t. Gilardoni 43’; s.t. Gilardoni 2’, Francesconi 15’.

Savona: Ferrero, Persenda, Ratti, Gittone,, Pozzi, Furino, Prati, Fascetti, Fazzi, Spanio, Gilardoni; all. Occhetta.

Sampdoria: Battara, Dordoni, Delfino, Tentorio, Morini, Vincenzi, Salvi, Vieri, Cristin, Frustalupi, Francesconi; all. Poggi, d.t. Bernardini.

Arb.: D’Agostini di Roma.

Domenica 11 Giugno 1967 37 giornata

Modena – Savona 2-2

Reti: p.t. Console 25’, Gilardoni 26’; s.t. Furino 8’, Console 27’.

Modena: Adani, Vellani, Barucco, Borsari, Abbati, Zani, Franzini, Rognoni, Console, Toro, Di Stefano.

Savona: Ferrero, Persenda, Ratti, Gittone, Pozzi, Furino, Prati, Fascetti, Fazzi, Spanio, Gilardoni.

Arb.: Gonella di Torino.

Domenica 18 Giugno 1967 38 giornata

Catania – Savona 2-1

Siamo alla “fatal Catania”, la madre di tutte le sconfitte che costò la retrocessione, la fine dei sogni, l’inizio, se vogliamo, di una lento declino, divenuto inarrestabile anno dopo anno, tra fallimenti, retrocessioni e rare risalite fino alla Serie C. Di quella partita si è forse scritto tutto. Alla fine del primo tempo, gol di Marco Fazzi, il Savona era salvo. Ma qualcosa non funzionò nella testa e nelle gambe dei giocatori biancoblù  (si parlò anche di un “beverone” tonificante che diede l’effetto contrario) contro un Catania tutt’altro che aggressivo. I gol di Christensen e Fara a 5’ dalla fine su un innocuo calcio d’angolo sancirono l’infelice scelta e la conseguente disastrosa stagione dei portieri da Ferrero a Pascali, da Sommariva all’incolpevole Tonoli, buttato dentro a 4 minuti dalla fine, subito dopo il gol di Fara.

Reti: p.t. Fazzi 25’; s.t. Christensen 16’, Fara 40’.

Catania: Rado, Buzzacchera, Rambaldelli, Montanari, Bicchierai, Fantazzi, Vajani, Pereni, Christensen, Fara, Albrigi.

Savona: Ferrero (Tonoli dall’86’), Verdi, Persenda, Gittone, Pozzi, Furino, Prati, Fascetti, Fazzi, Spanio, Gilardoni.

Arb.: Francescon di Padova.

Coppa Bacigalupo 1962/63

di FRANCO ASTENGO

Diamo conto con la pubblicazione di questi elenchi della crescita del movimento giovanile nella nostra provincia.

Queste le formazioni delle squadre partecipanti alla Coppa Bacigalupo 1962 – 63 per juniores (classi 1943, 44, 45, 46) la competizione più importante delle categorie giovanili per molti anni nella Provincia di Savona.

La finale fu bellissima, tirata, in equilibrio fino alla fine, diretta magistralmente da Nanni De Marco che sapeva come trattare i suoi “polli”.

Il Vado si dimostrò più compatto a centrocampo e in difesa e i “solisti” bianco blu faticarono a farsi largo.

Un Vado che poi, nelle finali regionali, riuscì a fermare sull’1-1 anche la Sampdoria di Cherubino Comini che aveva appena vinto il torneo di Viareggio (Valeri, Vezzoso, Trinchero, Forante, Morini, Garbarini, Massa, Salvi, Cristin, Frustalupi, Pienti). Al Chittolina reti di Ivano Lagasio e Giancarlo Salvi.

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Ecco quel Vado vincitore del torneo. Da sinistra in piedi massaggiatore Badano, Ottonello, Lagasio, Sassu, Bartoli, Baranzini, Chittolina, Martinucci II, allenatore Chittolina. Accosciati: Rosso, Olmeda, Gandolfo, Giusto, Sfondrati, Landucci

Da rilevare nel corso del torneo le brillanti imprese della Priamar A dove il cannoniere principe fu Nuccio Triolo ma si rivelarono giocatori di categoria superiore Nico Vasconi e Marcello Caraccio due “super- tecnici” dalla tecnica molto raffinata.

Ma in tutte le squadre si trovavano atleti che poi avrebbero compiuto una buona carriera al livello dei campionati regionali o anche al di sopra.

Nel Vado Giorgio Bartoli vestì in seguito le maglie di Rapallo e Novese, Franco Chittolina arrivò in Serie B con il Catanzaro e in Serie C con la Gavinovese di Mario Robbiano, “Tore” Sassu in Serie C con l’Imperia di Gigi Bodi, Ivano Lagasio avrebbe meritato ben altra sorte calcisticamente parlando.

Da citare ancora, alla rinfusa: Ugo Polignano nel Varazze, Aramini e Messa nella Loanesi, Corso, Caserta e Reverdito nell’Albisola, Robbi Lori nella Libertà e Lavoro ( a lungo titolare nel Vado in Eccellenza),Paolo Merciai in Serie C con il Savona e in Serie B con il Bari.

Sulle panchine personaggi d’eccellenza: addirittura Felice Levratto su quella bianco blu, l’eterno Romualdo Chittolina (attentissimo a tutti i particolari, tracciava lui le linee del terreno di gioco) a Vado, Mario Vadone alla Libertà e Lavoro Speranza (due anni dopo con la squadra del “Club” avrebbe vinto coppa e campionato), l’ex – ala più veloce Angelo Merengone alla Villetta, Gino Ghersi, terzino in Serie B nel Savona, alla Priamar (quando si segnava nel primo tempo in  trasferta il suo motto era: “figgiou emù segnou troppo presto), il grandissimo Ivo Brancaleoni, ex di Alassio, Sestrese, Reggina, Como, Bari, Torino (100 partite in Serie A, più o meno) sulla panchina dell’Auxilium: tutti grandi esperti, un onore e un privilegio averli conosciuti.

VADO: Olmeda, Giusto, Baranzini, Rosso Gianni, Rocca, Bartoli, Sfrondrati, Ottonello, Lagasio, Sassu, Chttolina (Landucci, Gandolfo, Martinucci II, Santiglia) allenatore Romualdo Chittolina

SAVONA: Spensatello, Praiotti, Ronchetti, Bordegari, Tosello, Vannini, Lagustena, Pittofrati, Panucci, Dubourgel, Pali (Piotto, Maddalena, Ferro, Mellano, Badoino)) allenatore Levratto

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Ecco il Savona degno rivale.

PRIAMAR A: Tarditi, Storti, Caviglia, Bresciani, Godani, Caraccio, Vasconi, Triolo, Rosso, Stopiglia, Bonifacio (Nervi, Imberti, Sibio) allenatore Ghersi

AUXILIUM ALASSIO: Diodato, Borghello, Chirivì II; Carbone, Revello, Capasso, Leone, Ferro, Quartara, Casanova, De Felice  allenatore Brancaleoni

LOANESI: Cinghia, Pesce, Aramini, Damonte, Pera, Debiase, Losa, Messa, Mambrin, Valentino, De Moro allenatore. Damonte

VARAZZE: Mozzone, Ghiso, Furlan, Kirn, Carattino II, Fazio, Polignano, Ferro, Massa, Tibaldi, Cervetto (Buffa, Colombo, Travi, Ghigliazza) allenatore Giusto

ALBISOLA: Falco, Baglietto, Vercelli, Lusa, Arbarello, Reverdito, Di Maggio II, La Rocca, Fable, Corso, Caserta (Binelli, Rizzolo, Testa)allenatore Canepa

LIBERTA’ LAVORO SPERANZA: Grossi, Nervi, Drago, Pennino, D’Angelo, Lisena, Crifò, Arena, Recagno II, Lori, Gagna allenatore Vadone

VILLETTA A: Merciai, Bianchi, Scordino, Leone, Macciò, Occelli,  Sfondrati, Procopio II, Testa, Chiesa, Capraro (Botta, Biglietto, Corsari) allenatore Merengone

SAVONA B: Goretti, Cavallotto, Gambetta, Tarchino, Verri, Bosio, Guglieri, Demaria, Basili, Giribone, Verney allenatore Macciò

PRIAMAR B: Massone, Airaghi, Belviso, Astengo, Botto, Nofroni, Amadini, Rovere, Siri, Bevanda, Alpa (Lacota I, Vacca, Mangerini, Frumento) allenatore Longhi

CARCARESE: Santo, Ghiso, De Zorzi, Lavagna, Oddera I, Tagliaferri, Legario, Oddera II, Chiarlone, Bo, Bolla allenatore Sesena

MILLESIMO: Boetti, Cominetti, Siri I, Cavalli, Zazzara, Siri II, Giacchello, Ferro I, Ferro II, Besenzoni, Giacosa II allenatore Pastorino

VILLETTA  B : Caporali, Delmissier, Caprini, Pagliaruolo, Iozzia, Lamberti, Ercolano, Piscopo I, Casalini, Jacovacci II, Toso ( (Ratto, Logoluso, Ciappellano I) allenatore Marino Nini

SOCCORSO PIETRA LIGURE : Castagno, Vignolo, Ricotta, Rosa, ferraro, Tartufo, Troja, Lavrutti, Gotti, Cavallero, Batteri  (allenatore Dall’Orto)

TABELLINO DELLA FINALE

Campo Faraggiana, Albisola

Arbitro De Marco di Natarella

Reti. Chittolina (2) Vado, Panucci, Savona

VADO: Olmeda, Giusto, Sassu, Martinucci II; Bartoli, Baranzini, Sfondrati, Ottonello, Lagasio, Rosso II, Chittolina (Landucci, Gandolfo)

SAVONA: Spensatello, Praiotti, Ronchetti, Bordegari, Carattino, Vannini, Lagustena, Pittofrati, Panucci, Dubourgel, Pali (Piotto, Mellano)

Stagione 40/41: il giallo della serie A venduta al buio del cinema Reposi

di FRANCO ASTENGO

Tra il 1940 e il 1945 si è giocato sotto le bombe, tra gli allarmi aerei con i giocatori che arrivano all’ultimo momento indossando le stellette. Ma si giocò egualmente e non soltanto per dimostrare che “tutto va ben madama la marchesa”, come voleva il fascismo, ma per l’inestinguibile passione che il calcio sa sempre suscitare in giocatori, spettatori, suiveurs di vario tipo.

La stagione 1940-41 è la prima di guerra e il Savona esordisce in Serie B. Si tratta della stagione migliore nella storia dell’ormai ultracentenario club biancoblu. Il presidente ingegner Noceti ha fatto le cose in grande ingaggiando come allenatore l’ungherese Gyorgy Orth, un mago della panchina che negli anni ’20 è stato, in campo, uno dei grandi maestri della scuola danubiana. Orth è un ginnasiarca convinto, usa metodi innovativi nella preparazione fisica (un antesignano del “movimiento”, movimiento” che sarà poi predicato negli anni ’60 da Heriberto Herrera, un  paraguayano che alla guida della Juve avrà il coraggio di far fuori Sivori spedendolo al Napoli).

Orth tiene molto alla disciplina fuori e dentro il campo. Si trova a disposizione una squadra esperta, con molti giocatori provenienti dalla Serie A. Noceti apre la strada a quella che sarà la via maestra di Stefano Del Buono nel ventennio successivo: il Savona non è una squadra per “figgiou”. Dal vivaio difficilmente si esordisce in prima squadra. Neppure Giovanni Delle Piane, futuro medico dentista e dirigente, riesce nell’impresa. In quella stagione ’40-41 non raggranella neppure una presenza nonostante figuri nell’elenco pubblicato dall’agenda Barlassina.

Spiccano negli acquisti il regista ex-juventino e romanista Tomasi originario di Ventimiglia, la mezz’ala Riccardi ex di Lazio, Alessadria, Liguria (Liguria: una delle denominazioni assunte nel periodo tra le due guerre dalle antenate dell’attuale Sampdoria. Una denominazione che ritroveremo in questo racconto); gli ex  milanisti Bolla, Giannesello, Martini, l’ex-sampierdarenese e fiorentino Comini, l’ex romanista Bodini. Uno squadrone.

Alcuni dei protagonisti poi spiccheranno il volo verso le alte sfere del calcio italiano: Piana e Traversa (che ha già indossato le maglie di Pro Vercelli, Fiorentina e Milan) passeranno al Livorno vice – campione d’Italia ’42-43 alle spalle (per un punto dopo aver vinto in via Filadelfia) del grande Torino, Vaschetto sarà il primo centravanti “arretrato” nella storia del calcio italiano nello schema del “vianema” approntato da Gipo Viani per la Salernitana esordiente in Serie A (’47-48), Sandroni giocherà in serie A con Sampdoria, Milan, Vicenza e Venezia.

Martini è un portiere che passerà alla storia, come capiterà poi più di sessant’anni dopo al suo collega di ruolo in biancoblu Aresti: in quella fatidica stagione ’40 – 41 Martini segnò due reti, una su rigore all’ultima giornata all’Alessandria; l’altra da porta a porta nel vento di corso Ricci, beffando direttamente su rinvio Erbinovi del Siena.

1

Una formazione del Savona Fbc: Tomasi, Piana, Sandroni, Puccini, Traversa, Ferrara, Imberti, Martini; in ginocchio, Riccardi, Rosso, Morchio

Insomma, riassumendo, il Savona si trova in  lotta per la Serie A, con Liguria, Modena dei fratelli Sentimenti (l’ultimo epigono della dinastia, il V, è mancato proprio in questi giorni) e il Brescia. Tale è la situazione fino al 22 maggio 1941, allorquando i “canarini” emiliani scendono in Corso Ricci. Un match che profuma di promozione.

Ma nel giorno precedente la storia si è ammantata davvero di “giallo”. Il mistero resta fitto ancora oggi ad oltre settant’anni di distanza e non ci resta che raccontare ancora una volta le voci che si sono sussurrate all’epoca e che poi sono circolate nell’ambiente per tanti anni senza trovare conferma ma nemmeno una credibile smentita. Abbiamo avuto la fortuna di sentirle dalla viva voce di protagonisti dell’epoca che poi negli anni successivi hanno continuato ad avere un ruolo nella vita del Savona Fbc : il ragionier Prezioso, direttore della banca Commerciale Italiana, all’angolo tra Via Paleocapa e Corso Italia, in quel momento vice-presidente (indiziato, però ha sempre negato il fatto), il suo cassiere ragionier Casella, Rinaldo Roggero, direttore tecnico e funzionario del Comune (già l’ala destra “più veloce” azzurro alle Olimpiadi di Anversa nel 1920), il massaggiatore Doglio dalla chioma fluente che Orth multava anche se non percepiva guiderdone ad alcun titolo quando lo scovava a giocare a tarocchi con i giocatori in treno durante le trasferte.

Il ragionier Prezioso è stato per anni il più chiacchierato perché nel frattempo il Savona era rimasto senza presidente. L’ingegner Noceti  era partito volontario per la guerra e poi avrebbe combattuto da ufficiale sul fronte russo e l’idea delle spese necessarie per affrontare la Serie A preoccupava molto i dirigenti rimasti sul ponte di comando della “navicella” biancoblu. C’era il timore, più o neno fondato, di fare il passo più lungo della gamba. E non solo.

