QUANDO GIGI SIMONI MI CHIESE “ARRIVANO ANCHE QUI, QUO, QUA ?” di Federico Buffoni

Gigi Simoni, primo da sinistra in piedi, con la maglia rossoblu: squadra schierata al “Bacigalupo” di Savona il 10 settembre 1972

Il 22 maggio di tre anni fa, ottantunenne, ci lasciò. Gigi Simoni, aprendo la sua pagina di Wikipedia, sciorina una tavolozza di colori sociali con i quali si vestì. Pochi hanno girovagato l’Italia calcistica quanto lui, che si concesse pure una parentesi da tecnico in Bulgaria.

Girovago già da calciatore, mezz’ala di ordine e di eccellente “previsione” dei movimenti collettivi con qualche secondo di anticipo rispetto a quanto accadeva ad altri, pur prestigiosi, centrocampisti-registi. Ripercorrere questo suo essere stato un globe-trotter tra maglie e panchine, sarebbe stucchevole e inutile. Per chi vuole tappe, luoghi, statistiche, ci sono gli annuari del calcio e la pagina della para-enciclopedia popolare citata all’inizio.

Preferisco ricordare uno dei protagonisti del pallone per il correttissimo e leale rapporto personale che nacque presto tra lui e me. Forse perché entrambi mettevamo al primo posto delle virtù il non “raccontarsi quella dell’uva”, il rispetto dei ruoli e la sincerità delle conversazioni, sia quelle legate ai reciproci mestieri, sia quelle più informali. E proprio questo fece diventare ogni nostro incontro uno scambio di battute fuori dalle frasi scontate del calcio e, di fatto, il ritrovarsi, da ambo le parti, faccia a faccia con un amico di cui potersi fidare.

Mi piace ricordarlo con pochi e minimi aneddoti, disseminati tra il suo arrivo al Genoa come mezz’ala e l’ultima nostra telefonata, che c’è stata, due o tre volte all’anno e senza interruzioni, fino a pochi mesi prima della sua scomparsa.

Il suo partire e ritornare in rossoblù fu un romanzo a puntate. E in ognuna, tra me e lui, non mancava mai lo scherzo, la pacca sulla spalla, lo sguardo divertito dei colleghi (miei) di fronte a un giornalista che preferiva quel modo di conversare agli stereotipi tipo “faremo la nostra gara” o “daremo il massimo” o, infine, il più odioso e cretino di tutti : “ogni partita fa storia a sé”.

I rossoblù sono in ritiro estivo a Reggello. Con la troupe di Tivuesse, la tv del Secolo XIX, andiamo a raccontare i sudori di luglio del Grifone per due giornate. Noi pernottiamo a Poggibonsi, e nel sonno divento il bersaglio di una zanzara che mi centra a metà del labbro superiore. Al risveglio, di farmi la barba neanche a parlarne, con quel labbro gigante che sovrasta l’inferiore: in breve, la mia faccia è diventata quella di Paperino. Gigi coglie al volo (è facile) la somiglianza. E al mio arrivo al campo il suo saluto è “E Qui, Quo, Qua? Stanno arrivando, vero?”.

Al suo ennesimo ritorno a Genova, stavolta in tribuna come dirigente del club avversario, esordio simile, poiché in pochi anni ero andato in evidente sovrappeso: “Ecco qua Federico, bel grasso come uno dei Tre Porzellini” esclama mettendoci la “zeta” al posto della “ci” da bravo emiliano. Risata della tribuna stampa e decisione immediata da parte mia di mettermi a dieta.

Il seguito arriva per interposta persona. Un giovane collega lo sta intervistando per telefono, si danno del lei e il cronista lo chiama “mister”. Dalla scrivania a fianco, urlo all’intervistatore: “Digli che sono di nuovo ingrassato, è urgente che vanga qui e mi faccia vergognare!” Il mio collega esegue e riesco ad ascoltare la sghignazzata di Simoni e la sua promessa che mi sfotterà di brutto appena possibile “nel suo interesse, gli dica!”.

Torno indietro, riandiamo alle interviste per Tivuesse. Il Genoa quest’anno si allena a Sant’Olcese, una bella scampagnata, l’andare a lavorare e poi onorare il pesto dell’Agnese poco distante. All’inizio si sarebbe dovuti andare il giovedì, ma anche il venerdì e il sabato, ogni volta con due battute ‘fresche’ per il TG della sera. “Ma dài, so già cosa ti dirò domani e dopodomani – è l’idea di Gigi – facciamo tutto ora in tre parti.” E mette in pratica immediatamente: copre la maglietta con un sopra-tuta di diversi colori; poi, per la terza intervista, destinata al TG del sabato sera, torna in t-shirt istantaneamente ma cambiamo il ‘set’, da esterno-sole a spogliatoio e faro.

Un numero mostruoso di promozioni, cifra altrettanto pesante per gli esoneri. Sembrano contraddirsi. Conosciuto Gigi (mai sfiorato questo tasto, lo avrei deluso, tanto era giustamente convinto che io avessi capito perfettamente i successi e i fine-panchina). Non per scelta, invece, ma per fortunata casualità, non mi fu mai chiesto di rievocare con Simoni lo scudetto perduto per il rigore, sacrosanto, negato all’Inter che lui allenava, per “quel” fallo su Ronaldo, il ‘primo’ Ronaldo detto ‘il Fenomeno’. Persino Gigi, vittima diretta di quella vicenda, scommetto che se avessi dovuto chiedergli di rammentarla, mi avrebbe risposto : “Anche tu?! Ma basta, non ne possiamo più”. Faccio mio il concetto finale di quell’intervista mai realizzata. Ho il conforto esplicito, anche qui, di colui che fu vittima di un altro storico errore arbitrale. Ho visto poco tempo fa Turone sfoderare una risata a chi gli chiedeva del suo leggendario gol alla Juve, annullato ingiustamente, quando Ramon militava nella Roma : “Ancora??? Basta! Non solo io, ma tutta l’Italia non ne può più”. Perché questa inattesa risposta? Forse perché il fortissimo difensore un po’ guascone rivelatosi nel Genoa e oggi un magro, elegante settantenne coi capelli grigi, è sempre stato uno che chiamava le cose col loro nome. Come Gigi Simoni da Crevalcore, un vero signore emiliano che aveva una seconda pelle rossoblù .

OGGI GAETANO SCIREA COMPIREBBE SETTANT’ANNI

Scirea, il capitano gentiluomo patrimonio di tutto il calcio:pochissime figure sono così trasversali come il libero della Juventus e della Nazionale: 397 partite in Serie A, 87 nelle coppe, l’apoteosi del trionfo a Spagna ’82.

Con la tragedia dietro l’angolo: “E’ morto nel modo più orribile, bruciato tra le lamiere contorte di una vecchia Fiat 125” questo l’inizio del terribile articolo con il quale veniva annunciata la notizia della morte di Gaetano Scirea. Il vice di Zoff stava rientrando in Italia dopo una visita in Polonia per visionare il Gornik Zabrze squadra prossima avversaria della Juve in Coppa, viaggiava verso Varsavia per rientrare a Torino quando la sua vettura, una Fiat 125, fu tamponata presso la cittadina di Babsk prendendo fuoco.

Scirea era nato a Cernusco sul Naviglio il 25 maggio 1953.

Giocava come libero, ruolo di cui è riconosciuto dalla stampa specializzata quale uno dei massimi interpreti nella storia del calcio,nonché icona di correttezza e signorilità.

Divenuto uno degli uomini-simbolo della Juventus allenata da Giovanni Trapattoni a cavallo degli anni 1970 e 1980, nonché suo capitano dal 1983 al 1988, Scirea formò, assieme al portiere Dino Zoff, al marcatore Claudio Gentile e al terzino Antonio Cabrini — tutti e tre compagni di club e nazionale —, una delle migliori linee difensive nella storia .

Coi bianconeri vinse sette titoli di campione d’Italia, diventando al contempo, assieme al già citato Cabrini, il primo giocatore ad aver vinto tutte le maggiori competizioni UEFA per club; detenne inoltre per lungo tempo il record di presenze nella storia del club torinese, con 552 apparizioni.

Con la maglia della nazionale italiana si laureò campione del mondo nel 1982.

Presenze in Serie A: una tabella impressionante a dimostrazione di una eccezionale continuità di rendimento

StagioneSquadraCampionatoCoppe nazionaliCoppe continentaliAltre coppeTotale
CompPresRetiCompPresRetiCompPresRetiCompPresRetiPresReti
1972-1973 AtalantaA200CI20220
1973-1974B381CI101482
Totale Atalanta581121702
1974-1975 JuventusA280CI102CU100482
1975-1976A300CI40CC40380
1976-1977A301CI50CU121472
1977-1978A290CI00CC80370
1978-1979A302CI90CC20412
1979-1980A294CI40CdC71405
1980-1981A294CI80CU41TC20435
1981-1982A305CI40CC40385
1982-1983A303CI121CC90514
1983-1984A302CI71CdC90463
1984-1985A302CI90CC90SU10492
1985-1986A250CI50CC50CInt+TE1+00360
1986-1987A210CI71CC10291
1987-1988A61CI40CU10111
Totale Juventus377248858534055432
Totale carriera4352510068534062434

23 MAGGIO: IL GIRO TORNA SUL MONTE BONDONE

Charly Gaul nella tormenta

Oggi il giro d’Italia percorre la sua 16a tappa:

Martedì 23 maggio

16ª TAPPA: SABBIO CHIESE-MONTE BONDONE

Difficoltà: *****

Dopo il secondo e ultimo giorno di riposo, ecco il secondo tappone del Giro. La Sabbio Chiese-Monte Bondone si svolge tutta a quote relativamente basse, ma accumula oltre 5000 metri di dislivello suddivisi tra salite molto dure e altre pedalabili. Prima parte lungo la costiera occidentale del Garda per raggiungere il Trentino a Riva del Garda. Si scala quindi il Passo di Santa Barbara (media attorno al 10%) e in rapida successione il Passo di Bordala. Discesa veloce su Rovereto da dove si entra nella Vallarsa per poi svoltare verso l’altopiano di Folgaria passando da Serrada. Discesa impegnativa fino alla valle dell’Adige a Calliano e dopo l’unico breve tratto pianeggiante di circa 10 km si scala il Monte Bondone dal versante di Aldeno con i suoi cambi di pendenza con punte fino al 15%.
(198 km, dislivello 5200 metri)

Ritorna così il Monte Bondone il colle che sovrasta la città di Trento la cui ascesa rievoca una giornata davvero “storica” per il ciclismo internazionale

In tutta l’ultracentenaria storia del Giro d’Italia, pochissimi altri corridori possono vantare un forte connubio con una singola montagna. Se però ai veri appassionati delle due ruote viene ricordato il Monte Bondone, allora il protagonista della storia può essere uno e uno solo: Charly Gaul. Lo scalatore lussemburghese, protagonista assoluto nella seconda metà degli anni ’50, deve proprio alla salita trentina l’esplosione della sua carriera ad alti livelli. Nel corso degli anni si guadagnerà con pieno merito il soprannome di “angelo della montagna”, ma in questo caso la sua storia è da “angelo del ghiaccio”: andiamo a scoprire insieme perchè.

Venerdì 8 giugno 1956 va in scena la Merano-Monte Bondone di 242 chilometri, ventunesima e penultima tappa della trentanovesima edizione del Giro d’Italia. Una frazione resa molto impegnativa dal percorso, che prevede ben cinque salite: Costalunga, Rolle, Gobbera e lo sterrato del Brocon prima dell’ultima ascesa al Monte Bondone. Al mattino in maglia rosa c’è Pasquale Fornara, ma già alla partenza di Merano il clima è da tregenda con pioggia e vento gelido ad accogliere gli 86 corridori ancora in gara.

Con il passare dei chilometri e delle salite, la selezione si fa subito sentire: in testa sul Costalunga c’è subito Gaul, che ad inizio tappa era a 17 minuti da Fornara, insieme a Federico Bahamontes e Jean Dotto. Gli attaccanti vengono ripresi prima del Passo Rolle, ma qui Gaul attacca nuovamente e stavolta in solitaria andando a scollinare in vetta con due minuti e mezzo su Monti. Quest’ultimo però lo raggiunge e supera in discesa, mentre alle loro spalle fioccano cadute, ritiri e sofferenze di ogni tipo. In corsa c’è anche Fiorenzo Magni, ormai 36enne ma deciso a non mollare: quel giorno Magni corse con una clavicola fratturata mordendo un tubolare tra i denti per il dolore.

Monti riesce a transitare per primo sul Gobbera, ma Charly Gaul torna all’attacco sullo sterrato del Brocon in condizioni inimmaginabili data l’assenza dell’asfalto in quel tratto di corsa. Monti va in crisi nera e perde minuti su minuti, mentre alle spalle del lussemburghese Defilippis (maglia rosa virtuale) e Fornara si ritiravano così come i vari Bahamontes e Poblet. In vista di Trento, Gaul inizia a salire sul Monte Bondone aumentando sempre più il vantaggio: la pioggia diventa neve e ben presto, da vero “angelo del ghiaccio”, lo scalatore si ritrova a pedalare in mezzo alla tormenta. 

Dopo nove ore, sette minuti e ventotto secondi di corsa, Charly Gaul trionfò sul Monte Bondone dove la temperatura era di quattro gradi sotto lo zero. Le immagini parlano chiaro, Gaul venne tolto di peso dalla bicicletta, in uno stato di semi-assideramento: solo diversi minuti dopo, immerso nell’acqua calda, riuscì a parlare. Alle sue spalle arrivò dopo sette minuti Alessandro Fantini, mentre al terzo posto un superbo Fiorenzo Magni con la sua clavicola fratturata e il tubolare tra i denti. Gaul non solo scrisse il suo nome nella storia, ma andò anche a vestire di rosa vincendo due giorni dopo il Giro a Milano. Vincerà anche il Tour 1958 e il Giro 1959, ma quel giorno di giugno sul Bondone rimane unico e inimitabile. Degli 86 corridori partiti da Merano, soltanto 43 tagliarono il traguardo e di questi due finirono fuori tempo massimo.

Fu il giro più strano nella storia della corsa. Ritiratosi Coppi dopo una brutta caduta nella tappa Matova – Rimini sembrava che Fornara potesse vincere per la prima volta il giro d’Italia.

Ma venne la tappa del Bondone appena descritta e il ciclista di Borgomanero fu costretto a ritirarsi ormai del tutto congelato e meno di 500 metri dal traguardo.

CLASSIFICA FINALE:

1 Gaul 2.Magni a 3’27” 3. Agostino Coletto a 6’53” 4. Maule a 7’25” 5. Moser a 7’30” 6. Fantini a 8’46” 7. Brankart a 9’21” 8. Monti a 10’54” 9. Bartolozzi a 18’14” 10. Couvreur a 18’41”.

IL BLOG COMPIE SETTE ANNI: L’ARTICOLO DEL CUORE

Il nostro blog compie sette anni: un lungo tratto di strada costellato da rievocazioni, addii dolorosi, storie raccontate in circa 1.300 post dai quali sono tratti anche due libri “Racconti biancoblu” dedicato ai 110 anni del nel frattempo defunto Savona FBC e “Il Calcio ligure oltre il Genoa e la Samp”.

Ricordiamo allora questa data ripubblicando un articolo “del cuore”: quello dedicato,a suo tempo, alla storia del torneo dei Bar della Valletta, evento svoltosi tra il 1962 e il 1967, che rimane nella memoria di molti come uno dei passaggi più importanti nella storia del calcio savonese.

IL TORNEO DEI BAR : IL VERO “RED CARPET” DEL CALCIO SAVONESE

Questa rievocazione di un “pezzo” importante nella storia del nostro calcio provinciale, come quello riguardante il “Torneo dei  Bar”, che si organizzò, nel cuore degli anni ’60 sul terreno della Valletta San Michele (cuore pulsante dell’attività calcistica dell’epoca per le squadre minori, ma non troppo, savonesi: ci giostrarono, in quel periodo, Villetta, Libertà e Lavoro Speranza, Bagni Italia, Freccero, Priamar, Judax partecipanti ai campionati di I e II divisione), toccherà certamente il cuore di tanti appassionati sportivi, giocatori in campo o spettatori sugli spalti..

