Anni 60′: Finale, Albenga e Alassio fra le big di serie D

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Questa foto che ritrae la formazione del’Albenga 1968 -69 in Serie D, riveste un particolare significato per gli autori. Assieme a Luciano Testa, allenatore ma  giocatore di grandissima classe ai livelli più alti del calcio italiano con Lanerossi Vicenza, Salernitana, Biellese, ci sono due prodotti del vivaio dell’Us Priamar dell’Oratorio Sacro Cuore di Savona, a dimostrazione della validità di quella scuola prima di tutto di vita  oltre che di calcio. Si tratta di “Victor” Panucci, grande cannoniere e super-padre d’arte e Nico Vasconi, raffinato palleggiatore alla Rivera probabilmente l’uomo di maggior classe espresso dalla provincia di Savona nella generazione nata nella seconda metà degli anni ’40. Una carriera rimasta a livello di serie D per scelte personali legate a ragioni di studio e di lavoro

 di FRANCO ASTENGO

La Serie D (nata come IV Serie con la stagione 1952- 53 ) ha rappresentato per tutti gli anni ’60 il vero cuore pulsante della provincia calcistica italiana, essendo la Serie C riservata a società di vera e propria élite. Organizzata su 6 gironi interregionali nella categoria si sono disputati, nel corso degli anni ’60 (quelli presi in considerazione della nostra ricostruzione), campionati di alto livello frequentati da giocatori che avrebbero poi percorso carriere di alto profilo nelle categorie superiori, oppure da atleti che avevano già militato nelle alte sfere del calcio italiano.

Di seguito, campionato per campionato, le presenze delle squadre della provincia di Savona arrivate a disputare questo importantissimo torneo. Da tener conto che il Savona FBC, nel periodo preso in considerazione, ha sempre disputato la Serie C, con un solo intervallo in Serie B nell’annata ’66- 67.

Stagione 1960 – 61

Finale Ligure: Giacomelli, Luciano, Negro, Cresci, Bagnasco, Arati, Righetto, Merighetto I, Bergallo, Etrusco, Bertoni (Toso, Marchisio, Vacca, Saccone, Girotti, Canali, futuro allenatore di Sampdoria e Savona, Ottonelli, Neri); all. Riccardo Carapellese.

Dodicesimo posto , 33 punti 12 vittorie, 9 pareggi, 13 sconfitte. $1 goal fatti, 40 subiti.

Il Finale ha una “rosa” da paura (Giacomelli, Luciano, Negro, Merighetto, Bergallo, Canali), più un tecnico, il mitico “Carappa”, che ha scritto pagine ai massimi livelli, nazionale compresa. Vince il campionato l’Empoli staccando di sette punti l’Imperia. Nell’Empoli spiccano le presenze di Egisto Pandolfini, ex – nazionale, giocatore di Spal, Fiorentina, Roma e Inter e di Enzo Riccomini futuro allenatore di alto livello con la Sampdoria. Anche qui siamo ai massimi livelli, e oltre.

Stagione 1961 – 62

Finale Ligure: Giacomelli, Iannello, Luciano, Etrusco, Negro, Ottonelli, Biancardi, Merighetto I, Bergallo, Ferrari, Bertoni (Toso, Settimio, Rescigno, Gandolfo, Pedemonte, Berretta, Mandraccio, Mazzucchelli, Neri, Vignolo); all. Bossi.

Ottavo posto, 34 punti, 12 vittorie, 11 pareggi, 11 sconfitte, 42 goal fatti, 40 subiti.

Albenga: Franchi, Galindo, Volpi, Turco, Neuhoff, Rumazza, Carlotto, Paltrinieri, Testa, Celiberti, Ciotti (Malco, Bodrato II, Pittaluga, Calarco); all. Amoretti d.t. Balloni.

