Jugoslavia 1957: Veselenovic, Kristic, Crnkovic, Krivouca(sostituto del titolare Beara), Zebec; accosciati Belin, Petakovic, Pasic, Sjakovic, Boskov
Mese: febbraio 2022
GLI ALLENATORI ITALIANI ALL’ESTERO, CON UN PENSIERO DI SOLIDARIETA’ A ROBERTO DE ZERBI
La drammatica vicenda di Roberto De Zerbi, ex-allenatore del Sassuolo bloccato a Donetsk dalla guerra esplosa tra Russia e Ungheria (Donetsk è il centro minerario più importante del conteso Donbass) ha sicuramente sollevato l’interesse per gli allenatori italiani che operano all’estero: una storia che arriva da lontano se si ricorda che Meazza andò ad allenare in Turchia al termine della carriera da giocatore e l’ex portiere del Savona e del Milan Martini si trovò ad un certo punto (anni’60) ad allenare la nazionale greca, poi via via le esperienze di Trapattoni al Bayern, al Salisburgo e nella nazionale irlandese, di Cesare Maldini C.T. del Paraguay fino ai grandi successi di Conte, Ancelotti, Ranieri senza dimenticare Zola, Vialli, Di Matteo tutti protagonisti in Premier League e naturalmente Fabio Capello.
Sorprenderà però conoscere che attualmente gli allenatori italiani all’estero sono ben 157.
Questi i principali protagonisti tratti dal lungo elenco:
Carlo Ancelotti al Real Madrid; Antonio Conte al Tottenham; Domenico Tedesco al Red Bull Lipsia; Roberto De Zerbi allo Shakhtar Donetz; Paolo Vanoli allo Spartak Mosca; Alessio Lisci (ex-giocatore in Serie D al Guidonia) alla Levante (Spagna); Edoardo Reja CT della nazionale albanese; Marco Rossi (ex-difensore di Brescia e Sampdoria) C.T, della nazionale ungherese; Vincenzo Montella all’Adana Demispor (Turchia); Vanni Sartini (già collaboratore del Centro Tecnico di Coverciano) al Vancouver, Canada; Paolo Tramezzani (ex-terzino dell’Inter e del Piacenza) al Sion, Svizzera; Andrea Stramaccioni (ex-allenatore Inter,Udinese e diverse esperienza extra-europee) al Al . Gharafa (Qatar); Giovanni De Biasi C.T. dell’Azerbajan; Cristiano Bergodi (ex-terzino della Lazio) al Sespi OSK, Romania; Gianluca Festa (ex-difensore dell’Atalanta) all’Apollon Smyrnis, Turchia; Devis Mangia (ex-allenatore del Palermo) C.T. della nazionale Maltese; Nicolò Napoli (ex-terzino della Juventus) , Diego Longo (ex-mediano di Pontedecimo e Sammargheritese) al Kukesi, Albania; Giuseppe Sannino (ex-allenatore del Catania) al Al-Hittad, Libia; Michele Santoni al Dordrecht , Olanda; Gianluca Atzori (ex-difensore dell’Empoli e allenatore della Sampdoria) al Floriana La Valletta, Malta; Andrea Pisanu (ex di Cagliari, Verona, Parma) allo Sliema Wanderes, Malta; Aniello Parisi (ex Foggia e Cosenza) all’Hesperange, Lussemburgo; Giovanni Tedesco (ex-Palermo) al Santa Lucia, Malta; Jury Cannarsa (ex-Livorno, Salernitana, Reggina) all’Apolonia Fier, Albania; Fulvio Pea (ex-allenatore del Sassuolo) al NJ City, Cina; Francesco Moriero (ex- Lecce, Inter) C.T della nazionale delle Isole Maldive; Stefano Cusin (ex portiere del Bologna) CT della nazionale del Sud Sudan; Carlo Perrone (ex-Vicenza, Triestina) al Olahnense, Portogallo.
Dispongono dunque di un Commissario Tecnico Italiano le Nazionali di : Albania, Ungheria, Azerbajan, Malta, Isole Maldive, Sud Sudan
1914-15: IL GENOA E LO SCUDETTO INCOMPLETO
Da qualche tempo per quel che riguarda il nostro campionato di calcio è in atto una sorta di movimento del “revisionismo storico”. I tifosi del Genoa stanno, infatti, reclamando il decimo scudetto (quello della “Stella”) valutando come “sottratto artificiosamente” (leggi rubato) dal Bologna il titolo del torneo 1924-25, quello delle “cinque finali”.
Lo stesso Bologna giudica che dovrebbe essere aggiudicato alla squadra rossoblu il titolo del campionato 1926-27 (i felsinei al secondo posto) dato “non aggiudicato” dalla FIGC dopo lo “scandalo Allemandi” che aveva portato alla squalifica del Torino.
La stessa Federazione ha risolto attraverso una sorta di “mediazione” l’annosa questione relativa allo “scudetto di guerra” vinto dai Vigili del Fuoco di La Spezia in un turbinoso girone finale a 3 giocato a Milano con Venezia e Torino (il “grande Torino”) nell’estate 1944: alla squadra spezzina, nel frattempo (tolti di mezzo i Vigili del Fuoco) approdata in Serie A, è stato concesso di apporre sulla maglia una sorta di circoletto tricolore, ma la validità del titolo non è stata riconosciuta appieno.
Appare ormai più sfumato il ricordo dello “scudetto incompleto”, quello assegnato al Genoa dopo che il campionato fu interrotto “al mormorio del Piave” il 24 maggio del 1915 quando mancava una giornata alla conclusione del girone finale del Nord Italia e il primato era ancora da giocare dovendosi disputare proprio Genoa – Torino partita decisiva (in teoria, vincendo il derby, avrebbe potuto rientrare in gioco anche l’Inter).
Inoltre la Federazione ignorò completamente lo svolgimento in corso dei gironi dell’Italia Centrale e di quella Meridionale: la finale tra la vincente del Nord e quella del Centro – Sud era considerata al tempo una mera formalità essendo acclarata la superiorità degli squadroni settentrionali: così l’assegnazione del titolo al Genoa fu considerata quasi un fatto naturale (il compito di competere per il titolo con la vincente del Settentrione sarebbe toccato alla Lazio).
Eppure si era trattato di un torneo lungo e complicato con le eliminatorie affidate a gironi regionali.
Ecco il quadro completo.
Gironi di qualificazione
Girone A: Genoa 18, Alessandria 14, Andrea Doria 13, Savona 10, Acqui 3, Ligure 2
Girone B: Torino 19, Juventus 15, Vigor Torino 14, Valenzana 6, Piemonte Torino 5, Veloces Biella 1
Girone C: Pro Vercelli 17, Casale 16, Novara 12, Nazionale Lombardia Milano 11, Racing Libertas Milano 4, Savoia Milano 0
Girone D: Milan 19, Juventus Italia Milano 13, Bologna 9, AC Milanese 8, Chiasso 7, Audax Modena 4
Girone E: Inter 18, Como 12, US Milanese 10, Cremonese 8, Brescia 8, Modena 4
Girone F : Vicenza 16, Hellas Verona 15, Venezia 12, Padova 7, Udinese 6, Petrarca Padova 4
SEMIFINALI NORD
Girone A: Genoa 10, Casale 8, Juventus 6, Venezia 0
Girone B: Milan 9, Alessandria 7, Vigor Torino 4, Novara 4
Girone C: Torino12, Pro Vercelli 8, Hellas Verona 2, Como 2
Girone D: Inter 9, Andrea Doria 7, Vicenza 5, Juventus Italia Milano 3
GIRONE FINALE NORD dopo 5 giornate: Genoa 7, Torino 5, Inter 5, Milan 3
Formazioni delle quattro finaliste.