Spero ci sarà consentita, comunque, una premessa: non è semplice farsi afferrare dal filo sottile della nostalgia, senza cadere nella tentazione di descrivere le cose in modo che venga fuori, alla fine, come “andasse meglio, quando andava peggio” soltanto perché noi che ne scriviamo adesso, avevamo vent’anni.

Bando, quindi, alle considerazioni sociologiche e torniamo con la memoria alla vetusta “Valletta”; facendo questo però veniamo assaliti dall’idea che la vita fosse profondamente diversa da oggi e che il calcio, quello minore, il “nostro” calcio fosse davvero un’altra cosa.

Nei primi anni ’60, quando il trofeo Arci (questa le denominazione ufficiale di quello che, nella voce popolare era denominato, ed è passato alla nostra piccola storia, come “Torneo dei Bar”) trovava la sua consacrazione di gioco e di pubblico (sulla scia anche di manifestazioni consimili svoltesi nel periodo immediatamente precedente), siamo in una fase di passaggio tra il calcio ancora quasi pionieristico disputato con impeto garibaldino, ed il gioco tattico, sofisticato con forme quasi “professionali” anche al nostro livello, che si svilupperà poi negli anni successivi.

Così, mentre qualche “mago” di provincia sperimenta il “libero” o il 4-2-4 intravisti nelle prime, nebulose, riprese televisive o conosciute di persona in qualche avventuroso viaggio a Marassi, in campo ci sono ancora gli uomini con il fazzoletto in testa, pronti all’arrembaggio in qualsiasi momento della partita, in grado di rivoluzionare i risultati con il coraggio, la grinta, la tecnica individuale, lo spirito “corsaro”.

Valeva allora il motto “basta segnare un goal più degli altri”. Il 3-2 era un risultato di ordinaria amministrazione, oltre al rito dei “supplementari” nelle semifinali ed in finale, con relativo corollario dei “rigori”, vera novità per l’epoca. In precedenza valeva il classico “soldo” che saltava per aria: ed anzi nei campionati federali giovanili la regola del sorteggio valse anche più avanti, consentendo alla Libertà Lavoro allenata da Vadone con Bertero, Chiappella e soci di vincere una “Coppa Bacigalupo”, altra grande manifestazione che ricorderemo nel dettaglio, prima o poi, nel 1965, davanti agli juniores del Savona Fbc.

Un gioco di emozioni dunque, con una partecipazione di pubblico notevole. Oltre 2.000 spettatori si affollavano nell’angusta tribunetta dal tetto di legno, appollaiati nella quale i nostri padri avevano assistito, negli anni ’20, alle prodezze dello Speranza: quando “Cain” cominciava ad agitarsi tra i pali, quando Caligaris, ancora al Casale prima di passare alla Juventus e formare con Combi e Rosetta il più celebre trio difensivo della storia del calcio italiano, batteva le rimesse dal fondo con un lancio potentissimo che arrivava fino all’area avversaria.

Ciò che davvero era diverso da oggi era proprio la rappresentatività reale delle squadre quali punti di riferimento, momenti di aggregazione e di partecipazione diretta per i quartieri della città e delle zone vicine. La rivalità di bar, di rione, di frazioni era sentita quasi come un fatto di “pelle”, e passava attraverso il calcio come sfida leale, appassionata, coinvolgente.

Le squadre di allora sono rimaste nella memoria di tutti: l’eterna sfida Portuali-Sabazia (neri contro bianchi) rappresentava la naturale prosecuzione di un match Savona-Vado, dalle radici così profonde da scuotere per intero la nostra vita sportiva. Ma pensiamo al ruolo di altre compagini come Bar Cristallo, Leginese, Libertà e Lavoro, Zinolese, Bar Riviera, Bar Livio ed altre ancora rispetto alle tifoserie ed ai “clan” di amici che vi si stringevano attorno.

Il filo della nostalgia ci ha preso per davvero e viene fuori un altro mondo, ancora lontano dal post-moderno e dalla complessità sociale: se fosse meglio o peggio di allora, non sta a noi giudicare.

2
  1. Includiamo in questa serie di “retropassaggi della memoria” anche l’edizione 1962, del trofeo “Torre del Mare”, anche se non si tratta della stessa storia del trofeo “Arci-Uisp”.

Si tratta di una scelta che intende indicare una affinità pratica ed ideale. Quel torneo fu bellissimo, agonisticamente e tecnicamente: il modello organizzativo esemplare (onore al merito per Nanni De Marco); le vetuste tribune della “Valletta” ritornarono ad essere il “foyer” del calcio ligure. Si ritrovarono, insomma, tutti gli ingredienti del grande successo degli anni a venire.

Veniamo ai fatti: si parte domenica 1 Luglio con 10 squadre, suddivise in due gironi, ed è subito spettacolo. Il Bar Sport di Legino (quasi tutti vadesi) supera 4-0 la Sms La Rocca. Il resto dei turni eliminatori è all’altezza della “prima.

Al termine delle cinque giornate, nel girone A emerge il G.S. Bagni Nilo (una vera rivelazione) sul Cral Portuali (un po’ di delusione) per merito della differenza reti, seguono Bagni Italia (in campo anche l’allenatore Testa, terzino d’anteguerra del Savona), Bar Devalle (grandi parate di “Zamora” Berruti) e Bar Brasil; nel girone B il Bar Sport di Legino domina la “poule” mentre al secondo posto si piazza la Raphael dalla difesa di ferro (Giorgio Peluffo, il compianto don Nasi, il “sindaco del Santuario” Augusto Briano, anch’egli recentemente scomparso), seguono Sms La Rocca, il Bar Mongrifone ed il Gin Bar.

La finale per il 3° e 4° posto tocca al Cral Portuali (1-0) sulla Raphael: “Giuan” Reggiori, orgoglio della Centrale (quella di corso Vittorio Veneto immolata sull’altare della speculazione edilizia) fulmina Pennestri da 40 metri.

Finalissima: match-thriller con i “Bagni Nilo” che abbandonano ogni timore reverenziale eda pochi minuti dalla fine conducono 2-1. I bianchi del Bar Sport di Legino però non mollano e mentre Armella e Gaglione dettano la manovra, tocca a Roetto (l’uomo con il “fazzoletto in testa”) siglare il 2-2. Supplementari senza esito e poi rigori: l’ultimo tiro tocca ad Angelo Merengone (l’ala più veloce della Stella Rossa, ottimo allenatore delle giovanili di Villetta e Veloce), ma Camici gli blocca il pallone destinato all’angolino.

Il Bar Sport di Legino si aggiudica così il trofeo.

  1. Parte il vero e proprio trofeo Arci-Uisp e si ritrova subito il clima delle grandi sfide. I vadesi hanno cambiato casa (ma non maglia, restando fedeli al bianco) e lottano ora per la Coop Sabazia. Il Cral Portuali, rimasto fedele al nero-rosso, allinea nelle proprie fila il meglio del calcio dilettantistico savonese con in testa Tullio Pierucci e Gian Negro. Si tratta del duello, questo tra Sabazia e Portuali, che infiamma il torneo, avviatosi domenica 14 Luglio e disputato da sei squadre a girone unico.

La prima giornata la dice già lunga sui valori in campo: la Coop Sabazia distanzia la Sms La Rocca con il punteggio “all’inglese”; i Portuali infilano sei palloni all’Aurora Valleggia; la Sms Generale (solo possibile terzo incomodo) batte i leginesi del Gin Bar con un secco 4-1.

Ma si vive in attesa del big-match, che arriva all’ultima giornata.

Si va alla rimonta reciproca: avanti i Portuali, pareggia il Sabazia e viceversa. Ma non ci saranno i supplementari perché Gaglione inventa il 3-2 e sono i vadesi a fare festa grande.

3
  1. Cresce il tono della manifestazione ed ai nastri di partenza, domenica 14 giugno, si allineano ben 12 formazioni (un record) suddivise nei soliti due gironi.

Il Sabazia mette in fila la Sms Generale, Bar Acqui, Gruppo Sportivo Brandale, Bar Colonna e Bar Girmo. Il Cral Portuali regola la rivelazione Cadibona (si pone in luce il giovane Bottinelli, che sarà acquistato dal Savona), seguono il Gin Bar (rissa gigantesca con i Portuali: vero Fanelli?), il Dopolavoro Ferroviario (incredibile tandem Pacini-Bensi) ed il Bar Corallo che riscuoterà grandi simpatie vincendo la Coppa Disciplina ed il premio per il giocatore più giovane che tocca al suo mediano destro Luciano Casarino, il quale all’epoca toccava i 16 anni e 6 mesi (Luciano, amico carissimo, è mancato nel 1999: lo ricordiamo qui con immutata commozione). Per il 3°e 4° posto il Cadibona supera la Sms Generale per 3-1.

La finale per il titolo è tutta da rivivere: i nero-rossi del Porto travolgono, nella prima frazione, la Coop Sabazia sotto un pesante fardello di tre reti. Ma Gaglione e Pittaluga non ci stanno, ed all’inizio del secondo tempo, portano i bianchi sul 3-2. Il gran cuore dei portuali regge però fino alla fine. Ed il successo (il primo, tanto agognato) tocca a loro. Senza possibilità di dubbio, in quella occasione, i Portuali risultano i più meritevoli nell’edizione che rimane la più bella di questa storia.

  1. E’ l’anno della corsa all’ingaggio (si fa per dire!) di giocatori su tutto l’arco della Riviera e si inserisce una nuova protagonista: il Bar Cristallo di Via Torino, che troverà i suoi vessilliferi in Nanni Ciglieri e Romolo Varicelli arrivando lontano in più di una occasione.

La bandierina dello start si abbassa domenica 6 Giugno, e la partecipazione di contrae a otto squadre.

Nel Girone A tocca nuovamente al Cral Portuali sbaragliare il campo, schierando tra gli altri il leggendario Bruno Ferrero portiere del Savona in anni d’oro tra la IV Serie e la Serie C. Gioca pure il suo ultimo torneo anche il terzino Massone, pure lui vecchia gloria biancoblu, del Cagliari e della Carbosarda.

Il duello più interessante, per il Girone A riguarda però la seconda piazza in ballo tra la Sms Fornaci,favorita e piena di assi rivieraschi come Rescigno, Luciano, Negri, e la rivelazione Croce Bianca, modestamente fatta in casa, con un super Curti tra i pali ed i fornacini – transfughi per forza – Storti, Triolo e Bonifacio. Lo scontro diretto finisce 3-1 per i bianco-azzurri della Croce Bianca che approdano così alle semifinali (vera novità della formula).

Nel Girone B il Bar Cristallo conferma le previsioni e si piazza al primo posto, precedendo la Coop Sabazia. Le posizioni di rincalzo toccano a Bar Nino e Dopolavoro Ferroviario.

Gli scontri di semifinale finiscono senza code o polemiche: il Bar Cristallo con Borgo, Migliardi ed Alluigi in evidenza stronca il sogno della Croce Bianca, con un secco 7-0; mentre la Coop Sabazia vince l’ennesimo derby regolando il Cral Portuali con un goal per tempo (2-0).

La finalissima è il solito concentrato di emozioni. Il Bar Cristallo pare avere la partita in mano, quando un errore di battuta su fallo laterale (lo commette, pensate un po’, il grande ed indimenticato Nanni Ciglieri, la riserva di Bernasconi nella Samp ed il centromediano del Savona in Serie C) spiana a Livio Berruti la via del pareggio (1-1). Finiscono tempi supplementari e “rigori” (non è prevista la seconda serie dei tiri dal dischetto), ed entra in scena il fatidico “soldo”: la fortuna favorisce i vadesi e la Coop Sabazia rinnova il successo del 1963.

  1. Consolidata la formula le squadre salgono a 10, mentre la partenza è fissata a Domenica 5 Giugno. Il Girone A è nuovamente appannaggio del Cral Portuali, seguito a ruota dal Bar Cristallo. E’ facile dire: valori che si confermano. Restano eliminati il Bar Calata di Bordegari e Pantaleoni, gli autogestiti Garden’s Boys ed il modesto Bar Colonna, nella cui fila brillano i villettiani fratelli Procopio.

Nel Girone “B” affermazione del Sabazia con minore autorità del previsto. La seconda qualificata è il Bar Livio autarchico di Faggion (c’è parecchio del passato e del presente della Priamar: da Dario Ricci, a Detto Storti, Fiabane, Basano, ecc.) innervato di astuzia tattica dal duo  Angelini-Astengo.

Illustri eliminate Zinolese e Leginese, colme di nomi di spicco (Giacomo Rosso, Alberto Somà, i “grandi vecchi” Mistrangelo e Cattardico) ed il Bar Nino, di Enrico Pierucci, Bobby Tobia e Luciano Casarino, falcidiato dalle squalifiche.

Le semifinali finiscono con il riproporre la sfida di sempre: il Cral Portuali elimina il Bar Livio (3-0 con un Lagasio “monstre”) ed il Sabazia supera agevolmente (2-0) il Bar Cristallo. Per il 3° e 4° posto il Bar Cristallo regola il Bar Livio 3-0, mentre scende in campo anche Pino Marte.

La finalissima si carica di giallo: un primo incontro finisce 0-0. Ripetizione sette giorni dopo: si arriva ai rigori con i Portuali che regolano gli eterni rivali sul 6-4. Ma la vittoria sul campo non basta: una errata interpretazione del regolamento proprio nel merito dei rigori finali, fa annullare la partita e decidere per l’ex-aequo.

La consueta festa di fine torneo, al giardino Serenella nella serata del 5 Agosto, vede così Cral Portuali e Coop Sabazia salire assieme sul gradino più alto.

4
  1. Al via, Domenica 18 Giugno, ci sono 10 squadre (è il giorno della “fatal Catania”, il Savona retrocede dalla Serie B: un sogno che svanisce ed un tratto in comune con il nostro racconto; la storia svolta pagina, per davvero).

Il Girone A ripete il consueto refrain: Cral Portuali al primo posto con grandi prove di Mino Persenda e Victor Panucci. Al secondo posto una sorpresa, quella del Cre Enel con tra i pali una “saracinesca”, Paolo Merciai, portiere della Villetta, prossimo a passare al Savona e, successivamente, al Bari.

Restano escluse Bar Riviera e Bar Livio, squadre piene di assi ex-biancoblu: nei fornacini accanto a Giulio Mariani e a Sergio Salomone trova la sua piena consacrazione Nico Vasconi; mentre negli arancioni di Faggion ci sono anche Galindo, Calzolari, Corrado Teneggi, Bruno Fanelli ed il trio Sardo-Mellano-Lagustena.

C’è anche la Zinolese, che lancia il giovane n.1 Di Giorgio (poi Anconitana e Pro Vercelli), il quale trova la sua giornata di gloria, fermando sullo 0-0 gli ormai mitici Portuali.

Nel Girone B una sorpresa: il “goal-average” porta al primo posto la Libertà e Lavoro, diretta in panchina da Mario Vadone ed orchestrata in campo dal sagacissimo Ginetto Bertero. La Coop Sabazia è seconda. Resta eliminato il Bar Cristallo: ed è una grossa delusione, mentre il Bar Gaiero mette in mostra alcuni giovanissimi virgulti come il jolly velociano Sergio Sarti ed il classico mediano dell’Albisola Carlo Foglia, resta di nuovo fuori anche il Bar Nino.

Semifinali al cardiopalmo: il Cral Portuali elimina 2-1 la Libertà e Lavoro da ferreo catenaccio (ci sono anche il futuro sindaco di Albissola, Nico Vicenzi; il velocissimo medico Cesare Badoino, Marenco, il compianto “gatto magico” Giuan Traversa), mentre il Sabazia deve ricorrere alla monetina per eliminare l’Enel dei miracoli.

