LORENZO MALAGRIDA E’ IL VENTESIMO SAVONESE A GIOCARE IN SERIE A

Ha esordito in serie A con la maglia della Sampdoria Lorenzo Malagrida, nato a Pietra Ligure il 24 ottobre 2003: è il ventesimo savonese a giocare in Serie A.

Un esordio sfortunato con la sconfitta per 0-2 subita a Bergamo, con un brivido per Lorenzo che si è visto, nei minuti finali, annullare un goal per fuorigioco di Quagliarella autore del tiro sulla cui respinta da parte del portiere atalantino Musso, Malagrida era riuscito con freddezza a infilare in rete con un colpo di testa.

Lorenzo Malagrida

Questi gli altri 19 savonesi arrivati alla massima serie dal momento dell’entrata in scena del girone unico.

. Non è un arido elenco di calciatori, ma una formidabile occasione per trovare e ripercorre storie e vicende umane oltre che sportive. Per tutti preme sottolineare le imprese, la vita e i differenti percorsi di Valerio Bacigalupo, Felice Levratto e Enrico Cucchi. Tre protagonisti che hanno onorato con serietà e dignità lo sport italiano e la loro terra.

Ecco l’elenco completo con dati statistici e qualche annotazione storica.

Manlio BACIGALUPO, nato a Vado Ligure il 5/9/1907, portiere. 185 presenze (con 275 goal subiti) con Genoa e Venezia (squadra con la quale ha vinto una Coppa Italia nel 1941-42, avendo come compagni di squadra Loik e Mazzola: Coppa  che Manlio aveva già vinto con il Genoa nella stagione 1936-36). U sciù Bacicin, mai dimenticato allenatore del Savona promosso in Serie B (1965-66), fu il capostipite di una dinastia di calciatori, fratello maggiore di Valerio di cui si scrive successivamente. Portiere atletico dai grandi mezzi fisici, per lunghi anni tra i migliori estremi difensori del campionato italiano. Nel periodo precedente all’istituzione del girone unico aveva vinto uno scudetto con il Torino (1927-28).

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Manlio Bacigalupo

Valerio BACIGALUPO, nato a Vado Ligure il 12 /3/1924, portiere cresciuto nel Vado, poi alla Cairese, lanciato ed esploso tra i pali del Savona nel difficile campionato di guerra 1942-43. Prestato al Genoa per il campionato di guerra Alta Italia ’43- 44 e ceduto definitivamente al Torino nell’estate del 1945 dal presidente biancoblu Stefano Del Buono dopo una trattativa svoltasi al Bar Splendid di Savona: 900 mila lire, l’incasso di una partita amichevole tra i biancoblu e i granata e 4 palloni (all’epoca preziosissimi) adocchiati dal segretario Leo Tarabella sul sedile posteriore dell’Ardea del presidente Novo che era arrivato a Savona accompagnato dal d.t. Egri Erbstein e dal commissario tecnico della Nazionale Vittorio Pozzo. Con i granata Valerio Bacigalupo ha disputato quattro campionati vincendo altrettanti scudetti con 97 presenze e 83 reti subite. Solo 5, purtroppo, le presenze in Nazionale. Un volo d’angelo interrotto dalla tragedia di Superga nel fatale 4 Maggio 1949. Una leggenda nel mito del Grande Torino.

Mario BO, nato a Savona il 4/12/1912, ala destra formato tascabile (alla Muccinelli, per intenderci), molto apprezzato al punto da disputare 248 partite in Serie A e segnare 56 reti. Nel periodo tra il campionato 1931-32 e quello ’42-43 Bo ha indossato le maglie del Torino (dove era cresciuto nelle fila dei celebri Balon-Boys allenati da Adolfo Baloncieri) della Juventus, del Genoa e dell’Ambrosiana Inter.

Giorgio BORGO, nato a Savona il 2/11/1912. Massimo cannoniere nella storia del Savona Fbc, Borgo tentò un’esperienza professionistica (era impiegato alla Scarpa e Magnano di via Fiume) con l’Alessandria. Esperienza poco felice, soltanto 6 presenze nella stagione ’34 -35. Nel dopoguerra allenatore della miglior Veloce di tutti i tempi, quella salita in IV Serie con il campionato ’54-55.

Ivo Brancaleoni, nato ad Alassio il 23/11/1931, terzino dalle grandi doti agonistiche, cresciuto nell’Alassio, poi alla Sestrese, protagonista in Serie A con Torino e Bari. Ottanta le presenze tra il campionato ’55/56 e quello ’60/61. Persona modesta, di grande umanità, tornato ad Alassio ha svolto l’attività di imbianchino e quella (in forma assolutamente dilettantistica) di allenatore-giocatore con l’Auxilium e il Leca d’Albenga.

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Ivo Brancaleoni, in granata torinista

Marco CARPARELLI, nato a Finale Ligure il 4/6/1976, attaccante dalle doti di velocità cresciuto nella Sampdoria. Esordiente in Serie A con i blucerchiati; nella massima serie ha giocato anche con Empoli e Siena (molti lo ricorderanno anche con il Genoa, ma in Serie B). 71 presenze, 12 reti tra il ’96/97 e il 2004/2005.

Enrico CUCCHI, nato a Savona il 2/6/1965, centrocampista, figlio di Pierino, indimenticabile gloria biancoblu, del Varese e della Lazio negli anni ’60. Un ricordo struggente per il nostro piccolo, grande Enrico scomparso giovanissimo per una malattia fulminante mentre era ancora in attività con il Ravenna.  Centrocampista classico dal gioco preciso,  era stato, nell’Inter, il preferito di Karl Heinz Rummenige che di lui diceva “dà la palla subito”. 163 presenze in Serie A e 16 reti con Inter, Fiorentina, Empoli e Bari. Tante presenze anche nella nazionale Under 21.

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Enrico Cucchi ai tempi dell’Inter

Luigi GUALCO, Alassio 4/3/1965. Altro roccioso difensore alassino protagonista in Serie A negli anni migliori nella storia della Cremonese dei Rampulla, Dezotti, Juary. Tra il torneo 89/90 e quello 95/96 130 presenze con i grigio rossi del presidente Luzzara con 11 goal.

Virgilio Felice LEVRATTO, nato a Carcare il 26/10/1904. Mito assoluto del calcio italiano, lo “sfondatore di reti (finale di coppa Italia 1922, Vado-Udinese 1-0); l’uomo davanti al quale scappavano i portieri (Italia-Lussemburgo 2-0 Olimpiadi di Parigi nel 1924). Nella Serie A a girone unico 196 presenze con 60 reti tra Genoa, Ambrosiana-Inter e Lazio. Allenatore di vaglia con Messina , Savona, Cuneo fu il secondo di Fulvio Bernardini (che gli affidò le cure del bomber Virgili) nella stagione 1955-56 quando i viola conquistarono il loro primo scudetto.

Michele MARCOLINI, nato a Savona il 2/10/1975, centrocampista. Virgulto di una celebre dinastia di calciatori dal nonno Roberto Longoni, protagonista assoluto nella storia del Savona FBC, al padre Antonio (Savona, Bari, Triestina, Cairese, Albenga), allo zio Paolo Longoni (Savona, Vado, Carcarese). Mezz’ala di classe dal tocco raffinato: 340  presenze in Serie A con 37 reti con Bari, Atalanta, Chievo. Attualmente allenatore della nazionale maltese.

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Michele Marcolini, in maglia Chievo

Christian PANUCCI,  Savona, 13/4/1973, difensore. Figlio d’arte (il padre Victor gran cannoniere con Savona, Albenga, Imperia, Asti, Monza, Pro Patria), cresciuto nel vivaio cittadino della Veloce, poi al Vado, scoperto da Bagnoli nel settore giovanile nel Genoa. Una carriera impressionante con 344 presenze in Serie A, 21 reti tra Genoa, Milan, Inter, Roma e Parma. Eclatante però la carriera all’estero: Real Madrid (una Liga e una Champions League), Chelsea, Monaco. Un palmarés ineguagliabile. Plurinazionale, ha partecipato ai Mondiali di Corea e Giappone 2002. Da allenatore ha svolto il ruolo di assistente del suo mentore Fabio Capello alla guida della nazionale russa ai mondiali brasiliani del 2014, poi allenatore della nazionale albanese, attualmente commentatore televisvo.

Luigi PENDIBENE, Savona, 17/9/1926 portiere. Cresciuto nel vivaio dell’oratorio salesiano di via Piave, in serie B con i biancoblu (esordio nel campionato ’42-43), portiere dal grande senso del piazzamento, specialista nel parare i rigori. In Serie A 68 presenze (123 reti subite) tra il torneo ’49-50 e quello ’57-58 con Palermo, Novara, Torino. Chiuso con il calcio ha svolto per molti anni la professione di ingegnere.

Paolo PONZO, Cairo Montenotte, 11/3/1973. Un altro capitolo doloroso, una ferita non rimarginata per gli sportivi savonesi rappresenta la sua improvvisa e immatura scomparsa nel 2013 mentre partecipava ad una gara di corsa in montagna nell’entroterra di  Loano. Giocatore generoso, grande e instancabile cursore, davvero non meritava di finire in quel modo in una giornata di tregenda con molti lati oscuri su organizzazione e soccorsi .In Serie A 43 presenze nel Modena tra il 2002 e il 2004.

Giuseppe RECAGNO, Varazze, 2/7/1937,  centrocampista. Giocatore di estrema tecnica ed intelligenza di gioco si è imposto in una Sampdoria “grandi firme” giostrando all’attacco con i vari Firmani, Mora, Ockwirk, Skoglund, Cucchiaroni, autentici miti blucerchiati. In Serie A con la Samp tra il 1956 e il 1961 con 55 presenze e 14 goal. Tornato a Varazze alla fine della carriera ha svolto l’attività di messo comunale indossando di nuovo la maglia nerazzurra della squadra locale e, successivamente, anche quella granata della Colombo di Cogoleto.

Giancarlo SALVI, Dego 25/2/1945, attaccante poi centrocampista, giocatore di talento, protagonista per lunghi anni con la Sampdoria e primattore con Salvi, Cristin e Francesconi del pronto ritorno dei blucerchiati in Serie A, in un trionfale campionato stagione ’66/67. Trasferito a Vicenza mutò ruolo trasformandosi in suggeritore per le magnifiche sgroppate del giovane Paolo Rossi, nella squadra di Giambattista Fabbri vice-campione d’Italia 1977-78. 313 presenze in Serie A con 41 reti tra il 1963- 64 e il 1978-79 con  Sampdoria, Milan (una stagione con poche partite nell’ombra di Gianni Rivera) e Lanerossi Vicenza.

Matteo SOLARI, Savona 27 /8/1977, centrocampista. Carriera sfortunata con un grave incidente quando militava con il Modena in Serie B. In Serie A una sola presenza nella Sampdoria, attuale allenatore della Cairese,

Luciano TENEGGI, Varazze 27/3/1941, difensore dalle non comuni doti atletiche (ottimo anche come giavellottista), cresciuto nella Veloce poi al Savona. In Serie A con il Torino, tra il 1962 e il 1965, con 20 presenze. Amico inseparabile di Gigi Meroni del quale condivideva le eccentricità suscitando qualche remora da parte del “Paron” Rocco.

Maurizio “Ramon” TURONE, Varazze, 27/10/1948, difensore di eccezionale taglia atletica, libero e stopper, cresciuto nel vivaio del Don Bosco Varazze poi al Genoa in Serie B. 227 presenze in Serie A con 4 reti con Milan, Catanzaro e Roma. Protagonista con la Roma di una drammatica partita a Torino avversaria la Juventus: un suo goal di testa, annullato ingiustamente e sul quale si discute ancora oggi, costò uno scudetto ai giallorossi.

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 Maurizio Ramon Turone nella Roma

Sthepan El Shaarawy, nato a Savona il 27/10/92, attaccante ancora in attività. Brillante e tecnico, cresciuto nel Legino del presidente Carella, esploso in Serie B con il Padova, ha già totalizzato 114 presenze in Serie A (esordio in Chievo-Genoa 0-1 il 2/12/2008) tra Genoa, Milan Roma, una lunga parentesi cinese dio njuovo Roma. 244 presenze in Serie A.20 partite in nazionale.

RICORDO DI NANNI DE MARCO

Alla Valletta; Nanni e Luciano Berio in prima fila, dietro Franco Astengo, Carlo Foglia e di spalle Ermanno Berio

Per Nanni for ever

di Franco Astengo

Sono ormai passati dodici anni ma il nostro ricordo non si spegne e come sempre cercheremo di fare almeno fino a quando potrà esserci possibile ricordiamo ancora il nostro Nanni.

Era il 28 gennaio 2011 quando fummo raggiunti da quella notizia che mai avremmo voluto conoscere. Nonostante tutto non abbandoniamo il ricordo, magari correndo un po’ da “isolati” per adoperare un termine ciclistico a lui tanto caro.

Questo nostro blog di memorie calcistiche (e non solo) della sua Savona, è dedicato a lui e a un altro indimenticabile, il nostro Peo.

Lo scopo è quello di impedire l’oblio, in una Città ormai dimentica della propria memoria e dei passaggi più importanti della propria storia. Si tratterebbe dell’oblio colpevole verso un grande protagonista della rinascita di Savona negli anni del dopoguerra, di un innovatore della comunicazione, di un costruttore di aggregazione non solo nel campo dello sport.

Certo non erano tutte rose e fiori: è il caso di ricordare il Nanni imperioso nell’espressione della sua volontà e dei suoi metodi, senza mediazione possibile se non esercitando l’arte della pazienza fine a se stessa.

Il Nanni delle verità immediate, senza mediazioni e senza sconti.

Verità scomode, a volte  esagerate, che, a volte, finivano con l’oltrepassare l’obiettivo provocando un’involontaria eterogenesi dei fini. Però emergeva il Nanni generoso, il Nanni capace di grandi sacrifici per riuscire ad organizzare ciò che aveva in mente da tempo, il Nanni combattente, tenace, capace di andare controcorrente, mai nelle retrovie, nello sport come nella vita, vissuta intensamente con a fianco la moglie Franca, compagna fedele, paziente, affettuosa e devota.

Due i grandi filoni di impegno per Nanni: lo sport ed il culto della “memoria storica” della Resistenza, cui lo aveva avviato il padre, il leggendario comandante Ernesto medaglia d’argento al valor militare per le imprese compiute durante la lotta di Liberazione.

Lo sport era stato per Nanni un veicolo eccezionale di attività in molti campi: prima di tutto quello agonistico, passando dal calcio (il Legino dalla maglia granata della fine anni 40, la Rinascita Fornaci) al ciclismo.

