1952-53: SCUDETTO ALL’INTER LA PRIMA VOLTA CON IL “LIBERO”

La stagione 1952-53 va ricordata non solo per lo scudetto vinto dall’Inter, ma anche perché quella fu la prima volta nella storia che i nero-azzurri si schierarono con il “libero”. In effetti, Viani e Rocco, su altre sponde, avevano già lanciato in Italia il “libero” o terzino volante, difensore alle spalle di tutti senza essere impegnato nella marcatura di un avversario: il “mezzo sistema” inventato dall’austriaco Rappan C.T. della Svizzera, per rendere competitive le squadre “minori” dopo che Chapman aveva inventato il WM, nuovo “sistema” adatto alla regola del fuorigioco ad un solo giocatore, anziché due come era stato all’origini del foot-ball secondo le regole della Freemasson’s Tavern.

Inter: da sinistra, in piedi, Lorenzi, Skoglund, Nesti, Mazza, Giovannini, Nyers; accosciati Padulazzi, Armano, Neri, Ghezzi e Giacomazzi

Viani aveva portato la Salernitana in Serie A e Rocco la Triestina al secondo posto alle spalle del grande Torino (poi con il Padova avrebbe lottato per lo scudetto anche contro la Juventus).

A vincere lo scudetto con questa novità tattica, che all’epoca fece molto discutere, fu invece Alfredo Foni.

L’ex-terzino della Juventus, campione del mondo 1938, nella stagione 1951-52 aveva allenato la Sampdoria portando la squadra genovese a un lusinghiero settimo posto: nell’estate il commendator Masseroni lo aveva convinto a trasferirsi all’Inter.

I nero-azzurri erano giudicati, all’epoca una squadra “balzana” imperniata sulla classe dei suoi “solisti” in attacco: giocatori di grande classe ma spesso incostanti ed eccessivi nella ricerca della finezza tattica.

Foni costrinse la dirigenza a cedere Wilkes, super – tecnico olandese, passato al Torino, e al suo posto inserire il maratoneta Mazza, che già aveva giocato nel Genoa. Inoltre inventò Gino Armano prima “ala tornante” nel campionato italiano, impostando così la difesa sul libero, affidando il ruolo a Ivano Blason, proprio lui il fedelissimo di Rocco alla Triestina che successivamente sarebbe stato il protagonista di quel Padova (quello della Leggenda del Santo Catenaccio con Pin, Blason, Scagnellato, Pison, Azzini, Moro) cui abbiamo già accennato.

Equilibrata così la difesa l’Inter arrivò allo scudetto: ma la dirigenza rimase egualmente scontenta, perché si riteneva che quel tipo di gioco snaturasse la caratteristica d’attacco del bel calcio italiano (dimenticando che Pozzo nel vincere due Mondiali e un’Olimpiade tra il 1934 e il 1938 utilizzava il “metodo” in maniera non molto diversa dal catenaccio). Così per la stagione successiva fu imposto a Foni di tornare all’antico modulo e ciò nonostante l’Inter vinse di nuovo il campionato.

Foni fu chiamato a dirigere la nazionale italiana come allenatore terminale di variopinte commissioni tecniche composte da diversi dirigenti di società (Marmo, Pasquale, Mocchetti, Biancone): un’esperienza negativa culminata con l’esclusione dalla fase finale dei mondiali del ’58 in Svezia.

Torniamo però al campionato 1952-53: la campagna acquisti aveva registrato, però, l’esplosione del fenomeno Napoli. Il presidente comandante Lauro, sindaco della Città e massimo dirigente del partito monarchico, aveva eseguito una operazione davvero con il botto: per la prima volta l’acquisto di un giocatore aveva superato la cifra di 100 milioni. 105 milioni era costato (con i quattrini del Banco di Napoli), infatti, il centravanti svedese Hasse Jeppson prelevato all’Atalanta. Ciò nonostante lo scudetto non sarebbe sceso sotto il Vesuvio e alla fine sarebbe appunto stato appannaggio dell’Inter.

Questa la classifica finale del campionato (tornato proprio in quella stagione a 18 squadre dopo la formula a 20 adottata dal 1946-47): Inter 47, Juventus 45, Milan 43, Napoli 41, Bologna 39, Roma 36, Fiorentina 33, Spal 32, Atalanta 32, Sampdoria 31, Torino 31, Lazio 31, Novara 31, Udinese 31, Triestina 30, Palermo 30, Como 27, Pro Patria 22.

Questi i 34 tabellini delle partite giocate dall’Inter.

PRIMA GIORNATA 14 SETTEMBRE 1952

Como – Inter 0-1

Rete: Nyers

Como: Bardelli, Boniardi, Origgi, Bergamaschi, Quadri, Turconi, Cattaneo, Luosi, Ghiandi, Gratton, Baldini

Inter: Ghezzi, Giacomazzi, Padaluzzi, Fattori, Giovannini, Nesti, Armano, Mazza, Lorenzi, Skoglund, Nyers

Arbitro: Massai di Pisa

SECONDA GIORNATA 21 SETTEMBRE 1952

Inter – Atalanta 1-0

Rete: Padulazzi

Inter: Ghezzi, Giacomazzi, Padaluzzi, Fattori, Giovannini, Nesti, Armano, Mazza, Lorenzi, Skoglund, Nyers

Atalanta: Albani, Rota, Roncoli, Angeleri, Gariboldi, Cadè I, Santagostino, Cergoli, Cadè II, Soerensen, Nuoto

Arbitro: Piemonte di Monfalcone

TERZA GIORNATA 28 SETTEMBRE 1952

Torino – Inter 1-1

Reti: Nyers, Pratesi

Torino: Puccioni, Molino, Farina, Giuliano, Nay, Moltrasio, Marzani, Wilkes, Pratesi, Buthz, Giovetti

Inter: Ghezzi, Giacomazzi, Padaluzzi, Fattori, Giovannini, Nesti, Armano, Mazza, Buzzin, Skoglund, Nyers

Arbitro: Agnolin di Bassano del Grappa

QUARTA GIORNATA 5 OTTOBRE 1952

Inter – Napoli 5-1

Reti: Jeppson, Lorenzi(3), Nyers (2)

Inter: Ghezzi, Giacomazzi, Padaluzzi, Neri, Giovannini, Nesti, Armano, Mazza, Lorenzi, Buzzin, Nyers

Napoli: Casari, Delfrati, Comaschi, Gramaglia, Viney, Granata, Vitali, Formentin, Jeppson, Amadei, Pesaola

Arbitro: Pieri di Trieste

QUINTA GIORNATA 12 OTTOBRE 1952

Pro Patria – Inter 2-2

Reti: Nyers, Lorenzi, Bertoloni (2)

Pro Patria: Uboldi, Travia, Toros, Settembrini, Fossati, Martini, Hofling, Guarnieri, Mannucci, Ciccarelli, Bertoloni

Inter: Ghezzi, Giacomazzi, Padaluzzi, Neri, Giovannini, Nesti, Armano, Mazza, Lorenzi, Buzzin, Nyers

Arbitro: Piemonte di Monfalcone

SESTA GIORNATA 19 OTTOBRE 1952

Inter – Bologna 2 -1

Reti: Bacci, Lorenzi, Mazza

Inter: Ghezzi, Grava, Padulazzi, Neri, Giovannini, Nesti, Armano, Mazza, Lorenzi, Skoglund, Nyers

Bologna: Giorcelli, Cattozzo, Ballacci, Pilmark, Greco, Jensen, Cervellati, Garcia, Mike, Bacci, La Forgia

Arbitro: Agnolin di Bassano del Grappa

SETTIMA GIORNATA 2 NOVEMBRE 1952

Milan – Inter 0-1

Rete: Lorenzi

Milan: Buffon, Silvestri, Zagatti, Annovazzi, Tognon, Burini, Frignani, Gren, Nordhal, Liedholm, Celio

Inter: Ghezzi, Giacomazzi, Blason, Neri, Giovannini, Nesti, Armano, Mazza, Lorenzi, Skoglund, Buzzin

Arbitro: Piemonte di Monfalcone

OTTAVA GIORNATA 9 NOVEMBRE 1952

Spal – Inter 0-1

Rete: Skoglund

Spal: Bugatti, Lucchi, Dell’Innocenti, Emiliani, Macchi, Castaldi, Lucianetti, Colombi, Mussino, Bennike, Fontanesi

Inter: Ghezzi, Giacomazzi, Blason, Neri, Giovannini, Nesti, Brighenti II, Mazza, Lorenzi, Skoglund, Nyers

Arbitro: Bellè

NONA GIORNATA 16 NOVEMBRE 1952

Inter – Triestina 1-0

Rete: Skoglund

Inter: Ghezzi, Giacomazzi, Blason, Neri, Giovannini, Nesti,Brighenti II, Mazza, Lorenzi, Skoglund, Nyers

Triestina: Nuciari, Belloni, Valenti, Giannini, Feruglio, Invernizzi, Ispiro, Curti, La Rosa, Dorigo, Boscolo

Arbitro: Bernardi di Bologna

DECIMA GIORNATA 23 NOVEMBRE 1952

Inter – Fiorentina 3-0

Reti: Armano (2), Skoglund

Inter: Ghezzi, Giacomazzi, Blason, Neri, Giovannini, Nesti, Armano, Mazza, Lorenzi, Skoglund, Nyers

Fiorentina: Costagliola, Magnini, Cervato, Chiappella, Venturi, Magli, Colla, Beltrandi, Mariani, Ekner, Roosenburg

Arbitro: Bellè

UNDICESIMA GIORNATA 30 NOVEMBRE 1952

Roma-Inter 1-3

Reti: Mazza (2),Broccini, Perisinotto

Roma: Albani, Azimonti, Tre Re, Bortoletto, Grosso, Venturi, Perisinotto, Pandolfini, Galli, Bronee, Sundquivst

Inter: Ghezzi, Giacomazzi, Blason, Neri, Giovannini, Nesti, Armano, Mazza, Lorenzi, Skoglund, Broccini

Arbitro: Agnolin di Bassano del Grappa

DODICESIMA GIORNATA 7 DICEMBRE 1952

Inter – Udinese 0-0

Inter: Ghezzi, Giacomazzi, Blason, Neri, Giovannini, Nesti, Armano, Mazza, Lorenzi, Skoglund, Broccini

Udinese: Angelini, Toso, Zorzi, Menegotti, Morelli, Snidaro, Ploeger, Szoke, Darin, Moro, Montico

Arbitro: Bernardi di Bologna

TREDICESIMA GIORNATA 14 DICEMBRE 1952

Lazio – Inter 1-1

Reti: Lorenzi, Puccinelli

Lazio: Sentimenti IV, Antonazzi, Furiassi, Fuin, Sentimenti V, Bergamo, Puccinelli, Bredesen, Antoniotti, Larsen, Bettolini

Inter: Ghezzi, Giacomazzi, Blason, Neri, Giovannini, Nesti, Armano, Mazza, Lorenzi, Skoglund, Nyers

Arbitro: Agnolin di Bassano del Grappa

QUATTORDICESIMA GIORNATA 21 DICEMBRE 1952

Palermo – Inter 0-3

Reti: Armano, Nyers, Lorenzi

Palermo: Pendibene, Gimona, Foglia, De Grandi, Marchetti, Todeschini, Di Maso, Bettini, Martegani, Cecconi, Sukru

Inter: Ghezzi, Giacomazzi, Blason, Neri, Giovannini, Nesti, Armano, Mazza, Lorenzi, Skoglund, Nyers

Arbitro: Massai di Pisa

QUINDICESIMA GIORNATA 4 GENNAIO 1953

Inter – Juventus 2-0

Reti: Lorenzi, Skoglund

Inter: Ghezzi, Giacomazzi, Blason, Neri, Giovannini, Fattori, Armano, Buzzin, Lorenzi, Skoglund, Nyers

Juventus: Cavalli, Bertucelli, Manente, Mari, Corradi, Karl Hansen, Muccinelli, Boniperti, Vivolo, John Hansen, Praest

Arbitro: Agnolin di Bassano del Grappa

SEDICESIMA GIORNATA 11 GENNAIO 1953

Inter – Sampdoria 2-1

Reti: Galassi, Skoglund, Nyers

Inter: Ghezzi, Giacomazzi, Blason, Neri, Giovannini, Nesti, Armano, Mazza, Lorenzi, Skoglund, Nyers