GENOA: Rolla, Casanova, De Vecchi, Magni, Sardi, Leale, Walshingam, Benvenuto, Berardo, Santamaria, Mariani (Pella, Traverso, Grant
TORINO: Morando I, Capra, Morando II, Valobra, Bachmann I, De Marchi, De Bernardi II, Mosso I, Tirone, Mosso III, Arnaboldi (Musso, Fiamberti)
INTER: Binda, Cevenini II, Peterly II, Rizzi, Fossati I, Cevenini I, Bontadini, Cevenini III, Agrady, Aebi, Asti
MILAN: Barbieri, Sala, Pizzi I, Scarioni II, Soldera I, Lovati, Greppi, Ferrario, Mosca, Van Hege, Bozzi (Morandi, Brevedan, Cazzaniga, Zacchi)
Questo l’andamento dei gironi del Centro – Sud (poi completamente ignorati dalla Federazione. La vicenda scudetto aperta nel 1919 si concluse soltanto nel 1921 per via dei reclami di Inter e Torino).
GIRONE TOSCANO: Pisa 20, Lucchese 16, Libertas Firenze 15, Firenze FBC 14, Spes Livorno 9, Virtus Juventusque 6, Prato 2, Itala Firenze ritirata
GIRONE ROMANO: Roman 18, Lazio 15, Audace Roma 11, Fortitudo Roma 6, Juventus Roma 5, Pro Roma 5
SEMIFINALI DELL’ITALIA CENTRALE: Lazio 10, Pisa 8, Roman 6, Lucchese 0
SEMIFINALE DELL’ITALIA MERIDIONALE
Le partite del 18 e del 25 aprile (Internazionale-Naples 4-1 e Naples-Internazionale 1-1) furono annullate e fatte ripetere il 16 e il 23 maggio per irregolarità nel tesseramento dei giocatori Pelizzoni e Steiger dell’Internazionale. I due match si conclusero con un successo a testa, fatto che in teoria avrebbe reso obbligatorio uno spareggio per determinare la finalista del torneo centro-meridionale: tuttavia, secondo fonti dell’epoca, la sfida del 23 maggio vinta dal Naples non fu omologata e, stante la sospensione definitiva del campionato, l’Internazionale Napoli sarebbe stata proclamata campione campana.
In un articolo del 18 giugno 1920 pubblicato sul quotidiano L’Italia Sportiva (nominato Organo Ufficiale per i comunicati della Federazione nell’ottobre 1920) la Lazio viene definita vincitrice del Campionato dell’Italia centro-meridionale.
100 ANNI FA: IL SAVONA FBC NELLA NOBILTA’ DEL CALCIO ITALIANO
Ci sono date, avvenimenti, protagonisti e, se vogliamo, curiosità e aneddoti, che restano indelebili e simbolici per sempre. Indimenticabili. Abbiamo già raccontato questa storia, ma la riprendiamo dal punto di vista del Savona FBC: difatti quasi esattamente un secolo fa (il campionato iniziò il 2 ottobre 1921) la squadra dalle maglie a striscioni bianco blu entrava ufficialmente nelle élite “storica” del calcio italiano.
Grazie alla scissione della CCI le maggiori squadre del Nord e della Toscana riuscirono a superare il vincolo dei mini-gironi regionali e delle infinite finali e ridurre soltanto a 2 le poule valide per giocarsi il primato che valeva la finale Lega Nord – Lega Sud.
La Federazione con le cosiddette “minori” rimase ancorato al vecchio schema, poi la “pace di Brusnengo” nell’estate del 1922 consentì una mediazione attestata sui 3 gironi al Nord e piano piano ci si avviò ad una formula di campionato nazionale (1927-28) per poi approdare al girone unico di Serie A e Serie B (1929-30).
Rimane il fatto che le 24 squadre che aderirono ai 2 gironi della CCI disputati al Nord rimangono come quelle fondatrici di una “élite” che puntavano ad una maggiore selezione, a una crescita tecnica ed economica (nel 1923 gli Agnelli presero la Juve e scoppiò il “caso Rosetta”) e al prestigio della Nazionale in Europa e nel Mondo.
Il Savona disputò un buon campionato al centro classifica : la squadra allenata dall’ungherese Karoly (che poi avrebbe allenato la Juventus, morendo d’infarto alla vigilia della conquista dello scudetto 1925-26) poteva contare su di un giocatore di grande classe (un vero e proprio “divo” per l’epoca) come il bolzanino Cuttin (molti a Savona pensavano fosse ungherese) autore di 12 goal e di due nazionali “autoctoni” come Ghigliano, che la maglia azzurra l’aveva però indossata giocando con il Genoa e Roggero, fedelissimo bianco blu, che aveva partecipato alla spedizione della Nazionale alle Olimpiadi di Anversa nel 1920 oltre al portiere Falco successivamente ingaggiato dal Torino e convocato in Nazionale senza però mai scendere in campo, nel tempo in cui il numero 12 non esisteva. In campo con il Savona FBC anche i fratelli argentini Boglietti che avevano già militato con la Juventus.
Queste le classifiche dei due gironi:
Girone A: Pro Vercelli 36, Novara 32, Bologna 27, Mantova 23, Andrea Doria 23, Juventus 23, Verona 22, US Milanese 20, Milan 18, Livorno 17,Spezia 16, Vicenza 7
Girone B: Genoa 37, Alessandria 28, Pisa 27, Modena 26, Padova 23,Savona 20, Casale 20, Legnano 20, Torino 20, Venezia 17, Brescia 15, Inter 11.
Finale Nord
Pro Vercelli – Genoa 0-0; 2-1
Finale Nord-Sud
Pro Vercelli – Fortitudo Roma 3-0; 5-2
Questi i tabellini delle partite giocate dal Savona in questo prestigioso campionato:
PRIMA GIORNATA
Torino – Savona 2-0
reti: Folchi, Stinco
Torino: Baroli, Morando II; Martin II, Martin III, Martin I, Aliberti, Calvi, Ducottly, Fanni, Folchi, Stinco
Savona: Falco, Ghigliano, Perrone, Perlo, Boglietti I, Gaia, Roggero, Poggi IV, Cuttin, Chiabotto, Boglietti I
arbitro: Eula di Torino
SECONDA GIORNATA
Savona – Pisa 3-1
reti: Boglietti I, Merciai, Roggero, Chiabotto
Savona: Falco, Ghigliano, Ciarlo II, Perlo, Boglietti II, Gaia, Roggero, Poggi IV, Cuttin, Chiabotto, Boglietti I
Pisa: Gianni (il “gatto magico” portiere del Bologna “che tremare il mondo fa”), Bartoletti, Giuntoli, Colombari, Viale, Boggetti, Ricci, Merciai, Corsetti, Sbrana, Favati
arbitro: Fries di Milano
TERZA GIORNATA
Casale – Savona 2-1
reti: Fornero, Cuttin, Mattea
Casale: Gaviorno, Barghero, Caligaris (Combi, Rosetta, Caligaris tanto per ricordare), Silviardo; Barbesino, Sartorio, Gallina, Sarasso, Mattea, Fornero, Bertinotti
Savona: Falco, Ghigliano, Ciarlo II, Perlo, Boglietti II, Gaia, Roggero, Poggi IV, Cuttin, Chiabotto, Boglietti I
arbitro: Venegoni di Legnano
QUARTA GIORNATA
Savona – Legnano 2-1
reti: Cuttin rigore, Raso, Chiabotto
Savona: Falco, Saettone, Ciarlo II, Perlo, Boglietti II, Chiabotto, Roggero, Poggi IV, Cuttin, Ciarlo I, Boglietti I
Legnano: Ghiringhelli, Mai, Colombo II, Colombo I; Rossi, Gerola, Sodano, Allemandi (futuro campione del mondo ’34), Raso, Malaspina, Crespi
arbitro: Crivelli di Milano
QUINTA GIORNATA
Savona – Padova 2-0
reti: Cuttin, Chiabotto
Savona: Falco, Ciarlo II, Saettone, Perlo, Boglietti II, Gaia, Roggero, Poggi IV, Cuttin, Chiabotto, Boglietti I
Padova: Paglianti, Marino, Danieli, Fayenz, Fagioni, Ronconi, Stura III, Barzan, Monti II, Monti III, Modulo (ai fratelli Monti poi fu intitolato a Padova uno stadio con pista ciclistica).