Aveva dimostrato doti non comuni nello sport della bicicletta: doti di classe e di intelligenza messi al servizio di una Fratellanza Leginese capace di dominare il campo, tra i dilettanti, fino a metà degli anni’50 (con Nanni, c’erano Giusto e Luciano Cirillo a comporre un vero “trio delle meraviglie): era risultato  vittorioso nel primo Giro della Provincia di Savona nel 1949, in due occasioni nella “classica” Savona – Somano, nella Coppa I Maggio che all’epoca rappresentava un momento di importanza assoluta nel calendario agonistico del ciclismo ligure.

Alla fine degli anni ’50 era tornato al calcio, questa volta come arbitro imponendosi come il numero uno in assoluto nella nostra provincia (atteggiamenti alla “Lo Bello” padre, aveva arbitrato tutte le finali più difficili dell’epoca, Portuali -Sabazia al Trofeo Arci, Savona-Vado juniores alla Coppa Bacigalupo: partite da far tremare i polsi).

Si affastellano i ricordi personali .

Assieme a Nanni ho assistito, all’interno del negozio di Ciarlo in via Paleocapa, dove all’epoca lavorava e controllava lo “struscio”, alla vittoria di Berruti nei 200 metri alle Olimpiadi di Roma’60; gli ho fatto il segnalinee assieme a mio fratello Peo, la prima e unica volta nella mia vita, quando gli toccò arbitrare una partita tra il DLF di Savona ed i Ferrovieri Francesi della Savoia; ho conteggiato, con lui, i primi punti delle schede di Savona-Goal, il concorso pronostici, altra sua esclusiva invenzione, lanciato da Riviera Notte e poi proseguito dal Secolo XIX e poi dalla “Stampa” nel corso di lunghi anni: soltanto piccoli esempi di tante cose.

Ho avuto anche l’onore di averlo lui come arbitro, io come giocatore in partite di campionato e di torneo. Arbitrò, sotto una pioggia torrenziale, un Torre Fornaci – Priamar B, assolutamente indimenticabile: ci stringemmo la mano al centro del campo, mentre diluviava (ma lui in quelle occasioni non faceva mai saltare il pallone: arrivava, faceva l’appello e si giocava senza alcuna esitazione), lui, il capitano della Torre, un altro amico indimenticabile  scomparso troppo presto come Marietto Oberto che era il capitano della Torre.

Nanni  poi arbitrò da par suo, espellendo “Pachin” Ferrero, mio vecchio compagno di scuola, terzino di rottura e alla fine toccò a noi della Priamar B prevalere grazie ad un’autorete di Mauro Allosia (in quell’occasione Andreino Penna non riuscì a mettere in pratica la sua celebre “mano de dios”).

Torre Fornaci – Priamar B era una partita spigolosa, un vero derby, che opponeva la squadra delle Fornaci a quella del confinante quartiere della Centrale: fornacini e centralini si affrontavano anche in interminabili battaglie a pietrate, ma di questo forse racconterà meglio l’amico Luciano almeno fino all’episodio di Dodo Vacca “ uomo bianco non avrai il mio scalpo”.

Per la verità la Priamar B, geograficamente, sconfinava un po’ anche oltre il ponte che segna il confine tra Corso Vittorio Veneto e Corso Colombo.

C’era chi, in Corso Colombo almeno fino al Prolungamento, pur di assicurarsi un posto da titolare (difficile da conquistare nella Priamar A dei Vasconi, Bordegari, Caraccio, Tarditi) preferiva aggregarsi alla formazione “cadetta”. Nanni era l’arbitro perfetto per quelle partite molto calde.

Sale dal cuore la commozione a ricordare mamma Anita e i suoi piattoni ricolmi di zucchine ripiene quando (ancora) con Luciano e mio fratello Peo ci recavamo a casa di Nanni in via Nizza per giocare “ai tappetti”: un subbuteo artigianale davvero divertente che si giocava su di un tavolo che il perfetto padrone di casa aveva allestito con tanto di tappeto verde, porte di plastica, tracciatura perfetta.

E la “Nitta” che ci diceva in dialetto : “ ho preparou in po de succhin pin. Cuscì tantu che zoughei mangei quarcosa”.

Come  non ricordare la giornata del 1 Maggio 1969 quando le sue “rappresentative” di seconda categoria furono rese “ufficiali” e si esibirono al “Bacigalupo” in una grande giornata di sport?

Quella delle Rappresentative fu una lunga e dura battaglia condotta contro i vertici federali (i “parrucconi” dell’epoca) che consentivano soltanto di formare quella di Promozione per il Trofeo Zanetti lasciando tutto in mano ai genovesi, cui Aime, Pesaro e Borzone da Savona si limitavano a fare da supporto.

Nanni, fedele al suo modo di essere e di vivere, si ribellò a quello stato di cose e impose le “nostre” Rappresentative, con l’aiuto di Luciano Berio, grande direttore provinciale delle Poste e sportivo di razza, primo savonese ad arrivare ai vertici del calcio ligure partendo da Savona.

Grazie a Berio si raggiunse un accordo tra Nanni e il dottoer Italo Ferrando, presidente della Federazione ligure e medico della Nazionale, e le rappresentative di Riviera Notte divennero ufficiali.

Per Nanni, infatti, era arrivata la stagione del giornalismo sportivo e dell’organizzazione

Era stato Nanni ad avviare il torneo dei Bar alla Valletta, a far costruire il Lazzaretti a Vado, quando, all’inaugurazione, il commissario Berardinetti ci scacciò suonando la carica perché non c’era il sottopassaggio come a San Siro, e il Levratto a Zinola messo su con il lavoro dei magnifici zinolesi, tanto “cattivi “ sul campo quanto generosi nella vita,da Adriano Scotto,a Cortese, da Lilli Achero, a Totto Cannizzaro.

Fu Nanni  ancora a sperimentare i tornei notturni a “7” al Sacro Cuore, premiato anche in quel caso da un pubblico d’eccezione e dalla partecipazione di squadre di tutta la provincia, da Varazze a Finale, con i magnifici 7 del “Pavone” Morando con Traversa, Monti, Borgo, Pierucci, Neuhoff; il Club Biancoblu con i fratelli Persenda, Ciccio Varicelli, Mariani, Ciglieri; il Bar Moderno di Finale con Settimio, Luciano Rescigno e il Bar Milano di Varazze con il compianto Barbarossa, Lupi, Calamano, Recagno.

Il giornalismo sportivo aveva voluto dire, all’inizio, “Riviera Notte”, la rivista per eccellenza dello sport savonese negli anni ’60, inventata da Marco Sabatelli, grande editore come suo fratello Norberto, con Luciano Angelini ed Enrico Fabbri, in un mix di entusiasmo ed esperienza .

Nanni si era misurato con il calcio minore, Seconda Categoria e settori giovanili che fino a quel momento non avevano avuto spazio nei quotidiani: la sua mitica Balilla arancione era diventata presenza fissa su tutti i campi. Fato e tabellini erano il suo regno, la sua forza. Un successo eccezionale che lo portò, poi, all’inizio degli anni ’70 al “Secolo XIX di cui è stato per lunghissimo tempo prezioso collaboratore.

Al “Secolo XIX” Nanni portò in dote non solo la parte giornalistica, ma anche quella organizzativa attraverso un’altra sua creatura “Lo Sportivo dell’Anno” (in seguito trasmigrò alla Stampa): la manifestazione nata per premiare quanti, nella nostra provincia, avevano onorato lo sport in tutte le discipline.

Si trattò di un successo eccezionale con grandi serate al Teatro Chiabrera e la presenza dei più grandi campioni del presente e del passato:un gioiello organizzativo di promozione per tutta la Città.

Le premiazioni erano una sua grande specialità (forse ereditata dall’esempio di un altro grande dello sport savonese : Stefano Del Buono) con il prezioso sostegno dell’insostituibile, generoso Franco Ferrarassa, orafo in via Pia..

Al termine dei tornei grandi feste danzanti al Serenella o sul tetto della Leginese e premi per tutti, anche per chi aveva totalizzato zero punti e incassato 50 goal. Ricordo una squadretta di ragazzi di Albisola, la Mark 3: Nanni non sapeva proprio come fare a premiare qualcuno, volenterosi ma molto scarsi, alla fine ci riuscì e mi assegnò il compito di consegnare la coppa ai valorosi.

Il suo capolavoro però era la premiazione del torneo dei Bar alla Valletta, nello scenario suggestivo del Serenella alle Fornaci (ex “location” dei Bagni Savona con gli Olimpia sede dell’elegante borghesia savonese degli anni ’30 – ’40).

Il torneo dei Bar alla Valletta San Michele rappresentava davvero la  massima manifestazione calcistica savonese del periodo, dove si trovavano tutti gli “assi” del calcio nostrano davanti a un pubblico degno almeno della Serie C e formazioni “all star” di grandissimo rilievo.

Ancora i libri: Nanni ha scritto  alcuni volumi fondamentali  per la storia della Resistenza e della Città durante la seconda guerra mondiale (“La guerra dei Savonesi”; “Ricordo di Gin Bevilacqua; “Savona: la città sotto le bombe” con Renzo Aiolfi), dello sport (tre volumi sulla storia del Savona Fbc con Mario Varicelli e Eugenio Di Vincenzo, un volume sulla storia del 150 anni dello sport savonese, la storia della vittoria del Vado nella coppa Italia 1921-22, la storia del Vado Fbc e quella della Veloce, sua ultima fatica) e del costume ( pensiamo al testo “100 savonesi raccontano le case chiuse”).

Nanni De Marco: poliedrico, versatile, dalla battuta facile e un po’ dissacrante. Impossibile racchiudere il personaggio in poche righe: il pensiero per chi lo ha frequentato e gli ha voluto bene va al vuoto che ha lasciato. e che nessuno è riuscito a colmare. E nemmeno ci ha provato.

Nanni e Riviera Notte

una grande avventura

                                                                           di LUCIANO ANGELINI

Ricordi Nanni (De Marco) e pensi a Riviera Notte. Ricordi Riviera Notte e pensi a Nanni. Lui, come ha così fedelmente ricordato Franco, infaticabile e indimenticabile cacciatore di risultati e formazioni, promotore e organizzatore di tornei, incontri di rappresentative, motore di manifestazioni e iniziative, una inesauribile passione enorme per lo Sport (da ciclista di ottimo livello ad arbitro di calcio dalle debordante personalità, alla Lo Bello, tanto per esemplificare e per chi se lo ricorda), era cuore, gambe e polmoni del settimanale che Marco Sabatelli aveva saputo trasformare in un formidabile esempio di editoria d’avanguardia, di coraggioso e fortunato esperimento diffusionale (record di vendite mai raggiunto e nemmeno eguagliato) e di raccolta pubblicitaria (grazie alla sfacciata intraprendenza di un indimenticabile Enrico Fabbri) capace di coinvolgere la Città in ogni suo spicchio di tessuto sociale ed economico sull’onda della passione sportiva senza limiti e senza gerarchie.

Nanni era un vulcano di idee. Un magma sempre in eruzione, debordante, insaziabile, talvolta scomodo per la sua fisicità nel porre, proporre e spesso imporre, gli argomenti che gli stavano a cuore. Ed erano tanti. Riviera Notte era il suo approdo ideale, il porto e se vogliamo il suo angiporto, l’editore Marco Sabatelli, guardato a vista dalla moglie Ninni,  il guardiano del faro che doveva guidarne la navigazione tra gli scogli di una redazione popolata da marpioni , Fabbri in prima linea, firme raffinate ed esperte come Ivo Pastorino e Pino Cava, ambiziosi quanto spericolati giovani virgulti sempre sul pezzo. Eravamo davvero in tanti a portare acqua al mulino della storica Tipografia Priamar, in piazza Vescovado: dai navigati Felice Peluffo, Edoardo Travi, Vittorio Bovolo e Piero Levratto, fratello del grande Felice, il goleador che sfondava le reti, agli entusiasti esordienti, o quasi, primo fra tutti l’indimenticato Angelo Regazzoni, Stefano Delfino, avviato ad una brillante carriera giornalistica e di manager teatrale, Pieraugusto Argo, Giancarlo Trincheri, L’amico Franco era già il predestinato playmaker di una squadra ben affiatata e compatta.

Nanni irruppe a Riviera Notte con il suo entusiasmo, la sua grande voglia di dare dignità al calcio considerato minore. Il gruppo fondatore era concentrato sul Savona Fbc, in quegli anni davvero una bella realtà e storia da raccontare in un esaltante susseguirsi di successi, e si temeva che la sua voglia di fare e a volta strafare di Nanni ci portasse via colonne di piombo (Gutenberg e i caratteri mobili, le linotype e la stampa a caldo erano pane e companatico della tipografia guidata abilmente da Aldo Gasco). Certo, le imprese del Savona erano sempre il piatto forte per il crescente e appassionato seguito della tifoseria (al “Bacigalupo” la media spettatori superò quota 8mila nella stagione di serie B, oggi siamo purtroppo alle poche decine, che tristezza, ma questo è un altro discorso), ma scoprimmo presto che era il contorno a dare sostanza e ulteriore appeal al giornale. E Nanni l’uomo giusto per richiamare interesse e simpatia attorno a Riviera Notte. Una specie di pifferaio magico che trascinava sportivi e lettori all’edicola e partecipare ai suoi referendum come Lo Sportivo dell’anno, a compilare le schedine del Savona Goal, un’intuizione diventata fenomeno virale. Le cronache, i tabellini delle squadre, i voti dei giocatori, novità assoluta per tutti i campionati, i profili di allenatori e dirigenti, le fotografie delle squadre dalla Promozione alla Terza categoria, senza dimenticare i campionati giovanili, misero in moto un fenomeno editoriale senza precedenti (e senza eredi, aggiungiamo oggi). Una foresta di dati, aneddoti e storie personali in cui solo Nanni riusciva a districarsi, ma soprattutto un patrimonio di conoscenze, amicizie (e anche qualche inimicizia per un voto troppo basso), collegamenti, collaborazioni.