Sampdoria: Moro, Gratton, Podestà, Oppezzo, Fommei, Coscia, Righetto, Bassetto, Galassi, Bernicchi, Gotti

Arbitro: Rigato di Mestre

DICIASSETTESIMA GIORNATA 18 GENNAIO 1953

Novara – Inter 1-2

reti: Mazza, autorete De Togni, Piola

Novara: Cernuschi, Pombia, De Togni, Feccia, Molina, Baira, Renica, Janda, Piola, Miglioli, Savioni

Inter: Ghezzi, Giacomazzi, Blason, Neri, Giovannini, Nesti, Armano, Mazza, Lorenzi, Skoglund, Nyers

Arbitro: Gemini di Trieste

DICIOTTESIMA GIORNATA 25 GENNAIO 1953

Inter – Como 3-1

Reti: Baldini (rigore) Armano, Nyers (2)

Inter: Ghezzi, Giacomazzi, Fattori, Neri, Giovannini, Nesti, Armano, Mazza, Lorenzi, Skoglund, Nyers

Como: Bardelli, Origgi, Boniardi, Bergamaschi, Quadri, Mezzadri, Cattaneo, Gratton, Ghiandi, Luosi, Baldini

Arbitro: Maurelli di Roma

DICIANNOVESIMA GIORNATA 1 FEBBRAIO 1953

Atalanta – Inter 0-1

Rete: Nyers

Atalanta: Albani, Rota, Bernasconi, Angeleri, Cadè I, Villa, Brugola, Rasmussen, Testa I, Soerensen, Cadè II

Inter: Ghezzi, Giacomazzi, Blason, Neri, Giovannini, Nesti, Armano, Mazza, Lorenzi, Skoglund, Nyers

Arbitro: Pieri di Trieste

VENTESIMA GIORNATA 8 FEBBRAIO 1953

Inter – Torino 1-3

Reti: Nesti, Wilkes, Buthz, Sentimenti III

Inter: Ghezzi, Giacomazzi, Blason, Morin, Giovannini, Nesti, Armano, Mazza, Lorenzi, Skoglund, Nyers

Torino: Romano, Molino, Cuscela, Cortellezzi, Giuliano, Moltrasio, Rimbaldo, Sentimenti III, Wilkes, Buthz, Farina

Arbitro: Orlandini di Roma

VENTUNESIMA GIORNATA 15 FEBBRAIO 1953

Napoli – Inter 0-1

Rete: Lorenzi

Napoli: Casari, Comaschi, Viney, Castelli, Gramaglia, Granata, Vitali, Amadei, Jeppson, Astorri, Pesaola.

Inter: Ghezzi, Giacomazzi, Blason, Fattori, Giovannini, Nesti, Armano, Mazza, Lorenzi, Skoglund, Nyers

Arbitro: Bellè

VENTIDUESIMA GIORNATA 22 FEBBRAIO 1953

Inter – Pro Patria 2-1

Reti: Lorenzi (2), Hofling

Inter: Ghezzi, Giacomazzi, Blason, Neri, Giovannini, Nesti, Armano, Mazza, Lorenzi, Skoglund, Nyers

Pro Patria: Uboldi, Toros, Travia, S.Hansen, Fossati, Martini, Rebuzzi, Guarnieri, Hofling, Ciccarelli, Bertoloni

Arbitro: Jonni di Macerata

Lorenzi risolse la partita nel recupero (all’epoca l’arbitro non ne annunciava l’entità) facendo così sfumare un “13” al Totacalcio che poteva essere di una certa cifra. All’epoca compilavo la schedina per i compagni di lavoro di mio padre che la giocavano collettivamente. Avevo segnato X fisso nonostante la Pro Patria fosse ultima in classifica. Così uscì un “12” con quota più modesta.

VENTITREESIMA GIORNATA 1 MARZO 1953

Bologna – Inter 2-0

Reti: Mike, Bacci

Bologna: Giorcelli, Cattozzo, Ballacci, Jensen, Greco, Pilmark, Cervellati, Garcia, Mike, Bacci, Randon

Inter: Ghezzi, Giacomazzi, Blason, Neri, Giovannini, Nesti, Armano, Mazza, Lorenzi, Skoglund, Nyers

Arbitro: Pieri di Trieste

VENTIQUATTRESIMA GIORNATA 8 MARZO 1953

Inter – Milan 0-0

Inter: Ghezzi, Giacomazzi, Blason, Neri, Giovannini, Nesti, Armano, Mazza, Lorenzi, Buzzin, Nyers

Milan: Buffon, Silvestri, Zagatti, Annovazzi, Tognon, Pistorello, Frignani, Gren, Nordhal, Celio, Burini

Arbitro: Gemini di Trieste

VENTICINQUESIMA GIORNATA 15 MARZO 1953

Inter- Spal 1-1

Reti: Fontanesi, Nyers

Inter: Ghezzi, Giacomazzi, Blason, Neri, Giovannini, Nesti, Armano, Mazza, Lorenzi, Buzzin, Nyers

Spal: Bugatti, Pellicari, Dell’Innocenti, Barranco, Bernardin, Castoldi, Mussino, Busnelli, Sega, Bennike, Fontanesi

Arbitro: Scaramella (poi radiato per casi di corruzione riguardanti Udinese e Catania) di Roma

VENTISEIESIMA GIORNATA 22 MARZO 1953

Triestina – Inter 0-0

Triestina: Cantoni, Belloni, Valenti, Petagna, Feruglio, Invernizzi, Ispiro, Curti, La Rosa, Soerensen, Boscolo

Inter: Ghezzi, Giacomazzi, Blason, Neri,Padulazzi, Fattori, Armano, Mazza, Broccini, Skoglund, Nyers

Arbitro: Massai di Pisa

VENTISETTESIMA GIORNATA 29 MARZO 1953

Fiorentina – Inter 1-0

Rete: Cervato

Fiorentina: Costagliola, Magnini, Cervato, Chiappella, Rosetta, Magli, Lucentini, Beltrandi, Biagioli, Ekner, Segato

Inter: Ghezzi, Giacomazzi, Blason, Fattori, Padulazzi, Nesti, Armano, Broccini, Lorenzi, Skoglund, Nyers

Arbitro: Agnolin di Bassano del Grappa

VENTOTTESIMA GIORNATA 5 APRILE 1953

Inter – Roma 1-0

Rete: Nyers (rigore)

Inter: Ghezzi, Giacomazzi, Blason, Fattori, Giovannini, Nesti, Armano, Mazza, Lorenzi, Skoglund, Nyers

Roma: Tessari, Azimonti, Eliani, Bortoletto, Grosso, Venturi, Perisonotto, Bronee, Zecca, Pandolfini, Tre Re

Arbitro: Pieri di Trieste

VENTINOVESIMA GIORNATA 12 APRILE 1953

Udinese – Inter 0-0

Udinese: Pin, Zorzi, Toso, Moro, Tubaro, Snidero, Ploeger, Szoke, Darin, Menegotti, Castaldo

Inter: Ghezzi, Giacomazzi, Blason, Neri, Giovannini, Nesti, Armano, Mazza, Lorenzi, Skoglund, Nyers

Arbitro: Bellè

TRENTESIMA GIORNATA 19 APRILE 1953

Inter – Lazio 1-1

reti: Caprile, Nyers

Inter: Ghezzi, Giacomazzi, Blason, Neri, Giovannini, Nesti, Armano, Mazza, Lorenzi, Skoglund, Nyers

Lazio: Sentimenti IV, Montanari, Sentimenti V, Alzani, Malacarne, Bergamo, Puccinelli, Larsen, Antoniotti, Bredesen, Caprile

Arbitro: De Leo di Roma

TRENTUNESIMA GIORNATA 3 MAGGIO 1953

Inter – Palermo 3-0

Reti: Nyers (2, 1 rigore), Skoglund

Inter: Ghezzi, Giacomazzi, Blason, Neri,Padulazzi, Fattori, Armano, Mazza, Lorenzi, Skoglund, Nyers

Palermo: Pendibene, Martini, Boldi, De Grandi, Marchetti, Todeschini, Sukru, Gimona, Bettini, Martegani, Cavazzuti

Arbitro: Bellè

TRENTADUESIMA GIORNATA 10 MAGGIO 1953

Juventus – Inter 2-1

Reti: Boniperti, Giacomazzi, Praest

Juventus: Viola, Manente, Garzena, Mari, Parola, Piccinini, Muccinelli, Vivolo, Boniperti, John Hansen, Praest

Inter: Ghezzi, Giacomazzi, Blason, Neri, Giovannini, Fattori, Armano, Mazza, Brighenti II, Skoglund, Nyers

Arbitro: Agnolin di Bassano del Grappa

TRENTATREESIMA GIORNATA 24 MAGGIO 1953

Sampdoria – Inter 2-0

Reti: Galassi, Bassetto

Sampdoria: Moro, Gratton, Podestà, Agostinelli, Fommei, Oppezzo, Conti, Bassetto, Galassi, Coscia, Gritti

Inter: Ghezzi, Giacomazzi, Padulazzi, Neri, Giovannini, Fattori, Armano, Mazza, Birghenti II, Skoglund, Nyers

Arbitro: Jonni di Macerata

TRENTAQUATTRESIMA GIORNATA 31 MAGGIO 1953

Inter – Novara 0-1

Rete: Feccia

Inter: Ghezzi, Giacomazzi, Padulazzi, Fattori, Giovannini, Nesti, Mazzoni, Mazza, Buzzin, Skoglund, Nyers

Novara: Corghi, Pombia, De Togni, Feccia, Molina, Baira, Renica, Janda, Piola, Miglioli, Savioni

Arbitro: Orlandini di Roma

CHISSA’ COME AVREMMO REAGITO

Con un caro amico dei tempi andati discutevamo della drammatica attualità e, all’improvviso, ci siamo posti un interrogativo : “Chissà come avremmo reagito noi se ci avessero d’improvviso privati del “nostro” calcio giocato?”.

Così abbiamo rivolto un pensiero ai ragazzi di oggi costretti da un anno agli allenamenti individuali, senza partita, senza odore dell’erba, senza avversari da affrontare o arbitri verso cui protestare: senza le maglie da indossare, quelle maglie dai bei colori tanto amati, senza la gioia e l’orgoglio della vittoria, senza la rabbia e lo sconforto della sconfitta e magari con quel senso di sollievo quando su di un campo difficile capitava di rimediare un punto magari dopo una partita giocata tutta in difesa superando rare volte la metà campo.

E’ salita così una tristezza profonda per ciò che sta accadendo e una nostalgia acuta di quei momenti indimenticabili, decisivi per la nostra educazione sentimentale verso la vita.

Così si è pensato di aggiornare il blog con un recupero di galleria fotografica che riprenda assieme almeno una parte degli amici più cari di quel tempo nelle loro formazioni indossando le loro divise sociali.

Una carrellata di vero e proprio riassunto del “come eravamo”.

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Da sinistra in piedi: Dagnino, l’allenatore Chittolina,  Piero Armella, Lino Romano, Giusto, Giorgio Peluffo, Pastorino, Caruso, Ivano Dagnino, il dirgente Renato Dante raffinato “coiffuer pour dames”; accosciati: Rossi, il generoso capitan Bonello, Peirano, Babboni, Giorgetti, Paolino Gaglione “ o rey”.     

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Albisola juniores 1952-53: da sinistra in piedi, Fazio, Tirone, Giannecchini, il presidente avv. Barile, Piazza, Delfino, Rebagliati; accosciati: Tessore, Basso, Baroso, Giusto, Ghigliazza

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Savona allievi 1965 -66: Bertolucci, Gerion, Foglia, Perlo, Procopio, Lacota, Picci Rosso; accosciati: Casesa, Magnani, Francese III, Fazzi II, Corucci, Giacomelli, Poggio

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La Spotornese 1966-67. da sin. in piedi, il dirigente Sclano, Camporeggi, Jannece, Rossi, Giusto, De Stefanis, Astengo, allenatore Vadone; accosciati: Pisà, Cappelli, Loffredo, Avellino, Girgenti

Una formazione della Nolese: in piedi da sinistra, Maggiorano (dirigente), Tissoni, Marengo, Viglienzoni, Saccone, Rosa, Bonora (presidente); accosciati da sinistra: Sancio, Rebagliati, Talice, Pace, Rosciano, Covacci

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La Stella Rossa:  l’allenatore Mario Vadone, Soldi, Isetta, Gai, Salvo, il dirigente Suetta, Vittorio Martino, Pancho Martinengo; accosciati: Raoul Spilimbergo, Gandolfo, Mellino, “Zena” Vassallo, Profumo

Freccero squadra allievi 1968: da sinistra, in piedi, Mellano (dirigente), Marri, Giusto, Gallone, Ferro, Peo Astengo (allenatore), Enrile, Onida, Servetto II, Franco Astengo (nell’occasione segnalinee); accosciati: Benedetti, Verney II, Tortarolo, Rizzo, Marinelli

2021: I LIGURI TRA SERIE A, SERIE B, SERIE C

Dallo juventino ed ex gigliato Chiesa al brianzolo di casacca Sommariva, sono 58 sono i calciatori nati in Liguria, compresi nella rosa dei titolari delle squadre di Serie A, B,C per il campionato 2020-2021: 20 militano tra Serie A e Serie B, 14 nel girone A di Serie C, 16 in quello B e 8 nel girone C, meridionale.

