QUANDO ABRUZZO E MARCHE AVEVANO IN SERIE A ASCOLI, ANCONITANA E PESCARA


Non solo Lombardia (Inter e Milan) e Piemonte (Juventus e Torino) con brevi incursioni di Bologna, Firenze, Genova (sponda Samp) e Verona, centro-nord in soldoni. C’è stato un tempo in cui la Serie A era frequentata con alterene fortune da Pescara, Ancona e Ascoli, ovvero una corposa rappresentanza del calcio di Abruzzo e Marche. L’Ascoli del patron Rozzi, vulcanico presidente, ha fatto a lungo la parte del leone, un caso sportivo che coinvolse la città e l’intera regione. Questo il dettaglio delle presenze in Serie A. Pescara: campionati 1977 – 78, 1979-80, 1987-88, 1988-89,1992-93 , 2012-2013, 2016-2017 in Serie A
.Ancona: 1992-1993 e 2003-2004 in Serie A.
Ascoli: 1973-74, 1974-75,1975-76,1978-79, 1979-80, 1980-81,1981-82,1982-83,1983-84,1984-85,1986-87,1987-88,1988-89, 1989-90,1991-92,2005-2006, 2006-2007 in Serie A.
Nei campionati sopra elencati si sono registrate, almeno fino a questo punto, le presenze delle squadre abruzzesi e marchigiane nel massimo campionato di calcio
Una presenza però che era stata anticipata in circostanze rocambolesche.
In questa occasione infatti intendiamo ricordare la presenza di Ancona (in quel momento Anconitana) e Pescara nel campionato Centro – Sud 1945 -46: l’Italia era spaccata in due, gli esiti della guerra, i bombardamenti, i passaggi degli eserciti avevano distrutto le vie di comunicazione.
Il calcio però doveva riprendere a allora per quel campionato la Federazione decise di sdoppiare in due il massimo torneo: Alta Italia e Centro Sud.
Le prime 4 due due gironi si sarebbero poi affrontate in un girone finale che come abbiamo già ricordato si concluse con la vittoria del “Grande Torino”.
Per completare i ranghi nel girone centro-meridionale, logisticamente senz’altro il più complicato da affrontare, furono ammesse alcune squadre che nella stagione 1942 – 43 (l’ultima disputata regolarmente) avevano militato in Serie B.
Così Anconitana e Pescara rappresentarono Marche e Abruzzo al massimo livello di quel tempo.
Il Pescara disputò un girone ad alta quota terminando al sesto posto e insidiando, assieme alla Fiorentina, il Livorno nel piazzamento valido per la partecipazione al girone finale (Livorno in quel momento vice-campione d’Italia avendo terminato al secondo posto, sempre dietro al Torino, il campionato 1942-43).L’Anconitana invece terminò all’ultimo posto.
Ricordiamo allora i tabellini di tutte le gare disputate dalle due squadre adriatiche nel corso di quel lontano e dimenticato campionato.

Classifica finale: Napoli 28, Bari 28, Roma 27, Livorno 26, Fiorentina 23, Pescara 18, Lazio 17, Palermo 14, Salernitana 14, Siena 13, Anconitana 9.

Reperto giornalistico davvero storico. Il Calcio Illustrato mostra le immagini fotografiche della vittoria dell’Anconitana sulla Lazio alla ventesima giornata

PRIMA GIORNATA

Pescara – Fiorentina 3-0

reti: Di Teodoro, autorete Avanzolini, Tontodonati

Pescara: Fabiani, Romagnoli I, Mincarelli, D’Incecco, De Angelis, Brandimarte I, Lanciaprima, Suozi, Tontodonati, Di Teodoro, Guarnieri

Fiorentina: Griffanti, Buzzegoli, Piccardi, Rallo, Avanzolini, Magli, Menti II, Gritti, Gei, Biagiotti, Eliani

arbitro Capucci

Anconitana – Roma 0-1

Anconitana: Busani, Pierani, Tombesi, Barberini, Varoli, Battistelli, Romani, Trevisani, Diotallevi, Conti II, Conti I

Roma: Risorti, Brunella, Andreoli, Matteini, Salar, Jacobini, Kriezu, Di Pasquale, Amadei, Schiavetti, Urilli

arbitro Galeati di Bologna

SECONDA GIORNATA

Roma – Pescara 0-0

Roma: Risorti, Brunella, Andreoli, Matteini, Salar, Jacobini, Kriezu, Dagianti, Amadei, Schiavetti, Urilli

Pescara: Fabiani, Romagnoli I, Mincarelli, D’Incecco, De Angelis, Brandimarte I, Lanciaprima, Di Teodoro, Tontodonati, Suozi, Guarnieri

arbitro Mosca

Fiorentina – Anconitana 5-0

reti: Menti II, Biagiotti (2), Gritti (2)

Fiorentina: Griffanti, Buzzegoli, Piccardi, Rallo, Avanzolini, Magli, Menti II, Biagiotti, Gei, Gritti, Eliani

Anconitana: Busani, Pierani, Tombesi, Barberini, Varoli, Renzi, Romani, Trevisani, Rossi, Battistelli, Conti I

arbitro Vannini di Bologna

TERZA GIORNATA

Pescara – Salernitana 5-1

reti: Lanciaprima (2), Margiotta, Mincarelli rigore, Tontodonati, Suozi

Pescara: Fabiani, Romagnoli I, Mincarelli, D’Incecco, De Angelis, Brandimarte I, Lanciaprima, Maturo, Tontodonati, Di Teodoro, Suozi

Salernitana: Ricci, Amenta, Grassi, Saracino, Piccinini, Jacovazzi, Colaneri, Tori, Margiotta, Valese, Ponzi

arbitro Masseroni

Anconitana- Palermo 1-2

reti: Di Bella, Bazan, Ratti

Anconitana: Busani, Ratti, Tombesi, Renzi, Piccini, Varoli, Conti II, Diotallevi, Romani, Battistelli, Conti I

Palermo: Corghi, Cappellini, Tozzi, Conti, Sforza, Noseda, Antolini, Di Rosalia, Perugini, Di Bella, Bazan

arbitro Piselli

QUARTA GIORNATA

Pescara – Palermo 0-0

Pescara: Fabiani, Romagnoli I, Mincarelli, D’Incecco, De Angelis, Brandimarte I, Lanciaprima, Maturo, Tontodonati, Di Teodoro, Centorame

Palermo: Corghi, Cappellini, Tozzi, Conti, Sforza, Noseda, Galassi, Carraro, Perugini, Di Bella, Bazan

arbitro Niccolini

Anconitana – Napoli 0-3

reti: Busani, Andreolo, Pretto rigore

Anconitana: Busani, Ratti, Tombesi, Barberini, Pierani, Battistelli, Romani, Trevisani, Diotallevi, Veroli, Gualteri

Napoli: Sentimenti II, Pretto, Berra, Baldi, Andreolo, Rosi, Busani, Di Costanzo, Lustha, Verrina, Gallanti

arbitro Maurelli di Romagnoli

QUINTA GIORNATA

Siena – Anconitana 1-0

reti: Gambini

Siena: Chellini, Ghelardi, Bellucci, Pellegatta, Cortini, Englaro, Ulivieri, Polacchi, Boldi, Bergamasco, Gambini

Anconitana: Busani, Ratti, Tombesi, Barberini, Piccini, Battistelli, Romani, Trevisani, Diotallevi, Varoli, Gualteri

arbitro Fois

Napoli – Pescara 1-0

rete: Gallanti

Napoli: Sentimenti II, Pretto, Berra, Baldi, Andreolo, Rosi, Busani, Di Costanzo, Lustha, Verrina,Gallanti

Pescara: Fabiani, Romagnoli I, Mincarelli, D’Incecco, De Angelis, Brandimarte I, Lanciaprima, Ventura, Tontodonati, Di Teodoro, Centorame

arbitro Moriconi di Roma

SESTA GIORNATA

Salernitana – Anconitana 1-0

rete: Margiotta rigore

Salernitana: Ricci, Lomi, Grassi, Amenta, Piccinini, Jacovazzi, Longhi, Volpe, Margiotta, Valese, Onorato

Anconitana: Busani, Ratti, Tombesi, Renzi, Piccini, Battistelli, Romani, Conti II, Diotallevi, Varolim, Baldoni

arbitro: Cambi

Pescara – Siena 2-0

reti: Suozi (2)

Pescara: Fabiani, Romagnoli I, Mincarelli, D’Incecco, De Angelis, Brandimarte, Lanciaprima Maturo, Tontodonati, Di Teodoro, Suozi

Siena: Chellini, Ghelardi, Bellucci, Pellegatta, Cortini, Englaro, Ulivieri, Goracci, Boldi, Bergamasco, Gambini

arbitro: Vannini di Bologna

SETTIMA GIORNATA

Anconitana – Pescara 1-1

reti: Tontodonati, Piccini

Anconitana: Busani, Battistelli, Tombesi, Renzi, Piccini, Varoli, Romani, Conti II, Rossi, Trevisani, Diotallevi

Pescara: Fabiani,Romagnoli I; Brandimarte II, D’Incecco, De Angelis, Brandimarte I, Lanciaprima, Maturo, Tontodonati, Di Teodoro, Suozi

arbitro Goracci

OTTAVA GIORNATA

Lazio – Anconitana 1-2

reti: Puccinelli, Conti, Romano

Lazio:Gradella, Valenti, Carton, Manolo, Gualtieri, Ferri, Puccinelli, Brunetti, Koenig, Lombardini, Toasio

Anconitana: Busani, Pierani, Tombesi, Renzi, Piccini, Varoli, Romani, Conti II, Diotallevi, Battistelli, Conti I

arbitro Coppolone

riposa Pescara

NONA GIORNATA

Anconitana – Livorno 1-1

reti: Degano, Varoli

Anconitana: Busani, Ratti, Tombesi, Renzi, Piccini, Varoli, Romani, Conti II, Diotallevi, Battistelli, Conti I

Livorno : Giudici, Soldani, Lovagnini, Zidarich, Capaccioli, Bonaccorsi, Piana, Stua, Roffi, Raccis, Degano

arbitro Scotti

Pescara – Lazio 2-2

reti: Tontodonati, De Angelis, Koenig 2 (1 rigore)

Pescara: Fabiani, Romagnoli I, Brandimarte II, D’Incecco, De Angelis, Brandimarte I, Lanciaprima, Maturo, Tontodonati, Di Teodoro, Suozi

Lazio: Gradella, Antonazzi, Ferri, Manola, Gualtieri, Del Pinto, Puccinelli, Brunetti, Koenig, Lombardini, Toasio

arbitro: Pera

DECIMA GIORNATA

Bari – Pescara 1-0

rete: Maestrelli

Bari: Costagliola, Zerbini, Lenzi, Carlini, Capocasale, Baruzzi, Cavone, Maestrelli, Di Benedetti, Fusco, Orlando

Pescara: Fabiani, Romagnoli I, Mincarelli, D’Incecco, De Angelis, Brandimarte I, Lanciaprima, Maturo, Tontodonati, Di Teodoro, Suozi

arbitro: Gemini

Ha riposato Anconitana

UNDICESIMA GIORNATA

Livorno – Pescara 1-0

rete: Raccis

Livorno: Giudici, Soldani, Lovagnini, Zidarich, Mazzi, Capaccioli, Piana, Stua, Raccis, Picchi, Degano

Pescara: Fabiani, Romagnoli I, Brandimarte II, D’Incecco, De Angelis, Brandimarte I, Lanciaprima, Maturo, Tontodonati, Di Teodoro, Suozi

arbitro: Stampacchia

Bari – Anconitana 4-2

reti: Battistelli, Di Benedetti(2), Maestrelli, Torri, Diotallevi

Bari: Costagliola, Fusco, Lenzi, Carlini, Capocasale, Baruzzi, Cavone, Maestrelli, Di Benedetto, Orlando, Torri

Anconitana: Collesi, Ratti, Tombesi, Renzi, Piccini, Varoli, Romani, Conti II, Diotallevi, Battistelli, Conti I

DODICESIMA GIORNATA

Anconitana e Pescara hanno riposato

TREDICESIMA GIORNATA

Roma – Anconitana 3-0

reti: Amadei (2), Krieziu

Roma. Risorti, Contin, Andreoli, Matteini, Salar, Jacobini, Krieziu, Amadei, Schiavetti, Borin, Urilli

