25 APRILE

La Resistenza non è stata soltanto il combattimento militare svoltosi tra il 1943 e il 1945.

Incomincia, si può dire, dal momento in cui si era preparata e poi instaurata la tirannide del fascismo: una tirannide la cui natura fu compresa da pochi, soltanto dai dirigenti più avanzati del popolo e della classe operaia: Gramsci, Gobetti, Matteotti.

Sulla base del loro insegnamento e del loro sacrificio una piccola parte della classe operaia e degli intellettuali illuminati lavorò anni e anni per definire ciò che era la dittatura fascista intesa come tirannide instaurata sul popolo nell’interesse del ceto privilegiato reazionario.

Avendo sempre presente ciò che disse Sandro  Pertini nel comizio di Piazza del Vittoria il 30 giugno 1960, quando si trattò di respingere il ritorno dei fascisti al governo del Paese: “accanto a noi, in questo momento, accanto alle nostre bandiere ci sono i martiri della Benedicta, del Turchino, di Cravasco, di Sant’Anna di Stazzema, di Marzabotto e delle tante altre stragi che i nazifascisti compirono in quei mesi nel corso dei quali la tenacia e l’intelligenza del popolo alla fine prevalse e sorse un avvenire migliore per tante generazioni”.

Oggi più che mai è necessario ricordare e andare avanti.

3 pensieri su “25 APRILE

  1. la memoria non esiste in questo sciagurato paese. Ma oggi nel ricordare il passato bisogna anche ricordare la massa italiana non meno sciagurata che con.il.voto ci ha regalato i nipoti i nipotini e i nipotacci del duce. E così anche oggi fischia ancora il vento…

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