Riportiamo questo articolo tratto da “Savona Sport” che impressiona per superficialità storica.
Ecco di seguito:
” E’ stato davvero raro assistere a incontri disputati di domenica mattina nell’arco del ponente ligure.
Tranne qualche eccezione dovuta a necessità estreme sulla disponibilità dei campi, o qualche anticipo del Savona alle 11:30 ai tempi della Serie C, la “levataccia” mattutina è particolarmente sconosciuta nel comprensorio savonese.
Per le squadre che militeranno nel girone B di Prima Categoria, ciò però sarà una costante, soprattutto quando il calendario proporrà le trasferte nel genovesato.
Il primo test spetterà alla Letimbro, in casa della Sampierdarenese, mentre le sveglie non saranno fissate in casa Savona, dopo la ratifica dell’anticipo a sabato sera, ore 20:30, in casa del Città di Cogoleto.
Una sfida nuova per club e giocatori, pronti ad avere le domeniche pomeriggio libere, ma qualche sabato sera particolarmente limitato a livello di libertà di orari”
Bisognerebbe ricordare che per molti anni le partite al mattino nel savonese, e in particolare in città, erano quasi una regola per i campionati di Promozione e Prima Divisione (poi trasformata in Seconda Categoria).
Ci piace così ricordare, quando ogni domenica, per tutto il periodo della disputa dei diversi campionati, tra gli anni ’50 e ’60 sui diversi campi (Corso Ricci, Valletta, Traversine poi Bacigalupo e CSI) si disputavano quattro partite: alle 8,45, alle 10,30, alle 13,30 e, infine, il match-clou alle 15. Non c’erano i fari e quindi niente “notturne” o d’inverno partite nel tardo pomeriggio, non si poteva giocare al sabato pomeriggio perché buona parte dei giocatori erano impegnati al lavoro e sarebbe stato comunque impossibile per le squadre in trasferta, dalla Riviera o dalla Valbormida, arrivare per giocare la partita.
Per un certo periodo addirittura di terreni agibili per le gare di campionato ne esisteva soltanto uno: quello di Corso Ricci, utilizzato dal Savona, dalla Veloce e dalla Libertà e Lavoro. Ricordiamo che per un certo periodo la Veloce, in IV Serie, sopravanzò nelle gerarchie il Savona relegato in Promozione, campionato cui apparteneva anche la Libertà e Lavoro fusa allo Speranza. Un sorpasso, quello della Veloce sul Savona, storico rivale dell’epoca (c’è un 4-0 per i “granata” rimasto negli annali) che adesso si ripete (assieme al Legino) rispetto alla Pro Savona.
Sul terreno del vecchio campo situato in fondo a Corso Ricci si giocavano quindi una partita di campionato juniores poi la Libertà e Lavoro prima squadra, un’altra partita giovanile e successivamente alle quindici la prima squadra alternativamente della Veloce o del Savona.
Giocata alle 13,30
Finale della Coppa Chittolina
Vado-Savona 1-0
Rete: Gaglione al 27′ del primo tempo.
Arbitro: Ruffinengo.
L’articolo rileva che il terzino rossoblu Peluffo al 38′ stende Ongaro lanciato a rete, al tiro va Sala ma colpisce il palo; Ongaro, infortunato, resta negli spogliatoi e il Savona rimane in dieci. Scrive il cronista di allora: “Il Vado si è dimostrato all’altezza della situazione, ma anche il Savona si è fatto ammirare per le sue bellissime trame. L’undici biancoblu non ha avuto dalla sua parte la fortuna: un pareggio avrebbe meglio rispecchiato i valori in campo e l’andamento della contesa. Del Vado si sono distinti: Rosso, De Nicolo e Gaglione; del Savona: Angelini, Pieri, Duce e Sala”.
SAVONA: Angelini, Sala, Caligaris, Pieri, Duce, Zappa, Ongaro, Mapelli, Frione, Bracco, Buftalmo; all. Ghersi.
VADO: Rosso, Gianni Borgo, Peluffo, Balestrino, Giusto, Chiacchio, Suraci, Botta, De Nicolo, Gaglione, Bracali; all. Romualdo Chittolina.
Quando la Libertà e Lavoro giocava in trasferta allora lo spazio delle 10,30 del mattino era occupato da un’altra partita delle giovanili.
Capitò anche che le due squadre militanti in Promozione si mettessero d’accordo per un biglietto unico per due partite, giocando di seguito una gara alle 13,30 e l’altra alle 15: un festival per gli appassionati.
Ricordiamo a memoria un’occasione del genere riportando i tabellini.
Domenica 19 aprile 1959 ore 13,30
Veloce – Carcarese 2-2
Reti: 10’ e 30’ Della Paola, 23’ Zancarli, 52’ Novello.