Anconitana: Busani, Ratti, Tombesi, Battistelli, Renzi, Varoli, Romani, Conti II, Rossi, Trevisani, Conti I

arbitro: Di Paola

Fiorentina – Pescara 3-1

reti: Suozi, Gei (2), Biagiotti

Fiorentina: Griffanti, Eliani, Piccardi, Rallo, Avanzolini, Magli, Menti II, Biagiotti, Gei, Gritti, Morisco

Pescara: Fabiani, Romagnoli I, Mincarelli, Di Teodoro, Colabruno, Brandimarte I, Suozi, Maturo, Tontodonati, Centorame, Guarnieri

arbitro: Gemini

QUATTORDICESIMA GIORNATA

Pescara – Roma 2-2

reti: Urilli (2), Lanciaprima, Tontodonati

Pescara: Fabiani, Romagnoli I, Mincarelli, Ventura, D’Incecco, Brandimarte I, Lanciaprima, Maturo, Tontodonati, Di Teodoro, Costantini

Roma: Risorti, Contin, Andreoli, Matteini, Salar, Jacobini, Krieziu, Amadei, Schiavetti, Dagianti, Urilli

arbitro: Scotti

Anconitana – Fiorentina 0-1

rete: Gritti

Anconitana: Busani, Ratti, Tombesi, Renzi, Barberini, Varoli, Romani, Trevisani, Diotallevi, Battistelli, Conti I

Fiorentina: Griffanti, Eliani, Piccardi, Rallo, Avanzolini, Magli, Menti II; Biagiotti, Gei, Gritti, Morisco

arbitro Dattilo di Roma

QUINDICESIMA GIORNATA

Palermo – Anconitana 3-0

reti: Bazan, Di Bella, Di Rosalia

Palermo: Corso, Cappellini, Tozzi, Galassi, Sforza, Noseda, Antolini, Carraro, De Rosalia, Di Bella, Bazan

Anconitana: Busani, Ratti, Baldoni, Renzi, Barberini, Varoli, Romani, Trevisani, Diotallevi, Battistelli, Conti I

arbitro: Gemini

Salernitana – Pescara 2-0

reti: Onorato, Margiotta

Salernitana: Mosele, Lomi, Amenta, Tori, Saracino, Jacovazzi, Colaneri, Longhi, Margiotta, Volpe, Onorato

Pescara: Fabiani, Romagnoli I, Mincarelli, Ventura, Colabruno, Brandimarte I, Lanciaprima, Maturo, Tontodonati, Centorame, Suozi

arbitro: Cristiantiello

SEDICESIMA GIORNATA

Palermo . Pescara 1-0

rete. Di Bella

Palermo: Corghi, Cappellini, Tozzi, Conti, Sforza, Noseda, Antolini, Carraro, Perugini, Di Bella, Bazan

Pescara: Fabiani, Romagnoli I, Mincarelli, Colabruno, Ventura, Brandimarte I, Suozi, La Porta, Tontodonati, Centorame, Costantini

arbitro: Stampacchia

Napoli – Anconitana 2-0

reti: Andreolo (2)

Napoli: Sentimenti II, Pretto, Berra, Rosi, Andreolo, Di Costanzo, Busani, Gallanti, Lustha, Verrina, Barbieri

Anconitana: Busani, Pierani, Ratti, Renzi, Barberini, Varoli, Romani, Rossi, Diotallevi, Battistelli, Conti I

arbitro: Pasinetti

DICIASSETTESIMA GIORNATA

Anconitana – Siena 1-1

reti: Diotallevi, Semoli

Anconitana: Busani, Ratti, Tombesi, Renzi, Barberini, Varoli, Romani, Trevisani, Diotallevi, Battistelli, Conti I

Siena: Chellini, Manni, Bellucci, Martelli, Cortini, Englaro, Ulivieri, Bergamasco, Boldi, Semoli, Polacchi

arbitro: Altomare

Pescara – Napoli 2-1

reti: Tontodonati, Centorame, Barbieri

Pescara: Fabiani, Romagnoli I, Mincarelli, D’Incecco, De Angelis, Brandimarte I, Lanciaprima, Maturo, Tontodonati, Centorame, Costantini

Napoli: Sentuimenti II, Pretto, Berra, Rosi, Andreolo, Di Costanzo, Busani, Gallanti, Lustha, Verrina, Barbieri

DICIOTTESIMA GIORNATA

Anconitana – Salernitana 2-1

reti: Margiotta, Varoli, Trevisani

Anconitana: Busani, Ratti, Tombesi, Barberini, Piccini, Renzi, Romani, Rossi, Trevisani, Varoli, Gualtieri

Salernitana: Mosele, Amenta, Grassi, Tori, Piccinini, Jacovazzi, Colaneri, Longhi, Margiotta, Volpe, Onorato

arbitro: Pizziolo

Siena – Pescara 1-1

reti: Schiavone, Polacchi

Siena: Chellini, Manni, Bellucci, Martelli, Cortini, Englaro, Ulivieri, Bergamasco, Boldi, Semoli, Polacchi

Pescara: Fabiani, Romagnoli I, Mincarelli, Ventura, De Angelis, Brandimarte,I, Schiavone, Maturo, Tontodonati, Centorame, Costantini

arbitro: Cappucci

DICIANNOVESIMA GIORNATA

Pescara – Anconitana 4-0

reti: Tontodonati (2 1 rigore) Lanciaprima, Di Teodoro

Pescara: Fabiani, Romagnoli I, Mincarelli, La Porta, De Angelis, Brandimarte I, Lanciaprima, Maturo, Tontodonati, Di Teodoro, Costantini

Anconitana: Busani, Ratti, Tombesi, Barberini, Piccini, Varoli, Romani, Conti II, Rossi, Battistelli, Gualtieri

arbitro: Matuozzo

VENTESIMA GIORNATA

Anconitana – Lazio 1-0

rete: Gualtieri

Anconitana: Busani, Ratti, Tombesi, Barberini, Piccini, Renzi, Romani, Conti II, Trevisani, Varoli, Gualtieri

Lazio: Gradella, Carton, Ferri, Alzani, Gualtieri, Del Pinto, Puccinelli, Manola, Koenig, Lombardini, De Andreis

arbitro: Cristiantiello

Riposa Pescara

VENTUNESIMA GIORNATA

Lazio – Pescara 6-0

reti: Koenig (3), Lombardini (2); Alzani

Lazio. Gradella, Carton, Ferri, Alzani, Gualtieri, Del Pinto, Puccinelli, Manola, Koenig, Lombardini, De Andreis

Pescara: Fabiani, Romagnoli II, Mincarelli, La Porta, De Angelis, Brandimarte II, Lanciaprima, Maturo, Tontodonati, Di Teodoro, Costantini

arbitro: Casiniù

Livorno – Salernitana 4-0

reti: Piana (2), Picchi, Zidarich rigore

Livorno: Giudici, Soldani, Lovagnini, Spagnoli, Capaccioli, Zidarich, Piana, Stua, Picchi, Raccis, Degano

Anconitana: Busani, Ratti, Battistelli, Barberini, Piccini, Renzi, Romani, Conti II, Trevisani, Varoli, Conti I

arbitro: Costantini

VENTIDUESIMA GIORNATA

Pescara – Bari 3-1

reti: Tontodonati (2), Di Benedetti, Costantini

Pescara: Fabiani, Romagnoli I, Mincarelli, D’Incecco, De Angelis, Brandimarte I, Lanciaprima, Maturo, Tontodonati, Di Teodoro, Costantini

Bari: Costagliola, Zerbini, Fusco, Carlini, Capocasale, Baruzzi, Cavone, Maestrelli, Di Benedetti, Orlandi, Fabbri II

arbitro: Fois

Riposa Anconitana

VENTITREESIMA GIORNATA

Anconitana – Bari 1-2

reti: Fusco, Rossi rigore, Maestrelli

Anconitana: Busani, Ratti, Tombesi, Renzi, Barberini, Varoli, Romani, Conti II, Trevisani, Rossi, Diotallevi

Bari: Costagliola, Zerbini, Lenzi, Carlini, Capocasale, Baruzzi, Cavone, Maestrelli, Di Benedetti, Fusco, Fabbri II

arbitro: Cambi

Pescara – Livorno 1-2

reti: Raccis, Guarnieri, Picchi

Pescara: Fabiani, Romagnoli I, Mincarelli, D’Incecco, De Angelis, Brandimarte I, Lanciaprima, Maturo, Tontodonati, Di Teodoro, Guarnieri

Livorno: Giudici, Soldani, Lovagnini, Spagnoli, Capaccioli, Zidarich, Piana, Stua, Raccis, Picchi, Degano

VENTIQUATTRESIMA GIORNATA

Anconitana e Pescara riposo.

LE OLIMPIADI DEI SAVONESI SI COLORANO DI ROSA CON LINDA E LUMINOSA

Tokyo 2020, l’Olimpiade va a cominciare. Un’edizione complessa e tormentata: in ritardo di un anno tra mille difficoltà e orfana di pubblico, La presenza di atleti savonesi, tranne il pallanuotista Aicardi,  alla terza partecipazione dopo Londra e Rio, è tutta al femminile tra nuoto sincronizzato (guidato dal commissario tecnico Patrizia Giallombardo), che fa la parte del leone, e atletica leggera. Due le punte di diamante: Linda Cerruti, leader consacrata della nazionale azzurra (con lei altre due perle dell’università savonese del sincro Domiziana Cavanna e Costanza Ferro), e la new entry Luminosa Bogliolo nei 100 ostacoli, pluricampionessa italiana, oro alle Universiadi 2019, gioiello della scuola ponentina creata da Peo Astengo da cui sono uscite a medaglie e presenze olimpiache e mondiali dallo sprinter Enzo Madonia all’ostacolista Emanuele Abate. La pattuglia savonese a Tokyo è completata da Chiara Rebagliati, anche lei all’esordio, nel tiro con l’arco, e da Enrica Berlingieri, giudice di porta nella canoa slalom. Buona Olimpiade a tutti.

La partecipazione alle Olimpiadi rappresenta il traguardo più importante nella vita di un  atleta: onoriamo allora la presenza dei savonesi nella storia delle manifestazioni olimpiche, a partire da Alberto Angelini, pallanuotista di grandissima classe, partecipante a quattro Olimpiadi, tornato nella nostra Città e attualmente allenatore della Rari Nantes, dopo essersi coperto di gloria, oltre che con il Settebello (421 presenze in nazionale) anche con le calottine di Rari Nantes Savona, Roma e Pro Recco, l’unico, insieme a Massimiliano Ferretti e Nando Gandolfi, ad aver vinto lo scudetto con tre squadre diverse (otto in tutto: due con il Savona, uno con la Roma e cinque con la Pro Recco).

Alberto Angelini attuale allenatore della Rari Nantes Savona che ha saputo riportare ai primissimi posti nella Serie A1 e allenatore della Nazionale Under 20 dopo aver vinto l’oro guidando gli azzurri all’Universiade 2019

Con la Nazionale, di cui è stato capitano fino all’Olimpiade di Pechino, l’impresa più eclatante Alberto la compì ad Atlanta nel 1996 trascinando letteralmente la Nazionale alla medaglia bronzo in una drammatica partita contro l’Ungheria, conclusa ai supplementari e considerata alla stregua dello storico 4-3 di Italia-Germania 4-3 al Mondiale del ’70. Alberto si colloca, in questo modo, a fianco dei più celebri atleti della nostra terra che proprio sotto la bandiera dei cinque cerchi seppero compiere mirabili imprese. A completare il suo palmarès, oro (Vienna), argento (Budapest) e bronzo (Firenze) in tre campionati d’Europa, l’argento mondiale a Barcellona, i due argenti in coppa del Mondo, le tre coppe dei Campioni con la Pro Recco, le tre Supercoppe, le tre Coppe Len, le sette Coppe Italia e l’oro mondiale juniores al Cairo. Oggi è alla guida della Nazionale Under 20 in vista del Mondiale in programma a Praga da fine luglio.

