PRIMA DELLA SERIE D: STORIA DELLA IV SERIE CON UN SUPER SAVONA

Il quarto livello del calcio italiano è stato oggetto, nel corso del dopoguerra, di diversi cambiamenti nel format e nella denominazione.

Alle fine degli anni ’40 fu tentato l’esperimento della Promozione Interregionale con la Serie C a quattro gironi.

All’inizio degli anni’50 con l’eliminazione della Nazionale dai mondiali brasiliani e l’accentuarsi dell’esterofilia dei presidenti di Serie A, in Federazione si pensò necessaria una maggiore selettività nei vivai di provincia: così la Serie C fu ridotta a un girone unico nazionale e, con la stagione 1952-53, istituita la IV Serie a 8 gironi interregionali.

La formula resse fino alla stagione 1957-58 per la Serie C; in quel campionato la formula della IV Serie fu interrotta per formare un campionato interregionale di I e II serie.

Intanto era salita la pressione di molti centri di provincia che chiedevano una vetrina migliore per le proprie squadre: con la stagione 1958 – 59 la Serie C fu portata a 2 gironi e la IV Serie ripristinata ai classici 8 gironi.

Con il campionato 1959 – 60 si addivenne ad un assestamento complessivo: la Serie C diventò a 3 gironi, Nord, Sud, Centro, strutturandosi così nella sua forma migliore; la IV Serie fu trasformata in Serie D sempre su 8 gironi.

Serie C e Serie D formarono così la lega “semiprofessionisti”: una formula equilibrata che fornì risultati molto significativi per la crescita complessiva del movimento calcistico italiano.

In questa occasione però torniamo alla IV Serie: un campionato che risultò in allora molto impegnativo (con il corollario delle finali perché fino al campionato 1956- 57 i posti per salire in Serie C erano soltanto quattro) al quale parteciparono via, via, nobili decadute appena precipitate addirittura dalla Serie A, come il Bari e la Lucchese, oppure giovani speranze in ascesa capaci di salire di corsa verso le vette della massima divisione come Lecco, Mantova , Foggia,  Catanzaro.

Di seguito pubblichiamo allora le classifiche di tutti i gironi per i campionati dal 1952- 53 al 1958 – 59.

IV SERIE 1952 – 53

Girone A: Magenta 43, Verbania 40, Mariano Comense 38, Aosta 38, Biellese 36, Gallaratese 34, Meda 34, Pro Lissone 32, Saronno 31, Villasanta 29, Borgosesia 28, Varese 28, Seregno 24, Cossatese 18, Parabiago 14, Omegna 13

Girone B: Lecco 45, Marzoli di Palazzolo sull’Oglio 43, Ponte San Pietro 37 Cremonese 37, Trento 34, Manara di Barzanò 30, Bolzano 30, Marzotto di Manerbio 29, Carpi 28, Fidenza 28, Ferrovieri Bologna 25, Olimpia Caravaggio 25, Rovereto 25, Crema 24, Merate 22, Vimercatese 13.

Il Lecco vincitore del girone B. Tra i pali Vincenzo Rigamonti: sarà a Savona giocatore e allenatore

Girone C: Pordenone 42, Mestrina 40, Lanerossi Schio 34, Cerea 32, Legnago 31, Portogruaro 31, Belluno 31, Dolo 30, Pro Gorizia 30, SAICI Torviscosa 27, Libertas Trieste 25, CRADA Monfalcone 25, Ponziana 19, Thiene 15, San Donà 8

Girone D: Carrarese 37, Rapallo 34, Sestri Levante 34, Rivarolese 34, Vigor Abbiategrasso 33, Casale 33, Pro Vercelli 32, Cuneo 31, Valenzana 30, Massese 29, Sestrese 29, Fossanese 29, Vogherese 27, Novese 25, Spezia 22, Savona 20

Girone E: Castelfidardo 40, Ascoli 38, Fabriano 35, Senigallia 35, Perugia 34, Forlì 34, Aquila 33, Faenza 31, Città di Castello 31, Fermana 31, Anconitana 31, Perticara 30, Jesina 25, Baracca Lugo 20, Maceratese 18, Ravenna 14

Girone F: Carbosarda 44, Prato 43, Monteponi 33, Grosseto 33, Chinotto Neri 32, Torres 32, Montevecchio 32, Pontedera 31, Solvay 30, Siena 29, Romulea 29, Signe 28, Arezzo 28, Lanciotto Campi Bisenzio 23, Civitavecchia 19, Colligiana 14

Girone G : Avellino 37, BPD Colleferro 37 (spareggio a Cesena: Avellino – BPD Colleferro 1-0), Foggia 34, Frosinone 34, Trani 34, Bari 33, Terracina 33, Campobasso 32, Chieti 31, Brindisi 30, Ostuni 27, Pescara 26, Manduria 25, Benevento 24, Casertana 22, Latina 20

Girone H: Catanzaro 38, Nissena 36, Crotone 35, Nocerina 35, Turris 34, Cavese 31, Trapani 30, Potenza 30, Marsala 30, Enna 30, Puteolana 29, Reggina 29, Cosenza 28, Palmese 24, Nuova Igea Barcellona Pozzo di Gotto 21, Acireale 20.

Gironi Finali
Girone A:
Lecco 7, Pordenone 7, Carrarese 7, Magenta 3.

Girone B: Catanzaro 10, Carbosarda 6, Avellino 6, Castelfidardo 2.

Qualificazioni: Carrarese-Pordenone 1-1; Carrarese-Lecco 3-0; Lecco-Pordenone 2-0. Promosse Carrarese e Lecco.

Carbosarda – Avellino 1-0 entrambe promosse

Finale per il titolo di campione d’Italia di IV Serie: Carrarese – Catanzaro 2-2; Catanzaro – Carrarese 2-1.Catanzaro campione d’Italia.

Un Catanzaro anni ’50 edizione superlusso. Tra gli “11” Negri, mezz’ala dalla grande tecnica che a Savona disputerà splendidi campionati

STAGIONE 1953 – 54

GIRONE A: Aosta 40, Biellese 40 (l’Aosta vince lo spareggio), Pro Vercelli 36, Cuneo 36, Arsenalspezia 33, Borgosesia 30, Sestrese 30, Massese 30, Casale 30, Valenzana 29, Saluzzo 27, Fossanese 26, Rivarolese 26, Rapallo 24, Sestri Levante 22, Albenga 21

GIRONE B: Verbania 41, Snia Varedo 40, Vigevano 38, Pro Sesto 35, Gallaratese 35, Meda 33, Saronno 31, Mariano Comense 30, Magenta 28, Manara 28, Pro Lissone 27, Rhodense 26, Villasanta 25, Vigor Abbiategrasso 24, Varese 23, Gravellona 16

GIRONE C : Cremonese 45, Marzoli Palazzolo sull’Oglio 43, Reggiana 36, Falck Vobarno 32, Ponte San Pietro 30, Cerea 30, Hellas Verona 29, Legnago 29, Carpi 29, Olimpia Caravaggio 29, Adriese 27, Casalese 26, Fortitudo Fidenza 25, Marzotto Manerbio 25, Ferrara 24, Crema 21

GIRONE D: Bolzano 47, Mestrina 37, Sacilese 34, Pordenone 34, Dolo 34, Schio 33, Trento 31, SAICI Torviscosa 31, Portogruaro 29, Olimpia Cittadella 27, Belluno 27, Lancia Bolzano 25, Cra Crada Monfalcone 24, San Giovanni Trieste 23, Pro Gorizia 23, Libertas Trieste 20

GIRONE E: Prato 44, Perugia 41, Sansepolcro 40, Solvay Rosignano 35, Cecina 32, Faenza 32, Pistoiese 32, Foligno 30, Città di Castello 30, Forlì 28, Siena 27, Perticara 26, Signe 23, Grosseto 23, Pontedera 20, Cesena 15

GIRONE F: BPD Colleferro 45, Chinottoneri Roma 40, Pescara 39, Ascoli 33, Sanlorenzoartiglio Roma 31, Sangiorgese 31, L’Aquila 30, Anconitana 28, Fabriano 28, Chieti 28, Sora 27, Romulea 27,Castelfidardo 26, Fermana 25, Sulmona 25, Vigor Senigallia 17

GIRONE G: Foggia 42, Cral Cirio 40, Avellino 34, Torres 33, Turris 32, Monteponi 31, Montevecchio 31, Potenza 30, ILVA Bagnolese 29, Pro Cavese 28, Puteolona 28, Terracina 26, Frosinone 26, Campobasso 26, Nocerina 25, Olbia 19

GIRONE H: Bari 48, Enna 40, Reggina 35, Molfetta 34, Trapani 32, Nissena 31, Marsala 31, Trani 31, Cosenza 31, Audace Cerignola 30, Matera 27, Brindisi 26, Paolana 26, Gela 21, Ostuni 8

Gironi Finali

Girone A: Cremonese 7, Bolzano 7, Aosta 6, Verbania 4

Girone B: Prato 8, BPD Colleferro 8, Bari 8, Foggia 0

spareggio girone B: Bari 3, Prato 3, BPD Colleferro 0

Cremonese, Bolzano, Prato, Bari (dopo spareggio) promosse in Serie B

Cremonese, Bolzano, Prato, Bari (dopo spareggio) promosse in Serie B

CAMPIONATO 1954 – 55

GIRONE A: Pro Vercelli 48, Novese 42, Ivrea 39, Cenisia Torino 38, Biellese 37, Arsenalspezia 37. Vogherese 34, Fossanese 34, Borgosesia 34, Rapallo 33, Cuneo 33, Casale 31, Vado 31, Valenzana 31, Sestrese 30, Rivarolese 28, Saluzzo 27, Aosta 25

GIRONE B: Vigevano 50, Verbania 47, Gallaratese 45, Snia Varedo 41, Pro Sesto 40, Vis Nova Giussano 35, Mariano Comense 35, Villasanta 34, Bovisio 35, Saronno 32, Cantù 31, Rhodense 30, Pro Lissone 29, Magenta 28, Vigor Abbiategrasso 27, Ponte San Pietro 25, Manara 18

GIRONE C: Marzoli Palazzola sull’Oglio 51, Mantova 46, Hellas Verona 45, Forlì 44, Falck Vobarno 39, Faenza 38, Reggiana 36, Marzotto 35, Carpi 34, Fortitudo Fidenza 32, Lumezzane 31. Adriese 31, Bondenese 29, Clodia 28, Olimpia Caravaggio 27, Cerea 27, Casalese 20, Legnago 19

GIRONE D: Mestrina 47, CRADA Monfalcone 40, Spilimbergo 40, Lanerossi Schio 40, Belluno 39, Pordenone 38, Bassano 37, Sacilese 34, Trento 34, Merano 34, Pellizari Arzignano 34, Dolo 33, Pro Gorizia 32, Portogruaro 32, Olimpia Cittadella 30, Saici Torviscosa 29, San Giovanni Trieste 20, Lancia Bolzano 18

GIRONE E: Siena 49, Solvay Rosignano 44, Sansepolcro 42, Virtus Fabriano 42, Lucchese 40, Pisa 40, Castelfidardo 40, Jesi 37, Anconitana 36, Sestese 35, Massese 35, Città di Castello 32, Pistoiese 31, Cecina 31, Rimini 26, Bagni di Lucca 22, Signe 15, Perticara 13

GIRONE F: BPD Colleferro 54, Torres 47, L’Aquila 44, Annunziata Ceccano 43, Romulea 39, Terracina 38, Monopoli 36, Foligno 35, Perugia 35, Ternana 35, Aquila Montevarchi 34, Sora 33, Sanlorenzoartiglio Roma 33, Frosinone 29, Italcalcio Roma 26, Nuorese 19, Orbetello 19, Grosseto 12

GIRONE G: Molfetta 50, Chinotto Neri Roma 48, Pescara 48, Trani 42, Chieti 41, Giulianova 36, Foggia 33, Audace Cerignola 33, Sangiorgio 33, Andria 32, Campobasso 31, Toma Maglie 29, Potenza 29, Matera 28, Ascoli 26, Brindisi 26, Fermana 26, Melfi 24

GIRONE H: Cral Cirio 51, Cosenza 48, Enna 45, Marsala 43, ILVA Bagnolese 43, Crotone 39, Trapani 37, Casertana 35, Puteolana 33, Reggina 33, Avellino 32, Nissena 30, Turris 29, Juve Bagheria 29, Paolana 26, Torrese 25, Gioiese 19, Cavese 13

Vigevano, Mestrina, BPD Colleferro e Molfetta promosse in Serie C dopo i gironi finali.

CAMPIONATO 1955 – 56

GIRONE A: Biellese 52, Pro Vercelli 45, Cuneo 43, Vogherese 38, Vado 37, Casale 36, Cenisia Torino 35, Novese 33, Verbania 32, Asti 32, Rapallo 31, Sammargheritese 31, Ivrea 30, Fossanese 30, Veloce Savona 29, Juve Domo 28, Valenzana 26. Borgosesia 24

GIRONE B: Fanfulla 49, Snia Varedo 46, Marzoli Palazzolo sull’Oglio 43, Pro Sesto 42, Varese 41, Melzo 40, Vis Nova Giussano 38, Gallaratese 37, Crema 36, Rhodense 36, Falck Arcore 34, Saronno 31, Meda 30, Cantù 30, Bovisio 23, Mariano Comense 22, Pro Lissone 18,Villasanta 16

GIRONE C: Reggiana 54, Sarom Ravenna 51, Mantova 47, Pellizzari Arzignano 43, Forlì 40, Beretta Valtrompia 39, Hellas Verona 35, Falck Vobarno 33, Bondenese 32, Audace San Michele Extra 32, Fortitudo Fidenza 31, Clodia 31, Faenza 28, Mogliese 28, Marzotto Manerbio 27, Carpi 27, Lumezzane 26, Adriese 5

GIRONE D: Bolzano 53, Pro Gorizia 47, CRADA Monfalcone 43, Trento 40, Dolo 39, Portogruaro 38, Sava 37, Belluno 35, Sacilese 35, Pordenone 34, Rovereto 34, Merano 29, Bassano 29, Itala San Marco 27, Schio 25, Gradese 24, Spilimbergo 22, Thiene 21

GIRONE E: Siena 53, Spezia 50, Lucchese 45, Carrarese 39, Solvay Rosignano 39, Cecina 36, Anconitana 35, Pontedera 34, Viareggio 34, Jesi 31, Sansepolcro 30, Pistoiese 29, Vigor Senigallia 29, Sestese 29, Virtus Fabriano 28, Pisa 25, Massese 24, Poggibonsi 24

GIRONE F: Chinotto Neri Roma 52, Foligno 49, Annunziata Ceccano 45, Federconsorzi Roma 39, Torres 39, Montevecchio 37, Monteponi 36, Frosinone 36, Romulea 35, Città di Castello 34, Sora 34, Terracina 34, Perugia 32, Ternana 31, Calangianus 31, Atac Roma 19, Salorenzoartiglio Roma 16, Umbertide 13

GIRONE G: Pescara 49, Foggia 48, Andria 41, Chieti 41, Teramo 40, Giulianova 40, L’Aquila 37, Sangiorgese 36, Matera 36, Trani 35, Barletta 34, Audace Cerignola 34, Campobasso 32, Lecce 32, Toma Maglie 29, Castelfidardo 25, Pescopagano 13, Montecchio Maggiore 7

GIRONE H: Reggina 52, Cral Cirio Napoli 46, Trapani 43, Cosenza 43, Avellino 41, Marsala 37, Aefer Napoli 37, Casertana 34, Juve Bagheria 33, Enna 32, Caltagirone 32, Juve Stabia 32, Crotone 32, Nicastro 30, Nissena 28, Ilva Bagnolese 27, Turris 17, Puteolana 15

Biellese, Reggiana, Siena e Reggina promosse in Serie C dopo le finali

CAMPIONATO 1956- 57

GIRONE A: Pro Vercelli 48, Cenisia Torino 47, Cuneo 46, Casale 43, Corbetta 42, Novese 41, Sestrese 38, Asti 37, Entella 36, Ivrea 35, Sammargheritese 33, Veloce Savona 32, Pinerolo 31, Vogherese 30, Vado 29, Rapallo 27, Fossanese 10, Wild Novara 7

GIRONE B: Marzoli Palazzolo sull’Oglio 54, Fanfulla 47, Piacenza 43, Snia Varedo 43, Gallaratese 42, Verbania 39, Melzo 36, Seregno 32, Falck Arcore 29, Saronno 29, Meda 27, Cantù 26, Crema 25, Malnatese 24, Vis Nova Giussano 24, Rhodense 23, Pro Sesto 23

GIRONE C: Sarom Ravenna 58, Mantova 46. Falck Vobarno 42, Hellas Verona 41, Marzotto Manerbio 41, Mogliese 39, Carpi 37, Faenza 35, Forlì 34, Pellizzari Arzignano 31, Casalecchio di Reno 31, Baracca Lugo 31, Aurora Travagliato 28, Audace San Michele Extra 28, Casalese 25, Bondenese 24, Schio 22, Fortitudo Fidenza 18

GIRONE D: Belluno 49, Pro Gorizia 46, CRADA Monfalcone 44, Vittorio Veneto 44, Dolo 40, Pordenone 40, Virtus Bassano 39, Bolzano 38, Merano 34, Sava 33, Ponziana Trieste 32, Sacilese 30, Rovereto 30, Trento 27, Cividalese 26, Clodia 25, Portogruaro 19, Itala San Marco 15

GIRONE E: Anconitana 50, Carrarese 49, Spezia 44, Arezzo 43, Lucchese 41, Solvay Rosignano 38, Viareggio 35, Montecatini 34, Alma Juventus Fano 33, Labrone Livorno 31, Pistoiese 30, Jesi 30, Virtus Senigallia 29, POntedera 29, Empoli 29, Piombino 27, Sestese 25, Cecina 15

GIRONE F: Chinotto Neri Roma 50, Federconsorzi Roma 48, Foligno 45, BPD Colleferro 42, Gallura 39, Monteponi 38, Frosinone 36, Romulea 35, Città di Castello 35, Tivoli 33, Ternana 33, Torres 31, Aquila Montevarchi 30, Perugia 28, Bastia Umbra 27, San Sepolcro 27, Spes Roma 21, Terracina 13

GIRONE G: Lecce 49, Chieti 48, Foggia 47, Barletta 45, Pescara 43, Audace Cerignola 43, L’Aquila 42, Sangiorgese 36, Giulianova 36, Teramo 33, Campobasso 33, Incedit Foggia 27, Melfi 27, Trani 25, Fidelis Andria 22, Virtus Lanciano 20, Annunziata Ceccano 18, Sora 16

GIRONE H: Marsala 54, Cral Cirio 49, Casertana 46, Cosenza 46, Avellino 42, Trapani 42, Matera 40, Juve Bagheria 34, Ragusa 31, Crotone 30, Juve Stabia 28, Ercolanese 27, Taurianova 26, Enna 26, Nicastro 25, Caltagirone 24, Benevento 21, Aefer Napoli 21

Sarom Ravenna, Pro Vercelli e Chinotto Neri Roma (dopo spareggio vinto 1-0 con il Marsala) promosse in Serie C.