Gli Elettrici sono sfortunati anche nella piccola finale. E’ ancora il sorteggio a decidere, assegnando il successo alla Libertà e Lavoro dopo che tempi supplementari e rigori avevano dato un responso di parità: 5-5.

La finalissima segue il solito cliché: con un gioco più tattico rispetto alle precedenti occasioni. Il match, compresi i tempi supplementari, finisce 1-1: con Biglino che risponde alla botta di Migliardi, passato dal Cristallo al Sabazia. Dagli undici metri la legge del contrappasso colpisce Paolo Gaglione: tocca a lui sbagliare davanti a Franco Pescio ed i Portuali tornano alla vittoria.

A segnalare l’ideale passaggio tra il torneo dei Bar alla Valletta giocato alla luce del giorno ecco la foto del Bar Riviera impegnato sotto i fari in uno dei primi tornei notturni a 7 del Sacro Cuore.

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Nessuno avrebbe potuto prevedere che si era all’ultima edizione. Le ragioni sono varie, mutano i gusti, imperversano i tornei notturni a 7 dotati di ricchi premi, crescono le spese per allestire squadre competitive; soprattutto, dalla stagione 69-70, chiude il glorioso stadio della Valletta, sede ideale della competizione. E nulla sarà più come prima.

AL TEMPO DELLA “FUGA BIDONE”

Carlo Clerici in maglia rosa

Roger Walkowiak in maglia gialla

Un fatto d’altri tempi è capitato al giro d’Italia 2023: 20 maggio si corre la quattordicesima tappa da Sierre a Cassano Magnago, e i I fuggitivi arrivano con un vantaggio di oltre 21 minuti, così la nuova maglia rosa è Bruno Armirail della Groupama. Campione francese a cronometro (unica sua vittoria in carriera) in questo Giro aveva conquistato il 5° posto nella crono di Cesena, quella vinta (con il Covid) da Remco Evenepoel. Armirail, che era partito con un ritardo di 18’37”, oggi ha chiuso in 15ª posizione a 53″ da Denz. Ora ha 1’40” su Thomas, con gli altri che slittano di una posizione.  In carriera, a 29 anni, non aveva mai indossato una maglia di leader. L’ultimo francese in maglia rosa era stato Laurent Jalabert che nel 1999 la indossò per cinque tappe da Ancona a Rapallo.

La nostra memoria è così corsa a un caso clamoroso di “fuga bidone”:

Il Giro d’Italia 1954, trentasettesima edizione della “Corsa Rosa”, si svolse in ventidue tappe dal 21 maggio al 13 giugno 1954, per un percorso totale di 4 337 km (il più lungo nella storia del Giro). Fu vinto dallo svizzero Carlo Clerici, davanti al connazionale Hugo Koblet (prima ‘doppietta’ non italiana della storia del Giro, replicata solo dalla Colombia nel 2014).

Clerici, che partecipava come gregario di Koblet, vinse la corsa in seguito a una delle più famose “fughe bidone” della storia del ciclismo: andò in fuga con altri quattro corridori durante la sesta tappa (la NapoliL’Aquila) e ottenne all’arrivo oltre mezz’ora di vantaggio sul gruppo, margine che nessuno fu più in grado di recuperare nelle tappe successive, nonostante Clerici non fosse un grande scalatore. Fu l’ultimo Giro che vide la partecipazione di Gino Bartali, che concluse la corsa al tredicesimo posto.

Una vittoria agevolata anche da una clamorosa protesta in quel che rimasero nella storia come i cosiddetti fatti del Bernina: i corridori, in contrasto con l’organizzazione per una questione di premi e ingaggi eccezionali, inscenarono uno sciopero proprio nella tappa alpina che da Bolzano andava St. Moritz (vinta pro – forma da Hugo Koblet).

Fausto Coppi così non realizzò il suo sesto successo nella corsa rosa nonostante la grande impresa compiuta nella tappa da San Martino a Bolzano (con la scalata dei colli dolomitici) : una vittoria che non gli bastò per ottenere il primato.

La vicenda dello sciopero causò proteste violentissime: la Federazione decise di non mandare la squadra al Tour de France (all’epoca si correva per squadre nazionali) agevolando così la vittoria di Luison Bobet.

Classifica finale del giro d’Italia 1954:

1 Clerici 2: Koblet a 24’16” 3. Assirelli (anche lui nella “fuga bidone” verso l’Aquila) 26’28” 4. Fausto Coppi a 31’17” 5. Astrua a 33’69” 6. Fiorenzo Magni a 34’01” 7. Voorting 8. Fornara 9. Schear 10. Conterno 11. Coletto 12. Albani 13. Bartali 14. Wagtmans 15. Defilippis

Anche nella storia del “Tour de France” si registra una clamorosa “fuga bidone”. Edizione 1956: partenza in tono minore. Assente Louison Bobet che aveva vinto le tre edizioni precedenti, il “Campionissimo” Fausto Coppi e gli svizzeri Hugo Koblet e Ferdi Kübler,. Alla settima tappa St.Malo – Angers 31 corridori prendono il volo distanziando il gruppo di oltre 20 minuti; vittoria parziale del belga Fred Debruyne e lo sconosciuto Roger Walkowiak (un regionale della squadra Nord-Est Centro) indossa la maglia gialla. Il franco – polacco cede la maglia alla 10a tappa ma rimane nelle prime posizioni della classifica grazie al vantaggio acquisito con quella fuga e alla 18a tappa da Torino a Grenoble vinta da Charly Gaul (che poche settimane prima aveva vinto il Giro d’Italia nella tormenta del Bondone) riconquista l’insegna del primato riuscendo poi a resistere fino all’ultima tappa di Parigi.

Classifica finale Tour de Franco 1956: 1. Walkowiak 2. Bauvin a 1’25” 3. Adriensens a 3’44” 4. Bahamontes a 10’14” 5. Defilippis a 10’25” 6. Wagtmans a 10.59″ 7. Lauredi a 14’01” 8. Ockers a 16’52” 9. Privat a 22’59” 10. Barbosa a 26’03”

ERA IL TEMPO DEL CAMPIONATO PIU’ BELLO DEL MONDO: TRE ITALIANE NELLE FINALI DI COPPA

IL Grande Milan targato Arrigo Sacchi

Inter-Manchester City in Champions LeagueRoma-Siviglia in Europa LeagueFiorentina-West Ham in Conference League: tre italiane approdano nelle finali delle Coppe europee. Non accadeva dalla stagione 1993-94, quando il Milan arrivò in finale di Coppa dei Campioni contro il BarcellonaInter in finale di Coppa Uefa contro il Salisburgo e Parma in finale di Coppa delle Coppe contro l’Arsenal.

Tre finaliste italiane anche nel 1988-89 (Milan in finale di Coppa dei Campioni contro Steaua BucarestNapoli in finale di Coppa Uefa contro lo Stoccarda e Sampdoria in finale di Coppa delle Coppe, l’unica sconfitta contro il Barcellona) e nella stagione 1992-93 (Milan in finale di Coppa dei Campioni contro il MarsigliaJuventus in finale di Coppa Uefa contro il Borussia Dortmund e Parma in finale di Coppa delle Coppe contro l’Anversa. Trionfarono Juve e Parma, il Milan no).

Ecco i risultati delle tre occasioni dell’en plein italiano:

STAGIONE 1988-89

COPPA DEI CAMPIONI a Barcellona 24 maggio 1989: Milan – Steaua di Bucarest 4-0 : reti Gullit(2) Van Basten (2)

COPPA UEFA andata a Napoli 3 maggio 1989: Napoli – Stoccarda 2-1: reti Maradona (rigore) Careca, Gaudino

ritorno a Stoccarda 17 maggio 1989: Stoccarda – Napoli 3-3 reti: Klinsmann, De Napoli autorete, Schmaler, Alemao, Ferrara, Careca

COPPA DELLE COPPE a Berna 10 maggio 1989 Barcellona – Sampdoria 2-0 reti: Salinas, Rekarte

STAGIONE 1992 -93

COPPA DEI CAMPIONI a Monaco di Baviera 26 maggio 1993: Olympique Marsiglia – Milan 1-0 rete: Boli

COPPA DELLE COPPE a Londra 12 maggio 1993 Parma – Antwerp 3-1 reti: Minotti, Melli, Cuoghi, Severyns

COPPA UEFA andata a Dortmund 5 maggio 1993 Juventus – Borussia Dortmund 3-1 reti: Rummenigge, Dino Baggio, Roberto Baggio (2)

ritorno: a Torino 19 maggio 1993 Juventus – Borussia Dortmund 3-0 reti: Moller, Dino Baggio (2)

STAGIONE 1993- 94

COPPA DEI CAMPIONI: ad Atene 18 maggio 1994 Milan- Barcellona 4-0 reti: Massaro (2), Savicevic, Desailly

COPPA UEFA andata a Vienna 26 aprile 1994 Inter – Salisburgo 1-0 rete: Berti

ritorno a Milano 11 maggio 1994 Inter – Salisburgo 1-0 rete. Jonk

COPPA DELLE COPPE a Copenaghen 4 maggio 1994 Arsenal – Parma 1-0 rete: Smith

1982-83: IL SECONDO SCUDETTO DELLA ROMA DI LIEDHOLM E FALCAO

Esattamente quarant’anni fa iniziò il campionato post-trionfo del Bernabeu: l’esito però del torneo 1982-83 non fu quello pronosticato dai tecnici.

Non vinse lo scudetto la Juventus i cui giocatori avevano costituito l’ossatura dell’Italia campione del mondo e si era rafforzata con l’acquisto di Platini e Boniek oltre al recupero di Paolo Rossi, rientrante dopo la squalifica per il calcio – scommesse e appena laureato capocannoniere del Mundial: lo scudetto fu cucito, per la seconda volta nella storia, sulle maglie giallo rosse della Roma.

Una Roma guidata in panchina da Niel Liedholm che fece adottare alla squadra una zona quasi – integrale tanto che si può dire che lo scudetto 1982-83 fu il primo appanaggio di una squadra praticante il nuovo schema di gioco (che pure aveva già dato frutti copiosi con l’Ungheria e il Brasile) sei anni in anticipo del Milan diretto da Arrigo Sacchi.

Una zona applicata da grandi interpreti: da Agostino Di Bartolomei arretrato nella linea centrale di difesa, a Bruno Conti capace di confermare il titolo di miglior giocatore del mondiale appena terminato in Spagna, al cannoniere Pruzzo, “o rey di Crocefieschi”. Su tutti però la classe eccelsa di Paulo Roberto Falcao, capace di risollevarsi dalla “beffa” del Sarrià e in campo guida insuperabile per tecnica e scaltrezza tattica della Roma Campione d’Italia,

Questa la classifica della Serie A 1982 -83: Roma 43, Juventus 39, Inter 38, Verona 35, Fiorentina 34, Udinese 32, Sampdoria 31, Torino 30, Avellino 28, Napoli 28, Pisa 27, Genoa 27, Ascoli 27, Cagliari 26, Cesena 22, Catanzaro 13.

Questi i tabellini delle partite della Roma

PRIMA GIORNATA

Cagliari – Roma 1-3

reti: Faccini, autorete Loi, Piras, Iorio

Cagliari: Goletti, Lamagni, Azzali, Restelli, Bogoni, Loi, Rovellini,Uribe, Victorino, Marchetti, Piras all. Giagnoni

Roma: Tancredi, Nappi, Nela, Vierchwood, Di Bartolomei, Maldera, Faccini, Prohaska, Pruzzo, Valigi, Iorio all. Liedholm

arbitro: Lo Bello di Siracusa

SECONDA GIORNATA

Roma – Verona 1-0

rete: Di Bartolomei rigore

Roma: Tancredi, Nappi, Maldera, Di Bartolomei, Falcao, Vierchwood, Chierico, Prohaska, Pruzzo, Valigi, Iorio (Faccini) all. Liedholm

Verona: Garella, Oddi, Marangon, Volpati, Spinosi, Tricella, Fanna, Sacchetti, Di Gennaro, Dirceu, Penzo (Fedele, Gibellini) all. Bagnoli

arbitro: Pieri di Genova

TERZA GIORNATA

Sampdoria – Roma 1-0

rete: Mancini

Sampdoria: Bistazzoni, Ferroni, Pellegrini, Casagrande, Guerrini, Bonetti, Scanziani, Bellotto, Francis, Brady, Mancini (Chiorri, Maggiora) all. Ulivieri

Roma: Tancredi, Nappi, Nela, Vierchwood, Falcao, Maldera, Valigi, Prohaska, Pruzzo, Di Bartolomei, Conti (Iorio) all. Liedholm

arbitro: Barbaresco di Cormons

QUARTA GIORNATA

Roma – Ascoli 2-1

reti: Prohaska, Pruzzo rigore, Greco

Roma: Tancredi, Nappi, Nela, Vierchwood, Falcao, Maldera, Valigi, Prohaska, Pruzzo, Di Bartolomei, Iorio ( Righetti, Chierico) all. Liedholm

Ascoli: Brini, Menichini, Boldini, Scorsa, Gasparini, Nicolini, Novellino, De Vecchi, Monelli, Greco, Carotti (Trevisanello, Pircher) all. Mazzone

arbitro. Bergamo di Livorno

QUINTA GIORNATA

Napoli – Roma 1-3

reti: Pellegrini, Iorio, Chierico, Nela

Napoli: Castellini, Bruscolotti, Ferrario, Marino, Krol, Citterio, Celestini, Dal Fiume, Diaz, Criscimanni, Pellegrini ( Amodio, Capone) all. Giacomini

Roma: Tancredi, Nappi, Nela, Vierchwood, Falcao, Maldera, Chierico, Prohaska, Pruzzo, Valigi, Iorio (Righetti) all. Liedholm

SESTA GIORNATA

Roma – Cesena 1-0

rete: Pruzzo

Roma: Tancredi, Di Bartolomei, Nela, Vierchwood, Falcao, Maldera, Conti, Prohaska, Pruzzo, Valigi, Iorio (Ancelotti, Chierico) all. Liedholm

Cesena: Recchi, Benedetti, Arrigoni, Buriani, Oddi, Ceccarelli, Filippi, Piraccini, Schachner, Genzano, Garlini (Gabriele, Rossi) all. Bolchi

arbitro: Lo Bello di Siracusa

SETTIMA GIORNATA

Juventus – Roma 2-1

reti: Chierico, Platini, Scirea

Juventus: Zoff,Gentile, Cabrini, Furino, Brio, Scirea, Bettega, Tardelli, Rossi, Platini, Boniek (Bonini, Prandelli) all. Trapattoni

Roma: Tancredi, Nela, Vierchwood, Di Bartolomei, Falcao, Maldera, Chierico, Prohaska, Pruzzo, Valigi, Conti all. Liedholm

arbitro: D’Elia di Salerno

OTTAVA GIORNATA

Roma – Pisa 3-1

reti. Todesco, Pruzzo (2, 1 rigore), Maldera

Roma: Tancredi, Nela, Vierchwood, Di Bartolomei, Falcao, Maldera, Ancelotti, Prohaska, Pruzzo, Righetti, Conti (Chierico, Iorio) all. Liedholm

Pisa: Mannini, Secondini, Riva, Vianello, Garuti, Gozzoli, Bergreen, Casale, Sorbi, Occhipinti, Todesco all. Vinicio

NONA GIORNATA

Udinese – Roma 1-1

reti. Surjak, Falcao

Udinese: Borin, Galparoli, Tesser, Gerolin, Edinho, Cattaneo, Causio, Orazi, Surjak, Mauro, Miano (Pulici) all. Ferrario

Roma: Tancredi, Nela, Vierchwood, Di Bartolomei, Falcao, Maldera, Chierico, Prohaska, Pruzzo, Righetti, Conti (Valigi) all. Liedholm

arbitro: Mattei di Macerata

DECIMA GIORNATA

Roma- Fiorentina 3-1

reti. Pruzzo, Conti (2), Antognoni

Roma: Tancredi, Nela, Vierchwood, Di Bartolomei, Falcao, Maldera, Iorio, Prohaska, Pruzzo, Ancelotti, Conti (Nappi, Righetti) all. Liedholm