Un’impresa che solo l’inesauribile entusiasmo di Nanni (senza dimenticare l’apporto di un prezioso nucleo di collaboratori “a zero lire”, peraltro come noi tutti) riusciva a garantire. Tra i molti pregi (e gli inevitabili difetti, non era un docile cherubino, basti ricordare le omeriche litigate con Renzo Aiolfi, uno che non la mandava a dire, suo coautore nel libro sui bombardamenti del ‘43) c’era quello di aver saputo trasformarsi in un vero e proprio testimonial itinerante di Riviera Notte e, diciamolo, di se stesso. Con la sua mitica Balilla arancione tutte le domeniche girava da un campo all’altro, dal primo incontro del mattino, all’ultima sfida della giornata quando calavano le ombre della sera. Sempre presente con qualsiasi tempo e in ogni stagione, fin dentro l’estate calda con i suoi irripetibili, giganteschi tornei. Non amava stare nell’ombra, in disparte. Protagonista mai comprimario. Cercava il contatto con la gente, piaceva la sua fisicità, il sapersi gettare nella mischia, mettersi in gioco. Era, come si diceva, un compagnone, simpatico, disponibile, ma anche incazzoso la sua parte. Un casinista organizzato, per dirla alla Fascetti. I lettori di Riviera Notte lo elessero “Sportivo dell’anno” in una delle tante edizioni, al pari di Valentino Persenda ed Italo Ghizzardi. Lui provò a fare spallucce, ma ne era fiero.

Nanni era Nanni. E andava preso com’era. Averlo ricordato dalle origini, con Riviera Notte, può significare e chiarire il suo percorso da venditore di frigoriferi e lavatrici nel negozio di Ciarlo in via Paleocapa, accanto al negozio di dischi del violinista Bessone, a cronista della Seconda categoria e dei campionati giovanili, poi, gradino dopo gradino, giornalista a pieno titolo, organizzatore di eventi, fondatore del Santuario degli sportivi alla Madonna del Monte, scrittore e storico capace di spaziare dallo Sport alla Resistenza, come testimoniano i suoi numerosi libri. Molto ha fatto, molto ha dato. Impegnato e impegnativo. La Città gli è debitrice. Ma noi non lo abbiamo dimenticato. E par di vederlo arrivare con la sua Balilla arancione per portare l’ultimo tabellino dell’ultima partita della giornata. Ciao Nanni.

I MIGLIORI UNDER 20 PER IL 2023

L’IFFHS, Federazione Internazionale di Storia e Statistica del Calcio, ha stilato la formazione ideale dei giocatori Under 20 per l’anno solare 2022. Un 3-4-3 stellare, in cui il campionato più rappresentato è la Bundesliga con ben cinque esponenti. Quattro giocano nella Liga, uno in Premier League e uno in Ligue 1. Nessun italiano e nessun giocatore della nostra Serie A figura invece nella Top 11

Portiere: GAVIN BAZUNU

  • Club: Southampton
  • Nazionalità: irlandese
  • Anno di nascita: 2002

Difensore: PIERO HINCAPIÉ

  • Club: Bayer Leverkusen
  • Nazionalità: ecuadoriana
  • Anno di nascita: 2002

Difensore: JOSKO GVARDIOL

  • Club: Lipsia
  • Nazionalità: croata
  • Anno di nascita: 2002

Difensore: NUNO MENDES

  • Club: Paris Saint-Germain
  • Nazionalità: portoghese
  • Anno di nascita: 2002

Centrocampista: GAVI

  • Club: Barcellona
  • Nazionalità: spagnola
  • Anno di nascita: 2004

Centrocampista: EDUARDO CAMAVINGA

  • Club: Real Madrid
  • Nazionalità: francese
  • Anno di nascita: 2002

Centrocampista: PEDRI

  • Club: Barcellona
  • Nazionalità: spagnola
  • Anno di nascita: 2002

Centrocampista: JUDE BELLINGHAM

  • Club: Borussia Dortmund
  • Nazionalità: inglese
  • Anno di nascita: 2003

Attaccante: JAMAL MUSIALA

  • Club: Bayern Monaco
  • Nazionalità: tedesca
  • Anno di nascita: 2003

Attaccante: KARIM ADEYEMI

  • Club: Borussia Dortmund
  • Nazionalità: tedesca
  • Anno di nascita: 2002

Attaccante: ANSU FATI

  • Club: Barcellona
  • Nazionalità: spagnola
  • Anno di nascita: 2002

LA SERIE B 2010-2015: RISORGE L’ATALANTA ZEMAN RIPORTA IL PESCARA IN SERIE A ( terza parte)

L’Atalanta festeggia il ritorno in Serie A

La Serie B nelle cinque stagioni tra il 2010 e il 2015 è ricca di contenuti tecnici e sportivi, ma anche di personaggi, soprattutto allenatori, che tra future grandi firme e mestieranti di lungo corso hanno caratterizzato con alterne fortune gli ultimi 20 anni del calcio italiano: Zeman al Pescara, Antonio Conte al Siena, Sarri all’Empoli, Ventura al Torino, Maran al Vicenza, Novellino, Nicola, Cagni, Cosmi, Colantuono, Iaconi, Calori, Di Francesco). Il campionato 2010-2011 sancisce il definitivo ritorno dell’Atalanta di capitan Doni in Serie A. L’anno dopo si registra il fenomeno-Pescara guidato da Zeman, allenatore anti sistema, con la Sampdoria promossa ai play off, come avverrà per il Bologna nella stagione 2014-2015. C’è anche da registrare, tra le numerose meteore, la storica e fin qui unica presenza del Portogruaro nella serie cadetta.

Questo il quadro completo della Serie B nelle cinque stagioni della prima metà degli anni ’10 del XXI secolo.

CLASSIFICHE

2010-2011

Atalanta 79, Siena 77, Novara 70, Varese 68, Padova 62, Reggina 61, Livorno 59, Torino 58, Empoli 57, Modena 55, Crotone 54, Vicenza 54, Pescara 53, Cittadella 51, Grosseto 51, Sassuolo 51, Ascoli 50, Albinoleffe 49, Piacenza 48, Triestina 40, Portogruaro 40, Frosinone 38

2011-2012

Pescara 83, Torino 83, Sassuolo 80, Verona 78, Varese 71, Sampdoria 67 (promossa con i play-off), Padova 63, Brescia 57, Juve Stabia 57, Reggina 55, Crotone 52, Modena 52, Bari 50, Grosseto 49, Ascoli 49, Cittadella 48, Livorno 48, Empoli 47, Vicenza 44, Nocerina 40, Gubbio 32, Albinoleffe 30

2012-2013

Sassuolo 85, Verona 82, Livorno 80, Empoli 73, Novara 64, Brescia 62, Varese 60, Modena 55, Ternana 53, Bari 53, Padova 53, Crotone 53, Spezia 51, Cesena 50, Cittadella 50, Juve Stabia 50, Reggina 49, Virtus Lanciano 48, Vicenza 42, Ascoli 41, Pro Vercelli 33, Grosseto 28

2013-2014

Palermo 86, Empoli 72, Latina 68, Cesena 66 (promosso in serie A con i play-off), Modena 64, Crotone 63, Bari 63, Spezia 62, Siena 61, Virtus Lanciano 60, Avellino 59, Carpi 59, Brescia 59, Trapani 57, Pescara 52, Ternana 51, Cittadella 47, Varese 47, Novara 44, Padova 41, Reggina 28, Juve Stabia 19

2014-2015

Carpi 80, Frosinone 71, Vicenza 68, Bologna 68 (promosso in Serie A con i play-off), Spezia 67, Perugia 66, Pescara 61, Avellino 59, Livorno 59, Bari 54, Trapani 53, Ternana 51, Latina 50, Virtus Lanciano 50, Pro Vercelli 49, Crotone 48, Modena 47, Entella 47, Cittadella 44, Brescia 42, Varese 35, Catania 49 (retrocessa per illecito sportivo).

FORMAZIONI

Albinoleffe 2010-2011: Layeni, Garlini, Sala, Bergamelli, Piccinini, Bombardini, Mingazzini, Hetemaj, Foglio, Torri, Grossi (Offredi, Luoni, Salvi, Passoni, Zenoni, Girasole, Pesenti) all. Mondonico

2011-2012: Offredi, Salvi, Bergamelli, Piccinni, Cristiano, Girasole, Laner, Previtali, Foglio, Germinale, Cocco (Tomasig, D’Aiello, Regonesi, Tauguardeau, Pacilli, Hetemaj, Torri) all. Salvioni

Ascoli 2010-2011: Guarna, Gazzola, Marino, Nicolucci, Calderoni, Lupoli, Moretti, Di Donato, Giorgi, Cristiano, Fecszen (Maurantonio, Ciofani, Capogrosso, Ulinao, Capace, Romeo, Dombiua) all. Castori

2011-2012: Guarna, Scalise, Ciofani, Peccarisi, Faisca, Tomi, Parfait, Pederzoli, Di Donato, Soncin, Papa Waigo (Maurantonio, Pasqualini, Andjelokovic, Sbaffo, Ilari, Falconieri, Gerardi) all. Silva

2012-2013: Gomis, Ricci, Faisca, Legittimo, Scalise, Di Donato, Loviso, Russo, Pasqualini, Soncin, Zaza ( Maurantonio, De Sanctis, Conacchioli, Capace, Graham, Gragnoli, Feczsin) all. Silva

Atalanta 2010-2011: Consigli, Bellini, Talamonti, Capelli, Peluso, Ferriera Pinto, Barreto, Delvecchio, Doni, Marilungo, Ruopolo (Frezzolini, Ferri, Basha, Padoin, Bonaventura, Bjielanovic, Tiribocchi) all. Colantuono

Avellino 2013-2014: Terraciano, Izzo, Fabbro, Bittante, Pisacane, Schiavon, Galabinov, Arini, Milesi, Castaldo, Ciano ( Seculin, Aberto, Decarli, Angiulli, D’Angelo, Togni, Soncin, Biancolino, Ladriere) all. Rastelli

2014-2015: Gomis, Fabbro, Piscane, Chiosa, Arini, D’Angelo, Regoli, Schiavon, Bittante, Comi, Castaldo (Frattali, Zito, Sbaffo, Konè, Angeli, Almici, Mokolulu, Soumarè, Trotta) all. Rastelli

Bari 2011-2012: Lamanna, Crescenzi, Claiton, Polenta, Garofalo, Bogliacino, De Falco, Scavone, Forestieri, Kutozov, Stojan ( Korpivec, Masi, Cavanda, Rivaldo, Bellomo, Galano, Romizi) all. Torrente

2012-2013: Lamanna, Ristovski, Ceppitelli, Claiton, Sabelli, Defendi, Polenta, Sciaudone, Iunco, Caputo, Ghezzal ( Pena, Altobelli, De Falco, Aprile, Galano, Tallo, Fedato) all. Torrente

2013-2014: Guarna, Ceppitelli, Polenta, Sabelli, Calderoni, Fossati, Joao Silva, Sciaudone, Lugo, Galano, Defendi ( Pena, Chiosa, Samnick, Zanon, Romizi, Leonetti, Cani, Varela, Beltrami) all. Alberti

2014-2015: Guarna, Sabelli, Benedetti, Rada, Calderoni, Donati, Schiattarella, Donati, Boateng, Galano, Ebaugua (Donnarumma, Salviato, Filippini, Camporese, Romizi, Minali, Defendi, De Luca, Caputo) all, Nicola

Bologna 2014-2015: Coppola, Mbaye, Maietta, Masina, Gastaldello, Matuzalem, Sansone, Zucolini, Laribi, Buchel, Cacia ( Da Costa, Oikomuokou, Garics, Ferrari, Ceccarelli, Casarini, Troianiello, Mancosu, Improta) all.Lopez

Brescia 2011-2012: Arcari, Martinez, De Maio, Caldirola, Zambelli, Martina Rini, Salamon, Mandorlini, Da Prelà, El Kaddouri, Jonathan ( Leali, Zoboli, Dallamano, Vaas, Cordova, Piovaccari, Ferczins) all. Calori

2012-2013: Arcari, Zambelli, De Maio, Caldirola, Daprelà, Finazzi, Budel, Rossi, Sodinha, Scaglia, Corvia (Cragno, Rosso, Caracciolo, Arias, Benali, Mitrovic, Fofana) all. Calori

2013-2014: Cragno, Freddi, Coletti, Camigliano, Zambelli, Scaglia, Benali, Grossi, Valoti, Lasik, Budel ( Arcari, Lancini, Kukok, Saba, Ntow, Finazzi, Mandorlini, Juan Antonio, Corvia) all. Iaconi

2014-2015: Arcari, Tonucci, Budel, Da Silva, Di Cesare, Zambelli, Benali, Sestu, Quaggiotto, Corvia, Caracciolo (Andrenacci, Lancini, Scaglia, Ntow, H’maidat, Gargiulo, Morosini, Bentivoglio, Sodinha) all. Calori

Carpi 2013-2014: Colombi, Pesoli, Legati, Letizia, Gagliolo, Porcari, Acosty, Di Gaudio, Ardemagni, Bianco, Memushaj ( Kovackis, Sperotto, Kiakis, Sarzi, Romangoli, Bertoni, Mbakogu, Sgrigna) all. Vecchi

2014-2015: Gabriel, Struna, Letizia, Poli, Romagnoli, Bianco, Porcari, Di Gaudio, Pasciuti, Lollo, Inglese ( Maurantonio, Modolo, Pasini, Sabbioni, Gatto, Laner, Molina, Lasagna, Pugliese) all.Castori

Catania 2014-2015: Gillet, Sauro, Capuano, Ceccarelli, Chrapek, Rinaudo, Odjer, Mazzotta, Sciaudone, Castro, Rosina (Ficara, Terraciano, Del Prete, Parisi, Piermarteri, Jankovic, Di Grazia, Rossetti, Lovric, Barisic) all. Marcolin

Cesena 2012-2013: Campagnolo, Ceccarelli, Volta, Tonucci, Consolini, Parfait, Djokovic, Defrel, Succi, Tabanelli, Granoche (Ravaglia, Morero, Brandao, D’Alessandro, Giandonati, Graffiedi, Rodriguez) all. Bisoli

2013-2014: Rossini, Volta, Krajnic, Consolini, Renzetti, Cascione, Belinghieri, Marilungo, Defrel, Gagliardini, De Feudis ( Iglio, Halassan, Bongura, Camporese, Yabre, Garritano, Succi, Moncini all. Bisoli

Cittadella 2010-2011: Villanova, Manucci, Nocentini, Melucci, Marghesan, Magallanes, Volpe, Musso, De Gasperi, Gabbiadini, Nassi (Pierobon, Teoldi, Gorini, Carra, Cartieri, Di Roberto, Piovaccari) all. Foscarini

2011-2012: Cordaz, Ciancio, Martinelli,Pellizer, Scardina, Vitofrancesco, Paolucci, Schiavon, Di Roberto, Di Carmine, Maah (Pierobon, Gorini, Marchesan, Branzani, Bellanzini, Job, Busellato) all. Foscarini

2012-2013: Cordaz, Sosa, Gasparetto, Pellizer, De Vito, Busellato, Paolucci, Schiavon, Minesso, Di Carmine, Dumitru (Pierobon, Vitofrancesco, Biraghi, Ciancio, Baselli, Di Roberto, Di Nardo) all. Foscarini