Campionato 1957 – 58

Interregionale I serie

Girone A: Spezia 45, Casale 37, Corbetta 36, Varese 35, Piacenza 34, Arezzo 33, Novese 33, Cenisia 31, Foligno 29, Snia Varedo 27, Lucchese 27, Gallaratese 27, Carrarese 24, Solvay 23, Fanfulla 22, Cuneo 17

Spezia 1957 – 58:  da sinistra,  Persi, Crivellente, Pastorino, Corelli, Bumbaca, Corti, Mangini, Castellazzi, DeDominicis,Franceschina,Incerti,Albertosi, Saporetti. Davanti a tutti capitan Zennaro. Con gli aquilotti si schiera anche un giovanissimo Ricky Albertosi

Girone B: Ozo Mantova 45, Treviso 42, Pescara 39, Hellas Verona 36, Anconitana 36, Chieti 30, Pro Palazzolo 30, Forlì 30, CRADA Monfalcone 30, Pordenone 28, Pro Gorizia 27, Vittorio Veneto 26, Moglia 25, Belluno 24, Falck Vobarno 18, Dolo 14

Girone C: Cosenza 34, Cral Cirio 32, Aquila 32, Marsala 32, Barletta 31, Lecce 30, Trapani 30, Foggia 30, Casertana 29, Monteponi 29, BPD Colleferro 28, Avellino 26, Tempio Pausania 26, Molfetta 22, Audace Cerignola 7

Interregionale II serie

Girone A: Entella 41, Andrea Doria 40, Vado 34, Fossanese 33, Pinerolo 33, La Chivasso 32, Sestri Levante 32, Magenta 30, Asti 30, Savona 30, Sammargheritese 29, Rapallo 27, Veloce Savona 27, Sestrese 25, Ivrea 20, Vogherese 17

Girone B: Seregno 47, Saronno 40, Vimercatese 40, Melzo 39, Meda 38, Falck Arcore 35, Solbiatese 33, Pro Sesto 31, Rhodense 29, Rizzoli Milano 28, Crema 27, Malnatese 24, Vis Nova Giussano 22, Cantù 20, Juve Domo 18, Verbania 9

Girone C: Bolzano 43, Virtus Bassano 39, Sava 35, Lanerossi Schio 34, Trento 34, Aurora Travagliato 34, Portogruaro 33, Ponte  San Pietro 31, Rovereto 31, Pellizzari Arzignano 31, Audace San Michele Extra 29, Merano 27, SAICI Torviscosa 25, Ponziana 24, Cividalese 22, Clodia 8

Girone D: Libertas Correggio 38, Baracca Lugo 37, Alma Juventus Fano 36, Jesina 36, Portocivitanovese 34, Carpi 33, Faenza 33, Rimini 32, Cesena 31, Sangiorgese 31, Mirandolese 31, Vigor Senigallia 23, Bondenese 22, Fidenza 22, Casalecchio di Reno 22, Sassuolo 19

Girone E: Pisa 45, Pistoiese 38, Empoli 38, Pontedera 37, Massese 37, Città di Castello 33, Montecatini 33, Cuoiopelli 32, Poggibonsi 32, Viareggio 29, Rondinella Firenze 27, Labrone Livorno 26, Sestese 18, Cecina 17, Sansepolcro 9

Girone F: Squibb Roma 42, Torres 39, Grosseto 37, Montevecchio 37, Forza e Coraggio Avezzano 35, Olbia 32, ATAC Roma 31, Ternana 31, Virtus Spoleto 28,Romulea 28, Perugia 28, Bastia Umbra 28, Tivoli 27, Mancini Civitavecchia 26, Rieti 19, Terracina 10

Girone G: Ortona 41, Ascoli 40, Martina Franca 39, Campobasso 37, Trani 36, San Vito Benevento 35, Teramo 34, Giulianova 34, Nola 31, Melfi 30, Torremaggiore 30, Fidelis Andria 27, Virtus Casarano 24, Virtus Lanciano 20, Monticchio Potenza 11, Matera 9

Girone H: Enna 43, Juve Bagheria 42, Vigor Nicastro 40, Akragas 39, Gladiator Santa Maria Capua a Vetere 37, Caltagirone 37, Leonzio Lentini 36, Ragusa 36, Castrovillari 31, Sagittario Pomigliano d’Arco 25, Juve Stabia 24, Palmese 17, Ercolanese 11, Taurianova 8, Nocerina ritirata

Una formazione della Virtus Casarano 1957 – 58

Campionato 1958 – 59

Girone A:  Savona 51, Entella 44, Rapallo 43, Sestri Levante 40, Asti 39, Fossanese 39, Cenisia 37, Novese 36, Ivrea 35, Andrea Doria 34, Derthona 33, Sammargheritese 31, Cuneo 30. Trinese 30, Varazze 29, la Chivasso 22, Vado 22, Pinerolo 17

Una delle più forti edizioni del Savona FBC. Campionato 1958 – 59, allenatore Felicino Pelizzari: da sinistra, in piedi, Mariani,Contin, Merighetto I, Ciglieri, Teneggi, Ferrero; accosciati, da sinistra,Ballaucco, Brocchi, Ratto, Merighetto II, Galindo

Girone B:  Solbiatese 46, Saronno 45, Seregno 44, Magenta 43, Gallaratese 39, Inveruno 37, Sondrio 36, Meda 34, Falck Arcore 34, Leffe 33, Ponte San Pietro 33, Pro Sesto 33, Rescaldinese 32, Vimercatese 32, Omegna 30, Corbetta 26, Melzo 23, Rhodense 12

Girone C:  Bolzano 47, CRADA Monfalcone 44, Falck Vobarno 44, Miranese 44. Audace San Michele Extra 41, Pro Gorizia 41, Belluno 39, Lanerossi Schio 39, Pelizzari Arzignano 37, Pro Mogliano 29, Virtus Bassano 27, Dolo 22, Merano 22, Trento 21, Edera Trieste 20

Girone D:  Vis Pesaro 47, Rimini 41, Jesi 40, Moglia 39, Aurora Travagliato 38, Cesena 37, Alma Juventus Fano 36, Lilion Snia Varedo 36, Fanfulla 36, Cervia 34, Crema 31, Libertas Correggio 31, Mirandolese 32, Rizzoli Milano 31, Tranvieri Bologna 30, Carpi 28, Baracca Lugo 24, Faenza 18

Girone E:Pistoiese   51, Empoli 47, Massese 39, Lucca 38, Piombino 38, Cuoiopelli 38, Solvay 37, Sangiovannese 37, Pontedera 34, Carrarese 32, Lardarello 32, Arsenalspezia 31, Viareggio 30, Grosseto 29, Poggibonsi 29, Rondinella Firenze 29, Città di Castello 23, Montecatini 7

Girone F: Torres $5, Nuova Cisterna 43, BPD Colleferro  39,  Forza e Coraggio Avezzano 37, Virtus Spoleto 37, Nuorese 36, Tempio 35, Perugia 34, Romulea 33, Ternana 33, Gubbio 32, Fiamme Oro Roma 30, Olbia 29, Civitavecchia 26, Monteponi 17, Foligno 15, ATAC Roma 12

Girone G: Maceratese 47, Teramo 46, Molfetta 46, Ascoli 42, Martina Franca 42, Torremaggiore 39, Bisceglie 38, Sangiorgese 35, Campobasso 34, Trani 34, Melfi 32, Pro Vasto 32, Portocivitanovese 31, Giulianova 27, Ortona 26, Fidelis Andria 24, Audace Cerignola 22, Vultur Rionero12

Girone H: Crotone 49, Akragas 48, Avellino 45, Acquapozzillo 44, San Vito Benevento 43, Enna 38, Leonzio Lentini 33, Nola 33, Caltagirone 32, Alba Napoli 31, Juve Bagheria 31, Ragusa 30,Vibonese 29, Sagittario Pomigliano d’Arco 28, Gladiator Santa Maria Capua  a Vetere 26, Ilva Bagnolese 25, Vigor Nicastro 25, Castrovillari 18.

NON CI SONO PIU’ I SEMPRE PRESENTI: IL RECORD DI FONI

Nelle prime 9 giornate del campionato di Serie A 2020 – 2021 lo Spezia (esordiente in assoluto nella massima serie) ha schierato 32 giocatori: quasi tre squadre, con un turn over totale dei titolari in Coppa Italia.

Siamo al massimo segno del “calcio moderno” interpretato dagli schemi prima ancora che dai protagonisti. Inoltre siamo arrivati a 5 sostituzioni per partita, con squadre quindi che in corso d’opera mutano completamente il volto di interi reparti.

Pensiamo di non esagerare pensando che si tratti di uno sport (sport/spettacolo) molto diverso da quello giocato fino agli anni ’70 – ’80 quando bastavano 15 giocatori di rosa per vincere lo scudetto e c’era chi poteva, alla fine delle 30 o 34 giornate di campionato, poter vantare di non aver saltato nemmeno un minuto (e non erano soltanto portieri). Tra i sempre presenti, degni di rilievo i record di Alfredo Foni, otto campionati interi tra Padova e Juventus, e il meno conosciuto Alfredo Monza, difensore, con 8 campionati interi giocati con tre squadre diverse, Pro Patria, Livorno, Lazio. Tra i portieri, come non ricordare autentici monumenti del nostro calcio da Combi a Bacigalupo, a Sentimenti IV, Bugatti, Ceresoli, Moro e il “nostro” Amoretti. 

il primo varco nella sostituzioni fu aperto nella stagione 1965 – 66 con la possibilità di cambiare il portiere, poi con il campionato 1968 – 69 entrò in scena il tredicesimo, poi arrivò anche il quattordicesimo, fino alla 3 sostituzioni con 8 panchinanti e adesso 5 sostituzioni con la rosa intera a disposizione (addirittura con 2 portieri di riserva).

La nostra ricerca nell’occasione è allora dedicata ai “sempre presenti”: una stirpe della quale si è persa la traccia.

Ecco di seguito elencati, campionato per campionato dal 1929 – 30 al 1964 – 65, tutti gli atleti capaci di compiere il “percorso netto” nella nostra Serie A.

Si noterà come emergano dei veri e propri stakanovisti capaci di tenere lontane malattie, squalifiche , infortuni.

CAMPIONATO 1929 – 30 (34 partite)

BOLOGNA: Monzeglio, Antonio Busini (7 reti)

BRESCIA: Morselli(1 rete)

JUVENTUS: Combi (portiere), Orsi (15 reti)

LIVORNO: Magnozzi (15 reti)

MILAN: Pomi (1 rete)

MODENA: Mazzoni (9 reti), Piccaluga (9reti)

PADOVA: Prendato (12 reti)

PRO PATRIA: Fizzotti

PRO VERCELLI: Scansetti (portiere)

ROMA: Ballante (portiere)

TRIESTINA: Gazzari (1 rete), De Manzano (11 reti)

CAMPIONATO 1930 -31 (34 partite)

AMBROSIANA – INTER: Meazza (24 reti)

BRESCIA: Frisoni II (4 reti)

CASALE: Castello (1 rete)

JUVENTUS: Caligaris, Ferrari (16 reti)

LEGNANO: Perduca (1 rete), Gerola

MILAN: Perversi, Schienoni, Pomi

MODENA: Setti

NAPOLI: Innocenti (1 rete)

PRO VERCELLI: Scansetti (portiere), Zanello (8 reti), Bajardi I (2 reti)

ROMA: Ferraris IV, Costantino (8 reti) Chini (12 reti)

TORINO: Silano (11 reti)

CAMPIONATO 1931 – 32 (34 partite)

BOLOGNA: Gianni (portiere)

BRESCIA: Gadaldi, Pasolini (1 rete)

CASALE: Provera (portiere)

FIORENTINA: Gazzari, Antonio Busini (4 reti), Rivolo (4 reti)

GENOA: Mazzoni (11 reti)

NAPOLI: Innocenti (1 rete), Vojak I (9reti)

PRO PATRIA (Monza)

PRO VERCELLI: Depetrini, Ardissone (2 reti)

ROMA: Bodini (1 rete)

Alfredo Monza difensore con 8 campionati interi giocati con tre squadre diverse, Pro Patria, Livorno, Lazio.

CAMPIONATO 1932 – 33 (34 partite)

ALESSANDRIA: Barale

BARI: Perduca (1 rete), Valenti (1 rete)

BOLOGNA: Gianni (portiere), Monzeglio (2 reti)

FIORENTINA: Ballante (portiere)

JUVENTUS: Combi (portiere)

MILAN: Perversi

NAPOLI: Innocenti (1 rete) Colombari, Boltri, Vojak (22 reti)

PADOVA: Foni (1 rete), Corsi (2 reti) Perazzolo (7 reti)

ROMA: Masetti (portiere)

CAMPIONATO 1933 -34 (34 partite)

ALESSANDRIA: Cattaneo (12 reti), Notti (16 reti), Borelli (4 reti)

AMBROSIANA – INTER: Ceresoli (portiere), Demaria (12 reti)

BOLOGNA: Gianni (portiere), Occhiuzzi, Fedullo (14 reti); Reguzzoni (9 reti)

BRESCIA: Perucchetti (portiere), Duo

FIORENTINA: Gazzari

JUVENTUS: Monti (4 reti), Borel II (33 reti), Ferrari (16 reti)

MILAN: Bonizzoni, Arcari III (16 reti)

PALERMO: Santillo

PRO VERCELLI: Bigando (1 rete)

ROMA: Masetti (portiere), Scopelli (13 reti)

TRIESTINA: Blason (portiere)

CAMPIONATO 1934 -35 (30 partite)

AMBROSIANA – INTER: Ceresoli (portiere), Demaria (10 reti); Meazza (18 reti)

BOLOGNA: Gianni (portiere)

BRESCIA: Marini (2 reti), Braga

FIORENTINA: Amoretti (portiere), Gazzari, Bigogno (1 rete), Neri

JUVENTUS: Valinasso (portiere)

LAZIO: Ferraris IV

LIVORNO: Monza, Uslenghi (2 reti)

MILAN: Bonizzoni, Rigotti, Moretti (10 reti)

NAPOLI: Castello, Rivolta (2 reti)

ROMA: Gadaldi, Tomasi (4 reti), Scaramelli (6 reti)

TORINO: Maina (portiere)

TRIESTINA: Castello, Colaussi (4 reti) Rocco (11 reti)

CAMPIONATO 1935 – 36 (30 partite)

ALESSANDRIA. Ceresa (portiere)

AMBROSIANA – INTER: Mascheroni (1 rete)

BARI: Cubi (portiere), Marini, Costantino (6 reti)

BOLOGNA: Gianni (portiere), Fiorini, Gasperi, Andreolo (4 reti), Reguzzoni (3 reti)

BRESCIA: Tamietti

FIORENTINA: Gazzari, Perazzolo (1 rete)

JUVENTUS: Valinasso (portiere) , Foni (1 rete), Monti (2 reti)

LAZIO: Monza

MILAN: Perversi, Arnoni (6 reti)

NAPOLI: Venditto (6 reti)

PALERMO: Provera (portiere)

ROMA: Masetti (portiere). Monzeglio, Bernardini (1 rete)

SAMPIERDARENESE: Malatesta (2 reti)

TRIESTINA: Castello, Spanghero (1 rete), Chizzo (3 reti)

CAMPIONATO 1936- 37 (30 partite)

AMBROSIANA – INTER: Locatelli, Ferrari (7 reti)

BARI: Grolli (7 reti)

BOLOGNA: Fiorini, Montesanto (2 reti), Corsi (2 reti), Fedullo (4 reti)

GENOA: Genta

JUVENTUS: Amoretti (portiere), Foni, Rava, Gabetto (18 reti)

LAZIO: Zacconi, Monza, Baldo, Camolese (4 reti)

LUCCHESE: Olivieri (portiere), Coppa (13 reti) Marchini (2 reti)

MILAN: Perversi, Bonizzoni, Bortoletti, Cossio ( 6 reti)

NAPOLI: Colombari (6 reti), Rossetti ( 6 reti)

NOVARA: Rizzotti (11 reti)

ROMA: Monzeglio

SAMPIERDARENESE: Malatesta

TORINO: Maina (portiere); Brunella, Ferrini

TRIESTINA: Geigerle, Chizzo ( 4 reti)

CAMPIONATO 1937 – 38 (30 partite)

AMBROSIANA – INTER. Perucchetti (portiere), Locatelli, Olmi, Ferrari (9 reti)

ATALANTA: Cominelli (9 reti)

BARI: Mancini (3 reti), Duè (4 reti)

BOLOGNA: Fiorini (1 rete)

FIORENTINA: Tori

GENOA: Genta, Arcari III (9 reti)

JUVENTUS: Foni, Rava, Tomasi (3 reti)

LAZIO: Monza, Viani I

LIGURIA: Peretti (11 reti)

MILAN: Perversi, Gianesello, Capra ( 6 reti)

NAPOLI. Mian ( 7 reti)

ROMA: Gadaldi, Borsetti (10 reti)

TORINO. Brunella

TRIESTINA: Geigerle, Trevisan (18 reti) Chizzo (3 reti)

CAMPIONATO 1938 – 39 (30 partite)

BARI: Del Bianco, Capocasale (3 reti), Duè (3 reti)

BOLOGNA: Pagotto, Andreolo (6 reti), Reguzzoni (8 reti)

GENOA: Perazzolo (3 reti)