arbitro: Mason di Brescia
SESTA GIORNATA
Inter – Savona 2-0
reti: Poretti, Carozzo
Inter: Campelli, Beltrami, Viganò, De Sacco, Martinella II, Milesi, Boselli, Scheidler, Poretti, Carozzo, Pieroboni
Savona: Falco, Ciarlo II, Saettone, Perlo, Boglietti II, Gaia, Roggero, Veglia, Cuttin, Chiabotto, Boglietti I
arbitro: Scaboni di Torino
SETTIMA GIORNATA
Savona – Brescia 2-0
Risultato della partita sul campo 3-2 per il Brescia, gara annullata per errore tecnico. Il Brescia rinuncia, il 14 maggio 1922, alla ripetizione per protesta.
Sul campo: Savona – Brescia 2-3
reti: Roggero, autorete Perlo, Perlo, Ratti, Rosso
Savona: Falco, Truffi, Merlo, Perlo, Gaia, Boglietti I, Roggero, Veglia, Cuttin, Scotto, Chiabotto
Brescia: Trivellini, Bollani, Lanfritto, Vielmi III; Bellardi, Pisa, Fantoni, Ferrari, Ratti, Rosso, Ferrero
arbitro: Ricci di Modena
OTTAVA GIORNATA
Savona – Venezia 3-0
reti: Cuttin (2, 1 rigore), Truffi
Savona: Falco, Saettone, Novarese, Mazzotti, Perlo, Gaia, Roggero, Truffi, Cuttin, Chiabotto, Boglietti I
Venezia: Barzeghin, Borgatto, D’Esti, Frison, Gherio, Roncaratti, Dernin, Dreyer, Vecchina, Bighin II, Bighin I
arbitro: Sanguineti di Genova
NONA GIORNATA
Savona – Modena 2-0
reti: Truffi, Cuttin
Savona: Falco, Ciarlo, Novarese, Perlo, Gaia, Mazzotti, Roggero, Truffi, Veglia, Cuttin, Boglietti I
Modena: Brancolini, Contini, Pedrazzi, Armari, Bonasotti, Maselli, Muratori, Agradi, Breviglieri, Fresia, Forlivesi
arbitro: Portigliotti di Novara
DECIMA GIORNATA
Alessandria – Savona 3-0
reti: Baloncieri (2), Brezzi
Alessandria; Caviglia, Lauro, Lazoli, Papa, Carcano, Brisio, Bai, Baloncieri, Brezzi, Gandini, Capra (Alessandria con tre nazionali: Carcano, che poi sarà l’allenatore della Juve del “quinquennio”, Baloncieri, uno dei migliori giocatori italiani negli anni ’20 -’30, e Brezzi)
Padova: Paglianti, Modulo, Francesconi, Fayenz, Faggioli, Girani (Bepi Girani sarà l’allenatore del Venezia vincitore della Coppa Italia 1941-42 con Loik e Mazzola), Conti, Danieli, Barzan, Monti II, Monti III
Savona: Falco, Ghigliano, Novarese, Perlo, Gaia, Chiabotto, Roggero, Cuttin, Hibbly, Veglia, Boglietti I
arbitro: Ricci di Modena
DICIASSETTESIMA GIORNATA
Savona – Inter 3-1 (mio padre raccontava questa partita come la migliore giocata dal Savona in quel campionato: lui però tifava Speranza perché in squadra c’erano i fornacini Marchioni, Bona, Ceppone, Storti, Valentino che poi avrebbe giocato nel Genoa e allenato lo stesso Speranza nel dopoguerra)
reti: Veglia (2), autorete Perlo, Cuttin
Savona: Falco, Ghigliano, Novarese, Saettone, Perlo, Gaia, Roggero, Cuttin, Boglietti I, Chiabotto, Veglia
Inter: Zamberletti, Beltrami, Sala, Milesi, De Sacco, Martinelli, Bocchi, Carozzi, Aebi (il primo oriundo a giocare in Nazionale, era italo – svizzero), , Crotti, Riccobuoni
arbitro: Zenaro di Genova
DICIOTTESIMA GIORNATA
Brescia – Savona 3-0
reti: Ferrari, Bonardi, Vielmi III
Brescia: Zanelli, Bollani, Lanfritto, Vielmi III, Bellardi, Bertani, Fantoni, Ferrari, Bonardi, Ferrero, Rossi II
Savona: Falco, Ghigliano, Saettone, Perlo, Gaia, Chiabotto, Roggero, Cuttin, Hibbly, Veglia, Boglietti I
arbitro: Mauro di Milano (il celebre avvocato Mauro, in quel momento il miglior arbitro italiano poi per decenni presidente dell’AIA)
DICIANNOVESIMA GIORNATA
Venezia – Savona 2-1
reti: Villanova(2) Hibbly
Venezia: Bazzeghin, Borgato, D’Este, Nordio, Vecchina II, Francato, Villanova, Lazzaratto, Bonamati, Vecchina I, Torvato
Savona: Falco, Ghigliano, Saettone, Perlo, Gaia, Chiabotto, Roggero, Cuttin, Hibbly, Veglia, Boglietti I
arbitro: Ricci di Modena
VENTESIMA GIORNATA
Modena – Savona 2-0
reti: Manzotti (2)
Modena: Brancolini, Boni, Contini, Pedrazzi, Amari, Benissari, Manzoni, Muratori, Agradi, Breviglieri, Forlivesi
Savona: Falco, Saettone, Novarese, Roggero, Gaia, Scotto, Hibbly, Perlo, Cuttin, Chiabotto, Boglietti I
arbitro: Zenaro di Genova
VENTUNESIMA GIORNATA
Savona – Alessandria 1-1
reti: Brezzi, Veglia
Savona: Falco, Saettone, Novarese, Scotto, Gaia, Chiabotto, Veglia, Cuttin, Roggero, Boglietti I, Mazzotti
Alessandria: Caviglia, Viviano, Lauro, Gandini, Papa II; Baucia, Anselmini, Banchero (altro nazionale) Brezzi, Baloncieri, Bai
arbitro: Crivelli di Milano
VENTIDUESIMA GIORNATA
Savona – Genoa 1-1
reti: Boglietti I, Sardi
Incidenti al termine della partita. La leggenda dice che fu anche sparato un colpo di pistola verso la carrozza che stava portando De Vecchi, il “Figlio di Dio”, verso la stazione a fine gara.
Savona: Falco, Saettone, Novarese, Perlo, Gaia, Chiabotto, Roggero, Veglia, Hibbly, Cuttin, Boglietti. I
Genoa: De Prà, De Vecchi, Meineri, Barbieri, Burlando, Leale, Rebuffo, Sardi, Catto, Bussich, Mariani.
arbitro: Gama di Milano.