Angelini, allora, accanto a quattro veri e propri “miti”: Giuseppe Olmo, di Celle; che nel 1932 conquistò a Los Angeles la medaglia d’oro nella prova a squadre di ciclismo a fianco di Pavesi (vincitore della prova individuale), Segato e Cazzulani;

Felice Levratto, calciatore in forza al Vado, che a Parigi nel 1924 , unico giocatore di categoria inferiore schierato da Pozzo in maglia azzurra, impressionò tutti per la potenza del tiro (Levratto, passato al Genoa, disputò anche l’Olimpiade di Amsterdam quattro anni dopo, quando la squadra italiana vinse la medaglia di bronzo, dopo aver perduto un’epica semifinale con  l’Uruguay per 3-2);

“Niculin” Beviacqua, portacolori della Fratellanza Ginnastica Savonese, vincitore nel corso della sua carriera di 27 titoli italiani, che alle Olimpiadi di Berlino 1936 (quelle segnate dalle gesta di Jesse Owens) arrivò alla finale dei 10.000 metri giungendo 11°, con il tempo di 31’57” (erano i tempi dei finlandesi che si aggiudicarono l’intero podio con Salminen, Aikola ed Iso – Hollo; proprio i tre campioni superati dal nostro piccolo fondista, nel 1937, in casa loro: Beviacqua, infatti, fu anche il primo fondista non finnico a vincere una gara di fondo nella terra dei mille laghi).

Ezio Madonia, velocista ingauno, punta di diamante della scuola della velocità curata dall’indimenticato “Peo” Astengo, capace di arrivare due volte ai quarti di finale nei 100 metri, a Seoul ’88 (10”36) e ad Atlanta ’96 (10”33), dove aveva superato la batteria correndo al fianco di Carl Lewis, e di arrivare 5° in finale nella stessa Olimpiade, con la nazionale composta anche da Floris, Tilli e Pavoni con il tempo di 35”54.

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Ezio Madonia secondo da sinistra nella celebre staffetta con Floris, Tilli e Pavoni.

La partecipazione ai Gochi non si è però esaurita, nel tempo, con questi 5 grandi campioni fin  qui citati.

L’avventura era iniziata fin  dal 1912, a Stoccolma, con una medaglia d’oro vinta da Carlo Fregosi, componente della squadra di ginnastica maschile capitanata dal celebre Alberto Braglia (savonese d’adozione: aveva infatti indossato anch’egli la maglia della nostra “Fratellanza”), con lui era presente anche l’ingauno Salvi,. Fregosi era poi apparso, con minore fortuna, anche alle Olimpiadi di Anversa del 1920. In Belgio erano in gara anche i tiratori alla fune Luigi Schiappapietra e Rodolfo Rambozzi, ed il calciatore Rinaldo Roggero, l’ala più veloce del Savona FBC, schierato titolare nella partita vittoriosa sulla Norvegia (2-1, con lui esordì in nazionale anche il celeberrimo “Viri” Rosetta).

Un’altra citazione importante merita l’atleta Giuseppe Italo Castelli, protagonista con la staffetta 4X 100 ad Amsterdam 1928 ed a Los  Angeles 1932: proprio negli USA la staffetta italiana conquistò la medaglia di bronzo, con  il tempo di 41”2, superata soltanto dai padroni di casa e dalla Germania (oltre che da Castelli il nostro quartetto veloce era composto da Toetti, Meregatti e Salviati).

Ricordiamo ancora, alla rinfusa, e sperando di non commettere peccato d’omissione: lo schermidore Giorgio Faldini protagonista a Berlino 1936, i velisti Carattino, Spirito, Zucchinetti, Ghirardi (Helsinki ’52, Melbourne ’56, Messico ’68, Montreal ’72), i lottatori Cavallero e Giuria (Parigi ’24), il saltatore in alto Gianmaria Roveraro, anch’egli albenganese (Melbourne ’56; in  quella stessa stagione Roveraro, scomparso tragicamente dopo essere stato un protagonista nel mondo dell’alta finanza, era stato il primo italiano a superare i 2 metri), il quattrocentista Furio Fusi, protagonista con la staffetta 4×400  a Città del Messico 1968. Mentre Smith e Carlos, oro e bronzo, salivano sul podio dei 200 metri stringendo il pugno guantato di nero per protestare contro la segregazione razziale e la guerra in Vietnam, il nostro Furio, già protagonista dei successi dell’Itis ai campionati studenteschi, centrava, con i suoi compagni Ottolina, Puosi e Bello il 7° posto nella finale; il pallanuotista Andrea Pisano (Seoul 1988) e le “sincronette” Serena Bianchi (Atlanta ’96 e Sydney 2000), e Alice Dominici (Sidney 2000).

Luminosa Bogliolo in maglia azzurra: punta di diamante di questa nuova giovane Nazionale della quale si aspettano grandi cose.

Da ricordare ancora come la sfortuna di un incidente fermò il calciatore Christian Panucci, già convocato, proprio alla vigilia del giochi di Atlanta del 1996.

Per concludere da ricordare la partecipazione delle ragazze del nuoto sincronizzato (la bravissima spotornese Linda Cerruti a Londra 2012 con Giulia Lapi e Rio 2016), uscite dal prolifico vivaio della Rari Nantes, e dell’ostacolista Emanuele Abate, pluricampione e primatista italiano, sempre in lizza tra i migliori a livello europeo: un altro prodotto del vivaio ingauno, curato per tanti anni da “Peo” Astengo, capace di costruire una fucina di veri campioni, anche a livello internazionale dal già citato Madonia in avanti.

Linda Cerruti superstar del nuoto sincronizzato

Una Savona Olimpica, quindi, molto spesso presente con grande onore e che va assolutamente ricordata con il rilievo che merita.

LUIGI PENDIBENE: L’INGEGNERE TRA I PALI DAL SAVONA ALLA SERIE A

Questa foto può essere considerata davvero come quella di una testimonianza storica. Di fronte Don Bosco in maglia bianca (è quella della GIL, con tanto di M mussoliniana sul petto) e in maglia blu i Caterini (Oratorio di Santa Caterina da Siena, in piazza Marconi per verità, stagione 1937 – 38 non ancora completamente costruita). I due portieri, quello dei Caterini (terzo da sinistra accosciato) è Luigi Pendibene, al suo fianco l’amico-rivale estremo difensore del Don Bosco Valerio Bacigalupo. Nella foto però sono presenti anche, oltre ai due campioni destinati alla serie A, anche due futuri titolari del Savona Fbc come Giulin Siccardi e Sergio Lamberto, figure indelebili nella storia biancoblu.
Luigi Pendibene savonese classe 1926 è stato tra quei giocatori che dalla nostra Città hanno spiccato il volo verso la massima categoria onorando il “nostro” calcio.Lo ricordiamo prima di tutto come persona dalla cortesia squisita e dalla forte cultura: si era laureato in ingegneria, aveva ricoperto importanti incarichi aziendali (era stato anche amministratore delegato della RCA, la celebre casa discografica) e non resisteva mai al richiamo della nostra Città (dopo la pensione si era ritirato a Bonassola) arrivando di tanto in tanto per schierarsi con le vecchie glorie.Era stato il portiere di un Savona appena tornato a mobilitare i suoi supporter dopo la parentesi della guerra: succeduto a Bacigalupo, passato al Torino, era stato titolare della squadra in Serie B nella stagione 1946-47. Postosi in luce fu acquistato dalla Reggina e dalla squadra calabrese dirottato al Palermo con il campionato 1949 – 50.Per un bambino che poteva averlo visto giocare, come per qualcuno in effetti avvenne, fu un’ispirazione con l’ingenua presunzione di imitarne il gesto tecnico, il suo muoversi tra i pali, l’autorevolezza, l’ergersi a difesa della porta come un gigante, l’acuta visione del gioco che gli consentiva di dirigere la difesa in cui spiccavano Vignolo, Ghersi e Ciccio Varicelli.Specialista nell’abbrancare i rigori (celebre per aver sventato un tiro dal dischetto dello specialista Annovazzi in un Palermo – Milan immortalato dalla Settimana Incom), aveva poi giocato con Novara e Torino: con una particolarità, Pendibene si collocava volentieri all’ombra di un portiere titolare pur essendo sempre pronto a scendere in campo (all’epoca non esisteva il n.12 e non erano consentite sostituzioni a gara in corso), per ritagliarsi maggior spazio per lo studio
Il Savona FBC in Serie B, stagione 1946 – 47. In campo tante persone conosciute e stimate nella vita. Da sinistra in piedi: Ivaldi, Levratto (all.), Pendibene, Puccini, Di Piazza, Zidarich, Ghersi, Bianchi; In ginocchio da sin.: Zanni, Varicelli, Longoni, Cappelli

La laurea in ingegneria aveva infatti rappresentato il suo traguardo di vita, il calcio un piacevole, appassionante passatempo pur avendone fatto per un certo periodo una professione.

Pendibene aveva esordito in bianco blu a diciassette anni. ancora con il campionato 1942-43 svolgendo il ruolo di terzo portiere alle spalle di Valerio Bacigalupo e di Caburi. Con Valerio Bacigalupo poi esisteva una rivalità nata sul campo dei Salesiani di via Piave (come documentato dalla foto): uno titolare con il Don Bosco, l’altro dei “Caterini”, squadra dell’oratorio di Santa Caterina in via dei Mille.

In quel travagliato torneo era sceso in campo in una sola occasione. Valerio aveva subito un’inopinata cinquina in quel di Alessandria e nella successiva partita casalinga l’allenatore Tomasi aveva deciso di concedergli un turno di riposo.

Indisponibile Caburi toccò al ragazzino all’esordio assoluto.

23 Novembre 1942 Ottava Giornata campionato di Serie B

Savona – Novara 1-0

rete: Zanni

Savona: Pendibene, Rosso, Morchio, Zorzin, Zanni, Paoletti, Fumagalli, Ceriani, Ghiglione, Bandini, Zanni

Novara: Scansetti, Galimberti, Rosetta, Garzioli, Villa, Baira, Mainardi, Montipò, Veglio, Versaldi, Barberis.

arbitro: Rossi di Milano

Di seguito i tabellini delle partite giocate da Pendibene nella sua prima stagione in Serie A.

Campionato 1949 – 50, sette presenze: titolare del n.1 di quel Palermo era Vittorio Masci, un abruzzese classe 1925, titolare nell’unica stagione fino a quel punto disputata dalla Salernitana in Serie A (1947-48), portato al Palermo dall’allenatore Gipo Viani. Masci può essere giudicato un portiere di grande classe che ebbe la sfortuna di non essere mai riuscito a giocare in una grande squadra del Nord, altrimenti il posto in Nazionale non gli lo avrebbe portato via nessuno. Una sorta analoga toccò qualche anno dopo a Piero Persico che poi, smesso di giocare, si sarebbe tolto la soddisfazione da allenatore dei portieri della Sambenedettese di allevare epigoni del calibro di Zenga, già svezzato da Italo Ghizzardi a Savona, Tacconi, Ferron.

Torniamo però a Pendibene e alle sue 7 partite nel Palermo campionato 1949 – 50

Classifica finale (primo campionato dopo la tragedia del Grande Torino): Juventus 62, Milan 57, Inter 49, Lazio 46, Fiorentina 44, Torino 41, Como 41, Atalanta 40, Triestina 40, Padova 35, Pro Patria 34, Genoa 34, Sampdoria 33, Palermo 33, Bologna 32, Lucchese 32, Novara 31, Roma 31, Bari 29, Venezia 16.