JUVENTUS: Foni

LAZIO: Monza

LIVORNO. Lombatti

LUCCHESE: Tavoletti (portiere)

MODENA: Vignolini, Zironi ( 6 reti)

NAPOLI: Romagnoli (3 reti), Castello, Prato (1 rete)

NOVARA: Rigotti

ROMA: Alghisi (7 reti)

TORINO: Neri (1 rete)

TRIESTINA: Trevisan (10 reti)

CAMPIONATO 1939 – 40 (30 partite)

AMBROSIANA- INTER: Campatelli (2 reti)

BARI: Andrighetto

BOLOGNA: Sansone (2 reti), Puricelli (14 reti)

FIORENTINA: Ellena (1 rete)

GENOA: Marchi, Genta (4 reti), Neri (8 reti)

JUVENTUS: Foni (1 rete), Depetrini, Capocasale (2 reti)

LAZIO: Monza (1 rete), Ramella

LIGURIA: Tortarolo, Lazzaretti (4 reti)

MILAN: Antonini, Loik (4 reti), Boffi (24 reti)

NOVARA: Galimberti

TRIESTINA: Trevisan (9 reti)

VENEZIA: Alberti (10 reti)

CAMPIONATO 1940 – 41 (30 partite)

AMBROSIANA – INTER: Ferraris II (9 reti)

ATALANTA: Cominelli (10 reti)

BARI: Andrighetto

BOLOGNA;: Reguzzoni (17 reti)

FIORENTINA: Ellena, Valcareggi (7 reti)

GENOA: Marchi, Genta, Perazzolo

JUVENTUS: Foni, Rava, Borel II (8 reti)

LAZIO: Flamini (2 reti)

LIVORNO: Stua (5 reti)

NAPOLI: Pretto, Busani (8 reti)

NOVARA: Galli

ROMA: Pantò (11 reti), Amadei (18 reti), Coscia (9 reti)

TORINO: Piacentini (5 reti)

TRIESTINA: Rancilio

VENEZIA: Di Gennaro, Loik (7 reti)

CAMPIONATO 1941 – 42 (30 partite)

ATALANTA: Lanfranco (portiere), Tabanelli (1 rete)

BOLOGNA: Marchese (1rete)

FIORENTINA: Poggi

JUVENTUS. Foni (1 rete), Rava (1 rete), Sentimenti III (7 reti)

LAZIO: Monza, Flamini (1 rete)

LIGURIA: Tabor

MILAN: Cappello (10 reti)

NAPOLI: Berra, Gramaglia (1 rete)

ROMA: Brunella, Andreoli, Amadei (18 reti), Coscia (4 reti)

TORINO: Piacentini

TRIESTINA: Tagliasacchi ( 7 retI)

VENEZIA: Puppo (3 reti)

Alfredo Foni: campione del mondo 1938, 8 campionati interi con Padova e Juventus

CAMPIONATO 1942 – 43 (30 partite)

AMBROSIANA – INTER: Caimo (portiere)

ATALANTA: Lanfranco (portiere), Mamoli, Citterio (2 reti), Tabanelli, Schiavi (2 reti)

BARI: De Boni, Giammarco (1 rete)

BOLOGNA: Malagoli

FIORENTINA: Valcareggi ( 8 reti)

GENOA: Trevisan (20 reti)

JUVENTUS: Varglien II, Sentimenti III (19 reti)

LAZIO: Ramella

LIVORNO: Del Bianco, Tori (1 rete), Stua (8 reti)

MILAN: Galimberti, Del Medico ( 8 reti)

ROMA. Brunella, Pantò ( 8 reti)

TORINO. Grezar (3reti), Loik (9 reti), Mazzola (11 reti), Ferraris II (12 reti)

TRIESTINA. Rancilio

VENEZIA: Puppo (1 rete)

CAMPIONATO 1945 -46 (26 partite Alta Italia, 20 partite Centro – Sud, 16 partite girone finale)

ANDREA DORIA: Lusetti (portiere)

ATALANTA: Schiavi

BRESCIA: Messora, Rebuzzi (6 reti)

GENOA: Trevisan (3 reti)

INTER: Franzosi (portiere)

JUVENTUS: Sentimenti IV (portiere), Varglien II,

MILAN: Tognon

MODENA: Galli, Braglia, Dalla Torre (2 reti)

SAMPIERDARENESE: Bertani

TORINO: Bacigalupo (portiere)

TRIESTINA: Rossetti ( 5 reti)

VICENZA: Quaresima (5 reti)

ANCONITANA: Varoli (2 reti)

FIORENTINA: Piccardi

LAZIO: Gualtieri, Puccinelli (2 reti), Manola (1 rete)

PALERMO: Cappellini, Sforza

PESCARA. Fabiani (portiere), Romagnoli, Brandimarte, Tontodonati (10 reti)

SALERNITANA: Jacovazzi

CAMPIONATO 1946 – 47 (38 partite)

ALESSANDRIA: Coscia ( 5 reti)

ATALANTA: Salvi (11 reti)

BOLOGNA: Arcari IV (7reti), Taiti (9reti)

GENOA: Sardelli

LAZIO: Puccinelli (13 reti)

LIVORNO: Soldani

MILAN: Tognon (1 rete)

MODENA. Braglia

NAPOLI: Rosi (1 rete), Busani (12 reti)

TORINO: Ballarin, Mazzola (29 reti)

VENEZIA: Pernigo (12 reti)

VICENZA: Sandroni (1 rete) Carraro ( 5 reti)

CAMPIONATO 1947 – 48 (40 partite)

ATALANTA: Manente (1 rete), Mari ( 4 reti)

BARI: Isetto

FIORENTINA: Furiassi

GENOA: Formentin (8 reti)

JUVENTUS: Boniperti (27 reti)

MILAN: Annovazzi (10 reti)

MODENA: Braglia, Menegotti (3 reti)

PRO PATRIA: Fossati

TORINO: Bacigalupo (portiere)

TRIESTINA: Striuli (portiere); Sessa, Radio

VICENZA: Carraro ( 3 reti)

CAMPIONATO 1948 – 49 (38 partite)

ATALANTA: Mari (4 reti)

BOLOGNA: Vanz (portiere)

FIORENTINA: Magli (2 reti)

INTER: Amadei (22 reti)

JUVENTUS: Rava

LAZIO: Piacentini (1 rete)

MODENA: Corazza (portiere, Neri

PRO PATRIA: Azimonti, Patti, Turconi (12 reti)

PADOVA: Arrighini

ROMA: Dell’Innocenti

TRIESTINA: Trevisan (2 reti) Regni (9 reti)

CAMPIONATO 1949 – 50 (38 partite)

BARI. Sentimenti V (3 reti)

BOLOGNA: Mezzadri

FIORENTINA: Pandolfini (14 reti)

GENOA: Pellicari (2 reti)

MILAN: Foglia, Annovazzi (5 reti), Tognon

PADOVA: Quadri, Vitali

PRO PATRIA. Fossati

CAMPIONATO 1950 – 51 (38 Partite)

ATALANTA: Dalmonte

BOLOGNA: Ballacci (1 rete)

GENOA: Castelli (1 rete) Nilsson (10 reti)

INTER: Wilkes (21 reti)

JUVENTUS: Manente (1 rete) Boniperti (22 reti)

LAZIO: Sentimenti IV (portiere), Puccinelli (9 reti)

LUCCHESE: Caprili, Mazza (11 reti)

MILAN: Silvestri 82 reti), Tognon

NAPOLI: Gramaglia

PADOVA: Fuchs

SAMPDORIA: Gei (12 reti)

CAMPIONATO 1951 – 52 (38 partite)

BOLOGNA: Pilmark (2 reti)

COMO: Pedroni

LAZIO: Sentimenti IV (portiere)

LUCCHESE: De Fazio (portiere)

MILAN: Nordhal (29 reti) Liedholm (9 reti)

PRO PATRIA: Uboldi (portiere)

SAMPDORIA: Moro (portiere), Oppezzo

SPAL: Bugatti (portiere), Fontanesi (9 reti)

CAMPIONATO 1952 – 53 (34 partite)

BOLOGNA: Giorcelli (portiere)

COMO: Bardelli (portiere) Origgi (2 reti)

FIORENTINA: Costagliola (portiere); Magnini (1 rete)

INTER: Ghezzi (portiere)

NAPOLI: Vitali (11 reti), Pesaola (7 reti)

PRO PATRIA: Uboldi (portiere)

ROMA: Bortoletto (3 reti)

SAMPDORIA: Moro (portiere)

SPAL: Bugatti (portiere) Fontanesi ( 8 reti)

TORINO: Farina, Buthz (8 reti)

CAMPIONATO 1953 – 54 (34 partite)

BOLOGNA: Giorcelli (portiere), Cappello (12 reti)

FIORENTINA: Costagliola (portiere); Mariani (3 reti), Vidal (5 reti)

INTER: Ghezzi (portiere)

JUVENTUS: Praest (5 reti)

MILAN: Soerensen (15 reti)

NAPOLI: Bugatti (portiere); Amadei (10 reti), Pesaola ( 5 reti)

PALERMO: Bettoli

SAMPDORIA: Pin (portiere), Mari (1 rete)

SPAL: Bernardin

TORINO. Farina

TRIESTINA: Ganzer (1 rete)

CAMPIONATO 1954-55 (34 partite)

ATALANTA: Villa (1 rete) Brugola ( 5 reti)

BOLOGNA: Giorcelli (portiere) Ballacci ( 4 reti)

GENOA: Cardoni

NAPOLI: Bugatti (portiere) Tre Re

NOVARA: De Togni, Feccia, Ejdefijall (3 reti)

ROMA: Bortoletto (5 reti)

SAMPDORIA: Farina (1 rete), Bernasconi

SPAL: Ferraro

TORINO: Molino

UDINESE: Romano (portiere), Selmonsson (14 reti)

CAMPIONATO 1955 -56 (34 partite)

ATALANTA: Annovazzi (5 reti)

BOLOGNA: Giorcelli (portiere), Greco

FIORENTINA: Segato, Gratton

GENOA: Cardoni (1rete)

LAZIO: Selmonsson (10 reti)

NAPOLI: Posio (2 reti)

ROMA: Giuliano (2 reti), Da Costa (12 reti)

SAMPDORIA: Farina (1 rete), Arrigoni (3 reti)

CAMPIONATO 1956 – 57 (34 partite)

JUVENTUS: Corradi (1 rete)

LAZIO: Lovati (portiere), Molino, Selmonsson (12 reti)

MILAN: Fontana (1 rete)

NAPOLI: Vinicio (18 reti)

SAMPDORIA: Farina, Bernasconi, Ocwirk (12 reti)

TRIESTINA: Bandini (portiere)

UDINESE: Valenti, Fontanesi ( 9 reti)

Giuseppe Farina, cinque campionati interi tra Torino e Sampdoria

CAMPIONATO 1957 – 58 (34 partite)

GENOA: Frignani ( 6 reti)

INTER: Fongaro, Angelillo (16 reti)

JUVENTUS: Corradi (2 reti), Garzena, Boniperti (8 reti), Charles (28 reti)

LAZIO: Molino

NAPOLI: Vinicio (21 reti),

ROMA: Panetti (portiere); Stucchi (1 rete)

SAMPDORIA: Bernasconi

VERONA: Basiliani (1 rete)

CAMPIONATO 1958 – 59 (34 partite)

FIORENTINA: Robotti

MILAN: Fontana (1 rete), Maldini

NAPOLI: Greco II

PADOVA: Pin (portiere)

SAMPDORIA: Bernasconi, Vicini (1 rete), Milani (13 reti)

VICENZA: Burelli

CAMPIONATO 1959 – 60 (34 partite)

ALESSANDRIA: Giacomazzi (1 rete)

ATALANTA: Marchesi ( 5 reti), Ronzon (2 reti), Longoni ( 5 reti)

FIORENTINA: Giuliano Sarti (portiere), Hamrin (26 reti)

GENOA: Piquè (5 reti), Pantaleoni

JUVENTUS: Cervato ( 6 reti), Charles (23 reti)

NAPOLI. Beltrandi

PALERMO. Anzolin (portiere), Vernazza (9 reti)

ROMA: Losi, Guarnacci (1 rete)

SPAL: Bozzao, Micheli (1 rete)

UDINESE: Pentrelli (5 reti), Milan (10 reti)

CAMPIONATO 1960 – 61 (34 partite)

ATALANTA: Roncoli

FIORENTINA: Robotti (1 rete)

JUVENTUS: Benito Sarti

LECCO: Gotti (6 reti), Duzioni ( 5 reti)

MILAN: Salvadore (1 rete), Altafini (22 reti)

NAPOLI : Bugatti (portiere)

SAMPDORIA: Marocchi, Bernasconi

SPAL: Carpanesi (2 reti)

UDINESE: Tagliavini, Giacomini, Pentrelli (5 reti)

CAMPIONATO 1961 – 62 (34 partite)

ATALANTA: Rota, Roncoli, Gardoni, Colombo (4 reti)

CATANIA: Vavassori (portiere)

LECCO: Duzioni (1 rete) Di Giacomo (14 reti)

MILAN: Maldini

PALERMO: Mattrel (portiere), Calvani, Sereni (1 rete), Malavasi (1 rete)

ROMA: Pestrin (3 reti) Losi

SAMPDORIA: Vincenzi ( 5 reti), Bergamaschi

SPAL: Riva

UDINESE: Tagliavini

CAMPIONATO 1962 – 63 (34 partite)

ATALANTA: Gardoni, Colombo (1 rete)

BOLOGNA: Haller (8 reti)

CATANIA: Vavassori (portiere)

FIORENTINA: Gonfiantini

GENOA: Colombo

INTER: Guarneri

JUVENTUS: Castano, Salvadore

PALERMO: Sereni ( 1 rete)

ROMA: Fontana

TORINO: Vieri (portiere), Ferrini (2 reti)

LANEROSSI VICENZA: Savoini (1 rete)

CAMPIONATO 1963 – 64 (34 partite, 35 partite per Inter, Bologna, Sampdoria, Modena)

ATALANTA: Nodari

BOLOGNA: Negri, Furlanis (1 rete), Janich (1 rete), Haller (7 reti)

GENOA: Da Pozzo (portiere)

LAZIO: Landoni (1 rete)

MESSINA: Ghelfi (1 rete)

MODENA: Longoni (1 rete)

SAMPDORIA: Tomasin

LANEROSSI VICENZA: De Marchi (2 reti)

CAMPIONATO 1964 – 65 (34 partite)

ATALANTA: Pizzaballa, Pesenti

CAGLIARI: Cera

CATANIA: Vavassori (portiere)

FIORENTINA: Albertosi (portiere), Hamrin ( 8 reti)

FOGGIA: Nocera (10 reti)

JUVENTUS: Gori, Sarti Benito

MESSINA: Bagatti (11 reti)

MILAN: Maldini, Lodetti (5 reti)

ROMA: Losi

VARESE: Soldo (1 rete)

LANEROSSI VICENZA: Vastola (7 reti).

RICORDO DI NANNI DE MARCO UNA VITA DA PROTAGONISTA TRA SPORT E STORIA DELLA NOSTRA CITTA’

di LUCIANO ANGELINI E FRANCO ASTENGO

Dieci anni sono passati di corsa , dieci anni senza Nanni e con tante altre perdite del firmamento della nostra giovinezza sportiva e giornalistica in una Savona tanto diversa. Era il 28 gennaio 2011 quando fummo raggiunti da quella notizia che mai avremmo voluto conoscere. Nonostante tutto non abbandoniamo il ricordo, magari correndo un po’ da “isolati” per adoperare un termine ciclistico a lui tanto caro.

Questo nostro blog di memorie calcistiche (e non solo) della sua Savona, è dedicato a lui e a un altro indimenticabile, il nostro Peo.

Lo scopo è quello di impedire l’oblio, in una Città ormai dimentica della propria memoria e dei passaggi più importanti della propria storia. Si tratterebbe dell’oblio colpevole verso un grande protagonista della rinascita di Savona negli anni del dopoguerra, di un innovatore della comunicazione, di un costruttore di aggregazione non solo nel campo dello sport.

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Nanni, in piedi al centro tra il dottor Frumento e Marco Sabatelli, editore di Riviera Notte, ritratto in tenuta da calciatore, aveva militato nel Legino e nella Rinascita Fornaci, la squadra della sezione del Pci nel quartiere dei pescatori e degli operai.

Certo non erano tutte rose e fiori: è il caso di ricordare il Nanni imperioso nell’espressione della sua volontà e dei suoi metodi, senza mediazione possibile se non esercitando l’arte della pazienza fine a se stessa.

Il Nanni delle verità immediate, senza mediazioni e senza sconti.

Verità scomode, a volte  esagerate, che, a volte, finivano con l’oltrepassare l’obiettivo provocando un’involontaria eterogenesi dei fini. Però emergeva il Nanni generoso, il Nanni capace di grandi sacrifici per riuscire ad organizzare ciò che aveva in mente da tempo, il Nanni combattente, tenace, capace di andare controcorrente, mai nelle retrovie, nello sport come nella vita, vissuta intensamente con a fianco la moglie Franca, compagna fedele, paziente, affettuosa e devota.

Due i grandi filoni di impegno per Nanni: lo sport ed il culto della “memoria storica” della Resistenza, cui lo aveva avviato il padre, il leggendario comandante Ernesto medaglia d’argento al valor militare per le imprese compiute durante la lotta di Liberazione.

Lo sport era stato per Nanni un veicolo eccezionale di attività in molti campi: prima di tutto quello agonistico, passando dal calcio (il Legino dalla maglia granata della fine anni 40, la Rinascita Fornaci) al ciclismo.

Aveva dimostrato doti non comuni nello sport della bicicletta: doti di classe e di intelligenza messi al servizio di una Fratellanza Leginese capace di dominare il campo, tra i dilettanti, fino a metà degli anni’50 (con Nanni, c’erano Giusto e Luciano Cirillo a comporre un vero “trio delle meraviglie): era risultato  vittorioso nel primo Giro della Provincia di Savona nel 1949, in due occasioni nella “classica” Savona – Somano, nella Coppa I Maggio che all’epoca rappresentava un momento di importanza assoluta nel calendario agonistico del ciclismo ligure.

