1957: sul terreno di Corso Rcci i virgulti del settore giovanile biancoblu allenati da Gino Ghersi (al centro nella foto) protagonisti nella Coppa Bacigalupo. Tra gli altri si riconoscono il cannoniere Rusticoni (Vado, Cairese, Spotornese, Nolese, Villetta, Freccero), la mezzala Renesto (Santa Cecilia, Vigevano, Vado, Albisola), il difensore Duce, Salvo, Buftalmo, Luciano Caligaris in borghese (giacca blu), l’ala Pasio (Cairese, Carcarese), il difensore Berruti, il mediano alassino Ziliani, il portiere Angelini (poi n.12 in prima squadra, Alassio, Quiliano, Cuneo, Cairese, Nolese), la talentuosa mezzala Prina e il terzino alassino Sala
di FRANCO ASTENGO
Com’era ricco il settore giovanile del Savona Fbc negli anni ’50 e ’60. Ricco sul piano della quantità ma anche della qualità. Una ricchezza emersa quasi costantemente, ma quasi mai premiata, sottomessa, se vogliamo, all’esterofilia del presidente Del Buono, poco propenso all’impiego dei giovani fatti in casa (o nel territorio). Un decennio o poco più che merita di essere rievocato, vuoi per ridare un’immagine e un volto a tanti giovani calciatori che hanno vestito la maglia biancoblu, vuoi perché emblematico di una politica sportiva asservita al conseguimento dei risultato tutto e subito, vuoi alle sollecitazione della piazza. Riviviamo dunque la grande realtà rappresentata dal settore giovanile del Savona Fbc negli anni più importanti della sua vita, tra la fine degli anni ’50 e la seconda metà degli anni ’60 quelli del ritorno in Serie C, la costruzione del nuovo stadio a Legino e l’ascesa in Serie B.
In quegli anni il settore giovanile del Savona Fbc era organizzato attorno ad un nucleo di grandi e appassionati dirigenti: il coordinatore ragionier Aldo Giordanello, organizzatore molto preparato, persona dal tratto signorile e cordiale capace di mettere a proprio agio qualunque interlocutore; Marietto Lenzuni, discreti trascorsi tra i pali, dinamico factotum capace di mettere assieme trasferte più o meno impossibili; Bruno Curti, un bagaglio arricchito dall’esperienza diretta di tecnico in diverse squadre tra le quali la Gloria ma anche lui ottimo organizzatore e capace di mantenere ottimi rapporti con i giovani giocatori.
Il tutto fu sovrainteso e supervisionato per molti anni nientemeno che da Felice Levratto, l’ex-grande cannoniere, che non disdegnava di passare ore e ore a mostrare i fondamentali ai giovani virgulti incantandoli con i loro racconti d’altri tempi come i suoi dialoghi con Zamora (“Dimmi Ricardo come fai a parare così bene?”) o a resoconti di Olimpiadi lontane affrontate con la maglia azzurra.
Erano appena trascorsi i tempi dei Cicerin-Boys, ma Mario Dante si aggirava ancora nei paraggi con il suo dialetto stretto-stretto e il suo fare un po’ burbero nel dispensare consigli che parevano ordini: “Voggiu vedde e aoli cun e scorpe sporche de gessu”, per dire appunto alle ali di stare larghe su quelle che poi si sarebbe chiamate “fasce laterali”.
Si affacciava una nuova generazione di allenatori: Gino Ghersi, ex terzino della Serie B anni ’40, tecnico molto prudente poi passato per diverse stagioni al florido vivaio della Priamar; Sergio Sguerso, il “maestro”, che dopo l’esperienza da tecnico della “De Martino” , seconda squadra biancoblu, tornò ancora a giocare con la Libertà e Lavoro; Agostino Macciò, ex portiere dai voli pindarici nelle categorie minori e poi tecnico molto attento ai dettagli; Pino Marte, difensore di classe in varie squadre savonesi ed allenatore “semplice” capace di mostrare una tecnica “vera” e di inquadrare efficacemente sul campo le squadre a lui affidate; Ezio Volpi, forse il personaggio di maggior spicco in questa carrellata, già difensore di Brescia, Fanfulla, Savona, Albenga, dopo un lungo tirocinio nel settore giovanile passato ad allenare la prima squadra con ottimi risultati e capace di una brillante carriera da trainer collezionando promozioni in giro per l’Italia. Una carriera purtroppo chiusa per la sua davvero dolorosa e immatura scomparsa. Ad Ezio Volpi va dedicato un nostro commosso ricordo.