IL Genoa ha in forza 2 liguri (Cassata e Sturaro), lo Spezia 2 (Bastoni e Vignali), 2 anche l’Entella (Currarino e Poli). Nessun ligure nella rosa della Sampdoria.

I savonesi sono quattro: Parodi (Alessandria), Giovannini (Carpi), Tessiore (Via Pesaro), Damonte (Renate).

Quattro i figli d’arte. Chiesa, Signorini, Ganz e Lombardo.

E’ ancora tesserato per la Vis Pesaro Christian Puggioni, già portiere della Samp e di tante altre squadre, che ha compiuto 40 anni il 17 gennaio 2021.

Una possibile formazione ligure potrebbe schierarsi così (con il 4-4-2): Fiorillo, Vignati, Poli, Gagliolo, Bastoni, Zampano, Sturaro, Maggiore, Cassata, Salcedo, Chiesa (Sommariva, Barberis, Ranieri, Rolando).

Romeo Giovannini, un savonese in Serie C con il Carpi, squadra per un certo periodo “gemellata” con il fu clan bianco blu

Ecco di seguito l’elenco completo.

Andrea Barberis Genova 11-12-1933 centrocampista MONZA

Simone Bastoni La Spezia 5-11-1996 difensore SPEZIA

Mirko Bruccini La Spezia 18-1-1986 centrocampista COSENZA

Andrea Cambiaso Genova 20-2-2000 difensore EMPOLI

Francesco Cassata Sarzana 16-7-1997 centrocampista GENOA

Pietro Ceccaroni Sarzana 21-12-1995 difensore VENEZIA

Federico Chiesa Genova 25-10-1997 attaccante JUVENTUS

Michele Currarino Levanto 6-8-1992 centrocampista ENTELLA

Gabriele Ferrarini La Spezia 9-4-2000 difensore VENEZIA

Vincenzo Fiorillo Genova 13-1-1990 portiere PESCARA

Riccardo Gagliolo Imperia 18-4-1990 difensore PARMA

Giulio Maggiore Genova 12-3-1998 centrocampista SPEZIA

Fabrizio Poli Bordighera 26-5-1989 difensore ENTELLA

Luca Ranieri La Spezia 23-4-1999 difensore SPAL

Gabriele Rolando Genova 24-1995 difensore REGGINA

Eddie Salcedo Genova 1-10-2001 attaccante VERONA

Daniele Sommariva Genova 18-7-1997 portiere MONZA (nipote del Sommariva, portiere della Sestrese e del Savona negli anni ’60 – ’70, sempre riserva nella rappresentativa ligure) 

Stefano Sturaro Sanremo 9-3-1933 centrocampista GENOA

Luca Vignali La Spezia 11-1-1996 difensore SPEZIA

Francesco Zampano Genova 30-9-1993 difensore FROSINONE

Simone Caruso Genova 24-3-1999 portiere ALBINOLEFFE

Edoardo Blondett Genova 7-1-1992 difensore ALESSANDRIA

Luca Parodi Savona 6-4-1995 attaccante ALESSANDRIA

Marco Firenze Genova 26-6-1993 centrocampista NOVARA

Davide Bariti La Spezia 7-7-1991 difensore PERGOLETTESE

Matteo Figoli Sarzana 17-12-2000 centrocampista PERGOLETTESE

Matteo Piccardo Genova 28-2-2000 difensore PERGOLETTESE

Alessandro Cesarini Sarzana 19-6-1989 attaccante PISTOIESE

Marco Angeletti La Spezia 24-4-2000 portiere PONTEDERA

Mattia Di Furia La Spezia 4-1-2003 portiere PONTEDERA

Luca Piana Genova 6-4-1994 difensore PONTEDERA

Alberto Masi Genova 3-9-1992 difensore PRO VERCELLI

Loris Damonte Savona 5-8-1990 difensore RENATE

Federico Danovaro Genova 7-9-2001 difensore CARPI

Romeo Giovannini Savona 28-9-2001 attaccante CARPI

Luca Miracoli Genova 31-3-1992 attaccante FERALPISALO’

Samuele Massolo La Spezia 4-5-1996 portiere FERMANA

Giovanni Formiconi Genova 14-12-1989 difensore GUBBIO (figlio di Pierluigi. allenatore del Setterosa oro olimpico e mondiale)

Andrea Signorini Genova 31-1-1990 difensore GUBBIO

Cristian Cerretti La Spezia 23-8-2001 difensore IMOLESE

Gregorio Morachioli La Spezia 27-2-2000 attaccante IMOLESE

Alessio Girgi Genova 1-4-2000 difensore LEGNAGO

Simone Andrea Ganz Genova 21-9-1993 attaccante MANTOVA

Davide Balestrero Genova 6-10-1995 centrocampista MATELICA

Matteo Raspa Genova 21-8-2001 portiere RAVENNA

Patrizio Masini La Spezia 27-1-2001 centrocampista SAMBENEDETTESE

Leonardo Benedetti La Spezia 6-6-2000 centrocampista VIS PESARO

Christian Puggioni Genova 17-1-1981 portiere VIS PESARO

Andrea Tessiore Pietra Ligure 1-10-1999 centrocampista VIS PESARO

Andrea Tessiore, un pietrese vivaio Samp adesso alla Vis Pesaro

Simone Ciancio Genova 18-7-1987 difensore AVELLINO

Marco Silvestri Genova 30-4-1999 centrocampista AVELLINO

Manuel Marras Genova 9-7-1993 attaccante BARI

Andrea De Paoli Genova 6-8-1999 attaccante CAVESE

Silvano Raggio Garibaldi Chiavari 27-3-1989 centrocampista FOGGIA

Mattia Lombardo Genova 14-2-1995 centrocampista MONOPOLI

Massimo Tazzeri Genova 28-5-1999 difensore MONOPOLI

Michele Russo Genova 21-8-1986 difensore TERNANA.

1921 – 2021: LE SFIDE DELLA NAZIONALE DI UN SECOLO FA

Dal 1921 stanno per trascorrere cent’anni. Per chi, come noi, è nato nel cuore degli anni ’40, guardare al 1921 ci fa pensare al tempo trascorso: abbiamo conosciuto molti che, adesso a cent’anni fa, erano protagonisti del calcio.

Mio padre raccontava spesso di quell’epoca e che, per la Savona calcistica era un’epoca felice con due squadre ai massimi livelli: Savona FBC e Speranza.

Addirittura, quando proprio nel 1921, ci fu lo scissione tra “nobili” e “plebei” del nostro foot-ball il Savona FBC si collocò dalla parte dei nobili e in via Frugoni si videro tutte le maggiori squadre dell’epoca, mentre lo Speranza, che rappresentava i popolani del Molo e dei Fraighi e le periferie della Fornaci e di Zinola, giocò nel girone dei “plebei” alla fine vinto dalla Novese che poté usufruire degli apporti di assi come Santamaria e Cevenini III scesi di livello per il timore di essere esclusi dalla Nazionale. Ma durò soltanto una partita: poi in azzurro la riunificazione fu immediata, per diventare definitiva nell’estate del 1922.

La formazione vittoriosa a Marsiglia sulla Francia (2-1)

Rievochiamo allora le partite giocate della Nazionale esattamente un secolo fa.

Era un momento di grande crescita del movimento calcistico italiano che, nell’immediato dopoguerra era già stato in grado di partecipare dignitosamente alle Olimpiadi di Anversa del 1920 (i Mondiali non c’erano ancora e il torneo di calcio delle Olimpiadi risultava essere la maggiore manifestazione internazionale).

In quel 1921 mossero i primi passi in azzurro atleti che poi avrebbero caratterizzato tutto il decennio in una risalita del calcio italiano verso i vertici europei e mondiali come poi si sarebbe verificato nei successivi anni ’30.

I primi protagonisti del calcio mercato: Rosetta, Baloncieri, Cevenini III, De Vecchi.

Erano anche i tempi del susseguirsi vorticoso dei componenti della CT: poi per le Olimpiadi di Parigi del 1924 sarebbe stato richiamato Vittorio Pozzo come commissario unico, ma si sarebbe dovuto aspettare il girone unico di Serie A (1929 – 30) per vederlo definitivamente in sella da solo alla guida della nazionale: quasi vent’anni con due titoli mondiali e un oro olimpico.

Da rilevare ancora come nella partita con la Svizzera giocata a Ginevra il 6 novembre esordissero in azzurro due giocatori provenienti per la prima volta da una squadra dell’Italia centrale: l’italo – scozzese Moscardini (il secondo oriundo dopo l’italo – svizzero Aebi) e l’ala sinistra Bonino della Lucchese.

Due grandi vittorie in trasferta, in quel 1921: a Marsiglia 2-1 alla Francia e ad Anversa 3-2 al Belgio, campione olimpico.

Allora di seguito i tabellini delle partite giocate dalla nazionale italiana in quel 1921 di un secolo fa.

1921

20-2-1921, Marsiglia (AM)
Francia-Italia 1-2
Reti: 22’ D. Devic, 53’ Cevenini III, 63’ Santamaria.
Francia: Beaudier, Langenove, Gamblin, Batmale, Hugues, Bonnardel, Dewaquez, D. Devic, P. Nicolas, Bard, Dubly. Ct: commissione tecnica federale.
Italia: Campelli(Inter), Rosetta (Pro Vercelli, De Vecchi(Genoa), Genovesi (Bologna), Carcano (Alessandria), Burlando (Genoa), Migliavacca Novara), Baloncieri (Alessandria), Cevenini III (Inter), Santamaria (Novese), Bergamino I (Genoa). Ct: commissione tecnica della Federazione.
Arbitro: Forster (Svizzera).
6-3-1921, Milano (AM)
Italia-Svizzera 2-1
Reti: 5’ Migliavacca, 14’ Fontana, 58’ Cevenini III.
Italia: Campelli (Inter), Rosetta (Pro Vercelli), De Vecchi (Genoa), Reynaudi (Novara), Carcano (Alessandria), Lovati(Milan), Migliavacca (Novara), Cevenini III (Inter), Mattea (US Torinese), Santamaria (Novese) (pt. Perin (Bologna)), Bergamino I(Genoa). Ct: commissione tecnica della Federazione.
Svizzera: Berger, Gottenkieny, Fehlmann, Kaltenbach, Schmiedlin, Pollitz, Brand, Kramer I, Fontana, Meyer, Inaebnit. Ct: T. Duckworth.
Arbitro: Slawik (Francia).
5-5-1921, Anversa (AM)
Belgio-Italia 2-3
Reti: 38’ Larnoe, 62’ Bragard, 65’ Migliavacca, 80’ Forlivesi, 89’ Pio Ferraris.
Belgio: Debie, Swartenbroeks, De Groof, Moucheron, Augustus, Van Halme, Verhoeven, Dogaer, Bragard, Larnoe, Michel. Ct: M. Well.
Italia: Campelli (Inter), Rosetta (Pro Vercelli), De Vecchi (Genoa), Reynaudi (Novara), Burlando (Genoa), Barbieri (Genoa), Migliavacca (Novara), Cevenini III (Inter), Pio Ferraris (Juventus), Santamaria (Novese), Forlivesi (Modena) Ct: commissione tecnica della Federazione.
Arbitro: Gérardin (Francia).