UN AUGURIO PER BEPPE FURINO di Luciano Angelini
«Il capitano è sotto due a zero dal primo minuto, ma è in partita. Il margine per ribaltare il risultato c’è, e con un po’ di fortuna passiamo il turno. Ringrazio tutti per la ola di affetto. E, mi raccomando, continuate a tifare».
Come non raccogliere il messaggio di Federica, la figlia di capitan Furino, in cui troviamo l’affetto ma anche e soprattutto la grinta del suo formidabile papà, protagonista di 534 battaglie con la maglia bianconera della Juve, cui vanno aggiunte le indimenticabili 61 con la maglia del Savona in Serie B (32 con un gol) e Serie C (29).
Beppefurino, tutto d’un fiato, come ai bei tempi: nelle domeniche di passione al “Bacigalupo”; negli incontri in via Paleocapa; nell’aperitivo al Barolo Chinato; nelle lunghe serate al Bar Gino, covo della tifoseria più raffinata, ahinoi scomparso, come tante, troppe eccellenze savonesi; nelle rimpatriate con l’amico Ninni Marchese; nelle rituali cene a base di pesce ad Albissola e a Noli. Perché Beppefurino era ed è rimasto fin d’allora uno di qui, uno di noi. Per oltre mezzo secolo. Uno di noi come capitan Valentino, che lo prese sotto le sue ali in quella sventurata stagione 1966-67 per introdurlo in un mondo a lui ancora sconosciuto.
Savona per lui è la seconda casa, la prima, se vogliamo, perché quella della Juve va considerata la sua reggia con record di presenze e scudetti. Come nessuno così tanto e così a lungo. Ma qui, all’ombra della Torretta, sa di essere di casa. Sa che gli sportivi savonesi, quelli di pura fede biancoblu, sono con lui. Lottano con lui in questa sua decisiva partita.
Sì, Federica, noi, come tutti quelli che hanno nel cuore la Storia e gli eroi del Savona Fbc, siamo a fianco del capitano di mille battaglie. Tifiamo per lui. Forza Beppe, mettici tutta la grinta che emozionò e stupì Marassi in un tuo memorabile derby con il Genoa. Ferma in tackle, come hai sempre mostrato di fare, anche questo inaspettato e infido avversario. Strappa il pallone alla (mala)sorte e vai in gol come ti riuscì una volta in maglia biancoblu.
Il nostro augurio più forte ti arriva dalla Storia del Savona Fbc: Avanti con i carri. E tu sai cosa vuol dire.
“IL SAVONA RIAGGANCIA LA SAMP”: PURTROPPO NON CI SONO NE’ IL SAVONA NE’ LA SAMP
I tifosi di antico pelo avranno sussultato leggendo la locandina di un quotidiano che contiene – ancora – la cronaca di Savona.
Una locandina che recitava: “Il Savona aggancia la Samp”.
Il sussulto sarà stato destinato alla memoria, perché nella fattispecie non ci sono più né il Savona né la Samp indicata nel titolo è la Samp intesa come Sampdoria.
IL Savona FBC 1907 non esiste più dall’estate del 2020 con la mancata iscrizione al campionato di Serie D arrivata al termine di un calvario durato anni anche quando erano arrivati risultati sportivi accompagnati da penalizzazioni per debiti economici, super – squalifiche di allenatori poi trovatisi al centro di trame difficili da decifrare, storie di partite comprate e vendute e alla fine una proprietà fantasma arrivata e svanita dal nulla.
Aver comperato il titolo sportivo non può significare aver acquisito la Storia che è un’altra cosa, soprattutto così non si può pretendere di rappresentare la Città che non si trova coinvolta e non può identificarsi in una piccola minoranza che tra l’altro, per bocca di un altro supersqualificato, pretenderebbe di vincere il campionato soltanto spendendo molto più delle altre squadre partecipanti al campionato che deve essere ricordato è quello, di Prima Categoria Dilettanti disputato tra l’altro, particolare non secondario, da altre squadre cittadine i cui dirigenti profondono tesori di impegno e di dedizione sportiva che meriterebbero gli stessi titoli e non essere considerati di categoria inferiore.
Poi si tratta di non giocare sull’equivoco: anche in questo caso con il massimo rispetto ma la Samp in questione è la Samp’46, almeno così la appellavamo ai nostri tempi: la squadra che ha ereditato la gloriosa maglia bianca con striscia rossonera che fa parte del patrimonio dell’U.C. Sampdoria sorta da una fusione, finalmente felice, tra due squadre militanti entrambe in Serie A, Sampierdarenese e Andrea Doria i cui dirigenti (pur proveniendo da opposte sponde politiche) ebbero la lungimiranza di capire che 3 squadre nella massima divisione per la Grande Genova sarebbero state difficili da reggere.
Però la scintilla del ricordo è scattata e allora proviamo a ricostruire qualche passaggio della storia tra il Savona FBC 1907 ormai estinto e la “vera” Sampdoria.
15 settembre 1946
La stagione 1946-47 registrò, nelle alte sfere del calcio italiano, alcune importanti novità: il ritorno della Serie A a girone unico; la nuova fusione tra Sampierdarenese e Andrea Doria, dalla quale nacque l’attuale Sampdoria; la possibilità di acquistare, dopo un lungo intervallo, giocatori stranieri.
Per quanto riguarda la fusione tra Andrea Doria e Sampierdarenese da ricordare come le nuove maglie blucerchiate (quelle appellate dai genoani come “da ciclisti”, oggi riconosciute universalmente come le più belle in assoluto) esordirono ufficialmente il 15 Settembre 1946 in Corso Ricci nell’amichevole Savona-Sampdoria: in realtà erano già state provate tre giorni prima al “Pino Ferro” nel corso di un galoppo di allenamento tra il Varazze e la Samp, che in quel momento i giornalisti non sapevano ancora come denominare. Sulle colonne del “Calcio Illustrato”, infatti, comparsa sia la dizione “Samp-Doria “ (rigorosamente con il trattino) sia “Doria-Samp”.
Tabellino di quella gara storica.
Savona-Sampdoria 1-6
Reti: p.t. 2’ Baldini, 25’ Cereseto, 40’ e 45’, Baldini, 42’ Fiorini; s.t. 25’ Baldini, 39’ Bassetto.
Savona: Tonini, Zanni, Varicelli, Puccini, Longoni, Ivaldi, Ghiglione, Zidarich, Cappelli, Di Piazza, Cereseto.
Sampdoria: Lusetti, Borrini, Zorzi, Fattori, Gramaglia, Bertani, Fabbri, Bassetto, Baldini, Fiorini, Frugali.
Arbitro: Canavesio di Torino.
SERIE B 1966 – 67
Di seguito la storia della due partite giocate con la Samp nel già tante volte ricordato campionato di Serie B 66-67, concluso per i blucerchiati con un trionfale ritorno in Serie A e per gli “striscioni” (attenzione a usare questo appellativo perché era quello che distingueva in campo nazionale proprio il Savona FBC 1907) per la più grande delusione della storia con la “Fatal Catania”). Con la Samp all’andata a Marassi si giocò sotto il tiro di un’imprevista nevicata e i blucerchiati cavarono il ragno dal buco soltanto nei minuti finali (1-0 gol di Tentorio); al ritorno in un Bacigalupo inondato di sole gli striscioni si imposero 2-1, con Gilardoni match- winner e rete sampdoriana del capocannoniere “Corvo” Francesconi, che si era vista strappare la maglia dal furore agonistico di Roccia Persenda.