Ottavo posto 34 punti, 10 vittorie, 14 pareggi, 10 sconfitte, 38 goal fatti, 39 subiti

Netto miglioramento per il Finale e torneo da protagonista per la neo- promossa Albenga. Tra gli ingauni c’è il fior fiore del nostro calcio per tecnica (Rumazza, Paltrinieri, Celiberti, Bodrato), agonismo (Galindo, Turco, Neuhoff) ed esperienza (Volpi, Testa, Calarco). Vince il campionato il Rapallo dopo un duello rusticano con l’Entella. 48 punti a 46. Nei ruentini tre giocatori da serie A, il portiere Piccoli, il centromediano Varglien e il centroavanti Mognon oltre all’ex spezzino Bumbaca scomparso proprio in questi giorni. Nell’Entella “Sarin” Di Vincenzo tra i pali (Genoa, Inter, Sampdoria), il grande Nadalin al centro della difesa e il varazzino Cecco Barbarossa.

Stagione 1962 – 63

Alassio: Zenari, Ferrari, Giovanelli, Lunetta, Maglioni, Oberti, Grillo, Castello, Zampieri, Mainetto, Gaio (Armella, Cresci, Rota); all. “Budda” Campanelli.

Quarto posto, 37 punti, 13 vittorie, 11 pareggi, 10 sconfitte, 20 goal fatti, 34 subiti

Finale Ligure: Toso, Luciano, Negro, Etrusco, Pedemonte Ottonelli, Mantelli, Vignolo, Bergallo, Tognato, Bertoni ( Settimio,De Sciora, Iannello, Meliga, Merighetto I, Tonelli); all. Pelizzari.

Undicesimo posto, 32 punti, 13 vittorie, 6 pareggi, 15 sconfitte, 38  goal fatti, 50 subiti

Albenga: Franchi, Galindo, Volpi, Calarco, Neuhoff, Rumazza, Paltrinieri, Delfino, Testa, Celiberti, Ciotti (Santinelli, Malco, Ramella, Losi); all. Ferri-Sardelli.

Sedicesimo posto 29 punti, 10 vittorie, 9 pareggi, 15 sconfitte, 35 goal fatti e 45 subiti

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Ecco Riccardo Carapellese, più volte allenatore del Finale, qui ritratto in maglia azzurra e protagonista in Serie A con Torino, Juventus, Milan, Genoa, Catania

E’ la stagione dei “tre tenori” savonesi: Alassio, Albenga e Finale. Grande campionato dell’Alassio di “Budda” Campanelli, illuminato dalla regia di Mainetto, che sale al quarto posto alla pari con l’Entella. Il Finale arretra ma disputa un campionato tranquillo mentre per un punto retrocede l’Albenga, nonostante la presenza di grandi giocatori come Galindo, Volpi, Neuhoff, Luciano Testa, Marietto Delfino, Celiberti. Si salva la Lavagnese che ha assestato la difesa con l’indimenticabile biancoblu Nanni Ciglieri. Vince il campionato la Carrarese con quattro punti di vantaggio sull’Imperia. Nei giallo- azzurri carrarini, allenati dall’ex-torinista Bertolini, spiccano un futuro imperiese, Benedetto, e un alassino d.o.c. Invernizzi.

Stagione 1963 – 64

Alassio: Zenari, Armella, Giovannelli, Lunetta, Maglioni, Oberti, Sancassiani, Casari, Gaio, Santagostino, Testa (Ferrari, Boselli, Pastorino); all. Campanelli.

Undicesimo posto, 7 vittorie, 18 pareggi, 9 sconfitte. 22 goal fatti 30 subiti

Finale Ligure: Settimio, De Sciora, Ronzon, Turrin, Luciano, Meliga, Vignolo, Merighetto I, Bergallo, Tognato, Gandolfo (Galatioto, Iannello, Rescigno, Travagli, Mazzucchelli, Robutti, Rossi, Scarpato, Tonelli); all. Bossi.

