La Libertà e Lavoro Speranza dei tempi d’oro. Si riconoscono tra gli altri i dirigenti Cacciabue e Titto Rebagliati (preso a braccetto tra Gino Cattardico e il maestro Sergio Sguerso), Antonio Murialdo, Livio Berruti, l’allenatore Natale Zamboni, il dirigente Sclano
di FRANCO ASTENGO
E’ quasi un atto dovuto, per la storia, per i protagonisti e tutti quanti ne fecero parte, esaminare in dettaglio tutte le squadre savonesi, comprese nella cinta daziaria della Città tra il ponte di Zinola e il Ritano del Termine, partecipanti al campionato di II Categoria tra il 1961-62 al 1969-70. Si cercherà anche, strada facendo, non soltanto di citare i protagonisti ma di raccontare anche qualche aneddoto. Allora, andiamo per ordine.
Campionato 1961 – 62
Classifica finale: Auxilium Alassio 30, Millesimo 28, Croce Bianca di Albenga 26, Villetta 20, Libertà e Lavoro Speranza 19, Ferrania 16, Bagni Italia 12, Nolese 9, Spotornese 7, Matuzia Sanremo 3.
Le savonesi sono tre: Villetta, Libertà e Lavoro e Bagni Italia e giostrano sul terreno della Valletta Samn Michele appena restituito interamente al calcio dopo un periodo nel quale era stato destinato all’atletica leggera.
Villetta: Turco, Giusto, Monti, Procopio I, Isetta, Ciappi, Manzino, Corsari, Fanelli, Pierucci II, Giordano “Maxian”; all. Ferro; d.t. Del Buono.
La Villetta, nel pieno della maturità societaria grazie all’accorta gestione dei fratelli Marino (la società organizza già da qualche anno lo spettacolare Trofeo Boggio), sta avviandosi a conquistare posizioni di grande prestigio. Squadra compatta, giocatori molto uniti, con il “filosofo” Del Buono a inventare tattiche. Indimenticabili, per noi, due protagonisti del calcio genuino di quei tempi purtroppo già scomparsi: il maratoneta Ciappi e l’ala “Maxian” Giordano, “il cappellaio matto” che per molti anni ha gestito appunto lo storico negozio di berretti e cappelli di Pastore all’imbocco di via Pia.
Libertà e Lavoro Speranza: Natali, Cagnasso, Santi, Cattardico, Sguerso, Murialdo, Ongaro, Frione, De Micheli, Livio Berruti, Pastorino.
La società del “Club” di Lavagnola, diretta da Cacciabue e da “Titto” Rebagliati, ha appena concluso un’avventura in Promozione e per diversi anni reggerà ancora il livello della Seconda categoria. Nella formazione-base autentici pezzi da novanta non soltanto per quel che riguarda il calcio ma la vita sociale, culturale, politica della Città. Sergio Sguerso, maestro, scrittore, consigliere comunale, ma anche allenatore della De Martino del Savona Fbc dei Frione, Ziliani, Pierucci, Faccio e Sergo, e Antonio Murialdo, futuro sindaco di Albisola Superiore e di Spotorno soltanto per fare degli esempi.
Bagni Italia: Fusero, Bottelli, Drago, Cervi, Falco, Sobrero, Calcagno, Tessitore, D’Harcourt, Rovere, Pilotti; all. Testa.
I Bagni Italia, casacca bianco-blu a quarti come quella antica dell’Andrea Doria, rappresentano in quel punto il quartiere delle Fornaci. Presidente è Beppe Muda, operatore al cinema Moderno e titolare del magnifico stabilimento balneare con annesso giardino e pista da ballo all’aperto situato subito appresso ai giardini Serenella, punto di riferimento (e non solo), tra spiaggia e juke box, nelle bollenti estati di quegli anni. In formazione il funambolico portiere Jean Fusero (tabaccheria di Piazza Diaz), il classico Dario Sobrero, motociclista di vaglia, e Calcagno, negozio di mercerie in Corso Vittorio Veneto. In panchina “Giulin” Testa gloria assoluta del Savona anni ’30-’40.
Campionato 1962 – 63
Classifica finale: Veloce 34, Garessio 32, Spotornese 30, Millesimo 27, Libertà e Lavoro Speranza 20, Nolese 20, Villetta 15, Croce bianca di Albenga 15, Ferrania 15, Bagni Italia 10, Cadibona 2.