Fiorentina: Galli, Rossi, Contratto, Sala, Pin, Passarella, Bertoni, Pecci, Graziani, Antognoni, Massaro (Bellini, Cecconi) all. De Sisti

arbitro: Agnolin di Bassano del Grappa

UNDICESIMA GIORNATA

Catanzaro- Roma 0-0

Catanzaro: Zaninelli, Sabadini, Cavasin, Boscolo, Santarini, Ermini, Bacchin, Braglia, Musella, De Agostini, Bivi (Cuttone, Mariani) all. Pace

Roma: Tancredi, Nela, Vierchwood, Di Bartolomei, Falcao, Maldera, Iorio, Prohaska, Pruzzo, Ancelotti, Conti (Chierico, Valigi) all. Liedholm

arbitro: D’Elia di Salerno

DODICESIMA GIORNATA

Roma – Inter 2-1

reti. Falcao, Iorio, Altobelli

Roma: Tancredi, Nela, Vierchwood, Di Bartolomei, Falcao, Maldera, Iorio, Prohaska, Pruzzo, Ancelotti, Conti (Nappi) all. Liedholm

Inter: Bordon, Bergomi, Baresi, Oriali, Collovati, Bini, Bagni, Muller, Altobelli, Beccalossi, Marini (Pellegrini, Bergamaschi) all. Marchesi

TREDICESIMA GIORNATA

Avellino – Roma 1-1

reti: Prohaska, Barbadillo

Avellino: Tacconi, Osti, Ferrari, Schiavi, Favero, Di Somma, Barbadillo, Tagliaferri, Bergossi, Vignola, Limido (Skov, Vailati) all. Veneranda

Roma: Tancredi, Nela, Vierchwood, Ancelotti, Falcao, Maldera, Iorio, Prohaska, Pruzzo, Di Bartolomei, Conti (Chierico) all. Liedholm

arbitro: Mattei di Macerata

QUATTORDICESIMA GIORNATA

Roma – Genoa 2-0

reti: autorete Corti, Di Bartolomei

Roma: Tancredi, Nela, Vierchwood, Ancelotti, Falcao, Maldera, Iorio, Prohaska, Pruzzo, Di Bartolomei, Conti all. Liedholm

Genoa: Martina, Romano, Testoni, Corti, Onofri, Gentile, Viola, Benedetti, Antonelli, Iachini, Faccenda (Briaschi, Fiorini) all. Simoni

arbitro: Casarin di Milano

QUINDICESIMA GIORNATA

Torino – Roma 1-1

reti: Pruzzo, Dossena

Torino: Terraneo, Van de Korput, Salvadori, Corradini, Danova, Galbiati, Torrisi, Dossena, Selvaggi, Hernandez, Borghi (Zaccarelli, Bertoneri) all. Bersellini

Roma: Tancredi, Nela, Vierchwood, Ancelotti, Falcao, Maldera, Iorio, Prohaska, Pruzzo, Di Bartolomei, Conti all. Liedholm

arbitro: Lo Bello di Siracusa

SEDICESIMA GIORNATA

Roma – Cagliari 1-0

rete. Falcao

Roma: Tancredi, Nela, Vierchwood, Ancelotti, Falcao, Maldera, Iorio, Prohaska, Pruzzo, Di Bartolomei, Conti (Nappi) all. Liedholm

Cagliari: Malizia, Lamagna, Azzali, Restelli, Bogoni, Vavassori, Rovellini, Mariano Marchetti, Alberto Marchetti, Piras, Pileggi (Poli, Victorino) all. Giagnoni

arbitro: Pieri di Genova

DICIASSETTESIMA GIORNATA

Verona – Roma 1-1

reti: Iorio, Penzo

Verona: Torresin, Oddi, Marangon, Volpati, Spinosi, Tricella, Fanna, Sacchetti, Guidetti, Dirceu, Penzo (Sella) all. Bagnoli

Roma: Tancredi, Nela, Vierchwood, Ancelotti, Valigi, Maldera, Iorio, Prohaska, Pruzzo, Di Bartolomei, Conti all. Liedholm

arbitro: Bergamo di Livorno

DICIOTTESIMA GIORNATA

Roma – Sampdoria 1-0

rete. Iorio

Roma: Tancredi, Nela, Vierchwood, Ancelotti, Valigi, Maldera, Iorio, Prohaska, Pruzzo, Di Bartolomei, Conti all. Liedholm

Sampdoria: Conti, Ferroni, Pellegrini, Maggiora, Guerrini, Bonetti, Bellotto, Scanziani, Mancini, Brady, Vullo (Renica, Chiorri) all. Ulivieri

arbitro: Redini di Pisa

DICIANNOVESIMA GIORNATA

Ascoli – Roma 1-1

reti: Greco, Ancelotti

Ascoli: Brini, Menichini, Anzivino, Scorsa, Gasparini, Mandorlini, Novellino, De Vecchi, Pircher, Greco, Nicolini (Boldini, Carotti) all, Mazzone

Roma: Tancredi, Nela, Vierchwood, Ancelotti, Falcao, Maldera, Iorio, Valigi, Pruzzo, Di Bartolomei, Conti (Chierico, Nappi) all. Liedholm

arbitro: Menicucci di Firenze

VENTESIMA GIORNATA

Roma – Napoli 5-2

reti: Nela, Ancelotti, Pruzzo, Di Bartolomei (2), Diaz, Marino

Roma: Tancredi, Nela, Vierchwood, Ancelotti, Falcao, Maldera, Iorio, Prohaska, Pruzzo, Di Bartolomei, Conti (Chierico, Nappi) all. Liedholm

Napoli: Castellini, Marino Citterio, Ferrario, Krol, Celestini, Vagheggi, Vinazzani, Criscimanni, Diaz, Pellegrini (Dal Fiume, Scarnecchia) all. Rambone d.t. Pesaola

arbitro: Agnolin di Bassano del Grappa

VENTUNESIMA GIORNATA

Cesena – Roma 1-1

reti. Pruzzo, Arrigoni

Cesena: Recchi, Benedetti, Arrigoni, Morganti, Mei, Oddi, Filippi, Piraccini, Schachner, Buriani, Genzano (Moro) all. Bolchi

Roma: Tancredi, Nela, Vierchwood, Ancelotti, Falcao, Maldera, Conti, Prohaska, Pruzzo, Di Bartolomei, Iorio (Nappi) all. Liedholm

arbitro: Bergamo di Livorno

VENTIDUESIMA GIORNATA

Roma-Juventus 1-2

reti: Falcao, Platini, Brio

Roma: Tancredi, Nela, Vierchwood, Ancelotti, Falcao, Maldera, Conti, Prohaska, Pruzzo, Di Bartolomei, Valigi (Iorio) all. Liedholm

Juventus: Zoff, Gentile, Cabrini, Bonini, Brio, Scirea, Bettega, Tardelli, Rossi, Platini, Boniek (Marocchino) all. Trapattoni

arbitro: Barbaresco di Cormons

VENTITREESIMA GIORNATA

Pisa – Roma 1-2

reti. Falcao, Bergreen, Di Bartolomei

Pisa: Mannini, Secondini, Massimi, Pozza, Vianello, Mariani, Bergreen, Occhipinti, Sorbi, Casale, Todesco (Garuti, Birigozzi) all. Vinicio

Roma: Tancredi, Nela, Vierchwood, Ancelotti, Falcao, Maldera, Conti, Prohaska, Chierico, Di Bartolomei, Iorio (Faccini) all. Liedholm

arbitro: Lo Bello di Siracusa

VENTIQUATTRESIMA GIORNATA

Roma – Udinese 0-0

Roma: Tancredi, Nela, Vierchwood, Ancelotti, Falcao, Maldera, Conti, Prohaska, Chierico, Di Bartolomei, Iorio (Righetti) all. Liedholm

Udinese: Corti, Galparoli, Tesser, Chiarenza, Edinho, Cattaneo, Causio, Miano, Mauro, Surjak, Virdis (De Giorgis) all. Ferrini

arbitro: Redini di Pisa

VENTICINQUESIMA GIORNATA

Fiorentina – Roma 2-2

reti: Massaro, Pruzzo, Prohaska rigore, autorete Ancelotti

Fiorentina: Galli, Contratto, Ferroni, Sala, Pin, Cuccureddu, Bellini, Manzo, Graziani, Antognoni, Massaro (Bertoni) all.De Sisti

Roma: Tancredi, Nela, Vierchwood, Ancelotti, Falcao, Maldera, Conti, Prohaska, Pruzzo, Righetti, Iorio (Chierico) all. Liedholm

arbitro: Agnolin di Bassano del Grappa

VENTISEIESIMA GIORNATA

Roma-Catanzaro 2-0

reti: Di Bartolomei, Pruzzo

Roma: Tancredi, Nela, Vierchwood, Righetti, Falcao, Nappi, Conti, Prohaska, Pruzzo, Di Bartolomei, Iorio all. Liedholm

Catanzaro: Zaninelli, Cavasin, Boscolo, Pesce, Venturini, Peccenini, Bacchin, Braglia, Bivi, Ermini, Borrello (Salvatori, Trombetta) all. Leotta

arbitro: Paparesta di Bari

VENTISETTESIMA GIORNATA

Inter- Roma 0-0

Inter: Bordon, Bergomi, Baresi, Oriali, Collovati, Marini, Bagni, Sabato, Altobelli, Beccalossi, Bergamschi (all. Marchesi)

Roma: Tancredi, Nappi, Vierchwood, Righetti, Falcao, Maldera, Conti, Prohaska, Pruzzo, Di Bartolomei, Ancelotti all. Liedholm

arbitro: Bergamo di Livorno

VENTOTTESIMA GIORNATA

Roma-Avellino 2-0

reti: Falcao, Di Bartolomei

Roma: Tancredi, Nela, Vierchwood, Ancelotti, Falcao, Nappi, Conti, Righetti, Pruzzo, Di Bartolomei, Chierico; all.Liedholm

Avellino: Tacconi, Osti, Ferrari, Vailati, Favero, Di Somma, Centi, Tagliaferri, Barbadillo, Vignola, Limido(Malaman, Skov) all. Veneranda

arbitro: Vitali di Bologna

VENTINOVESIMA GIORNATA

Genoa – Roma 1-1

reti: Pruzzo, Fiorini

Genoa: Martina, Faccenda, Testoni, Corti, Onofri, Chiodini, Viola, Peters, Fiorini, Iachini, Briaschi (Vandereycken, Antonelli) all. Simoni

Roma: Tancredi, Nela, Vierchwood, Ancelotti, Falcao, Nappi, Conti, Righetti, Pruzzo, Di Bartolomei, Chierico all. Liedholm

arbitro: D’Elia di Salerno

TRENTESIMA GIORNATA

Roma – Torino 3-1

reti: Pruzzo rigore, Falcao, Conti, Hernandez

Roma: Tancredi, Nela, Vierchwood, Ancelotti, Falcao, Maldera, Conti, Prohaska, Pruzzo, Di Bartolomei, Iorio (Superchi, Giovannelli) all. Liedholm

Torino: Terraneo, Corradini, Beruatto, Ferri, Danova, Galbiati, Torrisi, Dossena, Selvaggi, Hernandez, Borghi (Copparoni, Comi) all. Bersellini.

arbitro: Bianciardi di Siena.

1990-91: IL MIGLIOR CAMPIONATO DELLE DUE GENOVESI

Sampdoria e Genoa in grande spolvero

Correvano davvero altri tempi nella stagione 1990-91: si giocava il campionato successivo al mondiale di Italia 1990 che partì il 9 settembre, a due mesi dalla conclusione della rassegna iridata Si registrò il debutto dell’ambizioso Parma di Nevio Scala, prima delle tante squadre provenienti dalla Via Emilia ad approdare in questo decennio nella massima categoria, e diverse contendenti al titolo: il Napoli campione uscente, tuttavia subito estromesso dalla lotta per il titolo dopo un inizio sottotono, le milanesi, la rinnovata Juventus e l’outsider Sampdoria.
I rossoneri di Arrigo Sacchi presero il comando a punteggio pieno alla terza giornata, rimanendovi sino alla fine di ottobre. La sconfitta casalinga contro la Sampdoria conferì il temporaneo primato a quest’ultima, superata a sua volta dall’Inter il 25 novembre 1990 per effetto del contemporaneo knock-out doriano nella stracittadina segnata dall’indimenticabile goal su punizione del brasiliano Branco. Il 9 dicembre, la compagine nerazzurra trovò un platonico comando solitario allorché Sampdoria e Milan dovettero rinviare i propri impegni — rispettivamente per maltempo, e per la fruttuosa partecipazione alla Coppa Intercontinentale.
Pur tallonati dai genovesi e da una Juventus fin qui convincente, gli uomini di Giovanni Trapattoni mantennero il primato laureandosi simbolicamente campioni d’inverno il 20 gennaio 1991: in una graduatoria fin qui molto corta, il margine sui rivali cittadini era di un punto, mentre l’inedito terzetto composto da doriani, ducali e bianconeri lamentava un ritardo di due lunghezze.
Nel girone di ritorno, complici l’inesperienza della matricola Parma e l’improvviso cedimento della Juventus, la lotta per lo scudetto rimase circoscritta alle sole Inter, Milan e Sampdoria. Furono gli scontri diretti a sancire il dominio blucerchiato: il 17 febbraio la vittoria di Marassi contro i bianconeri lanciò i doriani al primo posto; il 10 marzo anche i rossoneri uscirono sconfitti da Genova; infine il 5 maggio i liguri batterono al Meazza i nerazzurri, ipotecando a conti fatti il titolo. La certezza matematica arrivò il 19 dello stesso mese, dopo la vittoria casalinga per 3-0 contro un Lecce condannato alla retrocessione.
Per gli uomini di Vujadin Boškov, da qualche anno ai vertici del calcio italiano ma che mai erano giunti sul podio del campionato (e per trovare il precedente più rilevante delle sue progenitrici bisognava risalire alla Sampierdarenese finalista nel torneo di Prima Categoria 1921-1922), fu il primo scudetto della storia: i blucerchiati raggiunsero lo storico traguardo grazie a un affiatato gruppo sia dentro sia fuori dal campo — in cui spiccarono i 19 gol del capocannoniere Vialli —, e il tricolore andò a premiare il paziente lavoro di costruzione portato avanti negli anni dal presidente Paolo Mantovani.
Lo scudetto mancava alla città di Genova dall’edizione 1923-1924, quando era stato il Genoa ad appuntarselo al petto. Proprio la squadra rossoblù fu l’altra protagonista del campionato, in un’annata da ricordare per il calcio genovese: Osvaldo Bagnoli mise in piedi un altro piccolo “miracolo sportivo” dopo Verona, portando il grifone dal glorioso passato, ma da oltre mezzo secolo lontano da qualsivoglia successo, a issarsi al quarto posto finale — suo migliore piazzamento nel secondo dopoguerra —, frutto di un undici in cui spiccarono la leadership di capitan Signorini e le reti del bomber cecoslovacco Skuhravý.

Classifica finale del torneo: Sampdoria 51, Milan 46, Inter 46, Genoa 40, Torino 38, Parma 38, Juventus 37, Napoli 37, Roma 36, Atalanta 35, Lazio 35, Fiorentina 31, Bari 29, Cagliari 29, Lecce 25, Pisa 22, Cesena 19, Bologna 18.