Trait d’union tra il consiglio direttivo e il settore giovanile alcuni dirigenti che debbono essere assolutamente ricordati: da papà Ronchetti, padre del difensore Elvio che seguiva tutte le trasferte; al munifico latin lover Ninni Marchese, dispensatore di rose rosse a fascinose bionde, al sagace Gigino Grisolia sempre in caccia di talenti nei vari tornei a 7 che si disputavano negli oratori cittadini.
Ma per i ragazzi del settore giovanile “maturi” per l’approccio allaprima squadra non c’erano grandi aperture. Il Savona Fbc era diretto , in quel periodo, dal presidentissimo Stefano Del Buono, autentico padre-padrone, il quale, sulla scia del suo predecessore l’ingegner Noceti, che aveva saputo portare gli striscioni sulla soglia della Serie A, preferiva i giocatori “già fatti” magari provenienti dalla Serie A o dalla Serie B (le ali sinistre Farinelli e Giordano, i centrocampisti Bianco e Negri, il centravanti Cella, i portieri Semenzin, Franci e Tonoli tanto per fare alcuni esempi) e vedeva con diffidenza l’esordio in prima squadra di giovani del vivaio.
Far parte delle “giovanili” del Savona Fbc era quindi frutto di una selezione molto attenta ma le possibilità di far parte della prima squadra, anche soltanto per poche partite, risultava impresa assai ardua.
In quel periodo i nomi si contarono quasi sulle dita di una mano, una miseria a confronto con il patrimonio a disposizione. Ad affermarsi compiutamente forse furono soltanto il cannoniere Panucci, che poi però per tornare titolare fu costretto ad un lungo giro (Imperia, Albenga, Pro Patria, Monza, Asti) e il “cervellone” Piero Pittofrati, poi emigrato a Chiavari e autore di una buona carriera con Como, Piacenza, Brescia. Sfortunato il suo sodale, il toscano “Poppo” Vannini infortunato al ginocchio dopo l’esordio e tenuto in naftalina per tutta la stagione di Serie B. Poche partite anche per il talentuoso acquese Prina, poi a lungo titolare nel Casale, una presenza per Marietto Dubourgel (a Monfalcone campionato già vinto) in seguito titolare in Serie C ad Imperia e ad Asti, poche gare anche per l’acrobatico e talentuoso portiere Piero Ianicelli e per un vero “crack” come il difensore Tullio Pierucci, in seguito per molte stagioni il miglior giocatore di Promozione in Liguria e Nazionale Dilettanti. Una sola gara in prima squadra anche per Marco Ghiara, mezz’ala super-tecnica proveniente dalla Villetta e qualcosa di più per il forte difensore Carlo Tosello. E’, questo, l’unico neo, e nemmeno tanto piccolo, della lunga e fruttuosa gestione del presidente Del Buono. Molti quattrini si sarebbero forse risparmiati dando via libera ai ragazzi fatti in casa.
Non riuscirono ad esordire, per varie ragioni, giocatori del settore giovanile che l’avrebbero ben meritato per capacità tecniche ed agonistiche come Alberto Sardo, Luciano Bordegari, Guido Lagustena (pur provati in allenamento e in amichevole) , l’ottimo mediano alassino Ziliani, l’attaccante Pier Basili che poi fu capace di svolgere una lunga carriera tra i professionisti militando, tra l’altro, con Modena, Avellino, Lecce, Parma, Udinese.
Per i portieri poi la strada era del tutto sbarrata sbarrata: per lunghi anni genio e sregolatezza Bruno Ferrero, molto considerato (a ragione) dal presidentissimo, tenne il posto da titolare senza alcuna flessione, infortunio o squalifica. Alle sua spalle così non ebbe la possibilità di esordire pur largamente meritata (Pelizzari affermava “cosa volete lui vuol fare tutte le partite” alludendo a Ferrero) Luciano Angelini, mentre anche per Giuliano Spensatello non ci fu occasione. Non c’era il numero 12 ed anche il portiere di riserva filava in tribuna.
Di seguito, stagione per stagione, in quel periodo le “rose” del settore giovanile del Savona Fbc, tra “De Martino”, juniores e allievi.
Stagione 1958 – ’59
Squadra juniores: Biggi, Pacini, Giusto, Tessitore, Pieri, Valente, Formento, Marino, Rastelli, Rusticoni, Berruti; all. Ghersi.
Stagione 1959 – ’60
Squadra De Martino: Angelini, Duce, Ziliani, Faccio, Tullio Pierucci, Turotti, Frione, Serena, Sergo, Meraviglia, Prina; all. Sguerso.
Stagione 1960 – ’61
Squadra juniores: Spensatello, Praiotti, Drago (“calollo”), Fedele, Ronchetti, Alfonso, Guglieri, Dubourgel, Ghiara, Sardo, Pastorino.