Alla fine degli anni ’50 era tornato al calcio, questa volta come arbitro imponendosi come il numero uno in assoluto nella nostra provincia (atteggiamenti alla “Lo Bello” padre, aveva arbitrato tutte le finali più difficili dell’epoca, Portuali -Sabazia al Trofeo Arci, Savona-Vado juniores alla Coppa Bacigalupo: partite da far tremare i polsi).

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In tribuna alla Valletta, con il fido taccuino in mano, accanto al dottor Luciano Berio co-autore del “miracolo” Rappresentative, alle loro spalle Franco Astengo e Carletto Foglia di spalle Ermanno Berio

Si affastellano i ricordi personali .

Assieme a Nanni ho assistito, all’interno del negozio di Ciarlo in via Paleocapa, dove all’epoca lavorava e controllava lo “struscio”, alla vittoria di Berruti nei 200 metri alle Olimpiadi di Roma’60; gli ho fatto il segnalinee assieme a mio fratello Peo, la prima e unica volta nella mia vita, quando gli toccò arbitrare una partita tra il DLF di Savona ed i Ferrovieri Francesi della Savoia; ho conteggiato, con lui, i primi punti delle schede di Savona-Goal, il concorso pronostici, altra sua esclusiva invenzione, lanciato da Riviera Notte e poi proseguito dal Secolo XIX e poi dalla “Stampa” nel corso di lunghi anni: soltanto piccoli esempi di tante cose.

Ho avuto anche l’onore di averlo lui come arbitro, io come giocatore in partite di campionato e di torneo. Arbitrò, sotto una pioggia torrenziale, un Torre Fornaci – Priamar B, assolutamente indimenticabile: ci stringemmo la mano al centro del campo, mentre diluviava (ma lui in quelle occasioni non faceva mai saltare il pallone: arrivava, faceva l’appello e si giocava senza alcuna esitazione), lui, il capitano della Torre, un altro amico indimenticabile  scomparso troppo presto come Marietto Oberto che era il capitano della Torre.

Nanni  poi arbitrò da par suo, espellendo “Pachin” Ferrero, mio vecchio compagno di scuola, terzino di rottura e alla fine toccò a noi della Priamar B prevalere grazie ad un’autorete di Mauro Allosia (in quell’occasione Andreino Penna non riuscì a mettere in pratica la sua celebre “mano de dios”).

Torre Fornaci – Priamar B era una partita spigolosa, un vero derby, che opponeva la squadra delle Fornaci a quella del confinante quartiere della Centrale: fornacini e centralini si affrontavano anche in interminabili battaglie a pietrate, ma di questo forse racconterà meglio l’amico Luciano almeno fino all’episodio di Dodo Vacca “ uomo bianco non avrai il mio scalpo”.

Per la verità la Priamar B, geograficamente, sconfinava un po’ anche oltre il ponte che segna il confine tra Corso Vittorio Veneto e Corso Colombo.

C’era chi, in Corso Colombo almeno fino al Prolungamento, pur di assicurarsi un posto da titolare (difficile da conquistare nella Priamar A dei Vasconi, Bordegari, Caraccio, Tarditi) preferiva aggregarsi alla formazione “cadetta”. Nanni era l’arbitro perfetto per quelle partite molto calde.

Sale dal cuore la commozione a ricordare mamma Anita e i suoi piattoni ricolmi di zucchine ripiene quando (ancora) con Luciano e mio fratello Peo ci recavamo a casa di Nanni in via Nizza per giocare “ai tappetti”: un subbuteo artigianale davvero divertente che si giocava su di un tavolo che il perfetto padrone di casa aveva allestito con tanto di tappeto verde, porte di plastica, tracciatura perfetta.

E la “Nitta” che ci diceva in dialetto : “ ho preparou in po de succhin pin. Cuscì tantu che zoughei mangei quarcosa”.

Come  non ricordare la giornata del 1 Maggio 1969 quando le sue “rappresentative” di seconda categoria furono rese “ufficiali” e si esibirono al “Bacigalupo” in una grande giornata di sport?

Quella delle Rappresentative fu una lunga e dura battaglia condotta contro i vertici federali (i “parrucconi” dell’epoca) che consentivano soltanto di formare quella di Promozione per il Trofeo Zanetti lasciando tutto in mano ai genovesi, cui Aime, Pesaro e Borzone da Savona si limitavano a fare da supporto.

Nanni, fedele al suo modo di essere e di vivere, si ribellò a quello stato di cose e impose le “nostre” Rappresentative, con l’aiuto di Luciano Berio, grande direttore provinciale delle Poste e sportivo di razza, primo savonese ad arrivare ai vertici del calcio ligure partendo da Savona.

Grazie a Berio si raggiunse un accordo tra Nanni e il dottoer Italo Ferrando, presidente della Federazione ligure e medico della Nazionale, e le rappresentative di Riviera Notte divennero ufficiali.

Per Nanni, infatti, era arrivata la stagione del giornalismo sportivo e dell’organizzazione

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1 maggio 1969: il momento (storico, lo sottolineiamo) delle premiazioni nel gran giorno delle Rappresentative. Nanni al centro consegna una targa-ricordo al presidente dell’Auxilium Alassio Isnardi. Al suo fianco Franco Astengo (a sinistra nella foto) e il supercannoniere Shad Rusticoni, seduto alle spalle Marco Sabatelli, editore e patron di Riviera Notte

Era stato Nanni ad avviare il torneo dei Bar alla Valletta, a far costruire il Lazzaretti a Vado, quando, all’inaugurazione, il commissario Berardinetti ci scacciò suonando la carica perché non c’era il sottopassaggio come a San Siro, e il Levratto a Zinola messo su con il lavoro dei magnifici zinolesi, tanto “cattivi “ sul campo quanto generosi nella vita,da Adriano Scotto,a Cortese, da Lilli Achero, a Totto Cannizzaro.

Fu Nanni  ancora a sperimentare i tornei notturni a “7” al Sacro Cuore, premiato anche in quel caso da un pubblico d’eccezione e dalla partecipazione di squadre di tutta la provincia, da Varazze a Finale, con i magnifici 7 del “Pavone” Morando con Traversa, Monti, Borgo, Pierucci, Neuhoff; il Club Biancoblu con i fratelli Persenda, Ciccio Varicelli, Mariani, Ciglieri; il Bar Moderno di Finale con Settimio, Luciano Rescigno e il Bar Milano di Varazze con il compianto Barbarossa, Lupi, Calamano, Recagno.

Il giornalismo sportivo aveva voluto dire, all’inizio, “Riviera Notte”, la rivista per eccellenza dello sport savonese negli anni ’60, inventata da Marco Sabatelli, grande editore come suo fratello Norberto, con Luciano Angelini ed Enrico Fabbri, in un mix di entusiasmo ed esperienza .

Nanni si era misurato con il calcio minore, Seconda Categoria e settori giovanili che fino a quel momento non avevano avuto spazio nei quotidiani: la sua mitica Balilla arancione era diventata presenza fissa su tutti i campi. Fato e tabellini erano il suo regno, la sua forza. Un successo eccezionale che lo portò, poi, all’inizio degli anni ’70 al “Secolo XIX di cui è stato per lunghissimo tempo prezioso collaboratore.

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Il bellissimo disegno (autore Stefano Guerrasio) dedicato a Nanni nel libro pubblicato dall’Associazione arbitrale di Albenga e nel quale è contenuto un suo ricordo

Al “Secolo XIX” Nanni portò in dote non solo la parte giornalistica, ma anche quella organizzativa attraverso un’altra sua creatura “Lo Sportivo dell’Anno” (in seguito trasmigrò alla Stampa): la manifestazione nata per premiare quanti, nella nostra provincia, avevano onorato lo sport in tutte le discipline.

Si trattò di un successo eccezionale con grandi serate al Teatro Chiabrera e la presenza dei più grandi campioni del presente e del passato:un gioiello organizzativo di promozione per tutta la Città.

Le premiazioni erano una sua grande specialità (forse ereditata dall’esempio di un altro grande dello sport savonese : Stefano Del Buono) con il prezioso sostegno dell’insostituibile, generoso Franco Ferrarassa, orafo in via Pia..

Al termine dei tornei grandi feste danzanti al Serenella o sul tetto della Leginese e premi per tutti, anche per chi aveva totalizzato zero punti e incassato 50 goal. Ricordo una squadretta di ragazzi di Albisola, la Mark 3: Nanni non sapeva proprio come fare a premiare qualcuno, volenterosi ma molto scarsi, alla fine ci riuscì e mi assegnò il compito di consegnare la coppa ai valorosi.

Il suo capolavoro però era la premiazione del torneo dei Bar alla Valletta, nello scenario suggestivo del Serenella alle Fornaci (ex “location” dei Bagni Savona con gli Olimpia sede dell’elegante borghesia savonese degli anni ’30 – ’40).

Il torneo dei Bar alla Valletta San Michele rappresentava davvero la  massima manifestazione calcistica savonese del periodo, dove si trovavano tutti gli “assi” del calcio nostrano davanti a un pubblico degno almeno della Serie C e formazioni “all star” di grandissimo rilievo.

Anche in quell’occasione, però, nessuno si sentiva discriminato dai Portuali, spesso vittoriosi dove brillavano i Pierucci, Borgo, Pepè Minuto, Mino Persenda, Victor Panucci, ai loro competitor ufficiali del Sabazia di Vado con Gaglione, Pittaluga, Armella, Peluffo, Micca, Camici fino al Bar Corallo di Storti, Casarino, Gianni Pessano, Aulo Zuanni che, con grande volontà e coraggio, quando andava bene mettevano assieme un pareggio in tutto il torneo era festa per tutti: coppa disciplina, premio al più giovane, al più vecchio, al più corretto al più alto, al più basso, a chi era arrivato sempre puntuale al campo e a chi sempre in ritardo.

Insomma occasione di un momento di gloria (o gloria per sempre?) per tutti.

Altro che le scuole calcio di oggi, con l’obbligo di far giocare tutti perché pagano le quote.

Per il Bar Corallo e per il Bar Colonna perdere 5-0 dai Portuali o dal Sabazia era un onore: era, appunto, come aver giocato in quel fantastico campionato di Promozione dell’epoca al quale tutto ambivano di partecipare.

Ancora i libri: Nanni ha scritto  alcuni volumi fondamentali  per la storia della Resistenza e della Città durante la seconda guerra mondiale (“La guerra dei Savonesi”; “Ricordo di Gin Bevilacqua; “Savona: la città sotto le bombe” con Renzo Aiolfi), dello sport (tre volumi sulla storia del Savona Fbc con Mario Varicelli e Eugenio Di Vincenzo, un volume sulla storia del 150 anni dello sport savonese, la storia della vittoria del Vado nella coppa Italia 1921-22, la storia del Vado Fbc e quella della Veloce, sua ultima fatica) e del costume ( pensiamo al testo “100 savonesi raccontano le case chiuse”).

Nanni De Marco: poliedrico, versatile,dalla battuta facile e un po’ dissacrante. Impossibile racchiudere il personaggio in poche righe: il pensiero per chi lo ha frequentato e gli ha voluto bene va al vuoto che ha lasciato. e che nessuno è riuscito a colmare. E nemmeno ci ha provato.

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Nanni e Riviera Notte

una grande avventura

                                                                           di LUCIANO ANGELINI

Ricordi Nanni (De Marco) e pensi a Riviera Notte. Ricordi Riviera Notte e pensi a Nanni. Lui, come ha così fedelmente ricordato Franco, infaticabile e indimenticabile cacciatore di risultati e formazioni, promotore e organizzatore di tornei, incontri di rappresentative, motore di manifestazioni e iniziative, una inesauribile passione enorme per lo Sport (da ciclista di ottimo livello ad arbitro di calcio dalle debordante personalità, alla Lo Bello, tanto per esemplificare e per chi se lo ricorda), era cuore, gambe e polmoni del settimanale che Marco Sabatelli aveva saputo trasformare in un formidabile esempio di editoria d’avanguardia, di coraggioso e fortunato esperimento diffusionale (record di vendite mai raggiunto e nemmeno eguagliato) e di raccolta pubblicitaria (grazie alla sfacciata intraprendenza di un indimenticabile Enrico Fabbri) capace di coinvolgere la Città in ogni suo spicchio di tessuto sociale ed economico sull’onda della passione sportiva senza limiti e senza gerarchie.

Nanni era un vulcano di idee. Un magma sempre in eruzione, debordante, insaziabile, talvolta scomodo per la sua fisicità nel porre, proporre e spesso imporre, gli argomenti che gli stavano a cuore. Ed erano tanti. Riviera Notte era il suo approdo ideale, il porto e se vogliamo il suo angiporto, l’editore Marco Sabatelli, guardato a vista dalla moglie Ninni,  il guardiano del faro che doveva guidarne la navigazione tra gli scogli di una redazione popolata da marpioni , Fabbri in prima linea, firme raffinate ed esperte come Ivo Pastorino e Pino Cava, ambiziosi quanto spericolati giovani virgulti sempre sul pezzo. Eravamo davvero in tanti a portare acqua al mulino della storica Tipografia Priamar, in piazza Vescovado: dai navigati Felice Peluffo, Edoardo Travi, Vittorio Bovolo e Piero Levratto, fratello del grande Felice, il goleador che sfondava le reti, agli entusiasti esordienti, o quasi, primo fra tutti l’indimenticato Angelo Regazzoni, Stefano Delfino, avviato ad una brillante carriera giornalistica e di manager teatrale, Pieraugusto Argo, Giancarlo Trincheri, L’amico Franco era già il predestinato playmaker di una squadra ben affiatata e compatta.

Nanni irruppe a Riviera Notte con il suo entusiasmo, la sua grande voglia di dare dignità al calcio considerato minore. Il gruppo fondatore era concentrato sul Savona Fbc, in quegli anni davvero una bella realtà e storia da raccontare in un esaltante susseguirsi di successi, e si temeva che la sua voglia di fare e a volta strafare di Nanni ci portasse via colonne di piombo (Gutenberg e i caratteri mobili, le linotype e la stampa a caldo erano pane e companatico della tipografia guidata abilmente da Aldo Gasco). Certo, le imprese del Savona erano sempre il piatto forte per il crescente e appassionato seguito della tifoseria (al “Bacigalupo” la media spettatori superò quota 8mila nella stagione di serie B, oggi siamo purtroppo alle poche decine, che tristezza, ma questo è un altro discorso), ma scoprimmo presto che era il contorno a dare sostanza e ulteriore appeal al giornale. E Nanni l’uomo giusto per richiamare interesse e simpatia attorno a Riviera Notte. Una specie di pifferaio magico che trascinava sportivi e lettori all’edicola e partecipare ai suoi referendum come Lo Sportivo dell’anno, a compilare le schedine del Savona Goal, un’intuizione diventata fenomeno virale. Le cronache, i tabellini delle squadre, i voti dei giocatori, novità assoluta per tutti i campionati, i profili di allenatori e dirigenti, le fotografie delle squadre dalla Promozione alla Terza categoria, senza dimenticare i campionati giovanili, misero in moto un fenomeno editoriale senza precedenti (e senza eredi, aggiungiamo oggi). Una foresta di dati, aneddoti e storie personali in cui solo Nanni riusciva a districarsi, ma soprattutto un patrimonio di conoscenze, amicizie (e anche qualche inimicizia per un voto troppo basso), collegamenti, collaborazioni.

Un’impresa che solo l’inesauribile entusiasmo di Nanni (senza dimenticare l’apporto di un prezioso nucleo di collaboratori “a zero lire”, peraltro come noi tutti) riusciva a garantire. Tra i molti pregi (e gli inevitabili difetti, non era un docile cherubino, basti ricordare le omeriche litigate con Renzo Aiolfi, uno che non la mandava a dire, suo coautore nel libro sui bombardamenti del ‘43) c’era quello di aver saputo trasformarsi in un vero e proprio testimonial itinerante di Riviera Notte e, diciamolo, di se stesso. Con la sua mitica Balilla arancione tutte le domeniche girava da un campo all’altro, dal primo incontro del mattino, all’ultima sfida della giornata quando calavano le ombre della sera. Sempre presente con qualsiasi tempo e in ogni stagione, fin dentro l’estate calda con i suoi irripetibili, giganteschi tornei. Non amava stare nell’ombra, in disparte. Protagonista mai comprimario. Cercava il contatto con la gente, piaceva la sua fisicità, il sapersi gettare nella mischia, mettersi in gioco. Era, come si diceva, un compagnone, simpatico, disponibile, ma anche incazzoso la sua parte. Un casinista organizzato, per dirla alla Fascetti. I lettori di Riviera Notte lo elessero “Sportivo dell’anno” in una delle tante edizioni, al pari di Valentino Persenda ed Italo Ghizzardi. Lui provò a fare spallucce, ma ne era fiero.

Nanni era Nanni. E andava preso com’era. Averlo ricordato dalle origini, con Riviera Notte, può significare e chiarire il suo percorso da venditore di frigoriferi e lavatrici nel negozio di Ciarlo in via Paleocapa, accanto al negozio di dischi del violinista Bessone, a cronista della Seconda categoria e dei campionati giovanili, poi, gradino dopo gradino, giornalista a pieno titolo, organizzatore di eventi, fondatore del Santuario degli sportivi alla Madonna del Monte, scrittore e storico capace di spaziare dallo Sport alla Resistenza, come testimoniano i suoi numerosi libri. Molto ha fatto, molto ha dato. Impegnato e impegnativo. La Città gli è debitrice. Ma noi non lo abbiamo dimenticato. E par di vederlo arrivare con la sua Balilla arancione per portare l’ultimo tabellino dell’ultima partita della giornata. Ciao Nanni.

LEGNANO E PRO PATRIA: LE PRIME PROVINCIALI AD ARRIVARE IN SERIE A

Le cosiddette “provinciali” hanno scritto pagine gloriose nella storia del calcio italiano: il Verona ha conquistato lo scudetto nella stagione 1984-85, Padova, Perugia; Udinese hanno conteso il titolo agli squadroni metropolitani, ai giorni nostri è il momento dell’Atalanta (che pura vanta un nobilissime pedegree) e del crescente Sassuolo, poi ci sono le storie di Benevento, Frosinone, Chievo (nuovamente in corsa per tornare nella massima serie),Spal (appena retrocessa) senza dimenticare le grandi protagoniste del Sud a partire dagli anni ’60 con il Foggia, Catanzaro, Avellino, Ascoli in prima linea. Al Nord non possono essere dimenticate Cremonese, Varese, Mantova, Como. Senza dimenticare lo “storico” quadrilatero piemontese: Vercelli, Casale, Novara, Alessandria.