2013-2014: Di Gennaro, Scaglia, Pellizer, Pecorini, Alborno, Busellato, Djuric, Rigoni, Paolucci, Surraco, Paulo Dentello (Pierobon, Gasparetto, Coly, Marino, Colombo, Pugliese, Lora, Donnarumma, Jiday ) all. Foscarini

2014-2015: Pierobon, Barreca, Scaglia, Capplletti, Camigliano.Rigoni,Minesso, Paolucci, Kupisz, Coralli, Stanco (Valentini, De Leidi, Donazzan, Benedetti, Busellato, Gerardi, Sgrigna, Bazzofia, Schenetti) all. Foscarini

Crotone 2010-2011: Belec, Crescenzi, Vinetot, Migliore, Abbruzzese, Eremo, Galardo, De Giorgio, Cutolo, Russotto, Curiale (Bindi, Mazzotta, Tedeschi, Loviso, Ginestra, Djuric, Caetano)all. Menichini

2011-2012: Bindi, Correia, Vinetot, Abbruzzese, Mazzotta, Maiello, Eramo, Florenzi, Sansone, Caetano, Djuric (Belec, Tedeschi, Galardo, Loviso, Pettinari, De Giorgio, Ciano) all. Drago e Galluzzo

2012-2013: Caglioni, Del Prete, Checcucci, Lisi, Matute, Mazzotta, Crisetig, Eramo, Gabionetta, Ciano, Maiello (De Luca, Migliore, Vinetot, Galardo, Addae, Pettinari, De Giorgio) all. Drago

2013-2014: Gomis, Suagher, Ligi, Del Prete, Mazzotta, Matute, Ishak, Cataldi, Crisetig, Bernardeschi, De Giorgio (Secco, Cremonesi, Meola, Ferrari, Galardo, Saric, Giannone, Diop, Pettinari) all. Drago

2014-2015: Cordaz, Claiton, Ferrari, Martella, Zampano, Dezi, Matute, Maiello, Torregrossa, Ciano, Stoian (Stojanovic, Gigli, Galardo, Saba, Balasa, De Giorgio, Ricci, Padovan, Rabusic) all. Drago

Empoli 2010-2011: Handanovic, Tonelli, Stovini, Marzorati, Gotti, Moro, Musacci, Valdifiori, Nardini, Forestieri, Coralli (Pelagotti, Moro, Signorelli, Brugman, Saponara, Soriano, Laurito) all. Aglietti

2011-2012: Pelagotti, Vinci, Stovini, Regini, Gorzegno, Zè Eduardo, Moro, Coppola, Lazzari, Tavano, Michelidze ( Dossena, Chiara, Brugman, Buscè, Gallozzi, Dimitru, Maccarone) all. Aglietti

2012-2013: Bassi, Laurini, Pratali, Regini, Accardi, Moro, Valdifiori, Croce, Saponara, Maccarone, Tavano ( Pelagotti, Romeo, Gigliotti, Bationo, Signorelli, Shkiladze, Pucciarelli) all. Sarri

2013-2014: Bassi, Tonelli, Rugani, Hisay, Mario Rui, Valdifiori, Verdi, Maccarone, Tavano, Moro, Eramo (Pelagotti, Martinelli, Accardi, Barba, Castiglia, Signorelli, Ronaldo, Shekelidze, Pucciarelli) all. Sarri

Entella 2014-2015: Paroni, Iacoponi, Cesar, Belli, Ligi, Volpe, Di Tacchio, Staiti, Sforzini, Mazzarani, Masucci (Ayoub, Lanini, Troiano, Ferreira, Botta, Battocchio, Rozzi, Lanini, Cutolo) all. Prina

Frosinone 2010-2011: Frison, De Maio, Guidi, Minelli, Bianco, Pestrin, Beati, Carriello, Cesaretti, Baclet, Zigoni (Vaccarecci, Ben Djuma, Terranova, Biso, Grippo, Masucci, Stellone) all. Campilongo

2014-2015: Zappino, Crivello, Russo, Blanchard, Matteo Ciofani, Gori, Gucher, Soddimo, Paganini, Daniel Ciofani, Dionisi (Pigliacelli, Cosic, Fraiz, Pamic, Frara, Satana, Sammarco, Lupoli, Carlini) all. Stellone

Grosseto 2010-2011: Narciso, Petras, Rincon, Federici, Mora, Crimi, Asante, Caridi, Vitiello, Sforzini, Immobile (Mangiapelo, Turati, Giallombardo, Defendi, Tachdisis, Papa Waigo, Alfageme) all. Serena

2011-2012: Narciso, Petras, Padella, Olivi, Giallombardo, Esposito, Jadid, Crimi, Mancini, Alfagene, Sforzini (Viotti, Calderoni, Antei, Consonni,Caridi, Keko, Lupoli) all. Ugolotti

2012-2013: Lanni, Donati, Padella, Barba, Calderoni, Mandorlini, Delvecchio, Soddimo, Mancino, Som, Piovaccari ( Franza, Cosenza, Crimi, Brugman, Lupoli, Gimenez, Coulibaly) all. Moriero

Gubbio 2011-2012: Donnarumma, Briganti, Cottafava, Mario Rui, Benedetti, Sandreani, Nkwinko, Raggio Garibaldi, Bozzofia, Ciofani, Gaffriedi ( Farabbi, Farina, Caracciolo, Boisfer, Guzman, Mastronunzio, Ragatzu) all. Simoni

Juve Stabia 2011-2012: Seculin, Baldanzeddu, De Bode, Molinari, Di Cuonzo, Scozzarella, Raimondi, Mezavilla, Zito, Danilevicius, Sau (Colombi, Biraghi, Cappelletti, Caserta, Mbakougo, Tarantino, Falcinelli) all, Braglia

2012-2013: Seculin, Baldanzeddu, Martinelli, Zito, Murolo, Mezzavilla, Ijday, Caserta, Verdi, Bruno, Acosty (Nocchi, Scognamiglio, Gorzegno, Di Cuonzo, Suciu, Improta, Cellini) all. Braglia

2013-2014: Benassi, Romeo, Lanzaro, Di Nunzio, Zampano, Liviero, De Falco, Doukara, Mezzavilla, Sowe, Baraye (Viotti, Ciancio, Piccioni, Giandonato, Suciu, Falco, Montini, Di Nardo, Parigini) all. Braglia

Latina 2013-2014: Iacobucci, Brosco, Cottafava, Esposito, Viviani, Ristovski, Halassan, Paolucci, Jonathas, Crimi, Bruno (Tozzo, Bruscagin, Milani, Gerbo, Morrone, Ricciardi, Ghezzal, Jefferson, Cisotti) all. Breda

2014-2015: Di Gennaro, Bruscagin, Brosco, Dellafiore, Viviani, Crimi, Ristovski, Halassan, Valiani, Sowe, Oudmjadi ( Farelli, Figliomeni, Angelo, Bidaoui, Jaadi, Bouhna, Paolucci, Litteri, Ammari) all. Iuliano

Livorno 2010-2011: De Lucia, Salviato, Miglionico, Knezevic, Pieri, Schiattarella, Luci, Iori, D’Alessandro, Belinghieri, Dionisi (Mazzoni, Bernanrdini, Lambrughi, Parravicini, Antunes, Tavano, Danilevicius) all. Novellino

2011-2012: Bardi, Salviato, Bernardini, Sini, Lambrughi, Filkor, Luci, Belingheri, Siligardi, Dionisi, Paulinho (Vono, Meola, Barone, Morosini, Schiattarella, Bigazzi, Bernacci) all. Madonna

2012-2013: Mazzoni, Bernardini, Emerson, Schiattarella, Decarli, Gentsoglogu, Dunca, Lambrughi, Belingheri, Siligardi, Paulinho (Fiorillo, Gemiti, Salviati, Ceccherini, Molinelli, Dionisi, Dell’Agnello) all. Nicola

2014-2015: Mazzoni, Lambrughi, Bernardini, Ceccherini, Gemiti, Maicon, Biagianti, Appelt Pires, Jankovic, Vantaggiato, Siligardi ( Bastianoni, Gonelli, Belinghieri, Moscati, Rivas, Rafati, Djokovic, Galabinov, Jefferson) all. Gelain

Modena 2010-2011: Alfonso, Milani, Diagouraga, Perna, Tamburini, Giampà, Colucci, Signori, Mazzarano, Greco, Pasquato (Guardalben, Wagner, Rullo, Velardi, Gilioli, Cani, Stanco) all. Bergodi

2011-2012: Caglioni, Nardini, Diagouraga, Carini, Milani, De Vitis, Della Bona, Signori, Di Gennaro, Greco, Ardemagni (Guardalben, Bassoli, Ricchi, Jefferson, Perna, Fiandaca, Stanco) all. Bergodi

2012-2013: Colombi, Nardini, Andelkovjc, Perna, Minarini, Sturaro, Moretti, Osuij, Pagano, Ardemagni, Piscitella (Manfredini, Gulan, Signori, Mazzarani, Lazarevic, Stanco, Maiorino) all. Marcolin

2013-2014: Pinsoglio, Cionek, Marzorati, Gozzi, Manfrin, Molina, Garofalo, Babacar, Granoche, Salifu, Bianchi ( Costantino, Calapai, Minarini, Nardini, Mazzarani, Dalla Bona, Burrai, Stanco, Mangni) all. Novellino

2014-2015: Pinsoglio, Calapai, Gozzi, Cionek, Rubin, Schiavone, Martinelli, Signori, Granoche, Garritano, Fedato (Manfredini, Zucchini, Salifu, Guidali, Acosty, Ferrari, Beltrami, Marsura) all. Pavan e Melotti

Nocerina 2011-2012: Concetti, Pomanti, Rea, Di Maio, Figliomeni, Bruno, Barusso, Merino, Catania, Farias, Negro (Russo, De Franco, Laverone, Pagano, Mingazzini, Parola, Castaldo) all. Auteri

Novara 2010-2011: Ujkani, Gheller, Lisuzzo, Ludi, Gemiti, Marianini, Porcari, Rigoni, Motta, Bertani, Pinardi (Fontana, Centurioni, Coubronne, Scavone, Parola, Rubino, Gonzalez) all. Tesser

2012-2013: Bardi, Perticone, Lisuzzo, Ludi, Crescenzi, Marianini, Buzzegoli, Pesce, Gonzalez, Seferovic, Fernandes ( Kosicky, Ghiringhelli, Parravicini, Faragò, Motta, Rubino, Lazzari) all. Aglietti

2013-2014: Kosicky, Perticone, Vicari, Crescenzi, Lambrughi, Genevier, Sansovini, Marianini, Laner, Manconi, Lazzari ( Tomasig, Radakovic, Ludi, Golubivic, Parravicini, Lepellier, Rubino, Gonzalez, Rocca) all. Aglietti

Palermo 2013-2014: Sorrentino, Munoz, Vitiello, Maresca, Stevanovic, Lazaar, Dybala, Vazquez, Bolzoni, Barreto (Ujkani, Pisano,Daprelà, Milanovic, Troianiello, Verre, Ngoy, Lafferty, Belotti) all. Iachini

Padova 2010-2011: Cano, Crespo, Fortin, Cesare, Renzetti, Cuffa, Ronaldo, Bovo, Rinaldo, De Paula, Vantaggiato (Menegon, Trevisan, Legati, Gallozzi, Italiano, El Shaarawy, Ardemagni) all. Calori

2011-2012: Pelizzoli, Donati, Legati, Trevisan, Renzetti, Bovo, Milanetto, Cuffa, Bentivoglio, Ruopolo, Cacia ( Perin, Franco, Portin, Marcolini, Italiano, Lazarevic, Hellenius) all. Dal Canto

2012-2013: Silvestri, Rispoli, Legati, Trevisan, Renzetti, De Feudis, Iori, De Vitis, Cutolo, Babacar, Farias ( Calderoni, Dellafiore, Viviani, Jelenic, Longato, Bonazzoli, Raimondi) all. Colomba

2013-2014: Mazzoni, Santacroce, Benedetti, Ceccareli, Di Matteo, Iori, Vantaggiato, Cuffa, Musacci, Improta, Melchiorri (Nocchi, Vinicius, Moretti, Bonaiuto, Pasa, Rocchi, Pasquato, Diakite) all. Serena

Perugia 2014- 2015: Koprivec, Goldaniga, Comotto, Giacomazzi, Faraoni, Verre, Taddei, Rizzo, Vinicius, Falcinelli, Fabinho ( Amelia, Lo Porto, Crescenzi, Baldan, Nielsen, Nicco, Fossati, Parigini, Ardemagni) all. Camplione

Pescara 2010-2011: Pinna, Del Prete, Olivi, Mengoni, Petterini, Gessa, Tognozzi, Verratti, Bonanni, Giacomelli, Sansovini (Bartoletti, Diamoutene, Capuano, Soddimo, Berardocco, Ganci, Maniero) all. Di Francesco

2011-2012:Anania, Zanon, Romagnoli, Capuano, Balzano, Nielsen, Verratti, Cascione, Sansonvini, Immobile, Insigne (Ragni, Bocchetti, Martin, Soddimo, Gessa, Konè, Maniero) all. Zeman

2013-2014: Pelizzoli, Schiavi, Zauri, Salviato, Rossi, Sforzini, Brugman, Zuparic, Politano, Ragusa (Belardi, Cosic, Fiorito, Bovo, Nielsen, Caprari, Cutolo, Maniero, Mascara) all. Cosmi

2014-2015: Fiorillo, Zampano, Zuparic, Salamon, Rossi, Politano, Bjarnason, Selasi, Memushaj, Melchiori, Sansovini ( Aldegani, Pulcino, Boldor, Abecasis, Brugman, Gessa, Caprari, Pettinari, Paolucci) all. Baroni

Piacenza 2010-2011: Cassano, Zenoni, Zammuto, Rickler, Anaclerio, Avogadri, Catinali, Cofie, Guerra, Cacia (Donnarumma, Conteh, Mei, Mandorlini, Volpi, Guzman, Piccolo) all. Madonna

Portogruaro 2010 -2011: Rossi, Esposito, Franceschini, Madaschi, Cibocchi, Tarana, Schiavon, Scozzarella, Cunico, Scarpa, Altinier ( Furlan, Cristante, Cardin, Memushaj, Giacobbe, Scapuzzi, Gerardi) all. Agostinelli

Pro Vercelli 2012-2013: Valentini, Modolo, Borghese, Ranellucci, Sini, Erpen, Genevier, Eppelt Pires, Cristiano, Eusepi, Ragatzu ( Miranda, Germano, Scavone, Rosso, De Silvestro, Iemmello, Greco) all. Braghin