8 DICEMBRE 1949 XIV GIORNATA

Pro Patria – Palermo 2-0

reti. Turconi II, Guarnieri

Pro Patria: Uboldi, Azimonti, Viney, Borra, Fossati, Pozzi, Turconi II,Guarnieri, Torreano, Barsanti, Toros

Palermo: Pendibene, Boniforti, Boldi, Conti, Santamaria, Milani, Marzani, Gimona, Vycpalek, Galli, De Santis.

arbitro: Silvano di Torino

11 DICEMBRE 1949 XV GIORNATA

Atalanta – Palermo 3-0

reti: autorete Boldi, autorete Santamaria, Caprile

Atalanta: Casari, Gariboldi, Piccardi, Malinverni, Knut Nordhal, Angeleri, Randon, Karl Hansen, Cergoli, Soerensen, Caprile

Palermo: Pendibene, Giaroli, Boldi, Gimona, Santamaria, Moretti, Di Maso, Galli, Vycpalek, Lodi, De Santis

arbitro: Tibaldi (per combinazione un savonese)

18 DICEMBRE 1949 XVI GIORNATA

Palermo – Lazio 2-1

reti: Galli (2), Magrini

Palermo: Pendibene, Giaroli, Boldi, Gimona, Santamaria, Moretti, Di Maso, Vycpalek, Galli, Lodi, De Santis

Lazio: Sentimenti IV, Antonazzi, Piacentini, Alzani, Remondini, Montanari, Puccinelli, Magrini, Galletti, Sentimenti III, Nyers II

arbitro: Massai di Pisa

29 GENNAIO 1950 XII GIORNATA

Genoa – Palermo 1-0

rete: Alarcon

Genoa: Gualazzi, Pellicari, Becattini, Castelli, Cattani, Bergamo, Bellagamba, Formentin, Magni, Alarcon, Dante

Palermo: Pendibene, Giaroli, Gimona, Milani, Santamaria, Moretti, Marzani, Fuin, Vycpalek, Lodi, Di Maso

arbitro: Zilli

7 MAGGIO 1950 XXV GIORNATA

Lazio- Palermo 5-0

reti: Penzo, Remondini, Flamini, Sentimenti III, Puccinelli

Lazio: Sentimenti IV; Antonazzi, Furiassi, Alzani, Remondini, Sentimenti III, Puccinelli, Magrini, Hofling, Flamini, Penzo

Palermo: Pendibene, Giaroli, Boldi, Fuin, Santamaria, Moretti, Di Maso, Galli, Vycpalek, Lodi, De Santis

arbitro: Valsecchi

21 MAGGIO 1950 XXXVII GIORNATA

Torino – Palermo 5-1

reti: Galli, Carapellese (2), Gremese, Santos (2, 1 rigore)

Torino: Gandolfi, Depetrini, Tubaro, Giraudo, Grava, Gremese II, Gambino, Frizzi, Giuliano, Santos, Carapellese

Palermo: Pendibene, Giaroli, Moretti, Fuin, Boniforti, Milani, Marzani, Galli, Di Maso, Lodi, de Santis

28 MAGGIO 1950 XXXVIII GIORNATA

Novara – Palermo 2-1

reti: Di Maso, Ferraris II, Opezzo

Novara: Corghi, Della Frera, De Togni, Opezzo, Mainardi, Baira, Ploeger, Piola, Renica, Alberico, Ferraris II

Palermo: Pendibene, Giaroli, Boldi, Conti, Boniforti, Milani, Marzani, Fuin, Lodi, Moretti, Di Maso

arbitro: Tassini di Verona.

FRANCESCO RECAGNO: DOPO RAMON TURONE UN ALTRO VARAZZINO IN GIALLO ROSSO

Francesco Recagno a fianco del suo nuovo mentore, l’ex campione del mondo Bruno Conti. Senza dimenticare Varazze e la sua grande famiglia calcistica.

Francesco Recagno, attaccante (classe 2007), che sa ricoprire tutti i ruoli offensivi, giocherà la stagione 2021/22 nella Roma, cercando di ottimizzare al massimo, la grande opportunità ricevuta.

Recagno ha giocato, in precedenza due anni con il Varazze, due stagioni a Vado, altrettante con la Sampdoria.

Recagno sarà il secondo varazzino a militare in giallo rosso preceduto all’inizio degli anni ’80 dal grande Maurizio “Ramon” Turone che dal Don Bosco di Varazze passò al Genoa diventando l’idolo della gradinata Nord poi al Milan e al Catanzaro, quindi alla Roma dove da “libero classico” fu trasformato da Liedholm in “centrale” da zona con frequenti puntate in avanti: rimane celebre il goal alla Juve che gli fu annullato nella partita del 10 maggio 1981, un fuorigioco millimetrico che segnalato dal guardalinee Sancini alla fine risultò decisivo per lo scudetto bianco nero.

Ecco l’attimo fuggente del goal annullato a Turone.

Torniamo però a Francesco Recagno i cui ascendenti calcistici non possono essere trascurati. Francesco infatti è pro nipote di Beppe Recagno un altro degli illustri varazzini arrivati in Serie A per molte stagioni colonna della Sampdoria dei “magnifici vecchietti” di Monzeglio.

Chi scrive, in verità, ha avuto l’occasione di assistere dallo stadio del primo goal segnato in Serie A da Beppe Recagno: un’occasione storica per una vittoria in rimonta 3-2 (maggio 1958) alla Juve di Boniperti, Sivori, Charles.

Calcio amarcord, Giuseppe Recagno : “I miei anni alla Sampdoria" - Cronache  Ponentine
Sampdoria 1958 – 59. Da sinistra in piedi: Bardelli, Ockwirk, Vincenzi, Vicini, Milani accosciati: Bergamaschi, Toschi, Bernasconi, Benito Sarti, Beppe Recagno, Cucchiaroni.

Ma non possiamo non citare il nonno di Francesco, “Berto” Recagno: centroavanti d’area non ha compiuto la carriera del fratello Beppe e dell’amico Ramon ma è stato un nostro compagno di squadra in una delle avventure più belle del calcio savonese fine anni’60 con il Bar Freccero di via Paleocapa. Tre stagioni in seconda categoria disputate nella maniera più volontaristica possibile, non immaginabile dai ragazzi di oggi: tutto auto organizzato, con alle spalle un bar di 50 metri quadrati e l’inesauribile passione del suo proprietario Franco Freccero, in campionati di 30 partite disputate su tutto l’arco della Riviera e dell’entroterra ottenendo risultati. Perfino un secondo posto nel girone B, quello genovese nella stagione 1970 – 71, quando al nostro fianco subentrò lo sponsor delle confezioni Magi.

Ecco Berto Recagno, il nonno di Francesco cui vanno i nostri grandissimi “in bocca al lupo” schierato con la squadra del Freccero.

QUANDO NEL VENEZIA (TORNATO IN SERIE A) C’ERANO LOIK E MAZZOLA

Loik e Mazzola in maglia nero verde
Superato l’ultimo play-off con il derby veneto, avversario il Cittadella, il Venezia è ritornato in Serie A, categoria dalla quale era assente dalla stagione 2001 – 2002.Per ricordare la storia dei lagunari nella massima divisione abbiamo pensato di ricostruire partita per partita il primo campionato giocato dai nero verdi (nel frattempo nella divisa sociale è stato aggiunto l’arancione essendo stata assorbita la Mestrina) in Serie A.Correva la stagione 1941- 42 e si trattò di una annata a dir poco trionfale: terzo posto in campionato, conquista della Coppa Italia, sul campo lancio di una delle coppie di mezze ali tra le più importanti nella storia del calcio italiano. Con il n. 8 giostrava, infatti, Ezio Loik, con il n.10 Valentino Mazzola, scoperto nella squadra aziendale dell’Alfa Romeo a Milano dopo aver giocato nella “Tre Soldi” di Cassano d’Adda: i due finirono al Torino (1.200.000 lire più Petron offerti da Ferruccio Novo che vinse la concorrenza dalla Juventus ferma al milione tondo) e furono i protagonisti assoluti della grande epopea conclusasi tragicamente a Superga il 4 maggio 1949.Protagonista, in quel Venezia, il centravanti Francesco Pernigo, autore di 12 ret in stagione. Pernigo, che pochi ricordano rispetto alle glorie Loik e Mazzola, era un attaccante atipico, molto rapido, grazie al fisico: alto un metro e 68 per 66 chilogrammi. Con la maglia nero verde disputò otto stagioni, dal 1938 al 1947, giocando 197 partite e realizzando 70 reti. Si ripetè con il Modena realizzando 28 reti nelle stagioni 1947-48 e 1948-49, concludendo la carriera a Verona (16 presenze, 3 gol). Due presenze anche in Nazionale, ai Giochi Olimpici di Londra nel 1948, segnando 4 reti agli Stati Uniti e una alla Danimarca. Un piccolo record.Torniamo però al campionato 1941- 42 conclusosi con questa classifica finale (successo a sorpresa della Roma): Roma 42, Torino 39, Venezia 38, Genoa 37, Lazio 37, Juventus 32, Bologna 29, Triestina 29, Fiorentina 27, Milan 27, Liguria 27, Ambrosiana – Inter 26, Atalanta 24, Livorno 24, Napoli 23, Modena 19.Di seguito il dettaglio delle 30 partite giocate da quel Venezia.

PRIMA GIORNATA

Venezia – Ambrosiana Inter 0-0

Venezia:Fioravanti, Piazza, Di Gennaro, Tortora, Puppo, Stefanini, Alberti, Loik, Pernigo, Mazzola, Alberico all. Rebuffo

Ambrosiana – Inter: Caimo, Bovoli, Landolfi, Battaia, Pozzo, Campatelli, Mascheroni, Cominelli, Guarnieri, Demaria, Salvi all. Fiorentini

arbitro: Fois di Roma

SECONDA GIORNATA

Livorno – Venezia 1-1

reti: Vinicio Viani, Loik

Livorno: Assirelli, Bonaccorsi, Del Buono, Capaccioli, Rossi, Paolinelli, Angelini, Michelini, Vinicio Viani, Zidarich, Cattaneo all. Violak

Venezia:Fioravanti, Piazza, Di Gennaro, Tortora, Puppo, Stefanini, Arienti, Loik, Pernigo, Mazzola, Alberico all. Rebuffo

arbitro: Dattilo di Roma

TERZA GIORNATA

Venezia – Modena 3-1 (prima vittoria del Venezia in Serie A)

reti: Loik, Pernigo, Stefanini, Ottino

Venezia:Fioravanti, Piazza, Di Gennaro, Tortora, Puppo, Stefanini, Alberti, Loik, Pernigo, Novello, Alberico all. Rebuffo

Modena: Monti, Manni, Braglia, Uneddu, Braga, Malinverni, Capra, Robotti, Del Grosso, Spadoni, Ottino all. Notti

arbitro: Bogetti di Torino

QUARTA GIORNATA

Napoli – Venezia 1-1

reti: Gramaglia, Pernigo

Napoli: Blason, Cassano, Berra, Milano, Fabbro, Pretto, Busani, Paoletti, Cadregari, Gramaglia, Menti I all. Vojak

Venezia:Fioravanti, Arienti, Di Gennaro, Tortora, Puppo, Stefanini, Alberti, Loik, Pernigo, Novello, Alberico all. Rebuffo

arbitro: Dellarole di Vercelli

QUINTA GIORNATA

Venezia – Bologna 1-0

rete: Pernigo

Venezia:Fioravanti, Piazza, Di Gennaro, Arienti, Puppo, Stefanini, Alberti, Loik, Pernigo, Mazzola, Alberico all. Rebuffo

Bologna: Vanz, Fiorini, Pagotto, Montesanto, Andreolo, Marchese, Biavati, Arcari, Puricelli, Andreoli, Reguzzoni all.Felsner

arbitro: Generoso Dattilo di Roma

SESTA GIORNATA

Juventus – Venezia 0-0

Juventus: Peruchetti, Foni, Rava, Depetrini, Olmi, Locatelli, Sentimenti III; Ferrari, Lustha, Banfi, Colaussi all. Ferrari

Venezia:Fioravanti, Piazza, Di Gennaro, Arienti, Puppo, Stefanini, Alberti, Loik, Pernigo, Mazzola, Alberico all. Rebuffo

arbitro: Scorzoni di Bologna

SETTIMA GIORNATA

Venezia – Genoa 2-1

reti: Alberti, Pernigo, Bertoni

Venezia:Fioravanti, Piazza, Di Gennaro, Arienti, Puppo, Pondrano, Alberti, Loik, Pernigo, Mazzola, Alberico all. Rebuffo

Genoa: Tavoletti, Marchi, Sardelli, Genta, Allasio, Andrighetti, Burattini, Trevisan, Bertoni, Perazzolo, Conti all. Ara

arbitro: Pizziolo di Firenze

OTTAVA GIORNATA

Roma – Venezia 0-0

Roma: Masetti, Brunella, Acerbi, Donati, Mornese, Bonomi, Kriezu, Di Pasquale, Amadei, Coscia, Pantò all. Schaffer