Dunque il sabato pomeriggio precedente la fatidica sfida con il Modena i giocatori giallo blu si recarono al Cinema Reposi , in via Peleocapa dove adesso sorgono gli uffici della Banca Popolare di Novara, per ingannare l’attesa del match. Era usuale all’epoca , e lo fu fino agli anni ’60, il rito delle squadre che al sabato pomeriggio per ritrovarsi si recavano al cinema. Pensate un po’ che cosa accadrebbe oggi se, in pieno centro di una grande città, tutti i giocatori dell’Inter, del Milan, della Juve o della Roma si trovassero tutti assieme in una sala. Per tenere l’ordine pubblico ci vorrebbero i marines.

Torniamo al buio del cinema teatro Reposi quel sabato pomeriggio.

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Piazza Diaz: a fianco del nuovo palazzo delle Poste (su cui campeggia l’ippogrifo delllo scultore Arturo Martini) l’edificio tondeggiante che ospitava il cinema teatro Reposi (ingresso da via Paleocapa) demolito nell’inverno 1955-56 per far posto al nuovo palazzo di vetrocemento che ospita la Banca Popolare di Novara

Ancora oggi tutto è avvolto nel mistero. Ma secondo la vulgata, ci sia consentito il termine, un emissario del Savona protetto appunto dell’oscurità, incontrò i dirigenti del Modena e , detto papale papale, si vendette la partita dell’indomani. Storia o leggenda, ai posteri..

Fatto sta che il Modena piegò per 1-0 un Savona spento e affaticato. Segnò l’uruguyano Banfi, un centravanti possente ma lento che fece un figurone, al punto da convincere gli osservatori della Juve ad acquistarlo, rivelandosi poi in bianconero un classico “bidone”.

Che quel Savona non fosse quel giorno il solito Savona fu dimostrato sette giorni dopo, sempre in corso Ricci. Si giocò la sfida con il Liguria, squadra dominatrice del campionato. I biancoblu strapparono una vittoria di grandissimo prestigio grazie a una rete di Tomasi.

Alla fine furono Liguria e Modena a salire in Serie A. Le promozioni era soltanto due, non c’erano play – off. La grande occasione era definitivamente perduta.

Questa la classifica di quello straordinario campionato

tab

Ed ecco i tabellini di tutte le 34 partite del Savona.

Prima giornata, domenica 7 ottobre 1940

Pro Vercelli – Savona 2-2

Pro Vercelli: Donati I, Berretta, Sala, Bergamino, Villa, Ruella, Gambino, Donati II, Pizzala, Bonizzoni, Ottino.

Savona: Caburi, Bodini, Dutto, Sandroni, Traversa, Gianesello, Piana, Tomasi, Vaschetto, Pomponi, Ferrara.

Reti: 36’ e 85’ Donati II, 50’ Tomasi, 80’ Vaschetto.

Arbitro: Bonivento.

Seconda giornata Domenica 13 ottobre 1940

Savona – Pisa 2-0

Savona: Caburi, Bodini, Dutto, Sandroni, Traversa, Puccini, Piana, Tomasi, Vaschetto, Pomponi, Ferrara.

Pisa: Merlo, Strobbe, Soldani, Travaglio, Tonoli, Fusco, Moalli, Bellini, Bertoni, Mannocci, Preselli.

Reti: 24’ Tomasi, 50’ Pomponi.

Arb.: Scorzoni.

Terza giornata  Domenica 20 Ottobre 1940

Lucchese – Savona 0-0

Lucchese: Monti, Cozzi, Landolfi, Pennacci, Turci, Azzimonti, Coppa, Marchini, Malafatti, Zandoli, Capra.

Savona: Caburi, Rosso, Bodini, Sandroni, Traversa, Puccini, Bolla, Piana, Vaschetto, Comini, Ferrara.

Arb.:  Rosso..

Quarta giornata Domenica 27 Ottobre 1940

Savona – Udinese 2-0

Savona: Caburi, Rosso, Bodini, Sandroni, Traversa, Puccini, Bolla, Piana, Vaschetto, Comini, Ferrara.

Udinese: Tonello, Clocchiatti, Balbot, Binachi, Gallo, Feruglio, Milan, Rossi, D’Odorico, Spivach, Bertoli.

Reti: 25’ Traversa, 53’ Vaschetto.

Arb. Rossi

Quinta giornata Domenica 3 Novembre 1940

Reggiana – Savona 3-0

Reggiana: Lusetti, Duo, Campari, Bonesini, Bernardi, Testoni, Bianchi, Carnevali, Bandini, Malagoli, Biagini.

Savona: Caburi, Rosso, Bodini, Sandroni, Traversa, Puccini, Bolla, Piana, Vaschetto, Comini, Ferrara.

Reti: 15’ Bianchi, 60’ Bandini, 68’ Malagoli.

Sesta giornata domenica 11 Novembre 1940

Savona – Anconitana 4-0

Savona: Martini, Rosso, Bodini, Sandroni, Traversa, Puccini, Bolla, Tomasi, Vaschetto, Piana, Comini.

Anconitana: Busani, Piarani, Scaccini, Finotti, Varoli, Mazzoli, Bolli, Fiorini, Torti, Silvestrelli, Salata.

Reti: 10’ Bodini rig, 21’ Piana, 54’ Traversa, 83’ Vaschetto.

Settimana giornata domenica 18 Novembre 1940

Brescia – Savona 1-0

Brescia: Romano, Gadaldi, Albini, Di Quonzo, Barbieri, Frisoni, Dusi, Moretti, Gei, Scaramelli, Palumbo.

Savona: Martini, Rosso, Bodini, Dutto, Sandroni, Piccini, Bolla, Piana, Vaschetto, Tomasi, Comini.

Rete: 14’ Palumbo.

Ottava giornata domenica 25  novembre 1940

Savona – Padova 3-1

Savona: Martini, Rosso, Bodini, Dutto, Traversa, Puccini, Bolla, Piana, Vaschetto, Tomasi, Ferrara.

Padova: Luisetto, Sforzin, Bonizzoni, Chinol, Bortoletti, Villa, Di Pasquale, Di Prisco, Cassani, Rocco, Biraghi.

Reti: 9’ Piana, 12’ Biraghi, 60 e 85’ (2 rigori) Bodini.

Nona giornata domenica 9 dicembre 1940

Fanfulla – Savona 2-2

Fanfulla: Barbieri, Oselli, Lavagnini, Spirolonghi, Pagni, Kaffenig (il fascismo lo aveva costretto a cambiare il cognome in Caffeni e così appare nei tabellini della “Gazzetta” di allora. Poi nel dopoguerra ripresa il suo cognome originario), Colaneri, Cattaneo, Subinaghi, Sichel, Bramanti.

Savona: Martini, Rosso, Bodini, Sandroni, Traversa, Puccini, Comini, Piana, Imberti, Tomasi, Ferrara.

Reti: 13’ Tomasi, 42’ Imberti, 62’ e 70’ Colaneri.

Decima giornata domenica 15 dicembre 1940

Savona – Vicenza 5-0

Savona: Martini, Rosso, Bodini, Sandroni, Traversa, Dutto, Piana, Bolla, Imberti, Tomasi, Ferrara.

Vicenza: Bisson, Tamietti, Zanier, Chiodi, Santagiuliana, Camolese, Marchetti, Rossi, Bardon, Zanolo, Suppi.

Reti: 35’ Ferrara, 47’ Tomasi, 59’ 72’ Imberti, 66’ Piana.

Undicesima giornata domenica 23 dicembre 1940

Savona – Siena 2-0

Savona: Martini, Rosso, Bodini, Dutto, Sandroni, Traversa, Bolla, Piana, Imberti, Tomasi, Ferrara.

Siena: Erbinovi, Angeletti, Passalacqua, Barotto, Dei, Martelli, Renaldi, Depas, Cortini, Cagliari, Gambini.

Reti: 68’ Bolla, 90’ Martini (il famoso goal da porta a porta).

Dodicesima giornata 30 Dicembre 1940

Spezia – Savona 1-0

Spezia: Bani, Farina, Zappelli, Rollo, Borrini, Morosi, Zuliani, Lippi, Costanzo, Sodini, Costa.

Savona: Martini, Rosso, Bodini, Sandroni, Morchio, Dutto, Comini, Piana, Imberti, Tomasi, Ferrara.

Rete : 85’ Lippi.

Arb.: Viarengo.

Tredicesima giornata Domenica 5 Gennaio 1941

Savona – Verona 2-1

Savona: Martini, Rosso, Bodini, Sandroni, Traversa, Puccini, Piana, Riccardi, Comini, Tomasi, Ferrara.

Verona: Rabelli, Faletto, Pincelli, Sabatini, Meneghello, Sabatini, Conti, Grolli, Zanetti, Facci, Facchin.

Reti: 7’ Zanetti, 68’ Ferrara, 87’ Traversa.

Arb.: Rosso.

Quattordicesima giornata domenica  12 gennaio 1941

Modena – Savona 1-0

Modena: Sentimenti IV, Mauri, Braglia, Uneddu, Braga I, Calvero, Notti, Sentimenti III, Banfi, Spadoni, Cristina.

Savona: Martini, Rosso, Morchio, Sandroni, Traversa, Dutto, Bolla, Piana, Tomasi, Riccardi, Ferrara.

Rete: 5’ Banfi.

Arb.: Coletti.

Quindicesima giornata domenica 19 Gennaio 1941

Savona – Maceratese 3-0

Savona. Martini, Rosso, Morchio, Sandroni, Traversa, Puccini, Piana, Riccardi, Imberti, Tomasi, Ferrara.

Maceratese: Pierluigi, Broscantini, Del Fava, Sfrappini, Traù, Morlupi, Vecchietti, Cartoni, Belelli,  Unili, Valli.

Reti: 2’ Riccardi, 48’ Imberti, 90’ Piana.

Sedicesima giornata domenica 26 Gennaio 1941

Liguria – Savona 1-1

Liguria: Prefumo, Gattoronchieri, Signoretto, Pastorino, Pisano, Tortarolo, Meroni, Stella, Magni, Zanni, Bollano.

Savona: Martini, Rosso, Morchio, Sandroni, Traversa, Dutto, Piana, Imberti, Riccardi, Tomasi, Ferrara.

Reti: 37’ Bollano 60’ Traversa.

Diciassettesima giornata 2 Febbraio 1941

Savona – Alessandria 3-0

Savona: Martini, Rosso, Morchio, Sandroni, Traversa, Puccini , Piana, Riccardi, Pomponi, Tomasi, Ferrara.

Alessandria: Roggero, Bigando, Peterman, Ghidini, Parodi, Calligaris, Accatino, Bonetti, Foglia, Rampini, Celaut.

Reti: 33’ e 64’ Pomponi, 58’ Puccini su rigore.

Diciottesima giornata domenica 27 Febbraio 1941

Savona – Pro Vercelli 1-0

Savona: Caburi, Rosso, Morchio, Sandroni, Traversa, Puccini, Piana, Riccardi, Vaschetto, Tomasi, Pomponi.

Pro Vercelli: Provera, Roncarolo, Pramaggiore, Bertani, Casalini, Ruella, Pizzala, Salai, Caracciolo, Barrera, Castigliano.

Rete: 25’ Tomasi.

Arb.: Moretti.

Diciannovesima giornata domenica 17 febbraio 1941

Pisa – Savona 1-1

Pisa: Merlo, Strobbe, Soldani, De Martini, Bastiglia, Fusco, Moalli,Bellini, Bertoni, Pezzelli, Nardini.

Savona: Martini, Rosso, Morchio, Sandroni, Traversa, Puccini, Piana, Riccardi, Pomponi, Tomasi, Bolla.

Reti: 48’ Bertoni, 88’ Riccardi.

Ventesima giornata domenica  24 febbraio 1941

Savona – Lucchese 1-1

Savona: Martini, Rosso, Morchio, Sandroni, Traversa, Puccini, Piana, Riccardi, Vaschetto, Tomasi, Pomponi.

Lucchese: Monti, Landolfi, Colombro, Puccini, Pennacchi, Azzimonti, Coppa, Zandali, Bonini, Colli, Capra.

Reti: 6’ Colli rig, 48’ Riccardi.

Ventunesima giornata domenica 3 marzo 1941

Udinese – Savona 0-1

Udinese: Gremese, Zorzi, Clocchiatti, Dinati, Gallo, Feruglio, Bertoli, Della Rosa, D’Odorico, Spivach, Moro.

Savona: Caburi, Rosso, Morchio, Sandroni, Traversa, Puccini, Piana, Riccardi, Vaschetto, Tomasi, Pomponi.

Rete: 48’ Tomasi.

Arb.: Cardinali.

Ventiduesima giornata domenica 10 marzo 1941

Savona – Reggiana 0-0

Savona: Caburi, Rosso, Morchio, Sandroni, Traversa, Puccini, Piana, Riccardi, Vaschetto, Tomasi, Pomponi.

Reggiana: Vasirani, Duo, Campari, Malagoli II, Malagoli I, Gatti, Bianchi II, Bianchi I, Violi, Tortora, Bandin.

Ventitreesima giornata domenica 17 Marzo 1941

ANCONITANA – SAVONA 0-0

Anconitana: Garbo, Pierani, Spanghero, Finotto, Brondi, Varoli, Fiorini, Lombardi, Torti, Silvestrelli, Molli.

Savona: Martini, Rosso, Morchio, Sandroni, Traversa, Puccini,  Piana, Riccardi, Vaschetto, Tomasi, Pomponi.

Arb.: Mazza.

Ventiquattresima giornata domenica 24 Marzo 1941

Savona – Brescia 2-1

Savona: Martini, Rosso, Morchio, Sandroni, Traversa, Puccini, Piana, Tomasi, Vaschetto, Riccardi, Pomponi.

Brescia: Romano, Messora, Albini, Frisoni, Bergamaschi, Bertucci, Buzzoni, Gei, Cervati, Martelli, Palumbo.

Reti: 31’ Gei, 39’ Tomasi, 48’ Piana.

Arb.: Pizziolo.

Venticinquesima giornata domenica 1 Aprile 1941

Padova – Savona 0-0

Padova: Diamante, Sforzin, Bonizzoni, Freschi, Bortoletti, Chinol, Cassani, Di Pasquale, Di Prisco, Formenti, Biraghi.

Savona: Martini, Rosso, Morchio, Sandroni, Traversa, Puccini, Piana, Tomasi, Vaschetto, Riccardi, Pomponi.

Arb.: Bonvicini.

Ventiseiesima giornata domenica 8 aprile 1941

Savona – Fanfulla 3-0

Savona: Martini, Rosso, Morchio, Sandroni, Traversa, Gianesello, Piana, Tomasi, Vaschetto, Riccardi, Pomponi.

Fanfulla: Fregosi, Edeni, Lavagnino, Spirolazzi, Crola, Marta, Colaneri, Cattaneo, Garrone, Sichel, Bramati.

Reti: 7’ Riccardi, 17’ Traversa, 68’ Piana.

Arb.: Viarengo.

Ventisettesima giornata domenica 15 Aprile 1941

VICENZA – SAVONA 2-1

Vicenza: Bigol, Sola, Zannier, Suppi, Rambaldelli, Santagiuliana, Camolese, Marchetti, Rossi, Baldi, Zanelli.