8-5-1921, Amsterdam (AM)
Olanda-Italia 2-2
Reti: 2’ Forlivesi, 50’ Cevenini III, 85’ Van Gendt, 89’ J.H.H. Kessler.
Olanda: Van Tilburg, Baay jr., Stevens, Campioni, Hoogstede, Steeman, De Natris, Buitenweg, Van Gendt, J.H.H. Kessler, Gupffert. Ct: F. Warburton.
Italia: Campelli (Inter), Rosetta (Pro Vercelli), . De Vecchi (Genoa), Reynaudi (Novara), Burlando (Genoa), Barbieri (Genoa), Migliavacca (Novara), Cevenini III (Inter), Pio Ferraris (Juventus), Santamaria (Novese) (pt. Perin Bologna), Forlivesi (Modena) Ct: commissione tecnica della Federazione.
Arbitro: Barette (Belgio).

6-11-1921, Ginevra (AM)
Svizzera-Italia 1-1
Reti: 10’ Moscardini, 56’ Pache.
Svizzera: Cérésole, Gottenkieny, Pollitz, Schneebeli, Schmiedlin, Osterwalder, Martenet II, Brand, Pache, Kramer I, Bédouret. Ct: T. Duckworth.
Italia: Morando (Valenzana), Vercelli (Novese), De Nardo (Spes Genova), Romano (Reggiana), Giustacchini (Virtus Bologna), Carzino (Sampierdarenese), Marcora (Saronno), Cevenini III (Novese), Moscardini (Lucchese), Santamaria Novese), Bonino (Lucchese). Ct: commissione tecnica della Federazione.
Arbitro: Meisl (Austria).

CLASSIFICHE DELLE VENEZIE: LE IMPRESE DEL PADOVA E DEL VICENZA DI PAOLO ROSSI (prima parte)

Le “Tre Venezie” come venivano identificate al tempo delle nostre scuole medie hanno sempre fornito un grande patrimonio di atleti al calcio italiano.

Abbiamo già scritto della “Razza Piave” e non ritorniamo sull’argomento. Nell’occasione invece ci occupiamo delle squadre che hanno animato lo scenario di crescita di un innumerevole novero di giocatori.

Veneto, Trentino, Friuli Venezia Giulia: le compagini più rappresentative hanno sempre dovuto subire il predominio delle metropolitane e del loro strapotere economico.

Così in 90 anni di girone unico è uscito soltanto uno scudetto: quello clamorosamente conquistato dal Verona “operaio” di Osvaldo Bagnoli nella stagione 1984 – 85.

Il grande Padova dei “poareti” di Paron Rocco: da sinistra, in piedi, Scagnellato, Chiumento, Mari, Bonistalli, Rosa, Moro; accosciati: Biagioli, Pin, Boscolo, Benito Sarti, Blason

Altre squadre hanno lottato per il primato: ricordiamo il Venezia 1941-42 con LoiK e Mazzola al terzo posto vincente nella Coppa Italia, la Triestina 1947 – 48 sagacemente condotta da Nereo Rocco, la sorprendente Udinese 1954 – 55, il Padova dei “poareti” ancora con Rocco in serpa nella stagione 1957-58, l’immaginifico Lanerossi Vicenza targato GB Fabbri e Paolo Rossi vent’anni dopo.

Abbiamo così pensato di ricercare tutte le posizioni in classifica delle squadre venete, tridentine, friuliane e giuliane in Serie A, B, C (in questo caso a partire dal campionato 1935 -36 anno di istituzione) dal girone unico in avanti.

Questa prima parte si fermerà proprio al campionato 1977 – 78 quello illuminato dalla seconda piazza del già citato Lanerossi arrivato immediatamente alle spalle della Juve.

Un modo anche per ricordare ancora “Pablito” che ammirammo per la prima volta sul campo proprio a Marassi avversario il Genoa di Pruzzo. Uno spettacolo di tecnica e di senso del goal (per la cronaca autorete di Arcoleo su tiro di Rossi, poi a segno lo stesso Rossi e per il Genoa goal segnato proprio da “O Rey” di Crocefieschi).

Allora, andiamo per ordine.

STAGIONE 1929 -30

1.Triestina sedicesima in Serie A 2.Padova diciassettesima in Serie A 3. Verona sesto in Serie B 4. Venezia settimo in Serie B 5. CRADA Monfalcone undicesimo in Serie B

STAGIONE 1930 – 31

1. Triestina (quattordicesima in Serie A) 2. Padova (quarto in Serie B) 3. Verona (quinto in Serie B) 4. Venezia (denominato Serenissima) nono in Serie B 5. CRADA Monfalcone undicesimo in Serie B 6. Udinese quindicesima in Serie B

STAGIONE 1931-32

1. Triestina quattordicesima in Serie A 2. Padova secondo in Serie B 3. Verona terzo in Serie B 4. CRADA Monfalcone decimo in Serie B 5. Venezia quindicesimo in Serie B 6.Udinese sedicesimo in Serie B

STAGIONE 1932-33

1.Triestina nona in Serie A 2. Padova quattordicesima in Serie A 3. Verona sesto in Serie B 4. Venezia undicesimo in Serie B 5. Grion Pola quindicesima in Serie B

STAGIONE 1933 -34

1. Triestina undicesima in Serie A 2. Padova (sedicesimo in Serie A) 3. Grion Pola sesto in Serie B girone B 4. Verona undicesimo in Serie B girone B 5. Vicenza dodicesimo in Serie B girone B 6. Venezia tredicesimo in Serie B girone B

STAGIONE 1934 – 35

1. Triestina undicesima in Serie A 2. Verona quinto in Serie B girone B 3.Padova decimo in Serie B girone B 4. Vicenza dodicesimo in Serie B girone B 5. Venezia (tornato all’insegna originaria) tredicesimo in Serie B girone B

STAGIONE 1935 – 36

1. Triestina sesta in Serie A 2. Verona settimo in Serie B 3. Venezia primo in Serie C girone A 4. Vicenza secondo in Serie C girone A 5. Udinese terzo in Serie C girone A 6. Padova quarto in Serie C girone A 7. Treviso quinto in Serie C girone A 8. Rovigo settimo in Serie C girone A 9 Fiumana decima in Serie C girone A 10. Pro Gorizia undicesima in Serie C girone A 11. Grion Pola tredicesimo in Serie C girone A 12. Trento sedicesimo in Serie C girone A

STAGIONE 1936-37

1. Triestina dodicesima in Serie A 2. Verona nona in Serie B 3. Venezia decima in Serie B 4. Padova primo in Serie C girone A 5. Treviso secondo in Serie C girone A 6. Rovigo quarto in Serie C girone A 7. Ponziana Trieste quinto in Serie C girone A 8. Marzotto sesto in Serie C girone A 9. Fiumana settima in Serie C girone A 10. Vicenza nono in Serie C girone A 11.Udinese decima in Serie C girone A 12. Grion Pola undicesimo in Serie C girone A 13. Pro Gorizia tredicesima in Serie C girone A 14. Fortitudo Trieste quattordicesima Serie C girone A

STAGIONE 1937 – 38

1. Triestina settima in Serie A 2. Padova quarto in Serie B 3. Venezia ottavo in Serie B 4. Verona decimo in Serie B 5. Vicenza secondo in Serie C girone A 6. Ponziana Trieste terza in Serie C girone A 7. Treviso quarto in Serie C girone A 8. Rovigo quinto in Serie C girone A 9. Udinese sesta in Serie C girone A 10. Grion Pola settimo in Serie C girone A 11. Fiumana ottava in Serie C girone A 12. Pro Gorizia nona in Serie C girone A 13. Marzotto decimo in Serie C girone A 14. Ampelea Isola d’Istria undicesima in Serie C girone A 15. Audace San Michele Extra dodicesima in Serie C girone A

STAGIONE 1938 – 39

1. Triestina quattordicesima in Serie A 2. Venezia seconda in Serie B 3. Verona quinta in Serie B 4. Padova nono in Serie B 5. Udinese prima in Serie C girone A 6. Treviso secondo in Serie C girone A 7. Vicenza terzo in Serie C girone A 8. Fiumana quarta in Serie C girone A 9. Marzotto quinto in Serie C girone A 10.Grion Pola sesto in Serie C girone A 11. Arsa d’Istria settima in Serie C girone A 12. Rovigo ottavo in Serie C girone A 13. Mestrina nona in Serie C girone A 14. Ponziana Trieste decima in Serie C girone A 15.Audace San Michele Extra undicesima Serie C girone A 16. Pro Gorizia dodicesima Serie C girone A 17. Ampelea Isola d’Istria tredicesima Serie C girone A 18. CRADA Monfalcone quattordicesimo Serie C girone A

STAGIONE 1939 -40

1. Venezia decimo in Serie A 2. Triestina dodicesima in Serie A 3. Padova nono in Serie B 4. Udinese decimo in Serie B 5. Verona tredicesimo in Serie B 6. Vicenza primo in Serie C girone A 7.Mestrina in Serie C girone A 8. Marzotto terzo in Serie C girone A 9.Ponziana Trieste quarto in Serie C girone A 10. CRADA Monfalcone quinto in Serie C girone A 11.Fiumana sesto in Serie C girone A 12. Audace San Michele Extra sesto in Serie C girone B 13. Rovigo settimo in Serie C girone A 14. Grion Pola ottavo Serie C girone A 15. San Donà di Piave nono in Serie C girone A 16. Treviso decimo in Serie C girone A 17. Ampelea Isola d’Istria undicesima in Serie C girone A 18.Schio dodicesimo in Serie C girone A 19 Pro Gorizia tredicesimo in Serie C girone A 20 Pordenone tredicesimo in Serie C girone A 21. Trento quindicesimo Serie C girone B

STAGIONE 1940 – 41

1. Triestina nona in Serie A 2. Venezia dodicesimo in Serie A 3. Padova quinto in Serie B 4. Vicenza sesto in Serie B 6. Udinese undicesima in Serie B 7. Verona quindicesima in Serie B 8. Audace San Michele Extra primo in Serie C girone B 9. Fiumana prima in Serie C girone A 10. Lanerossi Schio (abbiamo avuto due Lanerossi così come due Marzotto, uno a Valdagno nel Veneto e l’altro a Manerbio in Lombardia) secondo in Serie C girone A; 11. Ponziana Trieste terza in Serie C girone A 12. Treviso quarto in Serie C girone A 13. Marzotto sesto in Serie C girone A 14. CRADA Monfalcone settimo in Serie C girone A 15. Mestrina ottava serie C girone A 16. Grion Pola nono serie C girone A 17. Rovigo decimo serie C girone A 18.Ampelea d’Isola d’Istria undicesima Serie C girone A 19. Pieris dodicesimo in Serie C girone A 20. Pro Gorizia tredicesima in Serie C girone A 21. Belluno quattordicesimo Serie C girone A

STAGIONE 1941 -42

1. Venezia terzo in Serie A; 2. Triestina ottava in Serie A 3. Vicenza secondo in Serie B 4. Padova quarto in Serie B 5. Udinese nona in Serie B 6. Fiumana quindicesima in Serie B 7. Pro Gorizia prima in Serie C girone A 8. Lanerossi Schio terza in Serie C girone A 9. Pieris quarto in Serie C girone A 10. Verona quinto in Serie C girone B 11. Ponziana Trieste sesta in Serie C girone A 12. Mestrina settima in Serie C girone A; 13. Trento settimo in Serie C girone B; 14. Audace San Michele Extra ottava in Serie C girone A 15. Marzotto Valdagno nona in Serie C girone A 16. CRADA Monfalcone decimo in Serie C girone A 17. Ampelea Isola d’Istria undicesima Serie C girone A 18. Bassano dodicesimo in Serie C girone A 19. Rovigo tredicesimo Serie C girone A 20. Vittorio Veneto quattordicesimo in Serie C girone A 21. Grion Pola quindicesimo Serie C girone A 22. Pordenone sedicesimo in Serie C girone A