QUESTO IL CAMMINO PARALLELO DELLE DUE GENOVESI

PRIMA GIORNATA: Sampdoria punti 2, Genoa punti 0

Sampdoria – Cesena 1-0

rete Invernizzi

Sampdoria: Pagliuca, Mannini, Bonetti, Pari, Vierchwood, Lanna, Invernizzi, Cerezo, Katanec, Mancini, Dossena all. Pezzotti d.t. Boskov

Cesena: Fontana, Calcaterra, Nobile, Esposito, Barcella, Jozic, Pierleoni, Piraccini, Amarildo, Giovannelli, Ciocci (Del Bianco, Turchetta) all. Lippi

arbitro: Sguizzato di Verona

Milan – Genoa 1-0

rete: Agostini

Milan: Pazzagli, Tassotti, Maldini, Carbone, Galli, Baresi, Donadoni, Ancelotti, Van Basten, Gullit, Evani (Agostini, Massaro) all. Sacchi

Genoa: Braglia, Torrente, Caricola, Eranio, Collovati, Signorini, Ruotolo, Fiorin, Aguilera, Skurhavy, Onorati (Pacione) all. Bagnoli

arbitro: Pezzella di Frattamaggiore

SECONDA GIORNATA Sampdoria 3 punti, Genoa 2 punti

Fiorentina – Sampdoria 0-0

Fiorentina: Landucci, Fiondella, Pin. Iachini, Dell’Oglio, Faccenda, Lacatus, Kubik, Borgonovo, Fuser, Di Chiara (Nappi) all. Amarildo d.t. Lazaroni

Sampdoria: Pagliuca, Mannini, Bonetti, Pari, Vierchwood,Katanec, Mikhalicenko, Cerezo, Lombardo, Mancini, Dossena (Invernizzi) all. Pezzotti d.t. Boskov

arbitro: Longhi di Roma

Genoa – Roma 3-0

reti: Onorati, Aguilera (2, 1 rigore)

Genoa: Piotti, Torrente, Caricola, Eranio, Collovati, Signorini, Fiorin, Bortolazzi, Aguilera, Onorati, Pacione (Ferroni, Rotella) all. Bagnoli

Roma: Zinetti, Tempestilli, Carboni, Piacentini, Aldair, Nela, Desideri, Salsano, Voeller, Giannini, Carnevale (Gerolin, Rizzitelli) all. Bianchi

arbitro: Beschin di Legnago

TERZA GIORNATA Sampdoria punti 5 Genoa punti 3

Sampdoria – Bologna 2-1

reti: Lombardo, Michailicenko, Detari

Sampdoria: Pagliuca, Mannini, Bonetti, Pari, Vierchwood, Lombardo, Michailicenko, Katanec, Branca, Mancini, Dossena (Invernizzi) all. Pezzotti d.t. Boskov

Bologna: Cusin, Villa, Cabrini, Verga, Iliev, Tricella, Mariani, Bonini, Waas, Detari, Lorenzo (Poli) all. Scoglio

arbitro: Coppetelli di Tivoli

Pisa – Genoa 0-0

Pisa: Simoni, Fiorentini, Lucarelli, Argentesi, Calori, Bosco, Neri, Simeone, Padovano, Dolcetti, Piovanelli (Boccafresca, Larsen) all. Giannini d.t. Lucescu

Genoa: Braglia, Torrente, Caricola, Eranio, Collovati, Signorini, Fiorin, Bortolazzi, Aguilera, Onorati, Pacione (Ferroni, Skuhravy) all. Bagnoli

arbitro: Lanese di Messina

QUARTA GIORNATA Sampdoria punti 6, Genoa punti 4

Juventus – Sampdoria 0-0

Juventus: Tacconi, Napoli, Julio Cesar, Fortunato, De Marchi, De Agostini, Alessio, Marocchi, Casiraghi, Roberto Baggio, Schillaci (Di Canio) all. Maifredi

Sampdoria: Pagliuca, Mannini, Bonetti, Pari, Vierchwod, Pellegrini, Mikhalicenko, Katanec, Lombardo, Mancini, Dossena (Invernizzi, Branca) all. Pezzotti d.t. Boskov

arbitro: Beschin di Legnago

Genoa – Lecce 0-0

Genoa: Braglia, Torrente, Caricola, Eranio, Collovati, Signorini, Ruotolo, Bortolazzi, Aguilera, Skuravhy, Onorati (Fiorin, Pacione) all. Bagnoli

Lecce: Zunico, Garzya, Carannante, Mazinho, Amodio, Marino, Alejnikov, Ferri, Pasculli, Panero, Morello (Conte, D’Onofrio) all. Boniek

arbitro: Frigerio di Milano

QUINTA GIORNATA Sampdoria punti 7 Genoa punti 5

Parma – Sampdoria 0-0

Parma: Taffarel, Donati, Gambaro, Minotti, Apolloni, Grun, Melli, Zoratto, Osio, Cuoghi, Brolin (Sorce) all. Scala

Sampdoria: Pagliuca, Mannini, Bonetti, Pari, Katanec, Pellegrini, Mikhalicenko, Lombardo, Branca, Mancini, Dossena (Lanna, Invernizzi) all. Pezzotti d.t. Boskov

arbitro: Stafoggia di Pesaro

Genoa – Napoli 1-1

reti: Incocciati, Aguilera

Genoa: Braglia, Torrente, Caricola, Eranio, Collovati, Fiorin, Ruotolo, Bortolazzi, Aguilera, Skuravhy, Onorati (Ferroni, Pacione) all. Bagnoli

Napoli: Galli, Ferrara, Francini, Crippa, Alemao, Baroni, Venturin, De Napoli, Careca, Mauro, Incocciati all. Bigon

arbitro: Lo Bello di Siracusa

SESTA GIORNATA Sampdoria punti 9 Genoa punti 5

Sampdoria – Atalanta 4-1

reti: autorete De Patre, Evair, Branca (2), Mancini

Sampdoria: Pagliuca, Mannini, Katanec, Pari, Lombardo, Pellegrini, Mikhalicenko, Cerezo, Branca, Mancini, Dossena (Lanna, Invernizzi) all. Pezzotti d.t. Boskov

Atalanta: Ferron, Contratto, De Patre, Bonacina, Porrini, Progna, Stromberg, Bordin, Evair, Nicolini, Perrone (Monti, Rizzolo) all. Frosio

arbitro: Pairetto di Torino

Bari – Genoa 4-0

reti: Joao Paulo (2, 1 rigore), Maiellaro (2)

Bari: Drago, Loseto, Carrera, Terracenere, Cucchi, Brambati, Colombo, Gerson, Raducioiu, Maiellaro, Joao Paulo (Lupo, Amoruso) all. Salvemini

Genoa: Braglia, Torrente, Caricola, Eranio, Collovati, Signorini, Fiorin, Bortolazzi, Aguilera, Skhuravy, Onorati (Ferroni, Pacione) all. Bagnoli

arbitro: Magni di Bergamo

SETTIMA GIORNATA Sampdoria punti 11 Genoa punti 6

Milan – Sampdoria 0-1

rete: Cerezo

Milan: Pazzagli, Tassotti, Maldini, Gaudenzi, Galli, Baresi, Donadoni, Rijkaard, Van Basten, Ancelotti, Agostini (Gullit, Simone) all. Sacchi

Sampdoria: Pagliuca, Mannini, Katanec, Pari, Lanna, Pellegrini, Mikhalicenko, Cerezo, Lombardo, Mancini, Dossena (Invernizzi) all. Pezzotti d.t. Boskov

arbitro: Amendolia di Messina

Genoa – Bologna 0-0

Genoa: Braglia, Torrente, Caricola, Eranio, Collovati, Signorini, Ruotolo, Bortolazzi, Aguilera, Skhuravy, Onorati (Ferroni, Pacione) all. Bagnoli

Bologna: Cusin, Biondo, Villa, Galvani, Iliev, Di Già, Mariani, Verga, Waas, Detari, Notaristefano (Negro, Lorenzo) all. Radice

arbitro: Nicchi di Arezzo

OTTAVA GIORNATA Sampdoria 13 punti, Genoa 7 punti

Sampdoria – Pisa 4-2

reti: Mikhalicenko, Mancini, Branca, Vialli, Piovanelli (2, 1 rigore)

Sampdoria: Pagliuca, Mannini, Katanec, Pari, Vierchewod, Invernizzi, Mikhalicenko, Lombardo, Vialli, Mancini, Dossena (Bonetti, Branca) all. Pezzotti d.t. Boskov

Pisa: Simoni, Pullo, Lucarelli, Argentesi, Calori, Bosco, Neri, Larsen, Padovano, Dolcetti, Piovanelli (Chamot, Cristallini) all. Giannini d.t. Lucescu

arbitro: Lo Bello di Siracusa

Fiorentina – Genoa 2-2

reti: Nappi, Pacione, Orlando, Skuravhy

Fiorentina: Mareggini, Dell’Oglio, Pin, Dunga, Faccenda, Malusci, Lacatus, Kubik, Nappi, Fuser, Di Chiara (Buso, Orlando) all. Amarildo d.t. Lazaroni

Genoa: Braglia, Torrente, Branco, Eranio, Caricola, Signorini, Ruotolo, Bortolazzi, Pacione, Skuravhy, Onorati (Collovati) all. Bagnoli

arbitro: Cornieti di Forlì

NONA GIORNATA Sampdoria punti 15 Genoa punti 8

Napoli – Sampdoria 1-4

reti: Incocciati, Vialli (2), Mancini (2)

Napoli: Galli, Ferrara, Francini, Crippa, Alemao, Baroni, Corradini, De Napoli, Careca, Maradona, Incocciati (Venturin, Silenzi) all. Bigon

Sampdoria: Pagliuca, Lanna, Katanec, Pari, Vierchwod, Pellegrini, Mikhailicenko, Lombardo, Vialli, Mancini, Dossena (Bonetti, Invernizzi) all. Pezzotti, d.t. Boskov

arbitro: Magni di Bergamo

Genoa – Torino 0-0

Genoa: Braglia, Torrente, Branco, Eranio, Collovati, Signorini, Ruotolo, Bortolazzi, Pacione, Skuravhy, Onorati (Fiorin, Signorelli) all. Bagnoli

Torino: Marchegiani, Bruno, Policano, Dino Baggio, Benedetti, Cravero, Lentini, Sordo, Muller, Martin Vazquez, Skoro (Carillo, Bresciani) all. Mondonico

arbitro: Sguizzato di Verona

DECIMA GIORNATA Sampdoria punti 15 Genoa punti 10

Sampdoria – Genoa 1-2 (il derby della famosa punizione di Branco)

reti: Eranio, Vialli rigore, Branco

Sampdoria: Pagliuca, Invernizzi, Katanec, Pari, Vierchwod, Pellegrini, Mikhalicenko, Lombardo, Vialli, Mancini, Dossena (Lanna, Bonetti) all. Pezzotti d.t. Boskov

Genoa: Braglia, Torrente, Branco, Eranio, Caricola, Collovati, Ruotolo, Bortolazzi, Aguilera, Skuravhy, Onorati (Ferroni, Pacione) all. Bagnoli

arbitro: Longhi di Roma

UNDICESIMA GIORNATA Sampdoria 16 punti, Genoa 12 punti

Cagliari – Sampdoria 0-0

Cagliari: Ielpo, Festa, Cornacchia, Herrera, Valentini, Nardini, Cappioli, Pulga, Francescoli, Matteoli, Fonseca (Greco, Paolino) all. Ranieri

Sampdoria: Pagliuca, Lanna, Bonetti, Lombardo, Vierchwod, Pellegrini, Mikhalicenko, Katanec, Vialli, Mancini, Dossena (Invernizzi, Branca) all. Pezzotti d.t. Boskov

arbitro: Coppetelli di Tivoli

Genoa – Parma 2-1

reti: Aguilera, Melli, Branco

Genoa: Braglia, Torrente, Branco, Caricola, Collovati, Signorini, Ruotolo, Bortolazzi, Aguilera, Skurahvy, Onorati (Ferroni, Pacione) all. Bagnoli

Parma: Taffarel, Donati, Gambaro, Minotti, Apolloni, Grun, Melli, Zoratto, Osio, Cuoghi, Brolin (Catanese, Mannari) all. Scala

arbitro: Cardona di Milano

DODICESIMA GIORNATA (dopo i recuperi) Sampdoria 22 punti, Genoa 19 punti

Sampdoria – Roma 2-1

reti: autorete Tempestilli, Tempestilli, Vialli

Sampdoria: Pagliuca, Mannini, Katanec, Pari, Vierchwod, Bonetti, Lombardo, Invernizzi, Vialli, Mancini, Dossena (Mikhalicenko, Branca) all. Pezzotti d.t. Boskov

Roma: Cervone, Pellegrini III, Carboni, Berthold, Tempestilli, Nela, Desideri, Di Mauro, Voeller, Giannini, Gerolin (Salsano, Rizzitelli) all. Bianchi

arbitro: Pezzella di Frattamaggiore

Lazio – Genoa 1-1

reti: Riedle rigore, Ruotolo

Lazio: Fiore, Bergodi, Sergio, Pin, Gregucci, Soldà, Madonna, Bacci, Riedle, Domini, Ruben Sosa (Troglio, Saurini) all. Zoff

Genoa: Braglia, Torrente, Branco, Eranio, Caricola, Signorini, Ruotolo, Bortolazzi, Aguilera, Skuravhy, Onorati (Fiorin, Pacione) all. Bagnoli

arbitro: Mughetti di Cesena

TREDICESIMA GIORNATA Sampdoria 17 punti, Genoa 15 punti

Bari – Sampdoria 1-1

reti: Raducioiu, Lombardo

Bari: Biato, Brambati, Carrera, Terracenere, Maccoppi, Gerson, Lupo, Cucchi, Raducioiu, Di Gennaro, Joao Paulo ( Di Cara, Colombo) all. Salvemini

Sampdoria: Pagliuca, Mannini, Bonetti, Pari, Vierchwod, Pellegrini, Mikhalicenko, Lombardo, Vialli, Mancini, Dossena all. Pezzotti d.t. Boskov

Genoa – Cesena 4-1

reti: Branco, Ruotolo, Skuravhy, autorete Del Bianco, Ciocci

Genoa: Braglia, Torrente, Branco, Eranio, Caricola, Signorini, Ruotolo, Bortolazzi, Aguilera, Skuravhy, Onorati all. Bagnoli

Cesena: Ballotta, Calcaterra, Nobile, Esposito, Gelain, Jozic, Piraccini, Silas, Turchetta, Ciocci, Silas, Giovannelli (Del Bianco, Amarildo) all. Lippi

arbitro: Fabricatore di Roma

QUATTORDICESIMA GIORNATA Sampdoria 19 punti Genoa 15 punti

Sampdoria – Inter 3-1

reti: Vialli (2, 1 rigore) Berti, Mancini

Sampdoria: Pagliuca, Lanna, Katanec, Pari, Vierchwod, Pellegrini, Mikhalicenko, Lombardo, Vialli, Mancini, Dossena (Bonetti, Invernizzi) all.Pezzotti d.t. Boskov

Inter: Zenga, Bergomi, Brehme, Battistini, Paganin, Mandorlini, Bianchi, Berti, Klinsmann, Matthaus, Serena (Pizzi, Iorio) all. Trapattoni

arbitro: Stafoggia di Pesaro

Cagliari – Genoa 1-0

rete: autorete Braglia

Cagliari: Ielpo, Festa, Nardini, Greco, Cornacchia, Firicano, Cappioli, Pulga, Francescoli, Matteoli, Fonseca (Herrera, Paolino) all. Ranieri

Genoa: Braglia, Collovati, Branco, Eranio, Caricola, Signorini, Ruotolo, Bortolazzi, Aguilera, Skuravhy, Onorati (Pacione) all. Bagnoli

arbitro: Frigerio di MIlano

QUINDICESIMA GIORNATA Sampdoria punti 19 Genoa punti 15

Sampdoria – Torino 1-2

reti: Bresciani (2, 1 rigore) Vialli (1 rigore)

Sampdoria: Pagliuca, Mannini, Bonetti, Pari, Vierchwod, Pellegrini, Lombardo, Katanec, Vialli, Mancini, Dossena ( Invernizzi, Branca) all. Pezzotti d.t. Boskov

Torino: Tancredi, Bruno, Dino Baggio,Fusi, Benedetti, Cravero, Mussi, Sordo, Bresciani, Romano, Lentini (Annoni, Carillo) all. Mondonico

arbitro: Ceccarini di Livorno

Inter – Genoa 2-1

reti: Matthaus rigore, Klinsimann, Eranio

Inter: Zenga, Bergomi, Brehme, Berti, Paganin, Battistini, Bianchi, Pizzi, Klinsmann, Matthaus, Serena (Stringara) all. Trapattoni