Genova, 8 gennaio 1967. XVII G.
Sampdoria-Savona 1-0
Marcatore: Tentorio.
SAMPDORIA: Battara, Sabatini, Delfino, Tentorio, Morini, Vincenzi, Salvi, Vieri, Cristin, Frustalupi, Francesconi.
SAVONA: Ferrero, Verdi, Ratti, Zoppelletto, Pozzi, Furino, Benigni, Fascetti, Prati, Spanio, Gilardoni.
Arbitro: Canova.
Savona, 4 giugno 1967. XXXVI G.
Savona-Sampdoria 2-1
Marcatori: Gilardoni 2, Francesconi.
SAVONA: Ferrero, Persenda, Ratti, Gittone, Pozzi, Furino, Prati, Fascetti, Fazzi, Spanio, Gilardoni.
SAMPDORIA: Battara, Dordoni, Delfino, Tentorio, Morini, Vincenzi, Salvi, Vieri, Cristin, Frustalupi, Francesconi.
ANNI’70 GLI ALLENATORI DI ECCELLENZA E PRIMA CATEGORIA (prima parte)
I nostri campionati regionali sono stati suddivisi per tutti gli anni ’60 , almeno per quel che ha riguardato le squadre della provincia di Savona in due categoria: Promozione e Seconda Categoria.
Dagli inizi degli anni ’70 la Promozione si è sdoppiata in Eccellenza (girone unico regionale) mentre è sorta anche la Terza Categoria: quindi una suddivisione in quattro serie.
Compiuta questa doverosa premesse diamo di seguito in questa prima parte degli allenatori che hanno guidato le nostre squadre nei campionati di Eccellenza e di Prima Categoria (Girone A) nel periodo tra il 1969 e il 1976, quando l’Eccellenza fu di nuovo sdoppiata in 2 gironi.
Abbiamo ritenuto doveroso farlo per ricordare chi con spirito di sacrificio, scarsi mezzi e nessun compenso o quasi si è sobbarcato l’onore di dirigere le nostre squadre incrementando la capacità tecnica dei singoli e la forza dell’assieme in tempi nei quali non ci atteggiava a simil – professionista e la squadre (in particolare nei piccoli centri) era veramente parte dell’identità cittadina dando luogo a rivalità molto sentite ma anche a grandi amicizie, senza DASPO, inibizioni varie e linguaggi censurabili.
Soprattutto nessuno si faceva chiamare “MISTER” (l’unico vero Mister del calcio italiano è stato William Garbutt allenatore del Genoa dei tempi d’oro).
In quel decennio 125 allenatori hanno nobilitato le due categorie. Nell’elenco troverete personaggi che avevano giocato in serie A da Ermes Muccinelli, indimenticata ala destra della Juve a fianco di Boniperti, a Fosco Becattini (425 presenze nel Genoa in 16 stagioni, dal 1945 al 1961, indelebile bandiera rossoblù), Brancaleoni, bandiera del calcio alassino, l’ex blucerchiato Beppe Recagno (55 presenze, 14 gol), Luciano Delfino, Broccini, Chico Locatelli, centrocampista di testa e piedi buoni, prima al Torino (42 presenze, 13 gol), poi al Genoa per sei stagioni (102 presenze, 25 gol) diventandone il capitano tra i più amati dalla tifoseria, Albino Cella, 22 gol con il Savona in Serie C tra il 1962 e il 1964, Camilloni, Rozzoni, Milly Giordano, altro ex biancoblu di talento, Cuttica, Piquè, Brenna, Scazzola, China Da Silva, Paolo Marocchi, la “tigre di Ronco” Rivara, Italo Ghizzardi, portierone biancoblu nel dopo Serie B, fino al vice-campione del mondo Giorgio Sarosi capitano della nazionale ungherese e al futuro allenatore dell’Inter Corrado Orrico, ma nessuno di questi contribuiva a far montare la testa a chi stava in questo ambiente per genuina passione sportiva e sacrificio personale.
Ogni accenno critico alla realtà attuale è voluto e chiaramente rappresentato.
Di seguito:
Altobelli: Colombo Cogoleto 70-71
Ansaldo: Spotornese 68-69,69-70, 70-71 Vado 72-73, 73-74, 74-75, Ferraro 75-76
Ardito: Finale 68-69, 69-70, 70-71
Arena: Dianese 73-74
Armella: Spotornese 72-73
Astengo: (d.t.) Villetta 71-72, Spotornese 72-73
Baiardo: Lavagnese 68-69, Ovadese 70-71
Becattini: Sestri Levante 70-71
Benzi: Fulgorcavi 68-69
Besio: (d.t.) Veloce 68-69. 69-70, 70-71, 71-72, 72-73
Bini: Cengio 71-72
Brancaleoni: Auxilium Alassio 69-70, 70-71, 75-76
Brenna: Sanremese 73-74, 74-75
Broccini: Taggese 69-70
Brogi: Pontedecimo 75-76
Caboni: Sanremese 71-72, 72-73
Calabria: Intemelia 75-76
Camilloni: Ceriale 69-70, Loanesi 70-71 Pietra Ligure 73-74 Borghetto S.S. 74-75, 75-76
Campanelli: Pro Recco 70-71
Castello: Albisola 74-75, Finale 75-76
Cattaneo: Ovadese 71-72
Celiberti: Loanesi 73-74
Cella: Lavagnese 72-73
Cerri: Argentina 68-69, 69-70, 70-71, 71-72, 72-73, 73-74, 75-76
Cipolli: Lunense 73-74
Colondri: Pontedecimo 71-72
Curletto: Lerici 70-71, 71-72, 74-75, 75-76
Curti: Taggese 74-75, 75-76
Cuttica: Nolese 68-69
Dall’Orto: Pietra Ligure 68-69 Finalpia 74-75
Danzani: Pontedecimo 72-73
Da Silva: Rapallo 73-74
Del Buono: (d.t.) Villetta 70-71
Delfino Luciano: Lavagnese 69-70, Quezzi 72-73
Delfino Mario: Albisola 68-69, 69-70
Delle Piane: Erg 73-74
De Sciora: Ceriale 73-74, 74-75, 75-76
Dodi: Auxilium Alassio 74-75
Fantini: Vigili Genova 68-60
Ferrario: (d.t.) Andora 70-71, 73-74
Ferretti: Ventimigliese 68-69, 69-70
Ferro: Villetta 71-72
Fontana: Pontedecimo 74-75
Frattini: Pro Recco 68-69
Fucile: Ovadese 72-73, 74-75
Gaglione: Nolese 72-73
Ghilino: Lavagnese 73-74
Ghizzardi: Albisola 72-73, 73-74
Gianetto: Navalcavi 74-75, 75-76
Giordano: Argentina 73-74, 74-75
Giorgi: Varazze 69-70, 70-71, 71-72, 72-73, Carcarese 74-75, 75-76
Grammatica: Carlin’s Boys 70-71, 71-72 72-73 73-74Ventimigliese 74-75, 75-76
Grosso: Dianese 70-71, 71-72
Hanset: Molassana 68-69
Invernizzi: Alassio 71-72
Labate: Garessio 68 – 69 , 69-70
Lamanna: Rapallo 74-75
Locatelli: Levante 71-72, 72-73
Luciano: Finale 73-74
Lupi: Don Bosco Varazze 68-69, Varazze 73-74
Macciò: Cairese 72-73
Maglioni: Arenzano 74-75, 75-76
Manzo: Valdellora 72-73
Marchi: Sant’Agostino 74-75
Mariani: Finalpia 71-72,72-73, 73-74 Loanesi 75-76