Veloce: Cortese, Minuto Nuccio, Minuto Italo, Reggiori, Giusto, Grazzini, Lauretano, Benedetti, Tobia, Massucco, Bensi; all.Mucci, d.t. Besio.
Una sola stagione in Seconda categoria per la Veloce che risorge subito dalle ceneri della retrocessione. Assunta la presidenza da Stirner Palmieri (socio di Conti nell’Edildomus , dopo aver costruito Piazza martiri della Libertà si dedicheranno con successo ad Artesina), affidata la squadra al sagace vadese Rino Mucci, confermati Reggiori, Grazzini, Cortese, Giusto e Tobia con i veterani Lauretano, Massucco e Bensi la Veloce domina il campionato perdendo soltanto due partite, a Garessio e al “Bacigalupo” dalla sorprendente Spotornese di Bruno Marengo e Shad Rusticoni. I granata, alla fine, conquistano anche il titolo ligure superando per 2-0 la Forza e Coraggio di La Spezia.
Libertà e Lavoro Speranza: Negrini, Berruti II, Perata, Scarcia, Sguerso, Murialdo, Giamello, Arena, Berruti I, Lori, Gagna; all. Macciò.
I rosso-verdi lavagnolesi hanno rinnovato i ranghi, affidando la squadra ad Agostino Macciò che giocherà anche qualche partita tra i pali e in seguito allenerà per molte stagioni il settore giovanile del Savona. Spiccano all’attacco Lori (che andrà al Vado) e Gagna, con Giamello e il classico Gigi Scarcia (dalle tante squadre: Albisola, Altarese, Millesimo, Spotornese, Quiliano).
Villetta: Turco, Monti, Tagliavini, Procopio I, Isetta, Bosco, Iacovacci II, Iacovacci I, Fanelli, Procopio II, Capraro; all.Pacini.
In panchina si registra l’avvento di Emilio Pacini che dopo l’esperienza con il Dlf (la squadra dei ferrovieri) ha smesso di giocare e si rivela un trainer preparatissimo, il vero segreto di una Villetta dalle grandi ambizioni. Si lanciano i giovani, per questa stagione, Procopio II e Capraro che faranno faville al punto da essere acquistati dal magnate “Rizzetto” Bruzzone che intende portare la Nolese in Promozione, sulle orme del suo amico- rivale Bagnarino che è già riuscito nell’impresa in quel di Spotorno.
Bagni Italia: Berruti, Bottelli, Ricci, Drago, Falco, Cervi, Diana, Sobrero, Pilotti, Tessitore, Dabinovich.
Stagione difficile per i biancoblu, seppur con una buona intelaiatura, soprattutto per ragioni organizzative, anche se non si lascia nulla d’intentato lottando tutte le domeniche su ogni pallone.
Campionato 1963 – 64
Classifica finale: Spotornese 52, Garessio 41, Don Bosco Varazze 41, Villetta 38, Nolese 38, Millesimo 36, Libertà e Lavoro Speranza 25, Croce Bianca d’Albenga 25, Cadibona 24, Altarese 24, Don Bosco di Savona 23, Maremola Pietra Ligure 19, Priamar 11, Bagni Italia 10, Ferrania 9.
Stagione di grande crescita per questo campionato: le squadre savonesi sono addirittura 5, un record.
Villetta: Merciai, Nasi, Mombrini, Corsari, Procopio I, Lauretano, Iacovacci II, Iacovacci I, Fanelli, Bosco,Monti; all.Pacini.
In biancoceleste si schiera anche Giuan Nasi il prete-operaio del porto che aveva già fondato la Raphael. Pacini, sempre alla ricerca di nuove soluzioni tattiche, adotta il “libero”. Monti con il n. 11 si schiera “stopper” mentre alle spalle di tutti si muove “Picchi” Procopio.
Libertà e Lavoro Speranza: Grossi, Berruti, Perata, Pennino, Sguerso, Drago, Pastorino, Arena, Recagno II, Bensi, Berruti Livio; all. “Pavone” Morando.
Esordisce in panchina “Pavone” Morando che d’estate dirige la mitica orchestra dei Portuali al Torneo dei Bar: diventerà un personaggio di grande spessore nel nostro mondo inventandosi la squadra dei “Magnifici 7” nei grandi tornei notturni dei primi anni ’70. I lavagnolesi giocano un buon campionato rafforzati da un veterano di classe come Angelo Bensi arrivato dalla Veloce.