Dodicesimo posto, 9 vittorie, 13 pareggi, 12 sconfitte, 27 goal fatti, 32 subiti

Frenano le savonesi: l’Alassio malato di “pareggite” e molto cambiato in attacco e il Finale che paga un certo ringiovanimento nei ranghi. Vince il campionato l’Entella che stacca di due punti la Massese. Nei chiavaresi, che hanno abbandonato la celebre maglia nera con scudo, tanto odiata da questa parti, e sono tornati al biancoceleste a strisce verticali, emergono “Pucci” Gittone che poi sarà grande e indimenticato protagonista nel Savona in anni successivi e l’ala Marchiandi che ha già indossato le maglie di Sampdoria e proprio Savona.

Stagione 1964 – 65

Albenga: Carabba, Casazza, Ramella, Rumazza, Neuhoff, Calarco, Gabrielli, Seghezza, Testa, Celiberti, Ciotti (Franchi, Galindo, Balocchi); all. Viviani.

Sesto posto, 11 vittorie, 13 pareggi, 10 sconfitte, 40 goal fatti, 35 subiti

Alassio: Zenari, Sala, Giovannelli, Capriati, Maglioni, Armella, Grillo, Ghilino, Parodi, Oberti, Tacchini (D’Andrea); all.Campanelli.

Undicesimo posto nove vittorie, quindici pareggi, 10 sconfitte 23 goal fatti, 25 subiti

Finale Ligure: Settimio, Travagli, Iannello, Dassereto, Visani, Vignolo, Bazzurro, Tognato, Robutti, Tonelli, Ottonello (Meliga, Zago, De Sciora); all. Novelli (che poi qualche anno dopo sarà il secondo di Viviani in un Como pieno di liguri promosso in Serie B).

Diciassettesimo posto, nove vittorie, sette pareggi, diciotto sconfitte. 34 goal fatti, 65 subiti

Risale l’Albenga e gioca un campionato eccezionale piazzandosi al sesto posto sotto l’eccezionale guida di Viviani (quello del “cielo rossoblù” ai tempi della poco fortunata esperienza sulla panchina del Genoa) e il rinforzo di tre fortissimi ex-polceveraschi, il portiere Carabba, il cervello di centrocampo Gabrielli e e l’ala Seghezza. L’Alassio si salva con largo anticipo: da ricordare nelle fila delle “vespe” la presenza di Piero Armella, scuola rossoblù vadese, un grande amico scomparso davvero troppo presto. Abbandona la Serie D il Finale, per farvi ritorno soltanto in questa stagione 2016 – 2017, a causa dello smantellamento della difesa. Vince il campionato il Rapallo che signoreggia staccando di dieci punti l’Asti. I ruentini sono allenati nientemeno che da Campatelli e la formazione merita di essere riportata per intero : Giunti, Caffaratti, Hanset, Bellomo, Fecchio, Brancaleoni, Rollando, Savioni, Perego, Canali, Rizzi.

Stagione 1965 – 66

Albenga: Carabba, Ramella, Bulfoni, Vignolo, Verdino, Rumazza, Zago, Gabrielli, Testa, Celiberti , Ciotti (Cazzola); all. Viviani.

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Ecco Franco Viviani, ex- rossoblu da  giocatore, che muove i primi passi da allenatore proprio con l’Albenga

Quinto posto, 40 punti, 13 vittorie, 14 pareggi, 7 sconfitte, 46 goal fatti, 34 subiti

Alassio: Zenari, Natta, D’Andrea, Lunetta, Maglioni, Calzolari, Nino Parodi, Fontana, Corrado Teneggi, Pacciani, Giovanelli; all. Broccini.

Ottavo posto, 33 punti, 13 vittorie, 7 pareggi, 14 sconfitte, 28 goal fatti, 38 subiti

Grande campionato per entrambe le rivierasche: Albenga al quinto posto poggiando su di un organico ben collaudato; Alassio ottavo in una squadra piena di assi ex- savonesi (Sergio Zenari tra i pali, Fabio Calzolari in difesa, Nino Parodi e Corrado Teneggi all’attacco, roba da stropicciarsi gli occhi ancora oggi). Il torneo sarà vinto dallo Spezia ma solo per via di una condanna per illecito che colpisce il Viareggio. Nei bianchi spezzini  allenati da Scarabello spiccano Sonetti e Vallongo, giocheranno entrambi in Serie A (Spal e Atalanta).