Marocchi: Borgoratti 75-76
Michelini: Gaviese 69-70
Morando: Villetta 70-71 (d.t.) Veloce 73-74, 74-75
Morasso: Sant’Olcese 72-73
Mucci: Veloce 70-71
Muccinelli: Loanesi 68-69, 71-72, Spotornese 75-76
Muratore: Arenzano 71-72,Pietra Ligure 72-73
Murialdo: Sammargheritese 72-73
Negro: Veloce 68-69 , Finale 72-73
Neuhoff: Taggese 70-71 71-72, 72-73, 73-74 Loanesi 74-75
Nicosia: Ceriale 70-71, Dianese 68-69
Nizzola: Nolese 68-69, Finale 74-75
Nocentini: Rivarolese 75-76
Odone: Sestri Levante 69-70, Sammargheritese 70-71
Opisso: Gruppo C 68-69, 69-70, Pro Recco 71-72
Orrico: Sarzanese 72-73
Ossola: Andora 69-70, 70-71, 73-74
Ottonello: Sant’Olcese 73-74
Pacini: Villetta 69-70
Paravagna: Pontedecimo 69-70, Finale 71-72
Parodi Basilio: Campese 68-69, 69-70 Lavagnese 70-71, Gruppo C 74-75, 75-76
Parodi Nino: Vado 68-69, 69-70, 70-71, 71-72
Pastorino: Campese 70-71
Pelizzari: (d.t.) Spotornese 71-72
Perotti: Ligorna 68-69
Peruzzo: Pro Molare 68-69, Sanremese 70-71, Sammargheritese 71-72 Ovadese 73-74
Persenda Mino: Albisola 75-76
Pescio: Villetta 68-69
Pezzulich: Loanesi 72-73
Piaggi: Lunense 75-76
Piccini: Cairese 68-69, 70-71, 71-72
Pierucci: Veloce 69-70, 71-72, 72-73, 73-74, 74-75, 75-76
Piquè: Alassio 70-71
Pisano: Nolese 69-70
Pizzorno: Cengio 68-69, 69-70, 72-73 Cairese 73-74, 74-75, 75-76
Podestà: Little Club 74-75
Rao: Ventimigliese 70-71
Recagno: Varazze 68-69, Don Bosco Varazze 71-72 Varazze 74-75, 75-76
Revelli: (d.t.) Taggese 71-72, 72-73, 73-74
Rivara: Pontedecimo 73-74
Rocchieri: Cengio 73-74, 75-76
Rosso: Fulgorcavi 69-70, 70-71
Rota: Molassana 70-71, 71-72 Arenzano 72-73, 73-74 Ovadese 75-76
Rozzoni: Rapallo 72-73
Salamini: Pietra Ligure 70-71, 71-72, 74-75
Salvi: (d.t.) Cengio 71-72, 72-73
Sarosi: Gruppo C 70-71, 71-72, 72-73, 73-74
Scarcia: Albisola 70-71
Scazzola: Borghetto S.S. 72-73, 73-74 (d.t.) 74-75, 75-76
Secco: Ventimigliese 71-72, 72-73, Intemelia 73-74
Sesena: Carcarese 68-69, 69-70, 70-71, 71-72, 72-73
Solari: Lavagnese 71-72
Sorrentino: Borgio Verezzi 68-69 Pietra Ligure 69-70
Tonelli: Albenga 74-75, 74-75
Tonoli: Albisola 71-72 Alassio 72-73 73-74 Vado 75-76
Vadone: Spotornese 71-72
Venanzi: Sestrese 72-73
Zenari: Alassio 75-76
Zennaro: Migliarinese 71-72
Zucchero: Sammargheritese 68-69, 69-70.
LO STRANO GOAL DI PEIRO’ PER LA VITTORIA DELL’INTER SUL LIVERPOOL
La partita di questa sera tra Inter e Liverpool suscita negli appassionati di un tempo questo meraviglioso ricordo (per tutto il calcio italiano e non solo per gli interisti).
Quella del 12 maggio 1965, 55 anni fa oggi, resterà per sempre come una delle serate più magiche e irripetibili dell’intera storia dell’Inter. La notte di Inter-Liverpool 3-0. E più che le parole, possono le immagini: le foto, ma soprattutto il video che trovate in fondo a questo articolo, raccontano alla perfezione la meraviglia e la dimensione di quel successo.
Era la semifinale di ritorno della Coppa dei Campioni, che l’Inter voleva conquistare per la seconda volta consecutiva. L’andata in Inghilterra, però, aveva lasciato le cicatrici: 3-1 per il Liverpool, serviva l’impresa. E allora a San Siro la squadra di Helenio Herrera ricordò a tutto il mondo il motivo per il quale veniva chiamata “la Grande Inter”.
All’8′ minuto l’1-0: magistrale punizione a giro del “piede sinistro di Dio”, Mario Corso. Il modo migliore per scaldare San Siro ed esaltare i tifosi. Un’ondata positiva straripata un minuto dopo, con il leggendario gol di Joaquim Peirò segnato rubando la palla al portiere Lawrence che stava facendo saltellare la sfera per calciare la rimessa come usava allora.
E poi il 3-0, meraviglioso, uno delle reti più simboliche di quella Inter: Giacinto Facchetti si stacca dalla difesa e parte con una proiezione offensiva verticale, senza palla. Palla che gli arriva quando è al limite dell’area, dove scocca un destro epico, che trafigge il portiere, si insacca e rimbalza.
Quella vittoria, passata alla storia, aprì le porte alla seconda finale di Coppa Campioni consecutiva: quella del 27 maggio ’65, a San Siro. Inter-Benfica, gol di Jair.
INTER-LIVERPOOL 3-0
Marcatori: Corso all’ 8′ , Peirò al 9′ p.t.; Facchetti al 17′ s.t.
Inter: Sarti; Burgnich, Facchetti; Bedin, Guarneri, Picchi; Jair, Mazzola, Peirò, Suarez, Corso.
Allenatore: Herrera.
Liverpool: Lawrence; Lawler, Moran; Strong, Yeats, Stevenson; Callaghan, Hunt, St. John, Smith, Thompson.
Allenatore: Shankly.
Arbitro: Ortiz de Mendebille (Spagna).
RICORDO DI ARMANDO PICCHI IL PREMATURO ADDIO DI UN TECNICO DI TALENTO
Cinquant’anni fa ci lasciava Armando Picchi (Livorno, 20 giugno1935 –Sanremo, 26 maggio1971) allenatore di calcio e calciatoreitaliano, indimenticabile difensore dell’Inter ( da incorniciare: Sarti, Burgnich, Facchetti, Bedin, Guarneri, Picchi), considerato uno dei migliori liberi nella storia del calcio italiano.
Lo vogliamo ricordare in questa occasione nel momento più drammatico della sua vita, quando da allenatore ancora giovanissimo (il più giovane della Serie A di quella stagione 1970 -71) fu travolto dalla malattia che lo portò alla morte nel giro di pochi mesi.
Armando Picchi aveva iniziato la carriera da giocatore tra le file del Livorno (sulla scia del fratello Leo ottimo centrocampista poi trasferitosi al Torino), dov’era rimasto per cinque anni (dal 1954 al 1959) affermandosi come terzino destro, prima di trasferirsi alla SPAL. Nel 1960 era approdato all’Inter, dove aveva iniziato a ricoprire il ruolo di libero ereditando il posto da un altro livornese “Lupo” Balleri.