Don Bosco Savona: Olmeda, Filippi, Olivieri, D’Harcourt, Giometti I, Giometti II, Sibilio, Ghezzi, D’Harcourt, Cerisola, Pirami; all.Parodi.
Dopo tante stagioni trascorse nei campionati del Csi all’Oratorio Salesiano di Via Piave si decide per il grande salto in Seconda categoria. Vestono il biancorosso anche alcuni dei protagonisti dei grandi campionati disputati proprio nel Csi con la Fraternitas arrivata sfiorare il titolo regionale di categoria come Gianni Sibilio, laurea in legge, futuro direttore regionale dell’Inps a Torino, Trieste e Genova, Cerisola e Pirami, già colonna degli juniores biancoblu e della Carcarese. Un ottimo esordio quello dei donboschini.
Priamar: Bonanni, Ricci, Grasso, Tarditi, Caviglia, Martinengo, Spilimbergo, Bazzano, Sabatini, Bresciani, Siter; all. Ghersi.
Anche all’Oratorio Sacro Cuore si decide per salire in II categoria, dopo tre magnifiche stagioni disputate nella categorie giovanili con la “perla” della stagione precedente ’62- 63 che ha visto i rossoblu accedere alle finali provinciali di categoria. La squadra juniores però si è praticamente sciolta: Vasconi, Storti e Bonifacio sono passati alla Veloce, Bordegari al Savona, Godani, futuro docente al Liceo classico Chiabrera e creatore della compagnia teatrale studentesc dei “Coribanti”, è tornato all’amore fornacino perché nel frattempo è stata fondata la Judax, anche se ancora militante nei campionati del Csi. Tornano vecchi oratoriani di gran classe: “Pancho”Martinengo, brillante carriera cone informatore scientifico, e Raul Spilimbergo dalla Veloce, e “Ciatto” Bazzano dall’Altarese ma l’avvio nella categoria superiore è difficile.
Bagni Italia: Fusero, Bottelli, Cervi, De Tomin, Falco, Picone, Astengo, Sobrero, Pilotti (Diana) Rovere, Zuanni; all.Testa.
Ultima stagione per la scapigliata squadra fornacina. Le difficoltà organizzative si fanno insormontabili e alla fine della stagione la dirigenza (con Muda ci sono il panettiere Cavallone, Mario Ostinelli e l’ing. Ercoli della Ferrania) decideranno per un malinconico “lascio”. Una bella esperienza vissuta in prima persona soltanto alla fine.
Campionato 1964 – 65
Classifica finale: Nolese 43, Don Bosco Varazze 34, Carlin’s Boys 32, Dianese 30, Cadibona 27, Villetta 26, Priamar 24, Garessio 22, Don Bosco Savona 22, Millesimo 19, Carcarese 14, Soccorso Pietra Ligure 13, Libertà e Lavoro Speranza 12, Altarese 12.
Il campionato sale di tono estendendosi anche a ponente nella provincia di Imperia con l’avvento dei sanremesi Carlin’s e della Dianese, appena retrocessa dalla Promozione. Le savonesi sono quattro.
Villetta: Merciai, Gaggero, Mombrini, Iacovacci I, Procopio I, Monti, Iacovacci II, Duchini, Fanelli, Paltrinieri, Corsari; all. Pacini.
Emilio Pacini sta costruendo lo squadrone: da Albenga, dove ha giostrato per diversi campionati in Serie D dopo aver vestito la maglia del Savona, arriva alla Viletta don Lello Paltrinieri, altro prete di strada, super tecnico del centro campo dai tacchetti roventi nonostante l’abito talare. Un acquisto di super lusso.
Priamar: Porta, Ricci, Grasso, Risso, Tarditi, Nofroni, Avellino, Guglieri, Caviglia, Imberti, Siter; all. Ghersi.
La Priamar ringiovanisce e sale di classifica: esordiscono i giovani del vivaio curato con grande dedizione da Angelini nelle stagioni precedenti. Valore aggiunto, tra i pali, Fulvio Porta estremo difensore di classe in seguito a lungo tra i migliori a livello regionale con Pietra Ligure e Cairese.
Don Bosco Savona: Soletto, Drago, Olivieri, Bosio, Giometti I, Ghezzi, Sibilio, Morasso, D’Harcourt, Sanguineti, Badoino; all. Parodi.