Genoa: Braglia, Torrente, Branco, Eranio, Caricola, Signorini, Ruotolo, Bortolazzi, Aguilera, Skuravhy, Onorati all. Bagnoli

arbitro: Nicchi di Arezzo

SEDICESIMA GIORNATA Sampdoria punti 19, Genoa punti 17

Lecce – Sampdoria 1-0

rete: Pasculli

Lecce: Zunico, Garzya, Carannante, Mazinho, Ferri, Marino, Alejnikov, Conte, Pasculli, Benedetti, Morello (Moriero, Panero) all. Boniek

Sampdoria: Nuciari, Lanna, Katanec, Pari, Vierchwod, Invernizzi, Calcagno, Lombardo, Vialli, Branca, Dossena (Mignani) all. Pezzotti d.t. Boskov

arbitro: D’Elia di Salerno

Genoa – Atalanta 2-0

reti: Onorati, Skurahvy

Genoa: Braglia, Torrente, Branco, Eranio, Caricola, Signorini, Ruotolo, Bortolazzi, Aguilera, Skurahvy, Onorati (Ferroni, Fiorin) all. Bagnoli

Atalanta: Ferron, Contratto, Pasciullo, Porrini, Bigliardi, Progna, Bordin, Bonacina, Evair, Nicolini, Caniggia (Perrone) all. Frosio

arbitro: Guidi di Bologna

DICIASSETTESIMA GIORNATA Sampdoria punti 20, Genoa punti 19

Sampdoria – Lazio 1-1

reti: Vialli, Ruben Sosa

Sampdoria: Nuciari, Lanna, Bonetti, Pari, Vierchwod, Katanec, Mickailicenko, Lombardo, Vialli, Mancini, Dossena (Invernizzi, Branca) all. Pezzotti d.t. Boskov

Lazio: Fiori, Bergodi, Sergio, Pin, Gregucci, Soldà, Madonna, Sclosa, Riedle, Domini, Ruben Sosa (Bacci) all. Zoff

arbitro: Beschin di Legnago

Juventus – Genoa 0-1

rete: Skuravhy

Juventus: Tacconi, Galia, Luppi, Corini, Julio Cesar, De Agostini, Haessler, Marocchi, Casiraghi, Roberto Baggio,Schillaci (Alessio, Di Caniio) all. Maifredi

Genoa: Braglia, Torrente, Branco, Eranio, Caricola, Signorini, Ferroni, Fiorin, Aguilera, Skuravhy, Onorati all. Bagnoli

arbitro: Ceccarini di Livorno

DICIOTTESIMA GIORNATA Sampdoria 24 punti, Genoa 20 punti

Cesena – Sampdoria 0-1

rete: Branca

Cesena: Ballotta, Calcaterra, Nobile, Piraccini, Barcella, Jozic, Turchetta, Ansaldi, Amarildo, Silas, Ciocci (Del Bianco, Zagati) all. Ceccarelli d.t. Lucchi

Sampdoria: Pagliuca, Mannini, Bonetti, Pari, Vierchwod, Katanec, Mikhalicenko, Invernizzi, Vialli, Branca, Dossena (Lanna) all. Pezzotti d.t. Boskov

arbitro: Pairetto di Torino

Genoa – Milan 1-1

reti: Massaro, Aguilera rigore

Genoa: Braglia, Torrente, Branco, Eranio, Caricola, Signorini, Ruotolo, Bortolazzi, Aguilera, Skuravhy, Onorati all. Bagnoli

Milan: Pazzagli, Tassotti, Costacurta, Carbone, Galli, Baresi, Donadoni, Rijkaard, Massaro, Gullit, Stroppa (Simone) all. Sacchi

arbitro: Pezzella di Frattamaggiore

DICIANNOVESIMA GIORNATA Sampdoria 26 punti, Genoa 20 punti

Sampdoria – Fiorentina 1-0

rete: Branca
Sampdoria: Pagliuca, Lanna, Katanec, Pari, Vierchwod, Pellegrini, Mikhailicenko, Lombardo, Branca, Mancini, Dossena (Bonetti, Calcagno) all. Pezzotti d.t. Boskov
Fiorentina: Mareggini, Fiondella, Dell’Oglio, Dunga, Faccenda, Malusci, Fuser, Salvatori, Borgonovo, Orlando, Buso ( Lacatus, Di Chiara) all. Amarildo d.t. Lazaroni
arbitro: Cornieti di Forlì
Roma – Genoa 3-1
reti: Di Mauro, Giannini, Aguilera, Voeller
Roma: Cervone, Tempestilli, Carboni, Berthold, Aldair, Nela, Salsano, Di Mauro, Voeller, Giannini, Rizzitelli (Piacentini, Gerolin) all.Bianchi
Genoa: Braglia, Torrente, Branco, Eranio, Caricola, Collovati, Ruotolo, Bortolazzi, Aguilera, Skuravhy, Onorati
arbitro: Luci di Firenze
VENTESIMA GIORNATA Sampdoria 28 punti Genoa 22 punti
Bologna – Sampdoria 0-3
reti: Katanec, Vialli, Mikhalicenko
Bologna: Cusin, Biondo, Di Già, Tricella, Negro, Villa, Mariani, Verga, Waas, Notaristefano, Schenardi (Turkylmaz) all. Radice
Sampdoria: Pagliuca, Mannini, Katanec, Pari, Vierchwod, Lanna, Mikhailicenko, Lombardo, Vialli, Mancini, Dossena (Invernizzi, Branca) all. Pezzotti d.t. Boskov
arbitro: Lanese di Messina
Genoa – Pisa 4-2
reti: Simeone, Skuravhy, Branco, Padovano, Eranio, Ruotolo
Genoa: Braglia, Torrente, Branco, Eranio, Caricola, Signorini, Ruotolo, Bortolazzi, Aguilera, Skuravhy, Onorati (Fiorin, Pacione) all. Bagnoli
Pisa: Simoni, Bosco, Lucarelli, Pullo, Calori, Chamot, Neri, Simeone, Padovano, Dolcetti, Larsen all. Giannini d.t. Lucescu
arbitro: Boemo di Cervignano
VENTUNESIMA GIORNATA Sampdoria 30 punti, Genoa 24 punti
Sampdoria – Juventus 1-0
rete: Vialli rigore
Sampdoria: Pagliuca, Mannini, Invernizzi, Pari, Vierchwod, Lanna, Mikhalicenko, Lombardo, Vialli, Mancini, Dossena (Bonetti) all. Pezzotti d.t. Boskov
Juventus: Tacconi, Galia, Luppi, Julio Cesar, Fortunato, De Agostini, Haessler, Marocchi, Casiraghi, Roberto Baggio, Schillaci (Corini, Di Canio) all. Maifredi
arbitro: Amendolia di Messina
Lecce – Genoa 0-3
reti: Eranio, Skuravhy (2)
Lecce: Zunico, Garzya, Carannante, Mazinho, Ingrosso, Amodio, Alejnikov, Conte, Virdis, Morello, Moriero (Monaco, D’Onofrio) all. Boniek
Genoa: Braglia, Torrente, Branco, Eranio, Collovati, Signorini, Fiorin, Bortolazzi,Pacione, Skuravhy, Onorati (Ferroni, Ruotolo) all. Bagnoli
arbitro: Trentalange di Torino
VENTIDUESIMA GIORNATA Sampdoria 32 punti Genoa 24 punti
Sampdoria – Parma 1-0
rete: Mancini
Sampdoria: Pagliuca, Mannini, Katanec, Pari, Vierchwod, Lanna, Mikhalicenko, Lombardo, Vialli, Mancini, Dossena (Bonetti, Cerezo) all. Pezzotti d.t. Boskov
Parma: Taffarel, Donati, Gambaro, Minotti, Apolloni, Grun, Melli, Catanese, Osio, Cuoghi, Brolin (Monza, Sorce) all. Scala
arbitro: Magni di Bergamo
Napoli – Genoa 1-0
rete. Zola
Napoli: Galli, Ferrara, Corradini, Alemao, Crippa, Renica, Venturin, De Napoli, Careca, Maradona, Zola (Rizzardi) all. Bigon
Genoa: Braglia, Torrente, Branco, Eranio, Caricola, Collovati, Rutolo, Bortolazzi, Aguilera, Skuravhy, Onorati all. Bagnoli
arbitro: Pairetto di Torino
VENTITREESIMA GIORNATA Sampdoria 33 punti, Genoa 26 punti
Atalanta – Sampdoria 1-1
reti: Katanec, Caniggia
Atalanta: Ferron, Porrini, Pasciullo, Bonacina, Bigliardi, Progna, Perrone, Bordin, Evair, Nicolini, Caniggia (Monti, Catelli) all. Giorgi
Sampdoria: Pagliuca, Mannini, Katanec, Pari, Vierchwod, Lanna, Invernizzi, Lombardo, Vialli, Mancini, Dossena (Mikhailicenko) all. Pezzotti d.t. Boskov
arbitro: Baldas di Trieste
Genoa – Bari 3-1
reti: Aguilera rigore, Skuravhy, Branco, Maiellaro
Genoa: Braglia, Torrente, Branco, Fiorin, Caricola, Collovati, Rutolo, Bortolazzi, Aguilera, Skuravhy, Onorati (Ferroni, Signorelli) all. Bagnoli
Bari: Biato, Loseto, Carrera, Terracenere, Maccoppi, Brambati, Gerson, Cucchi, Raducioiu, Maiellaro, Soda (Joao Paulo) all. Salvemini
arbitro: Ceccarini di Livorno
VENTIQUATTRESIMA GIORNATA Sampdoria 35 punti, Genoa 28 punti
Sampdoria -MIlan 2-0
reti: Vialli, Mancini
Sampdoria: Pagliuca, Mannini, Katanec, Pari, Vierchwod, Lanna, Lombardo, Invernizzi, Vialli, Mancini, Dossena (Branca) all. Pezzotti d.t. Boskov
Milan: Pazzagli, Tassotti, Maldini, Stroppa, Costacurta, Baresi, Donadoni, Rijkaard, Van Basten, Gullit, Evani (Massaro, Simone) all. Sacchi
arbitro: D’Elia di Salerno
Bologna – Genoa 0-3
reti. Aguilera (3, 1 rigore)
Bologna: Cusin, Biondo, Di Già, Verga, Negro, Villa, Schenardi, Galvani, Turkylmaz, Notaristefano, Waas (Lorenzo) all. Radice
Genoa: Braglia, Torrente, Branco, Eranio, Caricola, Signorini, Ruotolo, Bortolazzi, Aguilera, Skuravhy, Onorati (Collovati, Ferroni) all. Bagnoli
arbitro: Merlino di Torre del Greco
VENTICINQUESIMA GIORNATA Sampdoria 37 punti, Genoa 30 punti
Pisa – Sampdoria 0-3
reti: Mannini, Vialli, Mancini
Pisa: Lazzarini, Chamot, Lucarelli, Argentesi, Pullo, Bosco, Neri, Simeone, Padovano, Dolcetti, Larsen (Dianda) all. Giannini
Sampdoria: Pagliuca, Mannini, Bonetti, Pari, Lanna, Invernizzi, Lombardo, Cerezo, Vialli, Mancini, Dossena (Mikhailicenko, Branca) all. Pezzotti d.t. Boskov
arbitro: Beschin di Legnago
Genoa – Fiorentina 3-2
reti: Fuser, Aguilera, Skuravhy (2), Dunga
Genoa: Piotti, Torrente, Branco, Eranio, Caricola, Signorini, Fiorin, Ruotolo, Aguilera, Skurahvy, Onorati (Ferroni) all. Bagnoli
Fiorentina: Mareggini, Fiondella, Di Chiara, Dunga, Faccenda, Pioli, Fuser, Salvatori, Borgonovo, Orlando, Nappi (Buso) all. Amarildo d.t. Lazaroni
arbitro: Pairetto di Torino
VENTISEIESIMA GIORNATA Sampdoria 39, Genoa 30
Sampdoria – Napoli 4-1 ultima partita e ultimo goal di Maradona in Serie A
reti: Cerezo, Vialli (2), Maradona rigore, Lombardo
Sampdoria: Pagliuca, Mannini, Invernizzi, Pari, Vierchwod, Lanna, Lombardo, Cerezo, Vialli, Mancini, Dossena (Bonetti, Mikhailicenko) all. Pezzotti d.t. Boskov
Napoli: Galli, Corradini, Rizzardi, Crippa, Francini, Renica, Venturin, Mauro, Careca, Maradona, Zola all. Bigon
arbitro: Trentalange di Torino
Torino – Genoa 5-2
reti: Skoro (2), Dino Baggio, Aguilera (2), autorete Caricola, Bresciani
Torino: Marchegiani, Bruno, Policano, Dino Baggio, Benedetti, Cravero, Lentini, Sordo, Bresciani, Romano, Skoro (Annoni, Carillo) all. Mondonico
Genoa: Piotti, Torrente, Branco, Eranio, Caricola, Signorini, Ruotolo, Bortolazzi, Aguilera, Skurahvy, Onorati all. Bagnoli
arbitro: Baldas di Trieste
VENTISETTESIMA GIORNATA Sampdoria punti 40, Genoa punti 31
Genoa – Sampdoria 0-0
Genoa: Braglia, Torrente, Branco, Eranio, Caricola, Signorini, Ruotolo, Bertolazzi, Aguilera, Skhuravy, Onorati (Ferroni, Fiorin) all. Bagnoli
Sampdoria: Pagliuca, Mannini, Invernizzi, Pari, Vierchwod, Lanna, Lombardo, Cerezo, Vialli, Branca, Dossena (Mikhailicenko, Mancini) all. Pezzotti d.t. Boskov
arbiitro: Lanese di Messina
VENTOTTESIMA GIORNATA Sampdoria punti 41, Genoa punti 31
Sampdoria – Cagliari 2-2
reti: Vialli, Mancini, Fonseca (2)
Sampdoria: Pagliuca, Mannini, Bonetti, Pari, Vierchwod, Lanna, Lombardo, Invernizzi, Vialli, Mancini, Dossena all. Pezzotti d.t. Boskov
Cagliari: Ielpo, Cornacchia, Nardini, Valentini, Herrera, Firicano, Cappioli, Pulga, Francescoli, Matteoli, Fonseca (Mobili, Coppola) all. Ranieri
arbitro: Nicchi di Arezzo
Parma – Genoa 2-1
reti: Melli, Ferroni, Sorce
Parma: Taffarel, Monza, Gambaro, Minotti, Apolloni, Grun, Melli, Zoratto, Osio, Catanese, Brolin (De Marco, Sorce) all. Scala
Genoa: Braglia, Torrente, Ferroni, Eranio, Caricola, Signorini, Ruotolo, Bortolazzi, Aguilera, Skuravhy, Fiorin (Pacione) all. Bagnoli
arbitro: Trentalange di Torino
VENTINOVESIMA GIORNATA Sampdoria 43 punti, Genoa 33 punti
Roma – Sampdoria 0-1
rete. Vierchwod
Roma: Cervone, Pellegrini III, Carboni, Berthold, Aldair, Nela, Gerolin, Di Mauro, Voeller, Giannini, Rizzitelli (Comi, Salsano) all. Bianchi
Sampdoria: Pagliuca, Mannini, Katanec, Pari, Vierchwod, Lanna, Lombardo, Invernizzi, Vialli, Mancini, Dossena (Bonetti, Branca) all. Pezzotti d.t. Boskov
arbitro: Amendolia di Messina
Genoa – Lazio 3-1
reti: Skuravhy (2), Bortolazzi, Madonna
Genoa: Braglia, Torrente, Ferroni, Caricola, Signorini, Eranio, Ruotolo, Bortolazzi, Aguilera, Skhuravy, Onorati (Fiorin, Pacione) all. Bagnoli
Lazio: Fiori, Lampugnani, Sergio, Pin, Vertova, Bergodi, Madonna, Marchegiani, Riedle, Troglio, Ruben Sosa (Domini) all. Zoff
arbitro: Boemo di Cervignano
TRENTESIMA GIORNATA Sampdoria 45 punti, Genoa 34 punti
Sampdoria – Bari 3.-2
reti: Vialli rigore, Vierchwod, Loseto, Mancini, Cucchi
Sampdoria: Pagliuca, Mannini, Bonetti, Pari, Vierchwod, Lanna, Lombardo, Invernizzi, Vialli, Mancini, Dossena (Branca) all. Pezzotti d.t. Boskov
Bari: Alberga, Loseto, Carrera, Terracenere, Brambati, Gerson, Parente, Cucchi, Soda, Maiellaro, Joao Paulo all. Salvemini
arbitro: Luci di Firenze
Cesena – Genoa 1-1
reti: Silas, Aguilera
Cesena: Fontana, Cuttone, Nobile, Piraccini, Barcella, Jozic, Turchetta, Leoni, Amarildo, Silas, Ciocci (Ansaldi) all. Ceccarini d.t. Lucchi
Genoa: Braglia, Torrente, Ferroni, Eranio, Caricola, Signorini, Ruotolo, Bortolazzi, Aguilera, Skurahvy, Onorati (Fiorin) all. Bagnoli
arbitro: Pezzella di Frattamaggiore
TRENTUNESIMA GIORNATA Sampdoria 47 punti, Genoa 35 punti
Inter – Sampdoria 0-2
reti: Dossena, Vialli
Inter: Zenga, Bergomi, Brehme, Stringara, Ferri, Paganini, Bianchi, Berti, Klinsmann, Matthaus, Serena (pizzI) all. Trapattoni
Sampdoria: Pagliuca, Mannini, Invernizzi, Pari, Vierchwod, Pellegrini, Lombardo, Cerezo, Vialli, Mancini, Dossena (Lanna, Bonetti) all. Pezzotti d,t.Boskov
arbitro: D’Elia di Salerno
Genoa – Cagliari 2-2
reti: Cornacchia, Torrente, Skurahvy, Francescoli
Genoa: Braglia, Torrente, Branco, Eranio, Caricola, Signorini, Ruotolo, Bortolazzi, Aguilera, Skurahvy, Onorati (Fiorin, Pacione) all. Bagnoli
Cagliari: Ielpo, Festa, Nardini, Herrera, Cornacchia, Firicano, Cappioli, Pulga, Francescoli, Matteoli, Fonseca (Valentini, Coppola) all. Ranieri
arbitro: Amendolia di Messina
TRENTADUESIMA GIORNATA Sampdoria 48 punti, Genoa 37 punti
Torino – Sampdoria 1-1
reti: Invernizzi, Bresciani rigore
Torino: Marchegiani, Bruno, Policano, Fusi, Benedetti, Cravero, Sordo, Romano, Bresciani, Martin Vazquez, Lentini (Annoni, Dino Baggio) all. Mondonico
Sampdoria: Pagliuca, Mannini, Invernizzi, Pari, Vierchwod, Pellegrini, Lombardo, Cerezo, Vialli, Katanec, Dossena (Lanna, Branca) all. Pezzotti, d.t. Boskov
arbitro: Pezzella di Frattamaggiore
Genoa – Inter 3-0
reti: Aguilera rigore, Skurahvy, Ruotolo
Genoa: Braglia, Torrente, Branco, Eranio, Caricola, Signorini, Ruotolo, Bortolazzi, Aguilera, Skuravhy, Onorati (Fiorin) all. Bagnoli
Inter: Zenga, Paganin, Baresi, Mandorlini, Ferri, Battistini, Bianchi, Berti, Klinsmann, Matthaus, Serena (Stringara, Iorio) all. Trapattoni
arbitro: Pairetto di Torino
TRENTATREESIMA GIORNATA Sampdoria 50 punti, Genoa 38 punti
Sampdoria – Lecce 3-0
reti: Cerezo, Mannini, Vialli
Sampdoria: Pagliuca, Mannini, Katanec, Pari, Vierchwod, Pellegrini, Lombardo, Cerezo, Vialli, Branca, Dossena (Invernizzi, Mikhalicenko) all. Pezzotti d.t. Boskov
Lecce: Zunino, Garzya, Carannante, Mazinho, Ferri, Amodio, Alejnikov, Conte, Pasculli, Benedetti, Moriero (Morello, Panero) all. Boniek
arbitro: Lanese di Messina
Atalanta – Genoa 0-0
Atalanta: Ferron, Contratto, Pasciullo, Bonacina, Porrini, Progna, De Patre, Bordin, Evair, Nicolini, Perrone (Maniero) all. Giorgi
Genoa: Braglia, Torrente, Branco, Eranio, Caricola, Signorini, Bortolazzi, Ruotolo, Aguilera, Skurahvy, Onorati (Ferroni, Fiorin) all. Bagnoli
TRENTAQUATTRESIMA GIORNATA Sampdoria 51 punti Genoa 40 punti
Lazio – Sampdoria 3-3
reti: Marchegiani (2), Riedle, Vierchwod, Mancini (2, 1 rigore)
Lazio: Fiori, Lampugnani, Sergio, Pin, Gregucci, Marchegiani, Bertoni, Bacci, Riedle, Sclosa, Saurini (Bergodi) all. Zoff
Sampdoria: Pagliuca, Lanna, Katanec, Bonetti, Vierchwod, Pellegrini, Lombardo, Cerezo, Vialli, Mancini, Dossena (Invernizzi, Pari) all. Pezzotti d.t. Boskov
arbitro: Chiesa di Milano
Genoa – Juventus 2-0
reti: Branco,. Skuravhy
Genoa: Braglia, Torrente, Branco, Eranio, Caricola, Signorini, Ruotolo, Bortolazzi, Aguilera, Skurahvy, Onorati all. Bagnoli
Juventus: Tacconi, Luppi, Napoli, Galia, Julio Cesar, De Agostini, Haessler, Marocchi, Schillaci, Roberto Baggio, Alessio (De Canio, Casiraghi) all. Maifredi
arbitro: Luci di Firenze.