Picchi ha militato nell’Inter fino al 1967 collezionando in totale 257 presenze e 2 reti; da capitano (succedendo a Bruno Bolchi nel 1962) ha conquistato tre campionati italiani nonché due Coppe dei Campioni e altrettante Coppe Intercontinentali. Ha concluso la sua carriera nel 1969 giocando per il Varese. Meno fortunata l’esperienza con la nazionale, con la quale ha esordito nel 1964 senza tuttavia prendere parte a una rassegna mondiale o continentale.
Da “libero” con tutta la visuale del campo davanti era considerato la vera “mente” tattica dell’Inter di Herrera. Il “mago” si affidava a lui per le marcature e le scelte del modulo di gioco (non c’erano sostituzioni): H.H. infatti era un grande motivatore, un istrione della panchina che incantava il pubblico ma non era considerato un’aquila dal punto di vista della prontezza nello stabilire le cose da fare a partita in corso ed era Picchi che sopperiva a questa lacuna.
Picchi iniziò la sua carriera da tecnico come allenatore-giocatore nel Varese nella stagione 1968-1969, quando per un solo punto la squadra biancorossa mancò la salvezza in massima serie. L’anno successivo, ritiratosi definitivamente dall’attività agonistica, subentrò ad Aldo Puccinelli alla guida del Livorno, in Serie B; prese la squadra della sua città in piena zona retrocessione, portandola a risalire la china fino al nono posto finale. Fin da queste prime esperienze, Picchi mostrò delle sapienti qualità in panchina, che fecero presagire una carriera di pari livello a quella da calciatore.[11]
Lasciata la formazione amaranto, venne chiamato da Italo Allodi (già suo dirigente durante gli anni in nerazzurro) e Giampiero Boniperti alla Juventus, per guidare una rinnovata formazione composta in larga parte da promettenti elementi (tra cui gli ancora acerbi Bettega, Capello e Causio); nella stagione 1970-1971, a 35 anni, era a sua volta il più giovane tecnico della Serie A. L’azzardo pagò, coi torinesi che, mentre in campionato vissero sì una stagione di assestamento ma comunque nelle posizioni di vertice, in campo continentale inanellarono un ottimo cammino in Coppa delle Fiere.
Tuttavia, i sintomi della malattia che lo portarono alla morte prematura lo costrinsero a lasciare la guida dei bianconeri già nei primi mesi del 1971,sostituito da Čestmír Vycpálek: la sua ultima presenza a bordocampo fu il 14 febbraio con la Juve vittoriosa sul Verona per 2.-1 al Comunale. La giovane Juve da lui allestita — che, di fatto, gettò le basi per la plurivittoriosa formazione degli anni 1970 — chiuse il torneo al quarto posto, raggiungendo quella finale di Coppa delle Fiere (persa contro il Leeds Utd) cui Picchi, spirato il giorno prima della sfida d’andata, non poté assistere.
Per cercare di ricordarlo degnamente riportiamo tutti i tabellini delle partite della Juve che lo videro sedere in panchina a dirigere la squadra.
CAMPIONATO 1970 – 71
SECONDA GIORNATA
Juventus – Bologna 0-0
Juventus: Tancredi, Spinosi, Furino, Cuccureddu, Morini, Salvadore, Haller, Marchetti, Anastasi, Capello, Bettega all. Picchi
Bologna: Vavassori, Roversi, Prini, Cresci, Janich, Liguori, Scala, Rizzo, Savoldi, Bulgarelli, Pace all.Fabbri
arbitro Sbardella di Roma
TERZA GIORNATA
Verona – Juventus 0-0
Verona: Pizzaballa, Nanni, Sirena, Ferrari, Battistoni, Mascalaito, D’Amato (Orazi), Mazzanti, Clerici, Mascetti, Mujesan all. Lucchi
Juventus: Tancredi, Spinosi, Furino, Cuccureddu, Morini, Salvadore, Haller, Marchetti, Anastasi, Capello, Bettega all. Picchi
arbitro: Bernardis di Roma
QUARTA GIORNATA
Juventus – Milan 0-2
reti: Villa, Prati
Juventus: Tancredi, Spinosi, Roveta (Causio), Cuccureddu, Morini, Salvadore, Haller, Marchetti, Anastasi, Furino, Bettega all. Picchi
Milan: Cudicini, Anquilletti, Trapattoni,Rosato, Schnellinger, Biasiolo, Combin, Villa, Benetti, Rivera, Prati all.Rocco
arbitro Angonese di Mestre
QUINTA GIORNATA
Napoli – Juventus 1-0
rete: Pogliana
Napoli: Zoff, Monticolo, Pogliana, Zurlini, Panzanato, Bianchi, Sormani, Juliano, Ghio, Altafini, Improta all.Chiappella
Juventus: Tancredi, Spinosi, Furino, Cuccureddu, Morini, Salvadore, Haller, Marchetti, Anastasi, Capello, Bettega all. Picchi
arbitro: Lo Bello di Siracusa
SESTA GIORNATA
Juventus – Cagliari 2-1
reti: Anastasi (2), Gori
Juventus: Tancredi, Spinosi, Furino, Cuccureddu, Morini, Salvadore, Haller (Causio); Savoldi II, Novellini, Capello, Bettega, all. Picchi
Catania: Rado, Strucchi, Montanari, Buzzacchera, Reggiani, Tentorio, Bernardis, Fogli, Baisi (Cavazzoni), Pereni, Bonfanti, all. Rubino
arbitro: Michelotti di Parma
SETTIMA GIORNATA
Torino – Juventus 2-1
reti: Pulici, Anastasi, autorete Morini:
Torino: Castellini, Poletti, Fossati, Puia, Cereser, Agroppi, Rampanti, Maddè, Pulici, Sala, Bui all. Cadè
Juventus: Tancredi, Spinosi, Furino, Cuccureddu, Morini, Salvadore, Novellini, Marchetti, Anastasi, Capello, Bettega all. Picchi
arbitro: Carminati di Milano
OTTAVA GIORNATA
Juventus – Roma 2-0
reti: Haller (2)
Juventus: Tancredi, Spinosi (Savoldi II), Furino, Cuccureddu, Morini, Salvadore, Haller, Marchetti, Anastasi, Capello, Bettega all. Picchi
Roma: Ginulfi, Scaratti, Petrelli(Franzot), Salvori, Bet, Santarini, Cappellini, Del Sol, Vieri, Cordova, Amarildo all. Helenio Herrera
arbitro: Francescon di Padova
NONA GIORNATA
Varese – Juventus 0-0
Varese: Carmignani, Perego, Rimbano, Sogliano, Dellagiovanna, Giorgio Morini, Carelli, Borghi, Traspedini, Brignani, Nuti all.Liedholm
Juventus: Tancredi, Spinosi, Furino, Cuccureddu, Morini, Salvadore, Haller, Marchetti, Anastasi, Capello, Bettega all. Picchi
arbitro: Bernardis di Roma
DECIMA GIORNATA
Juventus – Lanerossi Vicenza 2-1
reti: Causio rigore, Anastasi, Maraschi