2014-2015: Russo, Germano, Cosenza, Scaglia, Coly, Scavone, Fabiano, Belloni, Castiglia, Di Roberto, Marchi (Viotti, Bani, Milesi, Liviero, D’Alessandro, Emanuello, Sprocati, Luppi, Beretta) all. Scazzola

Reggina 2010-2011: Puccion, Adejo, Cosenza, Acerbi, Colombo, De Rose, Tedesco, Castiglia, Rizzato, Bonazzoli, Viola ( Kovaksik, Giosa, Barillà, Rizzo, Sarno, Zizzari, Campagnaro) all. Atzori

2011-2012: Zandrini, D’Alessandro, Freddi, Emerson, Angella, Rizzato, Rizzo, Viola, Castiglia, Ceravolo, Ragusa (Belardi, Cosenza, Marino, Colombo, Melara, De Rose, Viola) all. Gregucci

2012-2013: Baiocco, Adejo, Ely, Di Bari, Antoniazzo, Colucci, Barillà, Hetemaj, Bombagi, Gerardi, Campagnacci ( Facchin, Bergamelli, Rizzato, Armellino, D’Alessandro, Di Michele, Comi) all. Dionigi

2013-2014: Pigliacelli, Adejo, Lucioni, Maicon, Foglio, Strasser, Dumitru, Di Michele, Dall’Oglio, Barillà,Sbaffo ( Zandrini, Ipsa, Bochiewcz, Di Lorenzo, Frascatore, Contessa, Pambou, Gerardi, Fischnaller) all. Zanin e Gagliardi

Sampdoria 2011-2012: Romero, Berardi, Gastaldello, Rossini, Costa, Munari, Krsticic, Soriano, Juan Antonio, Pozzi, Eder ( Da Costa, Foggia, Volta, Gentsoglogu, Lackzo, Bertani, Pellè ) all. Atzori poi Iachini

Sassuolo 2010-2011: Pomini, Rea, Rossini, Bianco, Donazzan, Valeri, Mignanelli, De Falco, Riccio, Bruno, Catellani (Bressan, Piccioni, Bocchetti, Consolini, Fusani, Martinetti, Quadrini) all. Gregucci

2011-2012: Pomini, Marzorati, Piccioni, Bianco, Rea, Gazzola, Magnanelli, Valeri, Longhi, Sansone, Missiroli ( Bassim, Bruno, Consolini, Cofie, Troianiello, Bianchi, Boakye, Marchi) all. Pea

2012-2013: Pomini, Gazzola, Bianco, Marzorati, Longhi, Missiroli, Mignanelli, Troiano, Troianiello, Pavoletti, Catellani ( Pigliacelli, Antei, Frascatore, Bianchi, Boakye, Masucci, Berardi) all. Di Francesco

Siena 2010-2011: Coppola, Vitiello, Rossettini, Terzi, Del Grosso, Vergassola, Bolzoni, Brienza, Larrondo, Calaiò, Reginaldo (Farelli, Ficagna, Genevier, Sestu, Kamata, Mastronunzio, Caputo) all. Conte

2013-2014: Lamanna, Dellafiore, Giacomazzi, Belmonte, Angeli, Spinazzola, Rosseti, Valiani, Vergassola, Rossini, Pulzetti ( Farelli, Ceccarelli, Feddal, Milos, D’Agostino, Schiavone, Cappelluzzo, Fabbrini, Scapuzzi) all. Beretta

Spezia 2012-2013: Iacobucci, Schiavi, Pasini, Madonna, Benedetti, Bovo, Musacci, Di Gennaro, Mario Rui, Sansovini, Antenucci (Russo, Piccini, Romagnoli, Lollo, Albaraccin, Pilchmann, Okaka) all. Cagni

2013-2014: Leali, Lisuzzo, Bianchetti, Madonna, Migliore, Scozzarella, Giannetti, Ferrari, Schiattarella, Bellomo, Catellani ( Valentini, Datkovic, Seymour, Magnusson, Carrozza, Orsic, Gentosoglou, Ebagua, Ciurria) all. Mangia

2014-2015: Chichizola, Luna, Datkovic, Milos, Piccolo, De Las Cuevas, Situm, Batum, Brezovic, Nenè, Catellani (Nocchi, Madonna, Migliori, Valentini, Acampora, Jaunde, Kvrizic, Giannetti, Cisotti ) all. Bjelica

Ternana 2012-2013: Brignoli, Ferraro, Fazio, Lauro, Dianda, Scozzarella, Miglietta, Botta, Ragusa, Litteri, Alfagema (Ambrosi, Vitali, Brosco, Masi, Carcuro, Sinigaglia, Maniero) all. Toscano

2013-2014: Brignoli, Ferronetti, Farkas, Lauro, Rispoli, Miglietta, Antenucci, Litteri, Gavazzi, Zito, Nolè ( Sala, Fazio, Meccariello, Viola, Maiello, Russo, Paparusso, Ceravolo, Avenatti) all. Tesser

2014-2015: Sala, Meccariello, Fazio, Bastrini, Popescu, Viola, Russo, Crecco, Milinkovic, Ceravolo, Avenatti (Gava, Janse, Vitali, Ferronetti, Valjent, Gavazzi, Dugandzig, Dianda, Palumbo) all. Tesser

Torino 2010-2011: Rubinho, D’Ambrosio, Di Cesare, Ogbonna, Zavagno, Lazarevic, De Vezze, De Feudis, Sgrigna, Bianchi, Antenucci (Bassi, Cavanda, Budel, Zanetti, Stevanovic, Pagano, Pellicori) all. Lerda

2011-2012: Benussi, Darmian, Ogbonna, Glik, Parisi, Vives, Iori, Stefanovic, Antenucci, Meggiorini, Oduamadi ( Morello, D’Ambrosio, Di Cesare, Basha, Surraco, Bianchi, Sgrigna) all. Ventura

Trapani 2013-2014: Nordi, Pagliarulo, Terlizzi, Ferri, Rizzato, Pacilli, Mancosu, Basso, Iunco, Ciaramitaro, Caccetta (Marcone, Dai, Priola, Martinelli, Garufo, Nizzetto, Feola, Abate) all. Boscaglia

2014-2015: Gomis, Caldara, Perticone, Lo Bue, Terlizzi, Zampa, Falca, Feola, Nadarevic, Abate, Curiale (Marcone, Dai, Pagliarulo, Martinelli, Rizzato, Ciaramitaro, Aramu, Lombardi, Malele) all. Boscaglia

Triestina 2010-2011: Colombo, D’Ambrosio, D’Aiello, Malagò, Longhi, Antonelli, Gissi, Dettori, Testini, Taddei, Marchi (Viotti, Briosco, Bariti, Filkor, Miramontes, Longoni, Godeas) all. Salvioni

Varese 2010-2011: Zappino, Pisano, Pesoli, Claiton, Pugliese, Concas, Corti, Correa, Carrozza, Ebagua, Neto Pereira (Moreau, Camisa, Armenise, Osuij, Tripoli, Alemao, Pinto) all. Sannino

2011-2012: Bressan, Cacciatore, Troest, Terlizzi, Grillo, Zecchin, Filipe Gomes, Kurtic, Rivas, Neto Pereira, Granoche (Moreau, Pucino, Camisa, Nadarevic, Plasmati, Martinetti, De Luca, Damonte) all. Maran

2012-2013: Bressan, Pucino, Troest, Marino, Franco, Zecchin, Konè, Corti, Lazaar, Juan Antonio, Martinetti (Bastianoni, Struna, Fiammozzi, Damonte, Filipe Gomez, Ferreira Pinto, Scapuzzi) all. Castori

2013-2014: Bressan, Rea, Trevisan, Fiammozzi, Trevisan, Grillo, Blasi, Pavoletti, Barberis, Caetano, Di Roberto, Oumadi ( Bastianoni, Laverone, Spenholfer, Damonte, Cristiano, Falcone, Tremolada, Neto Pereira, Bjelanovic) all. Gautieri

2014-2015: Perucchini, Borghese, Rea, Simic, Corti, Fiamozzi, Cristiano, Capezzi, Falcone, Miracoli, Forte (Birighitti, Luoni, De Vito, Blasi, Kurtisi, Barberis, Zecchin, Culina, Jakomovski) all. Dionigi

Verona 2011-2012: Rafael, Cangi, Maietta, Ceccarelli, Scaglia, Russo, Esposito, Halfredsson, Jorginho, Juanito, Ferrari ( Frattali, Abate, Mareco, Mancini, D’Alessandro, Lepillieri, Bjelanovic) all. Mandorlini

2012-2013: Rafael, Cacciatore, Moras, Maietta, Martinho, Laner, Jorginho, Hallfredsson, Juanito, Cacia, Sgrigna (Berardi, Albertazzi, Ceccarelli, Rivas, Nielsen, Carrozza, Ferrari) all. Mandorlini

Vicenza 2010-2011: Russo, Schiavi, Martinelli, Giani, Gavazzi, Morosini, Botta, Soligo, Misuraca, Abbruscato, Cellini (Acerbis, Zanchi, Mustacchio, Rossi, Di Matteo, Rigoni, Arma) all. Maran

2011-2012: Frison, Tonucci, Zanchi, Martinelli, Giani, Gavazzi, Soligo, Botta, Maiorino, Pinardi, Abbruscato (Pinsoglio, Bastrini, Brighenti, Pisano, Rigoni, Baclet, Paolucci) all. Cagni

2012-2013: Bremec, Brighenti, Camisa, Martinelli, Laczko, Castiglia, Bellazzini, Ciaramitaro, Semioli, Boijnov, Malonga (Coser, Milanovic, Di Matteo, Padalino, Cinelli, Giacomelli, Tiribocchi) all. Dal Canto

2014-2015: Vigorito, Brighenti, Garcia, Manfredini, Sampirisi, Moretti, Cinelli, Di Gennaro, Giacomelli, Cocco, Laverone (Bremec, Alhassan, Gentili, Camisa, Spinazzola, Sbrissa, Vita, Petagna, Mancini) all. Marino

Virtus Lanciano 2012-2013: Lelai, Almici, Aquilanti, Scrosta, Mammarella, Vastola, Minotti, Volpde, Piccolo, Falcinelli, Fofana ( Aridità, Marceta, Paghera, D’Aversa, Di Cecco, Falcone, Plasmati) all. Gautieri

2013-2014: Sepe, Triest, Ferrario, Aquilanti, Amenta, Paghera, Falcinelli, Casarini, Buchel, De Cecco, Gatto (Ardità, Branescu, De Col, Nunzella, Germanno, Minotti, Vastola, Turchi, Comi) all. Baroni

2014-2015: Aridità, Aquilanti, Mammarella, Troest, Amenta, Vastola, Grossi, Bacinovic, Thiam, Piccolo, Gatto (Petrachi, Ferraro, Nunzella, De Silvestro, Paghera, Di Cecco, Agazzi, Fioretti, Di Cecco) all. D’Aversa.

E’ MANCATO OSCAR FRANCO ANIMATORE DEL QUARTIERE DI VILLAPIANA E PORTIERE DI CLASSE

Bar Treviso squadra “B”. torneo Sanson 1972 campo Sacro Cuore (24 squadre parteciopanti). Da sinistra in piedi: Longhi, Poddighe, Franco Oscar, un dirigente, Mazzucco accosciati: Pellicciotta, Farulla, Montorsi, Ciappi

E’ mancato a 88 anni Oscar Franco (su quale fosse il nome e quale il cognome si è giocato tanto al punto che il tutto era diventato una specie di soprannome alla brasiliana, tipo Djalma Santos).

Oscar Franco era da molto tempo titolare del negozio “La Coloniale” (un tempo le drogherie erano denominate “coloniali”) di Via San Lorenzo: una sorta di emporio-bazar dalla cui plancia di comando Oscar aveva animato il quartiere con tante iniziative come il Carnevale, i tornei notturni al campo delle Trincee, l’associazione dei commercianti nella sua via.

Era stata però la sua seconda vita, iniziata come operaio alla Servettaz – Basevi di Corso Colombo. Poi il trasferimento in via Stalingrado, la trasformazione in Mammut, la crisi e i licenziamenti di massa con il suo passaggio al commercio.

Era stato un portiere di classe, uomo da posizionamenti e non da voli pindarici, cresciuto nella Lavagnolese di Torcello poi passato alla Veloce e all’Albisola: protagonista dei tornei notturni al Sacro Cuore come testimonia la foto sopra riportata.

In precedenza però, al tempo della Servettaz, lo ricordiamo tra i pali della squadra di fabbrica in un magnifico torneo interaziendale a 11 disputato alla Valletta nell’estate del 1962 e vinto dalla squadra di Corso Colombo superando in finale la compagine dei postelegrafonici: da una parte con la Servettaz (maglia grigia) con Franco Oscar il “duro” terzino Farfazi, Joe Longhi, il biondo Pastorino fratello del giornalista Ivo, il mediano Ciappi nostro pupillo nelle fila del Bar Livio; di fronte i postini (in maglia viola) trascinati da Lello Paltrinieri non ancora “Don” e dal classico velociano Lauretano con il maratoneta Nanni Levo, uomo della Centrale, improvvisatosi calciatore.

Queste le formazioni della Promozione 1959-60 e 1960-61 quando Franco Oscar difendeva i pali dell’Albisola

Campionato 1959 – 60

Classifica: Finale 54, Albenga 50, Alassio 46, Vado 36, Carcarese 35, Albisola 34, Altarese 34, Loanesi 33, Ventimigliese 28, Cairese 24, Dianese 24, Arma Juve 21, Veloce 17, Cengio 16, Quiliano 17, Libertà Lavoro Speranza 11.

Finale: Marchisio, Luciano, Negro, Cresci, Vacca, Arati, Gandolfo, Etrusco, Bergallo, Tognato, Neri.

Albenga: Franchi, Salomone, Girotti, Turco, Nardini, Rumazza, Carlotto, Paltrinieri, Testa, Celiberti, Galindo.

Alassio: Giberti, Sala, Schivo I, Lunetta, Schivo II, Cristiani, Grosso, Bith, Giovannelli, Casanova, Caracciolo.

Vado: Traverso, Peluffo, Salomone, Rosasco, Motto,Biggi, Griffo I, Perata, Mantero, Martinucci, Griffo II.

Carcarese: Martini, Dondero, Fiorucci, Sesena,  Moro, Briano, Torielli, Simonelli, lasagna, Ferrari, De Stefani.

Albisola: Franco Oscar, Barioglio, Giorgetti, Armella, Bertolotto, Repetto, Zingariello, Derchi, Gandolfo, Dagnino, Poddine.

Altarese: Curti, Rapetto, Alemanni, Scotto, Giacobbe, Mantero, Montano, Minuto, Migliardi, Biglino, Bozzano.