ABBANDONARE IL GIRO IN MAGLIA ROSA: EVENEPOEL COME MERCKX E PANTANI

Remco Evenepoel deve dire addio al Giro d’Italia 2023 per un tampone positivo al Covid nel giorno in cui aveva volato nella crono Savignano sul Rubicone-Cesena, percorsa alla velocità di 50,724 km/h, con la pioggia.

Uno sfortunato passaggio d carriera, allora, che accomunerà Eddy Merckx e Remco Evenepoel. Entrambi, per motivi diversi, il primo per presunto doping, il secondo per Covid, hanno dovuto lasciare il Giro d’Italia in maglia rosa. Remco condivide la stessa sorte anche con Marco Pantani, l’ultimo leader costretto al ritiro. Sono due episodi, quelli di Merckx e Pantani, che hanno fatto davvero la storia del Giro e del ciclismo per la loro drammaticità e il loro impatto su questo sport.

Albisola, 2 giugno 1969. Quella fu una grande gionata per i giovani cronisti del “Secolo XIX”. Per la prima volta il Giro ha fatto tappa a Savona e il mattino dopo in Piazza Sisto IV è prevista la punzonatura. Si sparge la voce “Merckx positivo”. Di corsa ad Albisola, Hotel Excelsior piazza Vigo dove soggiornava la Faema e lì esplose il dramma, come ricorda Luciano Angelini che fu tra i testimoni di quel momento con Sergio Zavoli e Gian Paolo Ormezzano. Merckx, 23 anni allora come Evenepoel, è in rosa dopo la sedicesima tappa con 1’41” di vantaggio su Felice Gimondi e sembra avviato a una comoda vittoria, la seconda consecutiva al Giro. Ma il Cannibale risulta positivo sia al primo controllo antidoping, effettuato prima della partenza, che alle controanalisi, dopo la tappa., Sergio Zavoli lo interrogò così “Signor Merckx, lei ha sempre sostenuto di non essersi mai sottoposto a doping. Cosa può dirci ora che è stata riconfermata la sua positività anche alle controanalisi?”. Merckx piange e giura di non aver mai assunto nulla. La sostanza incriminata è uno stimolante, la Fencamfamina. La morte sul Ventoux di Tom Simpson, nel 1967, aveva improvvisamente acceso sul mondo dello sport una luce sinistra, quella del doping, e il Giro non poté fare a meno di mandare a casa il più forte. Quel giorno, nella Celle Ligure-Pavia, Gimondi rifiuterà di indossare la maglia rosa. Il Giro lo vincerà lui su Michelotto e Zilioli. Merckx imiterà Gimondi due anni più tardi al Tour, quando rifiuterà di indossare la maglia gialla persa da Luis Ocana dopo la drammatica caduta nella discesa del Col de Menté.

Esattamente trent’anni dopo, nel 1999, i fatti di Madonna di Campiglio. Marco Pantani domina il Giro fino a quel terribile 5 giugno, “uno dei giorni più tristi della storia del ciclismo”, come lo definirà Adriano De Zan in apertura di telecronaca. Il Pirata ha vinto a Pampeago e Madonna di Campiglio e si appresta a portare la maglia rosa fino all’Aprica: prima della penultima tappa ha un vantaggio di oltre 5 minuti su Savoldelli e di 6’12” su Gotti. A Pantani viene controllato il tasso di ematocrito nel sangue, un controllo “a tutela della salute”: 52%, oltre la soglia del 50. Squalifica immediata e tutto quello che ne seguirà. Savoldelli per rispetto, ma anche forse per motivi di ordine pubblico, vista la quantità di tifosi di Pantani sul Mortirolo, decide come Gimondi di non indossare la maglia rosa. Ma il Giro lo vincerà Ivan Gotti.

1957-58 PER LA JUVENTUS CON CHARLES E SIVORI LO SCUDETTO DELLA STELLA

Juventus 1957 – 58: Nicolè, Colombo, Mattrel, Ferrario, Garzena, Charles accosciati: Emoli, Stacchini, Boniperti, Sivori, Corradi

Giornata storica in casa bianconera il 4 maggio del 1958: la Juve mise in bacheca il decimo scudetto della sua storia, quello che permise di mettere sulle maglie la prima stella. Questa idea venne proprio al presidente, Umberto Agnelli, che decise di festeggiare il traguardo in questa maniera, poi adottata dalla Federazione e diventata un classico non solo nel mondo del calcio ma in quello di tutti gli sport di squadra.
Quel giorno, la Juve pareggiò 0-0 contro laFiorentina e ottenne la certezza aeitmetica di essere Campione d’Italia per la decima volta.
Il giovane presidente Umberto Agnelli, deciso a invertire la rotta dopo un biennio al di sotto della aspettative, che aveva visto i bianconeri lontani dai vertici financo a rischiare, pochi mesi prima, quella che sarebbe stata una clamorosa retrocessione, nell’estate del 1957 diede inizio a un radicale rinnovamento della squadra. L’opera di maquillage coinvolse sia la formazione titolare, ridisegnata in ben otto elementi, sia la guida tecnica: assieme allo slavo Ljubiša Broćić a sedere in panchina, arrivarono a rimpolpare la rosa il portiere Carlo Mattrel, il mediano Rino Ferrario (questi due, di ritorno al Comunale dopo aver già difeso in passato i colori bianconeri) e il diciassettenne attaccante Bruno Nicolè, che andarono ad affiancare i pochi sopravvissuti al repulisti come l’ala sinistra Gino Stacchini, il mediano Flavio Emoli, i terzini Corradi e Garzena, il centrocampista Montico.  Il cambiamento più importante riguardò tuttavia il reparto avanzato dove, dopo un decennio, un ormai trentenne Boniperti fece un passo indietro trasformandosi da bomber a “cervello” della Juventus, giostrando in campo d’ora in avanti  — per lui, Gianni Brera conierà, per la prima volta nella lingua italiana, l’appellativo di «centro-campista» (inizialmente scritto col trattino) — per divenire il rifinitore della nuova coppia-gol bianconera.

I nuovi arrivi della stagione: Charles, il tecnico Broćić e Mattrel, insieme al confermato Stacchini, durante un allenamento al Campo Combi.

 Per riportare la compagine ai vertici, il Dottore fece infatti giungere in Piemonte, entrambi pagati a peso d’oro due attaccanti stranieri ancora sconosciuti agli appassionati del bel paeseEl Cabezón Omar Sívori e il Gigante Buono John Charles Il primo, un giovane ventunenne italo-argentino prelevato dal River Plate, era un fantasista geniale  ma insofferente alla disciplina e perciò accompagnato al suo sbarco in Italia da varie perplessità. Il secondo, un ventiseienne gallese pescato nel Leeds Utd, era fisicamente e caratterialmente agli antipodi, ovvero un classico ariete d’area di rigore nonché dal possente fisico,ma non per questo abile anche lui palla al piede.

Sul campo, superato l’iniziale periodo di adattamento alla nuova realtà, la Juventus del tridente Boniperti-Charles-Sívori seppe presto far ricredere coloro che non la ritenevano capace d’impegnarsi nella lotta allo scudetto, riuscendo ad avere la meglio sulla rampante Fiorentina di Bernardini che aveva vinto lo scudetto nella stagione 1955-56 perdendo una sola partita all’ultima giornata (Genoa – Fiorentina 3-1).Per un buon tratto del campionato lottò per lo scudetto anche il Padova dei “poareti” impostato da Rocco sul “catenaccio” nobilitato dalla presenza di due fantastici attaccanti come Kurt Hamrin (di proprietà juventina, ma ceduto per via della regola riguardante l’utilizzo degli stranieri: non più di due per squadra) e Sergio Brighenti.