Venezia:Fioravanti, Piazza, Di Gennaro, Arienti, Puppo, Stefanini, Alberti, Loik, Pernigo, Mazzola, Alberico all. Rebuffo

arbitro: Curradi di Firenze

NONA GIORNATA

Venezia – Milan 2-0

reti: Alberti, Pernigo

Venezia:Fioravanti, Piazza, Di Gennaro,Arienti, Puppo, Stefanini, Alberti, Loik, Pernigo, Mazzola, Alberico all. Rebuffo

Milan: Rossetti, Boniforti, Guagnetti, Antonini, Vannucci, Toppan, Bollano, Todeschini, Boffi, Cappello, Rosellini all. Magnozzi

arbitro: Moretti di Genova

DECIMA GIORNATA

Atalanta – Venezia 1-0

rete: Pagliano

Atalanta: Lanfranco, Ciancamerla, Citterio, Perrucci, Lamanna, Schiavi, Edmondo Fabbri, Tabanelli, Gaddoni, Corbelli, Pagliano all. Nekadoma

Venezia:Fioravanti, Piazza, Di Gennaro, Arienti, Puppo, Stefanini, Alberti, Loik, Pernigo, Mazzola, Alberico all. Rebuffo

arbitro: Galeati di Bologna

UNDICESIMA GIORNATA

Fiorentina – Venezia 1-3

reti: Suppi, Mazzola (primo goal di Valentino Mazzola in Serie A), Alberti, Alberico

Fiorentina: Griffanti, Geigerle, Piccardi, Rallo, Frigo, Poggi, Degano, Baldini, Morisco, Valcareggi, Poggi

Venezia:Fioravanti, Piazza, Di Gennaro, Arienti, Puppo, Stefanini, Alberti, Loik, Pernigo, Mazzola, Alberico all. Rebuffo

arbitro: Scorzoni di Bologna

DODICESIMA GIORNATA

Venezia – Triestina 2-0

reti: Alberti, Pernigo

Venezia:Fioravanti, Piazza, Di Gennaro, Arienti, Puppo, Stefanini, Alberti, Loik, Pernigo, Mazzola, Alberico all. Rebuffo

Triestina: Striuli, Ballarin, Scapin, Salar, Rancilio, Grezar, Pasinati, Defilippis, Andrian, Tosolini, Tagliasacchi all. Villini

arbitro: Galeati di Bologna

XIII GIORNATA

Torino – Venezia 2-1

reti: Menti II, Gabetto, Alberti

Torino: Bodoira, Piacentini, Ferrini, Cadario, Ellena, Baldi, Menti II, Borel II, Gabetto, Petron, Ferraris II all. Cargnelli

Venezia:Fioravanti, Piazza, Di Gennaro, Tortora, Puppo, Stefanini, Alberti, Loik, Pernigo, Mazzola, Novello all. Rebuffo

arbitro: Zelocchi di Modena

XIV GIORNATA

Venezia – Liguria 2-1

reti: Mazzola (2), Castelli

Venezia:Fioravanti, Pondrano, Di Gennaro, Tortora, Puppo, Stefanini, Alberti, Loik, Pernigo, Mazzola, Alberico all. Rebuffo

Liguria: Amoretti, Tabor, Setti, Callegari, Pisano, Tortarolo, Meroni, Stella, Parvis, Castelli, Alghisi all. Baloncieri

arbitro: Carpani di Milano

XV GIORNATA

Lazio – Venezia 2-1

reti: Piola, Pisa, Loik

Lazio: Gradella, Romagnoli, Monza, Fazio, Ramella, Ferri, Gualtieri, Pisa, Piola, Flamini, Puccinelli all. Popovich

Venezia:Fioravanti, Pondrano, Di Gennaro, Tortora, Puppo, Stefanini, Alberti, Loik, Pernigo, Mazzola, Alberico all. Rebuffo

arbitro: Zelocchi di Modena

XVI GIORNATA

Ambrosiana Inter – Venezia 1-1

reti. Campatelli, Alberti

Ambrosiana – Inter: Franzosi, Buonocore, Setti, Campatelli, Milani, Battaia, Mascheroni, Demaria, Quario, Candiani, Guarnieri all. Fiorentini

Venezia:Fioravanti, Arienti, Di Gennaro, Tortora, Puppo, Stefanini, Alberti, Diotallevi, Pernigo, Mazzola, Alberico all. Rebuffo

arbitro: Mattea di Torino

XVII GIORNATA

Venezia – Livorno 2-1

reti: Loik (2), Piana

Venezia:Fioravanti, Pondrano, Di Gennaro, Tortora, Puppo, Stefanini, Alberti, Loik, Pernigo, Mazzola, Diotallevi all. Rebuffo

Livorno: Assirelli, Del Bianco, Del Buono, Capaccioli, Traversa, Tori, Piana, Stua, Michelini, Zidarich, Grassi all. Violak

arbitro: Ciamberlini di Genova

XVIII GIORNATA

Modena – Venezia 0-1

rete. Novello

Modena: Sentimenti IV, Manni, Braglia, Malinverni, Magotti, Galli, Neri, Robotti, Del Grosso, Spadoni, Capra all. Girani

Venezia:Fioravanti, Piazza, Di Gennaro,Arienti, Puppo, Stefanini, Alberti, Loik, Pernigo, Mazzola, Novello all. Rebuffo

arbitro: Mattea di Torino

XIX GIORNATA

Venezia – Napoli 4-1

reti: Alberti, Stefanini, Pernigo, Puppo, Busani

Venezia:Fioravanti, Arienti, Di Gennaro, Tortora, Puppo, Stefanini, Alberti, Loik, Pernigo, Mazzola, Novello all. Rebuffo

Napoli: Sentimenti II, Cassano, Berra, Milano, Pretto, Gramaglia, Busani, Fabbro, Cadregari, Dugini, Menti I all. Vojak

arbitro: Pizziolo di Firenze

XX GIORNATA

Bologna – Venezia 2-0

reti: Puricelli (2)

Bologna: Ferrari, Fiorini, Pagotto, Malagoli, Andreolo, Marchese, Biavati, Sansone, Puricelli, Arcari, Reguzzoni all. Felsner

Venezia:Fioravanti, Arienti, Di Gennaro, Tortora, Puppo, Stefanini, Alberti, Loik, Pernigo, Mazzola, Begnini all. Rebuffo

arbitro: Ciamberlini di Genova

XXI GIORNATA

Venezia – Juventus 2-0

reti: Mazzola, Begnini

Venezia: Fioravanti,Arienti, Di Gennaro, Tortora, Puppo, Stefanini, Begnini, Loik, Pernigo, Mazzola, Novello all. Rebuffo

Juventus: Ceresoli, Foni, Rava, Depetrini, Olmi, Locatelli, Colaneri, Sentimenti III, Banfi, Varglien II, Colaussi all.Monti

arbitro: Galeati di Bologna

XXII GIORNATA

Genoa – Venezia 1-0

rete: Ispiro

Genoa: Sain, Spadoni, Sardelli, Perazzolo, Allasio, Andrighetto, Conti, Trevisan,Ispiro, Bertoni, Neri all. Ara

Venezia:Fioravanti, Arienti, Di Gennaro, Tortora, Puppo, Stefanini, Begnini, Loik, Pernigo, Mazzola, Novello all. Rebuffo

arbitro: Scorzoni di Bologna

XXIII GIORNATA

Venezia – Roma 0-1

rete: Amadei

Venezia:Fioravanti, Arienti, Di Gennaro, Tortora, Puppo, Stefanini, Alberti, Loik, Diotallevi, Mazzola, Alberico all. Rebuffo

Roma: Masetti, Brunella, Andreoli, Donati, Mornese, Bonomi, Kriezu, Cappellini, Amadei, Coscia, Pantò all. Schaffer

arbitro: Ciamberlini di Genova

XXIV GIORNATA

Milan- Venezia 1-1

reti: Puppo, Boffi

Milan: Rossetti, Remondini, Toppan, Antonini, Vannucci, Todeschini, Bollano, Meazza, Boffi, Cappello, Rosellini all. Magnozzi

Venezia:Fioravanti, Arienti, Di Gennaro, Tortora, Puppo, Stefanini, Begnini, Loik, Pernigo, Mazzola, Alberico all. Rebuffo

arbitro: Curradi di Firenze

XXV GIORNATA

Venezia – Atalanta 1-0

rete: Mazzola

Venezia:Fioravanti, Pondrano, Di Gennaro, Tortora, Puppo, Stefanini, Alberti, Loik, Pernigo, Mazzola, Alberico all. Rebuffo

Atalanta: Lanfranco, Ciancamerla, Citterio, Bonilauri, Lamanna, Schiavi, Edmondo Fabbri, Gaddoni, Pagliano, Tabanelli, Peretti all. Nekadoma

arbitro: Scorzoni di Bologna

XXVI GIORNATA

Venezia – Fiorentina 2-1

reti: Pernigo, Begnini, Gei

Venezia:Fioravanti, Arienti, Di Gennaro, Tortora, Puppo, Pondrano, Begnini, Loik, Pernigo, Mazzola, Novello all. Rebuffo

Fiorentina: Griffanti, Buzzegoli, Piccardi, Chiodi, Avanzolini, Poggi, Morisco, Rallo, Gei, Valcareggi, Suppi all. Galluzzi

arbitro: Donati di Milano

XXVII GIORNATA

Triestina – Venezia 2-2

reti: Grezar, Loik, Tagliasacchi, Pernigo

Triestina: Striuli, Scapin, Radio, Salar, Rancilio, Grezar, Pasinati, Defilippis, Ballarin, Tosolini, Tagliasacchi all. Villini

Venezia:Fioravanti, Arienti, Di Gennaro, Tortora, Puppo, Pondrano, Begnini, Loik, Pernigo, Mazzola, Novello all. Rebuffo

arbitro: Zelocchi di Modena

XXVIII GIORNATA

Venezia – Torino 3-1

Petron, Pernigo (2), Begnini

Venezia:Fioravanti, Arienti, Di Gennaro, Tortora, Puppo, Stefanini, Begnini, Loik, Pernigo, Mazzola, Novello all. Rebuffo

Torino: Olivieri, Piacentini, Ferrini, Baldi, Ellena, Cadario, Menti II, Borel II; Gabetto, Petron, Ossola all. Kutik

arbitro: Zelocchi di Modena

XXIX GIORNATA

Liguria – Venezia 0-2

reti: Puppo, Pernigo

Liguria: Venturini, Tabor, Borrini, Tortarolo, Pisano, Renoldi, Coppa, Magni, Castelli, Stella, Alghisi all.Baloncieri

Venezia:Fioravanti, Arienti, Di Gennaro, Tortora, Puppo, Stefanini, Alberti, Loik, Pernigo, Mazzola, Novello all. Rebuffo

arbitro: Pizziolo di Firenze

XXX GIORNATA

Venezia – Lazio 0-2

reti: Puccinelli, Baldo

Venezia:Fioravanti, Arienti, Di Gennaro, Tortora, Puppo, Stefanini, Begnini, Loik, Pernigo, Mazzola, Novello all. Rebuffo

Lazio: Gradella, Romagnoli, Monza, Fazio, Ramella, Ferri, Baldo, Pisa, Piola, Flamini, Puccinelli all. Popovich

arbitro: Pizziolo di Firenze.

ONORARE LA STORIA di Luciano Angelini e Franco Astengo

Quando ci si richiama alla Storia (quella con la S maiuscola) è bene conoscerla e a fondo.

Il video che ha circolato in rete e che ha visto protagonista il vice – presidente di una squadra che si definisce “Pro Savona” ha mostrato assieme maleducazione, sessismo, offese profonde alla vicende passate alle quali si pretende di richiamarci in virtù di un “acquisto” effettuato non si sa bene in quale “store”.

Una vicenda che disonora Savona come Città, che fa vergognare Savona sportiva e soprattutto che non si riallaccia, se non maledettamente in negativo, con i trascorsi di quello che fu il sodalizio bianco blu, la cui memoria – nel corso degli ultimi anni – è stata fortemente offesa dalla frequentazione di personaggi che hanno compiuto veramente strame di una grande passione sportiva che ci ha animato per decenni: pensiamo alle penalizzazioni, alla partita venduta/comprata con il Teramo, al fallimento “misterioso” verificatosi più o meno dodici mesi fa, fino a quest’ultimo episodio che è eufemistico definire increscioso.