Savona: Martini, Rosso, Morchio, Sandroni, Traversa, Dutto, Piana, Tomasi, Vaschetto, Riccardi, Pomponi.

Reti: 24’ Tomasi, 35’ e 52’ Suppi.

Arb.: Cardinali.

Ventottesima giornata domenica 22 Aprile 1941

Siena – Savona 1-0

Siena: Chellini, Angeletti, Passalacqua, Biasotto, Dei, Martelli, Polacchi, Pellegatta, Baldi, Dapas, Gambini.

Savona: Caburi, Rosso, Morchio, Sandroni, Traversa, Dutto, Piana, Tomasi, Vaschetto, Riccardi, Pomponi.

Rete: 21’ Dapas.

Ventinovesima giornata domenica 29 Aprile 1941

Savona – Spezia 1-0

Savona: Caburi, Rosso, Morchio, Sandroni, Traversa, Gianesello, Piana, Tomasi, Vaschetto, Riccardi, Pomponi.

Spezia: Camerario, Persia, Viracco, Meregalli, Borrini, Morasi, Englaro, Rollo, Lippi, Costa, Angelini.

Rete: 87’ Piana.

Trentesima giornata domenica 8 maggio 1941

Verona – Savona 1-2

(E’ la trasferta in cui il massaggiatore Doglio fu multato per aver accondisceso alla volontà dei giocatori di cimentarsi con le carte da tarocchi. Come già riferito Doglio faceva il massaggiatore senza percepire un centesimo)

Verona: Rabelli, Sandrini, Pellicciari, Sabaini, Meneghello, Sensi, Zenari, Facci, Zanetti, Vitale, Contri.

Savona: Caburi, Rosso, Morchio, Sandroni, Traversa, Gianesello, Piana, Tomasi, Vaschetto, Riccardi, Pomponi.

Reti: 9’ Vaschetto, 30’ Sabaini, 82’ Tomasi.

Arb.: Bertolio.

Trentunesima giornata  domenica 15 Maggio 1941

Maceratese – Savona 0-1

Maceratese: Pierluigi, Del fava, Tombesi, Busantini, Traù, Posciaioli, Cartoni, Trillini II, Benelli, Trillini I; Valli.

Savona: Caburi, Rosso, Morchio, Sandroni, Traversa, Pomponi, Piana, Tomasi, Vaschetto, Riccardi, Gianesello.

Rete: 25’ Vaschetto.

Arb.: Colonna.

Trentaduesima giornata domenica 22 Maggio 1941

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Ecco il Modena grande protagonista in quelle stagioni

Savona – Modena 0-1

Savona: Caburi, Rosso, Morchio, Sandroni, Traversa, Pomponi, Piana, Tomasi, Vaschetto, Riccardi, Gianesello.

Modena: Marchiò, Barbieri, Braglia, Galletti, Braga, Bssani, Notti, Galli, Banfi, Spadoni, Cristina.

Rete: 17’ Banfi.

Arb.: Mattea.

E’ la partita dai contorni avvolti dal mistero. I biancoblu sembrarono rinunciatari proprio nella sfida che poteva valere la Serie A. Con i due punti e la successiva vittoria sul Liguria, il Savona avrebbe chiuso la stagione a quota 46 a pari punti con Modena e Brescia. Il giallo, come tutti i gialli che si rispettino, resta irrisolto.  

Trentatreesima giornata domenica 29 Maggio 1941

Savona – Liguria 1-0

Savona: Caburi, Rosso, Morchio, Sandroni, Traversa, Pomponi, Piana, Tomasi, Vaschetto, Riccardi, Gianesello.

Liguria: Gioberti, Gattoronchieri, Zanni, Tortarolo, Pisano, Callegari, Meroni, Stella, Magni, Celoria, Bollano.

Rete: 75’ Tomasi.

Arb.: Bertolio.

Trentaquattresima giornata giovedì 2 Giugno 1941

Alessandria – Savona 2-2

Alessandria: Roggero, Pietrasanta, Peterman, Lo Presti, Parodi, Pochettini, Cerutti, Accatino, Foglia, Robotti, Ghezzi.

Savona: Martini, Rosso, Morchio, Sandroni, Traversa, Pomponi, Piana, Tomasi, Vaschetto, Riccardi, Gianesello.

Reti: 47’ Robotti, 53’ Foglia su rigore, 65’ Gianesello, 80’ il portiere Martini su rigore.

1991: Quando il Savona di Grenno e Vallongo vinceva la Coppa Italia

di FRANCO ASTENGO

Correva la stagione calcistica 1990-91 quando il Savona Fbc coglieva il più bel successo della sua storia recente, almeno dalla partecipazione alla Serie B 1966-67. Gli striscioni, infatti, si fregiarono della conquista della Coppa Italia Dilettanti: una doppia conquista, con la coppa di categoria (Campionato Interregionale) e assoluta.

Era il Savona presieduto da Enzo Grenno, allenatore Luigino Vallongo (i giocatori saranno ricordati nel corso di questa nostra sommaria rievocazione). Una società condotta con grande oculatezza e capacità nella scelte organizzative e tecniche che, nella stagione successiva 1991-92 (allenatore Corrado Orcino, enfant du pays di rara qualità umana e tecnica) avrebbe mancato la promozione in C2 soltanto per mera sfortuna (la  “lotteria dei rigori” nello spareggio di Casale giocato contro l’Oltrepo). Un Savona che era in grado di vincere e di entusiasmare come da tempo non accadeva. Un Savona lontano anni luce dalla triste, deprimente e a tratti indegna situazione in cui il club biancoblù è di recente precipitatato.

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Il presidente Grenno alza la Coppa: il giorno più lungo e più bello della sua presidenza

Veniamo, però, alla Coppa Italia 1990-91. Partecipanti circa 900 squadre.

La Coppa Italia è uno strano torneo, a tutti i livelli, dalla Serie A alle altre categorie: quasi tutte le squadre partono per onor di firma, magari schierano i rincalzi, poi quando le fasi eliminatorie si “restringono” allora gli scontri diventano al calor bianco e tutti ci tengono a vincere. Andò così, in un qualche modo, anche a quel magnifico Savona.

La Coppa Italia 1990-91 si avviò, per quel che riguardava la fase interregionale, giovedì 23 agosto 1990 sul campo di Ventimiglia. Gli striscioni superarono più agevolmente di quanto non dica il punteggio (1-0) i giallo-rossi locali. Sei giorni dopo i biancoblu sono di scena in quel di Pinerolo, dove un botta-risposta alla metà del primo tempo fissa il risultato in un salomonico pari.

Domenica 2 settembre 1991 va ricordata come una giornata di gloria: gli striscioni si dimostrano assai avanti nella preparazione e, alla prima uscita sul terreno amico del “Bacigalupo”, strapazzano l’Intermonregalese sotto il pesante passivo di 5-1. Tre giorni dopo scende in Riviera la Saviglianese: agli avversari del Savona basta un punto per qualificarsi assieme ai padroni di casa. Un pari scritto (1-1) e la strada resta spianata.

Il secondo girone di qualificazione comprende Sammargheritese e Valenzana. Il primo turno coincide con un momento delicato, di grande importanza, per l’intero sviluppo del torneo.

Si tratta, infatti, di scendere al “Broccardi” di Santa Margherita Ligure, campo tutt’altro che agevole, in una fase topica di un campionato avviato poco felicemente. La dirigenza savonese decide di risparmiare i titolari e di impegnare nella trasferta buona parte dei giovani rincalzi, allora diretti proprio da Corrado Orcino.

La grande impresa si verifica nella serata di giovedì 27 settembre 1990: una doppietta di Mulonia pone i biancoblu al riparo dal ritorno degli arancioni guidati dall’ex D’Agostino.

A quel punto si comincia ad assaporare qualche sogno di gloria. Giovedì 1 novembre 1990 un goal del nuovo acquisto Palagi elimina la Valenzana. Un altro significativo passo avanti

Parte la giostra degli scontri ad eliminazione diretta, andata e ritorno. L’avvio è amaro: al “Puchoz” di Aosta la squadra, nella quale trova posto per mezz’ora il fantasista Barozzi, cede nel finale per 2-1. Ma tutto può ancora succedere nella gara di ritorno. E così è. Al Bacigalupo suona un’altra musica: i rossoneri valligiani sono travolti per 3-0, grazie ad una prova super di Gatti e Barozzi, due giocatori di grande qualità.

Negli ottavi di finale tocca ai piemontesi del Giaveno diretti dall’ex-novarese Manzin. La qualificazione è assicurata fin dall’andata con il 2-0 conseguito al “Bacigalupo”: nella gara di ritorno è sufficiente amministrare la sconfitta con il minimo scarto.

Arrivano i quarti di finale e lo scontro si fa particolarmente duro. Il Savona trova sul cammino la Pistoiese, che sta dominando il campionato. Sono così in molti a pronosticare l’eliminazione dalla Coppa. Ma gli strtiscioni di Vallongo hanno la pelle dura.

La partita di andata si svolge in terra toscana. I padroni di casa strappano il successo grazie ad un goal di Peselli (futuro biancoblu). Tutto è ancora possibile. La partita di ritorno vede un Savona sicuro, in crescita, che si dimostra in grado di disporre della partita: 2-0 secco, secco, grazie ad una doppietta di Gatti che vale il passaggio del turno.

La semifinale si rivela una vera e propria “cavalcata delle valchirie”: il punteggio complessivo, che elimina i bresciani del Darfo Boario, è di 6-0, con un 4-0 in trasferta che parla da solo. Ora manca solo il grande passo.

La finale della Coppa Italia interregionale mette di fronte Savona ed Avezzano. Gli abruzzesi, diretti dall’ex-romanista e veronese Petrelli, hanno vinto il loro girone di campionato con un punteggio record e si presentano con le carte particolarmente in regola.

La prima gara si svolge al “Bacigalupo” su di un terreno allentato per la pioggia: il Savona spinge ma non passa e lo 0-0 finale lascia tutto in pregiudicato per la partita di ritorno.

Il giorno decisivo cade di mercoledì, 12 giugno 1991: il risultato non si sblocca neppure sul campo abruzzese. L’Avezzano fallisce un penalty nel finale e tutto viene demandato alla giostra dei rigori. Il Savona vince per 6-5 ed è giusto affermare che il premio definitivo tocca alla squadra dimostratasi sicuramente la più meritevole.

Ma non è finita. Resta ancora da conquistare il titolo assoluto della Coppa Italia Dilettanti, tra la squadra vincente della categoria Interregionale e quella vittoriosa nella categoria di Promozione. Il successo, in questo settore, è toccato, inaspettatamente, ad un’altra squadra ligure: la gloriosa Sestrese.

Biancoblu e verdestellati sono così chiamati a confrontarsi in campo neutro, in quel di Locri, lontano più di 1.000 km da casa. Si tratta di una sede inedita per un derby di lunghissimo corso (Savona e Sestrese, ad oggi, si sono affrontate per 32 volte in campionato a partire dalla stagione 1919-20), una sfida che ha visto in passato le sue sedi più significative in via Frugoni, corso Ricci, via Chiaravagna (un terreno, quello “antico” della Sestrese prima del trasferimento a Borzoli, che assomigliava molto alla savonese “Valletta”).

Il Savona, pur privo di Barozzi squalificato, domina la gara: va in vantaggio alla mezz’ora con Gatti che sfrutta un errore di Mieli; contiene gli assalti degli avversari e nel finale li trafigge definitivamente con un altro goal del suo cannoniere.

E’ arrivato il trionfo; la grande affermazione cercata da tanti anni.

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I protagonisti della storica vittoria di Coppa. In piedi da sin.: il massaggiatore Prussiati, Viviani, Adda, Sinopia, Mozzone, il medico sociale dottor Stellatelli, Di Somma, Barlocco, il presidente Grenno, l’allenatore Vallongo; al centro: Cuc, il magazziniere Bertolucci, Lazzaretti, Bonomo; seduti: Lentini, Carrea, Bottari, Gatti, Biolzi, Bocchi

Il clan biancoblu è in festa soprattutto perché si tratta del frutto di una rinnovata organizzazione societaria che con l’avvento della presidenza Grenno era cresciuta fino a far ritornare il sodalizio biancoblu in prima fila. Una impresa insperata visto il punto di partenza di qualche anno prima, meritato risultato di un tenace lavoro e di grandi sacrifici da parte di tutti ma soprattutto di Enzo Grenno e della sua famiglia.

Queste le presenze dei giocatori biancoblu in quella Coppa Italia: 14, Mozzone, Adda, Lentini, Bottari, Biolzi; 13, Bocchi, Carrea, Gatti, Viviani: 12, Cuc, Marazzi; 9, Palagi, Barozzi; 8, Di Somma, Lubbia; 7 Mulonia; 4 Canu; 3 Lazzarini, Barlocco; 1, Tarigo, Sambarino, Sinopia.

Marcatori: 8 reti Gatti, 4 Cuc, 3 Mulonia, 2 Di Somma, 1 Mozzone, Lubbia, Palagi, Biolzi, Barozzi, Adda, Bocchi, Lentini.

 

Anni 60′: Finale, Albenga e Alassio fra le big di serie D

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Questa foto che ritrae la formazione del’Albenga 1968 -69 in Serie D, riveste un particolare significato per gli autori. Assieme a Luciano Testa, allenatore ma  giocatore di grandissima classe ai livelli più alti del calcio italiano con Lanerossi Vicenza, Salernitana, Biellese, ci sono due prodotti del vivaio dell’Us Priamar dell’Oratorio Sacro Cuore di Savona, a dimostrazione della validità di quella scuola prima di tutto di vita  oltre che di calcio. Si tratta di “Victor” Panucci, grande cannoniere e super-padre d’arte e Nico Vasconi, raffinato palleggiatore alla Rivera probabilmente l’uomo di maggior classe espresso dalla provincia di Savona nella generazione nata nella seconda metà degli anni ’40. Una carriera rimasta a livello di serie D per scelte personali legate a ragioni di studio e di lavoro

 di FRANCO ASTENGO

La Serie D (nata come IV Serie con la stagione 1952- 53 ) ha rappresentato per tutti gli anni ’60 il vero cuore pulsante della provincia calcistica italiana, essendo la Serie C riservata a società di vera e propria élite. Organizzata su 6 gironi interregionali nella categoria si sono disputati, nel corso degli anni ’60 (quelli presi in considerazione della nostra ricostruzione), campionati di alto livello frequentati da giocatori che avrebbero poi percorso carriere di alto profilo nelle categorie superiori, oppure da atleti che avevano già militato nelle alte sfere del calcio italiano.

Di seguito, campionato per campionato, le presenze delle squadre della provincia di Savona arrivate a disputare questo importantissimo torneo. Da tener conto che il Savona FBC, nel periodo preso in considerazione, ha sempre disputato la Serie C, con un solo intervallo in Serie B nell’annata ’66- 67.

Stagione 1960 – 61

Finale Ligure: Giacomelli, Luciano, Negro, Cresci, Bagnasco, Arati, Righetto, Merighetto I, Bergallo, Etrusco, Bertoni (Toso, Marchisio, Vacca, Saccone, Girotti, Canali, futuro allenatore di Sampdoria e Savona, Ottonelli, Neri); all. Riccardo Carapellese.