Buona stagione anche per il Don Bosco ringiovanito nei ranghi. Dalla juniores del Savona sono arrivati l’eclettico Morasso e il velocissimo Cesare Badoino, all’epoca ala sinistra e in futuro luminare nella chirurgia della mano. Esordisce anche “Tatti” Sanguineti: da grande, dopo aver studiato alla scuola del Filmstudio di Mirko Bottero, sarà uno dei critici cinematografici più apprezzati d’Italia. Sibilio conferma le sue qualità tecniche degne di salire di categoria, ma il padre è irremovibile: “Devi finire l’università, altro che calcio”. Il calcio perde un buon giocatore, l’Inps guadagnerà un ottimo direttore.
Libertà e Lavoro Speranza: Negrini, Berruti, Perata, Nervi (“Scosse” dal suo mestiere di elettrauto esercitato in quel di Legino), Ravera (Pennino), Longagna, Pastorino, Arena, Bensi, Lori, Gagna; all. Morando.
Campionato modesto in quel di Lavagnola. Pesano difficoltà organizzative: Vadone con Sclano è approdato in quel di Spotorno e la dirigenza non trova soluzioni di ricambio. Per di più ha appeso le scarpe al chiodo il maestro Sguerso.
Campionato 1965 – 66
Classifica finale: Villetta 40, Dianese 36, Cengio 32, Auxilium di Alassio 31, Carlin’s Boys 30, Cadibona 29, Soccorso Pietra Ligure 27, Priamar 25, Garessio 24, Altarese 23, San Bartolomeo Cervo 22, Carcarese 18, Don Bosco Savona 14, Millesimo 10.
Dopo la Veloce nel 62- 63 tocca alla Villetta vincere il campionato rinnovando un trionfo savonese. Ma per le squadre della nostra città ci sono anche ombre: è l’ultima stagione per il Don Bosco e chiude i battenti anche la Libertà e Lavoro Speranza: tre dirigenti, Cacciabue, Rebagliati e Tibaldi e un solo allenatore, Morando, per prima squadra e settore giovanile, sono pochi e non c’è ricambio dalla società di Lavagnola. Inoltre, i rosso-verdi sono costretti a disputare il girone B a Genova, accentuando le difficoltà anche economiche.
Villetta: Merciai, Nasi, Mombrini, Lauretano, Procopio I, Galindo, Barbino, Jacovacci I, Fanelli, Piscopo II, Monti (Ciappellano, Gaggero, Calcagno, Corsari, Puzar, Jacovacci II, Bosco, Paltrinieri); all. Pacini.
Un trionfo per il club di via Montegrappa. Pacini ha a disposizione un’ampia rosa di titolari con giocatori di grande classe come Lauretano, il mastino Galindo, il bomber Fanelli, il futuro medico traumatologo Franco Jacovacci, Lello Paltrinieri. Una Villetta ammazza-campionato sale in Promozione.
Priamar: Porta, Ricci, Grasso, Vivarelli, Tarditi, Farulla, Imberti, Bresciani, Caviglia, Nofroni, Siter (Grossi, Risso, Longhi, Sabatini); all. Longhi.
Priamar sempre più giovane e sbarazzina: esordiscono dagli juniores Vivarelli (per lui purtroppo un doloroso ricordo) e Farulla. Si affermano definitivamente oltre al già citato Porta, Bruno Nofroni, Beppe Tarditi, Nanni Imberti e “Chidu” Caviglia, tutti usciti dal vivaio dell’Oratorio di don Vittorio Dietrich, indimenticabile cuore e anima dell’Oratorio del Sacro Cuore.
Don Bosco Savona: Bonanni, Filippi, Pozzi, Bosio, Giometti I, D’Harcourt, Nasi, Sibilio, Jacopino, Olivieri, Sanguineti (Giometti II, Bellomi I, Zerboni, Ravera, Patetta, Tarchini); all. Parodi.
Nonostante la messa in mostra di diversi giovani d’avvenire a questo punto (poi ci sarà una ripresa negli anni ’70) la storia del Don Bosco di Savona in Seconda categoria si chiude.
Libertà Lavoro Speranza: Goretti, Berruti, Perata, Reggiori, Storti, Palmieri, Rossi, Arena, Recagno II, Morasso, Longagna (Manotti, Danello, Astengo, Lisena, Vallieri); all. Morando.