Veloce: Canepa, Ferro, Rivano, Turco, Badano, Rumazza, Santamaria, Casanova, Calza, Zancarli, Novello.
Carcarese: Martini, Dondero, Moro, Briano, Sesena, Pirami, Puppo, Vich, Della Paola, Gambino, Fiorucci.
Arbitro: Simoncini di La Spezia.
Ore 15,00
Libertà Lavoro Speranza – Albisola 1-2
Reti: 20’ De Nicolo, 51’ Berruti, 66’ Armella.
Libertà Lavoro Speranza: Natali, Cagnasso, Santi, Cattardico, Sguerso, Murialdo, Ongaro, Frione, Livio Berruti, Mistrangelo, Pastorino.
Albisola: Rabino, Gambetta, Varicelli, Armella, Bertolotto, Rapetto, De Nicolo, Poddine, Dagnino, Renesto, Cerruti.
Arbitro: Sabattini di Genova.
Nel frattempo le altre squadre cittadine dovevano emigrare tra Albisola (campo di casa della Lavagnolese e della Villetta: due società provviste di un forte settore giovanile) oppure a Valleggia.
La situazione cambiò con l’inaugurazione del nuovo stadio di Legino (settembre 1959: Savona-Torino 0-3 partita inaugurale)) perché nello stesso periodo fu ultimato anche il CSI di Legino e tornò al calcio la Valletta che per un lungo periodo era stata destinata esclusivamente all’atletica (con pista d 290 metri).
Ma non mutò l’utilizzo dei tre terreni da gioco sotto l’aspetto delle quattro partite domenicali (quanto ai fari, alla Valletta, chiusa nel 1970, non arrivarono mai, mentre al Bacigalupo e al CSI l’illuminazione splendette soltanto a metà degli anni ’70) .
Sulla “pelouse” dello stadio Valerio Bacigalupo infatti giostravano le prime squadre di Savona (Serie C) e Veloce (Promozione) con i relativi settori giovanili. Soltanto nella seconda metà degli anni ’60, con il Savona in Serie B, la “De Martino” biancoblu (la squadra immediatamente sottostante alla scala gerarchica rispetto alla prima squadra) disputò le proprie gare casalinghe allo stadio “Bacigalupo”. Inoltre sullo stesso terreno alla domenica alle 11 tra mese di aprile e quello di giugno disputavano le loro gare casalinghe le due squadre cittadine di hockey su prato e sulla pista gareggiavano i praticanti dell’atletica leggera, in un momento in cui Savona poteva vantare due nazionali: il velocista Piero Agretti e il quattrocentista Furio Fusi, futuro olimpionico a Messico. Insomma lo stadio di Legino risultava particolarmente affollato. Quando la Villetta approdò in Promozione, la sua prima squadra ebbe terreno di casa al Bacigalupo: in quel periodo si disputarono due partite di promozione nella stessa domenica alle 10,30 e alle 15.
Sul terreno dello Stadio Bacigalupo si giocava anche il Trofeo Boggio, prestigioso torneo che vedeva la partecipazione di squadre giovanili di società di Serie A. Nella foto la Villetta in posa per affrontare la Juventus
Alla “De Martino” bianco blu accadde anche un caso molto particolare. Domenica 14 febbraio 1960 erano in programma: alle 13,30 Savona De Martino – Pontedecimo, gara decisiva per la vittoria nel girone ligure, e alle 15,00 addirittura Savona – Pro Patria, con i “tigrotti” di Busto Arsizio in testa alla classifica. Un vero match-clou, attesissimo al quale assistettero poi 9.000 spettatori.
In quella domenica accadde che, nel corso della mattinata, piovve copiosamente. I dirigenti biancoblu, presidentissimo Del Buono in testa, decisero allora che, per non rovinare il terreno di gara alla prima squadra, la “De Martino” avrebbe dovuto rinunciare alla sua gara: in pratica si decise di perdere il campionato. Inutili furono le proteste dei giocatori: non ci fu nulla da fare. Il manto erboso fu preservato, tornò a splendere il sole e Savona – Pro Patria si giocò regolarmente. E il Pontedecimo vinse 2-0 a tavolino.
Questa la De Martino defraudata del primato da Giove Pluvio e dall’intransigenza dei propri dirigenti
Tabellino
14 febbraio 1960. Diciannovesima giornata Serie C Girone A
Reti: 11’ Farinelli, 79’ Giampiero Calloni.
Savona: Ferrero, Pierucci, Caffaratti, Persenda, Ciglieri, Contin, Bertolaccini, Nadali, Parodi, Turotti, Farinelli.
Pro Patria: Provasi, Amedeo, Taglioretti, Rimoldi, Zagano, Borsani, Meraviglia, Vittorino Calloni, Giampiero Calloni, Maltinti, Pagani.