Dodicesimo posto , 33 punti 12 vittorie, 9 pareggi, 13 sconfitte. $1 goal fatti, 40 subiti.

Il Finale ha una “rosa” da paura (Giacomelli, Luciano, Negro, Merighetto, Bergallo, Canali), più un tecnico, il mitico “Carappa”, che ha scritto pagine ai massimi livelli, nazionale compresa. Vince il campionato l’Empoli staccando di sette punti l’Imperia. Nell’Empoli spiccano le presenze di Egisto Pandolfini, ex – nazionale, giocatore di Spal, Fiorentina, Roma e Inter e di Enzo Riccomini futuro allenatore di alto livello con la Sampdoria. Anche qui siamo ai massimi livelli, e oltre.

Stagione 1961 – 62

Finale Ligure: Giacomelli, Iannello, Luciano, Etrusco, Negro, Ottonelli, Biancardi, Merighetto I, Bergallo, Ferrari, Bertoni (Toso, Settimio, Rescigno, Gandolfo, Pedemonte, Berretta, Mandraccio, Mazzucchelli, Neri, Vignolo); all. Bossi.

Ottavo posto, 34 punti, 12 vittorie, 11 pareggi, 11 sconfitte, 42 goal fatti, 40 subiti.

Albenga: Franchi, Galindo, Volpi, Turco, Neuhoff, Rumazza, Carlotto, Paltrinieri, Testa, Celiberti, Ciotti (Malco, Bodrato II, Pittaluga, Calarco); all. Amoretti d.t. Balloni.

Ottavo posto 34 punti, 10 vittorie, 14 pareggi, 10 sconfitte, 38 goal fatti, 39 subiti

Netto miglioramento per il Finale e torneo da protagonista per la neo- promossa Albenga. Tra gli ingauni c’è il fior fiore del nostro calcio per tecnica (Rumazza, Paltrinieri, Celiberti, Bodrato), agonismo (Galindo, Turco, Neuhoff) ed esperienza (Volpi, Testa, Calarco). Vince il campionato il Rapallo dopo un duello rusticano con l’Entella. 48 punti a 46. Nei ruentini tre giocatori da serie A, il portiere Piccoli, il centromediano Varglien e il centroavanti Mognon oltre all’ex spezzino Bumbaca scomparso proprio in questi giorni. Nell’Entella “Sarin” Di Vincenzo tra i pali (Genoa, Inter, Sampdoria), il grande Nadalin al centro della difesa e il varazzino Cecco Barbarossa.

Stagione 1962 – 63

Alassio: Zenari, Ferrari, Giovanelli, Lunetta, Maglioni, Oberti, Grillo, Castello, Zampieri, Mainetto, Gaio (Armella, Cresci, Rota); all. “Budda” Campanelli.

Quarto posto, 37 punti, 13 vittorie, 11 pareggi, 10 sconfitte, 20 goal fatti, 34 subiti

Finale Ligure: Toso, Luciano, Negro, Etrusco, Pedemonte Ottonelli, Mantelli, Vignolo, Bergallo, Tognato, Bertoni ( Settimio,De Sciora, Iannello, Meliga, Merighetto I, Tonelli); all. Pelizzari.

Undicesimo posto, 32 punti, 13 vittorie, 6 pareggi, 15 sconfitte, 38  goal fatti, 50 subiti

Albenga: Franchi, Galindo, Volpi, Calarco, Neuhoff, Rumazza, Paltrinieri, Delfino, Testa, Celiberti, Ciotti (Santinelli, Malco, Ramella, Losi); all. Ferri-Sardelli.

Sedicesimo posto 29 punti, 10 vittorie, 9 pareggi, 15 sconfitte, 35 goal fatti e 45 subiti

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Ecco Riccardo Carapellese, più volte allenatore del Finale, qui ritratto in maglia azzurra e protagonista in Serie A con Torino, Juventus, Milan, Genoa, Catania

E’ la stagione dei “tre tenori” savonesi: Alassio, Albenga e Finale. Grande campionato dell’Alassio di “Budda” Campanelli, illuminato dalla regia di Mainetto, che sale al quarto posto alla pari con l’Entella. Il Finale arretra ma disputa un campionato tranquillo mentre per un punto retrocede l’Albenga, nonostante la presenza di grandi giocatori come Galindo, Volpi, Neuhoff, Luciano Testa, Marietto Delfino, Celiberti. Si salva la Lavagnese che ha assestato la difesa con l’indimenticabile biancoblu Nanni Ciglieri. Vince il campionato la Carrarese con quattro punti di vantaggio sull’Imperia. Nei giallo- azzurri carrarini, allenati dall’ex-torinista Bertolini, spiccano un futuro imperiese, Benedetto, e un alassino d.o.c. Invernizzi.

Stagione 1963 – 64

Alassio: Zenari, Armella, Giovannelli, Lunetta, Maglioni, Oberti, Sancassiani, Casari, Gaio, Santagostino, Testa (Ferrari, Boselli, Pastorino); all. Campanelli.

Undicesimo posto, 7 vittorie, 18 pareggi, 9 sconfitte. 22 goal fatti 30 subiti

Finale Ligure: Settimio, De Sciora, Ronzon, Turrin, Luciano, Meliga, Vignolo, Merighetto I, Bergallo, Tognato, Gandolfo (Galatioto, Iannello, Rescigno, Travagli, Mazzucchelli, Robutti, Rossi, Scarpato, Tonelli); all. Bossi.

Dodicesimo posto, 9 vittorie, 13 pareggi, 12 sconfitte, 27 goal fatti, 32 subiti

Frenano le savonesi: l’Alassio malato di “pareggite” e molto cambiato in attacco e il Finale che paga un certo ringiovanimento nei ranghi. Vince il campionato l’Entella che stacca di due punti la Massese. Nei chiavaresi, che hanno abbandonato la celebre maglia nera con scudo, tanto odiata da questa parti, e sono tornati al biancoceleste a strisce verticali, emergono “Pucci” Gittone che poi sarà grande e indimenticato protagonista nel Savona in anni successivi e l’ala Marchiandi che ha già indossato le maglie di Sampdoria e proprio Savona.

Stagione 1964 – 65

Albenga: Carabba, Casazza, Ramella, Rumazza, Neuhoff, Calarco, Gabrielli, Seghezza, Testa, Celiberti, Ciotti (Franchi, Galindo, Balocchi); all. Viviani.

Sesto posto, 11 vittorie, 13 pareggi, 10 sconfitte, 40 goal fatti, 35 subiti

Alassio: Zenari, Sala, Giovannelli, Capriati, Maglioni, Armella, Grillo, Ghilino, Parodi, Oberti, Tacchini (D’Andrea); all.Campanelli.

Undicesimo posto nove vittorie, quindici pareggi, 10 sconfitte 23 goal fatti, 25 subiti

Finale Ligure: Settimio, Travagli, Iannello, Dassereto, Visani, Vignolo, Bazzurro, Tognato, Robutti, Tonelli, Ottonello (Meliga, Zago, De Sciora); all. Novelli (che poi qualche anno dopo sarà il secondo di Viviani in un Como pieno di liguri promosso in Serie B).

Diciassettesimo posto, nove vittorie, sette pareggi, diciotto sconfitte. 34 goal fatti, 65 subiti

Risale l’Albenga e gioca un campionato eccezionale piazzandosi al sesto posto sotto l’eccezionale guida di Viviani (quello del “cielo rossoblù” ai tempi della poco fortunata esperienza sulla panchina del Genoa) e il rinforzo di tre fortissimi ex-polceveraschi, il portiere Carabba, il cervello di centrocampo Gabrielli e e l’ala Seghezza. L’Alassio si salva con largo anticipo: da ricordare nelle fila delle “vespe” la presenza di Piero Armella, scuola rossoblù vadese, un grande amico scomparso davvero troppo presto. Abbandona la Serie D il Finale, per farvi ritorno soltanto in questa stagione 2016 – 2017, a causa dello smantellamento della difesa. Vince il campionato il Rapallo che signoreggia staccando di dieci punti l’Asti. I ruentini sono allenati nientemeno che da Campatelli e la formazione merita di essere riportata per intero : Giunti, Caffaratti, Hanset, Bellomo, Fecchio, Brancaleoni, Rollando, Savioni, Perego, Canali, Rizzi.

Stagione 1965 – 66

Albenga: Carabba, Ramella, Bulfoni, Vignolo, Verdino, Rumazza, Zago, Gabrielli, Testa, Celiberti , Ciotti (Cazzola); all. Viviani.

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Ecco Franco Viviani, ex- rossoblu da  giocatore, che muove i primi passi da allenatore proprio con l’Albenga

Quinto posto, 40 punti, 13 vittorie, 14 pareggi, 7 sconfitte, 46 goal fatti, 34 subiti

Alassio: Zenari, Natta, D’Andrea, Lunetta, Maglioni, Calzolari, Nino Parodi, Fontana, Corrado Teneggi, Pacciani, Giovanelli; all. Broccini.

Ottavo posto, 33 punti, 13 vittorie, 7 pareggi, 14 sconfitte, 28 goal fatti, 38 subiti

Grande campionato per entrambe le rivierasche: Albenga al quinto posto poggiando su di un organico ben collaudato; Alassio ottavo in una squadra piena di assi ex- savonesi (Sergio Zenari tra i pali, Fabio Calzolari in difesa, Nino Parodi e Corrado Teneggi all’attacco, roba da stropicciarsi gli occhi ancora oggi). Il torneo sarà vinto dallo Spezia ma solo per via di una condanna per illecito che colpisce il Viareggio. Nei bianchi spezzini  allenati da Scarabello spiccano Sonetti e Vallongo, giocheranno entrambi in Serie A (Spal e Atalanta).

Stagione 1966 – 67

 

Albenga: Janicelli, Ramella, Bulfoni, Gabrielli, Neuhoff, Vignolo, Gollo, Cazzola, Panucci, Celiberti, Ciotti (Carabba, Bruzzone, Lamberti, Testa) all. Fosco Becattini

Quinto posto, 42 punti, 16 vittorie, 10 pareggi, 8 sconfitte 42 goal fatti, 26 subiti

Alassio: Zenari, Maderi, Laureri, Dossena, Capriati, Invernizzi, Foresti, Parodi, Teneggi, Rebagliati, Chittolina (Selvatici, Cova, Lunetta, Testa, Bertelli) all.Tito Celani

Dodicesimo posto: 32 punti, 10 vittorie, 12 pareggi, 12 sconfitte, 18 goal fatti, 23 subiti

Ancora un grande campionato per l’Albenga sempre presente nelle primissime piazze soprattutto per una invidiabile saldezza difensiva. Spiccano negli ingauni due prodotti del vivaio bianco blu: il portiere Piero Janicelli e il goleador “Victor” Panucci. L’Alassio tiene botta e si salva con ampio margine. Esordiscono molti giovani ex-Auxilium (Laureri, Cova, Foresti) e il vadese Franco Chittolina. Si impone il Pavia staccando l’Asti di un punto.

Stagione 1967 – 68

Alassio: Selvatici, Cova, Laureri, Invernizzi, Lunetta, Capriati, Mussini, Di Puccio, Testa, Stalla, Bertelli (Casella, Gastaldi, Maderi, Lodi, Nocchi, Natta, Dossena, La Guardia, Pabis); all. Campanelli.

Nono posto, 34 punti, 13 vittorie, 8 pareggi, 13 sconfitte, 34 goal fatti, 31 subiti

Albenga: Janicelli, Ramella, Bulfoni, Lamberti, Neuhoff, Vignolo, Vigone, Gabrielli, Basili, Celiberti, Panucci (Carabba, Bruzzone, Bordegari, Lagustena, Szekeli II);  all. Lajos Szekeli.

Undicesimo, posto, 33 punti, 12 vittorie, 9 pareggi, 13 sconfitte, 36 goal fatti, 36 subiti

Alassio sugli scudi, tornato Campanelli in panchina si prosegue positivamente l’operazione giovani con altri esordienti arrivati dalle categorie minori come La Guardia e Pabis. Arretra l’Albenga, diretta dal fantasioso tzigano Lajos Szekeli. Negli ingauni ci sono molti giovani provenienti dal vivaio del Savona: l’acrobatico portiere Janicelli, i bomber Basili e Panucci, il mastrino, Bordegari e l’ala Lagustena. Szekeli, trasferitosi a Modena nella stagione successiva, si porterà appresso l’attaccante Pier Basili che svilupperà un’ottima carriera a livello professionistico: Lecce, Udinese, Parma tra le altre tappe. Campionato appannaggio dell’Asti, allenato dall’ex- torinista Cuscela che schiera di punta il finalese Tonelli, futuro allenatore del Savona.

Stagione 1968 – 69

Albenga: Janicelli, Bulfoni, Ramella, Venturino, Neuhoff, Dotti, Vasconi, Gabrielli, Panucci, Celiberti, Grammatica ( Gasperini, Carlevaro, Vignolo, Vio, Colleoni);  all. Luciano Testa.

dodicesimo posto: 32 punti, 10 vittorie, 12 pareggi, 12 sconfitte, 39 goal fatti, 38 subiti

Alassio: Selvatici, Maderi, Laureri, Dossena, Lunetta, Capriati, Mussini, Invernizzi, Testa, Di Puccio, Bertelli (Moirano, Camera, Natta, Mela, Dodi, Cova, Pabis, Stalla); all. Campanelli.

Quattordicesimo posto, 30 punti, 7 vittorie, 16 pareggi, 11 sconfitte, 21 goal fatti, 36 subiti

Campionato difficile per entrambe le savonesi. Nell’Albenga assume per la prima volta la responsabilità di allenatore Luciano Testa, segnerà una lunga stagione così come sarà importante la militanza ingauna di Nico Vasconi, appena arrivato dalla Veloce. L’Alassio si salva abbondantemente, anche se la squadra presenta davvero quadri molto giovani con l’evergreen Cesare Lunetta a fare da chioccia. Sale in Serie C il Derthona (si tratta di un ritorno). I bianconeri sono allenati da Baldo Narducci, sodale di Fulvio Bernardini, e schierano il piccolo sgusciante Cazzola ex-Varazze, Pontedecimo e Albenga.

Stagione 1969 – 70

Albenga: Janicelli, Bulfoni, Ramella, Vignolo, Neuhoff, Carlevaro, Vasconi, Gabrielli, Panucci, Celiberti, Colleoni (Gasperini, Dotti, Enrico Pierucci); all. Luciano Testa.

Undicesimo posto 30 punti, 8 vittorie, 14 pareggi, 12 sconfitte, 29 goal fatti, 36 sconfitte

Alassio: Casella, Benvenuti, Natta, Lunetta, Capriati, Invernizzi, Francia, Capasso, Bertelli, Sanchini, Cova (Mendola, Moirano, Ferro, Mela); all. Invernizzi.

Diciottesimo posto, 16 punti, 3 vittorie, 10 pareggi, 21 sconfitte, 14 goal fatti e 47 subite

Lascia definitivamente (almeno per ora) la Serie D l’Alassio, dopo una lunga militanza che abbiamo analizzato passo, passo. La società è un po’ abbandonata a se stessa, Invernizzi svolge le funzioni di allenatore-giocatore e non basta l’abnegazione del veterano Lunetta che in una occasione si schiera perfino in porta. Con le vespe retrocede per la prima volta in Eccellenza anche la Sanremese. Sale finalmente in Serie C l’Imperia sulla cui panchina si è seduto Gigi Bodi.