Reclamiamo il valore di questo nostro giudizio proprio per aver tenacemente lavorato da molti anni proprio per ricostruire, mantenere e perché no esaltare la Storia del nostro sodalizio nei suoi tanti, molteplici e anche complicati aspetti: non sempre state rose e fiori e tra le tante avventure ricordiamo ancora i botteghini di Corso Ricci chiusi per la rinuncia ad una partita casalinga avversaria la Novese, in un momento davvero nero per Savona colpita al cuore, in quel punto, nella sua identità industriale e operaia.

Soprattutto, tornando all’oggi, ci ferisce che tutto questo bailamme richiami, alla fine, una presunta rivalità Savona – Vado che i tanti che hanno messo becco nella vicenda neppure immaginano nella sua essenza sportiva.

Savona – Vado è sempre stata la partita delle nostre radici: un confronto che risale ai tempi dei pionieri del calcio italiano, quando il Savona faceva parte dell’ élite assoluta e il Vado conquistava la prima Coppa Italia.

Il nostro pensiero si rivolge ai tanti che hanno indossato entrambe le maglie: primi fra tutti Felice Levratto e Valerio Bacigalupo (suo fratello Manlio, poi, fu l’allenatore capace di riportare il Savona in Serie B, mentre un altro vadese Felice Pelizzari era stato il “conducator” del salto dalla IV Serie alla Serie C nell’ultimo campionato giocato in Corso Ricci).

Poi tanti altri nomi cari alle due tifoserie. Restiamo ai tempi antichi: Bruno Ferrero, Bertin Mantero, Mino Persenda, Nanni Ciglieri, Andrè Galindo.

I tanti derby in Corso Ricci e alle Traversine: si verificò perfino un 1-5 a favore dei rossoblu in casa del Savona che incassammo da grandi signori come un grande signore era il nostro presidente Stefano Del Buono capace di tessere relazioni sottili con tutti i sodalizi circostanti.

Certo le due tifoserie non lesinavano sfottò e “gufate”: alle Traversine poi i portieri avversari erano oggetto di “particolari attenzioni”.

Era lo sport, esisteva una grande rivalità che animava partecipazione e passione popolare: assistere alla nostra grande “galleria dei ricordi” ammorbata da queste trivialità ci procure dolore e distacco.

Quel distacco, purtroppo, che è stato già segnalato da gran parte degli sportivi, in un momento così doloroso e difficile per le vicende umane.

SAVONA 2021: IMPIANTI SPORTIVI E URBANITA’

L’argomento riguardante la condizione degli impianti sportivi savonesi non può essere derubricato a oggetto di secondaria importanza soltanto perché affrontato in modi inurbani da un signore convinto di aver acquistato al supermercato la storia (qui con la s minuscola, mentre quella vera richiede la maiuscola: S).

Non si tratta, infatti, semplicemente di dotare di una casa propria quella che, oggi come oggi, è una semplice società calcistica tra le altre benemerite presenti da molte stagioni sul nostro territorio grazie all’abnegazione e ai sacrifici dei loro dirigenti, di tante famiglie e alla passione di ragazzi che dall’esplosione dell’emergenza sanitaria in avanti stanno mordendo il freno.

In questo frangente si pongono infatti due questioni:

1) La necessità di un’analisi circa la realtà presente sul territorio al riguardo degli impianti sportivi, questione fra le quali predomina per varie ragioni quella riguardante lo stadio Valerio Bacigalupo;

2) L’imporsi dell’esigenza di sviluppare, a questo proposito, un discorso di tipo comprensoriale che deve riguardare una assunzione del problema in dimensione sovracomunale: un pezzo di quel discorso di Alleanza Territoriale che pure una buona volta dovrà essere affrontato discutendo di Savona capoluogo e di ruolo e funzioni del resto del circondario non soltanto identificato con i comuni della costa ma anche allargato all’entroterra.

Mi limito al tema dello Stadio di Legino, aggiungendo una chiosa finale.

L’impianto leginese, all’epoca un gioiello di modernità realizzato sul modello degli impianti programmati dal CONI nel periodo antecedente le Olimpiadi di Roma, fu inaugurato il 6 settembre 1959 con una partita Savona – Torino svolta alla presenza di mamma Bacigalupo.

Una struttura ormai da molti anni in progressivo degrado.

Eliminata la pista d’atletica (a proposito dovrà pur essere aperto un discorso riguardante questa disciplina nella quale la nostra Provincia vanta di nuovo un’olimpionica e dove, in una sorta di campo scuola, si svolge annualmente un meeting molto importante), evidentemente sovradimensionato soprattutto dal punto di vista delle gradinate e delle tribune, con servizi assolutamente insufficienti lo Stadio si è idealmente accompagnato nella propria sorte con il declino di quella che fu la principale squadra di calcio della Città.

Tanto più che la struttura si trova al centro di un’area (già molto appetita dalla speculazione) che può ben essere identificata tra quelle di “lacerazione urbanistica”.

Tra quelle aree (Orti Folconi, Cantieri Solimano, Binario Blu, ecc) che necessitano interventi – appunto – di ricucitura in senso di utilità pubblica e non di ennesima concessione a cementificazioni privatistiche.

Da aggiungere come elemento di riflessione il dato della vicinanza della zona in cui sorge il rudere dello Stadio con il “Campus” che proprio lì potrebbe trovare spazi d’espansione soprattutto dal punto di vista di sedi per attrezzature sportive che lo completerebbero e ne farebbe salire d’attrazione la possibilità di frequenza (non dimenticando che in loco esiste già la piscina dell’Amatori Nuoto).

In quella zona esiste anche il terreno abbandonato dall’antico e glorioso campo del Centro Sportivo Italiano, ormai in disuso da anni, che pareva dovesse diventare la sede delle gare casalinghe del Rugby Savona: un’operazione che credo sia stata interrotta dall’irrompere dell’emergenza sanitaria.

Mentre rimane irrisolto il tema del campo per l’hockey su prato, promessa disattesa da decenni.

Da considerare ancora un elemento: nel giro di pochi chilometri (per rimanere stretti nell’argomento campi di calcio) esistono una serie di impianti di assoluto rilievo, la 167, Zinola, il Dagnino, il Chittolina, il Picasso a Quiliano.

A levante invece troviamo il Faraggiana, Luceto (sede del football americano), la Natta a Celle, che serve anche Varazze (ricordate il progetto dello Stadio ai Piani d’Invrea?).

In Valbormida esistono un altro numero considerevole di strutture, tra le quali spiccano il “Corrent” a Carcare e i due stadi cairesi, l’antico “Rizzo” rimesso a nuovo e Vesima.

Non avanzo in questa sede una soluzione per il “Bacigalupo” (anche se qualcosa in mente può frullare) anche perché occorrerebbero seri studi di fattibilità, di analisi costi/benefici e di prospettive anche dal punto di vista sportivo.

Un tema però può essere sollevato con grande forza: conosciamo benissimo, per esperienza diretta cosa significa la rivalità sportiva in particolare quella calcistica e più specificatamente quella dei “derby” (Savona – Vado poi…) ma la questione degli impianti sportivi deve essere oggetto di assegnazione ad un serio discorso di comprensorialità; di istituzioni che si mettono intorno ad un tavolo, programmando e cercando assieme la strada della funzionalità e dello sviluppo senza inutili rivendicazioni di primogenitura.

Poi a rinfocolare l’agonismo ci penseranno le squadre in campo.

L’idea di una Alleanza Territoriale come sede comune e stabile di concreto affrontamento delle grandi questioni della programmazione economica, delle infrastrutture, del piano regolatore delle connessioni, della sanità pubblica diventa idea forte anche per porre a confronto realtà, esigenze, progetti, relativi a questo tema.

Dobbiamo considerare davvero il problema dell’adeguamento degli impianti sportivi come assolutamente non secondario considerandolo nel senso della loro cura, dell’ammodernamento delle strutture, di una previsione di crescita per un settore importante della vita sociale e culturale per una molteplicità di ragioni prima fra le quali il dotare le giovani generazioni di luoghi adeguati allo sviluppo di talenti e passioni che ci auguriamo possano crescere al meglio.

VENTIMIGLIA E VIGNOLO NEL CAMPIONATO DI GUERRA CON JUVE E GENOA

Nella storia del calcio savonese e ligure vi sono giocatori, tecnici e dirigenti che hanno lasciato un’impronta importante per impegno, attaccamento alla maglia e affetto degli sportivi. Un tempo, che si allontana velocemente, venivano definiti con un termine quasi desueto: “bandiere”.  


Mario Ventimiglia in maglia bianconera

Il testo che segue rappresenta un ricordo molto particolare per due figure lontane nel tempo ma che per noi rappresentano quasi un “mito”. Due giocatori, Mario Ventimiglia e Gino Vignolo, che tra gli anni ’40 – ’50 hanno rappresentato molto per il calcio dalle nostre parti.

Mario Ventimiglia è stato soprattutto l’astro del calcio sanremese, assieme al portiere Ceci Von Mayer.

Ventimiglia giocava ala o mezz’ala, piedi buonissimi, dribbling fulminante: anche a Savona, a partire dalla stagione 1949 – 50 aveva lasciato il segno soprattutto nell’immaginario della tifoseria.

In precedenza però Ventimiglia, partito dalla Sanremese e poi ritornato nella Città dei Fiori che era la “sua” Città, dove gestiva un ristorante, aveva avuto la ventura di giocare in Serie A in tempi davvero cupi: addirittura con la Juventus nella stagione 1942-43 (in quella Juve c’erano anche Parola, Meazza, Sentimenti IV e il futuro allenatore del Savona Ercole Rabitti) e con la Sampierdarenese campionato 1945-46 quello dei due gironi e della vigilia della “rifusione” che avrebbe dato vita alla Sampdoria.

Gino Vignolo, pietrese professione pescatore, era un terzino roccioso e “volante”, acrobatico e deciso ma anche un grande atleta che per molti anni aveva detenuto il record provinciale del getto del peso, facendo parte di quella squadra d’atletica dell’ILVA Savona, di cui facevano parte anche due nazionali come il fondista Niculin Beviacqua (vice-campione d’Europa, finalista alle Olimpiadi di Berlino 1936, 27 volte campione italiano, per oltre 20 anni recordman sui 5.000 e 10.000 metri) e il martellista Sargiano. Squadra dell’Ilva Savona campione d’Italia di Serie B nel 1941.

A lungo fedelissimo della maglia biancoblu Vignolo in precedenza aveva giocato nell’Albenga, nella Sestrese e per una stagione , quella appunto 1942-43, era stato tesserato con il Genoa: tenuto nei rincalzi dall’allenatore Ara, Vignolo era però riuscito comunque ad esordire in Serie A come testimonieremo in seguito.

Alle 13 presenze di Mario Ventimiglia nella Juventus e alle 2 presenze di Gino Vignolo nel Genoa dedichiamo quindi la pubblicazione dei relativi tabellini.

Classifica del campionato 1942-43 (il campionato del duello tra Torino e Livorno fino all’ultima giornata): Torino 44, Livorno 43, Juventus 37, Ambrosiana – Inter 34, Genoa 34, Bologna 29, Fiorentina 29, Milan 29, Lazio 28, Atalanta 28, Roma 25, Vicenza 24, Triestina 24, Venezia 24, Bari 24, Liguria 21.

Un Savona anni’50 con Vignolo al centro in piedi.