STAGIONE 1942-43

1. Vicenza dodicesimo in Serie A 2. Triestina tredicesima in Serie A 3. Venezia quattordicesimo in Serie A 4. Padova decimo in Serie B 5. Udinese quindicesima in Serie B 6. Pro Gorizia prima in Serie C girone A 7. Verona primo in Serie C girone B 8. Treviso secondo in Serie C girone A 9. 94° Reparto Trieste terzo in Serie C girone A 10.Fiumana quarta in Serie C girone A 11. Grion Pola sedicesimo in Serie C girone A 12. Trento quinto Serie C girone B 13. Ponziana Trieste sesta in Serie C girone A 14. Bassano sesto in Serie C girone B 15. Lanerossi Schio settimo in Serie C girone B 16. CRADA Monfalcone settimo in Serie C girone A 17. Vittorio Veneto ottavo Serie C girone A 18. Audace San Michele Extra ottava Serie C girone B 19.Ampelea d’Isola d’Istria nona Serie C girone A 20. Mestrina nona Serie C girone B 21.Rovigo decimo in Serie C girone B 22. Magazzini Generali Fiume decimo Serie C girone A 23. Marzotto Valdagno undicesimo Serie C girone B 24. Pieris undicesimo Serie C girone A 25. Pellizzari Arzignano dodicesimo Serie C girone B 26. Mogliano Veneto dodicesimo Serie C girone A

STAGIONE 1945-46

1. Triestina (settima in Serie A Alta Italia) 2. Vicenza (undicesima in Serie A Alta Italia) 3. Venezia (tredicesimo in Serie A Alta Italia) 4. Padova (primo Girone C Serie B Alta Italia) 5. Verona (quarto Girone C Serie B Alta Italia) 6. Treviso (sesto girone C Serie B Alta Italia) 7. Pro Gorizia (settimo girone C Serie B Alta Italia) 8. Udinese (decima girone C Serie B alta Italia)

STAGIONE 1946- 47 (Serie B su 3 gironi, Serie C di qualificazione)

1. Vicenza (sesto in Serie A) 2. Venezia diciannovesima in Serie A 3. Triestina ventesima in Serie A riammessa per motivi politici; 4. Padova seconda in Serie B girone B5. Treviso quinto in Serie B girone B 6.Verona ottavo in Serie B girone B 7. Udinese undicesima in Serie B girone B 8. Mestrina diciottesima in Serie B girone B 9. Pro Gorizia ventesima in Serie B girone B

STAGIONE 1947 – 48 (Serie B in tre gironi, Serie C gironi di qualificazione)

1. Triestina quarta in Serie A 2. Vicenza ventesima in Serie A 3. Padova prima in Serie B girone B 4. Venezia quarta in Serie B girone B 5.Udinese undicesima Serie B girone B 6. Bolzano dodicesimo in Serie B girone B 7. Treviso tredicesimo in Serie B girone B 8. Pro Gorizia quindicesimo in Serie B girone B

STAGIONE 1948 – 49 (Serie B torna a girone unico e Serie C a dimensione nazionale)

1. Triestina (nona in Serie A) 2. Padova dodicesima in Serie A 3. Venezia seconda in Serie B 4. Verona dodicesima in Serie B 5. Udinese prima in Serie C girone B 6. Libertas Trieste seconda in Serie C girone B 7. Treviso terzo in Serie C girone B 8.Mestrina quarta in Serie C girone B 9.Pro Gorizia sesta in Serie C girone B 10. Bolzano decimo in Serie C girone B 11, Marzotto Valdagno dodicesimo Serie C girone B 12. Edera Triesta quindicesima Serie C girone B 13. Rovigo diciassettesimo Serie C girone B 14. Montebelluna diciottesimo in Serie C girone B

STAGIONE 1949 – 50

1. Triestina nona in Serie A 2. Padova decimo in Serie A 3. Venezia ventesimo in Serie A 4. Udinese seconda in Serie B 5. Verona decimo in Serie B 6. Vicenza quattordicesimo in Serie B 7. Treviso primo in Serie C girone B 8. Libertas Trieste quinta in Serie C girone B 9. Marzotto Valdagno sesto in Serie C girone B 10. San Donà di Piave ottavo in Serie C girone B 11. Edera Trieste decima in Serie C girone B 12. Bolzano tredicesimo in Serie C girone B 13. Mestrina quattordicesima in Serie C girone B 14.- Pro Gorizia quindicesima Serie C girone B 15. Luparense sedicesima serie C girone B 16. Rovigo diciottesima Serie C girone B

STAGIONE 1950 – 51

1. Udinese nona in Serie A 2. Triestina sedicesima in Serie A 3. Venezia ottava in Serie B 4. Verona decima in Serie B 5. Vicenza undicesima in Serie B 6. Treviso sedicesimo in Serie B 7. Marzotto Valdagno primo in Serie C girone B 8. Edera Trieste sesta in Serie C girone B 9. Pro Gorizia sesta in Serie C girone B 10. Mestrina dodicesima in Serie C girone B 11. Rovereto tredicesimo in Serie C girone B 12. San Donà di Piave quattordicesimo in Serie C girone B 13. Ponziana Trieste quindicesima in Serie C girone B 14. Libertas Trieste diciottesima in Serie C girone B 15. Bolzano diciannovesimo Serie C girone B

STAGIONE 1951 – 52

1. Udinese quattordicesima in Serie A 2. Triestina diciassettesima in Serie A 3. Padova diciannovesima in Serie A 4. Treviso settimo in Serie B 5. Vicenza decimo in Serie B 6. Verona undicesimo in Serie B 7. Marzotto quattordicesimo in Serie B 8. Venezia sedicesimo in Serie B 9. Trento quinto in Serie C girone B 10. Saici Torviscosa sesto in Serie C girone B 11. San Donà di Piave nono in Serie C girone B 12. Mestrina dodicesima in Serie C girone B 13. Pro Gorizia tredicesima in Serie C girone B 14. Ponziana Trieste quattordicesima in Serie C girone B 15. Rovereto diciassettesimo in Serie C girone B 16. Trieste diciottesimo in Serie C girone B

STAGIONE 1952 – 53

1. Udinese quattordicesima in Serie A 2. Triestina quindicesima in Serie A 3. Marzotto Valdagno ottavo in Serie B 4. Treviso nono in Serie B 5. Vicenza dodicesimo in Serie B 6. Verona tredicesimo in Serie B 7. Padova sedicesimo in Serie B 8. Venezia nono in Serie C girone unico

STAGIONE 1953-54

1. Triestina tredicesima in Serie A 2. Udinese quindicesima in Serie A 3. Marzotto quinto in Serie B 6. Lanerossi Vicenza (è la prima stagione di quella che diventerà una “storica” sponsorizzazione) sesto in Serie B 7. Verona settimo in Serie B 8. Padova tredicesimo in Serie B 9. Treviso sedicesimo in Serie B 10. Venezia terzo in Serie C girone unico

STAGIONE 1954 – 55

1. Udinese seconda in serie A retrocessa per illecito sportivo 2. Triestina dodicesima in Serie A 3. Lanerossi Vicenza primo in Serie B 4. Padova secondo in Serie B 5.Marzotto Valdagno ottavo in Serie B 6. Verona sedicesimo in Serie B 7. Treviso diciassettesimo in Serie B 8. Venezia ottavo in Serie C girone unico 9. Bolzano diciassettesimo in Serie C girone unico

STAGIONE 1955 – 56

1. Padova ottavo in Serie A 2. Lanerossi Vicenza tredicesimo in Serie A 3. Triestina sedicesima in Serie A 4. Udinese prima in Serie B 5. Verona decimo in Serie B 6. Marzotto Valdagno sedicesimo in Serie B 7. Venezia primo in Serie C girone unico 8. Treviso tredicesimo in Serie C girone unico 9. Mestrina serie C girone unico

STAGIONE 1956 – 57

1. Udinese quarta in serie A 2. Lanerossi Vicenza undicesima in Serie A 3. Padova tredicesima in Serie A 4. Triestina diciassettesima in Serie A 5. Verona prima in Serie B 6. Venezia quinta in Serie B 6. Marzotto nona in Serie B 7. Mestrina sesta in Serie C girone unico 8. Treviso diciassettesimo in Serie C girone unico

STAGIONE 1957 – 58

1. Padova terzo in Serie A 2. Lanerossi Vicenza settimo in Serie A 3. Udinese decima in Serie A 4. Verona diciottesimo in Serie A 5. Triestina prima in Serie B 6. Venezia terzo in Serie B 7. Marzotto Valdagno quarto in serie B 8.Mestrina diciottesima in Serie C girone unico

STAGIONE 1958 – 59

1.Lanerossi Vicenza settima in Serie A 2. Padova ottavo in Serie A 4. Udinese quindicesima in Serie A 4. Triestina diciassettesima in Serie A 5. Verona sesto in Serie B 6. Venezia nono in Serie B 7. Marzotto quindicesimo in Serie B 8. Treviso nono in Serie C girone A 9. Mestrina sedicesima in Serie C girone A 10. Pordenone ventunesimo in Serie C girone A

STAGIONE 1959 – 60

1.Padova sesto in Serie A 2. Lanerossi Vicenza decimo in Serie A 3. Udinese quindicesima in Serie A 4. Triestina quarta in Serie B 5. Verona ottavo in Serie B 6. Marzotto undicesimo in Serie B 7. Venezia diciassettesimo in Serie B 8. Bolzano secondo in Serie C girone A 9. Pordenone quarto in Serie C girone A 10. Treviso quattordicesimo in Serie C girone A 11. Mestrina quindicesimo in Serie C girone A 12. CRADA Monfalcone diciottesimo Serie C girone A

STAGIONE 1960 – 61

1. Padova sesto in Serie A 2. Lanerossi Vicenza undicesimo in Serie A 3. Udinese quattordicesima in Serie A 4. Venezia prima in Serie B 5. Verona sedicesimo in Serie B 6. Triestina diciottesima in Serie B 7. Marzotto Valdagno ventesimo in Serie B 8. Bolzano quinto in Serie C girone A 9. Mestrina nona in Serie C girone A 10. Pordenone dodicesimo in Serie C girone A 11. Treviso tredicesimo in Serie C girone A

Lanerossi Vicenza vice campione d’Italia alle spalle della Juventus

STAGIONE 1961 – 62

1, Venezia dodicesimo in Serie A 2. Lanerossi Vicenza quattordicesimo in Serie A 3. Padova sedicesimo in Serie A 4.Udinese diciottesima in Serie A 5. Verona quinto in Serie B 6. Triestina prima in Serie C girone A 7. Mestrina terza in Serie C girone A 8. Marzotto settimo in Serie C girone A 9. Vittorio Veneto ottavo in Serie C girone A 10. Pordenone undicesimo in Serie C girone A 11. Treviso tredicesimo in Serie C girone A 12. Bolzano diciottesimo in Serie C girone A

STAGIONE 1962 – 63

1.Lanerossi Vicenza settimo in Serie A 2. Venezia diciassettesimo in Serie A 3. Verona settimo in Serie B 4. Padova ottavo in Serie B 5. Udinese sedicesima in Serie B 6. Triestina diciassettesima in Serie B 7. Mestrina quarta in Serie C girone A 8. Marzotto Valdagno decimo in Serie C girone A 9. Treviso undicesimo in Serie C girone A 10. Vittorio Veneto tredicesimo in Serie C girone A 11. CRADA Monfalcone quindicesimo girone A Serie C

STAGIONE 1963-64

1. Lanerossi Vicenza sesto in Serie A 2. Padova quarta in Serie B 3. Verona sesto in Serie B 4. Triestina undicesima in Serie B 5. Venezia quattordicesima in Serie B 6.Udinese diciannovesima in Serie B 7. Treviso ottavo in Serie C girone A 8. Mestrina decima in Serie C girone A 9. CRADA Monfalcone undicesimo in Serie C girone A 10. Vittorio Veneto quattordicesimo in Serie C girone A 11. Pordenone diciassettesimo Serie C girone A

TAGIONE 1964-65

1.Lanerossi Vicenza dodicesima in Serie A 2. Padova sesta in Serie B 3. Venezia tredicesima in Serie B 4. Verona quattordicesima in Serie B 5. Triestina diciannovesima in Serie B 6. Marzotto Valdagno settimo in Serie C girone A 7. Treviso ottavo in Serie C girone A 8. Udinese undicesima serie C girone A 9. Mestrina tredicesima in Serie C girone A 10. CRADA Monfalcone quindicesimo in Serie C girone A 11. Vittorio Veneto diciassettesimo in Serie C girone A

STAGIONE 1965-66

1.Lanerossi Vicenza sesta in Serie A 2. Venezia prima in Serie B 3. Verona sesto in Serie B 4. Padova nono in Serie B 5. Udinese seconda in Serie C girone A 6.Marzotto quarto in Serie C girone A 7.Treviso sesto in Serie C girone A 8. CRADA Monfalcone undicesimo in Serie C girone A 9. Triestina dodicesima in Serie C girone A 10. Mestrina quindicesima in Serie C girone A