Stagione 1970 – 71

Albenga: Zenari, Ramella, Sobrero, Costanzo, Bruzzone, Ameri, Vasconi, Pioppo, Mussini, Celiberti, Di Fabio (Zanardini, Marino Testa, Fabbris); all.Luciano Testa.

Ottavo posto, 30 punti, 10 vittorie, 10 pareggi, 14 sconfitte, 29 goal fatti, 28 subite

Si chiude a questo punto la nostra ricostruzione riguardante gli anni ’60. Un’ideale chiusura del cerchio, eravamo partiti con una sola savonese in Serie D, il Finale, e siamo arrivati nuovamente con una sola compagine della nostra provincia a questo livello l’Albenga. Gli ingauni, ancora affidati al mitico Luciano Testa, sono un mix di esperienza (Zenari, Ramella, Celiberti) e genio calcistico (Vasconi). Vince il campionato e torna in Serie C la Pro Vercelli, nelle fila dei bianchi bicciolani brilla Tonelli capocannoniere con 21 reti.

 

Ricordo di Nanni De Marco. Giornalista, scrittore, storico cresciuto a sport e resistenza

di LUCIANO ANGELINI e FRANCO ASTENGO

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Un Nanni molto particolare in tenuta da calciatore.

Sono passati più di 5 anni dalla scomparsa di Nanni De Marco: lo ricordiamo qui nel nostro blog di memorie calcistiche della Savona che fu (e non solo) con uno scopo ben preciso. Lo scopo è quello di impedire l’oblio, in una Città ormai dimentica della propria memoria e dei passaggi più importanti della propria storia. Si tratterebbe dell’oblio colpevole verso un grande protagonista della rinascita di Savona negli anni del dopoguerra, di un innovatore seppur controverso della comunicazione, di un costruttore di aggregazione non solo nel campo dello sport.

Certo non erano tutte rose e fiori: è il caso di ricordare il Nanni imperioso, debordante e in certi casi invadente e scomodo  nell’espressione della sua volontà e dei suoi metodi, senza mediazione possibile se non esercitando l’arte della pazienza fine a se stessa. Il Nanni delle verità immediate, senza mediazioni e senza sconti, talvolta sopra le righe. Verità scomode, a volte  esagerate, che, a volte, finivano con l’oltrepassare l’obiettivo provocando un’involontaria eterogenesi dei fini. Però emergeva il Nanni generoso, il Nanni capace di grandi sacrifici per riuscire ad organizzare ciò che aveva in mente da tempo, il Nanni combattente su ogni fronte.

Due i grandi filoni di impegno per Nanni: lo sport ed il culto della “memoria storica” della Resistenza, cui lo aveva avviato il padre, il leggendario comandante Ernesto medaglia d’argento al valor militare per le imprese compiute durante la lotta di Liberazione.

Lo sport era stato per Nanni un veicolo eccezionale di attività in molti campi: prima di tutto quello agonistico, passando dal calcio (il Legino dalla maglia granata della fine anni ’40, la Rinascita Fornaci) al ciclismo. Aveva dimostrato doti non comuni nello sport della bicicletta: doti di classe e di intelligenza messi al servizio di una Fratellanza Leginese capace di dominare il campo, tra i dilettanti, fino a metà degli anni ’50 (con Nanni, c’erano Giusto e Luciano Cirillo a comporre un vero “trio delle meraviglie”): aveva vinto il primo Giro della Provincia di Savona nel 1949,  in due occasioni nella “classica” Savona-Somano, nella Coppa I Maggio che all’epoca rappresentava un momento di importanza assoluta nel calendario agonistico del ciclismo ligure. Alla fine degli anni ’50 era tornato al calcio, questa volta come arbitro, imponendosi come il numero uno in assoluto nella nostra provincia (atteggiamenti alla “Lo Bello” padre, aveva arbitrato tutte le finali più difficili dell’epoca, Portuali -Sabazia al Trofeo Arci, Savona-Vado juniores alla Coppa Bacigalupo: partite da far tremare i polsi).

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In tribuna alla Valletta, con il fido taccuino in mano, accanto al dottor Luciano Berio co-autore del “miracolo” Rappresentative, alle loro spalle Franco Astengo e Carletto Foglia

 Si affastellano i ricordi personali.

Assieme a Nanni ho assistito, all’interno del negozio di Ciarlo in via Paleocapa, dove lavorava all’epoca, alla vittoria di Berruti nei 200 metri alle Olimpiadi di Roma ’60; gli ho fatto il segnalinee assieme a mio fratello Peo, la prima e unica volta nella mia vita, quando gli toccò arbitrare una partita tra il Dlf di Savona ed i Ferrovieri francesi della Savoia; ho conteggiato, con lui, i primi punti delle schede di Savona-Goal, il concorso pronostici, altra sua esclusiva invenzione, lanciato da Riviera Notte e poi proseguito dal Secolo XIX e poi dalla “Stampa” nel corso di lunghi anni. Soltanto piccoli esempi di tante cose.

Ho avuto anche l’onore di averlo come arbitro, io come giocatore in partite di campionato e di torneo. Arbitrò, sotto una pioggia torrenziale, un Torre Fornaci-Priamar B, assolutamente indimenticabile: ci stringemmo la mano al centro del campo mentre diluviava (ma lui in quelle occasioni non faceva mai saltare il pallone: arrivava, faceva l’appello e si giocava senza alcuna esitazione), lui, il capitano della Torre, un altro amico indimenticabile  scomparso troppo presto come Marietto Oberto che era il capitano della Torre.

Nanni  poi arbitrò da par suo, espellendo “Pachin” Ferrero, mio vecchio compagno di scuola, terzino di rottura e alla fine toccò a noi della Priamar B prevalere grazie ad un’autorete di Mauro Allosia (in quell’occasione Andreino Penna non riuscì a mettere in pratica la sua celebre “mano de dios”).

Torre Fornaci-Priamar B era una partita spigolosa, un vero derby, che opponeva la squadra delle Fornaci a quella del confinante quartiere della Centrale. Fornacini e centralini si affrontavano anche in interminabili battaglie a pietrate: resta indelebile l’inseguimento al fornacino Dodo Vacca che preso tra due fronti sul ponte di Santa Rita si gettò nel Letimbro al grido “uomo bianco non avrai il mio scalpo”.

Per la verità la Priamar B, geograficamente, sconfinava un po’ anche oltre il ponte che segna il confine tra Corso Vittorio Veneto e Corso Colombo. C’era chi, in Corso Colombo almeno fino al Prolungamento, pur di assicurarsi un posto da titolare (difficile da conquistare nella Priamar A dei Vasconi, Bordegari, Caraccio, Tarditi) preferiva aggregarsi alla formazione “cadetta”. Nanni era l’arbitro perfetto per quelle partite molto calde.

Sale dal cuore la commozione a ricordare mamma Anita e i suoi piattoni ricolmi di zucchine ripiene quando (ancora) con Luciano e mio fratello Peo ci recavamo a casa di Nanni per giocare “ai tappetti”: un subbuteo artigianale davvero divertente che si giocava su di un tavolo che Nanni aveva allestito con tanto di tappeto verde, porte di plastica, tracciatura perfetta. E la “Nitta” che ci diceva in dialetto : “ Ho preparou in po de succhin pin. Cuscì tantu che zoughei mangei quarcosa”. Il tutto sotto lo sguardo comprensivo e paziente della adorata moglie Franca.

Come  non ricordare la giornata del 1 Maggio 1969 quando le sue “rappresentative” di seconda categoria furono rese “ufficiali” e si esibirono al “Bacigalupo” in una grande giornata di sport?

Quella delle Rappresentative fu una lunga e dura battaglia condotta contro i vertici federali (i “parrucconi” dell’epoca) che consentivano soltanto di formare quella di Promozione per il Trofeo Zanetti lasciando tutto in mano ai genovesi, cui Aime, Pesaro e Borzone da Savona si limitavano a fare da supporto. Nanni si ribellò a quello stato di cose e impose le “nostre” rappresentative, con l’aiuto di Luciano Berio, grande direttore provinciale delle Poste e sportivo di razza, primo savonese ad arrivare ai vertici del calcio ligure partendo da Savona. Grazie a Berio si raggiunse un accordo tra Nanni e il dott. Italo Ferrando, presidente della federazione ligure e medico della Nazionale, e le rappresentative di Riviera Notte divennero ufficiali.

Per Nanni, infatti, era arrivata la stagione del giornalismo sportivo e dell’organizzazione.

Era stato Nanni ad avviare il torneo dei Bar alla Valletta, a far costruire il Lazzaretti a Vado, quando all’inaugurazione il commissario Berardinetti ci scacciò suonando la carica perché non c’era il sottopassaggio come a San Siro, e il Levratto a Zinola messo su con il lavoro dei magnifici zinolesi, tanto “cattivi “ sul campo quanto generosi nella vita,da Adriano Scotto,a Cortese, da Lilli Achero, a Totto Cannizzaro.

Fu Nanni  ancora a sperimentare i tornei notturni a “7” al Sacro Cuore, premiato anche in quel caso da un pubblico d’eccezione e dalla partecipazione di squadre di tutta la provincia, da Varazze a Finale, con i magnifici 7 del Pavone Morando con Traversa, Monti, Borgo, Pierucci, Neuhoff, il Club Biancoblu con i fratelli Persenda, Ciccio Varicelli, Mariani, Ciglieri, il Bar Moderno di Finale con Settimio, Luciano Rescigno e il Bar Milano di Varazze con Barbarossa, Lupi, Calamano, Recagno.

Il giornalismo sportivo aveva voluto dire, all’inizio, “Riviera Notte”, la rivista per eccellenza dello sport savonese negli anni’60, inventata da Marco Sabatelli con l’amico Luciano ed Enrico Fabbri. Nanni si era misurato con il calcio minore, seconda categoria e settori giovanili che fino a quel momento non avevano avuto spazio nei quotidiani: la sua mitica Balilla arancione era diventata così presenza fissa su tutti i campi. Un successo eccezionale che lo portò, poi, all’inizio degli anni ’70 al “Secolo XIX di cui è stato per lunghissimo tempo prezioso collaboratore.

Al “Secolo XIX” Nanni portò in dote non solo la parte giornalistica, ma anche quella organizzativa attraverso un’altra sua creatura “Lo Sportivo dell’Anno” (in seguito trasmigrò alla Stampa): la manifestazione nata per premiare quanti, nella nostra provincia, avevano onorato lo sport in tutte le discipline. Si trattò di un successo eccezionale con grandi serate al Teatro Chiabrera e la presenza dei più grandi campioni del presente e del passato:un gioiello organizzativo di promozione per tutta la Città. Le premiazioni erano una sua grande specialità (forse ereditata dall’esempio di un altro grande dello sport savonese: Stefano Del Buono).

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1 maggio 1969: il momento delle premiazioni nel gran giorno delle Rappresentative. Nanni al centro consegna una targa-ricordo al presidente dell’Auxilium Alassio Isnardi. Al suo fianco Franco Astengo (a sinistra nella foto) e il supercannoniere Shad Rusticoni, seduto alle spalle Marco Sabatelli, editore e patron di Riviera Notte

Al termine dei tornei grandi feste danzanti al Serenella o sul tetto della Leginese e premi per tutti, anche per chi aveva totalizzato zero punti e incassato 50 goal. Ricordo una squadretta di ragazzi di Albisola, la Mark 3: Nanni non sapeva proprio come fare a premiare qualcuno, volenterosi ma molto scarsi, alla fine ci riuscì e mi assegnò il compito di consegnare la coppa ai valorosi.

Il suo capolavoro però era la premiazione del torneo dei Bar alla Valletta, nello scenario suggestivo del Serenella  alle Fornaci (ex “location” dei Bagni Savona , con gli Olimpia sede dell’elegante borghesia savonese degli anni ’30-’40).

Il torneo dei Bar alla Valletta rappresentava davvero la  massima manifestazione calcistica savonese del periodo, dove si trovavano tutti gli “assi” del calcio nostrano davanti a un pubblico degno almeno della Serie C e formazioni “all star” di grandissimo rilievo.

Anche in quell’occasione, però, nessuno si sentiva discriminato dai Portuali spesso vittoriosi dove brillavano i Pierucci, Borgo, Pepè Minuto, Mino Persenda, Victor Panucci ai loro competitor ufficiali del Sabazia di Vado con Gaglione, Pittaluga, Armella, Peluffo, Micca, Camici fino al Bar Corallo di Storti, Casarino, Gianni Pessano, Aulo Zuanni che, con grande volontà e coraggio, quando andava bene mettevano assieme un pareggio in tutto il torneo era festa per tutti : coppa disciplina, premio al più giovane, al più vecchio, al più corretto al più alto, al più basso, a chi era arrivato sempre puntuale al campo e a chi sempre in ritardo. Insomma occasione di un momento di gloria (o gloria per sempre?) per tutti. Altro che le scuole calcio di oggi, con l’obbligo di far giocare tutti perché pagano le quote.

Per il Bar Corallo e per il Bar Colonna perdere 5-0 dai Portuali o dal Sabazia era un onore: era, appunto, come aver giocato in quel fantastico campionato di Promozione dell’epoca al quale tutto ambivano di partecipare.

Ancora i libri: Nanni ha scritto  alcuni volumi fondamentali  per la storia della Resistenza e della Città durante la seconda guerra mondiale ( “La guerra dei Savonesi”; “Ricordo di Gin Bevilacqua; “Savona: la città sotto le bombe” con Renzo Aiolfi), dello sport (tre volumi sulla storia del Savona FBC con Mario Varicelli e Eugenio Di Vincenzo, un volume sulla storia del 150 anni dello sport savonese, la storia della vittoria del Vado nella coppa Italia 21-22, la storia del Vado Fbc e quella della Veloce, sua ultima fatica) e del costume ( pensiamo al testo “100 savonesi raccontano le case chiuse”).

Nanni De Marco: poliedrico, versatile,dalla battuta facile e un po’ dissacrante. Impossibile racchiudere il personaggio in poche righe: il pensiero per chi lo ha frequentato e gli ha voluto bene va al vuoto che ha lasciato.

Ricordi Nanni (De Marco) e pensi a Riviera Notte. Ricordi Riviera Notte e pensi a Nanni. Lui, infaticabile e indimenticabile cacciatore di risultati e formazioni, promotore e organizzatore di tornei, incontri di rappresentative, motore di manifestazioni e iniziative, una inesauribile passione enorme per lo Sport (da ciclista di buon livello ad arbitro di calcio alla Lo Bello, tanto per esemplificare, come ricorda l’amico Franco), era cuore, gambe e polmoni del settimanale che Marco Sabatelli aveva saputo trasformare in un formidabile esempio di editoria d’avanguardia, di coraggioso e fortunato esperimento diffusionale e di raccolta pubblicitaria capace di coinvolgere la Città in ogni suo spicchio del tessuto sociale ed economico viaggiando sull’onda della passione sportiva senza limiti e senza gerarchie.