Questa la classifica finale del campionato:

Juventus 51, Fiorentina 43, Padova 42, Napoli 40, Roma 36, Bologna 34, Lanerossi Vicenza 33, Torino 33, Milan 32, Udinese 32, Inter 32, Sampdoria 30, Genoa 30, Alessandria 30, Lazio 30, Spal 28, Atalanta 28, Verona 26 (Atalanta declassata all’ultimo posto per illecito sportivo)

I TABELLINI DELLE PARTITE DELLA JUVENTUS
PRIMA GIORNATA
Juventus – Verona 3-2 (prima partita del Verona in Serie A nella storia del club gialloblu)
reti: Boniperti, Sivori, Charles, Maccaccaro, Bassetti
Juventus: Mattrel, Corradi, Garzena, Emoli, Ferrario, Colombo, Boniperti, Nicolè, Charles, Sivori, Stivanello all. Brocic
Verona: Ghizzardi, Basiliani, Cuttica, Tesconi, Rosetta, Larini, Bagnoli, Stefanini, Maccacaro, Gundersen, Bassetti all. Piccioli
arbitro: Guarnaschelli di Pavia
SECONDA GIORNATA
Udinese – Juventus 0-1
rete: Charles
Udinese: Cudicini, Cardarelli, Valenti, Piquè, De Giovanni, Sassi, Pentrelli, Pantaleoni, Bettini, Lindskog, Fontanesi all. Bigogno
Juventus: Mattrel, Corradi, Garzena, Emoli, Ferrario, Colombo, Boniperti, Nicolè, Charles, Sivori, Stivanello all. Brocic
arbitro: Jonni di Macerata
TERZA GIORNATA
Juventus – Genoa 3-2
reti: Corso, Becattini, Boniperti, Sivori, Charles
Juventus: Mattrel, Corradi, Garzena, Emoli, Ferrario, Colombo, Boniperti, Nicolè, Charles, Sivori, Stivanello all. Brocic
Genoa: Franci, Becattini, Monardi, Viciani, Carlini, Delfino, Abbadie, Dalmonte, Corso, Leoni, Frignani all. Magli
arbitro: Menchini di Udine
QUARTA GIORNATA
Spal – Juventus 0-1
rete: Montico rigore
Spal: Bertocchi, Delfrati, Costantini, Villa, Ferraro, Dalpos, Vitali, Sandell, Rozzoni, Broccini, Prenna all. Tabanelli
Juventus: Mattrel, Corradi, Garzena, Emoli, Ferrario, Montico, Boniperti, Nicolè, Charles, Sivori, Stivanello all. Brocic
arbitro: Rigato di Mestre
QUINTA GIORNATA
Juventus – Padova 2-1
reti: Boniperti, Stivanello, Moro rigore
Juventus: Mattrel, Corradi, Garzena, Emoli, Ferrario, Colombo, Boniperti, Nicolè, Charles, Sivori, Stivanello all. Brocic
Padova: Pin, Blason, Scagnellato, Mari, Azzini, Moro, Hamrin, Pison, Rosa, Chiumento, Bona all. Rocco
arbitro: Marchetti di Milano
SESTA GIORNATA
Torino – Juventus 0-1
rete: Charles
Torino: Rigamonti, Grava, Brancaleoni, Bonifaci, Ganzer, Fogli, Armano, Arce, Ricagni, Bacci, Bertoloni all. Marjanovic
Juventus: Mattrel, Corradi, Garzena, Emoli, Ferrario, Colombo, Boniperti, Nicolè, Charles, Montico, Stivanello all. Brocic
arbitro: Jonni di Macerata
SETTIMA GIORNATA
Milan – Juventus 1-1
reti: Sivori, Bean
Milan: Soldan, Maldini, Zagatti, Fontana, Zannier, Bergamaschi, Mariani, Grillo, Bean, Schiaffino, Cucchiaroni all. Viani
Juventus: Mattrel, Corradi, Garzena, Emoli, Ferrario, Colombo, Boniperti, Nicolè, Charles, Sivori, Stivanello all. Brocic
arbitro: Lequesne (Francia)
OTTAVA GIORNATA
Juventus – Inter 3-1
reti: Lorenzi, Charles (2), Sivori
Juventus: Mattrel, Corradi, Garzena, Turchi, Ferrario, Colombo, Boniperti, Montico, Charles, Sivori, Stivanello all. Brocic
Inter: Matteucci, Fongaro, Vincenzi, Invernizzi, Bernardin, Venturi, Bicicli, Tinazzi, Angelillo, Lorenzi, Skoglund all. Carverù
arbitro: Lo Bello di Siracusa
NONA GIORNATA
Lanerossi Vicenza – Juventus 2-1
reti: Campana, Marchi, Sivori
Lanerossi Vicenza: Luison, Giaroli, Capucci, David, Lancioni, Dell’Innocenti, Fusato, Antoniotti, Marchi, Campana, Aronsson all. Varglien
Juventus: Mattrel, Corradi, Garzena, Turchi, Ferrario, Colombo, Boniperti, Montico, Charles, Sivori, Stacchini all. Brocic
arbitro: Righi di Milano
DECIMA GIORNATA
Juventus – Lazio 3-1
Sivori, Stacchini, autorete Corradi, Charles
Juventus: Mattrel, Corradi, Garzena, Emoli, Ferrario, Colombo, Boniperti, Nicolè, Charles, Sivori, Stacchini all. Brocic
Lazio: Lovati, Molino, Lo Buono, Carradori, Pinardi, Fuin, Muccinelli, Pozzan, Tozzi, Burini, Selmonsson all. Ciric
arbitro: Campanati di Milano
UNDICESIMA GIORNATA
Bologna – Juventus 3-4
reti: Nicolè, Pascutti, Charles, Stacchini, Bodi rigore, autorete Corradi, Boniperti
Bologna: Santarelli, Rota, Capra, Bodi, Mialich, Randon, Cervellati, Maschio, Pivatelli, Vukas, Pascutti all. Bencic
Juventus: Mattrel, Corradi, Garzena, Emoli, Ferrario, Colombo, Boniperti, Nicolè, Charles, Sivori, Stacchini all. Brocic
arbitro: Moriconi di Roma
DODICESIMA GIORNATA
Juventus – Napoli 1-3
reti: Vinicio, Charles, Novelli, Di Giacomo
Juventus: Mattrel, Corradi, Garzena, Emoli, Ferrario, Colombo, Boniperti, Nicolè, Charles, Sivori, Stacchini all. Brocic
Napoli: Bugatti, Comaschi, Del Bene, Greco, Franchini, Morin, Novelli, Di Giacomo, Vinicio, Posio, Gasparini all. Amadei
arbitro: Orlandini di Roma
TREDICESIMA GIORNATA
Juventus – Atalanta 3-0
reti: Charles (3)
Juventus: Mattrel, Corradi, Garzena, Emoli, Montico, Colombo, Boniperti, Nicolè, Charles, Sivori, Stivanello all. Brocic
Atalanta: Boccardi, Cardoni, Roncoli,Angeleri, Vittoni, Janich, Raul Conti, Annovazzi, Bonistalli, Ronzon, Longoni all.Rigotti
arbitro: De Marchi di Pordenone
QUATTORDICESIMA GIORNATA
Fiorentina – Juventus 2-1
reti: Montuori, Virgili, Charles
Fiorentina: Giuliano Sarti, Robotti, Cervato, Chiappella, Orzan, Segato, Julinho, Gratton, Virgili, Montuori, Lojacono all. Bernardini
Juventus: Mattrel, Corradi, Garzena, Emoli, Ferrario, Colombo, Boniperti, Nicolè, Charles, Sivori, Stivanello all. Brocic
arbitro: Lo Bello di Siracusa
QUINDICESIMA GIORNATA
Juventus .- Sampdoria 4-1
reti: Corradi, Charles (3), Ocwirk
Juventus: Mattrel, Corradi, Garzena, Emoli, Ferrario, Colombo, Boniperti, Nicolè, Charles, Sivori, Stacchini all. Brocic
Sampdoria: Bardelli, Farina, Benito Sarti, Marocchi, Bernasconi, Martini, Conti, Ocwirk, Firmani, Tortul, Mora all. Baloncieri
arbitro: Grillo di Napoli
SEDICESIMA GIORNATA
Alessandria -Juventus 1-2
reti: Castaldo, Sivori, autorete Pedroni
Alessandria: Nobili, Marcellini, Giacomazzi, Snidero, Pedroni, Traverso, Castaldo, Manenti, Vitali, Tagnin, Savioni all. Pedroni
Juventus: Mattrel, Corradi, Garzena, Emoli, Ferrario, Colombo, Boniperti, Nicolè, Charles, Sivori, Stacchini all. Brocic
arbitro: Grill (Austria)
DICIASSETTESIMA GIORNATA
Roma – Juventus 4-1
reti: Griffith rigore, ;Lojodice (2), Da Costa, Boniperti
Roma: Panetti, Griffith, Losi, Menegotti, Stucchi, Magli, Ghiggia, Guarnacci, Secchi, Da Costa, Lojodice
Juventus: Mattrel, Corradi, Garzena, Emoli, Ferrario, Colombo, Boniperti, Nicolè, Charles, Sivori, Stacchini all. Brocic
arbitro: Campanati di Milano
DICIOTTESIMA GIORNATA
Verona – Juventus 2-3
reti: Ghiandi, autorete Garzena, Sivori, Charles, Corradi
Verona: Servidati, Basiliani, Cuttica, Tesconi, Larini, Stefanini, Bagnoli, Del Vecchio, Maccacaro, Ghiandi, Bassetti all. Piccioli
Juventus: Mattrel, Corradi, Garzena, Emoli, Ferrario, Colombo, Boniperti, Patrucco, Charles, Sivori, Stacchini all. Brocic
arbitro: Jonni di Macerata
DICIANNOVESIMA GIORNATA
Juventus – Udinese 2-0
reti: Sivori, Stacchini
Juventus: Mattrel, Corradi, Garzena, Emoli, Ferrario, Colombo, Boniperti, Patrucco, Charles, Sivori, Stivanello all. Brocic
Udinese: Romano,De Giovanni, Valenti, Sassi, Cardarelli, Sentimenti V, Pentrelli, Pantaleoni, Bettini, Manente, Fontanesi all. Bigogno
Juventus: Mattrel, Corradi, Garzena, Emoli, Ferrario, Colombo, Boniperti, Patrucco, Charles, Sivori, Stacchini all. Brocic
arbitro: Perego di Milano
VENTESIMA GIORNATA
Genoa – Juventus 1-3
reti: Emoli, Colombo, Leoni, Sivori
Genoa: Franci, Becattini, Monardi, Viciani, Bruno, Delfino, Dalmonte, Abbadie, Corso, Leoni, Frignani all. Frossi
Juventus: Mattrel, Corradi, Garzena, Emoli, Ferrario, Colombo, Boniperti, Turchi, Charles, Sivori, Stacchini all. Brocic
arbitro: Jonni di Macerata
VENTUNESIMA GIORNATA
Juventus – Spal 3-1
reti: Broccini, Boniperti, Colombo, Charles
Juventus: Mattrel, Corradi, Garzena, Emoli, Ferrario, Colombo, Boniperti, Montico, Charles, Sivori, Stacchini all. Brocic
Spal: Bertocchi, Delfrati, Lucchi, Zaglio, Costantini, Dal Pos, Vitali, Broccini, Rozzoni, Sorio, Santin all. Tabanelli
arbitro: Annoscia di Bari
VENTIDUESIMA GIORNATA
Padova – Juventus 1-1: è questa la partita della famosa intervista a Nereo Rocco al termine della quale il giornalista concluse augurando “Vinca il migliore” e il Paron rispose “speremo de no”.
reti: Rosa, Stacchini
Padova: Pin, Blason, Scagnellato, Pison, Azzini, Moro, Hamrin, Rosa, Brighenti, Mari, Boscolo all. Rocco
Juventus: Mattrel, Corradi, Garzena, Emoli, Ferrario, Colombo, Boniperti, Nicolè, Charles, Turchi, Stacchini all. Brocic
arbitro: Orlandini di Roma
VENTITREESIMA GIORNATA
Juventus – Torino 4-1
Charles (2), Sivori (2) con un rigore sbagliato da Boniperti, Ricagni
Juventus: Mattrel, Corradi, Garzena, Emoli, Ferrario, Colombo, Boniperti, Nicolè, Charles, Sivori, Stacchini all. Brocic
Torino: Rigamonti, Grava, Brancaleoni, Bearzot, Ganzer, Fogli, Armano, Race, Ricagni, Bertoloni, Tacchi all.Marjanovic
arbitro: Lo Bello di Siracusa
VENTIQUATTRESIMA GIORNATA
Juventus – Milan 1-0
rete: Charles rigore
Juventus: Mattrel, Corradi, Garzena, Emoli, Ferrario, Colombo, Boniperti, Nicolè, Charles, Sivori, Stacchini all. Brocic
Milan: Alfieri, Maldini, Zagatti, Radice, Bergamaschi, Beraldo, Mariani, Galli, Grillo, Fontana, Cucchiaroni all. Viani
arbitro: Moriconi di Roma
VENTINCINQUESIMA GIORNATA
Inter – Juventus 2-2
reti: Lorenzi, Vincenzi rigore, Charles, Sivori
Inter: Ghezzi, Fongaro, Vincenzi, Venturi, Tagliavini, Invernizzi, Bicicli, Lorenzi, Angelillo, Masiero, Skoglund all. Carver
Juventus: Mattrel, Corradi, Garzena, Emoli, Ferrario, Colombo, Boniperti, Nicolè, Charles, Sivori, Stacchini all. Brocic
arbitro: Marchese di Napoli
VENTISEIESIMA GIORNATA
Juventus – Lanerossi Vicenza 5-2
reti: Sivori (4), Charles, Campana, Aronsson
Juventus: Mattrel, Corradi, Garzena, Emoli, Ferrario, Colombo, Boniperti, Nicolè, Charles, Sivori, Stacchini all. Brocic
Lanerossi Vicenza: Battara, Giaroli, Savoini, David, Lancioni, Dell’Innocenti, Antoniotti, Aronsson, Marchi, Campana, Agnoletto all. Lerici
arbitro: Guarnaschelli di Pavia
VENTISETTESIMA GIORNATA
Lazio – Juventus 1-4
reti: Sivori (2), Charles (2), Selmonsson
Lazio: Lovati, Molino, Eufemi, Pinardi, Moltrasio, Vivolo, Lo Buono, Burini, Tozzi, Pozzan, Selmonsson all. Monza
Juventus: Mattrel, Corradi, Garzena, Emoli, Montico,Boldi, Boniperti, Nicolè, Charles, Sivori, Stivanello all. Brocic
arbitro: Rigato di Mestre
VENTOTTESIMA GIORNATA
Juventus – Bologna 4-1
reti: Bodi, Sivori, Charles, Boniperti, Stacchini
Juventus: Mattrel, Corradi, Garzena, Emoli, Montico, Boldi, Boniperti, Stacchini, Charles, Sivori, Stivanello all. Brocic
Bologna: Santarelli, Rota, Pavinato, Bodi, Mialich, Pilmark, Pascutti, Maschio, Pivatelli, Randon, Bonafin all. Sarosi
arbitro: Perego di Milano
VENTINOVESIMA GIORNATA
Napoli – Juventus 4-3
reti: Vinicio(2), Brugola, Bertucco, autorete Greco, Stacchini, Montico
Napoli: Bugatti,Posio, Greco, Morin, Franchini, Beltrandi, Di Giacomo, Bertucco, Vinicio, Pesaola, Brugola all. Amadei
Juventus: Mattrel, Corradi, Garzena, Emoli,Montico,Boldi Boniperti, Stacchini, Charles, Sivori, Stivanello all. Brocic
arbitro: Lo Bello di Siracusa
TRENTESIMA GIORNATA
Atalanta – Juventus 0-0
Atalanta: Galbiati, Angeleri, Roncoli, Janich, Gustavsson, Marchesi, Perani, Ronzon, Zavaglio, Raul Conti, Longoni all. Adamek
Juventus: Mattrel, Corradi, Garzena, Emoli, Montico, Colombo, Boniperti, Stacchini, Charles, Sivori, Stivanello all. Brocic
arbitro: Rigato di Mestre
TRENTUNESIMA GIORNATA
Juventus – Fiorentina 0-0
Juventus: Mattrel, Corradi, Garzena, Emoli, Montico, Colombo, Boniperti, Stacchini, Charles, Sivori, Stivanello all. Brocic
Fiorentina: Giuliano Sarti, Magnini, Robotti, Chiappella, Cervato, Segato, Julinho,Gratton, Montuori, Lojacono, Bizzarri all. Bernardini
arbitro: Orlandini di Roma
TRENTADUESIMA GIORNATA
Sampdoria – Juventus 3-2
reti: Sivori (2), Firmani, Bolzoni, Recagno
Sampdoria: Bardelli, Agostinelli, Benito Sarti, Ocwirk, Bernasconi, Vicini, Bolzoni, Tortul, Firmani, Recagno, Farina all. Baloncieri
Juventus: Mattrel, Boldi, Garzena, Corradi, Montico, Colombo, Stacchini, Boniperti, Charles, Sivori, Stivanello all. Brocic
arbitro: Steiner (Austria)
TRENTATREESIMA GIORNATA
Juventus – Alessandria 2-1
reti: Montico, Ferrario, Savioni
Juventus: Viola, Corradi, Garzena, Emoli, Ferrario, Montico, Boniperti, Stacchini, Charles, Sivori, Stivanello all. Brocic
Alessandria: Stefani, Nardi, Boniardi, Pistorello, Giacomazzi, Traverso, Castaldo, Vitali, Vonlanthen, Tagnin, Savioni all. Pedroni
arbitro: Bartolomei di Roma
TRENTAQUATTRESIMA GIORNATA
Juventus – Roma 3-0
reti. Sivori, Boniperti, Charles rigore
Juventus: Mattrel, Corradi, Garzena, Emoli, Ferrario, Montico, Boniperti, Nicolè, Charles, Sivori, Stivanello all. Brocic
Roma: Panetti, Losi, Corsini, Menegotti, Stucchi, Magli, Ghiggia, Pestrin, Secchi, Da Costa, Lojodice all. Nordhal
arbitro: Grignani di Milan