Stagione 1966 – 67

 

Albenga: Janicelli, Ramella, Bulfoni, Gabrielli, Neuhoff, Vignolo, Gollo, Cazzola, Panucci, Celiberti, Ciotti (Carabba, Bruzzone, Lamberti, Testa) all. Fosco Becattini

Quinto posto, 42 punti, 16 vittorie, 10 pareggi, 8 sconfitte 42 goal fatti, 26 subiti

Alassio: Zenari, Maderi, Laureri, Dossena, Capriati, Invernizzi, Foresti, Parodi, Teneggi, Rebagliati, Chittolina (Selvatici, Cova, Lunetta, Testa, Bertelli) all.Tito Celani

Dodicesimo posto: 32 punti, 10 vittorie, 12 pareggi, 12 sconfitte, 18 goal fatti, 23 subiti

Ancora un grande campionato per l’Albenga sempre presente nelle primissime piazze soprattutto per una invidiabile saldezza difensiva. Spiccano negli ingauni due prodotti del vivaio bianco blu: il portiere Piero Janicelli e il goleador “Victor” Panucci. L’Alassio tiene botta e si salva con ampio margine. Esordiscono molti giovani ex-Auxilium (Laureri, Cova, Foresti) e il vadese Franco Chittolina. Si impone il Pavia staccando l’Asti di un punto.

Stagione 1967 – 68

Alassio: Selvatici, Cova, Laureri, Invernizzi, Lunetta, Capriati, Mussini, Di Puccio, Testa, Stalla, Bertelli (Casella, Gastaldi, Maderi, Lodi, Nocchi, Natta, Dossena, La Guardia, Pabis); all. Campanelli.

Nono posto, 34 punti, 13 vittorie, 8 pareggi, 13 sconfitte, 34 goal fatti, 31 subiti

Albenga: Janicelli, Ramella, Bulfoni, Lamberti, Neuhoff, Vignolo, Vigone, Gabrielli, Basili, Celiberti, Panucci (Carabba, Bruzzone, Bordegari, Lagustena, Szekeli II);  all. Lajos Szekeli.

Undicesimo, posto, 33 punti, 12 vittorie, 9 pareggi, 13 sconfitte, 36 goal fatti, 36 subiti

Alassio sugli scudi, tornato Campanelli in panchina si prosegue positivamente l’operazione giovani con altri esordienti arrivati dalle categorie minori come La Guardia e Pabis. Arretra l’Albenga, diretta dal fantasioso tzigano Lajos Szekeli. Negli ingauni ci sono molti giovani provenienti dal vivaio del Savona: l’acrobatico portiere Janicelli, i bomber Basili e Panucci, il mastrino, Bordegari e l’ala Lagustena. Szekeli, trasferitosi a Modena nella stagione successiva, si porterà appresso l’attaccante Pier Basili che svilupperà un’ottima carriera a livello professionistico: Lecce, Udinese, Parma tra le altre tappe. Campionato appannaggio dell’Asti, allenato dall’ex- torinista Cuscela che schiera di punta il finalese Tonelli, futuro allenatore del Savona.

Stagione 1968 – 69

Albenga: Janicelli, Bulfoni, Ramella, Venturino, Neuhoff, Dotti, Vasconi, Gabrielli, Panucci, Celiberti, Grammatica ( Gasperini, Carlevaro, Vignolo, Vio, Colleoni);  all. Luciano Testa.

dodicesimo posto: 32 punti, 10 vittorie, 12 pareggi, 12 sconfitte, 39 goal fatti, 38 subiti

Alassio: Selvatici, Maderi, Laureri, Dossena, Lunetta, Capriati, Mussini, Invernizzi, Testa, Di Puccio, Bertelli (Moirano, Camera, Natta, Mela, Dodi, Cova, Pabis, Stalla); all. Campanelli.