Se partiamo dall’inizio della storia del girone unico (stagione 1929 – 30) e la attraversiamo fino agli anni ’50 dobbiamo convenire che le “provinciali” per antonomasia erano identificate nella Pro Patria e nel Legnano

“Tigrotti” e “lilla” hanno disputato molti campionati nella massima divisione rappresentando due cittadine dell’hinterland milanese e nell’immaginario degli sportivi dell’epoca hanno rappresentato bene l’espressione del “Davide contro Golia”.

Intendiamoci bene, bustocchi e legnanesi hanno presentato sempre compagini di alto livello tecnico provviste di grandi campioni, anche sul piano internazionale: nel Legnano ha militato per molte stagioni quel Palmer (un biondo centrocampista di grande classe, poi alla Juve) nazionale svedese e protagonista del successo della Svezia sull’Italia (3-2) ai Mondiali di Rio nel 1950. La Pro Patria per un pelo non riuscì ad ingaggiare Ladislao Kubala, che indossò la maglia biancoblu a strisce orizzontali soltanto in allenamento: il fuoriclasse ungherese, che aveva giocato anche con la Cecoslovacchia per via del mutamento di confini dovuto alla guerra, in quel momento, 1949, risultava apolide (come il suo conterraneo Nyers finito all’Inter) e cercava squadra e nazione. La Pro Patria lo fece arrivare a Busto, ma la federazione italiana per non inimicarsi le omologhe ungheresi e ceche impedì di richiedere il transfert (analogo atteggiamento fu assunto dal presidente Barassi quando si trattò di avanzare analoga richiesta per Puskas, Kocsis e Csibor transfughi dai fatti del ’56, e fu una decisione che ci privò di grandissime stelle del calcio). Kubala approdò così il Spagna: il regime franchista non aveva rapporti con i paesi dell’Est e non ci fu alcuna remora per il tesseramento al Barcellona e l’acquisizione della nazionalità spagnola. Così Kubala giocò nella terza nazionale della sua carriera. Egualmente accadde per i tre ungheresi già citati: impossibilitate Inter, Fiorentina e Roma a tesserarli, Puskas si accasò al Real Madrid, Kocsis e Csibor si trovarono a far compagnia proprio a Kubala al Barcellona.

Torniamo però a Legnano e Pro Patria in Serie A.

Di seguito le classifiche dei campionati disputati dalle due compagini lombarde nella massima divisione e le rispettive “rose dei titolari”.

CAMPIONATO 1929 – 30 (presente la Pro Patria)

CLASSIFICA: Ambrosiana – Inter 50, Genoa 48, Juventus 45, Torino 39, Napoli 37, Roma 36, Bologna 36, Alessandria 36, Pro Vercelli 33, Brescia 33, Milan 32, Modena 30, Pro Patria 30, Livorno 29, Lazio 28, Triestina 28, Padova 26, Cremonese 16.

FORMAZIONE PRO PATRIA: Montrasio, Agosteo, Fizzotti, Borsani, Bocchi, Giani, Italo Rossi, Gregar I, Bonivento, Reguzzoni, Vigna (Colombo II, Pellegatta, Colombo I, Crosta, Leone, Mara, Masera, Monza II, Lombardini, Luraghi, Marianetti, Gaiani, Gregar II); all. Bachey.

CAMPIONATO 1930 – 31 (presenti Legnano e Pro Patria)

CLASSIFICA: Juventus 55, Roma 51, Bologna 48, Genoa 47, Ambrosiana – Inter 38, Napoli 37, Torino 36, Lazio 35, Brescia 34, Pro Vercelli 33, Modena 33, Milan 31, Alessandria 26, Triestina 25, Pro Patria 23, Casale 21, Livorno 20, Legnano 19.

FORMAZIONE PRO PATRIA: Colombo II, Agosteo, Fizzotti, Borsani, Italo Rossi, Giani, Chiesa, Colombo I, Cazzaniga, Molinari, Duè ( Perani, Crosta, Monza II, Grilli, Masera, Mara, Veroni, Maguagliani, Piantanida, Zoppi, Dallan, Fabbri, Giampa, Marcora); all. Rangone.

FORMAZIONE LEGNANO: Rotondi, Pagani, Perduca, Severi, Bigogno, Genola, Cidri, Alliatis, Ostromann, Baccilieri, Rizzi (Latella, Silgich, Gabba, Ferrè, Canziani, Viganò, Bellardi, Brizzi, Vignati); all. Barbesino.

CAMPIONATO 1931 – 32 (presente la Pro Patria)

CLASSIFICA: Juventus 54, Bologna 50, Roma 40, Fiorentina 39, Milan 39, Ambrosiana – Inter 38, Alessandria 38, Torino 37, Napoli 35, Pro Patria 31, Genoa 30, Casale 28, Lazio 27, Triestina 27, Pro Vercelli 27, Bari 25, Brescia 25, Modena 22.

FORMAZIONE PRO PATRIA: Latella, Agosteo, Monza, Borsani, Albertoni, Giani, Leopoldo Conti, Dusi, Stella, Italo Rossi, Dalfini ( Colombo II, Cazzaniga, Masera, Colombo I, Mara, Azimonti, Arnoldi, Grilli, Toja); allenatore Bechey poi Leopoldo Conti.

CAMPIONATO 1932 – 33 (presente la Pro Patria)

CLASSIFICA: Juventus 54, Ambrosiana – Inter 46, Bologna 42, Napoli 42, Roma 39, Fiorentina 39, Torino 36, Genoa 34, Triestina 34, Lazio 33, Milan 32, Pro Vercelli 29, Palermo 29, Padova 28, Alessandria 28, Casale 24, Bari 22, Pro Patria 21.

FORMAZIONE PRO PATRIA: Colombo II, Agosteo, Monza, Borsani, Dusi, Giani, Italo Rossi, Stella, Masera, Loetti, Delfini ( Lucchini, De Carli, Arnoldi, Leopoldo Conti, Mara, Azimonti, Cazzaniga, Albertoni, Fizzotti, Luraghi); allenatore Leopoldo Conti poi Czalay.

CAMPIONATO 1947 – 48 (Presente la Pro Patria)

CLASSIFICA: Torino 65, Milan 49, Juventus 49, Triestina 49, Atalanta 44, Modena 44, Fiorentina 41, Pro Patria 40, Bologna 40, Lazio 39, Bari 38, Inter 37, Genoa 37, Sampdoria 36, Livorno 36, Lucchese 36, Roma 35, Salernitana 34, Alessandria 31, Vicenza 26, Napoli 34 (retrocesso per illecito sportivo).

FORMAZIONE PRO PATRIA: Uboldi, Marelli, Patti, Borra, Fossati, Azimonti, Cavigioli, Turconi, Antoniotti, Molina, Candiani (Visco Gilardi, Martini, Pozzi, Colpo, Bonelli, Bertolucci, Reguzzoni, Ceriotti, Ivaldi, Carnevali, Messanzani); all. Biffi.

CAMPIONATO 1948 – 49 (presente la Pro Patria)

CLASSIFICA: Torino 60, Inter 55, Milan 50, Juventus 44, Sampdoria 41, Bologna 41, Genoa 40, Lucchese 38, Triestina 38, Fiorentina 38, Palermo 36, Padova 36, Lazio 34, Roma 32, Atalanta 31, Novara 31, Pro Patria 30, Bari 30, Modena 29, Livorno 26.

FORMAZIONE PRO PATRIA: Visco Gilardi, Azimonti, Patti, Pastori, Fossati, Pozzi, Toros, Turconi, Borra, Bertoloni, Candiani (Uboldi, Antoniotti, Molina I, Garay, Oldani, Cavigioli, Martini, Bonelli, Bianchi, Ceriotti); all. Biffi.

CAMPIONATO 1949 – 50 (presente la Pro Patria)

CLASSIFICA: Juventus 62, Milan 57, Inter 49, Lazio 46, Fiorentina 44, Torino 41, Como 41, Atalanta 40, Triestina 40, Padova 35, Pro Patria 34, Genoa 34, Sampdoria 33, Palermo 33, Bologna 32, Lucchese 32, Novara 31, Roma 31, Bari 29, Venezia 16

FORMAZIONE PRO PATRIA : Uboldi, Azimonti, Viney, Borra, Fossati, Pozzi, La Rosa, Turconi, Guarneri, Barsanti, Toros ( Martini, Cavigioli, Pernigo, Turbeky, Bertoloni, Torreano, Antoniotti, Cerotti); all. Szalay poi Meazza

Ladislao Kubala in tenuta da “tigrotto”

CAMPIONATO 1950 – 51 (presente la Pro Patria)

CLASSIFICA: Milan 60, Inter 59, Juventus 54, Lazio 46, Fiorentina 44, Napoli 41, Bologna 41, Como 40, Udinese 35, Palermo 34, Pro Patria 34, Novara 33, Sampdoria 33, Atalanta 32, Lucchese 30, Triestina 30, Torino 30, Padova 29, Roma 28, Genoa 27

FORMAZIONE PRO PATRIA:Uboldi, Azimonti, Donati, Borra, Viney, Martini, Rebuzzi, Barsanti, Antoniotti, Guarnieri, Turbeky ( Danelutti, Toros, Fossati, Lakemberg, La Rosa, Muci, Marussi, Orzan, Mannucci, Rossi) all. Meazza

CAMPIONATO 1951 – 52 (presenti Pro Patria e Legnano)

CLASSIFICA: Juventus 60, Milan 53, Inter 49, Fiorentina 43, Lazio 43, Napoli 42, Sampdoria 41, Novara 40, Spal 37, Pro Patria 37, Palermo 36, Atalanta 34, Como 34, Udinese 34, Torino 34, Bologna 33, Triestina 32, Lucchese 32, Padova 29, Legnano 17

FORMAZIONE PRO PATRIA: Uboldi, Travia, Donati, Orzan, Fossati, Martini, Hofling, Santos, La Rosa, Guarnieri, Turbeky ( Toros, Barsanti, Settembrini, Belcastro, Mannucci, Marcora, Nicora) all. Mario Varglien

FORMAZIONE LEGNANO: Gandolfi, Cuscela, Pian, Lupi, Tubaro, Revere, Sassi, Eidefijall, Mazza, Palmer, Mozzambani (Angelini, Longoni, Soldaini, Asti, Trevisan, Colpo, Filippini, Loranzi, Fiorini, Bertoni, Roffi) all. Innocenti

CAMPIONATO 1952 – 53 (presente la Pro Patria)

CLASSIFICA: Inter 47, Juventus 45, Milan 43, Napoli 41, Bologna 39, Roma 36, Fiorentina 33, Spal 32, Atalanta 32, Torino 31, Lazio 31, Sampdoria 31, Novara 31, Udinese 31, Triestina 30, Palermo 30, Como 27, Pro Patria 22

FORMAZIONE PRO PATRIA: Uboldi, Travia, Toros, Settembrini, Fossati, Martini, Rebuzzi, Guarnieri, Hofling, Ciccarelli, Bertoloni (Mannucci, S.J.Hansen, Marcora, Belcastro, Orzan, Visintin, Donati, Candiani, Quaglia) all. Pellegatta

CAMPIONATO 1953 – 54 (presente Legnano)

CLASSIFICA: Inter 51, Juventus 50, Milan 44, Fiorentina 44, Napoli 38, Roma 36, Bologna 36, Sampdoria 34, Torino 33, Atalanta 31, Lazio 29, Genoa 28, Triestina 28, Novara 27, Udinese 26, Spal 26, Palermo 26, Legnano 25

FORMAZIONE LEGNANO: Gandolfi, Morelli,, Pian, Ejdefijall, Lupi, Sassi I, Manzardo, Palmer, Bercarich, Revere, Motta ( Longoni, Asti, Miniussi, Mion, Rebizzi, Sassi II, Greco, Mustoni, Rossi) all. Galluzzi

CAMPIONATO 1954 – 55 (presente Pro Patria)

CLASSIFICA: Milan 48, Roma 41, Bologna 40, Fiorentina 39, Napoli 38, Juventus 37, Inter 36, Sampdoria 34, Torino 34, Genoa 31, Lazio 30, Triestina 30, Atalanta 28, Novara 28, Spal 23, Pro Patria 21, Udinese 44, Catania 30. Udinese e Catania retrocesse per illecito sportivo

FORMAZIONE PRO PATRIA: Uboldi, Gariboldi, Donati, Frasi, Fossati, Settembrini, Cavigioli, Pratesi, Hofling, Cecconi, Toros ( Oldani, Borsani, Orzan, Farina, Danova, Giarrizzo, La Rosa, Renzo Venturi, Benelli, Toncelli, Frascoli, Lavezzari, Nicora) all. Rossetto

CAMPIONATO 1955 – 56 (presente Pro Patria)

CLASSIFICA: Fiorentina 53, Milan 41, Inter 39, Lazio 39, Bologna 37, Roma 35, Sampdoria 35, Padova 34, Spal 33, Genoa 33, Torino 33, Juventus 33, Lanerossi Vicenza 33, Napoli 32, Atalanta 31, Triestina 30, Novara 26, Pro Patria 15

FORMAZIONE PRO PATRIA: Longoni, Colombo, Toros, Gimona, Cattani, Frascoli, Vicariotto, Borsani, La Rosa, Danova, Benelli ( Oldani, Danelutti, Orzan Pantaleoni, Podestà, Amadeo, Sala, Cacciavillani, Renzo Venturi, Taglioretti, Cavigioli, Frasi, Nicora, Vidal) all. Senkey poi Reguzzoni.

GIANCARLO TONOLI: UN AMICO

Da sinistra in piedi: Ezio Volpi, Remo Moscino, Giulio Mariani, Corrado Teneggi, Valentino Persenda, Pierino Cucchi, Roberto Longoni, Nanni Ciglieri, Walter Colombo, Giancarlo Tonoli, Felice Pelizzari, Stefano Del Buono; accosciati: il magazziniere “storico” Bussetti, Luciano Angelini, Nino Parodi, Mino Persenda, Ciccio Varicelli, Albino Cella, Andrè Galindo, Duilio Zilli

In questo interminabile inverno del nostro scontento abbiamo perso anche Giancarlo Tonoli.

Abbiamo perso la sua passione, la sua allegria, il suo spirito caustico, la sua capacità di ricordare i tempi felici di un altro calcio.

Sarebbero tanti, troppi, gli episodi da ricordare: anche quelli più personali, al dolore lancinante per la morte di Alberto sua adorato fratello, alla sua attività di commerciante, ai suoi affetti.

Giancarlo arrivò a Savona nel novembre 1962, proveniente dall’Anconitana dove era in prestito dal Mantova, la sua città d’origine (era nato a Virgilio, la patria del grande poeta).

Nel Mantova si era alternato fra i pali con William Negri nelle fortunate stagioni dell’ascesa dei biancorossi, guidati da Allodi e “topolino” Fabbri, dalla IV Serie alla Serie A.

Da Savona non si sarebbe più mosso, circondato dalla simpatia generale avrebbe vissuto tra noi come pezzo fondamentale della nostra identità non solo calcistica, ma cittadina.

Nel Savona di Serie B svolse con pazienza il ruolo di “mentore” della difficile situazione dei portieri, e toccò a lui giocare gli ultimi minuti nella “fatal Catania”, quando Ferrero totalmente affranto aveva lasciato il campo.

Troppi sono i ricordi personali: l’ultimo campionato era stato alla Carrarese (naturalmente facendo il pendolare) poi aveva deciso di smettere.

Era la stagione 1968 – 69, con il Bar Freccero stavamo allestendo la squadra per il campionato di seconda categoria: Giancarlo decise di darci una mano e di salire in panchina, lui allenatore per la prima volta.

Si trattò di un’esperienza molto brillante, ma che fu interrotta a metà: l’Angolana, squadra abruzzese di Serie D allenata nientemeno che da Valentin Angelillo, in lotta per essere promossa era rimasta all’improvviso, per via di infortuni, priva di entrambi i portieri. I dirigenti si rivolsero a Giancarlo e lui non resistette all’invito. Partì per l’Abruzzo e compì regolarmente la sua missione contribuendo al salto di categoria.

Freccero 1968: da sinistra in piedi l’allenatore Giancarlo Tonoli, Avellino, Oberto, Cagnetti, De Crescenzo, Ferro, Peluffo, Crea, Astengo I (d.t.) accosciati: Vacca, Sardo, Astengo II, Pisà, Servetto, Scotto (d.s.). Ormai ci mancano in troppi, indimenticabili.

Il ritorno a Savona con tante panchine dalle nostre parti: Albisola, Vado, Alassio, Loanesi (a Loano stagioni molto fortunate),Carcarese, la presidenza dell’Associazione Allenatori, la collaborazione con gli autori di questo blog per la presentazione di libri (memorabile un’occasione con Mario Sconcerti ed Eugenio Fascetti) e dibattiti sul calcio, la frequenza assidua al Bacigalupo, sempre prodigo di consigli e di vicinanza alla squadra biancoblu.

Siamo anche tornati in panchina assieme per guidare la squadra delle vecchie glorie (per noi in campo si trovavano dei giovanissimi: Orcino, Sacco, Tufano, Nacinovich, ormai adulti ma per noi sempre ragazzini).

Si può affermare, concludendo, che Giancarlo Tonoli con Valentino Persenda e Roberto Longoni abbia interpretato davvero l’antico motto “Animo Biancoblu”.

Biancoblu per sempre.

Dai redattori di questo blog giunga alla famiglia il segno del più profondo cordoglio: continueremo a ricordare Giancarlo nel solco della sua passione sportiva e del suo spirito leale.

1940: QUELLI CHE IN SERIE A COMPIVANO VENT’ANNI ALLO SCOPPIO DELLA GUERRA

Abbiamo pensato ad un ricordo molto particolare rivolto a quei calciatori di Serie A che nel primo campionato di guerra 1940 – 41 compivano vent’anni e adesso sarebbe arrivati al centenario della loro esistenza (forse qualcuno è ancora in vita).