Inserita nel girone di Genova una Libertà e Lavoro un po’ raffazzonata si batte onorevolmente. Molti dei protagonisti delle passate stagioni sono emigrati tra Vado e Spotorno e la situazione organizzativa è difficile. Ottime prestazioni di Reggiori, già promessa delle giovanili doriane, Storti e del recuperato Rossi oltre che del “marinaio” Palmieri. La squadra si piazza al sesto posto in un campionato vinto a sorpresa dal Don Bosco Varazze davanti ad Arenzano, Voltrese, Albaro Athletic, le mitiche Cavallette, e il G. Mora nelle prime posizioni.
Campionato 1966 – 67
Classifica finale girone A: Dianese 35, Garessio 28, Soccorso Pietra Ligure 27, Carlin’s Boys 26, San Bartolomeo Carvo 26, Auxilium Alassio 25, Taggese 25, Priamar 28, Calizzano 17, Borgio Verezzi 16, Judax 11, Leca d’Albenga 8.
Nel girone A, quello di Ponente, alla Priamar si affianca la Judax appena arrivata in Seconda categoria: le savonesi sono soltanto due.
Priamar: Porta, Imberti, Ricci, Reggiori, Grasso, Longhi, Not, Bosio, Sabatini, Caraccio, Siter; all. Reggiori.
Buon campionato per i rossoblu di Corso Colombo rafforzati da due acquisti di lusso: “Giuan” Reggiori che assume anche i compiti di allenatore (una carriera lunga e prestigiosa con Vado, Veloce, Sampdoria, Albisola) e Marcello Caraccio, squisite qualità tecniche, gran signore del centrocampo, che rientra nella Priamar dopo l’esperienza nel settore giovanile del Savona.
Judax: Vallega, Recchia, Ferrero, Nervi, Minuto, Angeleri, Contini, Rauso, Bosano, Ceva, Bonifacio; all.Ostuni.
Esordio assoluto per la squadra originata dall’oratorio San Luigi delle Fornaci e passata attraverso tanti campionati nel Csi. Dirige la baracca Mario Ostuni, factotum e grande appassionato che in seguito ricoprirà l’incarico di segretario del Savona Fbc. Ostuni è mancato giovanissimo lasciando un vero e proprio vuoto nel mondo del calcio savonese.
Campionato 1967 – 68
Classifica finale Girone A: Borgio Verezzi 46, Garessio 39, Ventimigliese 38, Soccorso Pietra Ligure 33, Leca d’Albenga 31, Taggese 28, Auxilium Alassio 28,Carlin’s Boys 26, Calizzano 26, Priamar 21, Judax 15, Ceriale 13, San Bartolomeo Cervo 9, Enel Albenga 7.
Priamar: Porta, Imberti, Farulla, Nofroni, Tarditi, Nervi, Longhi, Bresciani, Bensi, Caraccio, Siter (Ricci, Grasso); all. Pacini.
Alla Priamar arriva Emilio Pacini in panchina e la squadra migliora sensibilmente. Secondo tradizione sono sempre i giovani del vivaio a fornire la spinta maggiore ma ci sono anche i goal di un vecchio cannoniere come Angelo Bensi (Savona, Carcarese, Cairese, Libertà e Lavoro, Villetta).
Judax: Monaci, Patetta, De Luca, Massimiani, Godani, Ferrero, Rauso, Beruto, Bosano, Filippi, Bonifacio; all. Ostuni.
In campo i migliori virgulti delle Fornaci: il portiere Monaci, il centromediano Silvano Godani, fascinoso professore al Liceo Classico, inventore dei Coribanti e futuro assessore alla Cultura, il mediano “Pachin” Ferrero e il goaledor tutto sinistro Giuliano Bonifacio, già Priamar e Veloce.
Campionato 1968 – 69
Classifica finale (si è tornati al girone unico): Santa Cecilia Albisola 41, Andora 41 (spareggio a Pietra Ligure: Santa Cecilia 2 Andora 1), Auxilium Alassio 39, Taggese 38, Ceriale 37, Priamar 33, Millesimo 33, Freccero 26, Altarese 26, Colombo Cogoleto 24, Cadibona 23, Calizzano 18, Judax 14, Finalpia 13, Borghetto Santo Spirito 6, Enel Albenga ritirata alla fine del girone d’andata.
Le savonesi salgono a tre: con Priamar e Judax c’è anche il Freccero.