Quattordicesimo posto, 30 punti, 7 vittorie, 16 pareggi, 11 sconfitte, 21 goal fatti, 36 subiti

Campionato difficile per entrambe le savonesi. Nell’Albenga assume per la prima volta la responsabilità di allenatore Luciano Testa, segnerà una lunga stagione così come sarà importante la militanza ingauna di Nico Vasconi, appena arrivato dalla Veloce. L’Alassio si salva abbondantemente, anche se la squadra presenta davvero quadri molto giovani con l’evergreen Cesare Lunetta a fare da chioccia. Sale in Serie C il Derthona (si tratta di un ritorno). I bianconeri sono allenati da Baldo Narducci, sodale di Fulvio Bernardini, e schierano il piccolo sgusciante Cazzola ex-Varazze, Pontedecimo e Albenga.

Stagione 1969 – 70

Albenga: Janicelli, Bulfoni, Ramella, Vignolo, Neuhoff, Carlevaro, Vasconi, Gabrielli, Panucci, Celiberti, Colleoni (Gasperini, Dotti, Enrico Pierucci); all. Luciano Testa.

Undicesimo posto 30 punti, 8 vittorie, 14 pareggi, 12 sconfitte, 29 goal fatti, 36 sconfitte

Alassio: Casella, Benvenuti, Natta, Lunetta, Capriati, Invernizzi, Francia, Capasso, Bertelli, Sanchini, Cova (Mendola, Moirano, Ferro, Mela); all. Invernizzi.

Diciottesimo posto, 16 punti, 3 vittorie, 10 pareggi, 21 sconfitte, 14 goal fatti e 47 subite

Lascia definitivamente (almeno per ora) la Serie D l’Alassio, dopo una lunga militanza che abbiamo analizzato passo, passo. La società è un po’ abbandonata a se stessa, Invernizzi svolge le funzioni di allenatore-giocatore e non basta l’abnegazione del veterano Lunetta che in una occasione si schiera perfino in porta. Con le vespe retrocede per la prima volta in Eccellenza anche la Sanremese. Sale finalmente in Serie C l’Imperia sulla cui panchina si è seduto Gigi Bodi.

Stagione 1970 – 71

Albenga: Zenari, Ramella, Sobrero, Costanzo, Bruzzone, Ameri, Vasconi, Pioppo, Mussini, Celiberti, Di Fabio (Zanardini, Marino Testa, Fabbris); all.Luciano Testa.

Ottavo posto, 30 punti, 10 vittorie, 10 pareggi, 14 sconfitte, 29 goal fatti, 28 subite

Si chiude a questo punto la nostra ricostruzione riguardante gli anni ’60. Un’ideale chiusura del cerchio, eravamo partiti con una sola savonese in Serie D, il Finale, e siamo arrivati nuovamente con una sola compagine della nostra provincia a questo livello l’Albenga. Gli ingauni, ancora affidati al mitico Luciano Testa, sono un mix di esperienza (Zenari, Ramella, Celiberti) e genio calcistico (Vasconi). Vince il campionato e torna in Serie C la Pro Vercelli, nelle fila dei bianchi bicciolani brilla Tonelli capocannoniere con 21 reti.

 

2 pensieri su “Anni 60′: Finale, Albenga e Alassio fra le big di serie D

  1. Mi riferisco alla foto del 19/10/17, formazione – Albenga 68/69 – serie D. Nella foto si citano alcuni giocatori provenienti dall’oratorio Sacro Cuore di Savona, vorrei ricordare anche 2 giocatori che provenivano dall’oratorio del Sacro Cuore S. Filippo Neri di Albenga, Gasperini Fiorenzo e Venturino Franco. Ringrazio e complimenti!

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