E’ una memoria dedicata a chi vide la propria gioventù interrotta da eventi drammatici, diversi da quelli pur egualmente tragici che stiamo vivendo adesso: il calcio andò avanti comunque nell’Italia martoriata dai bombardamenti, si disputarono “regolarmente” anche i campionati 1941-42 e 1942- 43, in seguito si giocarono tornei, campionati regionali, un campionato Alta Italia su più gironi vinto sorprendentemente dallo Spezia truccato da Vigili del Fuoco e nel 1945, dopo la Liberazione, tra le macerie si riprese a compiere il rito domenicale.

I nati tra il 1920 e il 1921 ripresero così in pieno le loro carriere calcistiche essendo arrivati nella piena maturità calcistica.

Adesso rammentiamo i loro esordi coincidenti con l’avvio della grande tragedia.

AMBROSIANA – INTER

Celso Battaia, terzino, nato a Milano il 1 Febbraio 1920, lo ricordiamo in seguito all’Andrea Doria e al Milan. 48 presenze in Serie A

Vittorio Guidali, ala destra, nato a Varese il 12 Gennaio 1920, cresciuto nel Varese

Luigi Sculli, portiere, nato ad Omegna il 15 settembre 1921, cresciuto nell’Omegna, nella stagione 1946 – 47 qualche presenza anche con il Savona, 3 presenze in Serie A

ATALANTA

Felice Bonfanti, centravanti, nato a Milano il 23 novembre 1920, proveniente dal Lecco

Giuseppe Bussi, ala sinistra, nato a Treviglio il 21 giugno 1921 9 presenze in Serie A

Edmondo Fabbri, ala destra, nato a Castelbolognese il 16 novembre 1921,proveniente dal Forlì. Dopo una buona carriera da giocatore (Sampdoria, Inter) divenne celebre da allenatore portando il Mantova dalla IV Serie alla Serie A. Nominato C.T. della Nazionale guidò gli azzurri ai Mondiali inglesi 1966 dove incappò nell’indimenticabile “fatal Corea”. 175 presenze in Serie A 39 reti.

Luigi Mamoli, terzino, nato a Bergamo il 29 settembre 1920 proveniente dal Lecco. Trasferitosi in Liguria fu tra i fondatori e anche allenatore del Finalpia. 42 presenze in Serie A

Ettore Perani, mediano, nata a Parre il 13 luglio 1920, cresciuto nell’Atalanta, 2 presenze in Serie A.

BARI

Vito Bitetto, mezz’ala, nato a Bari il 6 settembre 1921, cresciuto nel Bari

Leonardo Costagliola, portiere, nato a Taranto il 27 ottobre 1921, cresciuto nella Pro Italia di Taranto. A lungo tra i migliori portieri italiani, passato alla Fiorentina con diverse presenze in nazionale. Da allenatore del Foggia il primo a portare i “satanelli” in Serie B con la stagione 1961-62. 336 presenze in Serie A

Domenico De Serio, mediano, nato a Bari il 6 ottobre 1921, cresciuto nel Bari

Ivo Isetto, centromediano, nato a Livorno il 14 giugno 1921 proveniente dall’Aquila Montevarchi. A Bari titolare per molte stagioni anche nel dopo guerra. 127 presenze in Serie A

Vincenzo Orlando, mediano, nato a Bari il 18/3/1920 cresciuto nel Bari 88 presenze in Serie A, 8 reti.

Leonardo Costagliola

BOLOGNA

Algiso Toscani, centravanti, nato a Salsomaggiore il 13 novembre 1920, cresciuto nel Bologna

Glauco Vanz, portiere, nato a Mantova il 10 agosto 1920, cresciuto nella Pro Calcio Mantova. Nel dopoguerra per molte stagioni portiere titolare del Bologna, 187 presenze in Serie A

FIORENTINA

Giorgio Da Costa, terzino, nato a Firenze il 22 ottobre 1920, cresciuto nella Fiorentina

Angelo Lodolo, ala sinistra, nato a Udine il 16 aprile 1920, proveniente dal Pordenone

Pasquale Morisco, ala destra, nato a Bari il 6 giugno 1920, proveniente dalla Palmese 28 presenze in Serie A 7 reti

Romano Penzo, centravanti, nato a Chioggia il 7 aprile 1920, proveniente dal Rovigo. Nel dopoguerra una buona carriera tra Venezia e Fiorentina. 175 presenze in Serie A 35 reti

Aldo Pini, centromediano, nato a Firenze il 27 gennaio 1920 proveniente dal Verona

Giuliano Ravenni, mediano, nato a Firenze il 25 ottobre 1921, cresciuto nella Fiorentina

GENOA (anzi Genova 1893)

Longino Di Piazza, ala destra, nato a Trieste il 1 febbraio 1920, proveniente dalla Fortitudo Roma, nella stagione 1945 – 46 all’Andrea Doria e nella stagione successiva al Savona in Serie B, 13 presenze in Serie A 4 reti

Giuseppe Fregosi, mediano, nato a Genova il 28 maggio 1920, cresciuto nel Genoa

Sergio Marchi, terzino, nato a Pisa il 22 maggio 1920, proveniente dal Pisa. Nel dopoguerra componente del celebre trio difensivo dell’Inter Franzosi – Marchi – Passalacqua, 173 presenze in Serie A

JUVENTUS

Biagio Bobbio, terzino, nato a Carpaneto il 23 giugno 1920, cresciuto nella Juventus

Bruno Genti, terzino, nato a Torino il 5 maggio 1921, cresciuto nella Juventus

Felice Marchisio, mezz’ala, nato a Torino il 4 agosto 1922, cresciuto nella Juventus

Carlo Parola, centromediano, nato a Torino il 20 settembre 1921, proveniente dalla Fiat Torino. L’uomo della celebre “rovesciata”, uno dei giocatori di maggior classe del primo dopoguerra, Nazionale, convocato per la rappresentativa europea. Con Boniperti il simbolo della Juve degli anni’50. 279 presenze in Serie A 9 reti

Ercole Rabitti, mezz’ala, nato a Torino il 24 agosto 1921. Mezz’ala di ottimo rendimento, in Serie A anche con il Como. Allenatore gentleman, a lungo responsabile del settore giovanile bianconero, con una breve e sfortunata parentesi sulla panchina del Savona in Serie B (1966-67). In seguito ha allenato le prime squadre sia della Juventus, sia del Torino. 81 presenze in Serie A 20 reti.

Carlo Parola nella sua celebre rovesciata. Egisto Pandolfini assiste

LAZIO

Vittorio Dagianti, mezz’ala, nato a Roma il 25 febbraio 1921, cresciuto nella Lazio, 82 presenze in Serie A 7 reti

Aldo Di Santo, mediano, nato a Roma il 7 dicembre 1920, cresciuto nella Lazio

Elvezio D’Orazio, ala sinistra, nato a Roma il 24 maggio 1920, cresciuto nella Lazio, 4 presenze in Serie A

Alessandro Ferri, mediano, nato a Roma il 25 febbraio 1921, cresciuto nella Lazio, 171 presenze in Serie A 2 reti

Corrado Giubilo, portiere, nato a Roma il 21 luglio 1921, cresciuto nella Lazio, 38 presenze in Serie A

Uber Gradella , nato a Mantova il 14 giugno 1921, proveniente dal Verona, a lungo portiere titolare dei bianco celesti, 132 presenze in Serie A

Aldo Puccinelli, mezz’ala, nato a Bientina il 25 dicembre 1920, proveniente dal Pontedera, giocatore di grande classe a lungo titolare con la Lazio, fine carriera a Livorno. 319 presenze in Serie A 76 reti

Luigi Vettraino, ala sinistra, nato a Roma il 21 settembre 1920 cresciuto nella Lazio, 83 presenze in Serie A 14 reti

LIVORNO

nessun ventenne nella rosa dei labronici riportata dall’Agenda Barlassina

MILAN (anzi Milano)

Gino Cappello centravanti e mezzala, nato a Padova il 1 giugno 1920, proveniente dal Padova. Tra i giocatori italiani di maggior estro e classe negli anni’40 – ’50. Più volte nazionale. Protagonista di un celebre caso di squalifica per via di un diverbio con l’arbitro Tassini di Verona in un torneo notturno tra bar bolognesi (nel Bologna Cappello trascorse una parte rilevante della sua carriera). 301 presenze in Serie A 104 reti

Piero Maronati , mediano, nato a Magenta il 16 agosto 1920, proveniente dal Cantù, 49 presenze in serie A 1 rete

Paolo Todeschini, centromediano, nato a Milano il 22 settembre 1920. Ottimo calciatore poi allenatore ma anche scultore di alto livello. 227 presenze in Serie A 9 reti

Gianni Toppan, mediano, nato l’8 novembre 1920, proveniente dalla Falck di Sesto San Giovanni, poi a lungo titolare con il Milan, 141 presenze in Serie A 1 rete

NAPOLI

Luigi Cassano, terzino, nato a Litta Parodi il 26 marzo 1920, proveniente dal Liguria. Poi passato alla Sampdoria moriva improvvisamente nella stagione 1947 – 48. A lui fu intitolata una Coppa che Genoa e Sampdoria si contesero per alcune stagioni in gare pre- campionato. 112 presenze in Serie A

Mario Forino, mezz’ala, nato a Nola il 1 luglio 1920, proveniente dal Portici

Mario Maltoni, terzino, nato a Forlimpopoli il 4 marzo 1920, proveniente dal Folimpopoli

NOVARA

Cosimo Muci, centravanti, nato a Novara il 14 maggio 1920, proveniente dalla Sparta Novara.Nel dopoguerra all’Inter. 90 presenze in Serie A 30 reti

Ugo Roggerone, centromediano, nato a Gionzana il 1 gennaio 1920, cresciuto nel Novara

Fausto Tarino, portiere, nato a Fiumicello il 10 aprile 1921, proveniente dal CRDA Monfalcone

Augusto Zweifel, mezz’ala, nato a Novara il 12 luglio 1921, proveniente dallo Sparta Novara, 2 presenze in Serie A

ROMA

Romolo Alzani mediano, nato a Roma il 6 marzo 1921, proveniente dal Rimini. Nel dopoguerra colonna della Lazio, 246 presenze in Serie A 6 reti

Amadeo Amadei, centravanti, nato a Frascati il 26 luglio 1921. Il “fornaretto”: uno dei migliori attaccanti italiani degli anni’40 – ’50. Con la Roma campione d’Italia e capocannoniere nel ’41-’42, poi all’Inter e al Napoli e allenatore dei partenopei. 423 presenze in Serie A 174 reti

Ippolito Ippoliti, portiere, nato a Roma il 2 aprile 1921, cresciuto nella Roma, 18 presenze in Serie A

Amedeo Rega, portiere, nato a Roma il 31 gennaio 1920, proveniente dal Trionfale, 1 presenza in Serie A

Omero Urilli, mezz’ala, nato a Roma il 1 dicembre 1920, cresciuto nella Roma

TORINO

Filippo Cavalli, portiere, nato a Casale Monferrato il 29 gennaio 1921, dopo il Toro alla Juve sempre in funzione come affidabile portiere di riserva. 47 presenze in Seri A

Luigi Ganelli, mezz’ala, nato a Codogno il 14 gennaio 1920, proveniente dal Piacenza, 55 presenze in Serie A, 6 reti

Franco Ossola, ala sinistra, nato a Varese il 23 agosto 1921, proveniente dal Varese. Sarà uno degli indimenticabili caduti di Superga 122 presenze in Serie A, 80 reti

TRIESTINA

Francesco Cergoli, centravanti, nato a Vattoglie il 22 ottobre 1921, proveniente dal CRADA Monfalcone, nel dopoguerra le migliori stagioni con Juventus e Atalanta, 280 partite in Serie A, 46 reti

Enrico Costanzo, portiere, nato a Muggia il 19 settembre 1921 cresciuto nella Triestina, 25 partite in Serie A

Severino Pavan, mediano, nato a San Donà di Piave, il 25 giugno 1920, proveniente dal San Donaà di Piave, 5 presenze in Serie A

Cesare Presca, centromediano, nato a Trieste il 24 febbraio 1921, cresciuta nella Triestina a lungo titolare della squadra rossoalabardata, 83 partite in Serie A 2 reti

Enrico Radio, mediano, nato a Trieste il 4 febbraio 1920, cresciuto nella Triestina. Allenatore di alto livello in Serie A e B con diverse squadre, segnatamente Venezia e Piacenza. 149 presenze in Serie A 1 rete

Luigi Sumberaz, centravanti, nato a Fiume il 12 ottobre 1921, cresciuto nella Triestina, 3 presenze in Serie A

VENEZIA

Arturo Biagi, mezz’ala, nato a Viareggio il 5 gennaio 1921, proveniente dal Trento, 1 presenza in Serie A

Elio Borsetto, terzino, nato a Planiga il 14 gennaio 1920, cresciuto nel Venezia

Giorgio Fioravanti, portiere, nato a Cesena il 14 febbraio 1921, proveniente dal Forlimpopoli, 104 presenza in Serie A.

I 3 SCUDETTI DELLA ROMA FIRMATI DA AMADEI LIEDHOLM E CAPELLO

Dall’avvio del girone unico (stagione 1929 – 30) lo scudetto è sceso al di sotto della linea gotica soltanto in 12 occasioni: 3 volte se lo è aggiudicato la Roma, in 2 occasioni il titolo è toccato alla Fiorentina, alla Lazio e al Napoli, per una sola volta scudetto al Cagliari di Scopigno e Giggirriva.

Dedichiamo allora questo ricordo ai 3 scudetti della Roma proprio nell’occasione in cui la conquista del primo titolo risale a quasi ottant’anni fa, campionato 1941 – 42, il secondo giocato interamente mentre il mondo era impegnato nel dramma della seconda guerra mondiale ma il calcio andava avanti dappertutto, un po’ perché i diversi regimi desideravano far intendere che comunque la vita scorresse regolare ma anche per l’inestinguibile passione dei protagonisti e del pubblico.

Il più recente, quello segnato dalla presenza dell’irresistibile trio Totti-Batistuta-Montella ci fa tornare indietro all’inizio del nuovo secolo, ormai vent’anni fa. In mezzo, oggi a distanza di 38 anni, il campionato vinto con Liedholm in panchina, Pruzzo, Falcao, Agostino Di Bartolomei, Bruno Conti in campo.

IL PRIMO SCUDETTO : Campionato 1941 – 42

Partite disputate (16 vittorie, 10 pareggi, 4 sconfitte)

Roma- Napoli 5-1; 1-1

Bologna – Roma 1-2; 0-1

Roma-Juventus 2-0; 0-2

Genoa – Roma 2-0; 0-2

Fiorentina – Roma 2-2; 0-1

Roma – Milan 2-0; 2-4

Atalanta – Roma 2-2; 0-2

Roma – Venezia 0-0; 1-0

Triestina – Roma 0-0; 0-0

Roma – Torino 0-0; 2-2

Liguria – Roma 0-3; 0-7

Roma- Lazio 2-1; 1-1

Ambrosiana Inter- Roma 0-2; 0-6

Roma – Livorno 4-0; 2-0

Modena – Roma 0-0; 0-2

CLASSIFICA FINALE: Roma 42, Torino 39, Venezia 38, Genoa 37, Lazio 37, Juventus 32, Bologna 29, Triestina 29, Fiorentina 27, Milan 27, Liguria 27, Ambrosiana – Inter 26; Atalanta 24; Livorno 24, Napoli 23, Modena 19

ROSA DEI TITOLARI

Allenatore: Schaeffer

Portieri: Masetti, Risorti

Difensori: Acerbi, Brunella, Andreoli, Nobile, Mornese

Centrocampisti: Bonomi, Cappellini, De Grassi, Jacobini, Di Pasquale, Coscia, Donati

Attaccanti: Kriezu, Amadei, Pantò, Pisa

SECONDO SCUDETTO Campionato 1982-83

Roma campione d’Italia 1982 – 83

Partite Disputate (16 vittorie, 11 pareggi, 3 sconfitte)

Cagliari – Roma 1-3; 0-1

Roma – Verona 1-0; 1-1

Sampdoria – Roma 1-0; 0-1

Roma- Ascoli 2-1; 1-1

Napoli – Roma 1-3; 2-5

Roma – Cesena 1-0; 1-1

Juventus – Roma 2-1; 2-1

Roma – Pisa 3-1; 2-1

Udinese – Roma 1-1; 0-0

Roma – Fiorentina 3-1; 2-2

Catanzaro – Roma 0-0; 0-2

Roma- Inter 2-1; 0-0

Avellino – Roma 1-1; 0-2

Roma – Genoa 2-0; 1-1

Torino – Roma 1-1; 1-3

CLASSIFICA FINALE: Roma 43, Juventus 39, Inter 38, Verona 35, Fiorentina 34, Udinese 32, Sampdoria 31, Torino 30, Avellino 28, Napoli 28, Genoa 27, Pisa 27, Ascoli 27, Cagliari 26, Cesena 22, Catanzaro 13

Rosa dei titolari:

Allenatore: Niels Liedholm

Portieri: Tancredi, Superchi

Difensori: Di Bartolomei, Nela, Gregori, Lucci, Vierchwood, Nappi, Maldera, Righetti, Turone

Centrocampisti: Ancelotti, Boccia, Chierico, Bruno Conti, Falcao, Giovannelli, Scarnecchia, Valigi, Prohaska

Attaccanti: Pruzzo, Baldieri, Iorio, Faccini

TERZO SCUDETTO Stagione 2000-2001

Le figurine Panini della Roma campione d’Italia 2000-2001

Campionato 2000 – 2001

Partite disputate: (22 vittore, 9 pareggi, 3 sconfitte)

Roma – Bologna 2-0; 2-1

Lecce – Roma 0-4; 0-1

Roma – Vicenza 3-1; 2-0

Inter – Roma 2-0; 2-3

Brescia – Roma 2-4; 1-3

Roma – Reggina 2-1; 0-0

Verona – Roma 1-4; 1-3

Roma – Fiorentina 1-0; 1-3

Perugia – Roma 0-0; 2-2

Roma – Udinese 2-1; 3-1

Lazio – Roma 0-1; 2-2

Roma – Juventus 0-0; 2-2

Atalanta – Roma 0-2; 0-1

Roma – Bari 1-1; 4 -1

Milan-Roma 3-2; 1-1

Roma – Napoli 3-0; 2-2

Parma – Roma 1-2; 1-3

CLASSIFICA FINALE: Roma 75, Juventus 73, Lazio 69, Parma 56, Inter 51, Milan 49, Atalanta 44, Brescia 44, Fiorentina 43, Bologna 43, Perugia 42, Udinese 38, Lecce 37, Verona 37, Reggina 37, Vicenza 36, Napoli 36, Bari 20

Rosa dei titolari

Allenatore: Fabio Capello

Portieri: Antonioli, Amelia, Lupatelli

Difensori: Cafu, Zago, Aldair, Ferronetti, Lanzaro, Zebina, Samuel, Rinaldi, Zamperini, Mangone, Bovo, Candela

Centrocampisti: Cristiano Zanetti, Assuncao, Di Francesco, Nakata, Emerson, D’Agostino, Tommasi, Guigou, De Rossi, Ednilson, Bonanni

Attaccanti: Montella, Totti, Batistuta, Poggi, Balbo, Delvecchio, Tulli.