Loanesi: Nan, De Biase, Boi, Maritano, Firpo, Grazzini, Spampinato, Mainetto, Bongiovanni, Gaggero, Polito.

Ventimigliese: D’Orsi, Folco, Castoldi, Grassi, Jezzi, Tosi, Lorenzi, Cavalli, Imberti, Pesante, Buffaldi.

Cairese: Pescio, Altobelli, Laguzzi, Amello, Piccinini, Dugoni, Rusticoni, Ruotolo, Reschia, Leonzino, Giustetto.

Dianese: Rolleri, Gallucci, Calza, Grosso, Rivano, Sposato, Matuzzi, Cerri, Casareto, Cisi, Repetto.

Arma Juve: Mangolino, Goso, Fittipaldi, Musso, Boriello, Donzella, Natta, Roberi, Cerri, Aamadio, Calcina.

Veloce: Siccardi, Fantino, Lavagna, Reggiori, Parodi, Martinengo, Spilimbergo, Calcagno, Damonte, Gambino, Marmorini.

Cengio : Traversa, Frati; Meliga, Fedele, Magliano, Scavino, Bandoni, Mazzucco, Pittaluga, Moracci, Pastorino.

Quiliano: Genta, Romano, Alcetti, Tambuscio, Visconti, Marte, Perassi, Rossi, Scarcia, Ansaldo, Volpe.

Libertà Lavoro Speranza: Cocchi, Cattardico, Vinci, Pescio, Cagnasso, De Micheli, Giamello, Mistrangelo, Bensi, Murialdo, Livio Berruti.

Campionato 1960 – 61

Classifica: Albenga 51, Alassio 44, Loanesi 43, Carcarese 43, Vado 41, Varazze 40, Cairese 38, Cengio 29, Dianese 29, Ventimigliese 26, Albisola 21, Altarese 21, Colombo Cogoleto 19, Quiliano 14, Veloce 11, Arma Juve 10.

Formazioni

Albenga: Franchi, Galindo, Malco, Turco, Neuhoff, Rumazza, Carlotto, Paltrinieri, Testa, Celiberti, Ciotti.

Alassio: Angelini, Sala, Bodrato, Ziliani, Lunetta, Grosso, Invernizzi, Ciferri, Imberti, Bith, Calamano..

Loanesi: Rubattino, De Biase, Gaggero, Maritano, Soraggi, Grazzini, Gandolfo, testa, Spinelli, Testera, Tognato

Carcarese: Martini, Molinari, Fiorucci, Sesena, Gravano, Marrone, Torielli, Dugoni, Cuzzola, Savio, Pasio.

Vado: Camici, Peluffo, Salomone, Rosasco, Motto, Balestrino, Griffo II; Mantero, Griffo I, Gaglione, Caracciolo.

Cairese: Pescio, Altobelli, Montaldo, Amello, Tullio Pierucci, Papes, Veglio, Giordano, Pastorino, Reschia, Monaci.

Cengio: Traversa, Baronti, Scavino, Bonino, Bertolotto, Viacava, Bandoni, Pizzorno, Pittaluga, Mazzucco, Livio Berruti.

Dianese: Rolleri, Quadraroli, Balestra, Schiaffino, Dondero, De Moro, Ramoino, Invernizzi, Taccioli, Nicosia, Bergoin.

Ventimigliese: Piva, Goso, Tosi, Gastaldo, Pesante, Graneri, Cavalla, Donzella, Cerri, Barbon, Guadagnoli.

Albisola: Franco Oscar, Barioglio, Grossi, Papanti, Armella, Derchi, Zingariello, Ferro, Gandolfo, Bonelli, Meraviglia.

Altarese: Peluffo, Giacobbe, Alemanni, Montano, Moro, Mantero, Biglino, Minuto, Santero, Migliardi, Gandolfo.

Colombo Cogoleto: Storaro, Brunengo, Bussalino, Merlo, Messori, Passera, Arvigo, Di Grumo, Taccioli, Casarino, Bruzzone.

Quiliano: Genta, Risso, Falco, Ansaldo, Visconti, Marte, Lagustena, Bonello, Sbaiz, Bertolotti, Rossi.

Veloce: Canepa, Scotto, Faccio, Reggiori, Storelli, Damonte, Lauretano, Meraviglia, Spilimbergo, Martinengo, Biggi.

Arma Juve:  Muggia, Giannascoli, Rizzotto, Pissavini, Cremaschi, Galante, Pastorelli, Bertoni, Ciparroni, Fittipaldi, Della Carità.

UNA VITTORIA E UN PARI PER L’INGHILTERRA NELLA DOPPIA SFIDA CONTRO IL RESTO D’EUROPA

Immagine di Wembley nella giornata di Inghilterra – Resto d’Europa 4-4

A cavallo tra gli anni ’30 e la fine della seconda guerra mondiale l’Inghilterra calcistica ha vissuto una sorta di “splendido isolamento”: la Federazione inglese non era affiliata alla FIFA e non partecipava alla Coppa del Mondo.

L’idea era quella di una superiorità assoluta e quindi dell’inutilità del mettersi in gioco: gli inglesi “aspettavano” la squadra vincente della “Rimet” in una sfida secca. Un evento che capitò due volte avversaria l’Italia: nel 1934 si giocò ad Higbury e ne sortì una sfida drammatica che gli inglesi vinsero 3-2; nel 1939 a San Siro prese forma un pareggio 2-2 propiziato da un goal di Piola rimasto celebre quale antesignano della maradonica “mano de dios”.

Nel frattempo però era scaturita l’idea di contrapporre alla squadra inglese una compagine rappresentativa del Continente Europeo (gli inglesi definivano spocchiosamente “The rest” questa entità geografica).

Così in precedenza alla già citata sfida milanese disputatasi il 12 maggio 1939, si giocò la gara Inghilterra – Resto d’Europa.

Il match ebbe luogo a Londra il 26 ottobre 1938, nel giorno del 75° anniversario della fondazione della Football Association avvenuta nel 1863 presso la Freemasson’s Tavern sempre nella capitale britannica.

La formazione della squadra europea fu affidata a Vittorio Pozzo, commissario tecnico dell’Italia due volte campione del mondo.

Pozzo imperniò la difesa sul “blocco” italiano e compose un mosaico d’alta classe per la prima linea: venne però a mancare l’intesa e sul campo la coesione e la dinamica degli inglesi prevalse nettamente, confermandoli nella loro idea di rappresentare davvero il miglior football possibile in quel momento storico.

LONDRA 26 ottobre 1938

Inghilterra – Resto d’Europa 3-0

reti: Hall, Lawton, Goulden

Inghilterra: Woodley (Chelsea), Sprostan (Tottenham), Hapgood (Arsenal, capitano), Willingham (Huddersfield), Cullis (Wolverhampton), Copping (Arsenal), Matthews (Stoke City) Hall (Tottenham) Lawton (Everton), Goulden (West Ham) Boyes (Everton)

Resto d’Europa: Olivieri (Italia), Foni (Italia), Rava (Italia), Kupfer (Germania), Andreolo (Italia), Kitzinger (Germania), Aston (Francia), Braine (Belgio capitano) Piola (Italia) Zsengeller (Ungheria) Brustad (Norvegia)

arbitro: Jewell (Inghilterra)

Nell’immediato dopo guerra si organizzò un’altra sfida, questa volta però tra la rappresentativa britannica composta da inglesi, scozzesi, gallesi e nordirlandesi e la selezione europea: si giocò a Glasgow il 10 maggio 1947 e i britannici inflissero ai continentali una durissima lezione per il 6-1 finale.

La vera rivincita tra inglesi ed europei si giocò quindi il 21 ottobre 1953 quando la Football Association era già rientrata nei ranghi della FIFA partecipando ai Mondiali brasiliani del 1950: una partecipazione che incrinò definitivamente il mito della superiorità dei bianchi in quell’occasione eliminati dalla raccogliticcia squadra USA per 1-0 per una delle sorprese più grandi nella storia del calcio mondiale.

Inghilterra – Resto d’Europa si giocò così a Wembley il 31 ottobre 1953, 90° anniversario della già ricordata fondazione della Football Association.

La storia ci dice che quel giorno risultò un mese avanti la prima sconfitta casalinga subita dall’Inghilterra per opera di una squadra continentale: toccò all’Ungheria imporsi per 6-3.

Nell’occasione dello scontro con il Resto d’Europa gli inglesi si salvarono con un pareggio raccolto all’ultimo minuto grazie a un rigore trasformato dal futuro sir Alf Ramsey (poi C.T. dell’Inghilterra campione del mondo 1966).

Nella squadra europea schierata in maglia azzurra erano presenti grandissimi campioni (pur assenti gli ungheresi) e si imposero fra tutti Boniperti, che incantò per classe e visione di gioco il pubblico londinese, e Kubala autori di una doppietta.

Londra 21 ottobre 1953

Inghilterra – Resto d’Europa 4-4

reti: Kubala (2, 1 rigore), Boniperti (2), Mortensen, Mullen (2), Ramsey (rigore)

Inghilterra: Merrick (Birmingham), Ramsey (Tottenham), Eckserley (Blackburn), Wright (Wolverhampton), Ufton (Charlton), Dickinson (Portsmouth), Matthews (Blackpool) Mortensen (Blackpool) Lofthouse (Bolton), Quixall (Sheffield Wednesday) Mullen (Wolwerhampton). Da notare la presenza dell’eterno Stanley Matthews presente sia nella formazione del 38 sia in quella del 53.

Europa: Zeman (Austria, nel secondo tempo Beara Jugoslavia), Navarro (Spagna), Hanappi (Austria), Cajcowski (Jugoslavia), Posipal (Germania) Ocwirk (Austria) Boniperti (Italia) Kubala (Spagna) Nordahl (Svezia) Vukas (Jugoslavia) Zebec (Jugoslavia)

arbitro: Griffith (Galles)

Inghilterra – Resto d’Europa non si giocò più: il 13 agosto 1955 a Belfast si giocò Gran Bretagna – Europa e questa volta i continentali si affermarono con un perentorio 4-1 (un solo italiano in campo il portiere Lorenzo Buffon) e per il centenario della FA il 23 ottobre 1963 si organizzò una sfida Inghilterra – Resto del Mondo.

In realtà di Resto del Mondo c’era ben poco: l’infortunio di Pelè ridusse la partecipazione brasiliana al solo grandissimo Djalma Santos, gli argentini e altri sudamericani che giocavano in Europa (prevalentemente in Italia) si resero indisponibili e in campo andò il solo Di Stefano già da tempo naturalizzato spagnolo oltre al portoghese Eusebio nato in Mozambicoe,e nel secondo tempo il cileno Eizaguirre così come cileno era il CT Riera, a lungo allenatore in Europa al Benfica.

Le formazioni però meritano un momento di attenzione:

Inghilterra – Resto del Mondo 2-1

reti: Paine, Law, Greaves

Inghilterra: Banks, Armfield, Wilson, Milne, Norman, Moore, Paine, Greaves, Smith, Eastham, Bobby Charlton

Resto del Mondo: primo tempo Jascin (URSS), Djalma Santos (Brasile), Schnellinger (Germania Ovest), Pluskal (Cecoslovacchia), Pophular (Cecoslovacchia) Masopust (Cecoslovacchia) Kopa (Francia), Law (Scozia), Di Stefano (Spagna), Eusebio (Portogallo), Gento (Spagna)

secondo tempo. Soskic (Jugoslavia) Eizaguirre (Cile); Schnellinger, Pluskal, Populhar, Baxter (Scozia), Seeler (Germania Ovest), Law, Di Stefano, Puskas (ispanico – ungherese) Gento

arbitro: Davidson (Scozia).

LA STORIA DELLE PENALIZZAZIONI IN SERIE A

La Juventus 2022-2023.

Batosta Juve, 15 punti di penalizzazione

Plusvalenze, bianconeri puniti, la corte Figc rivoluziona la classifica. “Unici a pagare, è una palese ingiustizia”. Il club farà ricorso Un macigno. Un colpo durissimo, una cannonata ad anni di gestione amministrativa. Il “Libro nero”, gli scambi senza flusso di denaro, l’intero sistema con cui si faceva mercato, costano alla Juventus 15 punti di penalizzazione. Vuol dire colpire drasticamente l’ambizione sportiva della squadra. E frantumare l’immagine della dirigenza che l’ha guidata per anni, indicando che, stavolta sì, le plusvalenze erano un prodotto artificiale, un maquillage del bilancio.

Ma è lunga la storia delle penalizzazioni in Serie A per diversi casi di illecito sportivo.

Abbiamo cercato di ricostruire una storia che parte dal campionato 1954-55 con la retrocessione d’ufficio dell’Udinese, in quel momento vice-campione d’Italia e del Catania e attraversa diversi passaggi i più importanti dei quali il calcioscommesse anni’80, Calciopoli primi anni 2000, ancora il calcio scommesse all’inizio degli anni’10 del XXI secolo.

Esiste però un precedente che pochi ricordano.

In piena guerra, al termine del campionato 1942-43 con gli alleati già sbarcati in Sicilia la Federazione decise di strutturare il campionato su 3 gironi fondendo serie A e Serie B. Il progetto però non fu realizzato e sostituito dal campionato di guerra Alta Italia disputato su gironi regionali: quel campionato che si concluse con la grande sorpresa della vittoria dello Spezia (truccato da Vigili del Fuoco) sul grande Torino.

Ebbene in quella occasione si registrararono un gran numero di “casi” di corruzione, al punto che Parma e Biellese furono escluse dai campionati di competenza e furono inflitte pesanti squalifiche ad allenatori e giocatori di Ambrosiana-Inter, Bari, Bologna, Juventus, Roma, Triestina, Venezia, Savona, Mantova, Schio e Lecco.