MARIO VENTIMIGLIA

(7/3/1921 – 1/1/2005)

PRIMA GIORNATA 4 OTTOBRE 1942

Juventus – Milan 1-1

reti: Sentimenti III, Boffi

Juventus: Peruchetti, Foni, Varglien II, Depetrini, Parola, Locatelli, Bellini, Borel II, Magni, Sentimenti III, Ventimiglia

Milan: Rossetti, Boniforti, Zorzi, Antonini, Todeschini, Galimberti, Del Medico, Cappello, Boffi, Corbelli, Rosellini

arbitro: Scorzoni di Bologna

SECONDA GIORNATA 11 OTTOBRE 1942

Venezia – Juventus 1-1

reti: Borel II, Alberti

Venezia: Eberle, Tortora, Di Gennaro, Arienti, Puppo, Stefanini, Alberti, Pernigo, Petron, Novello, Mezzadra

Juventus: Sentimenti IV, Foni, Varglien II, Depetrini, Parola, Locatelli, Rabitti, Borel II, Magni, Sentimenti III, Ventimiglia

arbitro: Dattilo di Roma

TERZA GIORNATA 18 OTTOBRE 1942

Juventus – Torino 2-5

reti: Ferraris II, Menti II (2), Loik, Bellini, Mazzola, Sentimenti III (rigore)

Juventus: Sentimenti IV, Foni, Varglien II, Depetrini, Parola, Locatelli, Bellini, Meazza, Lustha, Sentimenti III; Ventimiglia

Torino: Cavalli, Cassano, Ferrini, Gallea, Ellena, Grezar, Menti II, Loik, Gabetto, Mazzola, Ferraris II

arbitro: Barlassina di Novara

QUINTA GIORNATA 1 NOVEMBRE 1942

Juventus – Atalanta 5-1

reti: Borel II; Ventimiglia, Locatelli, Sentimenti III, Gè, Bellini

Juventus: Peruchetti, Foni, Varglien II, Depetrini, Parola, Locatelli, Bellini, Borel II, Meazza, Sentimenti III, Ventimiglia

Atalanta: Lanfranco, Mamoli, Citterio, Percucci, Lamanna, Schiavi, Zandali, Tabanelli, Gè, Stella, Peretti (Lanfranco era originario di Ventimiglia, Gè aveva giocato nel Savona, Mamoli nel dopoguerra trasferito in Liguria per lavoro ha poi allenato il Finalpia negli anni’60)

arbitro: Scorzoni di Bologna

SESTA GIORNATA 8 NOVEMBRE 1942

Lazio – Juventus 5-3

reti: Piola (4, 1 rigore), Sentimenti III (2 rigori), Flamini, Bellini

Lazio. Gradella, Monza, Romagnoli, Fazio, Ramella, Ferri, Puccinelli, Pisa, Piola, Flamini, Koenig

Juventus: Peruchetti, Foni, Varglien II, Capocasale, Parola, Locatelli, Bellini, Borel II, Meazza, Sentimenti III, Ventimiglia

arbitro: Pizziolo

SETTIMA GIORNATA 15 NOVEMBRE 1942

Juventus – Bologna 3-1

reti: Lustha, Sentimenti III, Reguzzoni, Meazza

Juventus: Sentimenti IV, Foni, Varglien II, Depetrini, Parola, Locatelli, Sentimenti III, Borel II, Meazza, Lustha, Ventimiglia

Bologna: Ferrari, Fiorini, Pagotto, Malagoli, Andreolo, Cavara, Bonaretti, Sansone, Puricelli, Nardi, Reguzzoni

arbitro: Dattilo di Roma

OTTAVA GIORNATA 22 NOVEMBRE 1942

Bari – Juventus 2-3

reti: Di Benedetti (2), Sentimenti III, autorete Mancini, Borel II

Bari: Costagliola, Simontacchi, De Boni, Gianmarco, Mancini, Baruzzi, Menotti, Colli, Di Benedetti, Milli, Orlando

Juventus: Sentimenti IV, Foni, Varglien II,Depetrini, Parola, Locatelli, Sentimenti III, Borel II, Meazza, Lustha, Ventimiglia

NONA GIORNATA 29 NOVEMBRE 1942

Juventus – Ambrosiana Inter 4-2

reti: Sentimenti III, Meazza, Lustha, Campatelli rigore, Baldini, Ventimiglia

Juventus: Sentimenti IV, Foni, Varglien II, Depetrini, Parola, Locatelli, Sentimenti III, Borel II, Meazza, Lustha, Ventimiglia

Ambrosiana Inter: Caimo, Girotti, Passalacqua, Bovoli, Milani, Campatelli, Edmondo Fabbri, Cominelli, Gaddoni, Baldini, Candiani

arbitro: Galeati di Bologna

DECIMA GIORNATA 6 DICEMBRE 1942

Livorno – Juventus 0-3

reti: Borel II, Ventimiglia, Sentimenti III

Livorno: Assirelli, Del Bianco, Lovagnini, Tori, Capaccioli, Zidarich, Piana, Stua, Raccis, Miniati, Degano

Juventus: Sentmenti IV, Foni, Varglien II, Depetrini, Parola, Locatelli, Sentimenti III, Borel II, Meazza, Lustha, Ventimiglia

arbitro: Zelocchi di Modena

XI GIORNATA 13 DICEMBRE 1942

Triestina – Juventus 1-1

reti: Sentimenti III, Tosolini

Triestina: Benussi, Scapin, Ballarin, Salar, Rancilio, Pasinati, Zanolla, Defilippis, Cergoli, Tosolini,Ferrari

Juventus: Magni (jolly capace di giocare in tutti i ruoli compreso il portiere), Foni, Varglien II, Depetrini, Parola, Locatelli, Sentimenti III, Borel II, Meazza, Lustha, Ventimiglia

arbitro: Scorzoni di Bologna

XVII GIORNATA 24 GENNAIO 1943

Juventus – Venezia 5-2

reti: Alberti (2 rigori), Sentimenti III (2), Lustha, Meazza (2)

Juventus: Sentimenti IV, Foni, Varglien II, Depetrini, Parola, Marelli, Sentimenti III, Borel II, Meazza, Lustha, Ventimiglia

Venezia: Eberle, Tortora, Di Gennaro, Arienti, Puppo, Stefanini, Alberti, Alberico, Oliviero, Petron, Novelli

arbitro: Donati

XVIII GIORNATA 31 GENNAIO 1943

Torino – Juventus 2-0

reti: Piacentini, Ferraris II

Torino: Bodoira, Piacentini, Ferrini, Baldi, Ellena, Grezar, Menti II, Loik, Gabetto, Mazzola, Ferraris II

Juventus: Sentimenti IV, Foni, Varglien II, Depetrini, Parola, Locatelli, Sentimenti III, Magni, Meazza, Lustha, Ventimiglia

arbitro: Dattilo di Roma

XXIII GIORNATA 7 MARZO 1943

Juventus – Bari 5-0

reti: Locatelli, Borel II, Sentimenti III, Lustha (2)

Juventus: Sentimenti IV, Varglien II, Rava, Depetrini, Parola, Locatelli, Sentimenti III, Borel II, Lustha, Magni, Ventimiglia

Bari: Sgobbo, Simontacchi, De Boni, Carlini, Mancini, Gianmarco, Menutti, Orlando, Fusco, Galli, Gianbattista Fabbri

arbitro: Fois

GINO VIGNOLO

(18/7/1921 – 27/6/2006)

XVI GIORNATA 17 GENNAIO 1943

Vicenza – Genoa 0-1

rete: Trevisan

Vicenza: Romano, Foscarini, Bussi, Fattori, Santagiuliana, Abeni, Capri, Rossi, Qauresima, Zanollo, Colaussi

Genoa: Sain, Vignolo, Spadoni, Blengio, Allasio, Sardelli, Sotgiu, Cattani, Trevisan, Englaro, Conti

arbitro: Pizziolo

XVIII GIORNATA 31 GENNAIO 1943

Venezia – Genoa 4-1

Alberti (3, 2 rigori), autorete Vignolo, Trevisan rigore

Venezia: Eberle, Tortora, Di Gennaro, Arienti, Puppo, Stefanini, Alberti, Mezzadra, Pernigo, Alberico, Novello

Genoa: Sain, Vignolo, Spadoni, Cattani, Allasio, Genta, Lupi, Trevisan, Ispiro, Englaro, Sotgiu

arbitro: Biancone di Roma.

LE LIGURI NEL 2000, TRA SERIE C, SERIE D E LEGA PRO SI CONCLUDE LA STORIA DEL SAVONA FBC

2019 – 2020: l’ultima edizione del Savona FBC

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2008-2009 Lo Spezia risale dalla Serie D: seguirà una cavalcata inarrestabile fino alla massima divisione.

Ascese irresistibili come quelle di Spezia (squadra rivelazione nella storica stagione di esordio in Serie A) ed Entella (condannata alla ricaduta in Serie C nella stagione 2020-2021), toccate e fughe con rinunce clamorose come quelle dell’Albissola, apparizioni più o meno sporadiche per Argentina, Loanesi, Finale, Caperana, Arenzano, Ligorna, Bogliasco, Recco; improbabili mutamenti di denominazione dei campionati da Serie C 1, C2, Lega Pro – Prima Divisione, Lega Pro Seconda Divisione, ritorno a Serie C: questa una sintesi possibile della storia delle ligure tra terza e quarta serie in questo scorcio di nuovo millennio.

Soprattutto però si conclude definitivamente la storia gloriosa ultracentenaria del Savona FBC: un ventennio tormentato tra tentativi di risalita al livello del proprio rango storico, fallimenti clamorosi, promesse non mantenute, millantate potenzialità economiche e dirigenziali, ignobili passerelle, gestioni improbabili di scimmiottatura da ridicola “grandeur”, omertose assenze, avalli al buio senza lo straccio di una verifica degli interlocutori, veri o presunti. Un triste e doloroso epilogo con la cancellazione dello storico Savona FBC dalla mappa del calcio italiano fino al rischio di dover subire l’umiliazione della messa all’asta del glorioso stemma della società biancoblu. 

Il campionato di Serie D 2019-20 chiude i battenti a nove giornate dalla fine a causa dell’emergenza sanitaria, ma gli striscioni, in quel momento settimi in classifica, ammainano definitivamente bandiera: una dirigenza invisibile e improbabile non troverà, nell’estate dell’anno scorso, le risorse per iscrivere la squadra al campionato e in Città non si riesce a reperire che un nugolo di volenterosi che provano a ripartire, sotto un’altra insegna che non potrà mai essere quella dei Del Buono, Roggero, Noceti, Dotta, Vagnola, Longoni, Levratto, Chiarenza, Pelizzari, Persenda, Petitti, dal campionato di Prima categoria.

Torniamo al filo del nostro discorso.

Di seguito, per completare una storia che abbiamo già dipanato a partire dal campionato 1952 – 53 anno di istituzione della IV Serie poi Serie D, si troveranno le posizioni in classifica delle squadre liguri partecipanti dalla stagione 2000-2001 alla stagione 2019 – 2020 ai tornei di Serie C, C2, poi Lega Pro Prima Divisione , Lega Pro Seconda Divisione, Lega Pro serie unica, ancora Serie C, e Serie D.

CAMPIONATO 2000-2001

1. Savona, terzo in Serie D girone A; 2. Sanremese undicesima in Serie D girone A; 3. Sestrese quattordicesima in Serie D girone A; 4. Imperia diciottesima in Serie D girone A

CAMPIONATO 2001-2002

1. Savona primo in Serie D girone A (spareggio vinto 1-0 con l’Ivrea a Voghera); 2. Sanremese quinta in Serie D girone A; 3.Imperia nona in Serie D girone A; 4. Vado quindicesimo in Serie D girone A; 5. Sestrese sedicesima serie D girone A

CAMPIONATO 2002 – 2003

1. Spezia quinto serie C1 girone A, 2. Savona dodicesimo in Serie C2 girone B, 3. Sanremese quarta in Serie D girone E, 4. Imperia nona in Serie D girone E, 5. Lavagnese dodicesima in Serie D girone E, 6. Vado quattordicesimo in Serie D girone E

CAMPIONATO 2003-2004

1. Spezia sesto Serie C1 girone A, 2. Savona sedicesimo serie C2 girone A, 3. Sanremese seconda serie D girone E; 4. Lavagnese terza serie D girone E, 5. Vado quarto Serie D girone E, 6. Imperia tredicesima serie D girone E

CAMPIONATO 2004-2005

1. Spezia settimo serie C1 girone A, 2. Sanremese sesta serie C2 girone A, 3. Lavagnese sesta Serie D girone A, 4. Loanesi nona serie D girone A, 5. Vado undicesimo serie D girone A, 6. Savona tredicesimo Serie D girone A 7. Focevara quattordicesimo Serie D girone A

CAMPIONATO 2005-2006

1. Spezia primo Serie C1 girone A, 2. Sanremese settima Serie C2 girone A, 3. Vado sesto Serie D girone A, 4. Focevara ottava Serie D girone E, 5. Sestri Levante nona serie D girone E, 6. Lavagnese tredicesima serie D girone E, 7. Savona sedicesimo Serie D girone A