STAGIONE 1966 – 67

1. Lanerossi Vicenza tredicesima in Serie A 2. Venezia diciassettesima in Serie A 3. Padova sesta in Serie B 4. Verona tredicesima in Serie B 5. Treviso terzo in Serie C girone A 6. Udinese quarta in Serie C girone A 7. Marzotto Valdagno dodicesimo in Serie C girone A 8. CRADA Monfalcone quattordicesimo in Serie C girone A 9. Triestina sedicesima in Serie C girone A 10 Mestrina diciassettesima in Serie C girone A

STAGIONE 1967 -68

1. Lanerossi Vicenza dodicesima in Serie A 2. Verona seconda in Serie B 3. Padova tredicesima in Serie B 4. Venezia diciottesima in Serie B 5. Udinese quarta in Serie C girone A 6. CRADA Monfalcone nona in Serie C girone A 7. Treviso dodicesimo in Serie C girone A 8. Marzotto Valdagno tredicesimo in Serie C girone A 9. Triestina quindicesima in Serie C girone A 10 Bolzano diciannovesimo Serie C girone A 11.Mestrina ventesima Serie C girone A

STAGIONE 1968 – 69

1. Verona decimo in Serie A 2. Lanerossi Vicenza tredicesimo in Serie A 3. Padova ventesimo in Serie B 4. Triestina seconda in Serie C girone A 5. Treviso quarto in Serie C girone A6. Udinese sesta in Serie C girone A 7.CRADA Monfalcone nono in Serie C girone A 8. Venezia dodicesimo in Serie C girone A 9. Sottomarina sedicesima in Serie C girone A 10.Marzotto Valdagno diciassettesima in Serie C girone A

STAGIONE 1969 – 70

1.Lanerossi Vicenza nono in Serie A 2, Verona dodicesima in Serie A 3. Treviso terzo in Serie C girone A 4. Triestina quarta in Serie C girone A 5. Udinese settima in Serie C girone A 6. Padova ottava in Serie C girone A 7. Rovereto decimo in Serie C girone A 8. Venezia undicesimo in Serie C girone A 9. Sottomarina dodicesima in Serie C girone A 10. CRADA Monfalcone diciassettesimo in Serie C girone A 11. Marzotto Valdagno diciottesimo in Serie C girone A

STAGIONE 1970 – 71

1.Lanerossi Vicenza decimo in Serie A 2. Verona undicesimo in Serie A 3. Padova terzo in Serie C girone A 4. Trento nono in Serie C girone A 5. Treviso nono in Serie C girone A 6. Udinese decimo in Serie C girone A 7. Rovereto tredicesimo in Serie C girone A 8. Triestina diciottesima in Serie C girone A 9. CRADA Monfalcone diciannovesima in Serie C girone A 10. Sottomarina ventesima girone A di Serie C

STAGIONE 1971-72

1.Lanerossi Vicenza dodicesimo in Serie A 2. Verona tredicesimo in Serie A 3. Udinese terza in Serie C girone A 4. Trento sesto in Serie C girone A 5. Venezia settimo in Serie C girone A 6. Padova decimo in Serie C girone A 7. Belluno undicesimo in Serie C girone A 8. Rovereto quindicesimo in Serie C girone A 9. Treviso diciottesimo in Serie C girone A

STAGIONE 1972-73

1.Verona decimo in Serie A 2.Lanerossi Vicenza tredicesimo in Serie A 3.Udinese seconda in Serie C girone A 4. Venezia quarta in Serie C girone A 5,. Padova settima in Serie C girone A 6. Trento decimo in Serie C girone A 7. Triestina quattordicesima in Serie C girone A 8. Belluno quindicesimo in Serie C girone A 9. Rovereto diciottesimo in Serie C girone A

STAGIONE 1973-74

1. Lanerossi Vicenza dodicesimo in Serie A 2. Verona tredicesimo in Serie A retrocesso per illecito sportivo 3. Udinese seconda in Serie C girone A 4. Venezia quarto in Serie C girone A 5. Bolzano ottavo in Serie C girone A 6. Belluno dodicesimo in Serie C girone A 7. Padova tredicesimo in Serie C girone A 8. Trento quattordicesimo in Serie C girone A 9. Clodiasottomarina diciassettesima Serie C girone A 10. Triestina diciannovesima in Serie C girone A

STAGIONE 1974 – 75

1. Lanerossi Vicenza quattordicesima in Serie A 2. Verona terza in Serie B 3. Udinese terza in Serie C girone A 4. Venezia settima in Serie C girone A 5. Clodiasottomarina ottava in Serie C girone A 6. Trento decimo in Serie C girone A 7. Belluno quattordicesimo in Serie C girone A 8. Padova diciassettesimo in Serie C girone A 9. Mestrina diciannovesima in Serie C girone A

STAGIONE 1975-76

1. Verona undicesimo in Serie A 2.Lanerossi Vicenza sedicesimo in Serie A 3. Treviso quinto in Serie C girone A 4. Udinese sesta in Serie C girone A 5. Venezia decima in Serie C girone A 6. Bolzano undicesimo in Serie C girone A 7. Padova tredicesimo in Serie C girone A 8. Clodiasottomarina quattordicesima in Serie C girone A 9. Trento diciannovesimo in Serie C girone A 10. Belluno ventesimo in Serie C girone A

STAGIONE 1976 – 77

1. Verona nono in Serie A 2. Lanerossi Vicenza primo in Serie B 3. Udinese seconda in Serie C girone A 4. Treviso terzo in Serie C girone A 5. Bolzano settimo in Serie C girone A 6. Triestina ottava in Serie C girone A 7. Padova dodicesimo in Serie C girone A 8.Clodiasottomarina diciannovesima Serie C girone A 9. Venezia ventesima in Serie C girone A

STAGIONE 1977 – 78

1. Lanerossi Vicenza seconda in Serie A 2. Verona decimo in Serie A 3. Udinese prima in Serie C girone A 4. Treviso sesto in Serie C girone A 5. Triestina settima in Serie C girone A 6. Trento decimo in Serie C girone A 7. Padova dodicesimo in Serie C girone A 8. Bolzano sedicesimo in Serie C girone A 9. Audace San Michele Extra diciannovesima in Serie C girone A.

LA MILANO – SANREMO TORNA IN RIVIERA

La Milano – Sanremo torna in Riviera, dopo il disgraziato 2020 con il divieto di transito per 13 comuni su 16 e la deviazione piemontese in una gara disputata eccezionalmente l’8 agosto.

Si torna nella tradizione.

Si correrà il 20 di marzo: unica variante, già sperimentata, non ci sarà il Turchino per via di una frana, così si passerà dal Giovo e da Sassello si scenderà ad Albisola: da lì Savona e poi i tre Capi, il Poggio, la Cipressa, l’arrivo in Via Roma.

Per noi il rinnovo di un’emozione sempre viva e sempre nuova.

Milano-Sanremo 1948: siamo tra Albenga e Alassio (sullo sfondo l’isola Gallinara);iI savonese Vittorio Rossello in fuga alla ruota di Fausto Coppi. A Sanremo sarà secondo alle spalle del grande Fausto

Una passione alimentata nel tempo dall’uso del mezzo: con la bicicletta, infatti, gli operai si recavano in fabbrica, i contadini nei campi, si spostavano le ragazze del popolo. La bicicletta fu decisiva nella Resistenza, grazie alle “staffette” indispensabili eroine nel rapporto tra i combattenti e la popolazione.

Per noi fin da ragazzi il giorno della “Sanremo” era quello della festa del grande ciclismo, quello che si aspetta sul ciglio della strada, con il giornale in mano rovesciato sulla pagine dei numeri per riconoscere i corridori e far festa alla carovana pubblicitaria.

Per noi ragazzi nati negli anni0’40 era il giorno più bello dell’anno: già al mattino si scendeva in strada con la Gazzetta dello Sport girata sulla pagina dei numeri pronti a riconoscere i nostri grandi campioni ed era una festa infinita con tanta gente sulle strade. Ricordiamo episodi clamorosi, veri e propri momenti di epopea del ciclismo. Fin dalla prima edizione, quella del 1907.

I ragazzi delle Fornaci aspettavano sdraiati per terra davanti alla Chiesa (Corso Vittorio Veneto non esisteva ancora) il passaggio dei corridori

Ecco Lucien Mazan detto Petit Breton. Le strade sono proprio quelle dell’epoca

Sdraiati per terra perché arrivando gli atleti assolutamente irriconoscibili per il fango poteva così valutare se il mezzo portava la ruota fissa e quella libera, quindi se fossero italiani o stranieri.

Ebbene in quel 1907, in via Saredo, accadde un fatto straordinario: fin da Pozzolo Formigaro, ben prima della salita del Turchino, era in fuga Gerbi, l’astigiano “diavolo rosso” che due anni prima nel 1905 aveva vinto la prima edizione del Giro di Lombardia.

Proprio alle Fornaci, Gerbi fu raggiunto da due corridori: il franco-argentino Lucien Mazan, che tutti conoscevano con lo pseudonimo di Petit Breton, con il quale poi passò alla storia del ciclismo, e l’altro francese Garrigou.A Sanremo, poi, Petit Breton infilò i compagni di fuga diventando così il primo vincitore della Classicissima.

I ragazzi delle Fornaci, però, lo seppero soltanto il giorno dopo dalla “Gazzetta dello Sport”: la radio non esisteva ancora e non seppero di aver assistito davvero al momento decisivo della corsa.

Nel tempo sono cambiate le strade, le biciclette, tutto il contesto organizzativo: il fascino, quello sì, è rimasto immutato. Quanto siano cambiate le cose lo dimostra la storia del passaggio dei corridori da Savona: punto cruciale, a lungo sede del rifornimento (tra Corso Mazzini e Corso Colombo): quando il Turchino rappresentava un ostacolo serio, le strade non erano asfaltate, la Colletta ed i Piani d’Invrea due salite mica male, la corsa si presentava già sotto la Torretta, con un suo volto ben definito, e quelli che, poi sui tre Capi (Mele, Cervo e Berta), si sarebbero giocati il primato al traguardo di Via Roma già presenti nel gruppo di testa.

Anzi è capitato che a Savona si presentasse, al comando, un solo corridore che poi, con una tirata unica, capace di arrivare primo a Sanremo: nel 1910, sotto la tormenta, il francese Cristophe transitò con un vantaggio di 15′ su Ganna, alle fine il secondo sarà diventato Cocchi in ritardo di 1 ora e 10′ (record della corsa); nel 1917 toccò a Tano Belloni (l’eterno secondo, quella volta primo), partire dai Piani d’Invrea accumulando a Savona 5′ di vantaggio su l’eterno rivale Girardengo staccato sul traguardo finale di 11’48”; Dodici mesi dopo, 1918, scenario invertito con “Gira”, l’omino di Novi, solo a Savona su Belloni (distacco 6′, diventati 13′ nella Città dei fiori).

Costante Girardengo, il primo “campionissimo”

Nel 1919, solitario passò Gremo con un solo minuto di vantaggio su Olivieri, di Campo Ligure: Gremo poi vinse con 2’13” di vantaggio, ancora su Girardengo; passiamo poi al 1927, quando toccò all’outsider Chesi (si parlò di favoritismi dovuti a simpatie politiche…) transitare nella nostra città con 1’30” di vantaggio su un altro gregario, Porzio. Poi, a Sanremo, Chesi, che correva in maglia nera, aveva accumulato 9′ di vantaggio, relegando al secondo posto il grande Alfredo Binda. Lo stesso Binda, nel 1929, sarà protagonista dell’exploit: solo a Savona e solo a Sanremo, imitato da Bovet nel 1931.

Il cellese Gepin Olmo (poi grande industriale del ciclo) infila i compagni di fuga e vince la Sanremo del 1935

I tempi però erano ormai irrimediabilmente cambiati ed era rimasto spazio per una sola impresa di questo genere: 19 Marzo 1946, il grande ciclismo riprende dopo la tragedia della guerra, ed è il giorno di Fausto Coppi. Il campionissimo, scattato con un pugno di audaci a Binasco, resta solo sul Turchino e al rifornimento di Corso Mazzini passa in vantaggio di 7′ sul francese Lucien Teisseire. Le posizioni si manterranno identiche a Sanremo, con la sola differenza che il vantaggio di Coppi era salito a 14′; il gruppo, con nell’ordine Mario Ricci, Gino Bartali, Severino Canavesi, Vito Ortelli e Adolfo Leoni, arrivò con un ritardo di 18′ e 30″. E l’indimenticabile Nicolò Carosio, radiocronista della corsa, disorientato per il distacco abissale accumulato dagli inseguitori, commentò così in diretta: “Primo classificato Fausto Coppi, in attesa degli altri concorrenti trasmettiamo musica da ballo”. Mitico.