Ed ecco narrate le vicende successive:

CAMPIONATO 1954-55

Udinese retrocessa in serie B per aver tentato di corrompere alcuni giocatori della Pro Patria in occasione della partita Pro Patria-Udinese del 31 maggio 1953

Catania retrocesso in serie B per aver tentato di corrompere l’arbitro Scaramella di Roma in occasione di alcune partite della stagione 1954-1955

CAMPIONATO 1959-60

Genoa penalizzato di 28 punti, 10 dei quali, poi ridotti a 7, da scontarsi nel successivo torneo di serie B, per aver tentato di corrompere un giocatore dell’Atalanta in occasione della partita Atalanta-Genoa del 17 aprile 1960

CAMPIONATO 1973-74


Sampdoria penalizzata di 3 punti per aver tentato di corrompere alcuni dirigenti dell’Atalanta in occasione della partita Atalanta-L.R.Vicenza del 20 maggio 1973

Foggia penalizzato di 6 punti per aver tentato di corrompere l’arbitro Menicucci di Firenze in occasione della partita Foggia-Milan del 19 maggio 1974

Verona declassato all’ultimo posto per aver tentato di corrompere un giocatore del Napoli in occasione della partita Verona-Napoli del 21 aprile 1974

CAMPIONATO 1976-77


Napoli penalizzato di 1 punto per gli incidenti verificatisi durante la partita Napoli-Fiorentina del 22 maggio 1977

CAMPIONATO 1979-80

Milan e Lazio declassate all’ultimo posto per calcioscommesse

CAMPIONATO 1980-81

Avellino, Bologna e Perugia penalizzate di 5 punti per calcioscommesse

CAMPIONATO 1986-87

Udinese penalizzata di 9 punti per calcioscommesse

CAMPIONATO 1987-88


Empoli penalizzato di 5 punti per un tentativo di combine relativo al doppio confronto con la Triestina verificatosi nella stagione precedente in serie B

CAMPIONATO 1990-91

Milan qualificato in Coppa UEFA, ma non ammesso a partecipare per effetto della squalifica comminata in seguito all’abbandono del campo in occasione della partita di Coppa dei Campioni con l’Olympique Marsiglia disputata a Marsiglia il 20 marzo 1991

CAMPIONATO 1998-1999

Empoli penalizzato di 2 punti per aver tentato di corrompere l’arbitro Farina di Novi Ligure in occasione della partita Sampdoria-Empoli del 25 ottobre 1998

CAMPIONATO 2004-2005

Juventus Campione d’Italia. Scudetto poi revocato per illecito sportivo (scandalo Calciopoli)

CAMPIONATO 2005-2006

Milan, Fiorentina e Lazio penalizzate di 30 punti per illecito sportivo (scandalo Calciopoli)

Juventus declassata all’ultimo posto per illecito sportivo (scandalo Calciopoli)

CAMPIONATO 2006-2007

Lazio penalizzata di 11 punti, poi ridotti a 3, per illecito sportivo (scandalo Calciopoli)

Milan penalizzato di 8 punti per illecito sportivo (scandalo Calciopoli)


Fiorentina penalizzata di 19 punti, poi ridotti a 15, per illecito sportivo (scandalo Calciopoli)

Reggina penalizzata di 15 punti, poi ridotti a 11, per illecito sportivo (scandalo Calciopoli)

Siena penalizzato di 1 punto per irregolarità amministrative

CAMPIONATO 2010-2011

Bologna penalizzato di 3 punti a stagione in corso per irregolarità amministrative

CAMPIONATO 2011-2012

Atalanta penalizzata di 6 punti per calcioscommesse

Lecce retrocesso in serie B e poi escluso dal campionato di serie B 2012/13 per calcioscommesse

CAMPIONATRO 2012-2013

Napoli penalizzato di 2 punti a stagione in corso, poi tolti, per calcioscommesse

Sampdoria e Torino penalizzate di 1 punto per calcioscommesse

Atalanta penalizzata di 2 punti per calcioscommesse

Siena penalizzato di 6 punti per calcioscommesse

2012-2013: IN DIECI ANNI COSA E’ RIMASTO E COSA E’ CAMBIATO NEL CALCIO ITALIANO

La Juventus 2012- 2013 a guida Antonio Conte dominatrice del campionato

In campo calcistico dieci anni rappresentano l’arco temporale di crescita, maturità, conclusione di un ciclo sportivo per la maggior parte dei protagonisti.

Abbiamo così recuperato le “rose” delle squadre di Serie A del campionato 2012-2013 per verificare quanti giocatori e allenatori si trovano in organico, quanti hanno smesso di calcare le scene della massima divisione e quanti all’epoca ai primordi si trovano adesso nel pieno del loro percorso agonistico e tecnico.

Quel campionato 2012-2013 fu il secondo dell’era Conte alla Juventus dominato dai bianco neri con nove punti di distacco sul Napoli e quindici punti sul Milan. La retrocessione toccò a Palermo, Siena e Pescara. Non a caso il Pescara cambiò quattro allenatori (Stroppa, Bergodi, Bucci e Nobili), il Palermo tre (Sannino, Gasperini, Malesani), un vezzo che si permise anche il Genoa, da sempre dedito ai valzer in panchina, con De Canio, Del Neri e Ballardini.

Classifica finale: Juventus 87, Napoli 78, Milan 72, Fiorentina 70, Udinese 66, Roma 62, Lazio 61, Catania 56, Inter 54, Parma 48, Cagliari 47, Chievo 45, Bologna 44, Sampdoria 42, Atalanta 40, Torino 39, Genoa 38, Palermo 32, Siena 30, Pescara 22.

Siamo certi che la lettura delle “rose” della diverse squadre risulterà motivo di sicuro interesse per gli esperti del settore.

JUVENTUS: Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Peluso, Vucinic, Giovinco (Storari, Rubinho, Pogba, Padoin, Asamoah, Giaccherini, Isla, Marrone, Quaugliarella, Matri) all. Conte

NAPOLI: De Sanctis, Campagnaro, Paolo Cannavaro, Britos, Maggio, Behrami, Inler, Zuniga, Hamsik, Cavani, Pandev ( Colombo, Rosati, Grava, Rolando, Mesto, Armero, Gamberini, Donadel, El Kaddouri, Dzemaili, Calaiò, Insigne) all. Mazzarri

MILAN: Abbiati, Abate, Zapata, Yepes, De Sciglio, Flamini, Ambrosini, Montolivo, Boateng, Pazzini, El Shaarawy (Amelia, Gabriel, Salamon, Zaccardo, Muntari, Nocerino, Traorè, Robinho, Niang) all. Allegri

FIORENTINA: Viviano, Tomovic, Gonzalo, Compper, Pasqual, Aquilani, Pizarro, Borja Valero, Jovetic, Toni, Lljiaic (Lupatelli, Neto, Roncaglia, Savic, Romulo, Sissoko, Mati Fernandez, Llama, Migliaccio, Wolski, El Hammduoi, Larrondo) all. Montella

UDINESE: Brkic, Hertaux, Danilo, Domizzi, Pereyra, Badu, Allan, Gabriel Silva, Maicosuel, Muriel, Di Natale (Padelli, Pawlowski, Angella, Faraoni, Basta, Pasquale, Rodriguez, Merkel, Zielinski, Ranegie, Campos) all. Guidolin

ROMA: Stekelenburg, Piris, Burdisso, Romagnoli, Torosidis, Pjanic, De Rossi, Balzaretti, Lamela, Totti, Osvaldo ( Lobont, Goicoechea, Dodò, Bradley, Marquinho, Taddei, Perrotta, Lucca, Florenzi, Tachtsidis, Nico Lopez) all. Zeman poi Andreazzoli

LAZIO: Marchetti, Peirerinha, Biava, Dias, Radu, Candreva, Gonzalez, Ledesma, Hernanes, Lulic, Floccari (Bizzarri, Strakhosa, Ciani, Ederson, Onazi, Cana, Kozak, Shaha) all. Petkovic

CATANIA: Andujar, Alvarez, Spolli, Rolin, Marchese, Biagianti, Lodi, Izco, Castro, Gomez, Bergessio ( Frison, Messina, Potenza, Augustyn, Almiron, Sciacca, Ricchiuti, Salifu, Keko, Cani, Doukara) all. Maran

INTER: Handanovic, Zanetti, Chivu, Juan Jesus, Pereira, Guarin, Kuzmanovic, Gargano, Schelotto, Rocchi, Alvarez (Carrizo, Di Gennaro, Mbaye, Jonathan, Stankovic, Kovacic, Cambiasso, Benassi, Pasa, Palacio, Colombi) all.

PARMA: Mirante, Belouoane, Coda, Lucarelli, Rosi, Marchionni, Valdes, Parolo, Gobbi, Sansone, Biabiany,(Pavarini, Balza, Maciachen, Mesbah, Paletta, Ampuero, Morrone, Strasser, Palladino, Boniperti, Ninis, Amauri) all. Donadoni

CAGLIARI: Agazzi, Pisano, Rossettini, Astori, Airaudo, Dessena, Conti, Ekdal, Nainggolan, Sau, Ibarbo ( Avramov, Danilo, Perico, Murru, Cossu, Cabrebra, Caserini, Nenè, Ribeiro, Pinilla) all. Ficcadenti poi Pulga

CHIEVO: Puggioni, Andreolli, Dainelli, Acerbi, Frey, Guana, Rigoni, Jokic, Seymour, Paloschi, Thereau (Squizzi, Ujkani, Papp, Cesare, Dramè, Luciano, Cofie, Sampirisi, Stoian, Samassa, Hahuce, Pelissier) all. Corini

BOLOGNA: Curci, Garics, Soerensen, Cherubin, Morleo, Perez, Taider, Kone, Diamanti, Gabbiadini, Gilardino (Lombardi, Agliardi, Motta, Abero, Naldo, Carvalho, Khrin, Guarente, Lazaros, Pazienza, Pasquato, Moscardelli) all. Pioli

SAMPDORIA: Romero, Gastaldello, Palombo, Costa, De Silvestri, Poli, Krsticic, Objang, Estigarribia, Icardi, Eder (Da Costa, Berni, Castellini, Mustafi, Rossini, Rodriguez, Renan, Maresca, Munari, Soriano, Maxi Lopez, Sansone) all. Ferrara poi Delio Rossi

ATALANTA: Consigli, Raimondi, Stendardo, Lucchini, Del Grosso, Giorgi, Carmona, Biondini, Bonaventura, Denis, Ljvaia ( Polito, Frezzolini, Canino, Brivio, Ferri, Radovanovic, Troisi, Moralez, Brienza, Budan, De Luca, Parra ) all. Colantuono

TORINO: Gillet, Darmian, Glick, Rodriguez, Masiello, Brighi, Gazzi, Cerci, Barreto, Bianchi, Vives ( Coppola, D’Ambrosio, Basha, Santana, Stevanovic, Birsa, Menga, Meggiorini, Ogbonna, Sgrigna) all. Ventura

GENOA: Frey, Granqvist, Portanova, Moretti, Cassani, Bovo, Tozser, Vargas, Antonelli, Bertolacci, Borriello (Tzorvas, Antonio Donnarumma, Ferronetti, Pisano, Jankovic, Rigoni, Jorquera, Immobile) all. De Canio poi Del Neri e Ballardini

PALERMO: Benussi, Munoz, Van Bergen, Aronica, Sanseverino, Formica, Donati, Viola, Morganella, Hernandez, Miccoli (Fulignati, Brichetto, Mantovani, Nelson, Aquino, Anselmo, Faurlin, Kosnic, Petermann, Dybala, Sperduti) all. Sannini, poi Gasperini e Malesani

SIENA: Pegolo, Teixiera, Felipe, Terlizzi, Belmonte, Bolzoni, Della Rocca, Rubin, Rosina, Sestu, Emeghara ( Farelli, Uvini, Paci, Grillo, Calello, Angelo, Valiani, Verre, Paolucci, Agra, Bogdani, Reginaldo) all. Cosmi poi Iachini

PESCARA: Pelizzoli, Balzano, Cosic, Bocchetti, Capuano, Zauri, Bjarnson, Blasi, Cascione, Caprari, Abbruscato ( Perin, Zanon, Bianchi, Sculli, Weiss, Rizzo, Quintero, Celic, Vukosic, Caraglio) all. Stroppa, poi Bergodi, poi Bucchi e Nobili.

NONOSTANTE I 5 GOAL DI NAPOLI IL PRIMATO DI IMBATTIBILITA’ RESTA COMUNQUE ALLA JUVENTUS

Juventus 2015-2016

L’inopinato 1-5 subito dalla Juve a Napoli ha fermato l’imbattibilità della squadra bianconera e del portiere Szczesny a otto giornate.

Il record di partite consecutive in campionato senza gol subiti rimane comunque alla Juventus di Allegri, stagione 2015-2016 (scudetto a 91 punti). Fornmazione a base: Buffon, Barzagli, Alex Sandro, Bonucci, Chiellini, Khedira, Marchisio, Pogba, Dybala, Manduzkic, Morata (Neto, Evra, Liechtsteiner, Rugani, Cuadrado, Hernanes, Lemina, Padoin, Pereyra, Sturaro, Zaza). Non una a caso, quella della celebre e celebrata scalata che ribaltò una stagione nata malissimo: dieci punti in dodici giornate e -11 dalla vetta. Da lì in poi 15 vittorie di fila e 25 in 26 partite (un pari), una cavalcata che non si dimentica. Nel cuore di questa striscia, dove c’è stato anche il pari, dieci partite consecutive senza gol subiti: Udinese, Roma, Chievo, Genoa, Frosinone, Napoli, Bologna, Inter, Atalanta, Sassuolo (11 marzo 2016). Nel derby del 20 marzo col Torino si interruppe l’imbattibilità, ma col 4-1 sui granata proseguì indisturbata la striscia vincente. La Juve chiuse scudettata a +9 sul Napoli.

Quel record è stato eguagliato da una sola squadra: rullo di tamburi… sì, la Juventus di Allegri. Per la precisione quella del 2017-18, la penultima Juventus della prima esperienza bianconera di Allegri. Quella che chiuse a 95 punti, a +4 sul Napoli di Sarri. Nel cuore della stagione, una serie da 12 vittorie di fila e una serie positiva di 20 partite di cui 18 successi: quando la striscia è iniziata la Juve era seconda a -2 dall’Inter prima e a -1 dal Napoli secondo, quando è finita era prima a +24 dall’Inter e a +6 dal Napoli. Anima di quel periodo inarrestabile furono le dieci partite di fila senza gol subiti dal 6 gennaio 2018 col Cagliari (passando per Genoa, Chievo, Sassuolo, Fiorentina, Torino, Lazio, Udinese, Atalanta) fino al 17 marzo 2018 con la Spal, decima partita consecutiva imbattuta ma primo pari dopo le 12 vittorie di fila. L’imbattibilità si chiuse nella giornata successiva col Milan, il 31 marzo, ma segnò il ritorno alla vittoria (3-1).

Il precedente primato erano le nove partite di fila senza gol subiti del 1972-73, fatto da… due squadre. Più o meno. Spieghiamo. Prima l’Inter, difesa in porta da Ivano Bordon e in campo da Burgnich, Catellani, Facchetti e Giubertoni: iniziò la stagione con sei partite di fila senza subire gol, quattro vinte e due pari, che sommate alle ultime tre partite della stagione precedente segnarono per la prima volta una striscia di nove clean sheet consecutivi in Serie A. Striscia durata dal 7 maggio 1972 con la Sampdoria al 12 novembre 1979 col Napoli, chiusa il 19 novembre 1972 perdendo 3-2 il derby col Milan. Ma una striscia arrivata in verità a cavallo di due stagioni differenti. Nessuna delle due annate fu particolarmente lieta per i nerazzurri, quindi nel 1971-72 e poi quarti nel 1972-73. In entrambi i casi vinse la Juventus.