Nanni era un vulcano di idee. Sempre in eruzione, debordante, insaziabile, talvolta scomodo per la sua fisicità nel porre e proporre gli argomenti che gli stavano a cuore. Ed erano tanti. Riviera Notte era il suo porto di destinazione, l’editore Marco Sabatelli il guardiano del faro che doveva guidarne la navigazione tra gli scogli di una redazione popolata da marpioni come Enrico Fabbri, firme raffinate ed esperte come Ivo Pastorino e Pino Cava, e ambiziosi quanto spericolati giovani virgulti.

Nanni irruppe a Riviera Notte con il suo entusiasmo, la sua grande voglia di dare dignità al calcio considerato (a torto) minore. Il gruppo fondatore era concentrato sul Savona Fbc, in quegli anni davvero una bella realtà e storia da raccontare, e si temeva che la sua voglia di fare e a volta strafare di Nanni ci portasse via colonne di piombo (Gutenberg e i caratteri mobili, le linotype e la stampa a caldo erano pane e companatico della tipografia guidata abilmente da Aldo Gasco). Certo, le imprese del Savona erano sempre il piatto forte per il crescente e appassionato seguito della tifoseria (al “Bacigalupo” la media spettatori superò quota 8mila nella stagione di serie B), ma scoprimmo presto che era il contorno a dare sostanza e ulteriore appeal al giornale. E Nanni l’uomo giusto per richiamare interesse e simpatia attorno a Riviera Notte. Una specie di pifferaio magico che trascinava sportivi e lettori all’edicola e a partecipare ai suoi referendum come Lo Sportivo dell’Anno e a compilare le schedine del Savona Goal, un’intuizione diventata fenomeno virale. Le cronache, i tabellini delle squadre, i voti dei giocatori, novità assoluta per tutti i campionati, i profili di allenatori e dirigenti, le fotografie delle squadre dalla Promozione alla Terza categoria, senza dimenticare i campionati giovanili, furono il motore di un fenomeno editoriale senza precedenti (e senza eredi, aggiungiamo oggi). Una foresta di dati, aneddoti e storie personali in cui solo Nanni riusciva a districarsi, ma soprattutto un patrimonio di conoscenze, amicizie (e anche qualche inimicizia per un voto troppo basso o un commento al pepe), collegamenti, collaborazioni.

Un’impresa che solo l’inesauribile entusiasmo di Nanni (senza dimenticare l’apporto di un prezioso nucleo di collaboratori “a zero lire”, peraltro come noi tutti) riusciva a garantire. Tra i molti pregi (e gli inevitabili difetti, non era un docile cherubino, basti ricordare le omeriche litigate con Renzo Aiolfi, uno che non la mandava a dire, suo coautore nel libro sui bombardamenti del ‘43) c’era quello di aver saputo trasformarsi in un vero e proprio testimonial itinerante di Riviera Notte e, diciamolo, di se stesso. Con la sua mitica Balilla arancione tutte le domeniche girava da un campo all’altro, dal primo incontro del mattino all’ultimo quando calavano le ombre della sera. Sempre presente con qualsiasi tempo e in ogni stagione, fin dentro l’estate calda con i suoi irripetibili, giganteschi tornei. Non amava stare nell’ombra, in disparte. Cercava il contatto con la gente, piaceva e si compiaceva della sua fisicità, il sapersi gettare nella mischia, mettersi in gioco. Era, come si diceva, un compagnone, fedele e talvolta aspro. Mai doppio. Pane al pane, vino al vino. Un casinista organizzato, per dirla alla Fascetti. I lettori di Riviera Notte lo elessero “Sportivo dell’Anno” in una delle tante edizioni, al pari di Valentino Persenda ed Italo Ghizzardi. Lui provò a fare spallucce, ma ne era fiero.

Nanni era Nanni. E andava preso com’era. Averlo ricordato dalle origini, con Riviera Notte, può significare e chiarire anche e non solo il suo percorso da venditore di frigoriferi e lavatrici nel negozio di Ciarlo in via Paleocapa, accanto al negozio di dischi del violinista Bessone, a cronista della Seconda categoria e dei campionati giovanili, poi, gradino dopo gradino, giornalista a pieno titolo, organizzatore di eventi, fondatore del Santuario degli sportivi alla Madonna del Monte, scrittore e storico capace di spaziare dallo Sport alla Resistenza, come testimoniano i suoi numerosi libri. Molto ha fatto, molto ha dato. Impegnato e impegnativo. La Città gli è debitrice.  Ma noi non lo abbiamo dimenticato. E par di vederlo arrivare con la sua Balilla arancione per portare l’ultimo tabellino dell’ultima partita della giornata. Ciao Nanni.

 

1968/69: La prima stagione dell’eccellenza, Pro Molare protagonista

di FRANCO ASTENGO

1968-69, Una stagione fondamentale per la storia del nostro movimento. Esordisce una nuova categoria, davvero di lusso. Dopo molti anni disputati con la formula dei due gironi, Ponente e Levante, di Promozione, il calcio ligure, alle spalle della serie D, si struttura con un solo girone regionale, fortemente selettivo: l’Eccellenza. In realtà in quella prima occasione (ma anche nella seconda, perché toccherà imporsi alla Gaviese di Mario Robbiano, già protagonista con il Savona con alterne fortune) vince il campionato una piemontese: la Pro Molare.

Bellissimi i tornei savonesi  (allargati alle squadre della provincia di Imperia ) delle categorie sottostanti: Prima e Seconda. Nella Seconda categoria (dove milita anche una genovese: la gloriosa Colombo di Cogoleto) finisce, addirittura, con uno spareggio tra Santa Cecilia e Andora: sul bellissimo e nuovissimo terreno di Pietra Ligure gli “orange” albissolesi si impongono per 2-1. Ed è proprio ai magnifici arancioni della Santa Cecilia, pupilla degli occhi di “Ninni” Gaggero, è dedicata la foto di apertura di questa ricostruzione.

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La Santa Cecilia vittoriosa nello spareggio con l’Andora (1968 – 69): da sinistra in piedi: il vice presidente Gozzi, Venturini, Fiore, Siccardi, Parodi, Vizzini, l’allenatore Gaggero, il massaggiatore, Conradi, Benvenuti. Accosciati Cutrupi, Invernale, Damiani, Ligresti, Danello, Tronchin, Rossi

Anche l’Eccellenza finisce con uno spareggio: la Pro Molare di Peruzzo, allenatore di grande esperienza, regola la Campese con un secco 3-1. L’organico è di alto profilo: il portiere Pascali, reduce da un’orribile stagione con il Savona in Serie B, Paterniti, Buzzurro, Minniti, il genio Mainetto e l’ala Zingariello, ex sestrese a lungo titolare della Rappresentativa Ligure. Ma è sufficiente scorrere le formazioni delle altre squadre per capire lo spessore del campionato, a cominciare dai tecnici, da Basilio Parodi ad Hanset, a Opisso, Muccinelli, Nino Parodi del Vado, al varazzino Recagno. Le “nostre” Vado, Loanesi e Varazze hanno fior fiore di giocatori. Ricordiamo PIotto, Armella, Glauda, Bertero, Mino Persenda, , Gaglione e Chittolina del Vado; Iacuzzi, Pierucci, Di Biasi, Calzolari, Negri e Graziano della Loanesi; Lupi, Altobelli, Castello, Camogli, Barbarossa e Calamano del Varazze.

Ecco le formazioni dei 3 campionati in ordine di classifica.

ECCELLENZA (girone unico)

PRO MOLARE: Pascali, Picollo, Paterniti, Nieddu, Costa, Carlini, Buzzurro, Minniti, Caligaris, Mainetto, Zingariello (Corradi, Achilli, Franchini); all. Peruzzo.

CAMPESE: Esposito II, Leoncini, Bottero, Molinari II, Parodi, Puppo, Dechaud, Molinari I, Grillo, Fossa, Rizzo (Tagliavacche, Varano, Tobia); all. Basilio Parodi.

MOLASSANA BOERO: Cogorno, Brundo, Martini, Valle, Caffaratti, Pavesi, Ciani, Tedesco, Garuzzo, Bonafini, Gambino (Cappanera, Lanza); all. Hanset.

SAMMARGHERITESE: Costa, Ottobrini, Sartor, Murialdo, Belloglio, Stagnaro, Pennavaria, Segarini, Bertoni, Ghizolfi, Cerretti (Paganetto, Camorani, Zerega, Di Grumo); all. Zucchero.

VADO: Piotto, Glauda, Armella, Micca, Marenco, Bertero, Persenda I, Bodrato, Parodi, Gaglione, Chittolina (Mandraccio, Albani, Gianni Rosso, Franco Rosso, Aragno); all. Nino Parodi.

PONTEDECIMO: Tedeschi, Orsi, Rossi, Spigno, Tedone, Prato, Olvieri, Berrettin, Torti, Gastaldi, Cremonte  (Rondelli, Cereseto, );  all. Giorgi.

GRUPPO “C”:  Sardelli, Crisoni, Ponte, Novella, Dariva, Berta, Macciò, Parodi, Di Puccio, Tagliaferri, Malcontenti (Costa); all.Opisso.

LOANESI: Iacuzzi, Botto, Pesce, Pierucci, Di Biasi, Calzolari, Losa, Negri, Andorno, Graziano, Ciotti (Seppi, Alai, Rocca); all. Muccinelli.

LAVAGNESE: Vigliarolo, Sanguineti, Nocchi, Pogliani, Daneri, Sirito, Franzoni, Pattaro, Marinetti, Semenza, Sabatini  (Lo Presti, Pescaglia); all. Baiardo.

VARAZZE: Lupi, Camogli, Gasperini, Carattino, Altobelli, Castello, Polignano, Calamano, Servadei, Recagno, Barbarossa ( (Mallone, Roserba); all. Recagno.

DIANESE: Giusti, Bontempi, Modesi, Pellini, Lazzarini, Lardo, Ciampolini, Bisio, Buoso, Arena, Calcinati ( Invernizzi, Cacciamani); all. Nicosia.

FULGORCAVI USCIO: Tomasi, Marchiano, Della Torre, Perez, Guadagno, Zanette, Marcolini, Baiardo, Zago, Gianetto, Giacomelli  (Michelotti, Foppiano, Agen, Rosso); all. Benzi.

SANT’AGOSTINO: Albrieux, Castello, Massari, Raineri, Gatti, Ottonello, Giuffrè, Armento, Profumo, De Venuto, Tallero ( Dotto, Chini, De Martino, Orlando); all. Fuggiaschi.

PRO RECCO: Giacomelli, Frattini, Morchio, Maglioni, De Ferrari, Olivari, Bertacchini, Capriccio, Cagliano, Mezzano, Cai ( Massone, Schiaffino); all. Frattini.

VIGILI GENOVA: Venanzi, Baroni, Cogorno, Rinaldi, Timossi, Zuffo, Vergari, Gori, Pozzi, Spano, Sabatini  (Bononi, Ferrero, La Porta); all. Frattini.

LIGORNA: Benfante, Lo Nobile, Morgavi, Mascaretti, Baghino, Minervino, Franco, Di Marco, Bonfiglio, Baroni, Dagnino (Castagnolo, Fava, Orlandini, Ferrari); all.Perotti.

PRIMA CATEGORIA

Il nuovo torneo fu onorato da “Riviera Notte Sport” organizzando per i suoi atleti una vera e propria Rappresentativa, come già Nanni De Marco faceva da qualche anno per la Seconda Categoria sfidando i fulmini della Lega. Di seguito la documentazione fotografica di quella formazione. Si giocò alla Valletta, il 25 Aprile 1969, e la Prima Categoria sconfisse la Rappresentativa di Seconda 2-1. Si verificò, in quella occasione, il primo segnale di disgelo tra Riviera Notte e la Federcalcio. Il segretario della sezione savonese della Figc, Renato Borzone (negozio di scarpe Grimaldi in via Pia) si mise in posa davanti al fotografo Ferrando schierandosi a fianco dell’allenatore: l’indimenticabile Davide Ansaldo. Il successivo primo maggio si verificò poi l’investitura ufficiale, allo Stadio Valerio Bacigalupo, Seconda Categoria over 21 versus Seconda Categoria under 21. Gran pubblico e ufficializzare il tutto il dirigente della Figc regionale Luciano Berio e – addirittura – il sempiterno c.t. regionale Pippi Postiglioni. Nanni aveva vinto la sua lunga battaglia!

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Formazioni in ordine di classifica.

VENTIMIGLIESE: Coda, Lorenzi, Borfiga, Martini, Cento, Pesante, Conti, Colucci, Mognol, Pistone, Balestra  (Principato, Imberti, Cilea); all. Ferretti.

CAIRESE:  Bertonasco, Berretta, Pesce, Ferraro, Garrone, Lucchesi, Cobelli, Bianco, Monaci, Bertone, Masia (Scarsi, Negro, Croce); all. Piccini.

ARGENTINA: Ramella, Cerri II, Santini, Cane, Boldrighi, Cerri I, Ghersi, Roberi, Merello, Fichera, De Pasquale (Carraro, Donzerli); all. Cerri I.

PIETRA SOCCORSO: Sangiovanni, Dondo, Vite, Piccinini, Rembado, Gambetta, Bosio, Mandraccio, Daniele, Eilmann, Di Cola (Gibertini, Bianco); all. Mariani.

FINALE LIGURE : Turri, Beltramo, Viassolo, De Sciora, Cattaneo, Suraci, Riolfo, Bellora, Moltrasio, Vignaroli, Aspesi (Calcagno, Dressino, Vadone); all. Ardito.

DON BOSCO VARAZZE : Cosimi, Cervetto, Torri, Tarchino, Gramegna, Musmeci, Musso, Landolfa, Vitali, Ferri, Ghigliazza (Rapetti, Vallino); all. Lupi.

SPOTORNESE: Paolini, Civitani, Romano, Gianotti, Rocca, Martinucci, Sfondrati, Ratti, Pittaluga, Comelli, Mellano  (Ghelli, Ficini, Vicenzi); all. Ansaldo.

NOLESE: Giardina, Monti, Aramini, Bruzzone, Bordegari, Pisano, Lagustena, Sinagra, Marafante, Santiglia, Capraro (Galotto, Rosu, Saporito); all. Nizzola.

ALBISOLA: Tovagliaro, Ferretti, Furci, Foglia, Tortarolo, Reverdito, Caserta, Gandolfo, Dimaggio, Di Vita, Biavasco (Piastra, Cattardico Piscopo II, Pignotti); all. Delfino.

CARLIN’S BOYS: Cocconcelli, Armela, Croce, Allegri, Attus II, Petruziello, Venuto, Attus I, Fara, Fellegara, Bellisario (Mirto, Verdanega, Lo Bello, Siri); all. Grammatica.

VELOCE: Cortese, Crispino, Tenenti, Negro, Sarti, Borgo, Testa, Grillone, Aonzo, Benedetti, De Valle (Durighello, Sciolla, Rossi, Chiesa, Pali) all.Minuto

VILLETTA: Ghiso, Sogno, Poddighe, Ratto, Barioglio, Gaggero, Crifò, Calcagno, Occhi, Bocca, Morasso ( Pescio, Procopio I, Giometti, Iacovacci II); all. Pescio.