Ecco Fausto Coppi solo sul traguardo di via Roma, il 19 Marzo del 1946.Coppi scattato a Binasco, appena abbassata la bandierina del via, lasciati i compagni di fuga sul Turchino, percorse da solo tutta la Riviera in un tripudio di folla, distaccando il secondo, il francese Lucien Teisseire, di un quarto d’ora. In quel giorno gli italiani ebbero davvero la sensazione che la guerra fosse finita, che si poteva anche pensare alle grandi imprese sportive.

Queste sono state quindi le occasioni in cui un uomo solo è rimasto in testa alla corsa da Savona a Sanremo: la tremenda giornata del 1947, quando da Savona passò da solo un carneade, tal Cecchi “detto lo scopino di Monsummano”: fu la grande giornata di Bartali, che passò con un ritardo di 20′, ma, sotto la pioggia scrosciante, si lanciò all’inseguimento e finì con il vincere la corsa; l’edizione del 1948, quando al rifornimento passarono in testa in quattro Bailo, l’italo-francese Camellini, Coppi ed il savonese Vittorio Rossello, fatto segno di grande entusiasmo da parte dei suoi concittadini (Savona, comunque, vanta due vittorie finali: Olmo 1935 e 1938). Rossello non riuscì nella grande impresa, ma alla fine fu secondo alle spalle di Coppi con ritardo di 5’17”.

Gino Bartali sotto il diluvio vince l’edizione del 1947

Insomma: il passaggio da Savona della Milano-Sanremo fornirebbe lo spunto per raccontare una infinità di storie: a dimostrazione del mutamento dei tempi diremo soltanto che, l’ultima volta che nel gruppo di testa c’era il futuro vincitore, correva l’anno 1982.Si trattava della prima occasione in cui fu scalata la Cipressa: da Savona, in testa passarono in 8 e fra loro c’era lo sconosciuto francese Gomez, che compì la grande impresa.

Aspettiamo il 20 marzo per tornare in strada a rivivere una delle più belle epopee del sempre magnifico sport della bicicletta.

L’EUROPA FA IL PIENO NELLE QUALIFICAZIONI AL MONDIALE 2022

Dieci gironi, 55 squadre nazionali. L’Europa, come la rana di Esopo, si gonfia a dismisura nelle qualificazioni per il Mondiale di calcio in programma in Qatar nel dicembre del 2022. C’è di tutto e di più. Le cosiddette big: Germania, Italia, Svezia, Portogallo, Olanda, Inghilterra, Belgio, ma tra le squadre di terza e quarta fascia fascia spuntano Azerbajgian, Lituania, Kosovo, Isole Faroe, Gibilterra, Cipro, Andorra e l’immancabiie San Marino. Importante è partecipare, potremmo dire. Un gigantismo partecipativo che va ben oltre De Coubertin e dei mutamenti geografici a fronte degli interessi economici di un calcio sempre più vorace e dipendente dalla linfa vitale dai diritti televisivi. 

Ed ecco i gironi di qualificazione della zona europea.

Girone A: Portogallo, Serbia, Irlanda, Lussembrugo, Azerbajgian

Girone B: Spagna, Svezia, Grecia, Georgia, Kosovo

Girone C: Italia, Svizzera, Irlanda del Nord, Bulgaria, Lituania

Girone D: Francia, Ucraina, Finlandia, Bosnia, Kazakistan

Girone E: Belgio, Galles, Repubblica Ceca, Bielorussia, Estonia

Girone F: Danimarca, Austria, Scozia, Israele, Isole Faroe, Moldavia

Girone G: Olanda, Turchia, Norvegia, Montenegro, Lettonia, Gibilterra

Girone H: Croazia, Slovacchia, Russia, Slovenia, Cipro, Malta

Girone I: Inghilterra, Polonia, Ungheria, Albania, Andorra, San Marino

Girone J: Germania, Romania, Islanda, Macedonia, Armenia, Liechtenstein.

MONDIALI ITALIA 1934

Questi i gironi di qualificazione della zona europea.

Gruppo 1: Svezia, Lituania, Estonia

Gruppo 2: Spagna, Portogallo

Gruppo 3: Italia, Grecia

Gruppo 4:Ungheria, Austria, Bulgaria

Gruppo 5: Cecoslovacchia,Polonia

Gruppo 6: Svizzera, Jugoslavia, Romania

Gruppo 7: Olanda, Irlanda, Belgio

Gruppo 8: Germania, Francia, Lussemburgo

Tra il 1934 e il 2022 si è quindi passati da 15 squadre a 55: una crescita dovuta anche all’estensione della internazionalizzazione del gioco con nazioni microscopiche che contendono il campo alle maggiori (San Marino, Gibilterra, Isole Faroe, Liechtenstein) e alla nuova geografia dell’Europa seguita alla caduta del Muro di Berlino e agli eventi successivi (anche drammatici se pensiamo alla scomposizione avvenuta nell’area balcanica).

I mondiali del 1934 furono i primi nei quali si svolsero i gironi di qualificazione: nella prima edizione svoltasi in Uruguay nel 1930 tutte le tredici squadre iscritte erano state ammesse alla fase finale.

Per ricordare allora quell’avvenimento riproduciamo di seguito i tabellini della prima partita giocata in ogni girone di qualificazione della zona europea.

La copertina del Calcio Illustrato con la cronaca della prima partita di qualificazione dell’Italia nei mondiali 1934: Italia – Grecia 4-0

Gruppo 1

Stoccolma 11 giugno 1933

Svezia – Estonia 6-2

Reti: autorete Tipner, Ericsson 2, L. Burke, T.Burke, Kass, Kuremaa, S.Andresson

Svezia: Krusberg, O.Andersson, S. Andersson, Persson, Johansson, E. Andersson, Olsson, T. Bunke, Ericsson, L.Bunke, Kroon al.Petterson

Estonia: Tipner, Einman, Tarimae,Reinko, Sillan, Parbo, Siimenson, Uukkivi, Kam (46′ Laasner) Kuremaa, Kass all. Rein

Arbitro: Johansen (Norvegia)

Gruppo 2

Madrid 11 marzo 1934

Spagna – Portogallo 9-0

Reti: Chaco, Langara (5, 1 rigore), Regueiro (2), Vantolrà

Spagna: Zamora, Zabalo, Quincoces, Cilauren, Marculeta, Fede, Vantolrà, Reguiero, Langara, Chaco, Gorostiza all. Salazar

Portogallo: Dos Reis (15’Amaro), Martins, Jurado, Nova (46’Serrano), Augusto Silva (35’Alvaro Pereira), Pinto, Mourao, De Mota, Mesquito, Pinga Lopes all. Dos Reis

Arbitro: Van Praag (Belgio)

Gruppo 3

Milano 25 marzo 1934

Italia – Grecia 4-0

Reti: Guarisi, Meazza (2), Ferrari

Italia: Ceresoli, Monzeglio, Allemandi, Montesanto, Monti, Fantoni II, Guarisi, Serantoni, Meazza, Rocco (45′ Ferrari), Guaita all. Pozzo

Grecia: Grammaticopulos, Chrisafoupolos, Kourandis, Chelmis, Danelian, Vikelidis, Mijakis, Angelakis, Vazos, Baltasis, Adrianopulos all.Nikolaidis

Arbitro: Mercet (Svizzera)

Gruppo 4

Sofia 25 marzo 1934

Bulgaria – Ungheria 1-4

Reti: Baykhucev, Sarosi I, Szabo (rigore), Toldi, Markos

Bulgaria: Dermonski (29′ Savov), Nikolov, Mtchlov, Gabrovski, Rafailov, Efremov, Angelov, Georgiev, Baykhucev, Lozanov, Panchev all. Foggle

Ungheria: Szabo (65′ Hada), Streneberg,, Kis, Palotas, Sarosi I, Szalay, Marcos, Vincze, Telecki, Toldi, G.Szabo all. Nadas

Arbitro: Xifando (Romania)

Gruppo 5

Varsavia 15 ottobre 1933

Polonia – Cecoslovacchia 1-2

Reti: Silny, Martyna (rigore), Pelcher

Polonia: Albansky, Martyna, Bulanov II, Kotlarzick II, Kotlarzick I, Mysiak, Krol, Matias II, Navrot, Pazurek, Maiewski all. Kalusza

Ceceslovacchia: Planicka, Burgr, Cyroki, Bouska, Cambal,Krcil, Pelcher, Silny, Nejedly, Puc, Rulc all. Petru e Tosar

Arbitro: Xifando (Romania)

Gruppo 6

Belgrado 24 settembre 1933

Jugoslavia – Svizzera 2-2

Reti: Krajc, Marianovic, Frigerio, Jaeggi IV

Jugoslavia: Spasic, Ivkovic, Tosic, Arsenjevic, Gaier, Marusic, Tirnacic, Marianovic, Krajc, Vujadinovic, Kokotovic all. Simonovic

Svizzera: Sechehaye,Minelli, Weuler I, Binder, Gilardoni, Bielser, Van Kanel, Jaeggi IV, Frigerio, Abegllen III, Jack all. Muller

Gruppo 7

Dublino 25 febbraio 1934

Irlanda . Belgio 4-4

Reti: Capelle, Van der Eynden (3), Moore (4)

Irlanda: Foley, Linch, Burke, Gaskin, O’Really, Kendrick, Kennedy, Byrne, Moore, O’Keele, Kelly

Belgio: Vanderweyer, Papaert, Smellincks, Van Ingelgen, Welkenhuysen, Bourgeis, Versjio, Bricheut, Capelle, Sayes, Vane der Eyden all.Coetink

Arbitro: Crewe (Inghilterra)

Gruppo 8

Città del Lussemburgo 11 marzo 1934

Lussemburgo – Germania 1-9

Reti: Rasselnberg (4), Wigolki, Albrecht, Mengel, Hohmann (3)

Lussemburgo: Loesch, Renier, Majerus, Fischer, Kieffer, Kremer, Walthener, Becker, Mengel, Ceib, Speicher

Germania: Bochloh, Hundt. Haringer, Janes, Szepan, Oehn, Albrecht, Wigold, Hohmann, Rasselnberg, Kobierski all. Nerz.

A 99 ANNI E’ SCOMPARSO ALDO DAPELO GRANDE IMPRENDITORE, SFORTUNATO “PATRON” DEL SAVONA IN SERIE B

29 giugno 1966: l’avvocato Piermario Calabria presenta alla Città Aldo Dapelo (terzo a destra) nuovo presidente del Savona FBC.

Se ne è andato la notte scorsa – nella nativa Genova – il ragionier Aldo Dapelo. Ha cenato la sera, s’è addormentato e non s’è più svegliato. Avrebbe compiuto 100 anni il prossimo 21 aprile.

Per la storia del calcio savonese, nei suoi punti più alti, Dapelo ha significato molto e deve essere ricordato al meglio.

Torniamo allora alla tarda primavera del 1966.

La prematura scomparsa del commendator Gadolla lascia il Savona Fbc senza guida e senza prospettive. La città non è in grado di sostenere il peso, diciamo di un’eredità bella e costosa come quella della promozione di Serie B. Risolve tutto Carlo Russo, leader dc di lungo corso, già braccio destro del presidente Segni, ministro delle Poste. La soluzione si chiama Aldo Dapelo, amministratore delegato della Fulgorcavi, sedi a Genova Bolzaneto e Latina, commesse in Italia e all’estero, fuoruscito dal Genoa dopo essere stato il patron dell’Andrea Doria, gran voglia di riscatto, così come “Gigione” Costa, doriano (deluso) di chiara fede. Attorno a Dapelo si coagula un gruppo fortissimo di imprenditori: “Gepin” Olmo, ex recordman dell’ora, re delle bici, stabilimento a Celle Ligure, Tardini, Bandettini di Poggio, Mondini.