Arbitro: Rancher di Roma.
Intanto sugli altri due campi l’attività ferveva intensamente.
Sul terreno del CSI si alternavano, infatti, le squadre che partecipavano ai tre campionati che il Centro Sportivo Italiano organizzava: Dilettanti, Ragazzi, Primavera ed era difficile far quadrare il calendario tra Torre Fornaci (squadra dilettanti e squadra ragazzi); Fraternitas (squadra dilettanti); Legino (squadra dilettanti), Raphael (tutte le 3 categorie), Zinolese (tutte e tre le categorie), Priamar (ragazzi con due squadre, Primavera), Aquila (ragazzi e primavera), Dono Bosco (ragazzi e primavera). Un totale, salvo errori od omissioni di 16 squadre, considerato che le prime squadre di Priamar e Don Bosco militavano in seconda categoria e quindi di casa alla Valletta.
Alla Valletta si giocava la Seconda Categoria e i campionati federali juniores, allievi A, allievi B (dal 1967-68 anche esordienti), oltre alla Coppa Bacigalupo.
Per la stagione 63-64 le savonesi partecipanti alla seconda categoria furono addirittura cinque: Villetta, Libertà Lavoro, Bagni Italia, Don Bosco, Priamar. Anche in questo caso (considerate le squadre juniores e allievi di Villetta e Libertà e Lavoro non era facile. Per fortuna le giovanili di Priamar e Don Bosco giostravano al CSI).
Un esempio di doppia partita di seconda categoria alla Valletta.
Domenica 8 gennaio 1964
Ore 10,30
Libertà Lavoro Speranza – Bagni Italia 4-3
Reti: 1’ Drago (aut), 21’ Arena, 27’, 31’ Bensi, 41’ Astengo, 58’ Livio Berruti, 67’ Cervi.
Libertà e Lavoro Speranza: Grossi, Drago, Perata, Pennino, Sguerso, D’Angelo, Pastorino, Arena, Berto Recagno, Bensi, Livio Berruti; all. “Pavone” Morando.
Bagni Italia: Fusero, Bottelli, Diana, D’Harcourt, Falco, Storti, Astengo, Cervi, Pilotti, Rovere, Zuanni; all. Testa.
Arbitro: Vecoli di Genova.
Ore 15
Priamar – Altarese 1-3
Reti: 21’ Caviglia, 26’ Lodici (rigore), 32’ G.Berruti, 88’ Lodici.
Priamar: Bonanni, Ricci, Grasso, Tarditi, Caviglia, Martinengo, Spilimbergo, Ciappi, Bazzano, Morasso, Siter; all.Ghersi
Altarese: Martini, Bertone, Scandella, Fornaciari, Giribaldi, Torcello, Mallarini, Lodici, G.Berruti, Occhi, Pieri.
Arbitro: Rosso di Vado Ligure.
Poi le savonesi in Seconda Categoria si assestarono sulle tre unità: Priamar, Freccero e Judax che alle Fornaci aveva sostituito i Bagni Italia, oltre al settore giovanile della Veloce (spostato dallo Stadio) e quello della Villetta (in quel momento in Prima Categoria, con campo di casa per un certo periodo a Spotorno).
Partita delle 8,45 del mattino. Villetta – Freccero allievi 0-0
Freccero allievi in foto per questo tabellino.
Domenica 21 dicembre 1968
Villetta – Freccero 0-0
Villetta: Vaccaro, Guarena, Ghiso, Ciarlo, Siccardi, Maretti, Pastorino, Freccero, Ferraro, Noceti, Falco (all. Ferro).
Freccero: Gallone, Benedetti, Giusto, Marri, Ferro, Onida, Enrile, Marinelli, Verney II, Rizzo, Torterolo (all. Peo Astengo).
Nella stessa giornata si sono giocate: alle 10,30: Freccero – Auxilium 2-2 (Seconda Categoria: Peo Astengo, terminato di dirigere dalla panchina la squadra allievi, era sceso in campo per la partita di Seconda Categoria immediatamente successiva); alle 13,30 campionato allievi Veloce – Pietra Soccorso 1-0; alle 15: Seconda Categoria: Judax Fornaci-Millesimo 3-3.
Senza dimenticare che alla Valletta si allenava l’hockey e d’estate il piccolo stadio era teatro dell’avvenimento-super della stagione il Trofeo ARCI – UISP meglio noto come Torneo dei Bar.
Insomma, per dirla con una frase conclusiva: ci si arrangiava con grande passione e orari complicati. E i terreni di gioco erano quelli che erano, ma nessuno con improprie ambizioni e presunzione invocava o pretendeva priorità o primogeniture. Altri tempi. Altra mentalità. Altre persone. Oggi davvero è tutto diverso. Molto diverso. Forse troppo.