CENGIO : Castiglia, Poggio I, Pizzorno, Giachello, Molinari, Scavino, Di Scanno, Gaiero, De Zanet, Tardito, Poggio II (Balestra, Veglio, Dormetta); all. Pizzorno.

GARESSIO: Albarello, Di Stefano, Borgna, Coccalotto, Bruno, Andreini, Fazio, Pio, Balbo, Calarco, Zanone  (Trosso, Politano, Bosio);  all. Labate.

CARCARESE: Rovere, Chiarlone, De Zorzi, Magliano, Sesena, Rabino, Rebella, Tagliaferri, Pizzorno, Crosa, Legario (Corrent, Briano, Bo, Scarcella); all.Sesena.

BORGIO VEREZZI: Traversa, Rinaldi, Rescigno, Pittalis, Enrico, Ratto, Bongiovanni, Lanfredi, Arrigo, Giuni, Tessitore  (Mazzoli, Bianchi I, Bianchi II); all. Sorrentino.

SECONDA CATEGORIA  (Girone A)

Le savonesi del Girone A sono lo specchio fedele (e non deformante) della ricchezza del calcio nostrano. Quantità e qualità non mancano, a cominciare dalle panchine: l’indimenticato Gaggero del Santa Cecilia, Brancaleoni dell’Auxilium, Emilio Pacini della Priamar, il duo Tonoli-Astengo del Freccero, Ostuni, altro personaggio indimenticabile per passione e dedizione, della Judax. Basta scorrere le formazioni per rendersi conto del tasso tecnico medio, altissimo tra i portieri. Citiamo Porta della Priamar, “Peo” Astengo del Freccero, Vizzini del Santa Cecilia, Gianazzi del Cariale e Gagliardi del Cogoleto. 

Formazioni in ordine di classifica (Spareggio per il primo posto a Pietra Ligure: Santa Cecilia-Andora 2-1)

SANTA CECILIA: Vizzini, Fiore, Cutrupi, Damiani, Venturino, Rossi, Siccardi, Trochin, Danello, Conradi, Epifani (Ligresti, Benvenuti, Invernale,); all. Gaggero.

ANDORA: Senarega, Curtolo, Mordeglia, Bertolino, Ghirardi, Arquà I, Ramoino, Amoretti, Bertaina, Arquà II, Guardone (Giordano, Luzzo, Valenza, Bernardini); all. Ossola.

AUXILIUM ALASSIO: Nicolosi, Bergami, Chirivì II, Revello, Giachello, Capasso,. Brancaleoni, Ferro, Bianchi, Fraia, Franco (Iannone, Cerasa); all. Brancaleoni.

TAGGESE: Morosetti, Zunino, Baroni, Caldani, Bonatto, Viale, Fassola, Grosso, Russo, Laura, Pivetta (Caisotti, Olivieri); all. Terzano.

CERIALE: Gianazzi, Carroni, Borzone, Cavallera, Ascoli, Sciutto, Botto, Giovanelli, Rossi, Imbolito, Tomasi (Morena, Rolando, Revetria); all. Giovanelli.

PRIAMAR: Porta, Barbino, Siter, Imberti, Mombrini, Ricci, Soletto, Caraccio, Caviglia, Nofroni, Moras ( Grossi, Grasso, Bensi);  all.Pacini.

MILLESIMO: Giacosa I; Trinchero, Gamba, Nolasco, Cacre, Siri I, Ferro I; Bandoni, Pastorino, Cavalli, Zilioli (Rubino, Siri II, Ferro II, Besenzoni); all. Pastorino.

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FRECCERO: Astengo II, Avellino, Pisà, Ferro, Peluffo, Crea, Recagno II, Oberto, Servetto, Sardo, Rusticoni (Ottonello, Vacca, Palmieri, Balestrino, Benelli, Girgenti); all. Giancarlo Tonoli, d.t. Franco Astengo.

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COLOMBO COGOLETO: Gagliardi, Valle, Delfino I, Delfino II, Ottonello, Damonte, Delucchi, Frumento, Piacentini, Manciola, Perrone (Orlando, Argo, Baratella); all.Delfino.

ALTARESE: Negrini, Giribaldi, Di Bartolo, Berio, Fornaciari, Berruti L., Oddera, Chiaruttini, Berruti G, Scarcia, Torcello ( Martini, Formento, Cerruti, Casati); all. Scarcia.

CADIBONA: Genta, Bazzano, Leoncini Sciutto, Porta, Malatesta, Pullina, Brandini, Andreolo, Parodi, Paggina (Cassanello, Radosalvievic,); all. Boagno, d.t. Scarrone.

CALIZZANO: Santo, Beltrami, Danna, Bergese, Mozzoni, Conrado, Briozzo, Barberis I, Chirstanell, Chirivì I, Ficini II (Barberis II, Borghello, Massone);  all.Alciatore.

JUDAX: Santamaria, De Benedetti, Angeleri, Storti, Damonte, Guglieri, Triolo, Beruto, Bosano, Godani, Cambone (Landucci, Zaffarano, Minuto, Filippi); all. Nannipieri, d.t. Ostuni.

FINALPIA: Toso, Gualerzi, Magni, Vallarino, Cresci, Gallina, Dossena, Capra, Caffarena, Mandraccio, Morando ( Cerrone,Decia, Barile, Leandro);  all. Capra, d.t. Mamoli.

BORGHETTO S.S: Nan, Porinotto, Canepa, Dell’Amico, Palazzini, Baucia, Guerra, Pontanari, Allegri, Barile, Parinello; all. Vacca.

ENEL ALBENGA: Giazzi, Enrico, Damonte, Branci, Prisciandaro, Pietrosanto, Vadone, Mambrin, Trucco, Cavallero; Bacinelli (Carli); all. Fessia.

Nasce la Fortitudo Savona. Ma come era bello il nostro calcio nei “trent’anni gloriosi”!

DI FRANCO ASTENGO

Un gruppo di giovani volenterosi , in questi giorni, ha fatto nascere una nuova società di calcio a Savona: la Fortitudo (denominazione inedita, nel passato non abbiamo riscontri in questo senso). Un segno di vitalità e di crescita, per certi versi inatteso dopo anni di stasi se non di arretramento, che va segnalato con piacere adempiendo al compito di formulare il più sincero “in bocca al lupo” ai promotori. Nello stesso tempo però l’occasione è buona per un ricordo del passato riguardante le squadre della città di Savona: l’area geografica di riferimento è quella del tessuto urbano, dal Ponte di Zinola al Ritano del Termine tanto per intenderci, e il periodo preso in considerazione è quello che Thomas Piketty, giovane economista francese, ha definito dei “trenta gloriosi”, il periodo cioè dell’espansione del welfare state tra la fine della seconda guerra mondiale e la metà degli anni ’70.

Si troveranno così censite di seguito le compagini che hanno partecipato ai campionati di Serie B, C, D, Eccellenza, Promozione, Prima, Seconda, Terza categoria, tenendo presente la scansione dei campionati: il campionato di Promozione, quello che per tante volte abbiamo denominato come “la Serie A dei dilettanti liguri” si è situato gerarchicamente immediatamente alle spalle della Serie D o IV Serie fino alla stagione 68 – 69, poi sostituito dal girone di Eccellenza con alle spalle quello di Prima Categoria. In precedenza al di sotto della Promozione si collocava il torneo di Prima Divisione; alle spalle della Prima Divisione la Seconda fino al campionato ’52 – 53 poi unificazione fra le due categorie, poi diventato Seconda Categoria con l’annata ’60 – 61. Il torneo di Terza Categoria è stato istituito con la stagione 1969 – 70.

Nei trent’anni che passiamo in rassegna c’è la Storia del calcio savonese. Leggendo i nomi delle squadre ritroviamo e riscopriamo com’era intensa e pulsante la vita dei quartieri, rivediamo tre generazioni di giocatori (i fratelli Pacini, Sergio Sguerso, Giometti, Luciano Grazzini, Giometti, Procopio, Sibilio, Siter, Barbino, Peo Astengo, Frione, Mistrangelo, Merciai, Durighello, Merengone per tutti), tecnici (Zamboni, Aime, Ciglieri, Besio, Marte, Valentino, Torcello, Ostuni, Corti, Pessano)e dirigenti che molto hanno dato alla Città, e non solo sui campi di calcio. Lancia, Gloria, Audace, Fornaci, Bagni Italia della famiglia Muda, Stella Rossa  (la società che ha lanciato Valentino Persenda e che aveva Enrico Fabbri, giornalista de Il Lavoro e del Corriere Mercantile, come direttore tecnico), Lavagnolese, Savona Nord, Audax, Libero Sport, Ardita, Aquila, Dopolavoro Ferrovieri, Villetta, Magi, Letimbro  (un commosso ricordo di Gino Pellosio, giornalista del Secolo XIX, prematuramente), Savona Nord, Nuraghe: ecco la rappresentazione di una Città viva, pulsante, innamorata del calcio e con un grande senso di appartenenza in ogni suo angolo dal centro alla periferia. Trent’anni da prendere come stimolo contro la rassegnazione e l’oblio, e, se possibile, come stimolo per tentare, almeno provare un recupero di identità.

Dunque andando per ordine si troverà di seguito l’elenco di tutte le compagini della Città di Savona che hanno partecipato a questi diversi livelli dei campionati federali: accanto alla denominazione si troverà annotato il campionato nel quale la squadra in questione ha ottenuto il miglior risultato al livello della massima categoria frequentata e la relativa formazione.

Principiamo naturalmente dal Savona Fbc, il club più ricco di storia e di blasone con la sua lunga militanza in Serie C e le alterne presenze in Serie B.

SAVONA FBC (stagione 66 – 67 Serie B) diciassettesimo posto.

Ferrero, Verdi, Persenda, Zoppelletto, Pozzi, Furino, Benigni, Spanio, Prati, Fascetti, Gilardoni ( Tonoli, Sommariva, Pascali, Ratti, Fochesato, Natta, Gittone, Rollando, Dalle Crode, Fazzi, Recagni); all. Rabitti – Occhetta.

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4 settembre 1966, Coppa Italia, Savona-Juventus 0-1 (gol di De Paoli ne tempi supplementari). La formazione del Savona: da sin., Persenda, Fazzi, Pozzi, Ferrero, Gittone, Natta, Zoppelletto; In ginocchio, da sin., Benigni, Fochesato, Furino, Fascetti

SPERANZA FBC (stagione 46 – 47 Serie C) quarto posto

Guidetti, Testa, Bernardini, Giusto, Schiappapietra, Baldini, Boacchetta, Albiosi, Frumento, Vanara, Borgo (Roncallo, Marchetti, Casaccia, Siccardi ); all.Valentino.

LIBERO SPORT (stagione 46 – 47 Prima Divisione) ottavo posto

Paesler, Reano, Minetti, Marchetti I, Saggino, Marchetti II, Salonio, Amedeo, Giovara, Duce, Bresci; all.Giusto.

LANCIA (stagione 46 – 47) Prima Divisione nono posto

Caruggi, Allasia, Beltrame, Piccinaglia, Gamba, Trecca, Minetti, Calera, Tura, Barsotti, Barberi; all. Aime.

ARDITA (stagione 46 – 47 ) Seconda Divisione primo posto

Ferrero, Genta, Vico, Rolleri, Verna, Argenti, Ferrari, Granaiola, Grignani, Tomassini, Rossello; all. Ciglieri.

RINASCITA FORNACI (stagione 46 – 47 ) Seconda Divisione quarto posto

Vernè, Sola, Ferruccio, Nicolo, Celio, Bergamaschi,  Mollo, Calvi, Grignani, Minelli, Gigli;. all. Duce.

AQUILA (stagione 46 – 47) Seconda divisione sesto posto

Marenco, Ferrando, Pratelli, Valentini II; Pillitteri, Cepporina III, Taverna, Maniero, Collavini, Merlino, Scarrone; all. Mistrangelo.

LEGINO (stagione 46 – 47 ) Seconda divisione ottavo posto

Rebella, Boassi, Vercelli, Ongaro, Gabarella, Scella, Murialdo, Frumento, Magni, Pastori, Bergamasco.

VELOCE FBC (stagione ’56-57 IV Serie) dodicesimo posto

Ferrero, Folco, Ballaucco, Grazzini, Storelli, Sesena, Tomasini, Rasetti, Minuto Pepè, Casanova, Spampinato (Lauretano, Manitto, Gino Mantero, Rolando, Zancarli); all. Tortarolo, d.t. Besio.

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STELLA ROSSA  (stagione 52 – 53 Prima divisione)  settimo posto

Beretta, Visconti, Persenda II, Tambuscio, Briano, Marte, Ricci, Bernardini, Persenda I, Tessitore, Merengone; all. Borzone, d.t. Enrico Fabbri.

LAVAGNOLESE (stagione 57 – 58 Prima Divisione) sesto posto

Macciò, Ferro, Galatolo, Valfrè, Lavezza, Torcello, Chiarlone, Negro, Carrieri, Martin, Lenzuni; all. Torcello.

LIBERTA’ E LAVORO (Libertà E Lavoro Speranza dal ’52 – 53 ) Promozione, undicesimo posto

Natali, Rebagliati, Santi, Berruti II; Sguerso, Borra, Pastorino, Frione, De Micheli, Mistrangelo, Murialdo (D’Aprile, Cagnasso, Cattardico, Vinci); all. Zamboni.

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La Libertà e Lavoro in Promozione; al centro della foto l’indimenticabile capitano Sergio Sguerso

GLORIA  (stagione 57 – 58  Prima Divisione)  nono posto

Angelini, Duce, Valdettaro, Sobrero, Tagliavini, Buccheri, Gibertini, Medeo, Cardani, Battaglino, Ajassa (Durighello, Fazio, Calcagno, Melogno, Sciani); all. Curti.

DOPOLAVORO FERROVIARIO (stagione  55- 56  Seconda Divisione) sesto posto

Baldizzone, Venturino, Aiassa, Roncati, Scarcia, Pacini I, Pacini II, Noceto, Donati, Bazzano, Benzi; all. Vallarino.

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La mitica squadra del Dopolavoro Ferroviario: in piedi, da sin., Donati, Pacini I, Mazzucco, Cane, Scarcia; accosciati: Pacini II, Baldizzone, Giribaldi, Palazzo

VILLETTA (stagione 66 – 67 Promozione)  tredicesimo posto

Merciai, Monti, Visconti, Iacovacci I, Giometti II, Procopio I, Rusticoni, Puzar, Procopio II, Calcagno, Piscopo (Scagliola, Gaggero, Giometti I, Boffano, Sogno, Iacovacci II); all.  Pacini –  Marte.

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BAGNI ITALIA  (stagione 1961 – 62 Seconda Categoria) settimo posto

Fusero, Giasotto, Calcagno, Sobrero, Falco, Cervi, Diana, Jacovacci I, Ratti, Scarcia, Rovere I (Berruti, Pilotti, Bottelli, Piccone, Tessitore); all. Testa, d.t. Beppe Muda.

PRIAMAR ( stagione 1968 – 69  Seconda Categoria) sesto posto

Porta, Barbino, Siter, Imberti, Ricci, Grasso, Soletto, Nofroni, Caviglia, Caraccio, Moras (Grossi, Vivarelli, Tarditi, Mombrini, Bensi); all.Pacini.