Stagione 1961 – ‘62
Squadra juniores: Spensatello, Praiotti, Ronchetti, Bordegari, Tosello, Sardo, Lagustena, Dubourgel, Panucci, Ghiara, Prina; all.Levratto.
Stagione 1962 – ’63
Squadra juniores: Piotto, Praiotti, Ronchetti, Bordegari, Ferro, Vannini, Lagustena, Dubourgel, Panucci, Pittofrati, Badoino all.Levratto
Stagione 1963 – 64
Squadra juniores: Piotto, Maddalena, Ronchetti, Bosio, Ferro, Vannini, Lagustena, Mellano, Morasso, Pittofrati, Badoino; all.Levratto.
Stagione 1964 – ’65
Squadra De Martino : Ianicelli (Spensatello), Tosello, Sciolla, Demaria, Ronchetti, Sardo, Lagustena, Bordegari, Basili, Pali, Bottinelli; all. Levratto.
Squadra juniores: Piotto, Sciolla, Gambetta, Tarchino, Botto, Bosio, Mellano, Demaria, Giribone, Caraccio, Devita; all. Macciò.
Squadra allievi: Astengo, Susco, Bottino, Neirotti, Giusto, Perlo, Loffredo, Cattardico, Bocca, Testa, Zanette; all. Volpi.
Savona allievi 1965-66: Bertolucci, Gerion, Foglia, Perlo, Procopio, Lacota, Picci Rosso; accosciati: Casesa, Magnani, Francese III, Fazzi II, Corucci, Giacomelli, Poggio
Stagione 1965 – 66
Squadra De Martino (arrivata alle semifinali nazionali): Ianicelli, Sciolla, Vicenzi, Vannini, Verri, Bertani, Dubourgel, Sardo, Basili, Pittofrati, Mellano; all. Levratto.
Squadra juniores: Delfino, Maddalena, Alessandria, Perlo, Benelli, Tomei, Cattardico, Ferro, Testa, Camporeggi, Loffredo; all. Macciò.
Squadra allievi: Limongi, Cianci, Bocca, Martelli, Perlo, Neirotti, Fazzi II, Rosso jr, Battaglia, Tomei, Casesa; all. Volpi.
Al termine della stagione fu allestita una squadra giovanile con alcuni prestiti tra i migliori prodotti del vivaio provinciale (Foglia dall’Albisola, Procopio III dalla Villetta, Franco Lacota dalla Veloce,Mauro Gerion dal Cengio) e fu disputato un importantissimo torneo internazionale a Lugano, documentato nella foto sopra.
Gli allievi binacoblu nella stagione 66/67 quella della Serie B. Da sinistra in piedi: il dirigente Curti, l’allenatore Volpi, Lacota, Procopio III, Perlo, Rosso, Magnani il massaggiatore Pippi Prussiati; accosciati: Gerion, Neirotti, Martelli, Giacone, Fazzi II, Ghiglione
Stagione 1966 – ’67 (Serie B)
Squadra De Martino: Sommariva (Pascali), Maddalena, Budicin, Gardella, Bocchia, Scaia, Rollando, Menconi, Basili, Vannini, Dalle Crode (Rizzo); all. Occhetta, poi Macciò.
Squadra allievi: Francese, Magnani, Zunino, Gerion, Perlo, Neirotti, Lacota, Rosso, Procopio III, Casesa, Fazzi II; all. Volpi-Marte.
Stagione 1967 – ’68
Squadra juniores: Rondelli, Coppola, Zanette, Gava, De Rizzo, Lardo, Foglia, Mannarelli, Marcolini, Murgita, Guerraz; all. Volpi.
Squadra allievi: Mendola, Giaccone, Neirotti, Falabella, Coppola, Ferrando, Desogus, Doni, Zanco, Canazza, Bolognesi; all. Marte.
Stagione 1968 – ’69
Squadra juniores: Benini, Aimone, Lavezzi, Giacone, Coppola, Neirotti, Guerraz, Canazza, Merlano, Murgita, Bolognesi (Gerbaudi, Torresan); all. Volpi.
Squadra allievi: Parodi, Torcello, Maspes, Colombo, Bertolucci, Rossi, Ceppi, Orcino, Ravera,Gentile, Barile; all. Marte.
In quel Savona Fbc, tra il 1958 e il 1969 (ma potremmo anche guardare più avanti, ha vissuto splendide esperienze sportive e di vita, ancorché con diverse fortune (poche in proporzione quelle calcistiche, in quelle formazioni troviamo futuri medici, ingegneri, professionisti, dirigenti d’azienda, insegnanti), la meglio gioventù savonese. E a scritto pagine importanti, significative. Da ricordare.Come merita.