Juventus: Tancredi, Spinosi, Furino, Marchetti, Morini, Salvadore, Haller, Causio, Anastasi, Capello,Bettega all. Picchi
Lanerossi Vicenza: Pianta, Volpato, Scala, Santin, Carantini, Castano, Damiani, Faloppa, Turchetto, Cinesinho (Ciccolo), Maraschi all. Puricelli
arbitro: Porcelli di Lodi
UNDICESIMA GIORNATA
Inter – Juventus 2-0
reti. Corso, Boninsegna
Inter: Vieri, Bellugi, Facchetti, Bedin, Giubertoni, Burgnich, Jair, Bertini, Boninsegna, Mazzola, Corso all. Invernizzi
Juventus: Tancredi, Spinosi, Furino, Cuccureddu, Morini, Salvadore, Causio, Haller, Anastasi, Marchetti, Bettega all. Picchi
arbitro: Toselli di Cormons
DODICESIMA GIORNATA
Juventus – Lazio 3-1
reti: Haller, Cuccureddu, Massa, Capello
Juventus: Tancredi, Spinosi, Furino, Cuccureddu, Morini, Salvadore, Haller, Causio, Anastasi, Capello, Bettega all. Picchi
Lazio: Di Vincenzo, Legnaro (Morrone), Facco, Wilson, Papadopulo, Marchesi, Massa, Governato, Chinaglia, Mazzola II, Dolso all, Lorenzo
arbitro: Vacchini di Milano
TREDICESIMA GIORNATA
Sampdoria – Juventus 2-0
reti: Salvi, Cristin
Sampdoria: Battara, Sabadini, Sabatini, Corni, Spanio, Lippi, Salvi, Lodetti, Cristin, Suarez, Fotia all. Bernardini
Juventus: Tancredi, Spinosi, Furino, Cuccureddu, Morini, Salvadore, Haller, Causio, Anastasi, Capello, Bettega all. Picchi
arbitro: Angonese di Mestre
QUATTORDICESIMA GIORNATA
Juventus – Foggia 2-1
reti: Bettega, Haller, autorete Furino
Juventus: Tancredi, Spinosi, Furino, Cuccureddu, Morini, Salvadore, Haller, Causio, Anastasi, Capello, Bettega all. Picchi
Foggia: Crespan, Montepagani, Colla, Pirazzini, Lenzi, Montefusco, Garzelli, Bigon, Ferrario, Maioli, Saltutti all. Maestrelli
arbitro: Pieroni di Roma
QUINDICESIMA GIORNATA
Fiorentina – Juventus 1-2
reti: Ferrante, Bettega, Causio rigore
Fiorentina: Bandoni, Galdiolo (D’Alessi), Longoni, Brizi, Ferrante, Berni, Ghiandi, Esposito, Mariani, De Sisti, Chiarugi all. Pesaola
Juventus: Tancredi, Spinosi, Furino, Cuccureddu, Morini, Salvadore, Haller, Causio, Anastasi, Capello, Bettega all. Picchi
arbitro: Toselli di Cormons
SEDICESIMA GIORNATA
Juventus – Catania 5-0
reti: Haller, Causio, Bettega (3)
Juventus: Tancredi, Spinosi, Furino, Cuccureddu, Morini, Salvadore, Haller (Causio); Savoldi II, Novellini, Capello, Bettega all. Picchi
Catania: Rado, Strucchi, Montanari, Buzzacchera, Reggiani, Tentorio, Bernardis, Fogli, Baisi (Cavazzoni), Pereni, Bonfanti all. Rubino
arbitro: Michelotti di Parma
DICIASSETTESIMA GIORNATA
Bologna – Juventus 1-0
rete: Perani
Bologna: Vavassori, Roversi (Scala); Fedele, Cresci, Janich, Gregori, Perani, Rizzo, Savoldi, Bulgarelli, Pace all. Fabbri
Juventus: Tancredi, Spinosi Furino, Cuccureddu, Morini, Salvadore, Haller, Causio Novellini, Capello (Savoldi II), Bettega all. Picchi
arbitro: Mascali di Desenzano
DICIOTTESIMA GIORNATA
Juventus – Verona 2-1
reti: Bettega, Capello autorete Tancredi
Juventus: Tancredi, Spinosi, Furino, Cuccureddu (Causio), Morini, Roveta, Haller, Savoldi, Anastasi, Capello, Bettega all. Picchi
Verona: Colombo, Sirena, Landini, Mascetti, Batistoni, Mascalaito, Bergamaschi, Mazzanti, D’Amato (Gobbi), Nosè, Clerici all. Pozzan
PIER BASILI: TALENTO SENZA BIANCO BLU (IN PRIMA SQUADRA)
Pierangelo Basili , classe 1947, è stato uno dei migliori prodotti del vivaio calcistico savonese negli anni ’60 – ’70: una buona carriera da centravanti di sfondamento con presenze in Serie B e C in squadre di prestigio con tanti goal.
Un percorso eccellente che presenta una sola controindicazione: nemmeno una presenza nella prima squadra bianco blu.
Classifica Finale: Lazio 50, Brescia 48, Bari 47, Reggiana 46, Reggina 44, Genoa 41, Como 41, Perugia 38, Foggia 38, Ternana 36, Mantova 35, Livorno 35, Monza 35, Catanzaro 35, Catania 35, Cesena 34, Modena 32, Spal 31, Lecco 30, Padova 29.
TERZA GIORNATA
Bari – Modena 1-0
Rete: Galletti
Bari: Spalazzi, Diomedi, Galli, Muccini, Vasini, Tentorio, De Nardi, Correnti, Galletti, Fara, Alberto Tonoli all.Toneatto
Modena: Ciceri, Lodi, Landini, Codognato, Borsari, Barucco, Console, Franzini, Basili, Braglia, Soncini, all. Szekelj
arbitro: Canova di Milano
QUARTA GIORNATA
Modena – Genoa 0-0
Modena: Ciceri, Lodi, Landini, Codognato, Borsari, Barucco, Vellani, Braglia, Basili, Soncini, Console, all. Szekelj
Genoa: Grosso, Falcomer, Ferrari, Turone, Rivara, Derlin, Quintavalle, Angelillo, Morelli, Mascheroni (Ostermann), Brambilla, all. Campatelli
arbitro: Pieroni di Roma
VENTESIMA GIORNATA
Modena – Lecco 0-0
Modena: Ciceri, Lodi, Landini, Vellani (Franzini), Borsari, Barucco, Basili, Toro, Braglia, Merighi, Console, all.Malagoli
Lecco: Balzarini, Bravi, Pomaro, Sacchi, Bacher, Schiavo, Iaconi, Azzimonti, Innocenti, Marchetti, Virga, all. Gei
arbitro: De Robbio di Torre Annunziata
VENTIQUATTRESIMA GIORNATA
Cesena – Modena 1-0
Rete: Buglioni
Cesena. Zanier, Giacomin, Bonini( Ammoniaci), Scorsa, Ceccarelli, Fantazzi, Corradi, Zanetti, Buglioni, Nimis, Montanari, all. Matassoni
Modena: Colombo, Balugani, Landini, Barucco, Borsari, Marcioni, Vellani, Toro, Basili, Soncini, Merighi(Braglia), all. Malagoli
arbitro: D’Agostini di Roma
VENTICINQUESIMA GIORNATA
Modena – Monza 1-1
Reti: Merighi I (rigore), Volpati
Modena: Colombo, Vellani, Landini, Barucco (Franzini), Balugani, Marcioni, Basili, Toro, Braglia, Merighi I, Merighi II, all. Malagoli
Monza: Fattori, Perego, Magaraggia, Dehò, Marcolini, Magnaghi, Volpato, Prato, Strada, Achilli, Pantani, all. Liedholm
arbitro: Lattanzi di Roma
VENTISEIESIMA GIORNATA
Livorno – Modena 2-0
Reti: Zani, Albrigi
Livorno: Gori, Papadopulo, Baiardo, Calvani, Cairoli, Azzali, Zani, Albrigi, Santon, Santonico, Rigotto, all. Puccinelli
Modena: Colombo, Vellani, Landini, Franzini, Balugani, Codognato, Basili, Toro, Braglia, Soncini, Vellani, all. Malagoli
arbitro: Pieroni di Roma.