DON BOSCO SAVONA (stagione 1964 – 65  Seconda categoria) settimo posto

Olmeda, Drago, Olivieri, Bosio, Giometti I, Ghezzi, Sibilio, Morasso, D’Harcourt, Sanguineti, Badoino  all. Parodi.

S.C. FRECCERO (stagione 1968 – 69 seconda categoria) settimo posto

Astengo II, Avellino, Pisà; Ferro, Peluffo, Crea, Recagno II, Oberto, Servetto, Sardo, Rusticoni (Ottonello, Vacca, Palmieri, Galuppo, Benelli, Girgenti);  all. Tonoli, d.t. Astengo.

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MAGI  (stagione 1970 – 71  seconda categoria – girone B di Genova) secondo posto

Ficini, Vacca, Bottino, Pagliarulo, Iozzia, Vota, Piero Siri, Benelli, Recagno II, Nello Siri, Bonifacio (Credentino, De Luca, Freccero, Casalini, Delio Aonzo); all. Astengo, d.t. Pessano.

JUDAX  (stagione 1969 – 70 seconda categoria) quarto posto

Spensatello, Filippi, Storti, Godani, Ceva, Incorvaia, Damonte, Bosano, Boschi, Triolo ( Landucci, Ferrari, Graziottini, Minuto);  all.Pescio.

BAR TREVISO poi FERRARO ( stagione 1974 – 75  seconda categoria) primo posto

Ghizzardi, Borghini, Siter, Bocca, Barbino, Gianotti, Vasconi I, Rodino, Francese II, Avezza, Lori (Turco, Bottino, Termini, Zilli);  all. Pacini.

LETIMBRO BAR BELLUNO (stagione 1974  – 75 ) terza categoria sesto posto

Giardina, Repetto, Cadeddu, Caviglia, Minola, Briano, Marri, Manzani, Ravera, Minuti, Parodi (Giuria, Pons, Porretti, Genta); all. Pellosio.

SAVONA NORD (stagione 1973 – 74) terza categoria settimo posto

Manotti, De Benedetti, Rigardo, Piovano, Ronchetti, Sciutto, Cattardico, Mellogno, Bosano, Longagna, Allarchi all. Mellogno.

FORNACI (stagione 1974 – 75) terza categoria decimo posto

Senni, Filippi, Minuto, Ceva, Godani, Calzaghe, Rauso, Macciò, Gasco, Serravalle, Priano;  all. Ostuni.

NURAGHE (stagione 1974 – 75) terza categoria nono posto

Cristofori, Scanu, Sapia, Caria I, Caria II, Bertolucci, Piras, Ottonello, Toso, Arena, Damonte; all. Locci.

CHIMOR DON BOSCO ( stagione 1973 – 74) terza categoria secondo posto

Astengo II, Borghini, Barile, Tarantino, Pisà, Palmieri, Siri, Bigliani, Procopio III, Pinelli, Gasco (D’Anna, Serra, Lavagna, Macciò, Bossolino); all. Astengo I.

Questo il quadro completo. Da ricordare come la gran parte di queste squadre (anzi quasi tutte) disponessero di un forte settore giovanile partecipando ai campionati juniores, allievi e dalla stagione 1968 – 69 anche di quello esordienti che fino a quel punto era stato organizzato, a partire dalla stagione 1961 – 62 dal Csi.

Non si da conto qui dell’attività intensissima del Csi che per tutti gli anni ’60 ha organizzato tre campionati, Dilettanti, Ragazzi e come si ricordava poc’anzi Primavera. Sono state omesse quindi molte società che hanno disputato soltanto quei tornei  tra le quali da ricordare assolutamente Fraternitas, Aquila, Zinolese, Raphael. L’Uisp invece organizzava l’eccezionale torneo dei Bar alla Valletta che si disputava tra  i mesi di ggno e luglio e i tornei a 7, fra i quali debbono per forza essere citati quello del 1964, intitolato ai Martiri della Resistenza e quello del 1968 il primo ad essere giocato parzialmente in notturna sul campo del Sacro Cuore (le partite alla luce del sole si disputarono a Zinola, sul campo costruito dagli stessi organizzatori, dove oggi sorge il Levratto). Regista dell’organizzazione dell’Uisp, naturalmente,  l’impareggiabile e mai dimenticato (almeno da noi) Nanni De Marco.

 

Cairese anni ’60: ricordi, protagonisti, grandi avventure

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Campionato 1964-65, Stadio Pio XII di Pegli (notare il pubblico sugli spalti): i gialloblu si impongono ai padroni di casa del Gruppo C allenati da Giorgio Sarosi, capitano dell’Ungheria vice- campione del mondo 1938, per 1-0. Segna Bonello, mezz’ala di spola come si diceva un tempo. Esordisce a 15 anni il difensore Bruno Berretta

di FRANCO ASTENGO

Gli anni ’60 sono stati davvero mitici per la Cairese, indiscussa società leader della Valbormida, protagonista di stagioni indelebili e di successi indimenticabili. In quel decennio hanno vestito i colori gialloblu giocatori di grande spessore tecnico e agonistico Veglio, Pierucci, Altobelli, Papes, Minuto, Cigolini, Bonello, Monaci, Giordano, solo per citarne alcuni, guidati da allenatori di valore ben superiore alla categoria, per tutti Natale Zamboni, autentico signore della panchina. Un progetto societario capace di coniugare esperienza e gioventù con un ampio quanto prolifico ricorso al vivaio (i fratelli Bertone, Lucchesi, Berretta, Negro per tutti).

CAMPIONATO 1960 -61  ( Promozione 2 Gironi Ponente /Levante)

Formazione: Pescio, Piccinini, Montaldo, Amello, Pierucci, Papes, Veglio, Giordano, Pastorino, Reschia, Monaci (Borgo, Altobelli, Bisio, Mirti).

Ottavo posto, 38 punti, 14 vittorie, 10 pareggi, 6 sconfitte, 50 gol fatti, 37 subiti. Netto progresso della squadra diretta dall’ex- savonese Lamberto. Sono arrivati due veri e propri “crack”: dal Savona Tullio Pierucci e dalla Valenzana il rosso mediano Papes, due giocatori di grande spessore che per molti anni infiammeranno il pubblico del Rizzo.

CAMPIONATO 1961- 62 ( Promozione 2 Gironi Ponente /Levante)

Formazione: Genta, Altobelli, Moro, Veglio, Pierucci, Papes, Bonello, Pastorino, Giordano, Reschia, Cigolini (Montaldo, Biglino, Bisio, Parvopasso, Monaci, Amello).

Terzo posto, 42 punti, 19 vittorie, 4 pareggi, 7 sconfitte, 63 goal fatti, 31 subiti. Campionato eccezionale alle spalle del duo Alassio-Vado che monopolizzano la lotta per il primato (la spunteranno le “vespe” alassine guidate da Budda Campnanelli). In grande evidenza i cannonieri Pastorino  e Giordano con 17 reti a testa. Dal Quiliano sono arrivati il portiere Genta (con panetteria a Cadibona) e il prezioso faticatore di centrocampo Bonello.

CAMPIONATO 1962 -63 (Promozione 2 Gironi Ponente / Levante)

Formazione: Genta, Altobelli, Montaldo, Veglio, Pierucci, Papes, Bonello, Cigolini, Pastorino, Giordano, Minuto (Moro, Martini, Monaci, Amello).

Primo posto, 48 punti, 22 vittorie, 4 pareggi, 4 sconfitte, 59 goal segnati, 24 subiti. La squadra diretta da Bertucelli signoreggia in lungo e in largo il campionato. E’ arrivato Pepè Minuto dall’Imperia, gran signore del goal, giganteggiano in difesa Tullio Pierucci, Montaldo e Atoibelli. Di mezzo nella corsa verso la Serie D ci sono però le finali: si impone una super Sammargheritese, la squadra dei Costa, Ardinghi, Murialdo, Oberti, Ghizolfi. Nel girone A  al secondo posto il Vado.

CAMPIONATO 1963-64  (Promozione 2 Gironi Ponente /Levante)

Formazione: Angelini, Altobelli, Montaldo, Amello, Pierucci, Papes, Pasio, Veglio, Monaci, Bonello, Minuto (Cigolini, Reschia, Lucchesi I, Lucchesi II, Pastorino).

Secondo posto, 46 punti, 20 vittorie, 6 pareggi, 4 sconfitte, 57 goal fatti, 20 subiti che in realtà sono 18 perché la partita con la Ventimigliese alla prima giornata è perduta a tavolino. Arriva Natale Zamboni in panchina, tecnico preparatissimo uno dei primi in provincia di Savona a frequentare Coverciano (con lui Felice Pelizzari ed Eliseo Colla). Veste il gialloblu anche  il portiere Angelini dal Cuneo di Felice Levratto. Una difesa di ferro, 18 reti subite in 30 partite, propizia nuovamente l’accesso alle finali. La Serie D però tocca all’Albenga: una squadra infinita dove Luciano Testa mette assieme Galindo, Volpi, Neuhoff, Lello Paltrinieri, il regista Celiberti, il mancino Ciotti, vere e proprie “star” per un campionato di Promozione.

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CAMPIONATO 1964-65  (Promozione  2 Gironi Ponente /Levante)

Formazione: Angelini, Amello, Aspetti, Bertone, Pierucci, Papes, Bonello, Ruotolo, Pasio, Lucchesi, Minuto (Genta, Aspetti, Maio, Monaci, Negro, Lucchesi II, Berretta, Riolfo).

Quinto posto, 34 punti, 14 vittorie, 6 pareggi, 10 sconfitte, 38 goal fatti, 33 subiti. Ceduto Altobelli, qualche infortunio di troppo frena il rendimento difensivo e arriva soltanto il quinto posto. Dominano il girone le genovesi Sestrese e Gruppo C, e toccherà ai marinai bianco-gialli salire in Serie D. Però alla Cairese tocca l’onore della grande impresa. 21° giornata,.Stadio Pio XII di Genova Pegli: Gruppo C – Cairese 0-1, segna Bonello su rigore al 27’. Formazioni: Gruppo C: Sardelli (figlio del mitico “Tojo”), Berta, Bussolino, Spinetta, De Cillia, Valpreda (ex- Como), Forno, Magnanego, Vergari, Basilio Parodi (ex Sampdoria, Savona, Sanremese, Entella), Patrocchi. Cairese: Angelini, Amello, Aspetti, Berretta (all’esordio), Pierucci, Bertone, Negro, Bonello, Riolfo, Ruotolo, Minuto).

CAMPIONATO 1965 -66 (Promozione 2 Gironi Ponente /levaNTE)

Formazione: Bertonasco, Berretta, Aspetti, Bertone, Pierucci, Pesce, Negro, Lucchesi, Monaci, Bonello, Pasio  (Veglio, Papes, Ghelfi, Camoirano, Gilardi, Miotto)

Decimo posto, 31 punti, 11 vittorie, 9 pareggi, 10 sconfitte, 38 goal fatti, 39 subiti. Si chiude il grande ciclo dei primi anni ’60, Angelini torna al Cuneo in Serie D, Pepè Minuto va alla Veloce, Papes gioca poco e salta molte partite anche l’ing. Veglio, futuro sindaco di Cortemilia. Non bastano un ottimo Bertonasco e i sempreversi Pierucci, Bonello e Monaci. Nota positiva: la crescita dei giovani.

CAMPIONATO 1966-67  (Promozione 2 Gironi Ponente /Levante)

Formazione: Bertonasco, Pesce, Aspetti, Pierucci, Berretta, Bertone, Camoirano, Bonello, Monaci, Pasio, Negro (Parabolani, Lucchesi, Garrone, Sugliano, Lucchesi II).

Nono posto, 24 punti, 5 vittorie, 14 pareggi, 11 sconfitte, 30 goal fatti, 4o subiti. Troppi pareggi e una certa sterilità in attacco  (il cannoniere principe è addirittura Tullio Pierucci che da “libero” segna 10 reti tra rigori, punizioni, tiri da lontano) frenano il cammino di una squadra comunque dotata di buone individualità. Il primato è però questione tra Sestrese e Varazze, alla fine saranno i verdestellati di Bodi, Zingariello, Gianetto a raggiungere l’agognata meta della Serie D.

CAMPIONATO 1967 – 68 (Promozione 2 Gironi Ponente /Levante)

Formazione: Bertonasco, Berretta, Garrone, Bonello, Lucchesi, Bertone, Bo, Negro, Monaci, Tornago, Perotti (Duro, Pesce, Lucchesi II, Gilardi, Daffara).

E’ la stagione peggiore del decennio. Quattordicesimo posto, 16 punti, 4 vittorie, 9 pareggi, 17 sconfitte, 27 goal fatti 58 subiti. Salvezza per due punti sul Cengio, ma tutto sarà rivoluzionato dal mutamento dell’assetto dei campionati. Nasce il girone unico d’Eccellenza e la Cairese inizierà il nuovo corso in Prima Categoria.

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CAMPIONATO 1968-69  (Prima Categoria Girone A)

Formazione: Bertonasco, Berretta, Garrone, Pesce. Cruciani, Lucchesi,Masia, Bianco, Monaci, Croce, Bertone  ( Duro, Ferraro, Cobelli, Bagnasco).

Secondo posto 40 punti, 15 vittorie, 10 pareggi, 5 sconfitte. 52 goal fatti, 27 subiti. Un campionato d’avanguardia concluso al secondo posto con la promozione, assieme alla Ventimigliese, nel girone d’Eccellenza. Notevole la solidità difensiva e buono l’apporto di Bianco e Masia, due istruttori alla scuola di polizia penitenziaria di stanza a Cairo.

CAMPIONATO 1969-70  ( Eccellenza, girone unico)

Formazione: Bertonasco, Berretta, Pesce, Ventriglia, Garrone, Lucchesi, Boschis, Bianco, Giordano, Croce, Bertone ( Duro, Veglio, Bovo, Giordano, Tarigo, Parabolani).

Quattordicesimo posto, 6 vittorie, 7 pareggi, 17 sconfitte 25 reti fatte, 39 subite. Il campionato d’Eccellenza si rivela un osso duro da rodere per la squadra gialloblu  che pur lottando alla brava  non riesce ad evitare la retrocessione assieme a Dianese e Santagostino Sant’Olcese. In vetta lotta tra Gaviese e Varazze: saranno i bianco-granata di Mario Robbiamo a salire di categoria, trampolino di lancio (dopo una avventurosa fusione con la Novese) per approdare addirittura in Serie C.

CAMPIONATO 1970 – 71 (Prima Categoria, girone A)

Formazione: Bertonasco, Berretta, Parabolani, Ventriglia, Ferraro, Lucchesi, Cobelli, Bianco, Veglio, Croce, Masia (Zanini, Bovo, Giordano, Franzino, Bertone, Camoirano).

Sesto posto, 33 punti, 11 vittorie, 11 pareggi, 8 sconfitte, 38 goal fatti e 33 subiti. Si torna in prima categoria, sotto la guida di Piccini: un campionato difficile dove si impone l’Argentina dopo una dura battaglia con la Loanesi di Muccinelli e la Spotornese di Ansaldo. La Cairese riesce a mantenersi nel gruppo di testa lontana però dalle piazze che contano.