CAMPIONATO 2006-2007

1.Sanremese diciottesima Serie C2 girone A, 2. Savona secondo serie D girone A, 3. Lavagnese ottava serie D girone A,4. Sarzanese nona serie D girone E 5. Focevara decima Serie D girone E 6. Imperia dodicesima serie D girone A, 7. Sestri Levante tredicesimo Serie D girone A 8. Vado quattordicesimo Serie D girone A

CAMPIONATO 2007-2008

1. Lavagnese quarta Serie D girone A 2. Savona quinto Serie D girone A 3. Sestrese settima serie D girone A 4. Sarzanese undicesima Serie D girone E, 5. Sestri Levante Serie D girone A, 6. Imperia quindicesima Serie D girone A 7. Sanremese sedicesima Serie D girone A 8. Vado diciassettesimo Serie D girone A 9. Focevara diciottesima in Serie D girone E

CAMPIONATO 2008-2009 (C1 e C2 diventano Lega Pro Prima e Seconda Divisione)

1. Spezia seconda Serie D girone A, 2. Savona settimo serie D girone A,3. Sarzanese quarta serie D girone A 4. Entella nona serie D girone A, 5. Lavagnese decima serie D girone A 6. Sestri Levante quattordicesima Serie D girone A 7. Sestrese diciassettesima Serie D girone A

CAMPIONATO 2009-2010

1. Spezia seconda Lega Pro Prima divisione girone A; 2. Savona primo serie D girone A; 3. Entella seconda Serie D girone A; 4. Sarzanese quinta Serie D girone A; 5. Lavagnese settima serie D girone A; 6. Arenzano ottavo serie D girone A; 7. Sestrese diciassettesima Serie D girone A

CAMPIONATO 2010 -2011

1. Spezia quinto Lega Pro Prima Divisione girone A; 2. Savona sesto Lega Pro Seconda Divisione girone A; 3. Entella quattordicesimo posto Lega Pro Seconda Divisione girone A; 4. Sanremese sedicesima Lega Pro Seconda Divisione girone A 5. Lavagnese ottava Serie D girone A 6. Sarzanese undicesima serie D girone A 7. Caperana dodicesima Serie D girone A 8. Arenzano diciannovesimo Serie D girone A

CAMPIONATO 2011-2012

1. Spezia primo Lega Pro Prima Divisione Girone B; 2. Entella quinta lega Pro Seconda Divisione girone A; 3. Savona tredicesimo Lega Pro seconda divisione Girone A; 4. Lavagnese quinta serie D girone A, 5. Caperana nona Serie D girone A 6. Imperia decima Serie D girone A, 7.Bogliasco dodicesimo in Serie D girone A

CAMPIONATO 2012-2013

1. Entella quinta Lega Pro Prima Divisione girone A; 2. Savona seconda Lega Pro seconda divisione girone A, 3. Lavagnese quarta Serie D girone A, 4. Caperana settima Serie D girone A, 5. Sestri Levante ottava Serie D girone A, 6. Bogliasco decimo Serie D girone A, 7. Imperia diciottesima Serie D girone A

CAMPIONATO 2013-2014

1. Entella prima Lega Pro Prima Divisione girone A; 2. Savona sesto Lega Pro Prima Divisione girone A; 3. Rapallo secondo Serie D girone A, 4. Lavagnese quinta Serie D girone A, 5. Vado settimo Serie D girone A 6. Caperana ottava Serie D girone A 7. Sestri Levante quindicesimo Serie D girone A

CAMPIONATO 2014-2015 (La Lega Pro diventa a serie unica)

1. Savona diciannovesimo in Lega Pro girone A, 2. Lavagnese nona in Serie D girone A, 3. Vado dodicesimo in Serie D girone A, 4. Argentina quindicesima in Serie D girone A 5,. Rapallo sedicesimo in Serie D girone A

CAMPIONATO 2015-2016

1. Savona diciottesimo in Lega Pro girone A, 2. Lavagnese terza in Serie D girone A, 3. Argentina quinta in Serie D girone A, 4. Sestri Levante settimo in Serie D girone A, 5. Rapallo nono in Serie D girone A, 6. Ligorna quindicesimo in Serie D girone A 7.Vado sedicesimo in Serie D girone A 8.Fezzanese diciassettesima in Serie D girone A

CAMPIONATO 2016-2017

1. Savona terzo in Serie D girone E; 2. Lavagnese quarta in Serie D girone E, 3. Finale Ligure quinto in Serie D girone E, 4. Sanremese sesta in Serie D girone E, 7. Argentina ottava in Serie D girone E, 8. Ligorna undicesima Serie D girone E, 9. Sestri Levante dodicesimo Serie D girone E, 10. Fezzanese quattordicesima Serie D girone E, 11. Recco diciassettesimo Serie D girone E

CAMPIONATO 2017-2018

1. Albissola prima in Serie D girone E, 2. Sanremese seconda Serie D girone E, 3. Savona settimo Serie D girone E, 4. Ligorna undicesimo Serie D girone E, 5. Sestri Levante dodicesimo Serie D girone E, 6. Lavagnese tredicesimo Serie D girone E, 7. Finale Ligure sedicesimo Serie D girone E, 8. Argentina diciassettesima Serie D girone E

CAMPIONATO 2018 – 2019

1. Entella prima Serie C girone A 2. Albissola diciassettesima Serie C girone A; 3. Sanremese seconda Serie D girone A, 4. Savona terzo Serie D girone A, 5. Ligorna quarto Serie D girone A, 6. Lavagnese decima Serie D girone A, 7. Fezzanese dodicesima Serie D girone A, 8. Sestri Levante quattordicesimo Serie D girone A

CAMPIONATO 2019 – 2020 (Serie D sospesa al 10 Marzo 2020 quando mancavano nove giornate alla fine del campionato)

1. Savona settimo Serie D girone A, 2. Sanremese nona Serie D girone A, 3,. Lavagnese dodicesima Serie D girone A 4. Fezzanese quindicesima Serie D girone A, 5. Vado sedicesimo Serie D girone A, 6.Ligorna diciottesimo Serie D girone A.

“EMU SEGNOU TROPPU PRESTU” LA PROFEZIA DI GHERSI DALLA VALLETTA A WEMBLEY

di LUCIANO ANGELINI

1957: sul terreno di Corso Ricci i virgulti del settore giovanile biancoblu allenati da Gino Ghersi (al centro nella foto) protagonisti nella Coppa Chittolina. Tra gli altri si riconoscono il cannoniere Rusticoni (Vado, Cairese, Spotornese, Nolese, Villetta, Freccero), la mezzala Renesto (Santa Cecilia, Vigevano, Vado, Albisola), il difensore Duce, Salvo, Buftalmo, Luciano Caligaris in borghese (giacca blu), l’ala Pasio (Cairese, Carcarese), il difensore Berruti, il mediano alassino Ziliani, il portiere Angelini (poi n. 12 in prima squadra, Alassio, Quiliano, Cuneo, Cairese, Nolese), la talentuosa mezzala Prina e il terzino alassino Sala

“Si può fare…”. Ho fatto ricorso ad una frase di Gene Wilder nel mitico film “Frankenstein junior” di Mel Brooks per rispondere agli irridenti whatsAp di amici e parenti su come sarebbe andata a finire a Wembley dopo la doccia gelata del gol di Shaw al secondo giro di lancette. A cominciare da un “vinciamo la coppa Berrettini” (ore 21.50), tanto per rimandare alla fresca sconfitta del tennista romano contro il mostro Djokovic sul magico prato di Wimbledon.

Perché no. “Emu segnou troppu prestu”, “Abbiamo segnato troppo presto”: così ci accoglieva negli spogliatoi della Valletta, tempio e passerella del calcio nostrano negli anni ’50 e ’60 dalle giovanili ai tornei estivi, l’indimenticato Luigi Ghersi, allenatore di lunghissimo corso, per anni bandiera del Savona Fbc. A fine partita lo prendevamo in giro. “Belin, Ghersi, abbiamo poi vinto tre a zero”. Ma a volte capitava anche il contrario. Noi in vantaggio nel primo tempo, poi si andava sotto giocando con il classico “agnello nella pancia”.

Ho pensato a Ghersi dopo il gol di Shaw, gli inevitabili sfottò e le inutili tempeste imperfette di Keane e gli spocchiosi sotot le insegne dei tre leoni. Tanto furore per nulla. Donnarumma, non lontanissimo nell’immaginario da Lev Jashin, il “ragno nero” dell’Urss, unico portiere pallone d’oro nella storia del premio, ha aperto le “manone”, come le ha definite il presidente Mattarella, appellandosi a lui dopo l’errore di Jorginho dal dischetto. E se gli inglesi avessero davvero segnato troppo presto? Certo, il gol-lampo di Shaw ci aveva fatto ammutolire, ma non siamo andati oltre. La partita l’avete vista tutti.

Poi, nella ripresa, si è avverata la profezia del caro Ghersi. Loro, gli inglesi, si sono accorti che la partita non era finita. Anzi. Il progressivo calo delle certezze ha annebbiato la lucidità e intorpidito le membra. Tanto correre per nulla. I ragazzi di Mancini hanno occupato il campo e la “perfida Albione” è diventata timida e trepidante. Niente da fare. Loro, ai rigori ci sono andati con “l’agnello nella pancia”, sguardi sgomenti e gambe molli. Non hanno cambiato il destino della Coppa il rigore mancato dal “Gallo” Belotti (da degradazione sul campo la previsione del telecronista Rai: “Belotti è una sicurezza”. Infatti) e il cambio di incrocio di Jorginho. A tirare giù la saracinesca ci ha pensato Gigio Donnarumma, miglior giocatore dell’Europeo e primo candidato al ”Pallone d’oro”.

Ghersi, come se fossero stati alla Valletta, glielo avrebbe detto negli spogliatoi di Wembley: “Abbiamo segnato troppo presto”. E così è stato. Gloria ai ragazzi d Mancini e al fratellino Vialli. C’era anche un vecchio conto da saldare. Fatto. Anche Paolo Mantovani avrà forse speso una lacrima per i suoi gioielli.

PS.: La prima volta che mi è capitato di ascoltare in diretta la frase riportata da Luciano nel suo articolo fu a Cairo Montenotte. Campionato federale juniores 1962-63: Gino Ghersi aveva assunto da pochi settimane la guida di una Priamar quasi in fondo alla classifica: impostata su di un rigido catenaccio la squadra rosso blu risalì la china attraverso un filotto di nove vittorie consecutive con zero reti al passivo . Un record di imbattibilità realizzato nonostante che in porta ci fosse un “improvvisato” come Beppe Tarditi, con Luciano Massone “dalla vista corta” come numero 12. Beppe giocava in tutti in ruoli e un fior di portiere, ancora da scoprire, come Fulvio Porta era di riserva all’ala sinistra. Ma doveva arrivare Luciano Angelini da allenatore della juniores nella stagione successiva per schierarlo definitivamente tra i pali. Quel giorno, però, al vecchio “Rizzo” avversaria l’Aurora il numero 1 era di Massone e Tarditi giocava stopper. Fu il giorno dei motti indimenticabili. Nel primo tempo gran goal di Vasconi e vantaggio 1-0. Entriamo negli spogliatoi e Ghersi pronunciò la sua celebre frase: “Figgiou emu segnou troppu presto”. Un viatico incoraggiante. Rientriamo in campo; quando in porta c’era Massone mio papà andava a collocarsi dietro la rete per dirigerlo nei movimenti, considerato che lui era un bravissimo portiere agile e coraggioso (suo fratello maggiore giocava in Serie C nella Carbosarda dopo aver militato nel Savona) ma appunto era miope. Luciano emozionatissimo, appena battuto il calcio d’inizio della ripresa, si girò verso “Drin” (era il soprannome di mio padre) e gli disse “Drin, quantu u manca?”. Mio papà sconsolato rispose “Luciano quarantasinque menuti”. Alla fine successe che vincemmo 3-0. Da allora, in trasferta, quando capitava di andare in vantaggio la frase di Ghersi era usata come vero e proprio viatico e mio papà, quando titolare si schierava Massone, doveva cercare di trovare il posto giusto dietro la porta (“Luciano vegnan da destra; Luciano vegnan da sinistra”).

Grazie Luciano per il magnifico ricordo. (Franco Astengo)