OGGI SI GIOCA TORINO – SPEZIA

Ad un’ora di distanza dalla disputa del primo Torino-Spezia di Serie A riportiamo la storia lontana del campionato di guerra clamorosamente vinto dagli spezzini (truccati da Vigili del Fuoco) per 2-1 sul Torino, già in campo con molti protagonisti della tragedia di Superga rinforzati da Silvio Piola, e il Venezia.


Il Campionato Alta Italia fu l’unico torneo organizzato in Italia nel periodo 1943-1944 su base pluri-regionale. Infatti, con l’Italia  divisa in due parti dal fronte di guerra (la parte settentrionale controllata dalla Repubblica Sociale Italiana  e la parte meridionale controllata dalle truppe alleate ) venne meno anche l’unità della Federazione calcistica . A Milano , in Viale Tunisia, il Commissario Giovanni Mauro , coadiuvato dal segretario Giuseppe Baldo , mantenne il comando della FIGC fino all’8 settembre (giorno di entrata in vigore dell’Armistizio di Cassibile ).

A quel punto, l’occupazione nazista dell’Italia centrosettentrionale  determinò la frattura istituzionale tra gli organi federali della RSI e del Regno del Sud. A Nord, la RSI scelse come Commissario del CONI  Ettore Rossi , il quale sarà dichiarato illegittimo nell’ottobre del 1944 dal governo del Regno d’Italia. Rossi si autonominò Reggente della FIGC  e organizzò il nuovo Campionato di Divisione Nazionale , salvo poi essere sostituito nel marzo 1944 da Ferdinando Pozzani , il quale si occupò nei cinque mesi seguenti di portare a termine la competizione.

Nel Sud, invece, i funzionari Paolo Ventura e Giuseppe Malvicini rimasero de facto alla guida della Federazione fino a quando Giulio Onesti , commissario del CONI legittimo, nominò reggente nell’estate 1944 Fulvio Bernardini , coadiuvato dai dirigenti Savarese, Zauli , Ventura e Malvicini. Durante questo periodo, nel Meridione vennero disputati soltanto dei tornei a carattere regionale.

I Vigili del Fuoco La Spezia vincitori del campionato Alta Italia 1943 – 44: in piedi: Tommaseo, Costa, Rostagno, il comandante Gandino, Borrini, Tori, Angelini; accosciati: Persia I, Scarpato, Amenta, Bani, Gramaglia



Per quanto concerne il Campionato dell’Alta Italia, l’ultima gestione unitaria di Mauro e Baldo aveva abbozzato il programma della nuova stagione sportiva cancellando quanto preparato da Luigi Ridolfi, Il marchese Ridolfi, infatti, aveva previsto un campionato misto A-B a carattere interregionale impostato su 3 gironi di 12 squadre e una finale nazionale, mentre Mauro e Baldo pianificarono dei gironi gestiti dai Direttori di Zona inquadrati in tre fasi regionali: i vincitori delle stesse avrebbero poi disputato le finali per l’assegnazione del titolo di Campione del Nord Italia.

In base a ciò la FIGC stabilì, inizialmente, che non si sarebbero disputati campionati nazionali, bensì dei “Campionati Misti Regionali”. Nel gennaio del 1944, tuttavia, la Consulta che coadiuvava il reggente Rossi stabilì che le vincenti regionali del campionato di Divisione Nazionale misto avrebbero giocato un torneo finale per l’attribuzione dello Scudetto.
Il clima caotico dell’epoca si riflesse anche sui tesseramenti dei giocatori che, in ottemperanza a una risoluzione emessa dalla FIGC nel settembre 1943, erano stati sospesi fino a data da destinarsi.

I calciatori, fermo restando l’obbligo di ritornare alla propria società d’origine alla fine della guerra, furono teoricamente liberi di andare a giocare dove volevano, soprattutto se giustificati dall’arruolamento in corpi militari; tuttavia, così non fu per tutti perché, in mancanza dell’autorizzazione da parte della società a cui erano vincolati nella stagione 1942-1943, non potevano giocare in nessuna squadra.

La Federazione riconosce come vincitore del torneo lo Spezia Calcio, anche se è inesatto definire quest’ultimo la squadra prima classificata, dato che, in verità, la società spezzina sospese l’attività sportiva durante la stagione 1943-1944
 e quindi non ha mai effettivamente disputato la competizione.

A rappresentare la città di La Spezia  nel campionato fu, infatti, il Gruppo Sportivo 42º Corpo dei Vigili del Fuoco , (meglio noto come VV.FF. Spezia) un club che era solamente affiliato all’Associazione Calcio Spezia  e non in continuità giuridica con esso. La squadra dei VV.FF. nacque in seguito a un accordo fra Giacomo Semorile, che prese le redini della società aquilotta dopo la deportazione in Germania del presidente Coriolano Perioli, e l’ingegner Gandino, il comandante del 42º Corpo.

L’intesa prevedeva che i Vigili del Fuoco, per poter allestire una squadra in grado di rappresentare La Spezia nel campionato di guerra, avrebbero temporaneamente rilevato i calciatori dell’A.C. Spezia, restituendoli alla casa madre al termine del conflitto. Questa soluzione costituì un ottimo stratagemma per sottrarre i giocatori agli obblighi del servizio militare.

Allenatore Ottavio Barbieri, ex-giocatore del Genoa, tecnico della grande “visione” tattica: uno dei primi in Italia a praticare il “sistema” inglese con la variante del “terzino volante” poi diventato “libero”. Barbieri, nell’immediato dopo guerra morì colpito da un male improvviso mentre allenava la Lucchese e il suo nome è rimasto quasi dimenticato.

TABELLINI DEL GIRONE FINALE:

9 luglio 1944 Milano

Venezia – VVFF Spezia 1-1

reti: Tori, Astorri

Venezia: Valsecchi, Tortora, Ballarin, Linzi, Arienti, Rallo, Alberti, Novello, Astorri, Petron, Trentin

VVFF Spezia: Bani, Persia, Borrini, Amenta, Gramaglia, Scarpato, Rostagno, Tommaseo, Angelini, Tori, Costa

arbitro Carpani di Milano

16 luglio 1944 Milano

VVFF Spezia – Torino 2-1

reti: Angelini (2), Piola

VVFFSpezia: Bani, Persia, Borrini, Amenta, Gramaglia, Scarpato, Rostagno, Tommaseo, Angelini, Tori, Costa

Torino: Griffanti, Cassano, Piacentini, Loik, Ellena, Gallea, Ossola, Piola, Gabetto, Mazzola, Ferraris II

arbitro Cipriani di Milano

20 luglio 1944 a Milano

Torino – Venezia 5-2

reti: Gabetto, Mazzola (2), Astorri, Petron, Piola (rigore), Astorri

Torino: Bodoira, Piacentini, Ferrini, Loik, Gianmarco, Cadario, Ossola, Piola, Gabetto, Mazzola, Ferraris II

Venezia: Valsecchi, Tortora, Ballarin, Linzi, Arienti, Rallo, Alberti, Novello, Astorri, Petron, Trentin

arbitro Massironi di Milano

EGEMONIA DI TORO E JUVE: QUANDO SOTTO LA MOLE FIOCCAVANO GLI SCUDETTI

La conclusione del campionato 1958 – 59 riservò un esito clamoroso, almeno per gli allora vigenti canoni gerarchici del calcio italiano. A dieci anni esatti dalla tragedia di Superga il Torino retrocedeva in Serie B.

L’episodio fece scalpore, anche se poi i granata riprese subito posto nella massima divisione dopo una sola stagione di purgatorio tra i “cadetti”.

Prendendo come punto di partenza l’avvio del girone unico (stagione 1929 – 30) le due torinesi avevano segnato una netta egemonia sul resto del lotto.

Granata e bianconeri erano risultati capaci di imporre una “striscia” di scudetti consecutivi considerata in allora inavvicinabile (poi ci avrebbe pensato la Juve del nuovo millennio a scardinare il tabù): 5 a testa, per la Juve tra il 1930-31 e 1934 – 35; per il Toro stessa cifra (con l’intervallo del campionato di guerra perso rocambolescamente dai “mascherati” pompieri della Spezia) tra il 1942 – 43 e il tragico 1948 – 49.

Complessivamente in conclusione di 29 campionati a Torino erano sbarcati 13 titoli; a Milano 9; a Bologna 4; a Roma 1 come a Firenze, più il già citato (ma non valido ai fini statistici) titolo di guerra finito a La Spezia.

Diamo allora conto di quella fase storica, assolutamente gloriosa per le due squadre della Mole (esaminando le classifiche si noteranno anche i piazzamenti al di là del primato assoluto) pubblicando le graduatorie dei campionati di serie A disputati tra il 1929 – 30 e il 1958 – 59 e le relative “rose” di giocatori impiegati da granata e bianco neri.

CAMPIONATO 1929 -30

Ambrosiana Inter 50, Genoa 48, Juventus 45, Torino 39, Napoli 37, Roma 36, Alessandria 36, Bologna 33, Pro Vercelli 33, Brescia 33, Milan 32, Modena 30, Pro Patria 30, Livorno 29, Lazio 28, Triestina 28, Padova 26, Cremonese 16

Juventus: Combi, Rosetta, Caligaris, Mosca, Viola, Bigatto, Munerati, Varglien I, Zanni, Crotti, Orsi(Borgo II; Barale, Cesarini) all. Aitken

Torino: Bosia, Monti III, Martin II, Martin III, Colombari, Aliberti, Miotti, Baloncieri, Libonatti, Rossetti, Silano (Pansotti, Ferraris, Castelli) all. Cargnelli poi Sturmer

CAMPIONATO 1930 – 31

Juventus 55, Roma 51, Bologna 48, Genoa 47, Ambrosiana – Inter 38, Napoli 37, Torino 36, Lazio 35, Brescia 34, Pro Vercelli 33, Modena 31, Milan 26, Alessandria 25, Triestina 25, Pro Patria 23, Casale 21, Livorno 20, Legnano 19

Juventus: Combi, Rosetta, Caligaris, Barale, Varglien I, Rier, Munerati, Cesarini, Vecchina, Ferrari, Orsi (Vollano, Ferrero) all. Carcano

Torino: Bosia, Monti III, Martin II, Martin III, Sperone, Prato, Mongaro, Baloncieri, Libonatti, Rossetti, Silano (Staccione, Janni) all. Morelli di Popolo

CAMPIONATO 1931-32

Juventus 51, Bologna 50, Roma 48, Fiorentina 39, Milan 39, Ambrosiana – Inter 38, Alessandria 38, Torino 37, Napoli 35, Pro Patria 31, Genoa 30, Casale 28, Lazio 27, Triestina 27, Pro Vercelli 27, Bari 25, Brescia 25, Modena 22. Spareggio per la retrocessione: a Bologna Bari – Brescia 2-1

Juventus: Combi, Rosetta, Caligaris, Varglien II, Monti, Varglien I, Munerati, Cesarini, Vecchina, Ferrari, Orsi (Ferrero, Bertolini)

Torino: Bosia, Monti III, Martin II, Janni, Giudicelli, Martin III, Prato, Baloncieri, Libonatti, Rossetti, Silano (Rosso, Bertolo)

CAMPIONATO 1932 – 33

Juventus 54, Ambrosiana Inter 46, Bologna 43, Napoli 42, Roma 39, Fiorentina 39, Torino 36, Genoa 34, Triestina 34, Lazio 33, Milan 31, Pro Vercelli 29, Palermo 28, Padova 28, Alessandria 28, Casale 24, Bari 22, Pro Patria 21

Juventus: Combi, Rosetta, Caligaris, Varglien I, Monti, Bertolini, Sernagiotto, Borel II, Vecchina, Ferrari, Orsi (Genta, Varglien II, Imberti, Ferrero)

Torino: Bosia, Monti III; Martin II, Bertini, Janni, Prato, Castellani, Libonatti, Busani, Rossetti, Bo (Maina, Ferrini)

CAMPIONATO 1933 – 34

Juventus 53, Ambrosiana – Inter 49, Napoli 46, Bologna 42, Roma 36, Fiorentina 34, Pro Vercelli 34, Livorno 33, Milan 31, Lazio 30, Triestina 29, Brescia 29, Torino 29, Alessandria 29, Palermo 29, Padova 27, Genoa 24, Casale 17.

Juventus: Combi, Rosetta, Caligaris, Varglien I, Monti, Bertolini, Sernagiotto, Cesarini, Borel II, Ferrari, Orsi (Depetrini, Varglien II; Ferrero)

Torino: Maina, Zanello, Martin II, Allasio, Valente, Martin III, Pontiggia, Libonatti, Bo, Prato, Silano (Zaccone, Vecchina)

CAMPIONATO 1934-35

Juventus 44, Ambrosiana-Inter 42, Fiorentina 39, Roma 35, Lazio 32, Bologna 30, Napoli 29, Alessandria 29, Palermo 29, Milan 27, Triestina 27, Brescia 27, Sampierdarenese 26, Torino 25, Livorno 24, Pro Vercelli 15

Juventus: Valinasso, Foni, Caligaris, Varglien I, Monti, Bertolini, Depetrini, Serantoni, Borel II, Ferrari, Orsi (Rosetta, Diena, Cesarini)

Torino: Maina, Zaccone, Zanello, Allasio, Janni, Prato, Spinola, Baldi, Bo, Buscaglia, Silano (Bertini, Giuntoli, Vecchina)

La Juventus del quinquennio

CAMPIONATO 1935 – 36

Bologna 40, Roma 39, Torino 38, Ambrosiana – Inter 36, Juventus 35, Triestina 32, Lazio 30, Milan 28, Napoli 28, Alessandria 28, Genoa 28, Fiorentina 27, Sampierdarenese 27, Bari 25, Palermo 23, Brescia 16

Torino: Maina, Zanello, Ferrini, Prato, Janni, Ellena, Sudati, Baldi, Bo, Buscaglia, Silano (Bosa, Galli)

Juventus: Valinasso, Rosetta, Foni, Depetrini, Monti, Varglien I, Cason, Varglien II, Gabetto, Borel I, Monti I (Rava, Diena, Serantoni, Borel II)

CAMPIONATO 1936 – 37

Bologna 42, Lazio 39, Torino 38, Milan 36, Juventus 35, Genoa 33, Ambrosiana – Inter 31, Lucchese 28, Fiorentina 27, Roma 27, Bari 26, Triestina 26, Napoli 24, Sampierdarenese 22, Novara 21, Alessandria 18

Juventus: Amoretti, Foni, Rava, Varglien II, Monti, Depetrini, Cason, Borel I, Gabetto, Borel II, Menti I (Scagliotti, Duè)

Torino: Maina, Brunella, Ferrini, Gallea, Allasio, Ellena, Bo, Baldi, Galli, Buscaglia, Silano (Palombo, Vallone)

CAMPIONATO 1937 – 38

Ambrosiana – Inter 41, Juventus 39, Milan 38, Genoa 38, Bologna 37, Triestina 36, Roma 36, Lazio 32, Torino 32, Napoli 28, Liguria 24, Livorno 24, Bari 23, Lucchese 21, Atalanta 16, Fiorentina 15

Juventus: Bodoira, Foni, Rava, Depetrini, Monti, Varglien I, De Filippis, Varglien II, Borel II, Tomasi, Bellini (Gabetto, Santhià)

Torino: Cassetti, Brunella, Ferrini, Ellena, Allasio, Neri, Bo, Baldi, Rossetti, Buscaglia, Palumbo (Maina, Cadario, Ferrero,  Vallone, sì il grande Raf poi giornalista, attore, regista)

CAMPIONATO 1938 – 39

Bologna 42, Torino 38, Ambrosiana – Inter 37, Genoa 35, Roma 31, Liguria 31, Napoli 31, Juventus 29, Milan 28, Lazio 28, Bari 27, Novara 26, Modena 25, Triestina 24, Livorno 24, Lucchese 24. Livorno e Lucchese retrocedono per quoziente – reti.

Juventus: Bodoira, Foni, Rava, Depetrini, Monti, Varglien I, Bellini, Varglien II, Gabetto, Buscaglia, De Filippis (Amoretti,Tomasi, Borel II, Santhià)

Torino: Olivieri, Brunella, Ferrini, Gallea, Allasio, Neri, Bo, Vallone, Gaddoni, Ferrini, Ferrero(Bossi, Petron)

CAMPIONATO 1939-40

Ambrosiana – Inter 44, Bologna 41, Juventus 36, Lazio 35, Genoa 33, Torino 33, Roma 29, Milan 28, Novara 27, Venezia 27, Bari 26, Triestina 24, Fiorentina 24, Napoli 24, Liguria 24, Modena 22. Liguria retrocede per quoziente – reti.