Il “giorno più lungo” nella storia del Savona FBC. Savona – Genoa 1-0 con 19.000 spettatori, fra i quali 4.000 genoani scesi direttamente al Parco Doria con un treno speciale. Da sinistra in piedi: Piero Natta, Marco Fazzi, Carlo Pozzi, Luigi Ferrero, Pierino Prati, capitan Valentino Persenda. Accosciati: Umberto Ratti, Osvaldo Verdi, Eugenio Fascetti, Glauco Gilardoni, Angelo Spanio.

Savona era davvero una città diversa, socialmente coesa e “ricca”: davanti ai nostri occhi la folla presente nel palazzo comunale lungo lo scalone che porta in Sala Rossa nel momento in cui Piermario Calabria e Marietto Vagnola presentavano Aldo Dapelo al pubblico savonese.

Pubblico savonese che in quel momento affollava le gradinate del “Bacigalupo” con una media di 7-8.000 spettatori a partita, con punte di oltre 10.000 e vertici di 19.000 presenze con Juventus, Genoa, Sampdoria.

Dapelo era uomo di calcio e intenditore di calcio ma, rievocando quella stagione, non possono essere dimenticati errori fatali, soprattutto due: la scelta di un allenatore ancora inesperto con le prime squadre come Ercole Rabitti (un vero galantuomo, peraltro) e l’assetto difensivo carente nel portiere e nel libero. Assetto difensivo poi non risolto con il mercato di novembre, nel corso del quale però arrivarono a Savona due cannonieri del calibro di Prati e Gilardoni.

Quella però rimane una stagione da raccontare.La stagione 1966-67 è introdotta da una giornata storica. Savona-Juventus di Coppa Italia. Stadio Bacigalupo, 4 settembre 1966, giornata da estate piena, 20 mila spettatori arrampicati un po’ dappertutto, Nando Martellini appollaiato nei distinti per la registrazione tv da mandare in onda alle canoniche ore 19. La Juventus è quella di Anzolin, capitan Salvadore, Castano, Del Sol, De Paoli, Cinesinho, Menichelli. Il Savona è allenato da Ercole Rabitti, scuola bianconera, capitan Persenda, soprannominato Roccia, ed è tutto dire, prima del via avverte Menichelli: “Da qui non si passa..”. Finisce senza gol. Supplementari. Decide de Paoli dopo 6 minuti. Ma il Savona con un giovane Furino a centrocampo, l’anziano Zoppelletto a dirigere la difesa, l’esperto Fascetti in regìa, Benigni (figlio del comico Nuto Navarrini, da cui prenderà il nome anni dopo, e di una fascinosa soubrette della sua compagnia) all’ala sinistra, Marco Fazzi alla guida dell’attacco, pare pronto per la cadetteria. Ma così non è. A Catania, la “fatal Catania”, all’ultima giornata, si chiude l’avventura in Serie B.

Dapelo poi, con il suo gruppo, rimase a Savona molte stagioni fino al campionato 1971-72, profondendo anche molti sforzi finanziari e tecnici ma senza riuscire a raggiungere l’obiettivo del ritorno in Serie B.

Nel frattempo, allargati gli interessi industriali, proseguì nel calcio con due squadre intitolate alla sua azienda, la Fulgoracavi: una a Genova e l’altra a Latina.

Da Latina principiò il suo cammino da allenatore Eugenio Fascetti che a Savona nelle prime due stagioni della gestione Dapelo aveva interpretato da par suo il ruolo del regista a centrocampo.

Storie di altri tempi che ci rivivono nella mente in un lampo, mentre ci ha lasciato un grande protagoniste delle nostre migliori avventure.

E’ MANCATO FRANCO CAFFARATTI

.

Il Savona 1960-61: da sin., Ferrero, Nadali, Parodi, Cucchi, Ciglieri, Mariani, Caffaratti, Pellizzari (all.); accosciati, Perseu (mag.), Molina (mass.), Negri, Persenda M., Brancaleoni, Bianco, Doni

Questo inverno del nostro scontento chi ha portato via anche Franco Caffaratti, magnifico difensore del Savona negli anni del ritorno in Serie C, dell’inaugurazione dello Stadio Bacigalupo a Legino, dell’avvio di quel processo di crescita della società e della squadra biancoblu, promosso prima di tutti da Stefano Del Buono e Felice Pelizzari, che avrebbe poi condotto, a metà del decennio, all’ascesa in Serie B.

Franco era un difensore classicheggiate, dalla lunga falcata, molto corretto, dal grande stile nei movimenti.

Un grande amico dal sorriso sempre cordiale che con il clan savonese dell’epoca aveva sempre mantenuto rapporti molto stretti di intensa vicinanza.

Quando al Savona toccavano trasferte nel levante genovese non mancava mai all’appuntamento nel ricordo di quelli che erano ormai i “suoi” colori dopo la militanza giovanile nel Genoa.

Classe 1936 era approdato al Savona proprio dal Genoa con la stagione 1959-60: in tre stagioni aveva accumulato 48 presenze esordendo il 1 novembre 1959 in una amichevole contro la Sampdoria, subentrando nel secondo tempo a Valentino Persenda.

SAVONA – SAMPDORIA 0-2

reti: Milani, Toschi

Savona: Ferrero,Valentino Persenda (Caffaratti), Ballauco, Nadali, Ciglieri, Mariani, Bartolaccini, Merighetto, Frione (Ranzini), Turotti, Marchiandi

Sampdoria: Bardelli (Mencacci), Vincenzi (D’Assereto),Tomasin, Bergamaschi, (Delfino), Bernasconi, Vicini (Degrassi), Bolzoni, Ockwirk (Grabesu), Milani (Toschi), Skoglund (Recagno), Mora (Mainardi)

arbitro Politano di Cuneo

Esordio in campionato il 13 dicembre 1959 tredicesima giornata Serie C girone A

Legnano – Savona 1-0

rete: Luosi

Legnano: Montali, Corradi, Panara, Sassi, Parodi, Lamera, Bocchio, Crespi, Ive, Luosi, Cerri

Savona: Ferrero, Valentino Persenda, Caffaratti, Nadali, Ciglieri, Contin, Brocchi, Parodi, Corrado Teneggi, Merighetto, Farinelli

arbitro Bellotto di Pordenone

Ultima partita con il Savona FBC

domenica 14 gennaio 1962 sedicesima giornata campionato di Serie C girone A

Savona: Franci, Valentino Persenda, Caffaratti, Cucchi, Luciano Teneggi, Mariani, Brancaleoni, Parodi, Calegari, Negri, Giordano

Bolzano: Sartin, Rizzi, Provezza, Pollastri, Benin, Bacher, Bottazzi, Pisetta, Fiorani, Tabuzzi, Dazzi

Franco aveva stile, in campo e fuori. Dall’incedere classico. Piaceva ai tifosi e anche alle tifose: un tombeur des fammes con illustri epigoni da Brocchi a Pietrantoni, da Corucci a Pierino Prati protagonisti di un Savona che giocava divertendo e divertendosi dal campo alle serate al Lady Moon, night storico tra Savona e Albissola. Un negozio di calzature della famiglia a Genova, arrivava agli allenamenti con il bagagliaio dell’auto pieno di scarpe di lusso che vendeva a prezzi stracciati. Era un amico sincero e affettuoso con i più giovani, incontrandolo a trent’anni di distanza amava ricordare la sua esperienza a Savona a fianco di Valentino, Mino, Ilvo, Piero, Pucci, Bruno e Nanni, come la più bella della sua carriera. Non lo dimenticheremo.

SVOLTA EPOCALE: NASCE LA NUOVA CHAMPIONS LEAGUE

Champions League, si cambia. Dopo mesi di sussurri e grida, ecco, datata 9 dicembre 2020, la notizia della svolta: “È molto vicina la data di nascita della nuova Champions League. La prossima settimana la Uefa dovrebbe ufficializzare il nuovo format, che entrerà in vigore dall’edizione 2024-2025″. Sono trascorsi 65 anni dalla prima edizione della Coppa Europa, vinta dal Real Madrid (nella foto).  

L’idea prende spunto dal cosiddetto “Sistema svizzero”, creato a Zurigo a fine Ottocento per un torneo di scacchi e adottato attualmente dal campionato elvetico: creare un girone unico da 36 squadre, ognuna delle quali disputerebbe complessivamente 10 partite, cinque in casa e cinque in trasferta, tutte con avversari diversi, selezionati in base a un algoritmo che assomma potenziale e punti deboli di tutte e assegna a ognuna delle partecipanti un calendario omogeneo. Un sistema più complesso per il grande pubblico, ma che consentirebbe più frequenti scontri tra le grandi d’Europa.

Terminata questa fase, le 16 formazioni che hanno raccolto più punti avanzerebbero agli ottavi dando il via ai playoff, con sfide a eliminazione diretta. Gli accoppiamenti verrebbero stabiliti in base alla classifica della prima fase: la prima contro la 16ma, la seconda contro la quindicesima e così via. Le squadre classificate dal 17mo al 24mo posto finirebbero in Europa League.

Esiste anche una seconda ipotesi: 32 squadre raggruppate di soli quattro gironi da 8, con partite di andata e ritorno e successivi turni a eliminazione diretta. L’incognita, in questo caso, sarebbe però rappresentata dal numero di partite: 14 per squadra solo nella prima fase, contro le attuali 6″.

Così il disegno della Lega Europea si sta completando con i calendari decisi dall’algoritmo e i campionati nazionali declassati a gironi di qualificazione nel corso dei quali definire i parametri per la partecipazione al campionato europeo.

Naturalmente l’apporto quasi totale dal punto di vista economico sarà fornito dai diritti di trasmissione non più soltanto televisivi, ma anche attraverso tutti gli strumenti offerti dal web.

E’ il caso di affermare che sta calando un sipario e se ne sta alzando un altro e che gli elementi di continuità tra il vecchio football e questo nuovo spettacolo non saranno molti (considerato anche che le 5 sostituzioni hanno mutato le cose anche in campo, così come il VAR).

Si allargherà ancora il fossato tra le due concezioni: quella dello spettacolo riservato ai grandi club e le categorie minori: è finito anche il tempo in cui ci si sentiva un “tutto unico”, le partite dalla Serie A alla III categoria iniziavano alla domenica alle 15 ( salvo disponibilità dei campi) e l’annuario della FIGC metteva tutti dalla Juventus al Freccero, dall’Inter alla Priamar nello stesso volume.

Non vogliamo giudicare il nuovo format della Champions League.

Ci limitiamo a ricordare gli inizi della vecchia Coppa dei Campioni, quando la competizione era riservata esclusivamente alle squadre campioni dei vari paesi e si giocava ad eliminazione diretta con gare di andata e ritorno e in caso di parità spareggio in campo neutro.

Eccola qui la prima edizione della Coppa, nella stagione 1955 – 56.

Ottavi di finale

Squadra 1 Totale Squadra 2 Andata  Ritorno 
Sporting Lisbona5 – 8Partizan Belgrado3 – 32 – 5
Budapesti Vörös Lobogó 10 – 4Anderlecht6 – 34 – 1
Servette0 – 7Real Madrid0 – 20 – 5
Rot-Weiss Essen1 – 5Hibernian0 – 41 – 1
Djurgården 4 – 1Gwardia Warszawa0 – 04 – 1
AGF Aarhus 2 – 4Stade Reims0 – 22 – 2
Rapid Vienna6 – 2 PSV Eindhoven6 – 10 – 1
Milan 7 – 5Saarbrücken3 – 44 – 1

Quarti di Finale

Squadra 1 Totale Squadra 2 Andata  Ritorno 
Djurgården1 – 4Hibernian1 – 30 – 1
Stade Reims 8 – 6 Budapesti Vörös Lobogó4 – 24 – 4
Real Madrid 4 – 3Partizan Belgrado4 – 00 – 3
Rapid Vienna3 – 8Milan1 – 12 – 7

Semifinali

Squadra 1 Totale Squadra 2 Andata  Ritorno 
Real Madrid 5 – 4Milan4 – 21 – 2
Stade Reims3 – 0Hibernian2 – 01 – 0

FINALE



Parigi
13 giugno 1956
Real Madrid4  –  3Stade ReimsParco dei Principi  Arbitro Arthur Edward Ellis
Di Stéfano  14’
Rial  30,79’
Marquitos  67’ Marcatori  6’ Leblond
 10’ Templin
 62’ Hidalgo