E la Juventus, proprio in quel 1972-73, fu la prima a inanellare all’interno di una sola stagione una striscia di nove partite di fila senza gol subiti. Una serie iniziata il 10 dicembre 1972 a Palermo, passata per Vicenza, Ternana, Atalanta, Inter, Roma, Bologna, Verona e Lazio (11 febbraio 1973), chiusa infine dal 2-2 del 18 febbraio 1973 in casa del Milan arrivato secondo a un punto di distanza. Era la difesa con Zoff in porta, Morini stopper, Salvadore libero e accanto a loro Spinosi e Marchetti, con Cestmir Vycpalek in panchina, e in attacco Altafini, Anastasi e Bettega.

Quelle nove partite consecutive senza gol subiti furono eguagliate dal super Milan dei tre scudetti di fila di Fabio Capello, nell’anno del terzo di quegli scudetti, il 1993-94, conquistato finendo la stagione a +3 sulla Juventus. Peraltro l’anno della discesa in campo del presidente Berlusconi, la stagione prima di Usa ’94, giusto per aggiungere un paio di riferimenti. Era la difesa rossonera (15 gol subiti in 34 partite) con Seba Rossi in porta, e una retroguardia che poteva contare su Costacurta e Baresi al centro, Tassotti e Maldini sulle fasce, con Panucci e Galli di rincalzo. La serie iniziò il 2 gennaio 1994 in casa della Reggiana, proseguì con Udinese (recupero), Lecce, Genoa, Piacenza, Atalanta, Roma e Cremonese (13 febbraio 1994), chiusa nella partita comunque vinta 2-1 il 27 febbraio con il Foggia.

Questa Juve raggiunge altre quattro squadre che avevano toccato otto partite consecutive senza subire gol. La prima a riuscirci era stata il Genoa nel 1963-64 che allineava tra i pali Da Pozzo, eguagliato due anni dopo dal Cagliari (anche in questo caso però a cavallo tra due stagioni), schierando in porta Reginato. Poi però ancora due volte Juventus: dal 27 ottobre al 15 dicembre 2013 l’ultima Juve di Antonio Conte, quella dei 102 punti, nel cuore di una striscia di 12 vittorie di fila e 20 in 22 partite; e poi la prima Juve di Massimiliano Allegri, che iniziando la stagione con cinque clean sheet (il buongiorno si vede dal mattino) agganciandosi alle tre della stagione precedente con Conte toccò quota otto come quella della stagione attuale.

QUANDO C’ERANO LE BANDIERE BONIPERTI SIMBOLO

Giampiero Boniperti può essere considerato il simbolo della continuità nel dopo guerra tra gli anni 50-60. Questa volta però l’immagine lo ritrae con una maglia diversa da quella bianconera. E’ la rappresentativa europea che nell’ottobre del 1953 pareggia 4-4 con l’Inghilterra. Boniperti segna due goal ed entra nella storia. Nella foto è il secondo da sinistra accosciato; Il terzo da sinistra in piedi è Ernst Ocwirk, accanto a lui Gunnar Nordhal, altri tempi, altri campioni, altri uomini.

Nell’analizzare l’andamento dei campionati più recenti, nell’ultimo decennio, si rilevano alcuni fenomeni che caratterizzano il profondo mutamento imposto alla struttura del calcio italiano:

1) l’allargamento (a dismisura) delle “rose” dovuto all’aumento del numero delle sostituzioni e alla vorticosità del mercato nel quale – com’è avvenuto in altri comparti economici – non si è arrestato il fattore “globalizzazione”;

2) la scomparsa dei “giocatori – simbolo”: anzi il riempirsi dei tabellini di comprimari che si affacciano alla ribalta e spariscono con grande rapidità.

Allora abbiamo pensato, come ci capita spesso, di ritornare nel tempo ed eseguire una valutazione circa la continuità nelle presenze di squadra e dei singoli nel periodo in cui le rose erano ridotte a 15-16 giocatori, non c’erano sostituzioni neppure per il portiere, e il mercato estero era sostanzialmente ridotto a due grandi filoni: quello sud-americano con prevalenza argentina e quello nordico con prevalenza svedese.

Di seguito un’analisi riguardante il decennio intercorrente tra il campionato 1949-50 e quello 1959 -60 con le “rose” delle squadre appartenenti in Serie A in entrambi i campionati. Una verifica non solo della “fedeltà” dei singoli ma anche della permanenza di tanti giocatori nella categoria. Si ricordi anche che non esisteva mercato estero per i giocatori italiani.

JUVENTUS (1949-50 primo posto; 1959-60 primo posto)

1949-50: Viola, Bertucelli, Manente, Mari, Parola, Piccinini, Muccinelli, Martino, Boniperti, John Hansen, Praest (Cavalli, Vivolo, Bizzotto, Rava, Scaramuzzi, Mariani)

1959-60. Vavassori, Garzena, Benito Sarti, Emoli, Cervato, Colombo, Nicolè, Boniperti, Charles, Sivori, Stacchini (Mattrel, Castano, Leoncini, Lojodice, Stivanello, Montico, Rossano, Voltolina)

Boniperti titolare di entrambe le formazioni del decennio. Della formazione 49-50 ancora in serie A Manente all’Udinese, Mari al Padova, Mariani alla Lazio.

MILAN (1949-50 secondo posto; 1959-60 terzo posto)

1949-50: Buffon, Belloni, Foglia, Annovazzi, Tognon, Bonomi, Burini, Gren, Nordhal, Liedholm, Candiani (Bardelli, Milanese, De Gregori, De Grandi, Rinaldi, Santagostino, Sanvito)

1959-60: Ghezzi, Fontana, Zagatti, Liedholm, Maldini, Occhetta, Bean, Galli, Altafini, Schiaffino, Danova (Alfieri, Gallesi, Grillo, De Angelis, Trebbi, Bettini, Ferrario, Fogar, Salvadore, Bacci, Trapattoni, Garagna, Noletti, Pelagalli, Reina)

Liedholm titolare in entrambe le formazioni del decennio. Della formazione 49-50 ancora in Serie A : Buffon al Genoa, Bardelli alla Sampdoria

INTER (1949-50 terzo posto; 1959-60 quarto posto)ù

1949-50: Soldan, Giovannini, Miglioli, Fattori, Basso, Achilli, Armano, Lorenzi, Amadei, Wilkes, Nyers (Franzosi, Campatelli, Guaita, Giacomazzi, Bearzot, Fiorini, Invernizzi, Pian)

1959-60: Matteucci, Fongaro, Invernizzi, Masiero, Cardarelli, Venturi, Bicicli, Angelillo, Firmani, Lindskog, Corso (Pontel, Annibale, Gatti, Guarneri, Bolchi, Rancati, Tagliavini)

Invernizzi presente in entrambe le formazioni del decennio. Della formazione 49-50 Soldan , Armano, Bearzot al Torino in Serie B, Giacomazzi all’Alessandria in Serie A

LAZIO (1949-50 quarto posto; dodicesimo posto)

1949-50: Sentimenti IV, Antonazzi, Furiassi, Alzani, Remondini, Sentimenti III, Puccinelli, Magrini, Hofling, Flamini, Penzo (De Fazio Cecconi, Nyers II, Montanari, Piacentini, Arce, Spurio, Galletti)

1959-60: Cei, Molino, Lo Buono, Carradori, Janich, Prini, Mariani, Pozza, Rozzoni, Franzini, Bizzarri (Lovati, Visentin, Fumagalli, Tozzi, Del Gratta, Eufemi, Carosi, Mattei, Vignoli, Recagni, Joan)

Dalla formazione 1949-50 ancora in Serie A: Arce (Palermo)

FIORENTINA (1949-50 quinto posto; 1959-60 secondo posto)

1949-50: Costagliola, Eliani, Cervato, Chiappella, Rosetta, Magli, Janda, Pandolfini, Galassi, Sperotto, Dalla Torre (Grandi, Acconcia, Nagy, Giusti, Meucci, Beltrandi, Torrini, Canali)

1959-60: Sarti, Robotti, Castelletti, Chiappella, Orzan, Segato, Hamrin, Gratton, Lojacono, Montuori, Prini (Malatrasi, Rimbaldo, Azzali, Fantini, Morosi, Gonfiantini, Benaglia)

Presente nella formazione titolare 1949-50: Chiappella. Ancora in serie A nella stagione 1959-60: Cervato alla Juventus, Pandolfini alla Spal.

ATALANTA (1949-50 ottavo posto; 1959-60 undicesimo posto)

1949-50: Casari, Dalmonte, Piccardi, Malinverni, Bertil Nordhal, Angeleri, Fabbri, Karl Hansen, Cergoli, Soerensen, Caprile (Albani, Randon, Gariboldi, Saccavino, Busnelli, Cadè, Caprioli, Roncoli)

1959-60: Boccardi, Cattozzo, Roncoli, Pizzi, Gustavsson, Marchesi, Zavaglio, Maschio, Nova, Ronzon, Longoni (Cometti, Olivieri, Bodi, Angeleri, Gardoni, Gentili, Veneri)

Presenti nella rosa 1949-50: Roncoli e Angeleri ; Gariboldi nel Bari 1959-60 in Serie A

PADOVA (1949-50 decimo posto; 1959-60 sesto posto)

1949-50; Romano, Sforzin, Fuchs, Matè, Quadri, Zanon, Vitali, Curti, Novello, Celio, Prunecchi (Monsider, Luisetto, Rolle, Checchetti, Lazzarini, Beraldo, Ganzer)

1959-60: Pin, Scagnellato, Cervato II, Gasperi, Blason, Mari, Perani, Rosa, Brighenti, Tortul, Celio (Bolognesi, Barbolini, Pison, Secco, Zannier, Zerlin, Cosma, Galtarossa, Moro, Vomiero)

Presente nella rosa 1949-50: Celio; Beraldo nel Genoa Serie A 59-60, Ganzer nella Spal 59-60

GENOA (1949-50 dodicesimo posto; 1959-60 diciottesimo posto)

1949-50: Gualazzi, Pellicari, Becattini, Castelli, Cattani, Bergamo, Dante, Formentin, Aballay, Alarcon, Magni (Piani, Koneig, Boyè, Fusari, Tortarolo, Bellagamba, Bernardi, Bironi, Volponi)

1959-60: Buffon, Corradi, Beraldo, Piquè, Carlini, Pistorello, Frignani, Leoni, Abbadie, Pantaleoni, Barison (Piccoli, Calvanese, Bresolin, Becattini, Dal Monte, Rivara, Cuttica, Robotti, Bruno, Letari,Baveni, Brancaleoni Magnini, Mognon

Presente nella rosa 1949-50: Becattini

SAMPDORIA (1949-50 tredicesimo posto; 1959-60 ottavo posto)

1949-50: Bonetti, Gratton, Arrighini, Coscia, Bertani, Mannocci, Lucentini, Bassetto, Gei, Lorenzo, Sabatella (Lusetti, Baldini, Ballico, Rebuzzi, La Penna, Agostinelli, Pruzzo)

1959-60: Rosin, Vincenzi, Marocchi, Bergamaschi, Bernasconi, Vicini, Mora, Ockwirk, Toschi, Skoglund, Cucchiaroni (Bardelli, Mencacci, Delfino, Tomasin, Milani, Recagno, Bolzoni, De Grassi, Grabesu, Vergazzola)

PALERMO (1949-50 quattordicesimo posto; 1959-60 sedicesimo posto)

1949-50: Masci, Giaroli, Boldi, Milani, Santamaria, Moretti, Di Maso, Gimona, Vycpalek, Lodi, De Santis (Pendibene, Gelli, Marzani, Fuin, Boniforti, Torti, Conti, Candurra, Pavesi)

1959-60: Anzolin, De Bellis, Sereni, Malavasi, Grevi, Valadè, Vernazza, Bernini, Arce, Carpanesi, Sacchella (Benedetti, Greatti, Sandri, Latini, Rovatti)

BOLOGNA (1949-50 quindicesimo posto; 1959-60 quinto posto)

1949-50: Boccardi, Giovannini, Ballacci, Marchi, Mezzadri, Jensen, Mike, Bernicchi, Cervellati, Cappello, Matteucci (Vanz, Gritti, Taiti, Tacconi, Garcia, Visconti, Bonaretti, Cingolani, Ricci)

1959-60: Santarelli, Greco, Pavinato, Tumburus, Mialich, Fogli, Cervellati, Demarco, Campana, Pivatelli, Renna (Giorcelli, Pascutti, Capra, Rota, Bulgarelli, Fascetti, Marini)

Cervellati presente nella rosa 1949-50; Boccardi nell’Atalanta 59-60 in Serie A

ROMA (1949-50 diciottesimo posto; 1959-60 nono posto)

1949-50: Risorti, Andreoli, Maestrelli, Spartano, Tre Re, Venturi, Merlin, Zecca, Tontodonati, Arangelovich, Pesaola ( Benedetti, Albani, Bacci, Dell’Innocenti, Lucchesi, Ferri, Contin, Gambini, Valle, Malaspina, Taccola)

1959-60: Panetti, Griffith, Corsini, Zaglio, Losi, Guarnacci, Orlando, Pestrin, Manfredini, David, Selmonsson ( Cudicini, Da Costa, Ghiggia, Giuliano, Castellazzi, Bernardin, Stucchi, Marcellini)

Arcadio Venturi nell’Inter in Serie A 1959-60, Pesaola nel Napoli in Serie A 1959-60, Bacci nel Milan in Serie A 1959-60

BARI (1949-50 diciannovesimo posto; 1959-60 tredicesimo posto)

1949-50: Visco Gilardi, Pietrasanta, Stellin, Sarosi III, Carlini, Sentimenti V, Bonini, Canonico, Stradella, Voros, Fabbri (Cortigiani, Pipan, Sabbatini, Cassani,Isetto, Fiumi, Zoppellari, Giammrco, Filipelli, Gianmarinaro, Cavone, Filippelli, Branco, Lo Vecchio, Santamato)

1959-60: Magnanini, Baccari, Mupo, Mazzoni, Seghedoni, Cappa, De Robertis, Erba, Catalano, Tagnin, Raul Conti (Mezzi, Cicogna, Romano,.Buglioni, Brancaleoni, Macchi, Barbantani, Carrano, Gariboldi).

Queste le squadre presenti nella Serie A stagione 1949-50 e stagione 1959-60 (Napoli in Serie B nel 1949-50, Torino in Serie B nella stagione 1959-60)