Juventus: Bodoira, Foni, Rava, Depetrini, Varglien I, Varglien II, Tomasi, Borel II, Gabetto, Capocasale, Bellini (Amoretti, Casalini, Bo)

Torino: Olivieri, Piacentini, Ferrini, Gallea, Cadario, Vairo, Borsetti, Ganelli, Michelini, Petron, Capri (Allasio, Baldi, Marchini)

CAMPIONATO 1940 – 41

Bologna 39, Ambrosiana – Inter 35, Milan 34, Fiorentina 34, Juventus 32, Atalanta 31, Torino 30, Napoli 30, Triestina 29, Genoa 29, Roma 29, Venezia 29, Livorno 28, Lazio 27, Novara 21, Bari 17

Juventus: Bodoira, Foni, Rava, Depetrini, Varglien II, Capocasale, Bo, Borel II, Gabetto, Lustha, Bellini (Varglien I, Colaussi)

Torino: Cavalli, Piacentini, Ferrini, Cadario, Gallea, Baldi, Mascheroni, Ussello, Ossola, Petron, Capri (Olivieri, Michelini)

CAMPIONATO 1941 – 42

Roma 42, Torino 39, Venezia 38, Genoa 37, Lazio 37, Juventus 32, Bologna 29, Triestina 29, Fiorentina 27, Milan 27, Liguria 27, Ambrosiana – Inter 26, Atalanta 24, Livorno 24, Napoli 21, Modena 19

Juventus: Perucchetti, Foni, Rava, Depetrini, Olmi, Locatelli, Colaussi, Sentimenti III, Banfi, Lustha, Colaneri (Micheloni, Parola, Varglien II)

Torino: Bodoira, Piacentini, Ferrini, Gallea, Cadario, Baldi, Ossola, Borel II, Gabetto, Petron, Ferraris II (Ellena, Menti)

CAMPIONATO 1942 – 43

Torino 44, Livorno 43, Juventus 37, Ambrosiana – Inter 34, Genoa 33, Bologna 29, Milan 29, Fiorentina 28, Lazio 26, Atalanta 25, Roma 25, Vicenza 24, Triestina 24, Venezia 24, Bari 24, Liguria 21. Bari retrocede dopo girone di qualificazione con Triestina e Venezia

Juventus: Sentimenti IV, Foni, Varglien II, Depetrini, Parola, Locatelli, Sentimenti III, Borel II, Meazza, Lustha, Magni (Rava, Ventimiglia)

Torino: Bodoira, Cassano, Ferrini, Baldi, Ellena, Grezar, Menti, Loich, Gabetto, Mazzola, Ferraris II (Piacentini)

CAMPIONATO 1945 – 46 ALTA ITALIA

Torino 42, Inter 39, Juventus 33, Milan 30, Brescia 30, Modena 26, Bologna 26, Triestina 26, Atalanta 21, Andrea Doria 21, Vicenza 20, Genoa 19, Venezia 17, Sampierdarenese 15. Milan qualificato per il girone finale dopo spareggi con il Brescia (1-1 a Bologna, 2-1 a Modena)

CAMPIONATO 1945 – 46 GIRONE FINALE

Torino 22, Juventus 21, Milan 16, Inter 14, Napoli 11, Roma 11, Livorno 10, Bari 5

Juventus: Sentimenti IV, Varglien II, Rava, Depetrini, Parola, Locatelli, Sentimenti III, Borel II, Piola, Coscia, Spadavecchia (Magni)

Torino: Bacigalupo, Ballarin, Maroso, Castigliano, Rigamonti, Grezar, Menti, Loik, Gabetto, Mazzola, Ferraris II (Guaraldo, Zecca, Ossola,Piacentini)

CAMPIONATO 1946 – 47

Torino 63, Juventus 53, Modena 51, Milan 50, Bologna 39, Vicenza 39, Bari 38, Napoli 37, Atalanta 37, Inter 36, Sampdoria 36, Genoa 36, Lazio 35, Alessandria 35, Livorno 33, Roma 33, Fiorentina 32, Brescia 31, Venezia 27, Triestina 18. Triestina ripescata in Serie A

Juventus: Sentimenti IV, Vicich, Varglien II, Depetrini, Parola. Locatelli, Sentimenti III, Piola, Astorri, Candiani, Korostelev (Cavalli, Rava, Vycpalek, Boniperti)

Torino: Bacigalupo, Ballarin, Maroso, Castigliano, Rigamonti, Grezar, Menti, Loik, Gabetto, Mazzola, Ferraris II (Piani, Ossola, Martelli)

CAMPIONATO 1947 – 48

Torino 65, Milan 49, Juventus 49, Triestina 49, Atalanta 44, Modena 44, Fiorentina 41, Pro Patria 40, Bologna 40, Lazio 40, Bari 38, Inter 37, Genoa 37, Sampdoria 36, Livorno 36, Lucchese 36, Roma 35, Salernitana 34, Alessandria 31, Vicenza 26, Napoli 34 (retrocesso all’ultimo posto per illecito sportivo)

Juventus: Sentimenti IV, Caprili, Rava, Depetrini, Parola, Grosso, Kincses, Arpas, Boniperti, Sentimenti III, Cergoli (Dalmonte, Magni, Muccinelli)

Torino; Bacigalupo, Ballarin, Maroso, Castigliano, Rigamonti, Grezar, Menti, Loik, Gabetto, Mazzola, Ferraris II (Tomà, Martelli, Ossola)

CAMPIONATO 1948 – 49 

Il 4 maggio 1949, un mercoledì, l’epopea del Grande Torino si conclude tragicamente nello schianto di Superga. Le restanti quattro gare di campionato saranno giocate (e vinte) dalla squadra ragazzi contro i pari età di Fiorentina, Genoa, Sampdoria e Palermo.

Classifica: Torino 60, Inter 55, Milan 52, Juventus 44, Sampdoria 41, Bologna 41, Genoa 40, Lucchese 38, Triestina 38, Fiorentina 36, Palermo 36, Padova 36, Lazio 34, Roma 32, Atalanta 31, Novara 31, Pro Patria 30, Bari 30, Modena 29, Livorno 26

Juventus: Sentimenti IV, Angeleri, Caprili, Depetrini, Parola, Locatelli, Muccinelli, Jordan, Boniperti, Sentimenti III, Caprile (Manente, Rava, Ploeger, John Hansen, Cergoli)

Torino: Bacigalupo, Ballarin, Maroso, Castigliano, Rigamonti, Grezar, Menti, Loich, Gabetto, Mazzola, Ossola (Gandolfi, Tomà, Martelli, Operto, Shubert, Bongiorni)

CAMPIONATO 1949 – 50

Juventus 62, Milan 57, Inter 49, Lazio 46, Fiorentina 44, Torino 41, Como 41, Atalanta 40, Triestina 40, Padova 35, Pro Patria 34, Genoa 34, Sampdoria 33, Palermo 32, Bologna 32, Lucchese 32, Novara 31, Roma 31, Bari 29, Venezia 16

Juventus: Viola, Bertucelli, Manente, Mari, Parola, Piccinini, Muccinelli, Martino, Boniperti, John Hansen, Praest(Rava, Bizzotto)

Torino: Moro, Tubaro, Tomà, Depetrini, Nay, Picchi, Frizzi, Santos, Bengtsson, Hjalmarsson, Carapellese (Grava,Gremese, Giuliano, Gianmarinaro)

CAMPIONATO 1950 – 51

Milan 60, Inter 59, Juventus 54, Lazio 46, Fiorentina 44, Napoli 41, Bologna 41, Como 40, Udinese 35, Pro Patria 34, Novara 33, Sampdoria 33, Atalanta 32, Lucchese 30, Triestina 30, Torino 30, Padova 29, Roma 28, Genoa 27

Juventus: Viola, Manente, Bertucelli, Mari, Parola, Piccinini, Muccinelli, Karl Hansen, Boniperti, John Hansen, Praest (Bizzotto)

Torino: Buttarelli, Grava, Cuscela, Rosen, Nay, Gremese, Frizzi, Santos, Ploeger, Gianmarinaro, Carapellese (Lenzi, Bersia, Giraudo, Motta, Gianmarinaro)

CAMPIONATO 1951 – 52

Juventus 60, Milan 55, Inter 49, Fiorentina 43, Lazio 43, Napoli 42, Sampdoria 41, Novara 40, Spal 37, Pro Patria 37, Palermo 36, Atalanta 34, Como 34, Udinese 34, Torino 34, Bologna 33, Triestina 32, Lucchese 32, Padova 29, Legnano 17

Juventus: Viola, Bertucelli, Manente, Mari, Parola, Piccinini, Muccinelli, Karl Hansen, Boniperti, John Hansen, Praest (Caprile, Bizzotto, Ferrario, Vivolo)

Torino: Romano, Grava, Farina, Pozzi, Nay, Cortellezzi, Amalfi, Pratesi, Florio, Hjalmarsson, Carapellese (Bersia, Giraudo, Giuliano, Rimbaldo, Cavigioli, Vicariotto, Cuscela, Gianmarinaro)

CAMPIONATO 1952 – 53

Inter 47, Juventus 45, Milan 43, Napoli 41, Bologna 39, Roma 36, Fiorentina 33, Spal 32, Atalanta 32, Torino 31, Lazio 31, Sampdoria 31, Novara 31, Udinese 31, Triestina 30, Palermo 30, Como 27, Pro Patria 22

Juventus: Viola, Bertucelli, Manente, Mari, Parola, Piccinini, Muccinelli, Boniperti, Vivolo, John Hansen, Praest (Corradi, Karl Hansen, Ferrario)

Torino: Puccioni, Molino, Farina, Giuliano, Nay, Moltrasio, Marzani, Wilkes, Giovetti, Buthz, Sentimenti III (Cuscela, Rimbaldo, Tontodonati, Pratesi, Serone)

CAMPIONATO 1953 – 54

Inter 51, Juventus 50, Milan 44, Fiorentina 44, Napoli 38, Roma 36, Bologna 34, Sampdoria 33, Torino 31, Atalanta 30, Lazio 29, Genoa 28, Triestina 27, Novara 26, Udinese 26, Spal 26, Palermo 26, Legnano 25. Dopo girone di qualificazione con Udinese e Spal retrocede il Palermo

Juventus: Viola, Bertucelli, Manente, Parola, Ferrario, Pinardi, Muccinelli, Montico, Boniperti, John Hansen, Praest (Oppezzo, Gimona, Ricagni)

Torino: Romano, Molino, Farina, Rimbaldo, Giuliano, Moltrasio, Boscolo, Tagnin, Giovetti, Buthz, Bertoloni (Soldan, Cuscela, Nay, Antoniotti, Sentimenti III)

CAMPIONATO 1954-55

Milan 48, Udinese 44, Roma 41, Bologna 40, Fiorentina 39, Napoli 37, Juventus 36, Inter 34, Sampdoria 34, Torino 34, Genoa 31, Catania 30, Lazio 30, Triestina 30, Atalanta 28, Novara 28, Spal 23, Pro Patria 21 (Udinese e Catania retrocesse in Serie B per illecito sportivo)

Juventus: Viola, Travia, Manente, Oppezzo, Ferrario, Turchi, Muccinelli, Boniperti, Mannucci, Broneè, Praest (Gimona, Raffin, Garzena, Corradi, Colombo)

Torino: Lovati, Molino, Cuscela, Bearzot, Grava, Moltrasio, Antoniotti, Sentimenti III, Bacci, Buthz, Bertoloni (Grosso, Grava)

CAMPIONATO 1955 -56

Fiorentina 53, Milan 41, Inter39, Lazio 39, Bologna 37, Roma 35, Sampdoria 35, Padova 34, Spal 33, Genoa 33, Torino 33, Juventus 33, Lanerossi Vicenza 33, Napoli 32, Atalanta 32, Triestina 30, Novara 26, Pro Patria 15

Juventus: Viola, Corradi, Garzena, Oppezzo, Nay, Montico, Boniperti, Colombo, Colella, Emoli, Praest (Vairo, Bartolini, Turchi, Francescon)

Torino: Rigamonti, Grava, Cuscela, Bearzot, Grosso, Moltrasio, Sentimenti III, Buthz, Cazzaniga, Bacci, Bertoloni Pendibene, Brancaleoni, Fogli, Antoniotti, Pellis)

CAMPIONATO 1956 – 57

Milan 48, Fiorentina 43, Lazio 41, Udinese 36, Inter 35, Bologna 35, Torino 35, Sampdoria 35, Juventus 33, Spal 33, Lanerossi Vicenza 32, Napoli 32, Padova 32, Roma 31, Atalanta 31, Genoa 30, Triestina 29, Palermo 27

Juventus: Viola, Corradi, Garzena, Emoli, Nay, Montico, Hamrin, Boniperti, Antoniotti, Colombo, Stivanello (Bartolini, Raul Conti, Robotti, Oppezzo, Donino)

Torino: Rigamonti, Grava, Brancaleoni, Rimbaldo, Grosso, Ganzer, Armano, Ricagni, Pellis, Bodi, Bertoloni (Cuscela, Armano, Bacci, Tacchi

CAMPIONATO 1957 – 58

Juventus 51, Fiorentina 43, Padova 42, Napoli 40, Roma 36, Bologna 34, Lanerossi Vicenza 33, Torino 33, Milan 32, Udinese 32, Inter 32, Genoa 30, Sampdoria 30, Alessandria 30, Lazio 30, Spal 30, Atalanta 28, Verona 26

Juventus: Mattrel, Corradi, Garzena, Emoli, Ferrario, Colombo, Nicolè, Boniperti, Charles, Sivori, Stivanello (Viola, Boldi, Montico, Stacchini)

Torino: Rigamonti, Grava, Bertoloni, Bearzot, Ganzer, Fogli, Armano, Bonifaci, Arce, Ricagni, Tacchi (Brancaleoni, Crippa)

CAMPIONATO 1958 – 59

Milan 52, Fiorentina 49, Inter 46, Juventus 41, Sampdoria 38, Roma 35, Lanerossi Vicenza 35, Padova 34, Napoli 34, Bologna 31, Bari 30, Genoa 30, Lazio 30, Alessandria 28, Udinese 27, Spal 26, Triestina 23, Torino 23

Juventus: Mattrel, Corradi, Garzena, Emoli, Ferrario, Colombo, Nicolè, Boniperti, Charles, Sivori, Stivanello (Fuin, Leoncini, Muccinelli, Palmer, Stacchini

Torino: Vieri, Grava, Farina, Bearzot, Tarabbia, Bonifaci, Armano, Arce, Piaceri, Marchi, Bertoloni Rigamonti, Sentimenti IV, Varglien, Mazzero, Crippa).

SETTIMIO PAGNINI E LA STORIA DELLA CESTISTICA SAVONESE

Le foto sopra riportate illustrano soltanto un piccolo pezzo della lunga e fruttuosa storia d’amore fra Settimio Pagnini e il basket, la fondazione della Cestistica Savonese, il suo grande impegno che lo portò anche ai vertici come allenatore della nazionale femminile.. Per ricordare i 100 anni dalla nascita di Settimio e per fare in modo che la Città di Savona non dimentichi, come sempre più spesso accade, la propria storia pubblichiamo uno stralcio del bellissimo racconto che Pagnini scrisse, nel 2000, partecipando al lavoro collettivo che diede vita al volume “Il tempo di Giuan, luoghi e memorie dello sport savonese” dedicato al ricordo di Giuan Nasi, prete – operaio scomparso nel 1979 in seguito ad un drammatico incidente stradale.

“QUATTRO PASSI…E QUATTRO CHIACCHIERE A BRACCIA PER IL CENTRO DELLA CITTA’..SUL PASSATO DELLA PALLACANESTRO NOSTRANA O MEGLIO DELLA CESTISTICA SAVONESE di Settimio Pagnini

Sempre ricordi di un tempo purtroppo passato.E’ con piacere che aderisco al vostro invito per ricordare e o meglio rinverdire ai più come si potè riprendere dopo il conflitto, e quale, conflitto lo Sport in genere ed a Savona soprattutto che, forse, forse, più che una scintilla fu un caldo ed appassionato fuoco di passione che malgrado la la tragedia fece breccia in molti di noi, con l’avviare attvità sportive delle più popolari, calcio in testa e altre nuove o almeno non note o poco note ai più della nostra città.A questo punto c’era da ricostruire una nuova vita, non dimenticando chi ci aveva lasciato, con la fiduciosa speranza di creare, cioè, su quei funesti trascorsi l’inizio di una nuova epoca migliore.Difatti, come già detto, lo sport, quello con l’ESSE maiuscola si era messo in frenetico fermento cui molti non dettero il giusto peso: salvo per il calcio, più facile, più trainante, più accessibile a quei più.Però molti di noi non trascurarono di far riavviare i meno popolari e i meno conosciuti che nonostante tutto ebbero in seguito molte affermazioni anche di rilievo.Dopo questa doverosa premessa occorre esaminare quanto si può focalizzare, bene o male,, su ciò che era avvenuto in quei tempi direi quasi d’avventuroso.E’ come dire “ai miei tempi” oppure “c’ero anch’io” o forse meglio “c’era una volta” tutte frasi di poco valore oggi, mentre dal punto di vista di quei momenti e alla luce degli intendimenti dei promotori è necessario evidenziare i fatti, perché ne rimanga una storica “memoria”.Di quali testimonianza vissute si potrebbe parlare.Nel nostro caso della pallacanestro, del nuoto e della pallanuoto che può competere ad altri (Feltri, Selis) le eventuali testimonianze di allora, così per la pallavolo di cui si può citare la ripresa nel 1946 con il primo torneo “Papà Natale”, svoltosi sul glorioso campo della Valletta San Michele, che ricorrerà sovente in questi ricordi, organizzato e vinto dal CREG – Circolo Ricreativo Enzo Guazzotti (squadra composta dai campioni italiani del Dopolavoro Azogeno), nato in Villapiana, unitamente pure a una sezione calcio, ospitato nella sede della “SMS Macchinisti e Fuochisti XXIV Aprile” che durò pochi anni.La pallacanestro riprese già nell’estate del 1945 costituendo la prima squadra in seno all’ASSU (Associazione Studentesca Savonese Universitaria – composta da ex-studentie universitari), per contro seguita quasi contemporaneamente da una sezione cestistica presso la gloriosa società calcistica Lancia FBC con sede nel Bar Euterpe di via Niella, pure sede della banda musicale “La Fastidiosa”.Da quei momenti ebbero inizio storiche contese sul campo all’aperto, in terra battuta, dell’allora Dopolavoro ILVA di Corso Vittorio Veneto, poi CRAL, con palloni che per la deformazione che subivano nel tempo erano soprannominati “pallonesse”.Gloriose formazioni che, per logiche precarie condizioni finanziarie e d’ambiente, dopo poco meno di un anno non fecero che decidere di comune accordo di fondersi.Difatti nell’ottobre del 1946, per la precisione il giorno 10, nasceva la Cestistica Savonese.

La nuova società non mancò subito di porsi in evidenza non solo in campo locale, ma anche in campo nazionale, con la squadra maschile e quella femminile.