Priamar: Porta, Barbino, Siter, Imberti, Ricci, Grasso, Soletto, Nofroni, Caviglia, Caraccio, Moras (Grossi, Vivarelli, Tarditi, Mombrini, Bensi); all. Pacini.
Pacini imposta la miglior Priamar del periodo lanciando l’inossidabile e arcigna coppia di terzini Barbino-Siter ( il “lungo” Renato purtroppo da ricordare con affetto) e impostando il centrocampo sul faticatore Nofroni e il classicheggiante Marcello Caraccio, un altro che avrebbe meritato un’altra carriera calcistica, del resto sacrificata ad uno studio molto proficuo.
Freccero: Astengo II, Avellino, Pisà, Ferro, Peluffo, Crea, Recagno II, Oberto, Servetto, Sardo, Rusticoni (Ottonello, Vacca, Palmieri, Girgenti, Benelli, Balestrino); all. Tonoli; d.t. Astengo I.
Il piccolo bar di Via Paleocapa affronta la Seconda categoria dopo tante stagioni trascorse nei tornei estivi in Riviera e in Piemonte. La squadra è allestita grazie soprattutto alla generosità del cav. Bagnarino, presidente della Spotornese. Dai biancocelesti arrivano tre veri e propri “crack” per la categoria come Giorgio Peluffo, Alberto Sardo ed Ettore Rusticoni oltre ad un nugolo di giovani di valore: il portiere Peo Astengo, cresciuto con Fulvio Porta alla prolifica scuola dei portieri della Priamar, i terzini Antonio Avellino e Gianfranco Pisà, l’attaccante Michele Girgenti. Inoltre si recupera il “cervellone” di Marietto Oberto, brillante medico del San Paolo, e i goal di Attilio Servetto (altri due incancellabili ricordi).
Judax: Landucci, De Benedetti, Minuto, Storti, Ceva, Triolo, Contini, Beruto, Ravera, Damonte, Bosano (Bonanni, Incorvaia, Zucchero, Ranzato, Zaffarano, Guglieri, Angeleri); all. Nannipieri.
La Judax si rafforza con due tra i migliori fornacini di tutti i tempi “Detto”Storti e “Nuccio” Triolo oltre che con l’esperienza di Mino Damonte da Cogoleto. La squadra naviga nelle retrovie ma si tratta davvero di un girone di lusso.
Campionato 1969 – 70
Classifica finale: Colombo Cogoleto (rafforzato nientemeno che da Beppe Recagno e dal difensore-orafo Altobelli), 37, Borgio Verezzi 35, Arenzano 33, Judax 32, Priamar 32, Calizzano 25, Finalpia 22, Fulgor Loano 22, Millesimo 20, Freccero 18, Altarese 17, Cadibona 13, Borghetto Santo Spirito 5.
Judax: Spensatello, Filippi, Storti, Godani, Ceva, Incorvaia, Rauso, Damonte, Bosano, Boschi, Graziottini (Landucci, Ferrari, Triolo, Minuto); all. Pescio.
Una bellissima Judax messa su da Franco Pescio reduce dall’esperienza alla Villetta nella categoria superiore e approdato alle Fornaci in compagnia di Giuliano Spensatello, gran portiere e sempre vivo nel nostro ricordo. I due fanno la differenza e i fornacini compiono un vero e proprio salto di qualità.
Priamar: Porta, Ricci, Grasso, Mombrini, Tarditi, Farulla, Bosio, Nofroni, Soletto, Rodino, Imberti (Giordano, Sasso, Zunino, Ciappellano, Pastorino); all. Grasso.
Pacini è tornato alla Villetta in Prima categoria e assume le redini Roberto Grasso che, in seguito, potrà davvero essere considerato come l’anima, il cuore e la bandiera della società di Corso Colombo. Grasso ringiovanisce i ranghi immettendo forze fresche dal settore giovanile e conquista un piazzamento di prestigio.
Freccero: Astengo II, Faggioli, Bianchino, Palmieri, Peluffo, Romolo Varicelli, Bozzo, Benelli, Ettore “Shad” Rusticoni, Balestrino, Memè Novaro (D’Anna, Caviglia I, Caviglia II, Palmieri II, Giusto, Sterzati, Cagnetti); all. Astengo I.
Un passo indietro per il Freccero che ha perso molti titolari. Si pongono in luce alcuni giovani di classe fra i quali Osvaldo Bianchino che sarà titolare con il Savona Fbc negli anni ’70.